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SENTENC
E
</b></p><p>1. <b><i>L’ordine della frase
</i></b><i></i>Il soggetto va posto prima del verbo, il complemento oggetto dopo.
Gli avverbi sono utilizzati prima del verbo o dopo il complemento oggetto; ma nel
caso del
riferimento al tempo può essere posto a inizio frase. Quindi, si ha:
Sogg. + verbo + comp. Ogg. + avv.
Yesterday + sogg. + verbo + comp. Ogg.
</p><p>2. <b><i>Oggetti diretti ed indiretti
</i></b><i></i>Si possono usare due tipi di complementi oggetto:
• give the book to me
• give me the book
Alcuni verbi vogliono solo la prima forma, questi sono: explain, confess, admit,
announce,
declare, demonstrate, describe, entrust, introduce, mention, propose, prove, repeat,
report,
say, suggest.
</p><p>3. <b><i>Pronomi relativi
</i></b><i>Who</i>, <i>which</i> e <i>that</i> sono soggetti di una “relative
clause”.
Usiamo <i>who</i> o <i>that</i> per riferirci ad una persona; mentre which o that
(al posto di it) per
riferirci ad animali e cose.
Usiamo <i>whom </i>o that in riferimento ad una persona al posto di un altro
pronome:
• She’s the woman whom/that I met
Usiamo <i>whose </i>al posto degli aggettivi possessivi che si riferiscono a persone:
• They’re the people whose cars were stolen
</p><p><b>NOUNS
</b></p><p>1. <b><i>Countable and uncountable nouns
</i></b><i></i>a) se un nome è countable:
• usiamo a/an prima di esso;
• ha un plurale e può essere usato in frasi con domande tipo How many?
• Possiamo usare un numero prima di esso.
b) se un nome è uncountable:
• non usiamo a/an prima di esso, ma preferiamo le espressioni come some, any
• non ha un plurale ed è usato con domande tipo How much?
• Non usiamo un numero davanti ad esso.
N.B.: alcuni nomi sono countable o uncountable a seconda della circostanza in cui
sono
utilizzate.
Particolarità:
• i nomi di bevande sono generalmente uncountable;
• i nomi di materiali prodotti (olio, plastica, …) sono uncountable;
• alcuni nomi plurali vogliono il verbo singolare : news, hair…
</p><p>2. <b><i>Forma plurale
</i></b><i></i>La maggior parte dei nomi al plurale vuole l’aggiunta di –s; mentre
altri nomi vogliono
l’aggiunta di –es, questi ultimi sono quelli che terminano con o (potato- potatoes); s
(class-
classes); x (box- boxes); ch (match- matches); sh (dish-
dishes).</p></div></div><div><div><p>I nomi che terminano con la –y ma sono
preceduti da consonante trasformano il suffisso in
ies (country-countries; strawberry-strawberries).
I nomi che terminano con –y preceduta da vocali assumono la s (day-days; key-keys).
I nomi che terminano con –f o –fe assumono il suffisso –ves (leaf-leaves; knife-
knives); da
ricordare, però, che in certi casi come roof-roofs non va l’aggiunta di ves.
N.B.: altri nomi non vogliono il plurale “particolare”; es.:
• bamboo- bamboos;
• child- children; mouse- mice; tooth- theeth; man- men (sono nomi detti irregolari);
• trout- trout; salmon- salmon ( nomi il cui plurale è uguale al singolare);
• Alcuni nomi, come people, vogliono il verbo solo alla forma plurale.
• Alcuni nomi esistono solo al plurale, perciò vogliono il verbo al plurale: trousers,
</p><p>jeans…
</p><p>3. <b><i>Genere dei nomi
</i></b><i></i>Non esiste una vera e propria regola per individuare il genere dei
nomi, ma si vuole usare
she in riferimento a persone di sesso femminile, he per il sesso maschile e it per le
cose
(qualsiasi sia il loro genere). Ci sono però alcune forme particolari:
• waiter/waitress; lion/lioness; man/woman.
</p><p>4. <b><i>Il genitivo
</i></b><i></i>Il genitivo serve per mostrare il possesso. Mettiamo il genitivo dopo
il nome cui l’oggetto si
riferisce (es.: Frank’s car).
Nel caso il nome sia plurale e finisca per –s si aggiunge solo l’apostrofo (es.: My
parents’
room).
