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Rock

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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Rock (disambigua).
Il rock o musica rock e, in particolari casi, rock 'n' roll[1] è un genere della popular music sviluppatosi
negli Stati Uniti e nel Regno Unito nel corso degli anni cinquanta e sessanta del Novecento.[2] È
un'evoluzione del rock and roll,[2] ma trae le sue origini anche da numerose forme di musica dei decenni
precedenti, come il rhythm and blues e il country, con occasionali richiami anche alla musica folk.
Musicalmente, il rock è incentrato sull'uso della chitarra elettrica, solitamente accompagnata dal basso
elettrico e dalla batteria.
Negli anni il termine rock è diventato un termine generico utilizzato per indicare una grande varietà di
sottogeneri musicali che si sono sviluppati nel corso del tempo.[3] A partire dagli anni sessanta in poi, la
musica rock si è infatti diramata in una enorme varietà di sottogeneri: si è mescolata con il blues per
dar vita al blues rock e al southern rock, poi con il jazz e altre forme di musica orchestrale per creare
la fusion e il rock progressivo. Allo stesso tempo, il rock ha anche incorporato influenze dal soul,
dal funk e dalla musica latina. Nel corso degli anni sono nati altri generi derivati come il pop rock, l'hard
rock, il rock psichedelico, il glam rock, l'heavy metal, e il punk rock. Gli anni ottanta hanno visto
sbocciare il filone new wave, l'hardcore punk, il rock elettronico e l'alternative rock, mentre negli anni
novanta si è assistito alla diffusione del grunge, del britpop, dell'indie rock e del post-rock.[4]
La musica rock ha inoltre contribuito al diffondersi di movimenti culturali e sociali, portando alla nascita
di sottoculture come i mod e i rocker nel Regno Unito e la controcultura hippie, che, da San Francisco,
si diffuse negli Stati Uniti negli anni sessanta. In modo analogo, la cultura punk degli anni settanta ha
poi portato alla nascita delle sottoculture goth ed emo. Continuando una parte della tradizione folk delle
canzoni di protesta, una delle manifestazioni iniziali del rock è stata espressione della rivolta giovanile
contro il consumismo e il conformismo, fenomeno poi ribaltato a partire dagli anni '80 con la diffusione
del glam e del pop rock.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Chuck Berry

Le sonorità del rock si improntano prevalentemente sull'utilizzo di strumenti elettrici, in particolare


la chitarra elettrica,[5] che in genere viene accompagnata da una sezione ritmica costituita da basso
elettrico[6] e batteria.[7] Frequente negli anni sessanta fu la presenza dell'organo elettronico, come il Vox
Continental e l'Hammond. Dagli anni settanta e poi sempre più frequentemente hanno cominciato a
fare la loro comparsa anche i sintetizzatori.[8] Altri strumenti di contorno, ad esempio il sassofono e
l'armonica a bocca, sono usati per lo più in qualità di solisti. Nelle composizioni più elaborate, o
nelle ballad, sono talvolta presenti arrangiamenti per archi e ottoni.
La maggior parte delle formazioni rock sono composte da quattro elementi, un quartetto solitamente
formato da un chitarrista, un cantante, un bassista e un batterista. Esistono comunque anche
formazioni più articolate, di cinque o più elementi, o meno articolate, con due o tre elementi soltanto. La
ripartizione dei ruoli non rispetta inoltre uno standard e uno stesso musicista può ricoprire più ruoli
all'interno di un gruppo musicale.
La musica rock è tradizionalmente costruita su semplici ritmi non sincopati in 4/4, tendenzialmente
ripetitivi e con accento sul secondo e quarto movimento.[9] Le melodie spesso sono derivate da vecchi
modelli musicali, per es. quello dorico e altri simili. Le armonie spaziano ampiamente, fino a
progressioni dissonanti. Soprattutto negli anni 60 è forte la derivazione da blues e folk.[10]

Le origini: il rock and roll[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Rock and roll.

Elvis Presley

Il termine Rock and Roll venne utilizzato per la prima volta nel 1951 dal Dj Alan Freed, per indicare la
musica R&B trasmessa nel corso del suo programma radiofonico "The Moondog House Rock'n Roll
Party".[11]
Basato sul connubio di vari elementi appartenenti alla tradizione musicale americana e africana
(notevoli sono state le influenze jazz, country, blues, folk, gospel, boogie-woogie e R&B), il rock and roll
ha rappresentato non solamente un nuovo genere musicale, ma anche un vero e proprio fenomeno
sociale, specchio della cultura e della società del tempo, esaudendo così la necessità di emancipazione
e i fermenti dei "neri e dei bianchi".[12]
Tra i precursori rientrano Big Joe Turner nel 1939, con il singolo Roll 'Em Pete, e Sister Rosetta
Tharpe nel 1944, con Strange Things Happening Every Day.
Nel 1951 Jackie Brenston and his Delta Cats registrarono quello che da molti è considerato come il
primo vero e proprio rock and roll, Rocket 88, presso la Memphis Recording Service di Sam Phillips,
raggiungendo il primo posto nella classifica R&B.[13]
Verso la metà degli anni '50 iniziarono a riscuotere notevole successo Rock Around The Clock di Bill
Halley & The Comets (1954), e soprattutto That's All Right (Mama) di Elvis Presley (1954), registrata
negli Sun Studio di Memphis, che diede origine al cosiddetto "rockabilly".[14]
Nel 1955 Chuck Berry pubblicò il suo primo singolo Maybelline, unendo country e R&B, e sempre nello
stesso anno, uscirono Tutti Frutti di Little Richards e Whole Lotta Shakin' Goin'On di Jerry Lee Lewis, a
rappresentare il massimo splendore del rock and roll.
Verso il finire del decennio, numerosi eventi negativi sancirono la fine degli anni d'oro del rock and roll:
la morte di Buddy Holly, The Big Bopper e di Ritchie Valens in un incidente aereo; la partenza di Elvis
per il servizio militare; i numerosi problemi giudiziari di Chuck Berry e Jerry Lee Lewis.
L'ultimo evento culminante fu la morte di Eddie Cochran, il 17 aprile 1960, in un incidente
automobilistico, in cui rimase ferito anche il musicista Gene Vincet.[15]

Folksinging e cantautorato: il folk revival[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Folk rock.

Negli anni '30 e '40 iniziò a diffondersi in America la cosiddetta folk music, principalmente per mano
di Woody Guthrie e Pete Seeger, che in seguito, nel 1940, fondarono con Lee Hayes e Millard Lampell
gli Alamanac Singers, agevolando l'introduzione della protest song all'interno del mercato discografico
e nelle messe in onda radiofoniche. Tra gli anni '40 e '50 i The Weavers, nati dalle ceneri degli
Alamanac Singers, divennero la più importante formazione folk d'America di tutti i tempi.[16]

Joan Baez e Bob Dylan nel 1963

All'inizio degli anni sessanta nacque il termine songwriter, associato inizialmente a Guthrie e Seeger,
consacrati ormai come i padri fondatori del folk revival, e in seguito a molti altri, come Bob
Dylan, Donovan, Joan Baez e Joni Mitchell.

Simon & Garfunkel nel 1982.

Il fulcro dell'ascesa della musica folk si deve in gran parte al Club 47 di Cambridge, che fu club, culla e
punto di riferimento per i "nuovi folkisti"[17], ma anche al Greenwich Village di Manhattan, quartiere
cardine per gli intellettuali in fuga dal conformismo della società sin dal periodo della Beat Generation.
A livello di sonorità, gli artisti di questo periodo coniugavano sapientemente il blues, il country, il jazz,
con una sensibilità mai vista, facendo tesoro della tradizione folk, realizzando una musica capace di
veicolare sentimenti e messaggi profondi.[18]
Nel 1965 Bob Dylan pubblicò i singoli Mr. Tambourine Man e Like a Rolling Stone, che segnarono
definitivamente la nascita del folk rock e il tramonto folk revival, grazie anche all'introduzione degli
strumenti elettrici.
A New York nacque il sodalizio di Simon & Garfunkel, la cui The Sound of Silence, prima in versione
acustica e successivamente registrata con chitarra elettrica e batteria, fu il loro primo grande successo.
In Europa il Folk influenzò artisti come lo scozzese Donovan, i britannici Fairport
Convention, Pentagle, Steeleye Span e gli Albion Band che tra il 1968 e il 1969 produssero sonorità
mutuate dalla tradizione folk inglese, in fusione con il rock americano, riuscendo così a conquistare le
classifiche di tutto il mondo.

Il rock anni sessanta: rock blues, beat & mods[modifica | modifica wikitesto]
La British Invasion[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: British invasion.

I Beatles nel 1964

Il rock and roll americano anni '50 riscosse in tutto il mondo un enorme successo, soprattutto in Europa,
dove all'inizio degli anni '60 Elvis Presley, Chuck Berry e Buddy Holly erano gli artisti d'oltreoceano più
amati.

Rolling Stones 1965

Le influenze maggiori si fecero sentire nel Regno Unito, grazie a un crescente numero di giovani che
iniziarono a fondare i loro gruppi musicali. Nacquero così gruppi come Beatles, Rolling
Stones, Animals, Them, che iniziarono ad entrare nelle classifiche di tutto il mondo grazie a cover di
canzoni d'origine statunitense, riuscendo a fondere, in modo originale, il rock and roll con l'R&B .
Iniziò il fenomeno musicale, sociale e culturale della British Invasion, che elevò la Gran Bretagna a
fulcro dello sviluppo della nuova generazione anni '60.[19]
Il sogno dei giovani artisti divenne presto quello di conquistare la scena negli Stati Uniti. Tra i primi,
l'inglese Cliff Richard tentò invano d'imporsi nel mercato americano, proponendosi come l'alternativa
inglese a Elvis, e come lui molti altri.
Però soltanto nei primi mesi del 1963, con il singolo I Want To Hold Your Hand, i Beatles, con la loro
innovativa freschezza, divennero i primi britannici a scalare la classifica statunitense, dando origine al
fenomeno Beatlemania, che celermente spopolò in tutto il mondo.[20]
Il 9 febbraio del 1964, i Beatles, parteciparono all'Ed Sullivan Show, incollando davanti ai televisori circa
73 milioni di persone.
L'enorme successo dei Beatles aprì la strada all'invasione di altre band inglesi, come gli Animals, che
nello stesso anno raggiunsero il successo mondiale con The House Of Rising Sun, mentre I Kinks,
con You Really Got Me, realizzarono la prima canzone hard rock della storia.
I Rolling Stones, invece, nel 1965, con (I Can't Get No) Satisfaction, diventarono l'alternativa ai Beatles,
portando sonorità derivate dal blues e dal rock, rispecchiando i malumori e le tensioni della società del
tempo.
Londra in questo periodo divenne così "la città più di tendenza del mondo", e la capitale della
controcultura giovanile, dando origine anche al movimento "mod" (abbreviazione di modernismo), che
abbracciò dal punto di vista musicale band come i The Who, resi noti dal singolo My Generation, e
gli Small Faces.[21]
Molti gruppi folk rock statunitensi, come i Byrds, con la cover elettrica di Mr Tambourine, i Beau
Brummels e i Lovin' Spoonful, iniziarono a trarre ispirazione dalle band britanniche, nel tentativo di
contrastare il loro enorme successo.
Garage rock[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Garage rock.

