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@ Dal 1 al 25 febbraio torna il Carnevale di Viareggio. «Sfilano»
anche Greta e il premier Conte... / Foto in Multimedia Martedì 28 gennaio 2020 IDEE E COMMENTI 3
ANALISI Il bilancio negativo di una stagione da record per la perdita di patrimonio forestale
N
egli ultimi mesi sono rimaste ben
È tutto il mondo che va a fuoco
2019 anno nero degli incendi
impresse nella mente di tutti le im-
magini degli incendi che stanno
devastando l’Australia. Dall’inizio del 2019
sono stati percorsi dal fuoco quasi 11 mi-
lioni di ettari di territorio, con un bilancio
di circa trenta vittime, 1.800 abitazioni di-
strutte, milioni di animali morti e centinaia
di milioni di dollari di danni, interi ecosi-
stemi perduti, molte specie animali e ve- Non solo Australia: in fiamme le foreste zione" di un bosco, ma negli ultimi anni la
loro frequenza e la loro violenza sono di-
matico in corso e allo stesso tempo lo ali-
mentano, con i milioni di tonnellate di car-
getali a rischio di estinzione, intere popo-
lazioni di piccoli insediamenti rurali eva-
cuate, le città di Sidney e di Melbourne as-
di California, Amazzonia, Indonesia, ventati tali che stanno determinando dram-
matiche conseguenze per la salute pubbli-
ca ed effetti ambientali allarmanti. A pre-
bonio emesse durante la combustione e
che, aumentando la propria concentrazio-
ne nelll’atmosfera, vanno ad incrementa-
sediate dal fumo con problemi alla salute
per migliaia di cittadini. Ma siamo sicuri
Russia, Scandinavia, Cina... La febbre scindere dalle cause scatenanti dei singoli
incendi, che possono essere sia di caratte-
re l’effetto serra. Secondo il Copernicus At-
mosphere Monitoring System di Esa, nei
che il coinvolgimento emotivo verso que-
sta catastrofe sarà duraturo e tale da farci
del Pianeta malattia da curare insieme re naturale sia determinate dall’uomo, tut-
ti gli eventi hanno un quadro di fattori in co-
primi 11 mesi del 2019 gli incendi hanno ri-
lasciato globalmente circa 6.735 milioni di
acquisire una maggiore sensibilità am- mune: elevate temperature dell’aria, una tonnellate di CO2: ben 140 milioni di ton-
bientale? O invece l’Australia è solo un en- minore umidità del materiale combustibi- nellate sono imputabili ai soli incendi del-
nesimo capitolo di una storia di cui di- GIOVANNI SANESI le (es.: vegetazione secca), presenza di ven- l’Artico di giugno e luglio – pari all’emis-
mentichiamo gli eventi passati e anche ti che ne influenzano l’intensità e la rapidità sione di 36 milioni di auto – e 708 milioni
prossimi? In una società dominata dal flus- di propagazione. Tutti i peggiori incendi so- di tonnellate agli incendi indonesiani tra a-
so di informazioni siamo forse condanna- registrato 79.000 incendi nel mese di ago- questa area, ma che erano già avvenuti nel- pra elencati si sono verificati in concomi- gosto e novembre.
ti al ricorrente oblio? sto 2019, che costituiscono una anomalia l’anno precedente. Nella stessa stagione si tanza di alte temperature, tempo secco e
La Shoah, Edith Bruck, l'Italia che «non voleva sapere», i ragazzi di oggi do non cambi, e sia sempre aperto Il ritorno del razzismo e il discorso del presidente tedesco allo Yad Vashem scuola, impiegati assolutamente nor-
ad accogliere anche il bene. Basta che mali. Uniforme e stellette hanno li-
GUARDATE QUEGLI OCCHI: un volto vero glielo testimoni.