</p><p><b>ARTICLES
</b></p><p>1. <b><i>Gli articoli indefiniti
</i></b><i></i>A e An hanno lo stesso significato ma si usano in casi diversi: a
davanti a nomi che
iniziano con consonante e an davanti a nomi che iniziano con vocale.
La forma plurale di a/an è zero (0), cioè:
• A cat is a domestic animal;
• Cats are domestic animals.
Quando si riferiscono a quantità, il plurale di a/an è costituito da some/any.
N.B.: alcuni nomi sono utilizzati solo con l’articolo davanti: He’s a doctor.
La differenza tra a/an e one è che a/an viene utilizzato per indicare un oggetto in
forma
generale (I’d like a coffee); mentre one per indicare un oggetto particolare (It was one
coffee on the desk).
</p><p>2. <b><i>Gli articoli definiti
</i></b><i></i>The si usa nei casi:
• nomi plurali determinati ( I love the flowers in your garden);
• nomi di cose uncountable davanti ai quali è impossibile mettere un numero ( the
milk in
</p><p>this cup…);
• nomi astratti determinati (The life of Mr Smith…);
• nomi dei pasti, se determinati, altrimenti si omette (I enjoyed the dinner he gave us);
• nomi di nazionalità nel caso non sia seguito da people (The English love…);
• in riferimento ad una determinata stagione (I was here in the spring of…) altrimenti
si
</p><p>omette (summer is my favourite season);</p></div></div><div><div><p>•
con school, church, home, bed, si usa l’articolo quando questi nomi denotano un
luogo,
un edificio (The school is near the church), mentre si omette negli altri casi (I learn
Maths at school);
</p><p>• i nomi di città rifiutano in generale l’articolo the; che però si utilizza in
alcuni casi
particolari:
a) con i nomi di alcuni paesi (the USA, the Netherlands);
b) con i nomi dei fiumi;
c) con i nomi di mari, oceani, laghi;
d) con i nomi di catene di monti.
</p><p><b>PRONOUNS
</b></p><p>1. <b><i>Pronomi personali
</i></b><i></i>I pronomi personali si usano al posto dei nomi, possono riferirsi al
soggetto oppure al
complemento oggetto. Usiamo it per chiedere chi sia una persona oppure quando non
si
conosce il sesso del soggetto (Is it a boy or a girl).
I pronomi personali soggetto sono: I, you, it, he, she, we, they.
I pronomi personali oggetto sono me, him, her, us them.
Usiamo one come pronome (everyone, anyone) per riferirci a persone in generale,
solo
quando vogliamo essere formali.
Usiamo one/ones per riferirci a persone e cose dopo which (Which one do you like?)
Usiamo so dopo i verbi per cui rispondiamo affermativamente (Is that true? I think
so.)
</p><p>2. <b><i>Aggettivi e pronomi possessivi
</i></b><i></i>My, your, his, her, its, our, your, their sono aggettivi possessivi e
vengono posti davanti ai
nomi; si riferiscono al possessore e non alla cosa posseduta.
Mine, yours, his, hers, its, ours, yours, theirs sono pronomi possessivi (That book is
mine),
non vogliono l’uso di the e nemmeno del genitivo (He’s a friend of mine; e non he’s
a friend
of the mine !!!).
</p><p>3. <b><i>Pronomi riflessivi
</i></b><i></i>Sono: myself, yourself, himself, herself, itself, ourselves, yourselves,
theirselves. Usiamo i
pronomi riflessivi con questi verbi: amuse, blame, cut, dry, enjoy, hurt, introduce. Ci
sono
altri verbi riflessivi che, però, non chiedono necessariamente i pronomi riflessivi;
esempi
sono: dress, hide, shave e wash.
</p><p>4. <b><i>Aggettivi e pronomi dimostrativi. Uso di some/any/no
</i></b><i></i>I dimostrativi sono:
• this/these per riferirsi a qualcosa vicino a chi parla;
• that/those per riferirsi a qualcosa lontano da chi parla.
L’uso di some/any/no è caratterizzato da alcune regole:
• usiamo some nelle frasi:
</p><p>a) affermative (I met someone);
b) domande che presumono risposta affermativa;
c) per offrire qualcosa (Would you like some…?).
</p><p>• usiamo any nelle frasi:
a) negative (There isn’t anyone…);
b) domande in cui la risposta è dubbia.
