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L’utilizzo della Lavagna Interattiva Multimediale per

la creazione di ambienti significativi di apprendimento.


Progetto “SmarTeach”

Prefazione Verso contesti


3 estesi di
apprendimento
Introduzione 18
5 Significatività
dell’ambiente
Uno sguardo di apprendimento
18
di prospettiva Ambiente esteso:
7 aula e web 2.0
Dall’insegnamento 19
all’apprendimento Progettare gli apprendimenti
7 attraverso la LIM. Una
risorsa per valorizzare altre
risorse: allievi e insegnanti
Nativi digitali, 20
LIM e differenze L’integrazione nel contesto
individuali di apprendimento La LIM
e il cooperative learning
11 per valorizzare la risorsa
I nativi digitali allievi in classe
e le differenze individuali 20
nell’apprendimento Sviluppo di padronanza
11 delle competenze
La centralità della 22
formazione delle intelligenze Peculiarità della LIM come
e delle differenze strumento di mediazione
individuali didattica
di apprendimento 23
12
Un modello per progettare
Le ricerche sulle differenze le attività con la LIM
individuali e la LIM 25
15
L’insegnante attore di una
comunità professionale di
apprendimento
27
L’uso efficace della LIM:
principi guida per
gli insegnanti
28
Prefazione
Antonello Vedovato, Edulife S.p.A.

mbiente integrato di apprendi- da un esperto di riferimento. Se queste

A mento sta a significare l’insieme di


Strumenti, Metodologie e Conte-
nuti che permettono a una organizzazio-
modalità sono utili in un contesto adde-
strativo, ad esempio come programmare
con il telecomando la nostra nuova TV o
ne di promuovere delle Comunità di pra- la configurazione di un satellitare della
tica professionali. La consapevolezza che nostra auto, sono assolutamente riduttivi
è emersa con sempre più forza nel tempo per tutti i contenuti che sono in rinnova-
è la necessità di integrare in un unico mento continuo.
ambiente di apprendimento le azioni di Per fare un esempio possiamo parlare
formazione formali (in Aula o on-line) della comunicazione in azienda. La neces-
con quelle informali (azioni individuali e sità di adottare modelli comportamentali
di apprendimento collaborativo). nuovi attraverso i diversi canali di comuni-
Per fare questo è indispensabile aver cazione disponibili all’interno delle orga-
chiarezza delle finalità alle quali la nizzazioni (scambio diretto, telefono, tele-
Comunità di pratica professionale che si conferenza, mail ecc.) richiede un
vuole animare e promuovere intende ambiente di apprendimento aperto, colla-
rispondere. La finalità è infatti un elemen- borativo e capace di coinvolgere in una
to chiave per comprendere come imposta- visione “Social Network” gli utenti per-
re al meglio l’ambiente di apprendimento mettendo loro di scoprire – attraverso gli
in quanto rappresenta lo scopo dell’esi- stimoli predisposti – lo stile comunicativo
stenza della stessa Organizzazione che della loro comunità professionale.
promuove la Comunità di pratica. L’ambiente di apprendimento quindi
Troppo spesso in passato una interpre- deve essere sostenuto da un modello
tazione semplicistica della formazione ha metodologico in grado di accogliere i
ridotto gli ambienti di apprendimento a diversi stili cognitivi dei partecipanti, sti-
mere “piattaforme FAD”, con la conse- molando le persone alla scoperta di
guenza che i modelli metodologici emer- nuove e più appropriate strategie perso-
genti sono stati di tipo sequenziale/tra- nali di apprendimento.

Lo schema a fianco rappre-


senta le quattro aree:
Approfondimento teorico,
Dialogo, Sperimentazione
attiva e Riflessione trasfor-
mativa che accolgono
l’utente negli ambienti più
evoluti, permettendo di
iniziare il percorso dagli sti-
moli che rispondono mag-
giormente al proprio stile
cognitivo.

smissivo. Se per chi organizza l’offerta L’Ambiente virtuale di apprendimento


formativa questo modello è semplice e collaborativo (AVAC) rappresenta l’evolu-
governabile in tutte le sue fasi, per l’uten- zione delle classiche piattaforme di for-
te l’offerta si presenta noiosa e senza mazione a distanza e permette al formato-
alcun rispetto degli stili di apprendimen- re la possibilità di adattare alle proprie esi-
to delle persone coinvolte. Tutti ricordia- genze l’ambiente di apprendimento che
mo la fase dei Learning object e dello potrà essere usato sia aula che on-line. In
standard SCORM come elemento di tal modo l’AVAC diventa un elemento
innovazione che prefigurava una forte pedagogico potente a corredo della LIM
indipendenza dell’utente da altri utenti e in aula, che permette e facilita l’accesso a

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materiali didattici. Con la LIM sarà possi- contenuti precostituiti ma un vero e pro-
bile coinvolgere gli utenti presenti in aula prio ambiente di Comunicazione, di
Introduzione
e capitalizzare i loro contributi rinnovan- Apprendimento e di Gestione didattica. Gilberto Collinassi, Enaip Friuli Venezia Giulia
do le risorse pubblicate dal formatore. La La Comunità di pratica professionale una
fase d’aula diviene così elemento di conti- volta chiarita la propria finalità e “visione
nuità con le attività di formazione autono- pragmatica” sarà in grado di:


SmarTeach” è un progetto finan- La focalizzazione dell’attenzione delle
ziato nell’ambito del programma attività di sperimentazione attiva del pro-
• comunicare con Video e Leonardo da Vinci, Transfer of getto sulla LIM è dovuta al fatto che essa
risorse multimediali la pro- Innovation, dell’annualità 2008. rappresenta un’evoluzione di uno stru-
pria Finalità e i propri SmarTeach si propone di promuovere mento molto familiare a formatori e inse-
obiettivi; un’introduzione efficace e pragmatica gnanti, che tuttavia rielabora e accresce il
• sostenere l’apprendimen- degli strumenti tecnologici nei contesti proprio campo di utilizzo raccordandosi
to con stimoli diversi in educativi e formativi in modo sistematico con numerosi altri supporti cooperativi
base al target coinvolto; e interdisciplinare. Le esperienze passate ed interattivi: risorse didattiche online e
• gestire tutti gli elementi hanno dimostrato che l’implementazione offline, ambienti di apprendimento,
organizzativi facendo efficace delle TIC nella didattica quotidia- Internet ecc… La lavagna interattiva con-
emergere indicatori quan- na non può prescindere dallo sviluppo da sente infatti di:
titativi e qualitativi. parte del corpo docente di competenze • considerare la “classe” come un con-
atte ad integrare e valorizzare queste testo nel quale avvengono “eventi” di
nuove possibilità nell’attività corrente. apprendimento che la coinvolgono e
Per questo motivo SmarTeach, trasferen- che sono prodotti anche da ogni singo-
ma in rete: attraverso l’AVAC si ottiene un In conclusione, un ambiente di do le risorse e le buone prassi sperimenta- la persona che ne fa parte;
vero e proprio Ambiente integrato di Apprendimento deve saper interpretare te nella Provincia di Trento1 relativamente
apprendimento, dilatato verso i luoghi, i lo stato dell’arte della comunicazione alle “Nuove Tecnologie per la Didattica”, • utilizzare procedure di apprendimen-
modi e i tempi corrispondenti ai bisogni attraverso tutti gli strumenti e le metodo- attraverso momenti di approfondimento to cooperativo per sperimentare ruoli e
specifici di ogni singolo utente. logie che la rete mette a disposizione al e sperimentazione attiva che hanno come compiti differenti correlati alla presen-
fine di sostenere e promuovere l’appren- focus l’utilizzo intenzionale della Lavagna tazione di argomenti, idee, principi;
L’ambiente di apprendimento diviene
in tal modo non solo un veicolatore di dimento permanente. Interattiva Mutlimediale, ha voluto: • predisporre contesti basati su tecnolo-
• formare insegnanti e formatori impe- gie innovative che permettono di forma-
gnati in percorsi integrati di Istruzione re “padronanze di competenza”, nella
e Formazione Professionale all’utilizzo prospettiva del lifelong learning.
della Lavagna Interattiva Multimediale Alla base di questo progetto vi è la con-
(LIM) e alla sua integrazione con risor- vinzione che le caratteristiche peculiari
se didattiche digitali, extendible lear- della LIM, che si è dimostrata estrema-
ning objects e ambienti di apprendi- mente coinvolgente sia per gli insegnanti
mento on line; che per gli studenti, siano tali da garantir-
• creare un centro di competenza per ne in futuro una vasta applicazione all’in-
l’utilizzo della LIM in grado di sviluppa- terno delle attività di insegnamento in
re e diffondere metodologie e risorse presenza come strumento didattico a sup-
didattiche basati sull’impiego di questo porto dell’innovazione metodologica.
strumento combinato a modalità di La LIM “allarga” decisamente le possibi-
apprendimento cooperativo e collabo- lità di interazione con i discenti e la possi-
rativo; bilità di capitalizzazione delle lezioni gra-
• favorire e stimolare l’adozione della zie ad una integrazione discreta ma effica-
LIM quale strumento didattico innova- ce all’interno del setting educativo/for-
tivo all’interno dei corsi di istruzione e mativo tradizionale. La lavagna interattiva
formazione professionale di base della ha un basso costo è di semplice utilizzo e
Regione Friuli Venezia Giulia; installazione; richiede, d’altro canto,
impegno progettuale e fantasia didattica
• esplorare la possibilità di trasferire da parte di docenti e discenti affinché ne
tale metodologia didattica e pedagogi- siano sfruttate a pieno le possibilità inno-
ca in altre realtà territoriali,verificando vative che essa offre in termini di appren-
tramite l’apporto dei partner stranieri dimento efficace: ed è proprio questo che
l’opportunità di predisporre in futuro si propone di stimolare il progetto
ulteriori progetti di trasferimento della SmarTeach, attraverso attività di formazio-
buona prassi verso altri Paesi Europei. ne seminariali, sperimentazioni in classe,
scambio di esperienze e strumenti.

1 Si fa riferimento al Progetto formativo cofinanziato dalla Comunità Europea - Fondo Sociale Europeo, dal
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e dalla Provincia Autonoma di Trento, conclusosi a
dicembre 2008.

