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30 maggio 2019 - 03:30 > Versione online

Teatro Mancinelli di Orvieto, presentata la


stagione teatrale 2019/2020
ORVIETO - Con un cartellone di titoli tra le migliori proposte del panorama teatrale italiano, il
Mancinelli ad autunno tornerà ad alzare il sipario con una ricchezza di offerte culturali
contraddistinte da quell’indubbia qualità che da sempre caratterizza il suo programma artistico.
La Stagione Teatrale 2019-2020 è stata presentata al Ridotto della sala da Pino Strabioli,
responsabile della direzione artistica, e dagli altri membri del consiglio di amministrazione di
Associazione TeMa. Sabato 28 settembre, ore 20:30
IL BARBIERE DI SIVIGLIA direttore Salvatore Percacciolo scene Andrea Stanisci costumi
Clelia De Angelis regia Paolo Rossi
Doppia compagnia di cantanti (persino, in alcuni casi, tre interpreti per un ruolo), attori della
compagnia di Paolo Rossi e mimi saranno tutti all’opera. “Il ritmo dell’orologio perfetto creato
dal grande Rossini sarà il motivo conduttore del nostro lavoro di gruppo”, così sostiene il celebre
attore e regista Paolo Rossi, perfettamente d’accordo con le intenzioni interpretative del direttore
Salvatore Percacciolo, giovane ma con esperienze internazionali e direzioni in importanti teatri.
Inaugurazione Stagione Teatrale Sabato 19 ottobre, ore 21
LE PAROLE NOTE con Giancarlo Giannini e il Marco Zurzolo Quartet produzione Cabiria
Production
Il recital è un singolare incontro di letteratura e musica. L’attore, particolarmente esperto
nell’analisi della parola, recita una serie di brani e poesie al grande pubblico da Pablo Neruda,
Garcia Lorca, Marquez, ai più classici come Shakespeare, Angiolieri, Salinas. Vari autori e un
unico tema: l’amore, la donna, la passione…La vita! Un viaggio nell'universo femminile che
rompe i confini geografici e temporali. L'interpretazione di Giannini s'intreccia con l'esecuzione
dei brani in chiave jazz della tradizione napoletana proposti dal Marco Zurzolo Quartet.
(Ottobre, data da definire)
SPETTATTORI di Michael Frayn con Pino Strabioli, Orsetta De Rossi, Luca Ferrini e con
Alessandra Ferro, Alberto Melone, Lucia Tamborrino, Luca Staiano, Chiara Vinci, Stefano La
Cava, Andrea Verticchio, Chiara Ricci regia Pino Strabioli produzione Alt Academy
Gli spettatori entrano in sala e si ritrovano di fronte altri spettatori che li guardano prendere posto.
Il sipario si alza e sono gli stessi spettAttori a dare voce ai pensieri degli spettatori. Gli uni
rappresentano gli altri, con le loro stesse reazioni, con i loro commenti ad alta voce, con i loro
piccoli tic, con la loro quotidianità. Gli spettAttori riproducono ciò che il pubblico di teatro fa tra
le file di platea: ed ecco i ritardatari per problemi di parcheggio che tentano di prender posto, i
colpi di tosse che si contagiano di poltrona in poltrona, il signore che si sveglia improvvisamente
sussultando. I riflettori illuminano atteggiamenti e dinamiche che, prese in prestito al buio della
platea, prendono vita su una seconda platea, specchio e lente d’ingrandimento. Giocando con i
caratteri, lo spettacolo garantisce divertimento e riflessione al tempo stesso, grazie ad un testo
geniale ed incisivo, che fa del “comune” il perno della sua esilarante comicità.
Sabato 23 novembre ore 21 – Domenica 24 novembre ore 17
L’ANIMA BUONA DI SEZUAN di Bertold Brecht traduzione e adattamento Roberto Menin con
Monica Guerritore, Matteo Cirillo, Alessandro Di Somma, Vincenzo Gambino, Francesco
Godina, Diego Migeni, Lucilla Mininno, Marco Zordan regia Monica Guerritore ispirata
all’edizione di Giorgio Strehler (Milano 1981) produzione ABC produzioni e La Contrada-Teatro
Stabile di Trieste
Non occorrono presentazioni per la regina del teatro italiano, Monica Guerritore, attrice dal
talento purissimo che ha cesellato una carriera impossibile da compendiare. I suoi spettacoli
teatrali, dei quali da oltre dieci anni è anche regista, offrono continui spunti di riflessione sulla

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ricchezza dei rapporti umani, mostrando una brillante capacità di penetrazione nei recessi della
psiche e della coscienza dei personaggi. L’anima di Sezuan vede Monica Guerritore nel doppio
ruolo della buona prostituta Shen-Te e del suo perfido ed inventato cugino. La regia è curata dalla
stessa Guerritore, ispirata alla versione che Giorgio Strehler diresse nel 1981 al Piccolo Teatro di
Milano. Un nuovo allestimento – pensato per la contemporaneità teatrale che ci circonda – ma
con un legame strettissimo all’immenso patrimonio della tradizione milanese.