Il garage rock è una forma di rock and roll più grezza, nata negli Stati Uniti verso la prima metà
degli anni sessanta come evoluzione della musica americana degli anni cinquanta, sotto l'influenza di
artisti come gli Wailers di Tacoma, che avevano destrutturato ed estremizzato il rhythm &
blues.[22][23] Già nel 1963, un anno prima che i Beatles approdassero a New York, gruppi come
i Kingsmen e i Trashmen avevano pubblicato singoli come Louie Louie e Surfin Bird.[24][25][26]
Molte delle scene locali statunitensi finiranno per divenire sinonimo di uno stile ben preciso:
la California e il Texas (ognuna con soluzioni stilistiche ben diverse) saranno
più psichedeliche,[27] Boston più morbida e raffinata, Seattle più aggressiva e sporca, Detroit poi farà
genere a sé grazie a The Stooges e MC5 e al loro essere diversi da qualsiasi cosa in circolazione.
Blues rock[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Blues rock.

Eric Clapton

Nei primi anni '60 il blues venne relegato al ruolo di musica ascoltata e suonata dalla parte più povera
della popolazione, quella dei lavoratori.

John Mayall

A seguito dell'invasione britannica, gruppi come i Rolling Stones diedero nuovo lustro al genere,
iniziando a sperimentare sonorità che univano i suoni ruvidi del Chicago Blues con l'energia elettrica del
Rock.
Nacque il cosiddetto Blues Rock, marchio distintivo degli Yardbirds, che arrivarono al successo nel
1965 con For Your Love, e dei Bluesbreakers di John Mayall.
Uno dei maggiori esponenti del genere fu Eric Clapton che collaborò con band come gli Yardbirds,
Bluesbreakers, ma soprattutto con i Cream, grazie ai quali incise uno dei pezzi più importanti della
storia del rock: Sunshine of Your Love.[28]
Verso la fine degli anni '60, il genere iniziò ad aprirsi a nuove declinazioni del rock e
all'emergente psichedelia.[29]
Gli ultimi rappresentati del genere furono i Ten Years After e i Fleetwood Mac, nella loro formazione
originale.

La scena della West Coast: psichedelia e country[modifica | modifica


wikitesto]
Surf music[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Surf music.
I Beach Boys durante il famoso "Lost concert" (Sacramento, California, 1964).

La surf music era una forma di rock strettamente associata alla cultura del surf, la cultura giovanile nata
in quel periodo sulle spiagge della California meridionale.[30] Pur essendo un genere suonato da
musicisti bianchi e diretto a un pubblico bianco, il surf fu profondamente influenzato dalla musica
nera.[31] La prima ondata di surf rock fu lanciata da Dick Dale e il suo singolo Let's Go Trippin. Il singolo
ebbe un successo considerevole ma limitato alla California; in seguito, tuttavia, ispirò altre band
come The Chantays e Surfaris.[32][33] La seconda ondata del Surf è stata condotta dai Beach Boys, che
aggiunsero nel Surf lo stile Pop dei Four Freshmen ai ritmi di base di Chuck Berry. Gruppi come Jan &
Dean e Ronny & the Daytonas si ispirarono alla corrente Surf, ma i Beach Boys sono considerati da
molti l'ultima band Surf, semplicemente perché, assieme alla musica, conservarono i testi trattanti
il Surf e la spiaggia.
Psychedelic rock[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Rock psichedelico.

La psichedelia inizialmente venne associata alla sperimentazione artistica alimentata dall'assunzione


delle nuove droghe sintetiche come l'Lsd, scoperto dal chimico svizzero Albert Hoffman nel 1943, che
causavano un'alterazione dello stato di coscienza.[34]
Lo psicologo Timothy Leary e lo scrittore Ken Kesey furono tra i primi a farne uso e a sperimentarne gli
effetti allucinogeni, credendo potessero rappresentare una soluzione per una migliore comprensione
della nostra realtà.

I Jefferson Airplane nel 1967

Negli Stati Uniti, in particolare a San Francisco, iniziarono a sorgere nuovi movimenti culturali, come
la Beat Generationdurante gli anni '50, a causa del sopraggiungere di scrittori e poeti, migrati
direttamente dal Greenwich Village di New York.
A partire dal 1965, si diffusero in città comunità di giovani attratti dalle filosofie orientali, appassionati di
musica e di arte, vestiti con colori sgargianti e abituali consumatori di droghe: i cosiddetti "Hippie".
Nacque così l'Haight Asbury, quartiere di San Francisco, fulcro della sperimentazione e dell'eccentricità
del movimento hippie.
Dal punto di vista musicale, tra i fautori spiccò la cantante Janis Joplin, capace di catalizzare
l'attenzione su di sé per le sue notevoli doti canore e per la sua anima totalmente dedita al blues.

Frank Zappa in concerto (1975)

Emersero nello stesso periodo gruppi come i Jefferson Airplane e Grateful Dead, che divennero sin da
subito punti di riferimento per la musica rock-psichedelica.
Nel giro di pochi anni il movimento hippie riuscì a trovare riscontro in gran parte dei giovani americani,
varcando i confini degli Stati Uniti fino ad arrivare in Europa, in particolare in Inghilterra. Lì venne
abbracciato soprattutto dai Beatles, che nel 1967 rivoluzionarono la loro vita artistica con
l'album Sgt.Pepper's Lonely Hearts Club Band, sperimentando sonorità inedite e cogliendo appieno le
nuove linee di pensiero introdotte dalla generazione dei "figli dei fiori".[35] Il disco rappresentò, inoltre, la
consacrazione di questa nuova corrente musicale a livello commerciale.

Lou Reed, leader dei Velvet Underground

Parallelamente, nella scena underground americana, nacquero alcuni tra i più grandi esponenti del
rock, come Captain Beefheart, Frank Zappa e Tim Buckley. Definibili come "i tre freak", modificarono il
rock fino a renderlo una musica universale. Captain Beefheart, nel suo capolavoro Trout Mask Replica,
ignorò le regole convenzionali dell'armonia, privando alcuni dei suoi brani di un ritmo definito e di una
perfetta intonazione, per ricreare un'atmosfera alquanto grottesca. Frank Zappa miscelò sapientemente
tutti i generi musicali inventati nel XX secolo, mentre Tim Buckley, con la sua voce dal timbro
caratteristico, diede una sua versione cerebrale e malinconica del rock.
A New York, nel 1964, si formarono i Velvet Underground, composti inizialmente da Lou Reed, John
Cale, Sterling Morrison e Angus MacLise, che divennero un gruppo di pionieri di svariati generi, dal
rock alternativo al post rock. Nel 1967 pubblicarono, grazie alla collaborazione con l'artista Andy
Warhol e la cantante Nico, The Velvet Underground & Nico. Sull'onda dei gruppi destinati a suscitare
scalpore, trovarono spazio anche i Fugs, formati da due poeti Ed Sanders e Tuli Kupferberg, che
provarono a coniugare rock e poesia, con una forte vena satirica e trasgressiva.
Il 18 giugno 1967 a Monterey, California, si tenne uno dei più importanti concerti degli anni '60, che
consacrò la musica e gli artisti della "love generation". Dinnanzi ai circa 40.000 spettatori suonarono
nomi illustri della scena musicale, da Janis Joplin ai Grateful Dead, dagli Who a Otis Redding. L'evento
contribuì anche alla fama del chitarrista Jimi Hendrix.

I Doors nel 1968

Altro gruppo rappresentativo furono i Doors. Raggiunsero il successo del pubblico e della critica con il
brano Light My Fire, che rimase al vertice delle classifiche per tre settimane.
L'evento più rappresentativo della fine del decennio fu sicuramente la guerra del Vietnam, che scosse
l'opinione pubblica di tutto il mondo, portando numerosi giovani a manifestare il loro disappunto
sull'insensatezza del conflitto.
Come risposta, nell'estate del 1969, settecento mila persone si riunirono per tre giorni a Bethel per
il festival di Woodstock, con la dissacrante esecuzione dell'inno americano da parte di Hendrix.
Gli anni settanta si aprirono con una serie di morti tra gli artisti che, loro malgrado, costituirono uno
spartiacque fra il rock degli anni sessanta e quello degli anni settanta: Brian Jones fu trovato morto in
circostanze mai chiarite; Jimi Hendrix morì a Londra nel settembre del 1970; Janis Joplin morì a Los
Angeles nell'ottobre del 1970; Jim Morrison dei Doors morì a Parigi il 3 luglio dell'anno successivo.[36]
Jazz rock[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: fusion.

Il Jazz rock, chiamato anche Jazz rock fusion o semplicemente fusion, emerse alla fine degli anni
sessanta combinando elementi di jazz, rock e funk[43].

Miles Davis

Il genere prevedeva l'utilizzo di strumenti elettrici, tipici della musica rock, utilizzati seguendo gli stilemi
del jazz, lasciando spazio, con l'evoluzione stilistica del genere, anche al funk.
Tra i capostipiti troviamo i Blood di Al Kooper, i Soft Machine e soprattutto Miles Davis che, con
l'album Bitches Brew, definì e diede vita al genere fusion.
Il punto più alto del jazz-rock si ebbe con i Weather Report, di Zawinul e Shorter, e con Joni Mitchell,
che collaborò con Jaco Pastorius, Pat Metheney, Lyle Mays, Michael Brecker e Don Alias.
West Coast rock[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Roots rock, Country rock, West Coast (rock) e Soft
rock.

Il suono della California non fu rappresentato soltanto dal rock psichedelico di San Francisco; nella
seconda metà degli anni sessantainiziò a formarsi un nuovo "West Coast Rock".
Fra i primi esponenti di questo nuovo sound vi fu il supergruppo inizialmente formato dal trio
californiano Crosby, Stills & Nash, che durante il Festival di Woodstock divenne un quartetto con
l'aggiunta alla formazione di Neil Young. Questo permise al gruppo di raggiungere la fama con brani
anche politici

Neil Young nel 1976

come Ohio di Young sugli studenti morti negli scontri all'università statale dell'Ohio, o anche Chicago di
Nash sugli scontri tra i pacifisti e la polizia durante il Congresso del Partito Democratico.
L'inglese Graham Nash, era apprezzato da Crosby insieme al quale incise un disco intitolato
semplicemente Graham Nash/David Crosby. Il canadese Young fu l'unico del gruppo a continuare in
una lunga carriera da solista, con album di successo come Harvest, dopo lo scioglimento del quartetto
Crosby, Stills, Nash & Young.
Nella West Coast californiana alcuni gruppi legati al movimento hippie si avvicinarono al country, dando
origine al country rock, che prese una strada diversa dal resto del rock.[24] Fra i gruppi che diedero
avvio al genere sono da citare i californiani Creedence Clearwater Revival, che unirono il
tradizionale rock and roll con folk, country e blues, risultando fra le band più influenti della fine degli
anni sessanta.
A essi si aggiunsero altri giovani artisti californiani come Ry Cooder, Bonnie Raitt e Lowell George, che
influenzarono le opere di star affermate come i Rolling Stones (Beggars Banquet) e i Beatles (Let It
Be).