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Promosso e sostenuto dalla Direzione • 1 Ente di formazione professionale di
Regionale Istruzione, Formazione e Jesenice (Ljudska Univerza Jesenice),
Uno sguardo di prospettiva
Cultura della Regione Friuli Venezia parte di una rete che interviene sull’in- Piergiuseppe Ellerani, Libera Università di Bolzano
Giulia, il partenariato di Progetto si è tero territorio sloveno, che offre forma-
composto di: zione agli adulti;
• 13 Enti di formazione professionale • Edulife, una Società compartecipata
membri dell’Associazione Temporanea da enti del mondo non profit che si Dall’insegnamento all’apprendimento L’impatto, quindi, che le tecnologie
di Scopo denominata Effe.Pi, soggetto distingue per la ricerca scientifica e hanno sulle abitudini delle generazioni è
accreditato dalla Regione Friuli Venezia l’esperienza in ambiti educativi e for- ella nuova società della conoscen- oramai irreversibile: è sempre più natura-
Giulia quale gestore unico delle attività
di istruzione e formazione professiona-
le e di cui EnAIP FVG è capofila;
mativi occupandosi e promuovendo
competenze chiave relative a comuni-
cazione, metodologie e tecnologie
N za basata sull’apprendimento
sempre piú connotato da conte-
nuti in forme digitali e distribuite, si
le utilizzare l’Ipod per scaricare e ascolta-
re musica, corsi di lingua o trasmissioni
radiofoniche, oppure per visualizzare
video; scambiare immagini o video realiz-
• 3 Scuole secondarie di II grado che didattiche. impone la necessità di attribuire un valore
reale alle persone più che alle cose. Come zati con il cellulare o condividerli su you-
negli ultimi anni hanno sperimentato Tutti i partner hanno maturato una tube; utilizzare il web per ricercare infor-
percorsi di integrazione con la forma- lunga esperienza di lavoro congiunto conseguenza del processo di digitalizza-
zione che viviamo – con l’equivalenza mazioni e scambiarle via internet. I
zione professionale e collaborato con i all’interno di precedenti progetti ed ini- mondi virtuali vengono abitati, popolati e
partner di Effe.Pi; ziative, sia a livello regionale che a livello costi bassi del prodotto = valore minimo
all’uomo – la materia prima fondamenta- vissuti attraverso nuove forme di ludicità,
• 1 Ente di formazione francese internazionale, in partenariati di coope- intrattenimento e apprendimento.
razione sui temi della formazione profes- le da coltivare e crescere è l’intelligenza
(ACTIF CNT - Associazione per la pro- umana (Rodrigueuez Ibarra, 2008). Si apre una nuova stagione per la
mozione di un centro tecnologico) sionale ed intergenerazionale.
Un’intelligenza che non è data in assolu- Scuola? Come affrontare le istanze educa-
che si occupa di formazione per to, ma che si forma nel tempo, all’interno tive e formative odierne che chiedono di
apprendisti e di formazione continua; di esperienze significative, molteplici, far entrare nelle aule gli strumenti della
complesse, che ne permettono lo sviluppo modernità? Come trasformare le scuole
e l’espansione. Intelligenza oramai decli- in contesti generativi di apprendimento,
nata al plurale che rappresenta – nelle sue attraverso i quali formare intelligenze
espressioni multiple e complesse – la pos- plurali e multiculturali, sviluppare com-
sibilità di venire a capo dei problemi che petenze e apprendere continuamente
si generano nella società del rischio e del dalle esperienze?
cambiamento, immersa in quella liquidità La società dell’informazione e della
nuovo paradigma del post moderno. conoscenza pone all’educazione di oggi
Non è possibile allora – è il monito di domande differenti da quelle elevate tra-
Gardner (2001) – che le società trascurino dizionalmente. Come appare evidente, il
porzioni consistenti della loro popolazio- problema non è piú la trasmissività e la
ne: in un mondo in rapido cambiamento, quantità delle informazioni che bambini
dovranno fornire un’educazione di quali- e giovani ricevono, bensì la loro qualità e
tà a tutti i loro cittadini. Formare studenti capacità di gestirle in modo intelligente.
e studentesse con competenti intelligenze Problema che deve essere affrontato
è un presupposto per la democrazia e lo ponendo al centro il diritto ad apprende-
sviluppo sostenibile. Studenti e studentes- re per tutti: da una parte, formando com-
se hanno diritto ad essere equipaggiati petenze in grado di estendere, processa-
cognitivamente e culturalmente per vive- re, selezionare, organizzare e trasformare
re nella possibilità di scegliere. le informazioni significative; dall’altra,
Possiamo affermare di essere innanzi a promuovendo il saper scegliere tra diffe-
un cambio strutturale e sostanziale dell’or- renti situazioni e contesti in virtù dei valo-
ganizzazione scolastica? Probabilmente la ri e intenzioni che guidano i propri pro-
risposta è affermativa, se osserviamo le getti personali, professionali o sociali.
modalità di diffusione della conoscenza La Lavagna Interattiva Multimediale
(Simone, 2006). L’attuale è la terza fase (LIM) rappresenta una punta avanzata
dei cambiamenti su vasta scala che stanno delle tecnologie della terza fase ben inte-
accadendo nel mondo: la prima è avvenu- grandosi, per altro, con gli ambienti digi-
ta attraverso l’invenzione della scrittura, la tali sostenuti dalla rete Internet e offren-
seconda con l’invenzione della stampa e dosi essa stessa come ambiente per nuovi
ora, la terza, con l’avvento delle tecnolo- prodotti. Puó sostenere quindi in varie
gie dell’informazione e della comunica- form sia l’innovazione dei contenuti che
zione. Un cambiamento che ha amplifica- la formazione intelligente di atteggia-
to e dilatato le possibilità di conoscere, menti e disposizioni della mente.
recuperare, trasformare le conoscenze e Quest’ultima prospettiva non è scontata:
le informazioni possibili e contempora- occorre considerarla come impegno a
neamente ridotto il tempo di obsolescen- operare affinché possa essere compresa e
za delle stesse. progettata.

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richiederà sempre altri nuovi prodotti ca”, ovvero operare per adeguare il siste-
per stare al passo. ma a nuove “architetture”, dove la centra-
La prospettiva del processo necessita di lità è data prevalentemente dall’organiz-
riflessione, di esserci dentro con criticità, zazione, dai contenuti, e dalla razionaliz-
di sperimentazione e di ricerca. Questo zazione degli attori che permettono di
approccio non guarda al prodotto in renderla viva. Un’azione di questo tipo
quanto tale, bensì a ciò che rappresenta – solitamente ha bisogno di tempi relativa-
per gli insegnanti, per gli studenti – al fine mente brevi per l’attuazione.
di aggiungere valore al buono e al prezio- In una fase di forte cambiamento è pos-
so che già si attua nei contesti di appren- sibile assumere la complessità come pro-
dimento. Per esempio elevando la qualità spettiva e opportunità: quella per esem-
dell’apprendimento, dell’insegnamento, pio pedagogica, che si traduce in un’edu-
del vivere nella classe come ambiente cazione a partire dall’esperienza presente verso
inclusivo. Diviene più interessante annota- il futuro, capace di rappresentare una cre-
re quanto accade tra gli attori del proces- scita e un salto in avanti, un arricchimen-
so coinvolti; quali risultati si ottengono to, che non si limiti alla riproduzione del-
con le azioni intenzionalmente progettate l’esistente. Gli occhi posano lo sguardo su
e con quali conseguenze; come si trasfor- una persona che – abitando il mondo
mano gli spazi cognitivi ed emotivi attra- oggi – dovrebbe possedere eguali oppor-
Fig. 1 – L’utilizzo didattico della LIM. Mappa concettuale1 verso l’interazione con la LIM. tunità di cittadinanza, di sviluppo e di
L’introduzione della LIM nelle aule ziate e immediate con eventi e modi di Il terzo: occorre andare oltre l’idea di successo, per costruire relazioni di svilup-
formative pone alcune istanze agli inse- pensare altrove da sé. Occorre andare riproduttività della conoscenza. po e di crescita partecipativa, individuali
gnanti e ai formatori, alle quali possiamo oltre il primo, spesso “magico”, risultato e sociali. In questa prospettiva la centrali-
La LIM introdotta nell’aula determina tà diviene la persona che apprende, il suo
assegnare valore di altrettanti assiomi che le ricerche iniziali sulla LIM già evi- alcuni possibili cambi di prospettiva. Da
introduttivi. denziano, ovvero la cattura dell’interesse apprendere in modo olistico – unitario,
una parte, vi è un ambiente innovativo significativo, profondo, continuo – che
Il primo: insegnare ed apprendere attra- e della motivazione degli studenti.2 che viene a crearsi con una tecnologia in presuppone la costruzione di ambienti
verso la tecnologia Una sfida ancora più alta è interpreta- grado di connettere diversi media – estesi generativi di apprendimento – con
Occuparsi della LIM non significa fina- re la LIM come occasione per riflettere e soprattutto internet e il mondo della rete, l’attenzione alle differenze individuali -
lizzare le riflessioni e le attività all’appren- crescere sulle prospettive pedagogiche e dei social network, dei siti per il podca- nei quali fornire occasioni plurali per
dimento di un nuovo hardware. Il successo sulle pratiche didattiche che rilanciano sting – e con caratteristiche peculiari di sperimentare competenze e comporta-
o l’insuccesso dell’utilizzo della LIM nella le emergenze poste dalla società della interattività e mediazione nella relazione menti utili per la vita.
Scuola dipenderà dai medesimi fattori che conoscenza in una prospettiva evolutiva. docenti e studenti. Dall’altra, genera
In tal senso potrebbe divenire prezioso nuove interazioni con le forme del sape- Una scuola che assume una prospettiva
hanno influenzato – e influenzano – le per il “cambio” che, come affermato da
altre iniziative e innovazioni introdotte l’impegno degli insegnanti, dei dirigenti, re, i contenuti e le modalità attraverso le
delle ragazze e dei ragazzi “nativi digitali” quali costruire comprensione. Morin (2001), è di tipo paradigmatico
nella Scuola: la qualità dell’insegnamento piuttosto che di tipo programmatico.
e dell’apprendimento, la prospettiva peda- nel costruire approcci divergenti e creati- L’apprendimento viene inteso come
vi per l’utilizzo della LIM in grado di spe- indagine; la creatività accompagnata da Significa ripensare l’educazione, guar-
gogica all’interno della quale si orientano dando ad una prospettiva dai confini
le attività formative con la LIM, lo scenario rimentare successo – nell’apprendimen- uno spirito critico e strategico si elevano
to, nell’insegnamento e, perché no?, a competenze chiave del cittadino – amplificati, per rendere vivi gli apprendi-
di sviluppo e di crescita delle studentesse e menti nelle territorialità locali.
degli studenti. L’interpretazione dell’inse- nella vita. apprendere ad apprendere, competenze
gnamento è “attraverso” la tecnologia che Il secondo: sviluppare competenze e digitali, di cittadinanza – per potere L’apprendimento diviene quindi il
diviene aperta e condivisa, essa stessa intelligenze e interpretare la LIM come affrontare le incertezze e la supercom- nuovo paradigma per sviluppare creativi-
“ambiente” per promuovere atteggiamen- processo piuttosto che come prodotto. plessità del contesto in cui vive. La LIM tà nell’affrontare i nuovi problemi del
ti e apprendimenti di sviluppo dell’intelli- quindi diviene un potenziale catalizzato- pianeta, elevare la qualità della vita, ren-
In questa seconda prospettiva siamo di re di risorse e di processi che si attivano dere possibile l’agire autonomo, solidale
genza. Si tratterebbe quindi di creare fronte ad una definizione di strumento
esperienze di successo nell’apprendimen- nel contesto di apprendimento. e responsabile della persona.
che si contrappone all’indipendenza
to per gli studenti, i quali – già immersi delle tecnologie dai processi di apprendi- I temi affrontati palesano come la scuo- Si tratta di rendere esplicita la visione
“nelle” tecnologie della comunicazione e mento. Alla LIM potrebbero essere attri- la sia un sistema realmente articolato che multiprospettica della pedagogia moder-
dell’informazione, di vita quotidiana – buite potenzialità “magiche”, del divenire si misura costantemente con la complessi- na, che permette alla scuola di farsi
possono riconoscere ed essere agganciati a nuovo “oggetto” per elevare la qualità tà della società, poiché in essa pulsa. Le ambiente costruttivo, conversazionale e
partire dalle loro modalità di interpretare della scuola, che rende “innovativa” la trasformazioni hanno raggiunto la scuola relazionale. Tale prospettiva permette di
le tecnologie. scuola stessa e l’insegnamento per il fatto con velocità mai conosciute prima, con guardare alla costruzione di un progetto
La LIM potrebbe essere utilizzata quin- di essere presente. È chiaro che se tutto una quantità di informazioni immessa in formativo in grado di equipaggiare la per-
di come occasione per stimolare il pensa- questo capitasse, significherebbe fornire circolo e un loro ricambio sempre più sona di valori culturali, civili ed etico-
re critico degli studenti, incoraggiare più la LIM di fiato corto, vista breve, prospet- vorticoso. Una scuola compressa – in sociali (Frabboni, 2008), che crescono
profonde e continue discussioni, provo- tiva di “consumo”: un prodotto tra tanti forma antinomica – sempre più, tra il armonicamente nel contesto generativo
care con idee divergenti, realizzare sinte- per una scuola “griffata” dall’esterno, compito di formare alla gestione della di apprendimento. Da questo punto di
si di concetti, creare connessioni differen- cavalcando l’onda dell’innovazione che complessità in forma adattiva da un lato e vista la prospettiva educativa illumina le
la funzione pedagogica di nuove prospet- parole chiave del pensare critico, delle
tive trasformative, dall’altro. Le policy differenze individuali, della pluralità,
1 Mappe concettuali a cura di Anna Giglioli, EnAIP FVG
2 www.eun.org/insight-pdf/schoolportraits/ERNIST_ICT_schoolportaits.pdf
possono agire leve in chiave “riformisti- della relazione, della cooperazione.