Mercoledì 27 novembre ore 21
MAROCCHINATE di Simone Cristicchi e Ariele Vincenti con Ariele Vincenti musiche eseguite
dal vivo da Marcello Corvino regia Nicola Pistoia produzione Corvino Produzioni
Lo spettacolo racconta i terribili giorni decisivi e successivi allo sfondamento, da parte degli
Alleati, della linea di Montecassino, ultimo baluardo tedesco. Apparentemente la guerra è finita e
l’Italia è libera, ma non per le popolazioni di gran parte del basso Lazio. Siamo in un paese della
Ciociaria e Angelino, pastore locale, ci racconta la semplice ma faticosa vita contadina della sua
zona prima della guerra. Vita che viene sconvolta con l’arrivo delle truppe Marocchine, aggregate
agli Alleati, ai quali viene affidato il compito di entrare nella rocciosa difesa tedesca. La nostra
recensione
(Dicembre, data da definire)
ELEGANZISSIMA di e con Drusilla Foer una produzione artistica di Franco Godi in accordo di
distribuzione con Sava srl
Il recital e un mish-mash emotivo e musicale, scritto e diretto da Madame Foer, che racconta, con
humour tagliente e commovente malinconia, aneddoti e ricordi intensi della sua vita straordinaria,
vissuta fra la Toscana, Cuba, l'America e l'Europa, e costellata di incontri e grandi amicizie con
persone fuori dal comune e personaggi famosi, fra il reale e il verosimile. Essenziali al racconto
sono le canzoni, legate a quei momenti di vita, che Drusilla Foer, icona di stile e musa di grandi
fotografi e stilisti, interpreta accompagnata al pianoforte dal Maestro Loris di Leo e con la
partecipazione di Nico Gori solista d'eccezione al clarinetto e al sax. Madame Foer canta i brani
di Brel/Battiato, Chaplin, Amy Winehouse, Gaber, Jannacci, Bowie, Don Backy,
Tosti/D'Annunzio, Milly e altri. Eleganzissima"e soprattutto uno spettacolo ricco di musica, un
viaggio nella realta cosi poco ordinaria di un personaggio realmente straordinario, in
un'alternanza di momenti che strappano la risata e altri dall'intensita commovente.
Sabato 21 dicembre ore 21
FRANZ SCHUBERT
In occasione delle festività natalizie, i giovani musicisti dell’Orchestra Pueri Symphonici, in
collaborazione con coro polifonico e 3 solisti, si esibiscono in un concerto particolarmente
suggestivo dedicato a Franz Schubert. L’evento comprende l’esecuzione di Standchen op.135, D.
920 (orchestrazione L. Lupi), Sinfonia n.5, D. 485 in Si bemolle maggiore, Elrkonig op.1, D. 328
(orchestrazione H. Berlioz), Messa n.2, D.167 in Sol maggiore.
Domenica 9 febbraio ore 17
FRATE SOLE poema in 4 canti di Luigi Mancinelli, per la visione storica di Mario Corsi
Proiezione del film muto Frate Sole con l’esecuzione in simultanea della colonna sonora originale
di Luigi Mancinelli
Versione per coro e pianoforte – prima esecuzione assoluta Coro da definire (70 cantori) Marco
Scolastra (pianoforte)
Frate Sole è un film biografico del 1918, diretto da Ugo Falena e Mario Corsi, sulla vita di San
Francesco d’Assisi. Venne presentato in prima al Cinema-Teatro Augusteo di Roma con
l’esecuzione dal vivo di coro ed orchestra, diretti dal M° Luigi Mancinelli (Orvieto 1848 - Roma
1921), direttore d’orchestra e compositore, primo a far conoscere Wagner in Italia nel 1880 e
artefice del successo di Cavalleria rusticana di Mascagni nel 1890. Frate Sole, che fu presentato
come “Poema sinfonico e corale in quattro canti di Luigi Mancinelli, per la visione storica di
Mario Corsi”, rivoluzionò la musica da film. Girato in esterni ad Assisi, Gubbio, Perugia e sul

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Lago Trasimeno, è il film più importante di Mario Corsi, giornalista, commediografo e regista.
