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Es. 3. Sia f : R → R, e supponiamo che lim f (x) = −∞. Dire quale tra le seguenti affermazioni
x→+∞
è vera:
(i) Se x > 0, si ha f (x) < 0.
(ii) Esiste > 0 tale che f (x) < 0 per ogni x > .
(iii) Per ogni > 0 esiste un η > 0 tale che per x > η si abbia f (x) > .
Es. 4. Calcolare i seguenti limiti:
1
Es. 5. Discutere l’applicabilità del teorema sul limite di funzioni composte al calcolo del limite
x2 − 1 x2 − 1
lim sgn = sgn lim
x→x0 2x2 + 1 x→x0 2x2 + 1
Es. 11. Discutere l’esistenza dei seguenti limiti (tutte le parentesi [·] indicano la parte intera; M (·)
indica la mantissa).
Es. 13. Siano f, g : D → R, sia c un punto di accumulazione di D e supponiamo che f (x) ∼ g(x) per
x → c. Discutere la validità delle seguenti affermazioni al variare di c.
(a) log (f (x)) ∼ log (g(x)) , x→c
2
(b) ef (x) ∼ eg(x) , x→c
Es. 14. Siano (an )n∈N e (bn )n∈N due successioni di numeri positivi tali che an ∼ bn , n → +∞.
Discutere la validità delle relazioni
ann ∼ bnn , n → +∞ e a1/n
n ∼ b1/n
n , n → +∞.
Es. 15. Ricordiamo che:
data una funzione f : [a, +∞) → R, a ∈ R, vale lim f (x) = +∞ se
x→+∞
3
Es. 19. (a) Calcolare i seguenti limiti:
1 1 1 1
lim √ + ... + √ , lim + ... + .
n→+∞ n 2n n→+∞ n2 (2n)2
(b) Dimostrare che esiste l con 1/2 < l < 1 tale che
1 1
lim + ... + = l.
n→+∞ n + 1 2n
Es. 20. Sia c(n) il numero di cifre di n ∈ N, nella ordinaria rappresentazione decimale. Calcolare
c(n)
lim .
n→+∞ n
Es. 21. Sia a un numero reale non negativo e sia (xn )n∈N la successione definita da
1
xn = an + , ∀ n ∈ N.
n
Calcolare il limite di xn e dire per quali valori di a si ha
inf xn = x1 .
n∈N
Fn+2 = Fn+1 + Fn , n ≥ 0.
4
(a) Determinare i valori λ1 e λ2 per cui le successioni λn1 e λn2 soddisfano la relazione di ricorrenza
Fn+2 = Fn+1 + Fn .
(b) Per tali valori, determinare a e b tali che la successione aλn1 + bλn2 verifichi anche le condizioni
iniziali F0 = 0 e F1 = 1.
√
Es. 26. [Algoritmo di Erone per il calcolo approssimato di 2] Verificare che la successione
definita per ricorrenza da
a0 = 2
1 2
an+1 = an + , n≥0
2 an
√
converge a 2. Come si deve modificare la relazione di ricorrenza affinché il limite della successione
√
sia p, con p > 0?
Es. 27. Si considerino le successioni (an )n∈N e (bn )n∈N definite per ricorrenza da
a1 = b1 = 1
Si dimostri che
bn √
lim = 2.
n→+∞ an
(Suggerimento. Si verifichi ad esempio che per n pari si ha b2n − 2a2n = 1 e per n dispari 2a2n − b2n = 1).
Es. 28. [Punti a coordinate intere interni ad un cerchio - Esercizio di approfondimento]
Sia Kn il numero di punti del√ piano che hanno coordinate intere e che sono interni al cerchio Cn di
centro nell’origine e raggio n. Per stimare Kn si consideri l’unione An di tutti i quadrati di lato
unitario con centro in detti punti e lati paralleli agli assi coordinati.
√ √
(a) Si provi che An è contenuta
√ nel cerchio di raggio n + 1/ 2 e centro nell’origine e che contiene
√
il cerchio di raggio n − 1/ 2 e centro nell’origine.
(b) Si deduca che
Kn
lim = π.
n→+∞ n
Per una interessante applicazione alla teoria dei numeri di questo risultato (provato da Gauss
nel 1800) si veda Hilbert-Cohn Vossen “Geometria intuitiva”, Boringhieri, 1960.
Es. 29. [Una partizione insolita√ dell’insieme dei numeri naturali - Esercizio di appro-
fondimento] Sia τ = 1 + η = (1 + 5)/2 e si noti che τ + 1 = τ 2 . Si ponga
an = [nτ ], bn = [nτ 2 ], ∀ n ∈ N.
(a) Dimostrare che per ogni N > 0 vi sono [(N + 1)/τ ] elementi di tipo an e [(N + 1)/τ 2 ] elementi
di tipo bn minori o uguali a N .
(b) Si provi che
N +1 N +1
N −1< + <N +1
τ τ2
e se ne deduca che vi sono esattamente N elementi del tipo an o bn minori o uguali a N .
(c) Si ricavi da (b) l’inaspettato risultato: ogni numero naturale è uno degli an oppure uno dei bn
e tali successioni non hanno alcun elemento in comune.