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Ovvero opera affinché si formi una perso- zioni che sostengono la formazione di
na in grado di apprendere continuamen- atteggiamenti motivanti, ai ruoli interpre-
Nativi digitali, LIM e differenze individuali
te, lungo tutto l’arco della vita, padroneg- tati da insegnanti e studenti. È una pro- Piergiuseppe Ellerani, Libera Università di Bolzano
giando le competenze necessarie per uti- spettiva che include necessariamente l’op-
lizzare al meglio le risorse a disposizione zione di equipaggiare gli abitanti della
e per ridurre svantaggi e disuguaglianze. scuola dell’oggi per affrontare e agire nel
In sintesi, l’opzione pedagogica “centra- mondo e realizzare il proprio progetto di I nativi digitali e le differenze l’approfondimento. Vi è in questa forma
lità dell’apprendimento” pone in luce vita. Inoltre rinnova e ricontestualizza le individuali nell’apprendimento una progressiva scoperta del senso del
aspetti rilevanti connessi alle modalità categorie di individualizzazione e di per- contenuto, che li porta a seguire strade
sonalizzazione dell’apprendimento nelle ra i profili più rappresentativi nel inattese e impreviste. Una sorta di perso-
attraverso le quali si apprende, alle forme
di organizzazione delle classi, alle valuta- tecnologie e attraverso di esse.
T rapporto con le tecnologie e il
mondo della scuola citiamo gli ora-
mai noti digital native (Prensky, 2001), la
nalizzazione: cercano quello di cui hanno
bisogno, fanno esperienza di contenuti in
termini utilitaristici piuttosto che accu-
net generation (Oblinger e Oblinger, 2005), mulativi.
la screen generation (Rivoltella, 2006), i new La seconda: la capacità di svolgere più
millennium learners (Pedrò, 2006). La compiti simultaneamente, quella che
nuova ondata di “i” definisce probabil- comunemente viene definito come “mul-
mente la prospettiva attraverso la quale titasking”: lavorare al computer mentre si
interpretare l’ulteriore passo in avanti che ascolta musica e contemporaneamente si
le tecnologie della comunicazione e del- inviano sms con il cellulare e si è connes-
l’informazione presenteranno ai sistemi si con Skype. Una prospettiva che eviden-
formali dell’apprendimento, attraversan- zia la capacità di tenere sottocontrollo
do trasversalmente le generazioni. Gli “i” situazioni complesse, che aiuta a risolvere
phone, “pod”, “pad” presentano, infatti, problemi che hanno bisogno di conside-
forme di accesso e di scambio delle infor- rare molti elementi senza perdere il con-
mazioni senza più limiti all’integrazione di trollo di quelli specifici e singolari.
differenti canali cognitivi e sensoriali.
La terza: la velocità e la sintesi, imposte
I nati dopo l’anno 1985 sono quindi dalle risposte immediate e brevi a sms,
definiti come i primi nativi della nuova chat, blog per rimanere in tempo reale
galassia digitale, ovvero coloro i quali sin sulle situazioni. Dal punto di vista del
dalla nascita vivono in un ambiente ricco potenziamento delle capacità cognitive,
di stimoli digitali. Quali sono le caratteri- fare sintesi, essere brevi e concisi con per-
stiche rilevanti dei nativi digitali? tinenza, senza perdere il senso e il signifi-

Fig. 1 – Caratteristiche dei “nativi digitali”. Mappa concettuale.

Vi è una consapevolezza – nel vedere cato per l’interlocutore, diviene una


all’opera ragazzi e ragazze dentro e fuori dimensione che facilmente assume valen-
scuola – che l’utilizzo delle tecnologie elet- za positiva.
troniche ha creato differenti modalità di La quarta: l’approccio alla conoscenza
sviluppare il pensare, di abitudini cogniti- è basato sulla ricerca e sulla scoperta, in
ve, nei modi di rappresentare e conoscere una forma reticolare, collaborativa ed
il mondo. Alcune di queste possono essere esperienziale. Si tratta di attivazione delle
considerate interessanti (Prensky, 2001, reti di prossimità, dei flussi comunicativi,
2008; Ferri, 2008; Rivoltella; 2006, 2008) e delle appartenenze, attraverso le quali
utili da conoscere. normalmente si condividono i saperi, le
La prima: la non linearità nei modi di soluzioni di problemi.
muoversi tra le fonti di informazioni e Occorre considerare che per ognuno
comunicazione, svolgendo delle ricogni- degli aspetti presentati si possono facil-
zioni sui diversi campi e operando delle mente contrapporre elementi di difficol-
successive scelte di approssimazione verso
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tà. Per esempio pensiamo alla necessità degli anni la scuola ha notevolmente considerare la necessità di ambienti inclu- apprende, e che permette di usare ciò
di sequenzialità negli apprendimenti, aumentato il suo apparato teorico e pras- sivi per ognuno: la natura costruttiva che si sa di un problema simile a quello
che facilitano la comprensione progressi- sico. Se, per esempio, poniamo l’attenzio- della conoscenza; la metacognizione; la incontrato con un processo di auto-rego-
va del sapere, così come dell’acquisizione ne sulla prospettiva di centralità dell’ap- motivazione; il transfer; gli stili dell’ap- lazione. In pratica, la definizione di tran-
di abilità procedurali, piuttosto che a prendimento, potremmo realizzare alcu- prendere. sfer utilizza le categorie tipiche del cogni-
un’organizzazione reticolare. La possibi- ne sintesi: una prima, ogni classe è un La natura costruttiva della conoscenza tivismo – analizzare, selezionare, usare
le dispersione cognitiva, la distrazione, contesto di differenze individuali; una strategie, controllare, essere consapevoli,
che derivano dalla sollecitazione simulta- seconda, le diverse forme di mediazione A partire dalle osservazioni e dalle organizzare – applicate per migliorare le
nea attraverso differenti stimoli. Il che avvengono nel contesto modificano argomentazioni scientifiche di Vygotskij capacità di apprendimento.
rischio di acquisire elementi di cono- la qualità degli apprendimenti; una terza, (1962) e di Piaget (1975), è possibile
affermare che gli esseri umani sono visti A fianco di questa idea, vi è la prospet-
scenza superficiale, di utilità prevalente- il bisogno e la prospettiva di inclusione tiva di Bereiter (1995) che propone il
mente funzionalistica, piuttosto che pro- riguarda ogni apprendente; una quarta, come cercatori attivi di informazioni, che
esplorano le aspettative verso il mondo e transfer delle situazioni in cui certe
fonda e significativa. che considera che ogni altro è una risor- disposizioni del soggetto si sono formate;
sa per apprendere. come esso funziona. Sin dalla prima
La sottolineatura posta allora sui nativi infanzia siamo attivamente coinvolti nel per esempio, partecipare a discussioni
digitali, sugli studenti del nuovo millen- I dati delle ricerche, che contribuisco- tentativo di interpretare il nostro mondo, complesse, argomentare davanti ad
nio, è utile per riflettere su come tali no a costruire cultura della scuola, ci for- basandoci sulle abilità esistenti, cono- esperti. Bereiter propone di porre gli stu-
caratteristiche possono incidere sull’orga- niscono informazioni preziose e supporto scenze e livelli di sviluppo. Quest’ultimo, denti in grado di ricreare le situazioni che
nizzazione delle esperienze di apprendi- rilevante per progettare efficacemente le come ci ricorda Vygotskij, avviene prima hanno incontrato durante il loro appren-
mento e con quali conseguenze. Si tratta attività nelle classi nella prospettiva del- attraverso l’azione dell’apprendimento, dimento, agendo quelle disposizioni e
anche di capire come si modificano i l’inclusione e della differenziazione degli la cui interiorizzazione è facilitata dal competenze con diversi partecipanti e
modi e le forme dell’apprendere, cosa apprendimenti. sostegno operato dal contesto (adulto, condizioni: è chiesto di costruire e condi-
comporta per la Scuola essere abitata sia Porre al centro l’apprendimento signi- insegnante, compagno). Fondamentale videre attivamente conoscenze.
da nativi che da immigrati, come articola- fica porre al centro le differenze dell’ap- diviene il “come” si organizza l’attività per La motivazione
re, progettare ed allestire nuovi ambienti prendere, le persone che apprendono. l’apprendere in classe.
di apprendimento. Temi che intersecano Marzano (2003) ha condotto diversi
Sollecitare e formare competenze pre- La metacognizione e il transfer studi sulla motivazione, mostrando come
naturalmente i curricoli, lo sviluppo di suppone progettare e allestire classi come
competenze, l’individualizzazione e la Cornoldi (1995), Boscolo (1997), essa sia strettamente collegata al rendi-
ambienti di ricerca, di laboratorio, dove i mento e al raggiungimento di risultati
personalizzazione degli apprendimenti, saperi sono cucinati dagli abitanti piutto- Bransford, Brown e Coking (2000), a par-
l’inclusione. tire dai primi assunti di Flavell (1976) e positivi nell’apprendere. Cinque grandi
sto che mangiati precotti. Ambienti nei teorie convergono nel fornire un quadro
Più in generale, però, occorre notare quali la tecnologia non è il fine, bensì un Brown (1978), dimostrano come la consa-
pevolezza e il controllo sui propri proces- consistente, rispetto alle conseguenze
che l’aspetto rilevante è dato dal tema potente strumento per apprendere, con della motivazione sull’apprendere: quelle
delle differenze individuali. La sfida – esse e attraverso di esse. Oggi possiamo si cognitivi, stia alla base dell’apprendere
e risolvere problemi. La metacognizione di a) competenza; b) autodeterminazio-
presente da sempre nelle classi e nella dire nella tecnologia. Il fine è la crescita ne; c) concetto di sé e autopercezione; d)
Scuola – è quella di considerare le diver- delle competenze di ognuno – non uno è un termine che viene utilizzato per indi-
care la consapevolezza che l’individuo ha motivazione al successo; e) attribuzione
sità e permettere a tutti di poter esprime- di meno – dello sviluppo delle intelligen- (Boscolo, 1997, Marzano, 2003). A queste
re al meglio le proprie potenzialità. La ze, del pensiero critico e divergente, crea- dei propri processi cognitivi.
si è affiancata la più moderna teoria del-
centralità del processo formativo è quello tivo. Riflettendo in modo continuo su Di fatto, all’interno del grande conteni- l’approccio socio-culturale (Stipek,
di equipaggiare gli studenti di quanto come si apprende, su cosa si apprende. tore della metacognizione – che ha svi- 2003), che evidenzia come un adeguato
serve a navigare il mondo e agire su di L’azione degli insegnanti e più in gene- luppato diverse teorie – alcuni esempi di contesto sociale – compagni, insegnanti,
esso, trasformarlo, fornire le competenze rale della scuola, sarà quindi di conoscere processi cognitivi di controllo sono, per scuola, genitori – fornisca sostegno al
necessarie a progettare il proprio percor- e porre in azione le teorie che formano la esempio, capire il compito, valutare le dif- sistema motivazionale, specialmente nel
so di vita; con un pensiero plurale in propria cultura e contribuire a sviluppar- ficoltà e l’importanza di quanto si sta rea- persistere davanti alle difficoltà, e come
grado di affrontare la crescente comples- ne di nuove attraverso la sperimentazione lizzando, stimare le proprie abilità e risor- sia necessario agganciare ogni studente,
sità interculturale e riempire di senso e la ricerca nell’azione. se, esaminare le strategie utilizzabili, deci- con sfide capaci di coinvolgerli, ad un
l’esistenza. Un processo formativo che dere, pianificare, monitorare l’attenzione giusto livello di difficoltà.
ponga al centro la comprensione e l’uti- Quello che oggi conosciamo sugli e il rispetto del piano, valutare gli esiti
lizzo di linguaggi plurali, delle emozioni, apprendimenti sostiene la prospettiva della propria azione e trarne delle conse- Tra i fattori incidenti la motivazione –
che sappia esaltare le ragioni del cuore, delle differenze individuali che, come guenze. condivisi da più autori – sono riscontrabi-
in un contesto che sempre più diviene affermato da Jonassen e Grabowski li, tra gli altri, la capacità di controllare e
(1993), si riferiscono agli atteggiamenti e La pratica metacognitiva, che permette regolare le proprie emozioni, come per
relazionale e cooperativo, solidale e par-
alle preferenze rispetto alla molteplicità di apprendere su se stessi “come si esempio l’ansia o l’eccitazione.
tecipativo a tutto tondo.
di processi e procedure nell’elaborazione apprende”, coinvolge un aspetto del pen- Quest’ultimo aspetto, nelle sue implica-
delle informazioni, nella costruzione del sare, il “trasferire”, inteso nel significato zioni sull’apprendimento, è stato indaga-
La centralità della formazione
significato e l’applicazione a nuove situa- di apprendere i modi che ci permettono to in Italia da Franta-Colasanti (1991) e
delle intelligenze e delle differenze
zioni; all’abilità ad eseguire compiti o rag- di risolvere problemi simili o nuovi che Becciu-Colasanti (2004).
individuali di apprendimento
giungere risultati diversi; all’uso differen- potremmo incontrare successivamente
La cultura forma il sapere della scuola te di competenze, atteggiamenti e prefe- (Darling-Hammond, 2005). Per Pellerey
circa le conoscenze fondamentali da pos- renze nell’affrontare compiti di diversa (2004) – riferendosi alle più attuali ricer-
sedere, i processi per un apprendimento natura. che del cognitivismo – il transfer non è
più efficace, le modalità dell’insegna- mai la conseguenza meccanica di un
mento-apprendimento, le connessioni Possiamo, quindi, evidenziare alcune apprendimento precedente, ma è il risul-
con i contesti nei quali avviene la crescita parole chiave che connotano le differen- tato di un atteggiamento “vigile” di chi
della persona. Come è naturale, nel corso ze individuali e permettono quindi di

