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CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA AA 2010/2011

Geometria I - Prof.Rita Vincenti

Teorema della base incompleta - 31.10.2011


.

Sia K un campo e V uno spazio vettoriale sopra K.

TEOREMA - Sia B = {v1 , v2 , ..., vn } una base per V e sia {w1 , w2 , ..., wr } un insieme di r vettori
linearmente indipendenti.
Allora si ha r ≤ n ed esistono n − r vettori ur+1 , ..., un tali che {w1 , w2 , ..., wr , ur+1 , ..., un } é una
base per V .

Dim.: Per induzione su r.


T (1): Proviamo che il teorema é vero per l’insieme {w1 } formato da un solo vettore.
Il vettore w1 é non nullo per ipótesi, quindi si puó esprimere sulla base B nel seguente modo:

(*)
w1 = α1 v1 + ... + αn vn
con α1 , ..., αn ∈ K.

A meno di un riordino dei vettori di B si puó supporre α1 6= 0 per cui

v1 = α1−1 w1 − α1−1 α2 v2 − ... − α1−1 αn vn ,


cioé v1 ∈< w1 , v2 , ..., vn >.

Da ció segue

V =< w1 , v2 , ..., vn >,


ovvero che i vettori w1 , v2 , ..., vn sono generatori di V .

Per dimostrare la indipendenza dei vettori w1 , v2 , ..., vn sia

β1 w1 + β2 v2 + ... + βn vn = 0.

Se fosse β1 6= 0 si avrebbe
w1 = −β1−1 β2 v2 − ... − β1−1 βn vn ,
dove sarebbe nullo il coefficiente di v1 mentre nella (∗) é α1 6= 0. Si avrebbe quindi una contrad-
dizione con la (*), dato che é unica la espressione di un vettore su una base assegnata. Da ció si
deduce β1 = 0.

Da
β1 w1 + β2 v2 + ... + βn vn = 0
e
β1 = 0
per la indipendenza dei vettori v2 , ..., vn segue

(β2 , ..., βn ) = (0, ..., 0)

ovvero si conclude
(β1 , ..., βn ) = (0, ..., 0)
cioé, che i vettori
w1 , v2 , ..., vn
sono indipendenti. Quindi
B 0 = {w1 , v2 , ..., vn }
é una base per V .

T (s − 1) ⇒ T (s): Sempre sotto la ipótesi che B = {v1 , v2 , ..., vn } é una base per V , proviamo che
se il teorema é vero per un insieme di s − 1 vettori indipendenti allora é vero per un insieme di
s vettori indipendenti, ove 1 < s ≤ n.

Si consideri l’insieme W = {w1 , ..., ws−1 , ws } di s vettori indipendenti.


Applichiamo la ipótesi induttiva per il sottoinsieme W 0 = {w1 , ..., ws−1 } di W che é costituito da
s − 1 vettori indipendenti.
Per ipotesi induttiva si puó completare W 0 con n − s + 1 vettori us , us+1 , ..., un cosı́ che

B” = {w1 , ..., ws−1 , us , us+1 , ..., un }

é una base per V .

Il vettore ws ∈ W si puó quindi esprimere

(**) ws = γ1 w1 + ... + γs−1 ws−1 + γs us + ... + γn un ,


ovvero ws ∈< w1 , ..., ws−1 , us , ..., un >.

Se fosse (γs , ..., γn ) = (0, ..., 0) allora si avrebbe

ws = γ1 w1 + ... + γs−1 ws−1 ,

ovvero w1 , ..., ws sarebbero dipendenti contro l’ipotesi.


Quindi esiste almeno un γi 6= 0, s ≤ i ≤ n.

A meno di un riordino, si puó ipotizzare che sia γs 6= 0 per cui dalla (**) si ottiene (ricavando
us )
us = −γs−1 γ1 w1 − ... − γs−1 γs−1 ws−1 + γs−1 ws − γs−1 γs+1 us+1 − ... − γs−1 γn un
cioé
us ∈< w1 , ..., ws , us+1 , ..., un >,
ovvero w1 , ..., ws , us+1 , ..., un sono generatori di V .

L’insieme di vettori {w1 , ..., ws , us+1 , ..., un } si é ottenuto, come al passo T (1), dall’insieme
{w1 , ..., ws−1 , us , us+1 , ..., un } avendo sostituito il vettore us con il vettore ws .
Quindi la lineare indipendenza dei vettori w1 , ..., ws , us+1 , ..., un si puó dimostrare in analogia al
passo T (1).

Sia quindi
δ1 w1 + ... + δs ws + δs+1 us+1 + ... + δn un = 0.
Se δs 6= 0 allora ws ∈< w1 , ..., ws−1 , us+1 , ..., un >, in contraddizione con la (**) essendo qui nullo
il coefficiente di us .
Allora deve essere δs = 0, per cui vale

δ1 w1 + ... + δs−1 ws−1 + δs+1 us+1 + ... + δn un = 0.


Ma i vettori
w1 , ..., ws−1 , us+1 , ..., un
sono linearmente indipendenti costituendo un sottoinsieme della base B”, per cui deve essere
δj = 0 per ogni j.
Si deduce che {w1 , ..., ws , us+1 , ..., un } é una base per V .
É stato quindi provato che se il teorema é vero per un insieme di s − 1 vettori indipendenti, allora
é vero per un insieme di s vettori indipendenti.
Si conclude che il teorema é vero per ogni insieme r di vettori w1 , ..., wr linearmente indipendenti.

Supponiamo r > n. Si consideri l’insieme {w1 , ..., wn , wn+1 , ..., wr } di vettori indipendenti.
Applicando la procedura sopra eseguita, fino al passo s = n si ottiene un insieme di generatori
{w1 , ..., wn } di n vettori per cui si avrebbe wn+1 = δ1 w1 +...+δn wn , ovvero, che i vettori w1 , ..., wn
sarebbero dipendenti, contro l’ipotesi.
Si deduce che é vera la disuguaglianza r ≤ n. ♦

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