</p><p>• usiamo no quando il verbo è affermativo (There is no one
here).</p></div></div><div><div><p>• ANYONE si usa quando non “si conosce
chi” specialmente dopo if (if anyone wants…).
</p><p><b>CONNETTORI DI QUANTITA’
</b></p><p>1. <b><i>Uso di much, many, a lot of, a few, a little, fewer, less
</i></b><i></i>a) Much e many:
much con i nomi uncountable e sempre al singolare; mentre many con i plurali
countable
• nelle frasi negative (We haven’t got much time- There aren’t many pandas in
China);
• nelle domande (Is there much milk?- Have you had many inquiries?).
b) A lot of:
nelle frasi affermative (I’ve got a lot of time) senza distinzione tra countable o
uncountable.
c) A few e a little:
• few e a few con i nomi plurali countable (few friends);
• little e a little con i nomi uncountable (a little time);
• few e little sono negativi (I’ve got few friends, nel senso di pochi);
• a few e a little sono positivi (I’ve got a few friends, nel senso di some).
d) Fewer e less:
• fewer è il comparativo di few, mentre less è quello di little;
• fewer va con i plurali countable, mentre less con i nomi uncountable.
</p><p>2. <b><i>Both e all
</i></b><i></i>Usiamo both per riferirci a due particolari persone o cose (Both cars
are very fast, nel
senso di entrambe).
Usiamo all + nome per riferirci a cose in generale (all children like to play).
La forma negativa di all è none:
• all the girls left early
• none of the girls left early;
la forma negativa di both è neither.
</p><p><b>AGGETTIVI
</b></p><p>1. <b><i>Aggettivi comparativi e superlativi
</i></b><i></i>• aggiungiamo –er e –est per formare rispettivamente comparativi e
superlativi della gran
</p><p>parte degli aggettivi monosillabi;
• aggettivi come hot, big, fat, sad, wet, raddoppiano la consonante (hot-hotter);
• aggettivi come nice, fine, large, late, safe aggiungono solo la –r (nice- nicer);
• con gli aggettivi come busy usiamo la –i al posto della –y (busy-busier);
• usiamo il comparativo per comparare una persona o una cosa con un altra;
• usiamo il superlativo per comparare una persona o una cosa con molte altre.
• Per gli aggettivi con più di una sillaba usiamo rispettivamente more/the most (the
most
</p><p>beautiful..).
• Ci sono forme di comparazione irregolari: good- better- the best; bad- worse- the
worst;
</p><p>much/many- more- the most; little- less- the least.
</p><p><b>AVVERBI
</b></p><p>1. <b><i>Avverbi di
durata</i></b></p></div></div><div><div><p>Usiamo <i>since</i> con il present
perfect per riferirci ad un periodo di tempo non ancora
terminato (I haven’t seem it since Januar).
Usiamo <i>for+periodo</i> di tempo per riferirci a periodi di tempo sia nel passato
che nel futuro
e con l’uso del present perfect.
Usiamo la locuzione “<i>periodo di tempo+ ago</i>” per indicare l’inizio di un
periodo lontano da
adesso (I arrived here two months ago).
Usiamo <i>till </i>e <i>until</i> per indicare un periodo sviluppato fino a quel
punto e non dopo (I’ll wait
here until 5 o clock).
During acquista il significato di durante inteso come periodo di tempo compreso
dall’inizio
alla fine (during December= per tutto il mese di dicembre).
</p><p>2. <b><i>Avverbi di frequenza
</i></b><i></i>I più comuni sono: always, generally, often, usually, normally,
frequently, sometimes, ever,
never, seldom…
La loro posizione all’interno della frase è diversa a seconda dei casi:
• dopo il verbo essere se è l’unico verbo della frase (I am always late);
• dopo il primo ausiliare quando ce n’è più d’uno (I would always been late);
• prima del verbo quando ce n’è uno solo (You never tried hard enough).
Le stesse cose valgono per le frasi al negativo con la sola annotazione dell’aggiunta
di –
not.
Per dare enfasi possiamo posizionare l’avverbio di frequenza all’inizio della frase.