12 13
scere che gli individui differiscono per • con il proprio corpo: preferenza tra
una serie di motivi: - per gli atteggiamen- l’uditivo-visivo-tattile-cinesico, movi-
ti e le preferenze per l’elaborazione delle mento-fermo.
informazioni, per la costruzione del signi- Cornoldi (1991) conferma la prospetti-
ficato e l’applicazione a nuove situazioni; va per cui gli stili sono strettamente lega-
- per le loro abilità ad eseguire compiti o ti con i potenziali individuali di apprendi-
raggiungere risultati diversi; - per l’uso mento, in quanto sono il modo in cui cia-
differente di competenze, atteggiamenti scun individuo si confronta con la realtà e
e preferenze nell’affrontare compiti di ne raggiunge la sua conoscenza. In quan-
diversa natura. Queste differenze influen- to tali, gli stili di apprendimento si acqui-
zano le abilità degli studenti a raggiunge- siscono e si modificano mediante un pro-
re i risultati di apprendimento. cesso di sviluppo, all’interno di un conte-
Per Messick (1984) gli stili cognitivi sto ricco di relazioni reciproche. È possi-
sono caratteristiche cognitive globali che bile, quindi, apprendere a incrementare
Fig. 2 – Differenze individuali cognitive e di apprendimento. Mappa concettuale. mettono in luce una tendenza individuale la gamma a nostra disposizione, per
di funzionamento cognitivo (pensare, affrontare sempre nuovi contesti e pro-
L’intelligenza è variabile e si evolve attraver- rapporto tra cosa si apprende e come si
memorizzare, prendere decisioni), che blemi di apprendimento. Il dato rilevante
so l’apprendimento apprende con la nostra particolare intelli-
riflettono regolarità nella processazione è come renderli attivi negli ambienti di
A partire dal decadimento dell’approc- genza.
dell’informazione e che si sviluppano apprendimento.
cio psicometrico, non è produttivo tenta- La seconda: l’intelligenza è un’entità attorno a orientamenti soggiacenti della Per la scuola vi sarebbe l’opportunità di
re di misurare le abilità delle persone con dinamica, fluida, e non statica, che si ha personalità. Gli stili cognitivi hanno quin- fornire supporti adeguati affinché ogni
una singola dimensione. Le teorie di una volta per tutte. Ovvero, fornire agli di un ruolo nella raccolta e nell’organizza- persona sviluppi un’identità consapevole
Gardner (1983), sulla molteplicità delle studenti ricche esperienze di apprendi- zione delle informazioni. Rappresentano e aperta – piuttosto che chiusa e già com-
intelligenze, di Sternberg (1985) sull’in- mento può amplificare la loro intelligen- tratti stabili che gli studenti utilizzano piuta – sia formata saldamente sul piano
telligenza triarchica, di Brown e za, così come il negarle riduce la possibi- nella percezione delle informazioni e cognitivo e culturale, in grado di affronta-
Campione (1982, 1985) – per i quali è lità di sviluppo (Caine & Caine, 1991). degli stimoli, mentre interagiscono con re positivamente l’incertezza e la mutevo-
necessario focalizzarsi sui modi in cui gli La terza: le connessioni neuronali cre- l’ambiente (Jonassen e Grabowki, 1993). lezza degli scenari sociali e professionali,
individui differiscono gli uni dagli altri e scono e si sviluppano quando sono utiliz- Queste caratteristiche globali, si riferi- presenti e futuri. Particolare cura, quindi,
non limitarsi a definire con i test le abili- zate in modo attivo. Si atrofizzano quando scono non solo nel funzionamento cogni- dovrebbe essere posta alla formazione
tà mentali – hanno permesso l’affermarsi non sono usate. Apprendimenti organiz- tivo, ma anche negli atteggiamenti del- della classe come gruppo, alla promozio-
del principio di intelligenza non “univo- zati, continui e complessi sono in grado di l’individuo, nei modi di rapportarsi agli ne dei legami cooperativi fra i suoi com-
ca”. Si sta dimostrando, anche, che l’intel- modificare la fisiologia del cervello altri o di reagire a situazioni inconsuete. ponenti, alla gestione degli inevitabili
ligenza è educabile ed è possibile organiz- (Caine & Caine, 1991, Sylwester, 1995). Diversi autori hanno categorizzato diffe- conflitti indotti dalla socializzazione. La
zare curricoli e ambienti di apprendi-
Emergono, quindi, delle considerazio- renti elenchi, con classificazioni bipolari scuola dovrebbe costruirsi come luogo
mento in grado sia di potenziarne lo svi-
ni utili per chi è responsabile di organiz- che oppongono due diversi orientamenti: accogliente, coinvolgendo in questo com-
luppo sia l’apprendimento stesso
zare i contesti di apprendimento: per • visivo-tattile; pito tutti i suoi abitanti, studenti e studen-
(Perkins, 1992, Resnick e Nelson-LeGall,
esempio, si dovrebbero progettare e tesse compresi.
1998). Parallelamente, lo studio sulle dif- • visivo-verbale;
ferenze individuali è segnato dalla ricerca porre in azione efficacemente attività che È necessario interpretare e concepire il
sugli stili cognitivi e di apprendimento. sviluppano molti tipi di intelligenza, piut- • indifferenziato-preciso; luogo dove avviene l’apprendimento
tosto che una. A tutti gli studenti, quindi, • seriale-olistico; nelle forme più evolute e capaci di resti-
Dagli studi sull’intelligenza possiamo devono essere offerte opportunità per tuire efficacia, equità, sviluppo delle
tratteggiare almeno tre importanti con- incontrare continui e nuovi apprendi- • analitico-relazionale.
intelligenze. La classe come contesto di
clusioni. menti, oppure il rischio di perdere le Le differenze individuali emergono, apprendimento dovrebbe essere un cata-
La prima: l’intelligenza è modulare, potenzialità è elevato, con conseguenti secondo Kolb (1981), anche nelle moda- lizzatore per l’inclusione delle differenze
non definibile come entità univoca. maggiori possibilità di insuccesso. lità di elaborare le informazioni, ovvero individuali e un motore per lo sviluppo
Gardner (1989, 1991, 1997) ci ha suggeri- Gli stili dell’apprendere attraverso un personale stile di apprendi- delle intelligenze e dei talenti. Così intesa
to che gli umani hanno almeno otto intel- mento. Alcuni esempi degli stili di questo la classe diviene un laboratorio perma-
ligenze. Stenberg (1985, 1988, 1997) Da tempo si è posta molta enfasi su autore sono: il divergente, l’assimilatore, nente di esperienze di apprendimento.
identifica tre tipi di intelligenza: analitica, come gli stili di apprendimento sono col- il convergente, l’accomodatore. Secondo
pratica e creativa. Prima di loro, legati all’abilità dello studente di com- Dunn e Dunn (1974), gli stili di appren- Le ricerche sulle differenze
Thorndike, Thurstone e Guilford hanno prendere e trattenere nuovi concetti. dimento sono quindi i modi preferiti da individuali e la LIM
identificato e nominato le intelligenze Attraverso le ricerche in area cognitivista uno studente circa la maniera migliore
c’è stato un riconoscimento che l’uso di La LIM come potrebbe essere una pos-
considerandole come “tipi” differenti per ottenere concentrazione e apprendi-
differenti modi di presentare i contenuti sibile risorsa nell’orizzonte pedagogico
(linguistica, matematica). A partire da mento delle informazioni rilevanti. La
durante una lezione, come risultato, pos- delle differenze individuali?
queste teorie, al di là dei nomi assegnati, rilevanza è sulle interazioni
nel tempo si sono comunque evidenziate sono aumentare sia la motivazione che L’elevato impatto visivo è una prima
l’aggancio di differenti tipi di apprendi- • con l’ambiente: alcune bipolarità,
e tratteggiate alcune importanti conside- caratteristica peculiare della LIM che,
mento. Una delle conseguenze è quindi sono per esempio, silenzio-suono, luce
razioni con ricadute pedagogiche e didat- grazie alle dimensioni dello schermo,
che gli studenti “risponderanno” ai mate- bassa-luce forte;
tiche (Cornoldi, 2007). Quindi: pensia- rende parole, testi e numeri, facilmente
mo, apprendiamo, costruiamo in modi riali e ai modi di presentare le lezioni in • con l’altro: apprendimento individua- riconoscibili da ogni angolo della classe,
differenti. Inoltre, lo sviluppo del nostro vari modi, correlati ai modi di apprende- le-collaborativo, presenza di autorità- così come colori e forme, tipi di tratti e di
potenziale intellettivo è influenzato dal re. Più profondamente possiamo ricono- assenza di autorità, ripetitività-creatività; immagini. Wall, Higgins e Smith (2005)

14 15
in una ricerca di tipo qualitativo nelle Solvì (2004) afferma che la LIM coinvol- Un altro importante aspetto che emer- In sintesi, la LIM permette di usare
classi quinta e sesta, hanno verificato – ge gli allievi con questo stile poiché sono ge dalle affermazioni degli insegnanti simultaneamente molti sensi – visivo, udi-
dopo sei mesi di impiego – come le rispo- possibili alcune opzioni come spostare nella ricerca di Latham (2002) è la dimen- tivo, cinestesico – conduce ad incremen-
ste che evidenziano percezioni positive quanto appare nello schermo, scrivere sione di revisione e di consolidamento, sia tare il livello di coinvolgimento e una più
pervengano dagli allievi con stili visuali e con le dita, colorare con marker digitali o delle informazioni che dei processi. profonda comprensione. Per altro, la
verbali. Relativamente allo stile visuale, i diversi tipi e misure di pennelli per il dise- Infatti, gli insegnanti salvano le loro lezio- LIM non è magica né tantomeno un
commenti si riferiscono a come l’uso di gno. Scrivere con le dita permette ai bam- ni con gli appunti e le modifiche apporta- fenomeno che solo a “guardarlo” permet-
figure, animazioni e immagini faciliti la bini di “percepire” le forme delle parole te durante le interazioni con gli allievi; i te di apprendere. Occorre, come sempre,
comprensione di quanto l’insegnante stia che realizzano: mentre scrivono “ascolta- file sono così utilizzati nelle lezioni succes- elevare la qualità della progettazione, in
dicendo e spiegando. Inoltre, la possibili- no” tattilmente le lettere che creano. sive per rivedere quanto svolto, azione che una direzione di individualizzazione e di
tà di associare l’impiego della LIM a fre- Successivamente associano ad esse i suoni consolida l’apprendimento (funzione personalizzazione: in questo la LIM ha
quenti e diversi tipi di interazioni tra inse- che rappresentano. metacognitiva) e la riflessione sulle prati- buone possibilità di essere una innovazio-
che di insegnamento. ne trasformativa.