Gli Eagles durante il loro Long Road out of Eden Tour

Nel 1968 Gram Parsons si unì ai Byrds per registrare Sweetheart of the Rodeo(1968), considerato uno
degli album più influenti del genere.[37] L'avventura di Parsons nei Byrds fu però di breve durata, poiché
lasciò il gruppo insieme a Chris Hillman per formare i The Flying Burrito Brothers, che nel 1969, con
l'album The Gilded Palace Of Sin, realizzarono il primo album country rock della storia.
A seguire le orme di Gram Parsons furono gli Eagles, autori del più grande successo commerciale per il
country rock con Their Greatest Hits (1971-1975) e musicalmente caratterizzati da un equilibrio di
sonorità country e folk, con forti richiami alla musica rock del periodo.[38]
Il singolo Hotel California del 1976 certificò, in modo metaforico, la scomparsa definitiva dello spirito
hippie.[39]
Fra gli appartenenti al genere della West Coast si possono annoverare anche: Peter Frampton, famoso
per l'utilizzo del talk box e autore dell'album live più venduto della storia, Frampton Comes Alive!;
i Fleetwood Mac della fine degli anni '60, lontani dalle origini blues e indirizzati verso un pop rock più
vicino alle sonorità delle band del format radiofonico AOR (Adult Oriented Rock); i Journey; gli Steve
Miller Band; i The Band, che mostrarono come fosse possibile mescolare con gli stilemi del rock
musiche appartenenti alla tradizione sia bianca che nera.[40]
Notevole fu il successo riscosso dalle cantanti Carole King, vincitrice di quattro Grammy Awards, e Joni
Mitchell, capace di realizzare canzoni poetiche, complesse e musicalmente indelebili.

Rock strumentale e teatralità: progressive e glam[modifica | modifica


wikitesto]
Progressive canonico[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Rock progressivo.

Con l'uscita nel 1966 del album Pet Sounds dei Beach Boys e, nel 1967, di Stg Pepper's Lonely Hearts
Club Band dei Beatles, la sala di registrazione iniziò a diventare il luogo della sperimentazione sonora.
Tra i primi sperimentatori vi furono gruppi britannici come i Moody Blues, con l'album Days of Future
Passed (1967), nel quale si realizzò un'alternanza tra parti orchestrali (mutuate dalla Sinfonia dal nuovo
mondo) e parti prettamente pop, segnando un primo passo verso il rock sinfonico.
Nel 1968 uscì S.F. Sorrow dei Pretty Things, album importante per essere stato uno dei primi concept
di opera rock, precedendo Tommy degli Who, la prima vera e propria rock opera della storia, ovvero
una composizione musicale dotata di una struttura narrativa, adatta ad essere rappresentata anche in
forma scenico-teatrale. Nel 1969 i Kinks andarono oltre, grazie all'album Arthur (Or the Decline And Fall
Of The British Empire), raggiungendo l'idea di musica rock.

Jon Anderson in concerto

Il primo vero album progressive coincise con In the Court of the Crimson King (1969) dei King Crimson,
che riuscirono a sintetizzare il rock psichedelico e il rock blues.[41]
Il rock progressivo rappresentò l'evoluzione del rock dalle sue radici blues, di matrice americana, a un
livello maggiore di complessità e varietà compositiva, melodica, armonica e stilistica, anche mediante
l'utilizzo di elementi provenienti da altre tradizioni musicali.[42] Si trattò di un genere colto, che
richiamava continuamente la musica classica, pur essendo suonato con gli strumenti tipici del rock.
Con il termine art rock si definì la tendenza, sviluppata dal prog, di trasformare il rock da musica
d'intrattenimento a musica da ascoltare prevalentemente in cuffia.[43] Un notevole cambiamento
avvenne a partire dalle copertine degli album, che non miravano più a collocare al centro dell'attenzione
gli autori, ma piuttosto la storia narrata all'interno delle singole tracce, dando origine a una continua
ricerca di artisti capaci di coglierne l'essenza, tramite rappresentazioni artistiche di altissimo livello.
Anche la parte vocale divenne nei nuovi gruppi inglesi una componente primaria della struttura dei vari
brani musicali. Ai cantanti venne richiesto sempre un grande sforzo: le loro esibizioni furono
caratterizzate spesso da note tenute a lungo, parti nel registro alto, flessibilità espressiva e capacità di
articolazione ritmica.[12]
Nacquero grandi vocalist come Peter Hammill dei Van der Graaf, Jon Anderson degli Yes, Steve
Winwood dei Traffic e Greg Lake, prima cantante-bassista dei King Crimson poi membro del
supergruppo degli Emerson, Lake & Palmer.
Un discorso a parte riguarda i Genesis, sia per la particolarità della loro musica e sia per l'importanza
che ebbero nello sviluppo del rock inglese e non solo.

Emerson, Lake & Palmer

I Genesis raggiunsero il loro periodo di massimo splendore artistico a partire dal secondo
album Foxtrot (1972), grazie anche a Peter Gabriel, che lasciò il gruppo dopo il 1974, intraprendendo
una carriera solista.
I loro testi spaziavano, come la maggior parte dei gruppi prog, dalla letturatura alla mitologia, dall'amore
alla politica, fondendo con la musica classica sonorità derivate dalla musica rock del periodo,
utilizzando anche strumenti all'epoca innovativi, come il Mellotron e l'Hammond L-11, auspicando al
raggiungimento della parità artistica tra i due generi musicali.[44]
Fra i gruppi progressive, oltre ai King Crimson e ai Genesis, ebbero grande riscontro gli Emerson, Lake
& Palmer che, con il tastierista Keith Emerson, sperimentarono gli effetti e i particolari utilizzi del moog,
ma anche gli Yes, i Gentle Giant e i Van der Graaf Generator.
Verso la metà degli anni '70, con la creazione di scenografie sempre più complesse, vennero introdotti
costumi, maschere, luci e macchine del fumo, che trasformarono ogni concerto in una vera e propria
esperienza sonora e visiva, assottigliando così la distanza che separava questo mondo da quello
teatrale.[45]
Dal 1976 in poi, il progressive iniziò un lento e inesorabile declino a seguito di numerose vicende, come
l'addio ai Genesis di Peter Gabriel, o la crisi artistica degli Emerson Lake & Palmer, che aprirono le
porte all'ascesa del punk, che etichettò gli artisti prog come il passato da dimenticare.[46]
Nacquero nuove band come gli Asia, supergruppo formato da membri dei King Crimson, Emerson Lake
& Palmer e Yes, che produssero una serie di successi in chiave rock anni '70.
Altri, come i già citati Genesis, si orientarono verso sonorità più vicine al pop-rock, raggiungendo un
notevole riscontro a livello commerciale.
Progressive europeo[modifica | modifica wikitesto]

La PFM durante un concerto di PFM in Classic nel 2011

Oltre all'Inghilterra, il rock progressivo raggiunse livelli paragonabili soprattutto in Italia e in Germania.
Tra i gruppi italiani più importanti emersero la Premiata Forneria Marconi[47], che riscosse un notevole
successo anche all'estero, in particolare negli Stati Uniti, il Banco del Mutuo Soccorso[48], i Goblin[49], Le
Orme[50], gli Area[51] e i New Trolls[52], tutti fortemente influenzati dalle sonorità e dalle sperimentazioni
di King Crimson, Genesis e Emerson, Lake & Palmer.
Diversi cantautori furono influenzati dalle sonorità progressive; per esempio Alan Sorrenti[53], Angelo
Branduardi[54] e Franco Battiato[55]. Lucio Battisti si interessò al genere musicale nell'album Anima
latina del 1974, considerato un disco «senza il quale non si può dire di conoscere il progressive
italiano»[56], anche se l'artista mostrò già alcune influenze di stampo progressive in Amore e non amore,
album del 1971.
Il rock strumentale ottenne una notevole diffusione anche in Germania, dove nacque il cosiddetto
"krautrock" (termine denigratorio creato da Melody Maker[57]). Questo genere includeva gruppi spesso
diversissimi tra loro, per caratteristiche tecniche e sonore, come i Faust, i Tangerine Dream, gli Ash Ra
Tempel, i Can, i Neu!, i Kraftwerk, gli Amon Düül I e II, e i Cosmic Jokers. I segni del krautrock si
possono sentire anche in David Bowie, a seguito del periodo berlinese, ma anche nella new wave di
fine anni '70, nello shoegaze, nel post-rock, nella techno e nella new Age.
Gruppi ispirati in parte dal prog[modifica | modifica wikitesto]
Vengono inseriti in questa categoria solo i gruppi che parzialmente hanno aderito agli stilemi e alle
ideologie del progressive.

Allestimento di scena in un concerto di Roger Waters che richiama la copertina di The


Dark Side of the Moon

I Pink Floyd, nati inizialmente verso metà anni '60 come gruppo rock-blues, furono capitanati da Roger
Water e Syd Barrett, che volse il gruppo verso sonorità di genere psichedelico, con notevoli innovazioni
tecniche di qualità e particolarità del suono.

David Bowie nel 1974

Dopo l'allontanamento di Barrett, a causa di problemi di alcolismo e tossicodipendenza, il gruppo si


avviò a raggiungere l'apice del successo con la pubblicazione di Dark Side of The Moon (1973) e Wish
You Were Here (1975), due degli album più venduti della storia della musica.
Di notevole impatto furono anche i Jethro Tull, con album come Aqualung e Thick As A Brick, dove
sperimentarono vari generi, come rock, blues, folk e persino hard rock, fino ad abbracciare sonorità e
filosofia tipiche del progressive.
Diversamente i Supertramp, caratterizzati da un timbro notoriamente pop, produssero diversi album di
successo mondiale, come Breakfast in America, basati su un particolare utilizzo delle tastiere, elemento
caratterizzante della loro sonorità.
Tra le band di maggior successo degli anni '70 vi furono anche Queen, sapienti nel fondere una
quantità smisurata di generi musicali, senza eccedere in particolari virtuosismi, ma capaci di realizzare
canzoni memorabili e album impregnati di uno stile musicale decisamente unico e riconoscibile.
Considerando invece i singoli artisti, Mike Oldfield, con Tubular Bells, sperimentò uno stile musicale
strutturato come un unico brano musicale formato da un insieme di nastri preregistrati. Ogni strumento
veniva suonato dall'autore, creando una sorta di sinfonia rock, e diventando anche colonna sonora del
noto film L'esorcista.
David Bowie, al contempo, inventò Ziggy Stardust e rilasciò il singolo Space Oddity, cavalcando il
fascino per i viaggi spaziali, rendendosi partecipe anche di alcune apparizioni cinematografiche e
diventando produttore per Lou Reed, con l'album Transformer (1972), e successivamente per Iggy
Pop con The Idiot (1977).
Glam rock[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Glam rock.

