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ABSTRACT ....................................................................................................................................................................... 1
Abstract
Il D.Lgs. 174 del 25 febbraio 2000, che rappresenta la “Attuazione della Direttiva Europea 98/8/CE in materia
immissione sul mercato di biocidi”, disciplina l’immissione sul mercato dei principi attivi e preparati contenenti uno o
più principi attivi, la cui azione è quella di distruggere, eliminare, rendere innocui, con mezzi chimici o biologici,
qualsiasi organismo nocivo.
Sono invece esclusi i prodotti contemplati dalle direttive di cui all'art. 1, comma 2, del decreto, quali le specialità
medicinali per l’uso umano e veterinario, i medicinali omeopatici, gli additivi autorizzati in prodotti alimentari
destinati al consumo umano materiali, gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari, prodotti
cosmetici, i mangimi medicati, ed altri ancora che, appunto, sono specificamente normati.
Vengono fatte salve le misure stabilite dal D.Lgs. 626/94 per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, che,
si può dire, il D.Lgs. 174/00 provvede ulteriormente a puntualizzare e specificare, in materia di principi attivi e
preparati costituiti da uno o più principi attivi, con caratteristiche chimiche o microbiologiche.
La normativa stabilisce che l’introduzione sul mercato di un biocida sia opportunamente regolamentata
mediante la domanda di autorizzazione che viene presentata al Ministero della Sanità, allegando un fascicolo
tecnico redatto secondo i criteri degli Allegati IA, IB, IIA, IIB, IIIA, IIIB del decreto.
L’introduzione di un biocida a basso rischio (cioè in cui siano presenti uno o più principi attivi già iscritti
nell’apposito elenco europeo delle sostanze note) è invece consentita previa registrazione dello stesso da parte
del Ministero della Sanità.
Non sono invece soggetti a richiesta di autorizzazione, né di registrazione i biocidi già inseriti nell’apposito
elenco europeo, mentre è fatto divieto di concedere l’autorizzazione per i biocidi che siano classificati come
tossici, molto tossici, mutageni, tossici per la riproduzione, sulla base dei criteri forniti dal D.Lgs. 285/98 su
classificazione, imballaggi ed etichettatura dei preparati pericolosi.
Il D.Lgs. 174/00 obbliga inoltre, per i biocidi pericolosi, a fornire agli utilizzatori professionali una dettagliata
scheda informativa di sicurezza, che le informazioni sulle caratteristiche di pericolosità, le misure di tutela della
salute dell’uomo, dati ecotossicologici, le norme di comportamento (ove necessario) in caso di emergenza e
pronto soccorso.
L’etichetta sulla confezione disponibile al pubblico non deve essere ingannevole, né amplificare gli effetti del
produttore deve contenere le indicazioni sulle caratteristiche, le modalità di utilizzo, le cautele, gli interventi di
rimozione e pulizia e, nel caso di agenti microbiologici, le misure di sicurezza previste dal D.Lgs. 626/94. Il titolo
VIII, infatti, recava già le misure per la protezione dei lavoratori dagli agenti biologici (microrganismi anche se
geneticamente modificati, colture cellulari ed endoparassiti umani in grado di provocare infezioni, allergie o
intossicazioni), diversificate secondo la classe di rischio (gruppo 1, 2, 3, 4).
Il messaggio pubblicitario relativo ad un biocida sarà accompagnato dalla seguente dicitura "Usare i biocidi con
cautela. Prima dell'uso leggere sempre l'etichetta e le informazioni sul prodotto" e tale dizione deve essere
chiaramente distinguibile rispetto al resto dell'annuncio pubblicitario.
Sia nell’etichetta, che nel messaggio pubblicitario è vietato utilizzare diciture quali "biocida a basso rischio", "non
tossico", "innocuo" o indicazioni analoghe che comportino una sottovalutazione degli effetti potenziali del
prodotto da parte dell'utilizzatore.
E’ sanzionato chiunque immetta sul mercato un biocida senza autorizzazione o un biocida a basso rischio senza
la registrazione prescritta dal presente decreto o ancora analoga sanzione viene applicata per altre inadempienze.
A partire dalla data di entrata in vigore, il Ministero della Sanità , per un periodo di dieci anni ha ancora la
possibilità di applicare la precedente normativa ed autorizzare in via provvisoria l'immissione sul mercato di
biocidi contenenti principi attivi non ancora compresi negli elenchi europei qualora si trovino sul mercato alla
predetta data quali principi attivi di un biocida per scopi diversi da quelli della ricerca e sviluppo scientifici e di
processo. Lo stesso Ministero revocherà o modificherà le autorizzazione o registrazioni, man mano in base alle
decisioni europee di inclusione o meno nell’elenco delle sostanze note.
Il fascicolo tecnico
Un biocida viene autorizzato dal Ministero della Sanità quando i suoi principi attivi sono iscritti negli elenchi
comunitari di cui alla direttiva europea, oppure quando viene accertato, in base alla valutazione da parte del
ministero dei fascicoli tecnici presentati dal richiedente l’efficacia e la non pericolosità per l’uomo, l’ambiente e
gli animali del biocida stesso.
Per l’ottenimento della registrazione o dell’autorizzazione, il richiedente presenta:
a) un fascicolo, o una lettera d'accesso (la lettera è prevista quando il richiedente dà l’autorizzazione al Ministero
per mettere a disposizione i dati tecnici presentati di altri richiedenti), rispondente ai requisiti di cui agli allegati
IB, IIB, IIIB;
b) per ogni principio attivo contenuto nel biocida, un fascicolo, o una lettera d'accesso, rispondente ai requisiti di
cui agli allegati IA, IIA, IIIA.