Fig. 3 – LIM e differenze individuali. Mappa concettuale.

gnante e allievi e tra gli allievi stessi, L’aspetto motivante rappresenta uno
risponde positivamente al bisogno espres- dei fattori di maggiore riscontro nelle
so da quanti possiedono uno stile verbale, ricerche.
che possono esprimere e condividere
idee con gli altri compagni discutendo e Partecipare direttamente alla manipo-
interagendo con gli insegnanti su quanto lazione e gestione della LIM è un fattore
presentato alla lavagna. chiave nella nuova condizione che si crea
in classe. Gli allievi esprimono così la loro
La corrispondenza del pensiero “visua- motivazione a stare in classe più volentie-
lizzato” ed “esplicitato” è sottolineato da ri. Facilmente gli insegnanti notano che
un secondo studio di Higgins, Falzon, gli allievi sono catturati dalle potenzialità
Hall, Mosley, Smith e Wall (2005), dove del grande schermo, della sua magia, dal-
emergono commenti come il seguente: l’usare le mani per far muovere gli ogget-
“(la LIM) ti aiuta ad apprendere meglio ti che si presentano in superficie.
perché nei libri ci sono parole per spiega- L’interesse verso quello che succede alla
re ma tu ora hai figure e cose, puoi vede- lavagna è alto (Wall, Higgins e Smith,
re cosa sta succedendo mentre pensi”. 2005; Slay, Sieborger e Hodgkinson-
Ovvero capita di “vedere” e “comprende- Williams, 2008).
re” meglio quando i contenuti sono pre-
sentati in modo visuale e accompagnati La motivazione è inoltre espressa come
dalle spiegazioni dell’insegnante. Si disponibilità a mettersi direttamente in
intrecciano dinamicamente abilità di sin- gioco, poiché gli allievi esprimono di sen-
tesi (visualizzazione) e di descrizione nar- tirsi felici se potessero presentare i propri
rativa (verbalizzazione). Nella ricerca gli lavori ai compagni che, conseguentemen-
allievi percepiscono e accolgono la LIM te, potrebbero prendere spunto per avere
come uno strumento che introduce e altre idee per le loro storie (Wall, Higgins
facilita i loro processi di apprendimento, e Smith, 2005). Emerge un atteggiamen-
commentando che la natura visuale della to di cooperazione e di condivisione delle
lavagna permette, attraverso i differenti risorse realizzate, affiancato da un biso-
modi di presentare e processare le infor- gno di ricevere feedback. Gli allievi sono
mazioni, una maggiore concentrazione e molto interessati a usare la LIM, come
attenzione. Questo aspetto facilita il rag- normalmente avviene con le cose nuove:
giungimento di più alti livelli di successo quando gli insegnanti chiedono di prepa-
formativo e di rappresentazione delle rarsi per cambiare aula (dove c’è la LIM)
astrazioni (Cornoldi, Pazzaglia, 2002). ottengono velocemente attenzione e spo-
stamento. I ragazzi, inoltre, spesso chie-
L’impiego di alcuni modelli della LIM dono di essere loro stessi ad assumere la
permette approcci cinestesici, operando parte degli “insegnanti” (Slay, Sieborger e
direttamente sullo schermo con le mani. Hodgkinson-Williams, 2008).
16 17
che si sa, rendere vitale quello che si sa, modalità attive e sociali della costruzione
Verso contesti estesi di apprendimento trasforma – secondo il costruttivismo – della conoscenza, caratterizzata sia da
Piergiuseppe Ellerani, Libera Università di Bolzano ogni membro dell’ambiente di appren- forme sequenziali che da quelle reticola-
dimento in “ricercatore” della conoscen- ri. È un contesto significativo e intenzio-
za che impara “il pensare” e “l’agire” nalmente progettato per considerare le
della disciplina, nella progettazione e differenze individuali di apprendimento,
Significatività dell’ambiente pria cultura, il linguaggio e le regole da nella realizzazione quotidiana di prodot- attraverso la presentazione di contenuti
di apprendimento seguire, per usarli nel dialogo e nella ti complessi. per differenti stili cognitivi (oggetti per
l contesto pensato per l’apprendi- costruzione sociale della conoscenza esperienze di apprendimento) o di utiliz-

I mento diviene allora un ambiente


organizzato attraverso una conoscen-
za applicata, progettata attorno alla ricerca
(Wilson, 1996).
Rielaborando la definizione di
Salomon (1996) possiamo pervenire ad
Ambiente esteso: aula e web 2.0
Il web 2.0 apre la prospettiva di consi-
derare il contesto di apprendimento
zo di forme plurali dell’intelligenza.
È questa prospettiva che permette di
assumere il principio di “aula estesa”,
e alla soluzione di situazioni complesse, di una sintesi schematica e rintracciare in come un contesto esteso dove le caratteri- nella quale l’ambiente virtuale si fonde
problemi del mondo reale. L’esperienza un ambiente di apprendimento la presen- stiche laboratoriali, costruttive e interatti- con l’ambiente reale. L’insegnante può
autentica favorisce l’apprendimento atti- za di elementi: ve della presenza si estendono in un quindi disporre di alcune funzionalità
vo, supporta la costruzione della cono- a. spaziali (il luogo e le forme che si nuovo contesto che considera il digitale che permettono l’utilizzo simultaneo di
scenza, e integra naturalmente l’apprendi- danno al luogo nel quale avviene l’ap- come prospettiva “realtuale”. fonti e di tempi differenti per la fruizio-
mento realizzato nella scuola con la vita: la prendimento); L’ambiente digitale non si contrappo- ne dei contenuti, oppure l’operare
classe diventa un laboratorio. ne all’aula e nemmeno è ambiente del simultaneamente con parte della classe a
b. umani (gli attori che agiscono nello livello individuale e con parte della clas-
L’organizzazione della classe è stata spazio – allievi, insegnanti, adulti); “fuori” e “dopo” aula. Nella prospettiva
definita come l’insieme di azioni poste in evolutiva e trasformativa dei contesti di se in piccoli gruppi; oppure, ancora,
essere per creare e mantenere un c. costituzionali (l’insieme di regole o apprendimento, l’ambiente digitale fa tenendo memoria nello spazio virtuale
ambiente di apprendimento che suppor- vincoli che gli attori assegnano/assu- parte dell’aula e come tale ne estende dei lavori, riflessioni, processi di lavoro
ta gli obiettivi educativi e di apprendi- mono in modo collaborativo per la funzionalità e caratteristiche. Le azioni svolti nello spazio reale. Inoltre, l’am-
mento (Brophy, 1988). Vi è in quest’azio- regolamentazione dei comportamenti in presenza – pensiamo alla realizzazione biente esteso rappresenta una modalità
ne un’orchestrazione di allievi dentro e e delle attività); in gruppi di prodotti che dimostrano di “memoria” che può essere riutilizzata
fuori i piccoli gruppi, definiti dal setting l’apprendimento oppure la documenta- al di fuori del tempo in presenza (tempo
d. attivi (compiti, attività, produzioni
della classe. Essere preparati a creare e zione dei processi di apprendimento – pieno, tempo dei compiti a casa, tempo
finalizzate all’apprendimento);
mantenere un ambiente di apprendi- sono conservate nello spazio comune vir- dello studio individuale). Si è reso evi-
e. temporali (i tempi per lo svolgimen- dente il principio della progettazione
mento efficace significa possedere una tuale, al quale si accede in ogni momen-
to dei compiti e delle attività di appren- intenzionale, che considera le diverse
varietà di conoscenze e competenze che to e per effettuare azioni di completa-
dimento); possibilità di accesso all’ambiente virtua-
permettono di strutturare l’ambiente mento, di aggiornamento e di apprendi-
fisico in modo efficace, stabilire ruoli e f. strumentali (i differenti set di strumen- mento continui. le, della cooperazione, delle fasi di indi-
procedure, sviluppare relazioni con gli ti o artefatti, “hardware” e “software” che vidualizzazione.
Un contesto di apprendimento tecno-
allievi, mantenere attenzione e coinvol- possono essere oggetto di tutte le azioni L’ambiente esteso quindi, rappresenta
logicamente esteso, quindi, che mantie-
gere attivamente nello studio e nell’ap- necessarie per l’apprendimento); una tripartizione delle forme possibili di
ne le caratteristiche laboratoriali, nel
prendimento. g. relazionali (l’insieme dei legami quale integrare e interagire con diversi fruizione ed erogazione della formazio-
Si tratta quindi di comprendere quali che si instaurano tra gli attori nell’am- media e strumenti tecnologici, sia in pre- ne: a) come “doppio virtuale”, sul quale
sono le parti del sistema coinvolte e come biente); senza che a distanza. L’estensione tecno- ogni attività formativa può contare per
generare tra esse forti interdipendenze. logica permette la rottura dello spazio- sostenere l’attività in presenza; b) come
h. comunicativi (l’insieme delle diverse
Creare e implementare un contesto di tempo, e nel contesto esteso di apprendi- “continuità sequenziale” (presenza-vir-
forme di comunicazione utilizzate che
apprendimento significa pianificarlo mento sono presenti simultaneamente tuale-presenza) delle attività svolte in
costituiscono il formarsi e il definirsi di
all’inizio dell’anno scolastico, e con la più comunità – studenti, insegnanti, classe; c) come “disseminazione coopera-
un clima relazionale e di rapporto con
partecipazione di tutti gli insegnanti. esperti. Le quali, in comunicazione per- tiva” della conoscenza, organizzando le
l’altro/a);
Tutta la Scuola diviene un ambiente di meabile tra loro, aumentano qualità risorse per le esperienze di apprendi-
i. processuali (gli sforzi mentali richie- mento realizzate nelle scuole da inse-
apprendimento. I differenti luoghi nei della riflessione e quantità delle intera-
sti e attivati dal processo di apprendi- gnanti e studenti.
quali avvengono esperienze assumono zioni, fornendo continuo sostegno
mento).
unitarietà educativa e formativa poiché all’esperienza di aggiornamento e L’AVAC (Ambiente Virtuale di
pensati e organizzati come “ambienti per L’insieme di questi elementi forma un apprendimento continuo. Apprendimento Collaborativo) contiene
l’apprendimento”: le classi interpretate microcosmo di esistenze ed esperienze e utilizza quanto viene realizzato e docu-
Il contesto esteso (possibile grazie
come laboratorio, i laboratori specifici, la umane, di apprendimenti, attraverso i mentato attraverso la LIM in modalità
all’Ambiente Virtuale di Apprendimento
palestra, la biblioteca, gli spazi comuni. quali si costruisce anche la “cultura” del- collaborative. Ogni insegnante ha la con-
Collaborativo) è, quindi, un contesto nel
La prospettiva è, quindi, di una Scuola l’ambiente di apprendimento. È conside- creta possibilità di progettare percorsi
quale sono inclusi nella presenzialità gli
“laboratorio” e fa riferimento al sistema rando questi elementi nel loro insieme individualizzati e personalizzati, organiz-
strumenti piú attuali dell’apprendimen-
di conoscenze, aree di abilità, azioni com- che si costruisce una Scuola come ambien- zando nell’AVAC un sempre nuovo “con-
to; attraverso l’utilizzo di classi virtuali e il
petenti di un luogo che ha metodo per realiz- te di apprendimento capace di ingaggiare testo della memoria” delle attività svolte
social network del web 2.0 (wiki, blog,
zare e costruire, nelle diverse rappresenta- le differenze individuali, le intelligenze di in classe. Ogni materiale prodotto con la
videolezioni, videoconferenze, forum) è
zioni, sia che si tratti del fare tipico della ognuno e formare cittadini competenti. LIM in classe – e fuori – è consultabile in
possibile operare sia per realizzare attività
bottega artigiana, sia del fare ricerca Contesto, co-costruzione, collabora- di sviluppo della conoscenza, sia per atti- ogni momento e in ogni luogo, permet-
come una comunità scientifica. Un zione, complessità danno forma ad una vare processi cognitivi. Diviene un conte- tendo a ognuno di organizzare livelli indi-
ambiente nel quale gruppi di allievi impa- generatività dell’apprendimento di tipo sto generativo nel quale sperimentare viduali di apprendimento.
rano a utilizzare gli strumenti della pro- costruttivista-sociale. Fare con quello
18 19
Il cooperative learning è riconosciuto prospettiva della differenziazione dell’in-
come contesto generativo di apprendi- segnamento-apprendimento (Tomlinson,
mento le cui attività mirano alla com- 2002), che consente agli studenti di assa-
prensione significativa e profonda porare un benessere permeato dai modi
(Blythe, 1998). Per esempio, lavorare in e ritmi differenti e sostenuto dall’essere
gruppo per prepararsi a sostenere un riconosciuti nei talenti e negli interessi
dibattito, oppure chiedere agli studenti differenti che portano a scuola. Inoltre,
di avere feedback sul loro lavoro da parte in modo più significativo, classi che
degli altri compagni – nella fase di auto- seguono questo criterio per la progetta-
valutazione – aiuta ad andare più in pro- zione degli insegnamenti-apprendimenti,
fondità nel processo di comprensione lavorano in modo più efficace ed equo
individuale. Essendoci molti modi di rispetto ad un modello organizzato sulla
applicare il cooperative learning, occorre base uno-tutti.
porre attenzione alla scelta delle proce- Gli insegnanti sono incoraggiati a pro-
Fig. 1 – Come dev’essere l’Ambiente di apprendimento con la LIM. Mappa concettuale. dure se si desidera raggiungere l’obiettivo gettare le attività pensando a studenti che
di una comprensione profonda. hanno delle responsabilità, dei ruoli da
Da questo punto di vista, l’AVAC intende ne possibili forme di approccio. In prima
Pensiamo allora che la LIM debba esse- svolgere, dei compiti da realizzare, che
assumere le teorie dell’individualizzazione istanza, rivolgeremo lo sguardo a come si
re inclusa nelle pratiche cooperative di svolgono azioni dalle quali apprendere in
e della personalizzazione degli apprendi- potrebbe introdurre lo strumento e a
organizzazione e gestione del contesto modo profondo. Ugualmente l’insegnan-
menti. Le forme individuali dell’apprendi- quali approcci riferirsi. Secondariamente,
classe per almeno due buone ragioni: la te è sostenuto nell’idea di differenziare i
mento sono intrecciate con le forme socia- ci soffermeremo a quali risorse metodolo-
prima, perché si valorizzano gli allievi compiti richiesti ai gruppi, seguendo il
li dello stesso, utilizzando le potenzialità giche attingere per una potenziale alta
come principale risorsa e si riconoscono principio di interdipendenza positiva ren-
che derivano delle competenze e delle integrazione della LIM nelle classi.
gli assunti delle ricerche che pongono in dendo il gruppo maggiormente coeso ed
intelligenze distribuite nel “contesto”.
evidenza il valore persistente della coope- efficace. Gli studenti, da una parte, sono
L’integrazione nel contesto di
razione nel potenziare gli apprendimen- chiamati a collaborare e, dall’altra, ad ele-
Progettare gli apprendimenti apprendimento. La lim e il cooperative
ti; la seconda, perché le forme differenti vare le richieste individuali in un contesto
attraverso la lim. learning per valorizzare la risorsa
di cooperative learning permettono di di gruppo che mantiene alta la loro moti-
Una risorsa per valorizzare altre allievi in classe
utilizzare al meglio le potenzialità intrin- vazione. In questo modo gli studenti sono
risorse: allievi e insegnanti
La LIM va pensata “dentro” al contesto seche della LIM, valorizzandola come incoraggiati ad apprezzare le diverse
L’utilizzo consapevole e intenzionale di apprendimento nel quale, intenzional- risorsa tra le risorse. Inoltre, i piccoli competenze ed esperienze dei loro pari,
della LIM come risorsa per l’apprendimen- mente, vengono poste richieste agli stu- gruppi di studenti – che lavorano insieme vi è un clima di inclusione diffusa e reale.
to richiede quindi di progettare le attività, denti in grado di mobilitare competenze, per massimizzare gli apprendimenti pro- Il cooperative learning permette all’inse-
allestire ambienti spaziali con forte intera- coinvolgere nei processi di apprendimen- pri e degli altri compagni – divengono gnante di disporre di un repertorio ampio
zione, utilizzare modalità di valutazione in to, agganciare la motivazione. occasione di esperienza per lo sviluppo sia di forme che di modelli attraverso i
grado di rispondere alla crescita di ogni delle competenze e il raggiungimento di
Quali nuove opportunità può introdurre quali organizzare l’interazione sia tra gli
allievo. Occorre interrogare continuamen- traguardi formativi più evoluti, come per
la LIM nella vita della classe? E nella didat- studenti che tra questi e la LIM. Attraverso
te le finalità nelle quali e verso le quali ope- esempio indicato dalle Indicazioni
tica? In quali modalità utilizzarla per rende- le forme informali e formali – il lavoro per
riamo. Come in un laboratorio di ricerca, Nazionali e dal Quadro delle competenze
re più efficace la partecipazione degli allie- coppie di pochi minuti o per brevi tratti di
da una parte, occorre sapere che cosa si sta chiave europee.
vi? Se abbiamo una LIM in classe come ope- tempo – oppure i modelli più strutturati
cercando, le ipotesi che muovono all’azio-
rare con tutti gli allievi? Queste domande
ne, a come utilizzare tutte le risorse per
introducono ad uno scenario dal quale
raggiungere l’obiettivo, su quali strumenti
emergono pratiche partecipative, interazio-
è necessario contare per raggiungerlo.
ne tra pari, cooperazione, attivazione delle
Dall’altra, occorre comprendere le poten-
differenze, di equità. La LIM diviene uno
zialità degli strumenti che si dispongono, i
strumento che l’insegnante può guidare al
loro funzionamenti, i limiti e i pregi, che
fine di sviluppare pratiche coinvolgenti e
mettono i ricercatori nelle condizioni di
generare nuovi modi in grado di interpre-
operare al meglio. Così come in un labora-
tarla. Si tratta di pensare la LIM all’interno
torio vi sono gli accadimenti dell’imprevi-
della vita della classe, in un processo circo-
sto, l’apertura ai quali spesso diviene fonte
lare tra insegnante-allievo-attività di
di ulteriore scoperta. Nella classe come
apprendimento-richieste poste dalle attivi-
laboratorio costruttivista, la didattica coo-
tà. La LIM può essere utilizzata nelle diver-
perativa è un ingrediente fondamentale
se fasi e rappresentare la finestra per le anti-
per mobilitare tutte le risorse in grado di
cipazioni cognitive, la sintesi finale, la rac- Fig. 2 – Caratteristiche della LIM. Mappa concettuale.
raggiungere l’obiettivo dell’apprendimen-
colta di idee, le costruzione di mappe, la
to. Saper utilizzare al meglio gli strumenti
presentazione dei lavori svolti. L’utilizzo Prevedere un contesto di utilizzo coo- come per esempio il Group Investigation e
facilita il raggiungimento dei fini.
della lavagna diviene, quindi, un’estensio- perativo della LIM permette agli studenti la Complex Instruction – che postulano
Cosa significa, allora, iniziare ad operare ne delle attività che avvengono “fuori” di di lavorare in modo più efficace e variega- più tempo e complessità – emerge comun-
con la LIM? Si può presupporre un utiliz- essa e alle quali essa rimanda continuamen- to per portare a termine compiti com- que l’intenzionalità formativa, orizzonte
zo progressivo al fine di sviluppare e affina- te: la partecipazione attiva, il lavoro prepa- plessi o affrontare problemi, formando pedagogico della cooperazione, della valo-
re competenze nell’uso e nella proposta? ratorio, la cooperazione attraverso l’orga- disposizioni della mente e attivando intel- rizzazione delle differenze individuali,
Esploriamo ed evidenziamo allora alcu- nizzazione della classe in piccoli gruppi. ligenze differenti. Vi è l’incontro con la dello sviluppo dei talenti in tutti gli abitan-