Accanto al suo nome va ricordato quello del produttore e co-regista Ugo Falena, geniale cineasta,
autore di teatro, produttore. Frate Sole, che ripercorre la vita e l’epoca di San Francesco d'Assisi,
si ispira al Cantico da lui scritto in volgare umbro poco prima della sua morte (1226) per
celebrare il Creatore attraverso l’esaltazione delle sue creature: l’acqua, il fuoco, le stelle, la luna
e la stessa morte. Mario Corsi ne ricavò 4 episodi: Il bacio del lebbroso, Sulle orme del Poverello
d’Assisi, Il tempio, Le stigmate.
(Data da definire)
BUON ANNO, RAGAZZI di Francesco Brandi con Francesco Brandi, Loris Fabiani, Miro
Landoni, Daniela Piperno, Sara Putignano regia Raphael Tobia Vogel
La storia è incentrata su Giacomo, un insegnante di filosofia, scrittore precario, compagno e padre
ancora più precario, che si trova a passare da solo, per sua scelta, la notte di Capodanno. A poco a
poco questa solitudine svanisce e la sua casa si riempirà di persone che, invece, per un motivo o
per un altro, consapevolmente o inconsapevolmente, hanno bisogno di lui, quantomeno hanno
bisogno di dirgli qualcosa. Ed è proprio qui, il problema. Quanto siamo capaci di dirci le cose per
quelle che sono? Usando cioè i termini giusti, senza girarci attorno. Buon anno, ragazzi è una
riflessione sulla nostra difficoltà di gestire gli affetti, sulla nostra patologica incapacità di
utilizzare un dizionario corretto, leale, e, perché no, dolce, con le persone che ci stanno più vicine,
con le quali, invece, siamo capacissimi di scontrarci in una quotidianità che nella migliore delle
ipotesi ci appare noiosa. Fino a quando però non arriva l’imprevisto, che ci spaventa e ci porta a
un passo dal baratro e ci costringe a mettere in salvo, letteralmente e non, la nostra vita, che è
l’unica cosa che non può mai passare in secondo piano.
Martedì 11 febbraio ore 21 – Mercoledì 12 febbraio ore 21
SKIANTO di e con Filippo Timi luci Gigi Saccomandi costumi Fabio Zambernardi produzione
Teatro Franco Parenti
Una favola amara, un testo spiazzante che mescola rabbia e dolore ad una esilarante ironia-pop.
Sul palco un anticonvenzionale, istrionico e intimo Filippo Timi. “Una sarabanda di lampi
immaginifici e sferzate emotive invade la scena mescolando nell’impatto dolce di una favola pop
senza lieto fine, l’irrefrenabile ricerca di un’identità fuori dalla “handicappitudine”. “Skianto è la
bocca murata. È il racconto di un ragazzo disabile che ha il cancello sbarrato. Io spalancò quella
bocca in un urlo di Munch. Gli esseri umani sono disabili alla vita. E siamo tutti un po’ storti se ci
confrontiamo alla grandezza della Natura. Esiste una disabilità non conclamata che è
l’isolamento, l’incapacità di fare uscire le voci”. (Filippo Timi)
Domenica 23 febbraio ore 17
MARIA CALLAS • MASTER CLASS di Terrence McNally con Mascia Musy, Sarah Biacchi
(soprano), Chiara Maione (soprano), Andrea Pecci (tenore), Diego Moccia (pianista) regia
Stefania Bonfadelli produzione Società per Attori
Un ricordo della divina Callas a quarant’anni dalla morte, un omaggio alla vita, al fascino,
all’eleganza e all’arte di colei che per molti è stato il più grande soprano di tutti i tempi. In
“Master Class” Terrence McNally ripercorre la vita, l’arte, l’ascesa e il graduale distacco dal
mondo del grande soprano greco. In questa piéce. Che vede come protagonista Mascia Musy –
attrice intensa e raffinata, capace di dar voce alla complessa personalità di un’artista dalle mille
sfaccettature, al suo carisma e ai toni amari del declino di una carriera inimitabile – Terrence
McNally focalizza l’attenzione sulle lezioni che la Callas tenne alla Juilliard School Music di
New York dopo essersi ritirata dalla scena. La grande artista rievoca la propria leggenda pubblica
e privata senza risparmio di frecciate, mentre si diletta a usare come cavie e vittime sacrificali gli
allievi che seguono le sue lezioni. La commedia è incentrata sui momenti dell’ascesa al tempio
scaligero; la “divina” torna quindi a recitare i suoi personaggi e ci conduce, con un ulteriore
passaggio, nell’impasse tormentosa dei rapporti amorosi con gli uomini della sua vita: un
paternalista Meneghini e un volgare e spietato Onassis, scendendo molto nell’intimo con
l’inevitabile approdo al melodramma. Lo spettacolo si avvale della regia del soprano Stefania

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Bonfadelli, acclamata interprete belcantista.