Roxy Music in concerto a Toronto nel 1974

Nel glam rock le figure più famose sono i T. Rex, i Kiss, i Queen, David Bowie (nel periodo Ziggy
Stardust) e il gruppo dei Roxy Music. Essi sviluppano nuove contaminazioni con la letteratura dei poeti
maledetti e con la musica classica contemporanea, in particolare Karlheinz Stockhausen, che avrà un
ascendente molto forte sul tastierista dei Roxy Music, Brian Eno.[58][59][60]
I pionieri del Glam rock sono i T. Rex di Marc Bolan; grazie al loro successo nacquero altri gruppi della
stessa corrente tra cui i New York Dolls e Alice Cooper; anche David Bowie (amico di Bolan), dopo
l'esplosione del glam, si convertì al genere.
David Bowie proviene dalla scuola teatrale di mimo di Lindsay Kemp e inserisce i suoi costumi e le
scenografie psichedeliche nella struttura della sua musica. Gli album che si possono definire glam-rock
di Bowie sono: Hunky Dory, Ziggy Stardust and the Spider of Mars, Alladin Sane e Pin Ups.
Bowie divenne una superstar internazionale e promosse l'adozione di uno stile glam fra artisti
come Lou Reed, Iggy Pop, New York Dolls e Jobriath, con testi dal contenuto più cupo rispetto alle loro
controparti britanniche.
Dopo l'esperienza dei Velvet Underground, il cantante-compositore Lou Reed si avvicinò al glam
rock su consiglio dell'amico David Bowie, il quale produsse per lui il celebre album Transformer del
1972, secondo disco da solista dopo l'esordio Lou Reed, dello stesso anno, che non aveva riscosso
consensi al contrario di quanto fece "Transformer", il quale fu un grande successo di critica e pubblico
divenendo uno dei dischi chiave del movimento glam, grazie anche a brani storici come "Walk on a
Wild Side", "Satellite of Love" o "Perfect Day". In questo periodo, Reed divenne famoso come il
"Frankenstein del Rock", per via dell'abitudine che aveva di esibirsi con il volto ricoperto da cerone
bianco e con gli occhi cerchiati di nero[61].
Dopo aver rilanciato la carriera di Lou Reed, grazie alla produzione dell'album "Transformer", David
Bowie pensò a produrre il primo album solista di un'altra personalità del rock che, come Lou Reed,
l'aveva profondamente influenzato: l'ex leader della band proto-punk The Stooges, ovvero Iggy Pop che
si differenziava da Lou Reed per una continuità di stile musicale ancora legato alla
musica dura metropolitana e poco glam. Trovatosi al centro della rivoluzione punk, in America
rappresentata, più che altro, dal gruppo dei Ramones e, in seguito raffinata da altri gruppi come ad
esempio i Television di Tom Verlaine, Iggy Pop cavalcò l'onda della nuova musica e, in un certo senso,
riuscì ad uscirne indenne, così come non ne fu travolta Patti Smith che si adeguò alle nuove sonorità,
aggiungendole alla propria, soprattutto nei primi due album, Horses e Radio Ethiopia e nel singolo Piss
Factory che è di chiara impronta punk.
Elton John nella seconda parte della sua carriera matura una fase decisamente glam rock: egli
perfeziona il proprio look nei concerti, creato sulla base di travestimenti kitsch e ambiguità sessuale,
con gli occhiali da vista dei modelli più incredibili che diventano un suo marchio di fabbrica con album
come Goodbye Yellow Brick Road (1973) e Captain Fantastic and the Brown Dirt Cowboy (1975) [62][63].

I Queen nel 1984


Si ricordano come esponenti del glam rock anche i Queen degli anni settanta. Il gruppo britannico si
destreggia fra più generi musicali: hard rock, glam, vaudeville, progressive, music hall e persino opera
lirica, a cui si adattano perfettamente le doti canore del loro cantante Freddie Mercury. I Queen
raggiungono il grande successo con A Night at the Opera (1975); negli anni ottanta adottano il suono
dei sintetizzatori allontanandosi dal progressive.
Ma altri gruppi altrettanto importanti che caratterizzarono la scena furono Slade, Mud, Gary
Glitter, Sweet, Mott the Hoople, Alice Cooper o New York Dolls.
Il Glam ha vissuto sporadici revival con band come i The Darkness, resi inconfondibili dal potente
falsetto di Justin Hawkins.

La ribellione punk[modifica | modifica wikitesto]


Proto-punk[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Proto-punk.

Una nuova corrente sconvolse il discorso musicale dalla seconda metà degli anni settanta: il punk.[64]
Secondo alcuni critici il pensiero punk nacque negli anni sessanta grazie ai Velvet
Underground.[65][66] Lou Reed venne successivamente riconosciuto dai punk come uno dei padri
fondatori del movimento[67], divenendo un'icona dello stesso tanto da guadagnarsi la copertina del
primo numero della rivista Punk Magazine[68].
Ci furono anche altri gruppi precursori del punk, tra i più famosi si possono citare gli MC5 e Stooges,
che avevano il sound rozzo e sporco caratteristico del punk. Durante i primi anni settanta assistiamo
alla nascita del proto-punk, ovvero quel filone di gruppi di ispirazione garage che precedettero l'ondata
punk rock dei metà anni settanta, come i già citati MC5 e Stooges, Patti Smith, o New York Dolls, che
diedero alla luce i primi accenni di punk rock proprio sulle basi del garage.[69][70] Il punk rock infatti sarà
considerato un genere direttamente discendente dal garage rock per le sue caratteristiche
generalmente più grezze e distorte rispetto al rock and roll più tradizionale.[24] Quindi si può facilmente
affermare che il punk nacque molti anni prima dell'avvento di gruppi come Ramones e Clash, ma è nel
1977 che nacquero il movimento e la moda punk.
Punk rock[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Punk rock.

I Clash in concerto nel 1980

I Ramones, i Sex Pistols ed i Clash furono i primi gruppi "punk" per definizione a livello di moda globale
(pur questo non limitando il valore della loro musica). I Sex Pistols in particolare furono in gran parte
plasmati dalla mente del manager Malcolm McLaren (affascinato dagli articoli e dal modo di vestirsi
di Richard Hell nei suoi soggiorni newyorkesi) e dalla oggi nota stilista Vivienne Westwood, ma
indubbiamente trainati dalla grande personalità del cantante Johnny Rotten (in seguito fondatore
dei PIL). La situazione di malcontento e di tumulto durante la crisi del governo thatcheriano in Gran
Bretagna fecero sì che il movimento assumesse una forma più massificata rispetto agli Stati Uniti.
L'avvento del punk decretò definitivamente la fine del rock progressive e la fine di quel decennio di
sperimentazione e contaminazione: abbandonati i violini, i flauti, i fiati, i sitar, le tastiere, gli organi
elettrici, si ritornò alla formazione "originaria" del rock&roll: chitarra, basso e batteria. Dal punto di vista
strutturale e armonico delle composizioni, i brani tornarono ad essere di due, tre, massimo quattro
minuti, così da poter essere trasmessi per radio, armonicamente più "orecchiabili" e "lineari", e
composti dall'alternarsi di strofe e ritornello. L'ondata di ribellismo dei primi anni punk è testimoniata
dagli album Ramones dei Ramones, Never Mind the Bollocks, Here's the Sex Pistols dei Sex Pistols e il
primo disco dei Clash.[71]
Il punk inglese cavalcò il diffuso malcontento delle nuove generazioni e un certo anarchismo selvaggio
che si ritrova nei pezzi punk come in Anarchy in the U.K. e la versione corretta dai Sex Pistols dell'inno
nazionale britannico, God Save the Queen, mentre nel primo album dei Clash si trovano titoli
come White Riot, Police and Thieves e London's Burning.
I Sex Pistols crearono molte controversie durante la loro breve carriera, attirando l'attenzione su di loro
e mettendo spesso in secondo piano la musica. I loro show e i loro tour erano ripetutamente ostacolati
dalle autorità, e le loro apparizioni pubbliche spesso finivano disastrosamente.[72]
I Clash erano famosi per la loro varietà musicale (nel loro repertorio trovano posto reggae, dub, rap,
rockabilly e altri generi), per la sofisticatezza lirica e politica che li distingueva dalla maggior parte dei
loro colleghi appartenenti al movimento punk e per le loro esibizioni dal vivo particolarmente intense.
Sempre alla fine degli anni settanta, sulla scia del punk inglese dei Sex Pistols e dei Clash, si
formarono i Police, che diedero vita ad un nuovo sound soprannominato reggae n' roll, ad evidenziare
la particolare inclinazione verso il lato reggae del punk, tra i loro hit, Roxanne, Message in a Bottle.
Forse per la prima volta in Gran Bretagna musica rock e politica si incontrarono, ma si persero
velocemente di vista: erano iniziati gli anni ottanta e la filiazione di questo genere di rock approdò
alla New wave.[73]
Verso la fine degli anni settanta nacque anche il post-punk, che fonde il punk rock con
elementi sperimentali provenienti da artisti come i newyorkesi Velvet Underground, Roxy Music e David
Bowie[74][75] e da generi come disco, dub e krautrock (soprattutto i Can e i Kraftwerk).[74][75] Esso non è
da intendere come un genere musicale vero e proprio, ma piuttosto come un'etichetta utilizzata per quei
gruppi che intorno al 1980 iniziarono ad unire il punk rock con vari altri generi musicali.[76]
Pop punk[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Pop punk.

I Green Day in concerto

Il genere si sviluppò verso i fine anni settanta tramite l'ondata punk 77, negli Stati Uniti e in
contemporanea nel Regno Unito. Con il loro apprezzamento verso i Beach Boys ed il bubblegum
pop della fine degli anni sessanta, i Ramones gettarono le basi per quello che sarebbe poi stato
conosciuto come pop punk[77]. Alla fine degli anni settanta, gruppi del Regno Unito come i Buzzcocks o
i The Undertones(successivamente influenzati fortemente dal glam rock) combinarono la velocità e la
caoticità delle sonorità punk rock con la musica pop nei toni e nei temi[78] distaccandosi in parte dal
punk nella sua rappresentazione classica. Il successo vero e proprio del genere però ha inizio verso la
fine degli anni ottanta e primi anni novanta con l'avvento della nuova corrente detta punk revival. I
gruppi a saper meglio sfruttare il potenziale commerciale di questi generi e a lanciare il "revival" furono
i Green Day, Weezer[79], The Offspring, seguiti poi da NOFX(classificabili comunque nel melodic
hardcore punk) e Rancid, che affermarono il genere a livello mondiale. Alla fine degli anni novanta
questo sotto genere è stato poi portato a nuove vette commerciali con i Blink-182.[80]
Nel nuovo millennio continua il momento positivo dell'ondata Pop-punk, inizialmente con blink-
182 e Sum 41 e poi soprattutto con l'exploit, ancora una volta, dei Green Day da metà decennio in poi,
grazie all'apogeo di American Idiot, concept album in stile Who, nel quale il trio di Berkeley mostra un
approccio musicale più maturo e complesso, senza però snaturare se stessi, il proprio stile e le proprie
idee, che vengono fortemente ribadite anche nel successivo 21st Century Breakdown.

Il rock duro: hard & heavy[modifica | modifica wikitesto]


Hard rock ed heavy metal[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Hard rock e Heavy metal.

I Rolling Stones nel 2005


Gli anni settanta del rock sono caratterizzati dall'inserimento di nuovi strumenti musicali che
arricchiscono questo genere di nuove sonorità. Intanto ci fu una grande proliferazione delle sezioni
ritmiche, l'esempio più classico di questa evoluzione è il gruppo californiano dei Santana, fondato dal
chitarrista messicano Carlos Santana, in particolare per l'introduzione di ritmi latinoamericanie la
sezione delle percussioni di José Chepito Areas.[81]
Anche in Inghilterra la sezione ritmica diventò basilare per alcuni nuovi gruppi e anche molti che
provenivano dagli anni sessanta come Cream e soprattutto Colosseum, King Crimson e Vanilla Fudge.