20 21
ti della scuola. Un contesto cooperativo Il completamento delle attività avviene te anche in contesti del fuori-scuola; Esistono i “lavagnari” del 1° tipo che
richiede continuamente – in modo esplici- con la presentazione dei prodotti realiz- • gli allievi utilizzano per i loro lavori gli utilizzano il software proprietario della
to ed implicito – l’azione di competenze zati da parte di alcuni studenti attraverso appunti dell’insegnante e quanto crea- propria lavagna per assemblare i conte-
sociali contribuendo a formare una consi- la LIM, originando un ulteriore oggetto tivamente lo stesso ha realizzato nella nuti. È il caso per il software Notebook
stente parte del curricolo degli studenti. di apprendimento – che rimane disponi- presentazione della lezione; della Smart, delle applicazioni multime-
La LIM è parte dell’ambiente di bile poiché salvato – sul quale l’insegnan- diali, come “Vortex”, che permettono i
te potrà operare ulteriormente. • gli allievi producono la continuazione realizzare attività interattive personaliz-
apprendimento cooperativo: l’insegnante di una lezione avviata dall’insegnante
parte da essa per stimolare attività che L’insieme delle abilità di pensiero viene zabili.
utilizzando in modo convincente argo-
trovano naturale continuazione nelle trasformato in atteggiamenti competenti menti e idee attraverso la LIM, simulan- Esistono, poi, i “lavagnari” del 2° tipo,
procedure cooperative svolte nei piccoli quando gli studenti si trovano a svolgere do reali presentazioni; che utilizzano altri software a loro familia-
gruppi e che ritornano da essi alla LIM compiti complessi – in classe assegnati dai ri coniugando l’interattività e la visione in
sottoforma di presentazione di prodotti e docenti, nella vita affrontando le diverse • gli allievi utilizzano la LIM per presen- grande offerta dalla LIM. Tra i più utiliz-
consapevolezza dei processi svolti da situazioni che si incontrano – che richie- tare i loro prodotti finali di apprendi- zati, in ambito matematico, “Geogebra”.
parte degli studenti. La LIM può, quindi, dono la mobilitazione e l’orchestrazione mento in momenti di seminario o di
tavole rotonde, alla presenza di adulti Esistono, infine, i “lavagnari” del 3°
essere utilizzata per scandire le diverse di famiglie di tali abilità. tipo, che utilizzano le risorse già esistenti
fasi della vita di classe cooperativa. esperti o di compagni di altre classi o
scuole (anche a distanza); nel web, surfando, copiando, incollando,
La prospettiva proposta è rappresentata Sviluppo di padronanza catturando, ed assemblando il tutto su
delle competenze • gli allievi presentano documenti che
dal seguente schema: fogli di scrittura o di disegno (tipo word o
Considerando le attività che ordinaria- hanno archiviato nella piattaforma piatta- openoffice draw); un esempio può esser
mente si svolgono in un ambiente genera- forma e-learning della scuola, costruen- dato dall’impiego di un sito come
tivo di apprendimento, la LIM può essere do formazione per altri compagni e “Italiano in famiglia” (www.italianoinfa-
utilizzata per potenziare le forme comu- implementando banche dati tematiche; miglia.it).
nicative a disposizione dell’insegnante e • gli allievi accedono a sequenze ripeti- E poi vi sono coloro che mettono in
del contesto: tive (frasi, suoni, pronuncia, procedu- gioco tutte le strategie, dotandosi di una
• l’insegnante presenta la lezione e uti- re) registrate con la lavagna in azione, cassetta degli attrezzi di siti e materiali digi-
lizza la lavagna come strumento di che possono reiterare in presenza dei tali, magari realizzata anche con strumenti
comunicazione e partecipazione; compagni e dell’insegnante; tipici del web 2.0, come KNOL di Google:
• l’insegnante propone risorse di appren- • gli allievi possono riflettere sulle per esempio, gli “IRRINUNCIABILIM”
dimento che includono gli stili cognitivi sequenze e sui prodotti soffermandosi (http://knol.google.com/k/daniele-
presenti nella classe e le differenze indivi- sui processi di pensiero attivati e utiliz- barca/gli-irrinunciabilim/
duali; in modo particolare è un’opportu- zado pratiche metacognitive. 1agb2umxw3j71/5#).
nità nuova per gli stili tattili e cinestesici; La progettazione delle attività nell’am- Una distinzione di partenza riguarda
Fig. 3 – Schema dell’esperienza di apprendimento. biente di apprendimento, con la creazio- l’impiego della LIM e l’impiego, attraver-
• l’insegnante utilizza la lavagna per
scandire tempi, compiti e ruoli da svol- ne da parte degli allievi di prodotti che so essa, dei software di presentazione,
È all’interno di questo ciclo che la LIM proprietari o non. Formarsi all’impiego
gere nella classe per lo studio e la rea- utilizzano la LIM, genera lo sviluppo di
può svolgere un ruolo innovativo attra- della LIM tocca, quindi, due aspetti
lizzazione di lavori cooperativi; alcune competenze:
verso la proposta di attività integrate che
pongono gli allievi nella condizione di • gli allievi la usano per presentare i Per l’ambiente laboratorio (di tipo applicativo) Per la vita (di tipo sociale)
dover rispondere a specifiche richieste lavori che hanno precedentemente
che indirizzano continuamente alla for- svolto in piccolo gruppo; • Presentare in pubblico;
mazione delle disposizioni. • gli allievi chiedono commenti e inte- • argomentare in modo persuasivo; • Partecipare;
• sostenere punti di vista; • cooperare;
L’insegnante potrebbe proporre di grazioni ai compagni, sostengono le
• proporre punti di vista divergenti; • lavorare in gruppo;
indirizzare le attività attraverso la LIM, loro idee, presentando fonti e docu- • comunicare efficacemente; • pensare criticamente.
per esempio, nei modi seguenti: mentazioni archiviate precedentemen- • produrre risorse per l’apprendimento dei pari.
Consegna (da svolgere in Richiesta di abilità
Nella LIM presento: Tab. 2 – Schema delle competenze maturabili attraverso l’uso della LIM.
coppia o in piccolo gruppo): di pensiero:
Compara queste due figure e distinti di cui è necessario esser consape-
Osserva queste due figure con Avendo come fine lo sviluppo di queste
Due immagini o due figure. definisci le caratteristiche voli per evitare che la formazione alla
attenzione. competenze, sarà possibile progettare
uguali o diverse.
LIM per metonimia diventi formazione al
Un breve video (fermandolo l’uso della LIM come ambiente generati-
Cosa pensi che accadrà quan- Cosa prevedi che capiterà software di presentazione.
prima della fine), un’immagine, vo di apprendimento, piuttosto che limi-
do… quando…?
un dipinto. tarsi al semplice uso dello strumento Il primo aspetto consiste – indipenden-
Un breve video, la descrizione Proviamo ad affrontare questa Analizza questo problema: quali (anche se innovativo). temente, quindi, dalle tipologie dei pro-
di un problema da risolvere. situazione sono le sue caratteristiche? dotti e dal software di presentazione –
Un’animazione di una legge Peculiarità della lim come strumento nelle peculiarità della LIM (intendendo
della fisica, oppure di una parti- Osserva quello che capita e In quali situazioni potresti di mediazione didattica così il kit lavagna + PC + proiettore e com-
colare regola geometrica oppu- definisci quando potresti usarlo. applicare questo…? prendendo, per esempio, la risorsa
con Daniele Barca, USR Emilia Romagna,
re di un principio matematico. audio).
Comitato tecnico Scientifico Edulife SpA
Un elenco disordinato di azio- Leggi queste parole (osserva Categorizza le parole all’inter-
ni, parole o immagini. queste immagini). no di uno stesso ambito. Vi sono molte maniere per insegnare
Tab. 1 – Attività alla LIM e abilità di pensiero corrispondenti
con la LIM.

