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TEORIA TEORIA
MHZ RISORSE
MHZ SPECIALE
RISORSE SPECIALE
PRATICA
Visual Analyser
delle misure più classiche e parimenti più utili ad identificarsi con il diagramma delle
che si conoscano: la misura della risposta in fre- ampiezze dello spettro del segnale in uscita.
quenza di un dispositivo audio (per esempio di In altre parole, descrive il comportamento del
un amplificatore). Essa costituisce il nucleo di dispositivo al variare della frequenza del
questo articolo. segnale in ingresso; in taluni casi esso è desi-
La misura della risposta in frequenza è utile per derato completamente “piatto”, ossia si cerca
verificare la qualità dei dispositivi audio com- di ottenere che esso amplifichi allo stesso
merciali, ma anche per verificare le caratteristi- modo tutte le frequenze della banda d’inte-
che di un amplificatore autocostruito o per veri- resse (per esempio un amplificatore audio
ficare l’efficacia di un determinato filtro audio. alta fedeltà) oppure che abbia un comporta-
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La misura
della risposta in
frequenza di un
amplificatore audio di Alfredo Accattatis
mento marcatamente selettivo (per esempio essere “piatto”, ossia avere la stessa ampiezza
un filtro passa basso). In taluni casi il disposi- per ogni armonica generata. Una versione
tivo può avere una risposta in frequenza appena più sofisticata della metodologia
impostabile tramite determinati controlli descritta, dovrebbe prevedere il calcolo del
(hardware o software), che devono avere una rapporto tra segnale d’ingresso e d’uscita, in
efficacia la cui validità può essere parimenti maniera da rendere la misura relativamente
testata con una misura di risposta in frequen- indipendente dai difetti propri del generatore
za. Ancora, la misura della risposta in fre- di funzioni e dall’amplificatore interno degli
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quenza può essere relativa ad un ambiente, strumenti di misura.
Pratica
quale per esempio una stanza od una sala per Per rendere la procedura più veloce e ricca di
concerti. In questo caso il discorso resta punti, è possibile usare un generatore di
sostanzialmente simile, sebbene con delle “sweep” sinusoidale, ossia un dispositivo che
variazioni: il segnale in ingresso sarà generato generi un segnale sinusoidale che varia con
da un altoparlante (segnale d’ingresso) e rile- continuità tra due estremi della gamma
vato da un microfono (segnale d’uscita); audio, per esempio tra 20 e 20.000 Hertz.
ammesso che la risposta propria della catena Versioni più professionali (di qualche tempo
altoparlante-microfono-amplificatore sia fa) utilizzavano un generatore di sweep che
completamente “piatta” o resa tale tramite forniva anche un segnale a dente di sega, uti-
vari accorgimenti, la risposta rilevata sarà lizzato per sincronizzare direttamente la base
quella relativa all’ambiente. dei tempi dell’oscilloscopio con la “spazzola-
Esistono generalmente molteplici strategie ta” in frequenza, e permetteva di ottenere
adottabili per la rilevazione della risposta in direttamente il disegno della risposta in fre-
frequenza di un dispositivo elettronico; la più quenza sullo schermo dell’oscilloscopio.
classica è quella che prevede l’uso di un gene- In pratica il dente di sega inizia quando lo
ratore di segnale sinusoidale, un oscilloscopio sweep inizia a generare la sua frequenza più
e un mezzo per memorizzare il grafico otte- bassa e finisce quando si è raggiunta quella
nuto (va bene un semplice pezzo di carta!); più elevata; per poi ricominciare daccapo.
oppure, se l’oscilloscopio non è disponibile, è In tal modo, pilotando l’asse X dell’oscillosco-
sufficiente anche un voltmetro, purchè dota- pio con il dente di sega, e l’asse Y con le
to della necessaria banda passante. La strate- ampiezze d’uscita delle armoniche, si ottiene
gia è semplice: si applica il segnale all’ingres- direttamente a video il grafico della risposta
so del dispositivo, e se ne rileva l’ampiezza in frequenza.
FARE ELETTRONICA - GENNAIO 2007
all’uscita; questo per vari “punti”, corrispon- Un’altra possibile strategia, che è quella che
denti a diverse frequenze. Per ogni frequenza useremo per la nostra prova, prevede l’uso di
usata si traccia un punto su di un grafico che un segnale a banda larga, detto rumore bian-
ha in ascissa la frequenza ed in ordinata l’am- co, caratterizzato dall’avere uno spettro
piezza, generalmente calcolata in dB. Così “piatto” nella banda di interesse. Invero il
facendo, ed usando un numero significativo rumore bianco “puro” dovrebbe avere un
di punti, si ottiene il diagramma delle contenuto spettrale virtualmente infinito,
ampiezze, ossia la voluta risposta in frequen- altrimenti si ricade in una delle categorie di
za dell’amplificatore. rumori “colorati” che hanno ben differenti
Va da se che il segnale in ingresso dovrebbe caratteristiche di distribuzione spettrale (per
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Visual Analyser: La misura della risposta in frequenza di un amplificatore audio (parte II)
esempio il rumore rosa o marrone). Anche se, vo usato; esso serve per esempio a correggere la
nella realtà, non esiste un rumore perfetta- risposta in frequenza tipica di un ambiente (per
mente bianco, per le inevitabili caratteristiche esempio che assorbe eccessivamente le alte fre-
fisiche del mondo reale. In questa sede consi- quenze) o le carenze di un sistema di diffusori
dereremo come rumore bianco un segnale (per esempio poco incisivi nei medi), od in
che copra uniformemente tutto lo spettro del generale di un qualsiasi elemento della catena;
nostro “universo”, che in questo caso è il od anche, semplicemente per assecondare i
campo delle frequenze audio, ossia compreso gusti dell’ascoltatore.
tra i 20 Hz ed i 20.000 Hz. Useremo lo sche- Esso è normalmente composto da un set di fil-
ma pratico di principio indicato nella figura 1; tri, centrati su un certo numero di frequenze
in questo schema si è identificato un arbitra- standard (sette nel nostro caso) che agiscono
rio “generatore di segnale” come generatore su una “sottobanda” di frequenze che si
del segnale in ingresso (rumore bianco) ma in estende grossomodo sino al valore del con-
effetti quello che si può tranquillamente uti- trollo immediatamente precedente e successi-
lizzare (ed è effettivamente utilizzato) è quel- vo; e la cui intensità d’intervento è modifica-
lo interno a Visual Analyser, opportunamente bile tramite un semplice potenziometro a
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configurato come indicato nel seguito. scorrimento (a “slide”).
Pratica
Visual Analyser: La misura della risposta in frequenza di un amplificatore audio (parte II)
Figura 4 Con lo slide 1000Hz in posizione di massimo guadagno Figura 5 Con lo slide 1000Hz in posizione di minimo guadagno
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Visual Analyser: La misura della risposta in frequenza di un amplificatore audio (parte II)
CONCLUSIONI
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Anche questa volta non è stato possibile illu-
Pratica