</p><p><b>PREPOSIZIONI
</b></p><p>1. <b><i>Preposizioni di moto
</i></b><i></i>a) usiamo to/from e into/out of per indicare direzione con
movimento (She has gone to
</p><p>Paris);
b) usiamo at, in, on per indicare la posizione dopo il movimento (I’ll meet you at the
</p><p>airport);
N.B.: utilizziamo at per:
• posti pubblici e palazzi;
• indirizzi;
• nomi senza articolo;
• eventi.
Utilizziamo in per:
• grandi aree;
• città e parti di città;
• aree esterne;
• stanze;
• nomi senza articoli.
</p><p>2. <b><i>Preposizioni di tempo
</i></b><i></i>• usiamo at per: orario esatto (at 10 o clck), pranzi (at dinner),
periodi della giornata (at
</p><p>night), festività (at Christmas), età (at the age of 11);
• usiamo on per: i giorni della settimana (on Monday), parti del giorno, date,
occasioni
</p><p>particolari (on that day), anniversari (on your birthday), festività (on New
Year’s day).
• Usiamo in per: parti della giornata (in the evening), mesi (in May), anni (in 2000),
</p><p>stagioni (in spring), secoli (in 20th century), periodi (in
ramadan).</p></div></div><div><div><p>3. <b><i>Verbi frasali
</i></b><i></i>I verbi frasali sono dei verbi la cui forma è combinata con
preposizioni ed avverbi. Possono
avere significati idiomatici o non idiomatici. Possiamo definire quattro tipi di verbi
frasali:
• verbo + preposizione (es.: <i>Listen to</i> this record);
• verbo + particella [transitivo] (es.: <i>Take off</i> your hat);
• verbo + particella [intransitivo] (es.: <i>Hurry up!</i>; <i>Sit down!</i>);
• verbo + particella + preposizione [transitivo] (es.: We’ve <i>run out of</i>
matches).
</p><p><b>VERBI
</b></p><p>1. <b><i>The simple present and present progressive tenses
</i></b><i></i>Es.: (I love, you love, He/She/It loves, We love, You love, They
love).
Ci sono 7 usi del simple present tense:
• verità permanenti (Summer follows spring);
• il periodo attuale (My sister works in a bank);
• azioni abituali (I get up at 7);
• informazioni future (The concert begins at 10);
• osservazioni e dichiarazioni (I hope so);
• istruzioni (Go ahead);
• commenti (Becker serves to Agassi).
</p><p>Alcuni verbi, come love, non hanno un inizio né una fine: in questi casi si
utilizza solo il
simple present; in altri casi, in verbi come make, che descrivono azioni in progresso
si può
utilizzare la forma continuata, cioè il present progressive, che si costruisce così:
sogg. + to be + verbo + ing
(es.: I’m making a cake).
Per le caratteristiche delle elisioni o di raddoppio di consonanti all’aggiunta di ing
valgono
le prescrizioni viste in precedenza.
Ci sono 4 usi del present progressive:
• azioni in corso al momento in cui si sta parlando (He’s working at the moment);
• situazioni temporanee, non necessariamente in corso quando si sta parlando (My
</p><p>daughter is studying English at the university);
• azioni pianificate (We’re spending next winter in USA);
• azioni ripetute con avverbi come always, forever (She’s always helping people).
</p><p>2. <b><i>The simple past tense
</i></b><i></i>Il simple past fa assumere ai verbi regolari il suffisso –d, ma non
produce tale suffisso
sempre allo stesso modo, infatti alcuni verbi acquisiscono –ed (play-played).
I verbi irregolari hanno, invece, una forma preimpostata per tale tempo verbale:
to hit - hit – hit
to smell – smelt- smelt
to leave – left – left
Il simple past viene utilizzato per parlare di eventi, azioni o situazioni che sono
successe
nel passato e, nel momento in cui si parla, sono finite. Si deve dire sempre quanto
l’azione
è successo e quindi si utilizzano yesterday, ago, last summer…
Usiamo il passato per:
• descrivere azioni successe in un recente o distante passato (Sam phoned a moment
</p><p>ago);
• descrivere un passato abituale (I smoked 40 cigarettes a day till I gave
up);</p></div></div><div><div><p>Se non vengono espressi i momenti in cui
l’azione è accaduta, questi si ritengono impliciti.