Led Zeppelin in concerto al Chicago Stadium nel gennaio 1975

L'evoluzione di questa parte del rock si trasfuse nei gruppi del cosiddetto hard rock primi fra tutti Led
Zeppelin, Black Sabbath e Deep Purple nel Regno Unito e gli Aerosmith negli Stati Uniti, e
successivamente Iron Maiden, Europe, AC/DC, Queen, Motörhead, Blue Öyster
Cult, Rainbow, Sweet, Thin Lizzy, Status Quo, Styx, Meat Loaf, Scorpions, T. Rex, New York
Dolls, Slade, Uriah Heep, MSG, UFO, Kiss, Whitesnake, Rush, Hanoi Rocks, Sammy Hagar e
altri.[81][82][83]
La locuzione "heavy", riferita al rock, nacque a seguito di una canzone dei Queen, Stone Cold Crazy,
contenuta nell'album Sheer Heart Attack. Questa canzone fece da spartiacque all'interno dell'Heavy:
vennero considerati "heavy rock" tutti quei gruppi precursori del genere, primi tra tutti i primi duri
rockettari della storia Rolling Stones.
Si parlerà poi di heavy metal a partire dai primi anni settanta, in riferimento a volte a gruppi già
etichettati come hard rock come ad esempio nel caso di Deep Purple e Led Zeppelin, ma soprattutto a
gruppi più recenti e caratterizzati solitamente da sonorità più estreme e meno complesse rispetto
all'hard rock originale, Black Sabbath, Blue Öyster Cult, Aerosmith, Van Halen. Citiamo anche Judas
Priest e Kiss, che aggiungono un tocco pittoresco o sadomaso al genere, e
ancora Scorpions, Helloween, Motörhead, Dio solo per citare alcuni tra i più famosi.
Un altro importante esponente del genere, anche se si differenzia dalle suddette band per lo stile
prettamente centrato sul virtuosismo chitarristico e su uno stile fortemente influenzato dalla musica
classica è lo svedese Yngwie Malmsteen, a cui è attribuita normalmente la creazione del Metal
Neoclassico.

I Motörhead in concerto

Non è facile tracciare dei confini netti per stabilire in quale momento storico l'hard rock abbia generato
l'heavy metal; alcuni utilizzano anche l'espressione hard & heavy per riferirsi a un genere musicale
intermedio, di transizione fra i due. Per molte fonti, un gruppo che si può considerare "fondatore"
dell'heavy metal sono i Judas Priest, alla metà degli anni settanta. L'espressione "heavy metal" entrò
nell'uso comune quindi negli anni settanta, alcuni anni prima della cosiddetta New Wave of British
Heavy Metal a cui appartengono per esempio Iron Maiden e Saxon.
Southern rock[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Southern rock.

Ritmi frenetici e chitarre distorte sono tipico del Southern rock, genere musicale che si diffonde nel Sud
degli Stati Uniti.
La band prototipo del genere fu sicuramente la Allman Brothers Band, che svilupparono un sound
caratteristico, largamente derivato dal blues rock, che incorporava, però, anche elementi del boogie, del
soul, e del country;[37] coniugavano ascendenze psichedeliche e hippismo con l'amore per la propria
terra.
La band che meglio di tutte incarna il Southern Rock è quella dei Lynyrd Skynyrd, che contribuirono
all'affermazione dei modi da good ol'boys dei protagonisti del genere, oltre che a influenzare lo stile del
rock degli anni settanta.[37]
Il momento più significativo del genere si concluse con la caduta dell'aereo dei Lynyrd Skynyrd, nel
1977, in cui morirono il cantante Ronnie Van Zant, il chitarrista Steve Gaines e altri membri del gruppo.
New Wave of British Heavy Metal[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: New Wave of British Heavy Metal.

Iron Maiden

La New Wave of British Heavy Metal è una scuola di complessi heavy metal originatisi in Gran
Bretagna sul finire degli anni settanta.[84][85] I gruppi della NWOBHM sono considerati la forma più pura
dell'heavy metal[85] generalmente con meno influenze blues rispetto ai precursori di questa ondata
come Black Sabbath e Judas Priest. I gruppi più importanti sono, fra gli altri, gli Iron Maiden, i Venom,
i Saxon, i Def Leppard, i Diamond Head, i Tygers of Pan Tang, i Samson, i Demon, le Girlschool e
gli Angel Witch.[86]
Hair metal[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Hair metal.

Europe Live 1992

Lo stile del metal che più imperversava negli Stati Uniti durante gli anni '80 è il hair metal di gruppi
come Quiet Riot, Ratt, Mötley Crüe e i W.A.S.P., caratterizzati da un look vistoso fatto di capelli cotonati
e laccati, maglie a rete, tacchi alti, pantaloni di pelle, borchie, catene e pentacoli.[87] Tali band furono
infatti tra le prime a sfruttare pienamente il fenomeno MTV e videoclip. La base del movimento hair
metal è Los Angeles, ma la scena include anche gruppi non californiani come i Twisted
Sister e Europe.[88] I gruppi glam metal erano improntati, tematicamente, a un super individualismo
edonistico e ad uno sfrenato esibizionismo.[89] Gruppi di crocevia di questo genere furono band
come Van Halen, Alice Cooper e i Kiss.
Gli album di maggior successo del genere sono stati nel 1986 Slippery When Wet dei Bon Jovi e The
Final Countdown degli Europe, entrambi con oltre 10 milioni di dischi venduti. Il sound dei Bon Jovi è
fatto di melodie orecchiabili e ballad romantiche. Il sound degli Europe fatta eccezione alle melodie
di The Final Countdown è spesso più Heavy. Nella seconda metà degli anni 80 emersero dalla scena di
Los Angeles, anche i Guns N' Roses, che esordirono con l'album Appetite for Destruction nel 1987.[90]
La corrente riscosse talmente tanto successo durante la seconda metà degli anni ottanta, da spingere
diversi artisti ad adottare le loro sonorità alle nuove tendenze musicali per ritornare in classifica:
l'esempio più lampante fu quello degli Aerosmith con Permanent Vacation nel 1987.
Altri gruppi della scena da ricordare sono Cinderella, Def Leppard, White Lion, Dokken e i Poison.
Il metal estremo[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Metal estremo, Thrash metal, Speed metal, Death
metal, Black metal e Power metal.

I Metallica nel 2003

Fu dagli anni ottanta in poi che l'heavy metal (dopo la new wave britannica, il maggior fenomeno che ha
riguardato questo genere è stata la proliferazione di sottogeneri, spesso difficili da definire in modo
netto) ha generato diversi sotto-generi, come il già citato hair metal, e il thrash metal, che si sviluppò
negli Stati Uniti dallo speed metal, sotto l'influenza dell'hardcore punk, con testi che spesso
esprimevano visioni nichilistiche. Il genere fu reso popolare da quattro gruppi in
particolare: Anthrax, Megadeth, Slayer e soprattutto i Metallica, che con il loro terzo album in
studio Master of Puppets raggiunsero l'apice della carriera,è che e considerata attualmente la heavy
metal band di più successo, almeno considerando le vendite. La band ebbe successo immediato,
durante il loro primo tour americano, come band di supportoa Ozzy Osbourne, si vedono indossate dal
pubblico più magliette recanti il nome della band che non quello dell'ex frontman dei Black Sabbath.[91]
Il death metal si sviluppò dal thrash, influenzato particolarmente da band come gli Slayer. Questo
genere presenta un suono ancor più pesante rispetto al metal precedente grazie anche alla
caratteristica voce death. Il black metal, influenzato da gruppi come Venom e Mercyful Fate, si sviluppò
prevalentemente in Norvegia sul finire degli anni ottanta ed enfatizzava le tematiche
di satanismo e blasfemia. Il power metal emerse in Europa verso la fine degli anni ottanta come
reazione al death e al black metal e fu sviluppato dai tedeschi Helloween, che combinarono la velocità
e l'energia del thrash con un approccio melodico.
Gruppi americani come i Queensrÿche e i Dream Theater hanno effettuato una fusione fra la NWOBHM
e il progressive rock chiamata progressive metal.
Nu metal[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Nu metal.

I Linkin Park in concerto

Le prime tracce di partiture "rappate" su basi rock si possono già trovare nell'album Sandinista!,
pubblicato dai britannici The Clash nel 1980[92]. Anche i Blondie realizzarono nello stesso periodo un
brano simile, Rapture. Il termine "nu metal" fu usato inizialmente, e spesso in modo improprio, per
denotare il rilancio del rock metallico ad opera di gruppi come Korn, Rage Against the
Machine, Deftones e Limp Bizkit, ma anche per i successi dell'Ozzfest[93], festival riservato
esclusivamente al metal. Sviluppatosi negli anni novanta, il nu metal è divenuto in breve tempo una
corrente che si discosta per alcuni aspetti da quella del metal tradizionale. Difatti, pur proponendo
sonorità molto dure, ad esse affianca influenze da altri stili, in particolare alternative metal, rap
metal, alternative rock, funk ed hip hop. Sono frequenti ritmi duri ma sincopati, riff di chitarra semplici,
ribassati e ripetuti, alternanza di parti vocali aggressive e melodiche e, per alcuni gruppi, strofe rappate
e scratch prodotti con i dischi in vinile. Fra i principali gruppi della scena nu metal possono essere
citati Korn, Deftones, Limp Bizkit, Linkin Park, Coal Chamber, Disturbed, System of a
Down, Slipknot, Incubus, P.O.D. e Papa Roach.[94][95]
Dal 2002 segni che la popolarità del nu metal si stava indebolendo erano evidenti. Il quinto album dei
Korn, da lungo aspettato, Untouchables e il secondo album dei Papa Roach LoveHateTragedy non
vendettero come i loro album precedenti. Le presenze delle band nu metal sulle stazioni radio e
su MTV incominciarono a diminuire, a vantaggio di band pop punk/emo. Da allora, molte band hanno
cambiato il loro stile, per avvicinarsi ai più convenzionali rock ed heavy metal.[96][97]
I Linkin Park sono il gruppo di maggior successo del genere. Il loro primo album, Hybrid Theory, ha
venduto 27 milioni di copie e ha ricevuto un disco di diamante negli Stati Uniti d'America.[98]

Il rock anni ottanta[modifica | modifica wikitesto]


La nascita di MTV e l'era del suono digitale[modifica | modifica wikitesto]

Mark Knopfler, frontman dei Dire Straits, gruppo che propone uno stile musicale in aperta
controtendenza rispetto ai canoni dell'epoca

MTV Europe inaugura le sue trasmissioni con il videoclip di Money for Nothing dei Dire Straits.[99] I Dire
Straits (letteralmente «terribili ristrettezze») sono considerati un unicum nel panorama del periodo,
poiché il loro stile musicale risulta del tutto fuori moda e in netta contrapposizione rispetto alle tendenze
dell'epoca: la band britannica – guidata dal chitarrista, cantante e compositore Mark Knopfler – propone
infatti un rock ispirato principalmente al blues, al country e al rock and roll americano delle
origini.[100][101][102] Le loro canzoni, caratterizzate spesso da un tono introspettivo, presentano inoltre testi
ricercati e connotati da una forte impronta narrativa.[103] I Dire Straits raggiungono il culmine della
popolarità nel 1985 con l'album Brothers in Arms, che tuttavia costituisce l'opera meno rappresentativa
della loro produzione;[104][105] registrato interamente con l'ausilio di tecnologie digitali, Brothers in Arms è
il primo album a vendere più di un milione di copie in compact disc, contribuendo dunque alla diffusione
del nuovo formato.[106]
New wave, new romantic e pop-rock[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: New wave (musica), Synthpop e Pop rock.