22 23
Uno studio condotto (Warren 2002) http://archimedes.infm.it/energia2
a. Vedere, leggere, ascoltare e navigare nel web in
Innova Scuola: www.innovascuola.gov.it suggerisce alcune linee-guida per la pro-
grande, ad alto volume e di fronte a tutta la classe. Visita di studio: come preparazione
gettazione di lezioni e attività adatte a e come racconto (mercato, museo vir-
b. Interagire (scrivere, toccare, cliccare) in comunicare in classe con la LIM.
WIRIS: http://wiris.indire.it/wiris/it/index.html tuale ecc.)
grande su una superficie (con il conseguente
coinvolgimento degli studenti alla lavagna). 1. I contenuti dovrebbero essere aperti http://mv.vatican.va/2_IT/pages/MV
e non costituire strumenti di autofor- _Visite.html
c. Costruire contenuti mentre si illustrano (per mazione/ autovalutazione.
Anche una lezione tradizionale come l’analisi
cui tutto quanto appare a schermo, suono, La scoperta (Brainstorming, uso di
dell’Infinito leopardiano assume un valore 2. Le risorse dovrebbero essere di sti-
video, immagine, è oggetto, rigenerando il Learning Object, Wikipedia, giochi in
nuovo se si utilizza il file del manoscritto, un
ruolo della scuola come luogo di indirizzo e molo alla discussione per la classe e
file audio di una lettura attoriale, il link ad un Flash, siti ecc.)
selezione dei contenuti e dei saperi e delle non contenuti da fruire passivamente.
glossario on line o ad un sito leopardiano.
relazioni tra loro). http://brunelleschi.imss.fi.it/esplo-
3. La LIM dovrebbe essere valorizzata ra/compasso/indice.html
d. Accumulare e salvare tutto quello che scorre come spazio di scrittura e di manipola-
sullo schermo (è quella funzione che Henry La verifica (restituzione orale in clas-
zione.
Jenkins definisce di “Black box”, una scatola se, lavoro di gruppo di costruzione del
http://www.oercommons.org
nera che nel flusso on line di contenuti li 4. Le lezioni dovrebbero integrare le percorso, “traduzione” e consegna in
intercetti, li conservi, li renda usabili e riusabili risorse testuali con la comunicazione
e permetta l’accesso ad altri strumenti e pdf del compito richiesto ecc.):
visiva.
media: software, audio, video, testi, tv, radio). www.google.com/accounts/ServiceLog
5. La presentazione delle risorse e le in?service=writely&passive=true&nui=1
Tab. 3 – Elenco esempi disponibili in rete di attività possibili con la LIM. attività interattive è più efficace se pia- &continue=http%3A%2F%2Fdocs.goo-
Il secondo aspetto è dato dall’utilizzo • Significa che nasconde le tecnologie nificata accuratamente. gle.com%2F&followup=http%3A%2F
dei differenti software proprietari di pre- sottese; si offre a molteplici impieghi; è 6. La struttura della lezione dovrebbe %2Fdocs.google.com%2F&ltmpl=hom
sentazione annessi alle LIM. Si tratta strumento catalizzatore e di convergenza. lasciare spazio alla “reticolarità” crean- epage&rm=false
essenzialmente di ambienti organizzati • Quali sono i gradi di utilizzo della do più percorsi di lettura. Problem solving (analisi, problemi,
per schermate successive che raccolgono LIM? 7. La lezione è più coinvolgente se gli simulazioni, webquest ecc.):
funzioni altrimenti riproducibili con una studenti hanno occasione di andare
molteplicità di software anche liberamen- • Si possono identificare “sei gradi”: http://puntoeduri.indire.it/digiscuo-
dalla lezione frontale “a mano libera” alla lavagna, soprattutto per attività che la/offerta_lo/lo/99/
te scaricabili dalla rete (annotazione, coinvolgono il gruppo dei pari.
scrittura digitale, repository, presentazio- alla co-costruzione. Relazione - scoperta e rappresen-
ne, registrazione audio e schermo, cattu- • Quali integrazioni si possono realizza- 8. Partendo dalla propria lezione tradi- tazione del sé:
ra); avvicina all’idea di ipermedia, allega re con la LIM? zionale progettare:
www.dabbleboard.com
e salva materiali, catalizza l’attenzione, • quale sequenza della lezione “tra-
Significativo in questo senso è imparare Percorso o ambientazione (ricostrui-
spinge alla costruzione di percorsi. Può durre” con la LIM
ad integrare: re un’epoca, un autore, un viaggio):
essere la via semplice al digitale (nella • quando inserirla all’interno della
maggior parte dei casi occorrono compe- • metodi e modelli didattici, propria sceneggiatura http://knol.google.com/k
tenze come quelle della posta elettronica • fonti: strumenti e materiali, • modalità di lavoro con la LIM: a
• media, http://didapages.software.informer.com
e della scrittura su foglio elettronico). schermo, in laboratorio, individuale,
• formati: cartaceo e digitali, di gruppo. Organizzazione (ordinare idee,
Alcune domande per motivarne l’im-
• apprendimenti: formali e informali. mappe concettuali e mentali, linee del
piego possono essere: Seguono alcuni esempi di lezioni con la
• I materiali: devono essere percorsi tempo ecc.)
• La LIM è un medium? Qual è la diffe- LIM a confronto.
completi o tessere digitali? http://bubbl.us
renza tra mondo della scuola e mondo Boccaccio:
dei media? • Come si relazionano LIM e WEB e www.youtube.com/user/canaleInnovaS
quali potenzialità offrono? Un modello per progettare
• In realtà è da considerare un delivery; si spie- cuola#p/a/35485080B2A35E3D/0/ka le attività con la LIM
ga la sua natura catalizzatrice e multimodale • Quale tipologia di “sceneggiatura” nkqWyXSM8
della lezione con la LIM si può proget- La prospettiva che emerge è progettare
(http://it.wikipedia.org/wiki/Multimodale). Triangolo equilatero: www.youtu-
tare e realizzare? l’utilizzo della LIM per formare compe-
• Cosa significa che la LIM ha una natu- be.com/user/canaleInnovaScuola#p/a tenze attraverso l’organizzazione delle
ra mimetica? /u/2/06qgEMD-gJU attività e le richieste continue poste dai
Esercizi di completamento: compiti di apprendimento, in un conte-
www.youtube.com/user/canaleInnovaS sto a forte mediazione sociale. L’insieme
cuola#p/a/u/1/mjVI68KBs1o delle proposte tende a evidenziare l’avve-
Analisi del testo: nuta comprensione profonda dei tratti
www.youtube.com/watch?v=eLjZ4abF5Fw distintivi dei contenuti presentati dagli
insegnanti e la padronanza della compe-
Esperimenti o simulazioni a schermo tenza “in progress”. Per uno studente
(rapporto con esperimenti o simulazioni comprendere un argomento significa
vere): http://hal9000.cisi.unito.it/wf/dipar- essere abile nell’adoperare con flessibilità
timen/scienze_de/far/corsi-in-r/discipli- quell’argomento – per spiegare, giustifi-
ne1/metodologi/risorse-ge/scheda-valuta- care, esplorare, collegare e applicare - in
zione-laboratori2.xls_cvt.htm; modi che vanno al di là della conoscenza
www.france.learningtogether.net/intro e delle procedure di abilità apprese in
Fig. 4 – Diagramma riassuntivo sui possibili modi per familiarizzare e usare la LIM da parte del docente. .html; modo specifico.