</p><p>Il past progressive tense si forma con:
sogg. + to be al passato + verbo al pres. + ing
I was walking around
Ed ha 5 usi fondamentali:
• azioni temporanee in corso nel passato (It was raining all night);
• azioni in corso mentre qualcosa stava succedendo (When I was leaving the
telephone
</p><p>rang);
• azioni in corso nel medesimo tempo (While I was reading, Jane was playing the
piano);
• azioni ripetute nel passato (When I worked here, I was always making mistakes);
• affermazioni formali.
</p><p>3. <b><i>The simple present perfect
</i></b><i></i>Tale tempo serve ad indicare azioni passate, che hanno rapporto con
il presente: azioni o
stati di cose che hanno avuto inizio nel passato e, senza aver subito interruzioni,
continuano ancora nel momento attuale (es.: I have only been in England for twenty
minutes).
Il present perfect viene usato anche in riferimento ad azioni o stati passati, quando il
tempo in cui accaddero non è indicato esplicitamente né implicitamente. Se il tempo
è
indicato si usa il simple past. Il present perfect si usa con certi avverbi riferentisi a
tempo
passato, ma indeterminato (I’ve often seen him in the street).
Il present perfect si compone:
sogg. + to have al simple present + verbo al participio
[She has spoken with us].
</p><p>4. <b><i>Future simple
</i></b><i></i>Si costruisce:
sogg. + will + verbo al pres.
[It will rain tomorrow]
La forma negativa di will, pari a will not è won’t.
Si usa la forma futura composta da “going to” al posto di “will” quando:
• si fa una predizione futura (Look out! It’s going to rain);
• si vuole indicare un’intenzione (I’m going to practice the piano…);
• si vuole indicare un’azione pianificata (We’re going to spend our holidays in USA).
</p><p>5. <b><i>Imperativo
</i></b><i></i>Usiamo l’imperativo per:
• offrire qualcosa (Have another sandwich);
• impartire qualcosa (Take the second street on the left);
• proibire (Don’t walk on this side of the street);
• dire qualcosa con enfasi (Look out!).
</p><p><b>MODALI
</b></p><p>1. <b><i>Can e could
</i></b><i></i>Come gli altri modali, can non vuole la –s alla terza persona
singolare, non vuole il to
dell’infinito che segue e nelle forme interrogative e negative non richiede l’ausiliare
do; </p></div></div><div><div><p>nelle risposte brevi si usa lo stesso modale
della domanda, a meno che non si tratti di una
richiesta basata sulla volontà altrui.
[es.: Paul can play tennis]
Can si usa:
• per indicare abilità, capacità (Can you sky? Yes, I can/No, I can’t);
• per indicare possibilità e chiedere informazioni ( Can/Could you telle me how to get
to
</p><p>the station?);
• per fare una richiesta a qualcuno, could è un modo un po’ più indiretto di fare la
stessa
</p><p>richiesta (Can/Could you answer the phone?);
• per ordinare qualcosa (Can I have some sweets?)
</p><p>Altri modali dal significato simile sono: MAY (un modo piuttosto formale di
chiedere
qualcosa) e WOULD (usato per invitare, ma in modo + formale).
Visto che can non ha l’infinito, per le forme verbali derivate si userà il verbo “be able
to”.
</p><p>2. <b><i>Must
</i></b><i></i>I concetti di necessità e obbligo si esprimono con must oppure con il
verbo have (got) to.
La grande differenza si ha nelle frasi negative, in quanto si distingue tra ciò che non
si
deve fare in quanto proibito e ciò che non si deve fare in quanto non necessario:
• il significato di proibizione è reso con must not/mustn’t (You mustn’t cross when
the
</p><p>lights are red);
• il significato di non necessario è reso con needn’t, don’t have to (You needn’t/don’t
</p><p>have to take the tents).
Must può anche indicare una deduzione basata su prove acquisite: in questo caso
must è
utilizzato solo in frasi affermative (The spaghetti must be terrible).
</p><p>3. <b><i>Should
</i></b><i></i>Ha il significato di dovere; si usa dove in italiano abbiamo di solito il
condizionale.
Nella prima persona should è utilizzato per chiedere consigli, suggerimenti (Pensi
che
dovrei?) ; nella seconda persona è utilizzato per dare suggerimenti e consigli
(Dovresti…);
es.: Should I take a compass?
You should take a towel.
</p><p>4. <b><i>Will
</i></b><i></i>L’uso di will, oltreché al tempo futuro, si ha nella seconda persona
nelle frasi interrogative
per offrire qualcosa.