Michael Jackson in concerto nel 1988.

Il rock si diluisce e si orienta verso il pop, quello mistificato delle grandi multinazionali della musica
(o major), alle quali non basta più scoprire nuovi talenti e lanciarli commercialmente, ma astutamente
comincia a crearli, svilupparli e lanciarli sul mercato come fossero un qualunque prodotto commerciale,
come ad esempio i casi dei New Kids on the Block e dei Milli Vanilli.[107][108]

Deborah Harry dei Blondie, in concerto a Toronto nel 1977

La new wave e la sua sottocultura sbocciano assieme ai primi gruppi punk rock, a tal punto che,
inizialmente, punk e new wave sono considerati quasi sinonimi.[109] Successivamente, però, i termini
cominciano ad assumere significati diversi: gruppi come Television, Talking
Heads, Blondie, Devo e The Police, che stavano ampliando il loro ventaglio strumentistico,
incorporando ritmi orientati alla dance, e lavorando con una produzione più ripulita, vennero chiamati
"New Wave" piuttosto che "punk".[110]Combinando elementi della musica e moda punk con uno stile più
orientato al pop, artisti New Wave come i The Cars ed Elvis Costello diventano molto popolari in
entrambi i lati dell'Atlantico.[111][112] Il new wave diventa un termine generico per tutta la
musica mainstream ispirata al punk, racchiudendo stili disparati come il 2 tone ska, il mod
revival basato sui The Jam e il fenomeno New romantic incarnato dai Duran Duran,[113] Spandau
Ballet, Ultravox, Talk Talk ed Eurythmics.

David Gahan, leader dei Depeche Mode

Un sottogenere che spicca è inoltre il synth pop, con forti influenze dei Kraftwerk e del compositore
francese Jean-Michel Jarre. Il synth pop trova seguaci anche in Italia, come nel caso dei Rockets, che
si presentano in pubblico camuffati da alieni e sempre con la pelle ricoperta di crema argentata. Alcune
band britanniche come i Depeche Mode e i Pet Shop Boys riscuotono notevole successo, grazie anche
al debutto del canale televisivo MTV nel 1981, che passa regolarmente in rotazione video new wave,
che diventa una rappresentazione della cultura pop.
Un caso particolare è quello degli scozzesi Simple Minds, classificati come band new wave agli albori
della loro carriera, che poi si evolvono fino a raggiungere un successo commerciale ma offrendo un
sound genuino, emozionante e unico, grazie al carisma del frontman Jim Kerr (che è stato sposato con
la cantante/attrice Patsy Kensit), a melodie caratterizzate da un'attitudine struggente ereditata
sicuramente dalla musica tradizionale scozzese, a un sound preciso ma potente, al perfetto equilibrio
fra tutti gli elementi del gruppo che creano un sound vincente. Di loro ricordiamo l'LP New Gold Dream
(81–82–83–84) e il singolo Don't You (Forget about Me).
Prince è autore della colonna sonora, vincitrice del Premio Oscar, più venduta di tutti i tempi, Purple
Rain, una ballata rock tra le più riuscite, famose e imitate di tutti i tempi. I suoi album 1999, Purple
Rain, Around the World in a Day, Parade e Sign o' the Times. Altri artisti emersi in questo periodo che
possono essere etichettati come «pop rock» sono Billy Joel, Hall & Oates, George
Michael e Madonna.[114]
L'attivismo politico e i maxiconcerti[modifica | modifica wikitesto]
Il rock degli anni '80 sposa l'attivismo politico, che ebbe il suo picco di popolarità negli anni ottanta col
singolo "Do They Know It's Christmas?" del 1984 e il concerto Live Aid per l'Etiopia del 1985, che, oltre
ad aver sensibilizzato con successo l'opinione pubblica riguardo alla povertà mondiale e ad aver
raccolto fondi per gli aiuti umanitari, è stato anche criticato, insieme ad eventi simili, per aver fornito un
palcoscenico per l'accrescimento della popolarità e dei guadagni delle star coinvolte.[115] Gli anni ottanta
vedono infatti il risorgere degli show concepiti come spettacoli di dimensioni sempre più imponenti, che
solo a volte sono concerti di beneficenza.
A beneficiare del clamore mediatico legato ai mega eventi degli anni ottanta non sono solo i nuovi idoli
pop, ma anche gruppi rock già presenti negli anni settanta che raggiungono però l'apice del loro
successo nel decennio successivo: gruppi Glam rock come i Kiss o i Queen.

I Queen al Rock in Rio

Due grandi eventi musicali contribuirono a risollevare la popolarità dei Queen a livello mondiale. Nelle
prime settimane del 1985, Gerry Stickells, tour manager della band, organizzò la partecipazione dei
Queen a un festival a Rio de Janeiro, il Rock in Rio,[116] che si svolse dal 12 al 19 gennaio e fu
trasmesso in diretta televisiva in tutto il Sud America e vide la partecipazione di AC/DC, George
Benson, Iron Maiden e Yes; le regine aprirono e chiusero l'evento rock davanti a circa 250.000
persone.[117] I Queen parteciparono, il 13 luglio 1985, al Live Aid.[118] Nei 20 minuti a disposizione, i
Queen suonarono Bohemian Rhapsody, Radio Ga Ga, Hammer to Fall, Crazy Little Thing Called
Love, We Will Rock You e We Are the Champions;[118]. Subito dopo il concerto londinese, cominciarono
a progettare un nuovo album; l'album A Kind of Magic uscì il 2 giugno 1986, posizionandosi subito al
primo posto delle classifiche britanniche, posizione che occuperà per 13 settimane consecutive,
vincendo due dischi di platino.

Bruce Springsteen

Assente dal Live Aid ma personaggio emblematico del rock anni ottanta è Bruce Springsteen,
esponente del cosiddetto "Heartland Rock", caratterizzato da uno stile musicale semplice e rimandi alla
vita operaia americana[119]. Già conosciuto negli Stati Uniti grazie a Born to Run del 1975 e The
River del 1980, fu grazie al suo album del 1984, Born in the U.S.A., registrato insieme alla sua fedele E
Street Band, che diventò una star planetaria.[120] Disco basato su un rock emozionale e diretto, salì ai
vertici delle classifiche, grazie anche al riuscito videoclip del singolo omonimo, e portò Springsteen e la
sua band ad intraprendere un tour di 156 date conclusosi nell'ottobre del 1985 con quattro serate
al Coliseum di Los Angeles che hanno registrato il tutto esaurito.

Gli U2 nel 2005

Un'altra band dal Live Aid, e del rock anni ottanta in generale, è quella degli U2. La band irlandese,
influenzata inizialmente dal post punk di band come i Joy Division, è caratterizzata dall'utilizzo di
tematiche religiose, politiche e socioeconomiche, che contribuiranno a costruire l'immagine del
frontman Bono Vox.[121] Gli U2 ottennero il successo planetario con l'album The Joshua Tree, che
raggiunse i 25 milioni di copie vendute. Di seguito un tour americano consoliderà la fama della band
anche in quel paese.
L'emergere dell'alternative rock[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Alternative rock e Post-punk.

Si fanno così strada numerose etichette indipendenti, gestite da band e appassionati del genere.
L'alternative rock è un genere derivato dal punk rock emerso negli anni ottanta ma divenuto abbastanza
popolare negli anni novanta. Il termine alternative venne coniato negli anni ottanta per descrivere quelle
band che si ispiravano al punk rock che facevano parte di etichette indipendenti e non commerciali.[122]
Come genere musicale, dell'alternative rock fanno parte diversi sottogeneri che sono emersi dalla
scena della musica indipendente degli anni ottanta, come il grunge, il britpop, il gothic rock, l'indie rock,
l'indie pop e molti altri. Significative influenze dell'alternative rock sono riscontrabili anche in numerosi
gruppi alternative metal come i Jane's Addiction, i quali, includendo nella loro musica tanto elementi
alternative rock quanto influenze funk metal, evidenziano il carattere sincretico di tale sottogenere
del heavy metal nelle sue forme iniziali. L'alternative rock è caratterizzato dalla presenza di elementi
stilistici della musica punk, che ha posto le basi per la musica alternativa negli anni settanta.[123]
Tra i gruppi della scena underground degli anni ottanta sono sicuramente da citare i gruppi post-
punk come i Wire[124], The Fall[124] e Public Image Ltd., la cui attività causerà la nascita di molti dei
generi derivati dal post-punk. In particolare i PIL con la loro musica cupa e decadente influenzarono il
successivo movimento gothic rock[125] capitanato da Joy Division, Bauhaus, The Cure, The Sisters of
Mercy e Killing Joke. Negli Stati Uniti si affermarono Pere Ubu, Residents, Devo e Talking Heads e in
Australia Nick Cave.
Sebbene il genere sia considerato come appartenente alla musica rock, molti suoi sottogeneri sono
influenzati dalla musica folk, il reggae, l'elettronica e il jazz. Ai tempi degli anni ottanta, il termine
alternative rock veniva utilizzato per indicare gli artisti underground di quel periodo, tutti i generi che
discendevano dal punk (post-punk, new wave, grunge) e, ironicamente, per la musica rock degli anni
novanta e del nuovo millennio. Mentre numerosi artisti come i R.E.M. o i Red Hot Chili Peppers (i quali
hanno mescolato punk, rock, funk, e alcuni tratti rap, creando un genere molto particolare) hanno avuto
un successo commerciale, molti artisti di culto dell'alternative rock durante gli anni ottanta incidevano e
pubblicavano i propri lavori tramite etichette indipendenti tanto da avere successo grazie alle radio
universitarie.[122][126]

Il grunge[modifica | modifica wikitesto]


Grunge[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Grunge.