E allora quegli anni Cinquanta che a RICORDIAMOLO: LE VITTIME berato la loro natura orrenda. Oggi
un uomo "normale", domani il boia
ECCO PERCHÉ L'ODIO PERDERÀ noi che non c’eravamo, o eravamo
nati da poco, dànno nostalgia, im- E I CARNEFICI SONO «NOI» di centinaia di migliaia di altri come
me. Più ci si sforza nell’immedesi-
maginandoli fiduciosi e laboriosi, nel mazione più si perde il senso delle
confronto con il nostro tempo fra- cose. Eppure questo è il punto: si de-
ciuto. Nemmeno gli ebrei sfuggiti al- stornato e a volte disfatto, mostrano Questi e altri fatti mostrano una stes- ve permanere nella percezione viva
MARINA CORRADI RAUL GABRIEL
la deportazione, afferma Bruck, vo- almeno qualcosa di positivo che og- sa realtà: la assoluta distanza umana, e costante di questo nonsenso così
«N S
essuno vole- levano sentire i racconti dei fratelli: gi c’è, e allora non c’era. Allora «nes- ono stato sinceramente effettiva e affettiva, dal cuore della destabilizzante, al limite del disordi-
va sapere». Il troppo erano strazianti. suno voleva sapere niente», della sorpreso nello scoprire tragedia che non è fatto di eventi e ne mentale, che non è fatto di figu-
bel volto se- E dunque in quell’Italia degli anni Shoah, dell’Olocausto appena con- l’incredibile ritardo sto- cronologie, pedine da spostare sullo ranti, vittime o carnefici. È molto più
gnato dal tempo di Edith Bruck, scrit- Cinquanta, operosa, feconda, rinata, sumato. Oggi, pure nel vento di un rico di tanti uomini e donne di go- scacchiere di un risiko del terrore, ma vicino: è fatto di noi.
trice e poetessa, su Sky testimonia a c’era come un buco di silenzio: nes- antisemitismo e razzismo che rialza verno, in specie tedeschi, nel visita- di singole storie umane, di una infi- Si direbbe meglio tardi che mai.
un gruppo di ragazzini di una scuo- suno voleva sapere. arrogante la testa, oggi le nuove ge- re luoghi come Auschwitz e lo Yad nita collana di sofferenze che si som- Credo che la scelta del presidente
la romana la sua storia. È una so- Settantacinque anni dopo la libera- nerazioni sono disposte a sapere. Vashem, il, Memoriale della Shoah mano una dietro l’altra nelle vite di tedesco Frank-Walter Steinmeier di
pravvissuta ai lager nazisti, una dei zione del campo di Auschwitz, l’an- Forse perché del tutto innocenti dei di Gerusalemme. È parte di una se- ognuna delle persone coinvolte. pronunciare il discorso allo Yad Va-
pochi ancora viventi in Italia. Edith, ziana signora racconta la sua storia a peccati collettivi del Novecento, for- rie infinita di comportamenti da cui Chiamarle vittime è già una presa di shem in ebraico sia stata estrema-
88 anni, ungherese, deportata a do- delle scolaresche di ragazzini fra gli 11 se proprio perché vergini di ogni i- sembra evincersi che siano troppo distanza, perché in qualche modo il mente simbolica. Ma ancor più mi
dici anni, ha una voce calma mentre e i 13 anni. In quell’età di passaggio deologia, i figli dei figli sono disposti pochi coloro che hanno coscienza fato sta nella definizione. No. Non so- sento di condividere questo suo
ricorda delle finestre del suo piccolo in cui molti hanno ancora una lim- ad ascoltare ciò che è stato. E non c’è concreta della storia dello Sterminio no vittime: sono noi. Sono noi ora, e pensiero, che ritengo scontato ma
paese natale sbarrate davanti al cor- pidezza infantile, ma già il principio museo o dotta lezione che valga voluto dai nazisti e in definitiva del- lo sono state a suo tempo, e lo sa- inedito se pronunciato da una ca-