E’ possibile collocare i modali che esprimono i concetti di certezza, probabilità e
incertezza
lungo una linea che va dal più certo al meno certo:
• will F 0E 0 buon grado di certezza;
• might/could F 0E 0 minor grado di certezza;
</p><p><b>FORMA PASSIVA
</b></p><p>Il passivo si forma con il verbo be al tempo appriopriato + il participio
passato del verbo. Il
passivo è usato per mettere in prima posizione la cosa più importante, che diventa
soggetto della frase. Nella forma passiva l’agente è introdotto da by, ma esso è
omesso
quando non si ritiene importante esplicitarlo. Quando la forma passiva è preceduta da
un
modale si avrà il modale + be + part. Pass.
Es.: Roads were cracked by landslides.
The ball is hit with a bat.</p></div></div><div><div><p> Alexander Fleming was
knighted in 1944.
They have proved that there is no life on the moon F 0E 0 It has been proved by them
You can buy videos like this one anywhere F 0E 0 Videos like this can be bought
anywhere.
</p><p><b>FRASI IPOTETICHE
</b></p><p>Le frasi condizionali possono essere di diversi tipi, ma tutte le frasi
condizionali consistono
in una parte introdotta da If che stabilisce la condizione e in un’altra parte (la
proposizione
principale) che indica il risultato eventuale se la condizione si realizza. Le frasi
condizionali
del primo tipo sono:
1) If + Present | will + verb
Es.: If birth control measures fail, the Earth will become overpopulated.
Nelle ipotesi di questo tipo l’azione introdotta da If è ritenuta probabile.
2) If + Present | Modal + verb
Es.: If it stops raining, we can go out.
Quando il futuro è espresso da un modale, il modale sostituisce will.
3) If + Present | Present
Es.: If you jump on the moon, you jump 5 m high.
If + Presente + Presente esprime un dato di fatto generale che non muta o non può
mutare.
4) If + Present | Imperative
Es.: If it rains, don’t come
Nella frase principale può esserci un imperativo invece di will.
</p><p><b>DISCORSO INDIRETTO
</b></p><p>Il passaggio dal discorso diretto a quello indiretto comporta di solito
delle modifiche nel
tempo dei verbi, nei pronomi e negli avverbi di tempo sia in italiano che in inglese.
<i>Discorso diretto discorso
indiretto
</i>I live (present simple) F 0E 0 I lived (past simple)
I’m living (present progressive) F 0E 0 I was living (past progressive)
I lived (past simple) F 0E 0 I had lived (past perfect)
I have lived (present perfect) F 0E 0 I had lived (past perfect)
I’ll live (future) F 0E 0 I would live
I can live F 0E 0 I could live
I may live F 0E 0 I might live
I must live F 0E 0 I had to live
</p><p>N.B.: se il verbo di comunicazione è al presente, il tempo del verbo non
cambia:
• I’ll be back next Sunday
• She says she’ll came back next Sunday.
</p><p>Cambiamenti si hanno anche per ciò che riguarda avverbi e aggettivi:
here F 0E 0 there;
today F 0E 0 that day;
yesterday F 0E 0 the day before;
ago F 0E 0 before;
last F 0E 0 the previous;
tomorrow F 0E 0 the following day;
next F 0E 0 the after.</p></div></div><div><div><p>Nel riportare il discorso
diretto si usa per lo più il verbo say ma si può trovare anche il
verbo tell. Si usa say quando non è espressa la persona a cui si parla (She said she
would
meet him at eight), l’uso di tell richiede invece che si indichi la persona a cui si parla,
ma
senza il to (She told him she would meet at eight).
</p><p>THIS/THESE si usa per indicare pers. Anima a noi.
THAT/THOSE si usa per indicare PERSONE. Animali o cose che si trovano lontano
da noi.
SOME nelle frasi affermative con sost plur.
ANY nelle frasi negative o int. con sostantivi plurali.
A FEW: pochi, alcuni. Con sost. Numerabili.
A LITTLE: un po’. Con numerabili.Slice=fetta, Loat=filone,
IN FRONT OF : davanti a. BEHIND: dietro. UNDER: sotto.
WHO: chi. WHOSE: di chi. HOW LONG:x quanto tempo. HOW: quanto.
