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Domande

su At 4,23-37; 5,1-11

At 4,23-37

V. 23

a)poluqe/ntej: attributivo o avverbiale (circostanziale)? Qual è la relazione temporale tra
questa azione e quella del verbo principale?

pro\j tou\j i0di/ouj: a chi si riferisce?

ei]pan: nota la desinenza di aoristo primo con una radice dell’aoristo secondo; in questo
contesto l’aoristo ha valore di piuccheperfetto (trapassato prossimo in italiano).


V. 24

oi9 de\ a)kou/santej: un uso sostantivato del participio.

o9moqumado/n: questo avverbio è da riferirsi a quanto precede o a quanto segue?

h]ran: analizza questa forma e scrivi le altri cinque forme della coniugazione.

su\ o9 poih/saj: questo participio attributivo funziona qui come una proposizione
relativa.


V. 25

o9… ei0pw&n: un altro participio attributivo che sta in parallelo con il precedente o9
poih/saj; le varianti testuali di questo versetto rappresentano tentativi di migliorare ciò
che sembra essere un’infelice combinazione (impossibile da un punto di vista
grammaticale) di tre formule introduttorie alternative: 1) o9 dia\ pneu/matoj a(gi/ou
ei0pw&n, 2) o9 dia_ sto/matoj Daui\d [tou=] paido/j sou ei0pw&n, 3) o9 dia_ sto/matoj tou=
patro\j h9mw~n Daui\d ei0pw&n.

i9nati/: scritto anche i3na ti/, significa “per che cosa?” o “per quale ragione?” o più
semplicemente “perché?”

kena&: identifica questa forma dell’aggettivo sostantivato keno/j –h/ -o/n.

V. 26

pare/sthsan: analizza questa forma e scrivi le altre cinque forme della coniugazione.

2

e0pi\ to\ au0to/: un’espressione avverbiale che sta per “allo stesso luogo” oppure “insieme”.

kata_ tou= kuri/ou: vedi BDF § 225 per questo uso di kata& + genitivo.


V. 27

sunh/xqhsan: qual è il soggetto (o soggetti) espresso di questo verbo?

e0p’ a)lhqei/aj: vedi BDF § 234.6 per il significato e l’uso di questa espressione amata da
Luca.

e0pi\ to\n a#gion pai=da& sou: questo uso di e0pi/ + accusativo indica un movimento in corso
con intenzione ostile.

laoi=j 0Israh/l: nota l’uso eccezionale del plurale laoi=j in questa comune espressione
biblica.


V. 28

poih=sai: quale elemento del versetto precedente regge questo uso dell’infinito che
esprime finalità?

h9 xei/r sou kai\ h9 boulh/ [sou]: un esempio di endiadi (“un [significato] attraverso due
[parole]), con il secondo termine che spiega (o specifica) il primo termine.

prow&risen: analizza questa forma e spiega l’uso del singolare (alla luce dell’endiadi
precedente).

gene/sqai: vedi BDF § 392 per questo uso dell’infinito come complemento del verbo
principale.


V. 29

kai\ ta_ nu=n: sintagma stereotipato (presente solamente in At per quanto riguarda il NT)
che marca, nel testo della preghiera, il passaggio dalla lode (per l’azione di Dio nel
passato) alla petizione (per un intervento divino simile nel presente).

e1pide: analizza questa forma e scrivi le altre tre forme della coniugazione.

e0pi\ ta_j a)peila_j au0tw~n: nota la ripetizione di e0pi/ una prima volta come prefisso del
verbo composto (e1pide > e0fora&w > e0pi/-o9ra&w) e poi come preposizione con
l’accusativo.

3

do/j: analizza questa forma e scrivi le altre tre forme della coniugazione; nota come
l’imperativo aoristo è la forma privilegiata nelle petizioni indirizzate a Dio nella
preghiera.

lalei=n: vedi BDF § 390 per questo uso dell’infinito con di/dwmi per esprimere finalità.