teo degli ebrei avviati ai treni, e della di una maturità da adulti. Straordi- quanto la faccia di una sopravvissu- la Seconda guerra mondiale. Ci sono rebbero state compiutamente se rica politica tedesca: «Mi piacereb-
selezione, all’arrivo ad Auschwitz: naria età, ora così calpestata dal mer- ta, su cui il dolore ha tracciato, ben persino sindaci italiani che defini- qualcuno non fosse venuto a strap- be poter dire che (noi tedeschi) ab-
quando lei si avvinghiò a sua madre cato, dai social, dalla volgarità. Ep- leggibile, una fine tela di rughe. In scono Auschwitz «divisivo». Divisi- pare loro le viscere dell’esistenza co- biamo imparato dalla storia una
con le unghie, e ne fu strappata. Mi- pure quei ragazzi, come stanno ad a- nessuna, però, c’è traccia di odio o vo? Auschwitz è una voragine senza sì, senza ragione, per un capriccio volta per tutte, ma non posso dirlo,
racolosamente scampata, si stabilì scoltare. Il regista passa e ripassa sui vendetta. «L’odio è veleno, ragazzi – fondo, l’abisso che mostra la lacera- perverso. Capriccio fatto di singoli gli spiriti del male stanno ritornan-
nel nostro Paese. Ma, ripete pacata, loro volti: che occhi. Incredibilmen- dice –, non odiate nessuno». zione totale dell’umanità in due, in uomini, che definire carnefici è au- do sotto nuove spoglie».
in quell’Italia degli anni Cinquanta te attenti. Qualcuno corruga la fron- Dopo questi incontri, afferma Bruck, cui le zone grigie, anche se nella pra- toassolvente. Non erano carnefici co- L’unica cosa che toglierei è quel «noi
«nessuno voleva sapere». te, come davanti a troppo grandi do- riceve molte lettere, bellissime. Quei tica sono esistite, vengono stritolate me gli altri non erano vittime. Erano, tedeschi». Non vi sono limiti di na-
Non volevano sapere gli italiani, nel mande. Qualcuno è attonito da tan- figli colti nell’attimo in bilico fra l’in- dal peso di un crimine inemendabi- sono, tutti uomini. Erano, sono, noi. zionalità, di geografia, di apparte-
primo tepore di una pace ritrovata, to male. Qualche bambina ha gli oc- fanzia e l’adolescenza possono trat- le. Pietre d’inciampo che si negano Questo è il fulcro sconvolgente da cui nenza. Vi è l’uomo. Ci siamo noi con
del cibo abbondante, delle canzoni chi lucidi, in una pietà teneramente tenere certe parole, come la terra perché porterebbero nuovo odio e si deve sempre ripartire. Uomini. Il la nostra ineludibile responsabilità,
orecchiabili dei primi festival di San- femminile. Non uno che bisbigli, o buona accoglie i semi. Chi non ci cre- divisione, come se la storia da cui na- cui destino si stende come un’om- con la nostra camaleontica omissi-
remo. Non volevano sentire di que- guardi altrove. È la prova di come an- de vada a guardare con quali occhi scono non sia stata già semina tre- bra anche su di noi, rischiando di vità, con la nostra capacità di fare
gli orrori ora, che la vita ricomincia- cora la memoria viva si trasmetta, da ascoltano la signora Edith, 88 anni, mendamente fertile di mostruosità renderci miopi. Uomo di fronte a uo- scelte e pagarne il prezzo, che a vol-
va; e forse pesava in fondo ai cuori di cuore a cuore, tanti anni dopo. È la strappata bambina alla madre cui si che solo in parte conosciamo, come mo. Il vestito militare è una copertu- te è in grado di salvare un barlume di
alcuni il rimorso di non aver visto o prova, in quegli occhi di ragazzi, di aggrappava, ad Auschwitz. se l’odio venisse dalle pietre e non ra. I graduati e gli ufficiali nazisti e- umanità.
capito – o di avere capito, e aver ta- come il cuore dell’uomo nel suo fon- © RIPRODUZIONE RISERVATA dagli uomini. rano commercianti, insegnanti di © RIPRODUZIONE RISERVATA