HOW MUCH: con sost. NON numerabili. MANYnumerabili.li o cose che si trovano
vicino
</p><p><b>PRESENT SIMPLE
</b>• AFFERMATIVA
• si forma con soggetto + verbo, si aggiunge la s in terza pers. (I play)
• INTERROGATIVA: do(o does) + sogg. + verbo base.(do you like football?)
• NEGATIVE: sogg + don’t + verbo.(I don’t play)
</p><p>AT x ora con the weekend, night, noon.
IN x mesi, anni, stagioni con the moorning…
ON x giorni della settimana
</p><p>I verbi di frequenza stanno tra il sogg. e il verbo.
</p><p>PRESENT CONTINOUS
Si forma con to be, aggiungendo ing al verbo. Esprime azioni che avvengono sul
momento.(I’m playing the music at the moment.)
</p><p>PAST SIMPLE
TO BE:
</p><p>• Was x la I e la 3 pers x tutte le altre si usa were
• X la domanda was/were più sogg.
• La negazione was/were più not
</p><p>HAVE:
• Il verbo had rimane lo stesso x tutte le pers.
• La dom. si fa con did + sogg. più have.
• La negazione si fa con didn’t + have.</p></div></div><div><div><p>• Nei verbi
regolari si aggiunge ed alla desinenza del verbo.
• Il p.s. descrive un’azione avvenuta nel pass., in un tempo determinato.
</p><p>Negli avverbi si aggiunge la desinenza ly.
COMPARISONS
</p><p>AGGETTIVI COMPARATIVI SUPERLATIVI
Agg. Con 1 sillaba Cheap Cheaper(than) The cheapest
Agg. Com più di due
sillabe
</p><p>Expensive More expensive
(than)
</p><p>The most expensive
</p><p>Agg. irregolari Good
Bad
Much
Many
Little
</p><p>Better(than)
Worse(than)
More(than)
More(than)
Less(than)
</p><p>The best
The worst
The most
The most
The least
</p><p>SHOULD= si usa x dare suggerimenti
MUST= obbligo.
CAN= potere.
HAVE TO=è come must ma si usa x tutti i tempi tranne con il present tense.
BE ALLOWED TO=avere il permesso di fare qualcosa.
EVER=mai, in frasi int. e aff.
NEVER=mai,x fare dichiarazioni negative.
ALREADY=già, con frasi int. e aff.
YET=ancora, con frasi int. e neg.
FOR=esprime durata
SINCE=indica quando un’ azione è iniziata.
HAVE GONE(to)=x present perfect,sign. andare in un posto e restarci.
HAVE BEEN(to)=x present perfect, sign. andare e tornare da un posto.
TOO=davanti agli agg.e agli avverbi.
ENOUGH=dopo gli agg. e gli avverbi.
</p><p> PRESENT PERFECT
• Have/Has + past participle del verbo.( I have bought a new dress)
• La domanda si fa con have/has davanti al pronome della frase
• Indica azioni avvenute nel passato, in un tempo indeterminato.
• Può descrivere azioni che nonostante siano iniziate nel pass., continuano ad
</p><p>avere luogo nel presente.(I have know tom for 5 years)
</p><p>USED TO=si usa x indicare abitudini del passato che non avvengono
più.(sarah used
to drink a lot of coffe.)
AGREEING-DISAGREEN- SO- NEITHER/NOT=si usa so (o neither/nor) + verbo
ausiliare più sogg. x esprimere accordo o disaccordo. (Jim lives in Warsaw. So do I)
(Eve doesn’t like going to the cinema. Neither/nor does Ann.
</p><p>PAST CONTINOUS</p></div></div><div><div><p>• Si forma con il
verbo was/were + ing.
• Si usa x descrivere un’ azione passata che aveva luogo in un periodo
</p><p>determinato, di cui però non si sa quando è inziata e finita.(At five o’ clock
yesterday Iwas cooking dinner.)
</p><p>• Si usa x descrivere un’ azione che si svolgeva nel passato quanto è inziata .
</p><p>FUTURE SIMPLE
• Si forma con will e il verbo principale.
• Si usa x fare delle previsioni.(Robots will do must of the work in the future.)
• Si x decisioni che si prendono nel momento in cui si parla o x promesse.(It’s
</p><p>coldin here.I’ll close the window)
• Si usa willyou..?x fare una richiesta.