V. 30

e0n tw~…| e0ktei/nein… gi/nesqai: l’articolo definitivo tw| ~ deve essere preso con i due infiniti
che seguono; in questo caso la costruzione è utilizzata per esprimere non
semplicemente un’azione circostanziale, ma anche il modo nel quale il dono richiesto
nelle parole divinamente ispirate (do\j… lalei=n) deve essere effettuato. Si tratta perciò
di una costruzione avverbiale che risponde alla domanda “come?” (vedi inoltre BDF §
404.2).

ei0j i1asin: ei0j + accusativo per esprimere finalità.

kai\ shmei=a kai\ te/rata gi/nesqai: qui il primo kai/ è epesegetico, in quanto esso
introduce un un’ulteriore frase (infinito+ soggetto all’accusativo) che spiega o specifica
il significato dell’infinito precedente (“Dio stende la sua mano per la guarigione”).

dia_ tou= o0no/matoj: vedi BDF 223 per questo uso di dia& + genitivo per esprimere un
complemento d’agente.


V. 31

dehqe/ntwn au0tw~n: quale costruzione abbiamo qui?

e0saleu/qh: analizza questa forma.

tou= a(gi/ou pneu/matoj: quale uso del genitivo abbiamo qui?

e0la&loun: commenta a riguardo dell’aspetto dell’azione indicata dal tempo imperfetto.


V. 32

tou= plh/qouj: è meglio considerarlo un genitivo di possesso con kardi/a kai\ yuxh/.

tw~n pisteusa&ntwn: questo genitivo sta in apposizione al precedente tou= plh/qouj,
specificandone il contenuto (vedi BDF § 167).

ou0de\ ei[j: pur simile a ou0dei/j, questa espressione è una negazione più enfatica:
“nemmeno uno”.
4


ti tw~n u9parxo/ntwn: che tipo di genitivo abbiamo qui?

au0tw~:| questo pronome va con il sintagma precedente e indica possesso.

h]n: spiega l’uso della forma singolare del verbo con un soggetto plurale (a#panta).


V. 33

duna&mei mega&lh|: quale uso del dativo è questo?

a)pedi/doun: analizza questa forma e scrivi le altre cinque forme della coniugazione.

to\ martu/rion… th=j a)nasta&sewj: quale uso del genitivo abbiamo qui?


V. 34

o3soi… u9ph=rxon: questa proposizione generale relativa (“quanti…”) funziona come il
soggetto del verbo principale.

pwlou=ntej: in questo caso il participio presente è utilizzato per qualcosa che è
accaduto precedentemente (vedi BDF § 339.3), con l’oggetto inespresso dell’’azione che
deve essere supplita dalla proposizione precedente.

ta_j tima_j tw~n pipraskome/nwn: un altro esempio del participio presente utilizzato per
un’azione precedente; il genitivo è utilizzato qui per indicare ciò per cui il prezzo fu
pagato (e ricevuto).


V. 35

e0ti/qoun: analizza questa forma e scrivi le altre cinque forme della coniugazione.

diedi/deto: forma alternativa per diedi/doto, terza persona singolare dell’imperfetto
medio/passivo di diadi/dwmi.

kaqo/ti a!n: un sintagma avverbiale che significa “come” o “al livello che”.


V. 36

a)po\ tw~n a)posto/lwn: vedi BDF § 210 per l’uso del genitivo con a)po/ al posto di u9po/ per
esprimere l’agente di un verbo passivo.

5

o3 e0stin: una formula utilizzata per introdurre il significato tradotto di una parola o di un
nome straniero.

Ku/prioj tw~| ge/nei: quale uso del dativo abbiamo qui? E quale deve essere il significato
inteso quando si parla della diaspora dei Giudei appartenenti alla tribù di Levi?


V. 37

u9pa&rxontoj… a)grou=: quale costruzione abbiamo qui?

h1negken: analizza questa forma e scrivi le altre cinque forme della coniugazione.

to\ xrh=ma: in questo contesto il termine significa “il denaro” ricevuto dalla vendita della
terra.