In contrapposizione al rock più commerciale di quel tempo, nacque il grunge, genere nato prodotto
principalmente nello Stato di Washington degli Stati Uniti d'America, in particolare nella città di Seattle,
a partire dalla seconda metà degli anni ottanta.[127] La scena di Seattle proprio in quegli anni si rivelava,
infatti, una delle più fertili del panorama mondiale, producendo gruppi che mescolavano influenze
estremamente eterogenee, principalmente l'heavy metal e il punk rock[127], ma anche l'hardcore punk,
l'hard rock e il post-hardcore[128].
Letteralmente il significato del termine inglese grunge, fradicio, stropicciato, sporco, valenza semantica
che evidenzia l'aspetto estetico trasandato dei protagonisti, nonché una scarsa ricercatezza tecnica
comune a numerose band in questione, interessate maggiormente all'immediatezza e alla forza della
propria musica e delle proprie parole.
Fra gli elementi comuni delle band grunge, si possono citare la ripresa di sonorità di chiara
derivazione heavy metal, hard rock e punk rock, le finalità di denuncia e l'utilizzo dello strumento
musicale come protesta contro l'establishment politico e culturale del momento, e i testi, che trattano
spesso argomenti apatici ed angosciosi, come la frustrazione di vivere, la tristezza, la depressione, la
rabbia verso una vita vissuta passivamente, la ribellione.[129]
Band come i Green River, i Soundgarden, i Melvins e gli Skin Yard furono i pionieri del genere,
diventando con i Mudhoney i gruppi grunge con più successo nella fine degli anni ottanta. Il successo
commerciale planetario del genere grunge è da individuare nell'anno 1991, anno della realizzazione per
l'etichetta discografica Geffen Records dell'album Nevermind dei Nirvana con il singolo Smells Like
Teen Spirit. La musica dei Nirvana presentava tratti più melodici dei suoi predecessori[130]. Sempre
nel 1991 vide la luce Ten, il primo album dei Pearl Jam, nel 1992 uscirono Dirt degli Alice in
Chains e Core degli Stone Temple Pilots, mentre nel 1994 uscì Superunknown dei Soundgarden.
Post-grunge[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Post-grunge.
Sull'onda della morte di Kurt Cobain, cantante dei Nirvana, si sviluppò un nuovo stile musicale
chiamato post-grunge.[131] Il genere è caratterizzato da riff distorti derivativi del grunge, rivisti in un'ottica
molto più commerciale e radio-friendly. Il grande boom di popolarità avvenne con l'album di debutto
degli australiani Silverchair, Frogstomp, nel 1996. I Foo Fighters, la nuova band di Dave Grohl, l'ex
batterista dei Nirvana, aiutarono a rendere ancor più popolare il genere, ed emersero diversi gruppi
come Bush, Creed, Audioslave, Candlebox, Collective Soul, Goo Goo
Dolls, Everclear e Live.[132] Anche la cantante Alanis Morissette trovò il successo etichettata come
artista post-grunge. Nel 1995 il suo album Jagged Little Pill ebbe rilevante successo, con singoli
come You Oughta Know, influenzando durante la fine degli anni novanta cantanti pop come Fiona
Apple, Jewel e Liz Phair.[133]
All'inizio del XXI secolo c'è un consolidamento del post-grunge, grazie soprattutto ai Foo
Fighters di Dave Grohl, capaci di rimanere sulla cresta dell'onda anche oltre il decennio e i successi
di Nickelback, Creed e in seguito degli Alter Bridge, nati dallo scioglimento dei Creed, che mettono in
luce la voce di Myles Kennedy, che collaborerà in seguito anche agli album solisti di Slash, e il talento
chitarristico di Mark Tremonti (da citare l'assolo di chitarra di Blackbird, nominato uno dei migliori assoli
di tutti i tempi). Incominciarono a emergere anche nuove band, come Breaking Benjamin, Seether, e 3
Doors Down.

Il britpop[modifica | modifica wikitesto]


Britpop[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Britpop.

Gli Oasis in concerto nel 2005

All'inizio degli anni '90, mentre la scena musicale americana era dominata dal grunge, nel Regno
Unito ci fu l'affermarsi di numerose band della scena indipendente e underground britannica che
cercarono di riattualizzare e modernizzare le melodie pop dei gruppi britannici degli anni
sessanta come i Beatles, dando vita ad una vera e propria corrente stilistica definita britpop.[134] Le
radici del genere risalgono alla fine degli anni '80, quando a Manchester, da cui provenivano anche
i The Smiths, emerse la scena "Madchester".[135] La scena emerse intorno al 1992 con le prime
pubblicazioni dei Suede e dei Blur, a cui si aggiunsero band come Oasis, Pulp, Supergrass ed Elastica,
il cui successo ha contribuito a lanciare, se non a creare, il movimento come fenomeno di massa.
Caratteristica del britpop fu la rivalità, orchestrata dalla stampa, fra Oasis e Blur, molto simile a quella
fra Beatles e Rolling Stones, inizialmente vinta dai Blur, con gli Oasis che conquistarono
successivamente l'Europa e gli Stati Uniti con l'album (What's the Story) Morning Glory?.[136] Mentre
band come i Blur erano più influenzate dagli Small Faces e dai Kinks, gli Oasis trassero ispirazione dai
Rolling Stones, Beatles e Stone Roses.[137] I gruppi britpop lanciarono il movimento alternative rock
britannico come movimento come fenomeno di massa e costituirono l'ossatura di un ampio movimento
culturale britannico chiamato Cool Britannia.[138]
Post-britpop[modifica | modifica wikitesto]

I Coldplay nel 2008

Come il movimento britpop incominciò a dissolversi, band emergenti iniziarono ad evitare l'etichetta di
gruppi Britpop mentre ancora producevano musica derivata da essa. Molte di queste band tendevano a
mescolare elementi del rock britannico anni 1960, prendendo ispirazione da artisti
come Beatles, Rolling Stones e Small Faces,[139] con sonorità grunge e noise d'oltreoceano.
Devono al britpop la loro fortuna, per essere stati portati sulla sua onda pubblicitaria e commerciale,
band non definibili Britpop ma molto legati al revival del rock britannico tradizionale come i The
Verve con Urban Hymns (1997), i Radiohead con Ok Computer (1997), vincitore del Grammy Award
del 1998 come miglior album, i Travis con The Man Who (1999) e i Coldplay, pienamente ispirati a
melodie e giri armonici ancora una volta stile Beatles con suoni e spunti chitarristici wave,[140] con il loro
album di debutto Parachutes (2000). Successivamente i The Verve si sciolsero a causa di dissidi interni
nel 1999, mentre i Radiohead si orientarono verso una musica più sperimentale e meno orecchiabile
distanziandosi dai loro precedenti successi. Si può dire che il gruppo di Thom Yorke fece da vero e
proprio spartiaque nel panorama britannico, tanto che presero a tutti gli effetti la nomina di ispiratori
primari della nuova ondata britannica. Questi gruppi fornirono probabilmente una piattaforma di lancio
per il successivo garage rock o post-punk revival, che è stato anche visto come una reazione al loro
stile di rock introspettivo.

I Radiohead

Il decennio successivo si apre con la consacrazione dei Radiohead.


A recitare la parte di primi attori della scena britannica per il primo decennio del nuovo millennio sono
però due gruppi in particolare: i Coldplay e i Muse, che, partendo dalla stessa base (i Radiohead),
prendono con il tempo strade autonome e molto diverse. I primi propongono un suono freddo,
sentimentale e posato nei primi tre album (Parachutes, nel 2000, A Rush of Blood to the Head, nel
2002, e X&Y, nel 2005) per poi distaccarsi in maniera netta nel 2008 con Viva la vida or Death and All
His Friends.
I Muse hanno esordito nel 1999 con Showbiz. Come per Parachutes dei Coldplay, l'album presenta una
notevole e marcata influenza dei Radiohead. I Muse prendono la propria strada emancipandosi dalle
altre influenze con Origin of Symmetry (2001) e Absolution (2003) per poi pubblicare album più
sperimentali come Black Holes & Revelations (2006), The Resistance (2009) e The 2nd Law (2012),
facendo ritorno verso sonorità più pesanti con Drones (2015).

Il nuovo millennio[modifica | modifica wikitesto]


Gli anni duemila sono stati caratterizzati progressivamente dalla parziale sparizione della musica come
fenomeno di massa e alla sua frammentazione in tendenze più piccole.
Emergono alcuni elementi caratteristici del decennio, come l'uso del software Auto-Tune, l'avvento
di Internet, di lettori multimediali come iTunes e piattaforme di condivisione di video come YouTube.
Grazie alla presenza di siti di download gratuiti, prima perseguiti poi tollerati, l'industria discografica
viene messa in crisi. Non potendo contare sui ricavi dalle vendite degli album, la principale fonte di
guadagno per gli artisti diventano i concerti. Musicisti contemporanei e grandi mostri sacri della musica
si lanciano in tour interminabili per il mondo. Gli album pubblicati diventano un pretesto per
pubblicizzare le tournée (e non viceversa come negli anni precedenti).
Emblematico è il caso degli U2 che ottengono uno scarso successo con l'album No Line on the
Horizon, ma fanno il tutto esaurito negli stadi di tutto il mondo con il loro gigantesco 360° Tour, uno
degli spettacoli dal vivo più imponenti mai organizzati.
Indie rock[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Indie rock.

Steven Wilson

Dalla metà degli anni novanta, il termine "musica alternativa" ha perso molto del suo significato
originario, poiché le radio rock abbracciarono forme altamente commercializzate del genere. Dalla fine
del decennio, la musica hip hop scavalcò l'alternative rock nelle vendite, e iniziarono a salire alla ribalta
generi come il pop punk e miscugli fra grunge e rock. Molti gruppi che, per scelta o per destino,
rimasero fuori dal panorama commerciale, diventarono parte del movimento indie rock.[141] I gruppi indie
rock mantennero un completo controllo sulla loro musica e sulle loro carriere, spesso pubblicando
album con le proprie etichette indipendenti, puntando su tour e radio indipendenti o di college per farsi
pubblicità.[142] Collegati più per la loro etica che per il loro approccio musicale, il movimento indie rock
comprende una vasta gamma di stili, da band largamente influenzate dal grunge come i Cranberries e
i Superchunk, band sperimentali come i Pavement fino a cantanti punk-folk singers come Ani DiFranco.
Attualmente, molti paesi hanno una scena indie molto ampia, con band molto meno popolari dei gruppi
commerciali, virtualmente sconosciuti fuori dai loro paesi, ma abbastanza noti per sopravvivere
all'interno di essi.[143] Dal Canada arrivano gli Arcade Fire, autori di un successo che li porterà nel 2011
a vincere un Grammy nella categoria "Miglior album".
Gothic metal[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Gothic metal.

Il gothic metal (o goth metal) è un sottogenere dell'heavy metal e del gothic rock che unisce la sacralità
del doom metal o death-doom con le atmosfere oscure e macabre del gothic rock.[144] Il gothic è un
vasto insieme di sottogeneri con band che applicano l'approccio gothic a stili differenti di heavy metal. Il
gothic nacque nei primi anni novanta in Europa, originato dal death-doom, una fusione di death metal e
doom metal. I testi sono solitamente introspettivi e dark, e traggono ispirazione dai mondi fantastici
del romanzo gotico.
Fra i pionieri del gothic metal, sebbene le band stesse non si sono mai attribuite il titolo di gothic metal,
ci sono i britannici Paradise Lost, My Dying Bride ed Anathema, gli statunitensi Type O Negative, gli
svedesi Tiamat e gli olandesi The Gathering. I norvegesi Theatre of Tragedy hanno introdotto la
compresenza di una voce maschile aggressiva con una voce femminile pulita, un contrasto che da
allora è stato adottato da molti gruppi gothic metal. Durante la metà degli anni novanta,
i Moonspell, Theatres des Vampires e i Cradle of Filth hanno portato l'approccio gothic al black metal.
Dalla fine degli anni novanta i norvegesi Tristania e gli olandesi Within Temptation ed Epica hanno
introdotto una variante del gothic metal chiamata symphonic metal, caratterizzata dall'uso ampio di
sonorità strumenti derivanti dalla musica classica, dall'epica, dalla lirica e dalla sinfonica.
Nel ventunesimo secolo il gothic metal è diventato popolare in Europa, particolarmente in Finlandia con
gruppi come gli Entwine, gli HIM, i The Rasmus, i The 69 Eyes, i Nightwish, i Lullacry, i Poisonblack.
Negli Stati Uniti, comunque, solo poche band come i Type O Negative, gli HIM,[145] gli italiani Lacuna
Coil,[146] gli Evanescence[147] e i Cradle of Filth[148]hanno ottenuto un discreto successo musicale.
Post-hardcore ed emo[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Emo.