</p><p>BE GOING TO
• Si forma con to be going to e il verbo principale
• Si usa x parlare di azioni o progetti che si ha intenzione di realizzare nel futuro
</p><p>immediato.(Susan is going to move house.)
• Si usa x eventi che è molto probabile che si realizzino nel futuro immediato.
</p><p>(Look at him.He’s going to jump out of the train.)
</p><p>WHEN=si usa nel condizionals quando si è sicuri che un fatto si
verificherà.(I’ll see
you when Icome to Paris.)
IF=si usa nei conditionals quando non si è sicuri che un fatto avverrà.
</p><p>CONDITIONALS TYPE 1=esprime qualcosa di reale o qualcosa che è
possibile che
si verifichi nel presente o nel futuro.IF +PRESENT SIMPLE+FUTURE SIMPLE.(If
Tom studied hard, he will pass the exam.)(se tom studia, passerà l’esame.)
CONDITIONALS TYPE 0=si usa x esprimere una verità perenne, o x parlare di
qualcosa che si verifica sempre come conseguenza di un altro fatto.IF/WHEN
+PRESENT SIMPLE+PRESENT SIMPLE.(if the sun shines, snow melts.)
CONDITIONALS TYPE 2=esprime qualcosa di immaginario o qualcosa che è
possibile che abbia luogo nel presente o nel futuro.IF+PAST SIMPLE+WOULD/
COULD/MIGHT+BARE INFINITO.
(If I had more free time, I would take up baseball.)(se avessi più tempo libero, farei
basketball.)
</p><p>• CONDITIONALS TYPE 3=if you studied, you would have passed the
exam
(se avessi studiato, avresti passato l’esame.)
</p><p>PAST PERFECT SIMPLE
• Si forma con had e il past participle.
• Si usa x un’azione avvenuta nel passato prima di un’altra azione anch’essa
</p><p>passata. Per l’azione avvenuta prima si usa il past perfect simple e per l’altra
il
past simple.
</p><p>• Si usa come un tempo equivalente al passato del present perfect simple,
cioè si
usa x un’azione che è stata iniziata e compiuta nel passato, ma il present
</p></div></div><div><div><p>perfect simple si usa x un’azione che nonostante
sia iniziata nel passato, è
finita nel presente.(Greg wasn’t at home.He had gone out.)
</p><p>THE PASSIVE=TO BE+ PAST PARTICIPLE
</p><p>ACTIVE PASSIVE
Present simple He feeds the dog twice a
</p><p>day.
The dog is fed twice a day.
</p><p>Past simple He fed the dog yesterday. The dog was fed yesterday.
Future simple He will feed the dog. The dog will be fed.
modal He should feed the dog. The dog should be fed.
</p><p>THE IMPERATIVE
• Si forma con il verbo senza sogg.(nelle negative si aggiunge don’t)
</p><p><b>PRONOMI
</b></p><p><b>PRONOMI PERSONALI
<b>2. Proposizioni restrittive (non incidentali, cioè non tra virgole):</b> danno
informazioni essenziali sul
sostantivo
<b>The girl whom I went to the cinema with was very nice.
</b>
In questo modo abbiamo reso<b> whom </b>un complemento diretto e, perciò,
eliminabile:
</p><p><b>Congiunzioni subordinative
after, before, until, while, because, since, as, so that, in order that, if, unless, whether,
though,
although, even though, where
</b></p><p></p><p></p><p><b>ARTICOLO
</b></p><p><b>SCELTA DELL'ARTICOLO CORRETTO
</b>
L'articolo determinativo in inglese è <b>THE</b> (il, lo,la, i, gli, le). E' invariabile
sia per genere che
per numero.
</p><p><b>unire proposizioni
indipendenti
</b></p><p><b>(Ogni proposizione deve essere un "pensiero completo" che
potrebbe
essere una frase a sé)
</b></p><p><b>mettere la congiunzione nel
mezzo
</b></p><p><b>(Ci sono a volte frasi che iniziano con but o and, ma di solito è
sbagliato,
perciò è meglio evitarlo)
</b></p><p><b>usare una virgola (A meno che entrambe le proposizioni siano
molto brevi)
</b></p><p><b>CONGIUNZIONI SUBORDINATIVE DI BASE
</b>Una congiunzione subordinativa è una parola che unisce una proposizione
principale con
una secondaria.