24 25
Insegnare per la comprensione signifi- b. chiarificare cosa gli studenti hanno Le fasi che possiamo segnalare sono le scambio, la riflessione, la condivisione
ca ingaggiare gli studenti attraverso pro- bisogno di comprendere, attraverso seguenti. delle pratiche formano una comunità
dotti finali e significativi che permettono l’articolazione chiara delle disposizioni a. Presentazione e definizione dell’at- di pratica. I membri non necessaria-
loro di dimostrare comprensione. I pro- da formare; tività: mente lavorano insieme, sullo stesso
dotti possono essere relativamente sem- c. incoraggiare l’apprendere degli stu- - Dove vogliamo andare con l’UdA? luogo, quotidianamente. Sono le inte-
plici – la costruzione di una mappa con- denti coinvolgendoli in performance di Come lo faccio conoscere ai ragazzi? razioni essenziali che rendono tale una
cettuale sull’argomento studiato, oppu- comprensione, che richiede agli stu- “comunità di pratica” anche se poi
re la soluzione di un problema con l’ap- b. Aggancio della motivazione: ognuno spesso opera individualmente
denti di applicare e sviluppare le dispo- - Come aggancio l’interesse e la motiva-
plicazione dei concetti appena appresi – sizioni e le intelligenze; nel proprio contesto.
oppure complessi – come problem sol- zione dei ragazzi?
d. monitorare e promuovere il progres- • Una comunità di pratica non è sola-
ving, stesura di ricerche, di protocolli di c. Esplorazione, studio, esperienze di mente una comunità di interessi. I mem-
sperimentazioni, di articoli per riviste so degli studenti attraverso la valutazio- apprendimento:
ne continua delle loro padronanze, con bri di questo tipo di comunità sono pro-
scientifiche o letterarie, di progettazioni - Come organizzo le informazioni per tagonisti attivi e sviluppano un reperto-
multimediali, di indagini sociali, di orga- criteri correlati direttamente alle com- far esplorare le idee ai ragazzi?
petenze previste nel curricolo (rubri- rio condiviso di risorse: esperienze, sto-
nizzazione di seminari i cui esperti sono rie, modi ricorrenti di affrontare e risol-
che e portfolio). d. Revisione dei lavori:
gli studenti. vere i problemi, ovvero una pratica
- Quali occasioni offro per rivedere le
attività e riflettere su quanto fatto? comune. Questo richiede tempo e
un’interazione continua, nonchè una
e. Valutazione:
pratica consapevole.
- Come consentirò agli studenti di
mostrare la loro comprensione? Come Dal modello di Wenger è possibile sot-
valuterò e permetterò l’autovalutazione? tolineare come – attraverso il sostegno
dell’ambiente esteso – gli insegnanti pos-
sano aumentare il proprio livello di con-
L’insegnante attore di una comunità
sapevolezza, trasformando la pratica in
professionale di apprendimento
“metacognizione” così da integrare le
Il vantaggio principale di far parte di un esperienza come processo di cambiamen-
contesto esteso e dell’utilizzo della LIM to ricorsivo. Quest’azione coinvolge tutti
nelle diverse aree disciplinari è rappresen- gli attori interni e i soggetti esterni di una
Fig. 5 – Classificazione delle applicazioni didattiche della LIM. Mappa concettuale. tato dalla possibilità di progettare, realiz- Scuola e sottolinea il processo di miglio-
zare, sperimentare, valutare e scambiare ramento che si attiva dalla riflessione con-
I compiti complessi o autentici sono Un’attività preliminare alla progettazio- ricorsivamente oggetti di apprendimento, divisa e dall’azione continua di nuove
quindi quei compiti che hanno applicazio- ne è l’identificazione delle comprensioni pratiche e riflessioni sulle pratiche. pratiche. L’aspetto di trasformatività pre-
ne nel mondo reale o che dispongono a durevoli o significative stabilendo delle sente nel processo di miglioramento con-
Gli insegnanti possono costituire una
formare competenze per la vita richieden- priorità curricolari. L’insegnante dovreb- tinuo permette di amplificare il principio
comunità di apprendimento che condivi-
do agli studenti di richiamare una vasta be porsi una serie di domande, le cui di “comunità di pratica” a “comunità di
de e si confronta sulle pratiche agite, uti-
gamma di conoscenze e abilità. I compiti risposte porteranno all’individuazione apprendimento e di sviluppo professiona-
lizzando essi stessi l’ambiente esteso di
autentici possono coinvolgere piú discipli- delle priorità: le”, poiché la riflessione sulle pratiche
apprendimento collaborativo. A partire
ne e sono sfidanti per la loro complessità. comporta un cambiamento nell’indivi-
a. Con che cosa dovrebbero avere fami- dal modello delle comunità di pratica di
Inoltre, nella loro realizzazione, vengono duo e nel contesto, elevando le soglie di
liarità gli studenti durante l’UdA? Cosa Wenger (2002) si possono evidenziare le
richieste le abilità di pensiero più elevate, qualità individuali e sociali. Le azioni
vogliamo che leggano, che ascoltino, seguenti caratteristiche di un contesto di
come per esempio la comprensione pro- seguenti possono essere individuate come
che vedano, che ricerchino, che incon- insegnanti come comunità di pratica con-
fonda, la progettazione, l’analisi e la solu- necessarie per alimentare una comunità
trino? divisa. Infatti, all’interno di un contesto
zione di problemi. I compiti autentici e professionale educativa:
esteso vi è:
complessi, inoltre, assumono la caratteri- b. Quali sono, tra quelle selezionate
stica di motivare gli studenti a sentirsi precedentemente, le conoscenze che • Uno specifico dominio di interessi • valorizzare l’apprendimento attraver-
parte di una classe organizzata come reputo più importanti (fatti, eventi, condiviso dagli insegnanti. I membri so l’azione, poiché le persone appren-
comunità di apprendimento. Brophy principi, autori) e le abilità di pensiero valorizzano le loro competenze colletti- dono, in modo ottimale agendo (nelle
(2003), suggerisce per quanto possibile, di (disposizioni, processi, strategie, proce- ve e apprendono da ogni altro, divenen- circostanze più positive con una pianifi-
far apprendere gli studenti attraverso l’im- dure) per sviluppare la competenza o do consapevolemente sempre più esper- cazione e una successiva valutazione in
pegno in attività autentiche, le quali, esi- raggiungere i traguardi definiti dalle ti. Il grado si consapevolezza interno, team); piccoli errori, temporanei bloc-
gendo che si utilizzi ciò che si è appreso indicazioni? Come utilizzo la LIM? potrebbe anche non essere valorizzato o chi, vengono riconosciuti come impor-
per compiere i numerosi tipi di applicazio- riconosciuto fuori dalla rete, poichè è la tanti occasioni di apprendimento;
c. Perché tutto quello che ho scelto,
ni nella vita reale, giustificano l’inclusione rete che identifica la “competenza esper- • assumere un modello di apprendi-
merita di essere affrontato/studiato/
di tale forma di apprendimento nella for- ta” utile al raggiungimento delle finalità mento cooperativo e di competenze
compreso?
mazione del curricolo motivante. di ogni attore e la legittima. distribuite;
L’ipotesi di schema progettuale preve-
Possiamo allora evidenziare alcuni ele- • Una comunità che – attraverso i pro- • essere corresponsabili dello sviluppo
de l’articolazione delle attività in espe-
menti che caratterizzano un modello che cessi generati dalla condivisione del del contesto e dei suoi miglioramenti.
rienze di apprendimento con l’obiettivo
include la LIM nella vita della classe: dominio specifico – persegue gli stessi
di formare alle competenze. Si tratta di Morrisey (2000) ha definito le caratteri-
fini condividendo le informazioni,
a. definire cos’è una comprensione che prevedere alcune fasi che scandiscono lo stiche di una comunità di apprendimento
costruendo relazioni e livelli di collabo-
conta, attraverso l’identificazione di svolgersi della proposta. professionale indicando alcuni concetti
razione che permettono di apprendere
argomenti o temi generativi, e organiz- chiave.
dagli altri. Le interazioni costanti, lo
zando il curricolo attorno ad essi;
26 27
Valori condivisi e vision Pratiche personali condivise Principi chiave Cosa fare
Una caratteristica fondamentale della Le interazioni degli insegnanti all’inter- Sperimentare la LIM.
Capacità di usare le fun-
vision delle comunità di apprendimento no di una struttura formalizzata per il Condividere idee, espe-
FAMILIARITÀ zionalità e le risorse della
è il loro forte e costante focus sull’ap- sostegno collegiale, forniscono i significa- rienze e risorse con i
LIM
colleghi.
prendimento degli studenti e degli inse- ti per confrontare le questioni dell’isola-
gnanti. I valori condivisi e la vision tra le mento degli insegnanti nella scuola. Far installare la LIM in
posizione centrale, visibile
persone guidano le decisioni verso questo Attraverso questo genere di interazioni,
Preparare l’ambiente in e accessibile agli allievi.
focus, supportando norme e comporta- essi continuano a costruire una cultura di ORGANIZZAZIONE
precedenza Collegare la LIM alla
menti. I valori sono incastonati nelle azio- mutuo rispetto e affidabilità sia per gli rete e al sistema audio
ni giorno dopo giorno delle persone che individui che per il miglioramento della prima della lezione.
conducono la scuola, in cui la comunità scuola. Insegnanti che spendono più
Favorire la manipolazio- Predisporre attitivà e
aggancia e sviluppa l’impegno e il talento tempo per studiare le pratiche presentate INTERATTIVITÀ ne dei contenuti da occasione per far lavora-
di tutti gli individui in uno sforzo di grup- da altri colleghi, sono più efficaci media- parte degli allievi re gli studenti sulla LIM.
po che spinge verso l’apprendimento di mente nello sviluppare abilità di pensiero
alte qualità intellettuali. Questi valori superiore e sono più capaci di incontrare Evitare di impartire con-
Prevedere percorsi alter-
tenuti preconfezionati
creano le norme di un’auto-consapevo- i bisogni di diversi apprendenti. L’uso efficace nativi.
FLESSIBILITÀ ma rispondere alle
lezza auto-critica e incrementano l’effica- Condividere pratiche personali richiede Favorire e seguire gli
della LIM richieste seguendo altre
cia professionale dell’organizzazione, uti- un cambio del paradigma tradizionale input degli studenti.
possibilità di indagine.
lizzando l’impegno dei suoi membri per rispetto al ruolo dell’educazione. necessita di… Proporre simulazioni di
cercare un continuo rinnovamento e Leadership condivisa e che incoraggia fenomeni.
miglioramento. Creare opportunità per Offrire situazioni per
All’interno delle comunità scolastiche COSTRUTTIVITÀ apprendere giocando ragionare per ipotesi,
Apprendimento collettivo e applicazione del- professionali di apprendimento la leader- con le idee. riflettere sulle possibilità
l’apprendimento ship è condivisa. Chi opera in uno stesso (“cosa succederebbe
Le comunità di apprendimento profes- contesto di apprendimento è impegnato se…”)
sionale coinvolgono le organizzazioni – all’interno dei propri ruoli e compiti – Accettare idee nuove e Cercare nuove risorse.
scolastiche a tutti i livelli, in processi che a cercare soluzioni per il miglioramento APERTURA nuove prospettive. Favorire idee creative e
trovano collegialmente nuova conoscen- della scuola. Tutti crescono professional- Essere curiosi. divergenti.
za e modi di applicare la stessa nel loro mente e apprendono a lavorare insieme Condividere con allievi e Partecipare a comunità
lavoro. Le relazioni collegiali conseguen- per arrivare a obiettivi condivisi. colleghi (altre scuole, professionali.
ti, producono soluzioni creative ed CONDIVISIONE
ecc.) i propri materiali, Avviare collaborazioni
appropriate ai nuovi problemi, consoli- L’uso efficace della lim: le esperienze ecc. con altri insegnanti.
dando il legame tra le componenti del principi guida per gli insegnanti Preparare lezioni mirate Individuare le esigenze
contesto e aumentando il loro impegno Al fine di usare la LIM in modo effica- PROGETTUALITÀ all’utilizzo interattivo ed della classe a cui la LIM
per migliorare gli sforzi posti in essere. Le ce, gli insegnanti dovrebbero rispettare efficace della LIM. può rispondere.
comunità di apprendimento professiona- alcuni principi, che riportiamo di seguito
li si focalizzano nelle aree che possono Tab. 4 – Principi guida per l’insegnante per un uso efficace della LIM.
sinteticamente, affinché la lavagna digita-
contribuire miglioramento del significato le non si trasformi in una barriera all’in-
della scuola – come il curriculum, l’istru- segnamento/apprendimento e sia alla
zione, la valutazione e la cultura della fine inutilizzata.
scuola. Sono adottati alti standard,
costruiti in forme collaborative, e lo staff
professionale si prende la responsabilità
di assicurare alti livelli di successo per
tutti gli studenti.
Ambiente favorevole
Strutture che supportano la visione di
una scuola e l’apprendimento di una
comunità sono vitali per l’efficacia e l’in-
novazione del livello degli insegnanti
nelle classi. Creare strutture che sosten-
gono e includono attraverso un ambiente
collaborativo, permette il miglioramento
delle scuole e offre la possibilità di trova-
re forme sempre nuove di sviluppo.
All’interno di una comunità professio-
nale di apprendimento è spesso necessa-
rio trovare modi innovativi di creare il
tempo e le risorse necessari da allocare
per la formazione, per la soluzione dei
problemi, per le decisioni da prendere.

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