Acts 5,1-11

V. 1

o0no/mati: quale uso del dativo abbiamo qui?

kth=ma: “proprietà” nel senso di “beni” o “patrimonio reale” o entrambi.


V. 2

e0nosfi/sato: l’oggetto diretto di questo verbo è lasciato inespresso, ma può essere
inferito dalla proposizione che segue (vedi me/roj ti).

a)po\ th=j timh=j: vedi BDF § 164 per l’uso di a)po/ + genitivo invece di un genitivo
partitivo.

suneidui/hj kai\ th=j gunaiko/j: quale tipo di costruzione abbiamo qui? Nota l’uso
intensivo di kai/ (“anche sua moglie”).

me/roj ti: serve come oggetto diretto sia del participio (e0ne/gkaj) che del verbo di modo
finito (e1qhken).


V. 3

dia_ ti/: significa “sul conto di cosa?” o più semplicemente “perché?”.

6

yeu/sasqai/ se: vedi BDF § 391.4 per questo uso dell’infinito semplice (+ soggetto
all’accusativo) per esprimere risultato, senza l’abituale w#ste.

to\ pneu=ma to\ a#gion: qui, yeu/domai, vuole l’accusativo, mentre al v. 4 reggeva un dativo,
senza apparente differenza di significato: “ingannare con menzogne e frodi”.

kai\ nosfi/sasqai: il kai/ è epesegetico, poiché introduce un secondo infinito che specifica
il contenuto del precedente infinito: “con il risultato che voi ingannaste lo Spirito Santo
trattenendo [una parte] del prezzo del campo”.


V. 4

ou0xi/: introduce una domanda retorica che prevede “sì” come risposta.

me/non soi\ e1menen:il soggetto inespresso del verbo finito e1menen è to\ kth=ma (vedi v. 1), che
qui è ulteriormente modificato dal participio avverbiale me/non; il medesimo soggetto (to\
kth=ma) deve essere supplito per la seconda parte della domanda: praqe\n… u9ph=rxen.

ti/ o3ti: formula abbreviata per ti/ ge/gonen o3ti (vedi Gv14,22), che significa “com’è che?”
(vedi BDF § 299.3).

e1qou e0n th|= kardi/a| sou: uso idiomatico di ti/qhmi + e0n th=| kardi/a| (o tw|~ pneu/mati),
significa “concepire” o “escogitare”.

e0yeu/sw: analizza questa forma e scrivi le altre cinque forme della coniugazione.


V. 5

pesw&n: analizza questa forma e determina la relazione temporale tra questa azione e
quella del verbo principale.


V. 6

e0cene/gkantej: analizza questa forma e determina la relazione temporale tra questa
azione e quella del verbo principale che segue.


V. 7

e0ge/neto: qual è il soggetto di questo verbo?

w(j w(rw~n triw~n dia&sthma: quale tipo di genitivo abbiamo qui?

7

ei0dui=a: analizza questa forma e determina se essa è attributiva o avverbiale


(circostanziale).


V. 8

ei0pe/: analizza questa forma e scrivi le altre tre forme della coniugazione.

ei0: in questo caso la particella ei0 è utilizzata per introdurre la domanda diretta che
segue.

tosou/tou: quale uso del genitivo abbiamo qui?


V. 9

ti/ o3ti: vedi il commento (sopra) al v. 4

sunefwnh/qh: un uso impersonale del verbo: “com’è che fu convenuto… ?”.

u9mi=n: vedi BDF § 202.1 per questo uso del dativo con un verbo impersonale alla voce
passiva.

peira&sai: da quale elemento della frase è retto l’uso di questo infinito (che esprime
finalità)?

e0coi/sousin: analizza questa forma e commenta a riguardo del tempo (esso esprime una
profezia da parte di Pietro?).


V. 10

pro\j tou\j po/daj au0tou… pro\j to\n a!ndra au0th=j: commenta a riguardo dei differenti
significati di questi due usi di pro/j + accusativo.

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