Il termine Emo o Emo-core[149] si riferisce ad un genere inizialmente compreso all'interno del punk rock,
ed è perciò considerato un suo sottogenere[150]. Tuttavia, nella sua evoluzione più moderna, il genere
include anche sonorità di tipo melodico orientate all'indie rock e all'alternative rock.

I Fugazi durante un concerto del 2002

Di fondamentale importanza per la genesi dello stile furono gli Hüsker Dü con il loro album Zen
Arcade[151], pubblicato nel 1984 e i Naked Raygun con Throb Throb[152] nel 1985. Questi lavori, sebbene
siano comunque per la gran parte etichettabili come hardcore punk, furono infatti diversi dal sound
hardcore più grezzo e violento visto sino ad allora, e contenevano una maggiore attenzione sia ai testi
che alla tecnica musicale[151], tanto da influenzare moltissimo la scena musicale di Washington
DC tanto che fu proprio in questa zona che venne usato per la prima volta il termine emo[151] per
definire band in sostanza sempre hardcore ma con sonorità più melodiche e ricche. I nomi più
significativi sono Rites of Spring[151], Embrace[151] (il gruppo di Ian MacKaye precedentemente leader
dei Minor Threat che dopo fonderà insieme al cantante dei Rites of Spring i Fugazi, band anch'essa di
grande importanza per l'emo nel finire degli anni ottanta[151]), One Last Wish, Gray Matter, Fire Party e
leggermente dopo Moss Icon[153] e i The Hated[153]. La prima ondata emo iniziò a scemare con lo
scioglimento nei primi anni novanta di molte delle band citate.
A metà anni novanta, il termine "emo" iniziò ad essere usato per indicare la scena musicale indie
influenzata appunto dai Fugazi[151] con sonorità quindi marcatamente pop punk e indie rock[151] Gruppi
come Sunny Day Real Estate e Texas Is the Reason interpretarono il lato più emo dell'indie rock, un
lato più melodico e meno caotico del suo predecessore. La scena "indie-emo" sopravvisse fino alla fine
degli anni novanta, quando molte bands appartenenti ad essa si sciolsero o indirizzarono la propria
musica verso territori più mainstream.
Garage rock/Post-punk revival[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Post-punk revival.

Gli Arctic Monkeys

Il post-punk revival è una corrente di rock alternativo nata negli anni 2000 dove le band riprendono gli
elementi del genere originale dell'inizio degli anni ottanta[154]. Il movimento è assai diffuso nei paesi
anglossassoni quali il Regno Unito e gli Stati Uniti e in diversi paesi del continente europeo, ed è molto
legato alla scena post-punk di Londra e di New York degli anni ottanta.
Il termine post-punk revival fu coniato da vari critici musicali per indicare band come The
Rapture[155], The Strokes(Is This It del 2001)[154] e White Stripes (Elephant, nel 2003, che contiene
Seven Nation Army). Questa ondata di gruppi che riprendono il post-punk inseriscono all'interno della
loro musica elementi dell'indie rock e della dance degli ultimi anni ottanta più o meno come succedeva
per il post-punk che fondeva elementi del krautrock e della musica da discoteca della fine degli anni
settanta.
Una seconda ondata di band garage rock/post-punk revival che hanno ottenuto successi internazionali
sono gli americani The Killers, Kings of Leon, Interpol,[156] i britannici Arctic Monkeys, Franz
Ferdinand, Placebo, The Fratellis, MGMT e LCD Soundsystem e gli australiani Jet.
Metalcore e New Wave of American Heavy Metal[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Metalcore e New Wave of American Heavy Metal.

Il metalcore è un genere consistente nella fusione fra hardcore punk e vari stili di heavy metal[157], in
particolare thrash metal, death metal e melodic death metal[157].
Seppur le origini di questo stile risalgano ai fine anni ottanta, il metalcore rientra in parte nella
cosiddetta New Wave of American Heavy Metal, termine coniato da alcuni critici per intendere una
determinata scena metal nordamericana originatasi sul finire degli anni novanta[158] e che indica tutte
quelle heavy metal band statunitensi e canadesi nate tra il finire degli anni novanta ai primi anni 2000 e
che hanno raggiunto la popolarità con generi come il groove metal, il metalcore e i suoi sottogeneri[159].
Un esempio sono gli Avenged Sevenfold, partiti come band metalcore ed evoluti nel tempo con sonorità
più vicine all'Heavy Metal più tradizionale.
Analogamente alla New Wave of British Heavy Metal, anche questa corrente non è relativa ad un
genere preciso e non indica uno stile preciso, ma si limita a raggruppare diversi gruppi musicali emersi
in un certo periodo storico[159], rigorosamente di nazionalità statunitense e canadese, e relativi a diverse
forme di heavy metal moderno, talvolta anche ibride o con influenze esterne (lo stesso metalcore,
genere principale dell'ondata, è per definizione un ibrido tra hardcore punk e heavy metal)[160]. Il termine
emerso solo recentemente, è in sostanza una classificazione che sta ad indicare il proliferare di metal
band americane in risposta a quelle europee (in particolare scandinave), relative particolarmente a
precisi sottogeneri di heavy metal, su tutti il metalcore.
La NWOAHM spesso viene erroneamente scambiata come un vero e proprio genere a sé stante, ma in
realtà indica solo un raggruppamento di complessi musicali, indifferentemente dallo stile suonato. Le
cause sono da ritrovare nel fatto che la gran parte delle band incluse in questo filone facciano parte
della scena metalcore, fino a portare ad un'ambivalenza dei due termini.
Viene applicato invece il termine "retro-metal" a band come gli australiani Wolfmother, il cui album di
debutto omonimo del 2005 combinava elementi del suono di Deep Purple e Led Zeppelin.
Rock elettronico[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Rock elettronico.
Il rock elettronico o digital rock unisce il rock alla musica elettronica[161] (che può essere intesa sotto
altrettanti sottogeneri che possono variare dalla musica da discoteca,
come house, trance, ambient e electroclash, ad altri generi di elettronica, primo fra tutti
l'industrial).[162] In parole povere, il rock elettronico non è altro che un genere ibrido, dove il largo
impiego di strumentazioni elettroniche, campionamenti e tastiere costituisce la caratteristica
predominante del modo di comporre di alcuni degli artisti del genere.[163]
Gli artisti di questo genere usano sovente suoni artificiali, tramite l'utilizzo
di sintetizzatori, campionatori e drum machine. Il rock elettronico può avere molte sfaccettature, in
quanto i musicisti di questa categoria provengono dai generi più disparati. Caratteristiche simili sono
riscontrabili nel Synth pop, il quale ha in comune con il synth rock il largo uso di suoni elettronici, ma
generalmente più inquadrabili in ambito pop con la minor presenza o assenza di chitarre elettriche, o
possono inquadrarsi all'interno di altri generi quali l'industrial metal o l'electro-punk, a seconda delle
caratteristiche presenti nella propria musica.[164][165] Synth rock, electro rock o rock elettronico, sono
termini generici che ricoprono un'ampia gamma di stili e forme musicali, che in maniera netta o leggera,
uniscono diversi generi musica rock ad altrettanti di musica elettronica.[166]

Impatto culturale[modifica | modifica wikitesto]


Diversi sottogeneri del rock sono diventati centrali per l'identità di un grande numero di sottoculture.
Negli anni cinquanta e sessanta fra i giovani britannici si diffusero le sottoculture Teddy Boy e Rocker,
che ruotavano intorno al rock and roll statunitense.[167] La controcultura hippy degli anni sessanta era
legata strettamente col rock psichedelico.[167] La sottocultura punk degli anni settanta nacque negli Stati
Uniti, ma ereditò il suo look caratteristico dalla stilista britannica Vivienne Westwood: il look punk ideato
da Westwood si diffuse poi in tutto il mondo.[168] Dalla sottocultura punk sono successivamente nate
anche le sottoculture goth ed emo, entrambe caratterizzate da propri look distintivi.[169]

Il Festival di Woodstock del 1969 è stato visto come una celebrazione di uno stile di vita
alternativo alla cultura allora dominante

Quando si sviluppò una cultura rock internazionale, essa sostituì il cinema come la fonte principale di
influenza sulla moda.[170]Paradossalmente, i fan della musica rock hanno spesso diffidato il mondo della
moda, per la sua caratteristica di dare più importanza all'immagine piuttosto che alla sostanza.[170] Le
mode rock sono costituite dalla combinazione di elementi di culture e periodi differenti, che hanno
espresso visioni differenti riguardo alla sessualità; la musica rock, in generale, è stata criticata per aver
propagandato una maggiore libertà sessuale.[170][171] Il rock è stato anche collegato all'uso di
varie droghe: ad esempio il rock psichedelico era associato all'uso di LSD fra anni sessanta e anni
settanta, oltre all'uso di cannabis, cocaina ed eroina, droghe elogiate in alcune canzoni rock.[172][173]
Il rock ha influenzato la mentalità occidentale diffondendo la cultura afroamericana; ma, al contempo, il
rock è stato accusato di essersi appropriato e di aver sfruttato la cultura sopraccitata.[174][175] Mentre la
musica rock ha assorbito molte influenze esterne e ha introdotto al pubblico occidentale diverse
tradizioni musicali,[176] il diffondersi della musica rock in tutto il mondo è stato interpretato come una
forma di imperialismo culturale.[177] La musica rock ha ereditato la tradizione folk delle canzoni di
protesta, con affermazioni politiche su argomenti come guerra, religione, povertà, diritti civili, giustizia e
ambiente.[178]
Sin dalle sue origini la musica rock è stata legata a forme di ribellione contro le norme sociali e
politiche, soprattutto nel rifiuto della cultura dominante nel primo rock and roll e nel rifiuto del punk di
ogni forma di convenzione sociale, e in generale nel carattere anticonsumistico e anticonformistico
della controcultura rock.[179] dall'altra parte, però, essa può essere anche vista come un mezzo di
sfruttamento commerciale di tali idee e come forma di allontanamento dei giovani dall'azione
politica.[180] Secondo alcuni giornalisti, l'adorazione della musica rock non contaminata da altre
espressioni sonore si è a volte tradotta in un pregiudizio negativo ed errato nei confronti della musica di
consumo. Questa tendenza, che è stata definita "rockismo",[181][182][183] si contrappone al cosiddetto
"poptimism", che sarebbe la credenza secondo cui la musica pop è degna di essere presa seriamente
al pari della musica rock.[184]

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