(Marzo, data da definire)
CARTA STRACCIA Storia romantica con musica nella Roma del 1968 uno spettacolo di Mario
Gelardi con Pino Strabioli e Sabrina Knaflitz e con Barnaba Bonafaccia produzione Alt Academy
Produzioni
É da poco iniziato il 1968. Roma è in fermento. C’è il cinema, la moda, la musica; ci sono gli
studenti che protestano, le donne che chiedono il cambiamento. Patty Pravo è la regina del
“Piper”. Insomma è l’inizio di una rivoluzione. In un piccolo laboratorio di carta artigianale
lavorano Teresa e Agostino, due fratelli che, a malincuore, sono costretti a convivere. Il loro
mondo è tra quelle quattro mura, e la rivolta sembra davvero distante dalle loro tranquillissime
vite. Talmente tranquille che anche la loro attività ormai sembra un ricordo del passato, tanto da
convincerli a chiudere la bottega e ritornare al paese natio dove il padre aveva lasciato loro una
casa in eredità. La storia inizia da qui, dall’ultimo girono di apertura del loro piccolo laboratorio
di carta artigianale, quando un periodo della loro vita sembra essere terminato e un altro, ancora
più tranquillo, pare stia per iniziare. Ma le strade della loro vita sono imprevedibili e in quell’anno
di svolta tutto sembra possibile. “La svolta” si presenta sotto le sembianze di Remo, nipote mai
conosciuto, figlio di una sorellastra quasi dimenticata.
2 serate consecutive (date da definire)
L’AMOR MI PRENDE E LA BELTA’ MI LEGA Suoni e visioni per Michelangelo nuovo
progetto multimediale in due quadri
PRIMO QUADRO PROIEZIONE (52’) La Cappella Sistina raccontata da Antonio Paolucci regia
Nino Criscenti testo e commento in video Antonio Paolucci
31 ottobre 1512: Giulio II entra nella Sistina. L’opera di Michelangelo finita. Sguardi stupiti, non
solo per la bellezza e la perfezione. Di fronte agli accostamenti cromatici e alle torsioni dei corpi,
tutti sentono di trovarsi di fronte a una novità assoluta: la pittura non è più come prima. A
raccontare la Sistina, nella Cappella stessa, è Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani: le
scene bibliche, gli Ignudi, i Veggenti, le lunette e le vele, i pennacchi. E la parete del Giudizio che
Michelangelo dipingerà anni dopo, tra il 1537 e il 1541. Intorno quello che già c’era, le Storie di
Mosè e le Storie di Cristo dipinte a fine ‘400 da artisti come Botticelli, Perugino, Ghirlandaio.
ESECUZIONE (22’) Seven Sonnets of Michelangelo. Ciclo di sette liriche per tenore e pianoforte
op. 22 di Benjamin Britten composto nel 1940 per il tenore Peter Pears su testi di Michelangelo
Buonarroti, inneggianti al suo amore senile per Tommaso Cavalieri e scritti intorno al 1555. Mark
Milhofer tenore Marco Scolastra pianoforte
SECONDO QUADRO PROIEZIONE (52’) Michelangelo sconosciuto. Gli affreschi della
Cappella Paolina regia Nino Criscenti commento in videoAntonio Paolucci
Sei metri e sessanta per sei e venticinque ciascuno misurano i due quadroni dipinti ad affresco da
Michelangelo nella Cappella Paolina. Un’impresa sofferta: si mette all’opera che ha 67 anni e
finisce che ne ha 75. È il novembre del 1542 quando entra nella cappella che Paolo III Farnese
aveva fatto costruire ad Antonio da Sangallo il giovane. Un anno prima, nell’ottobre del 1541,
aveva terminato il Giudizio Universale nella Sistina. Adesso è di nuovo sui ponteggi, con un solo
aiuto, un giovane che gli macina i colori. «La pittura, e massimamente il lavorare in fresco, non è
arte da vecchi», confida a Giorgio Vasari.
ESECUZIONE (35’) Suite su versi di Michelangelo Buonarroti Ciclo per voce di basso e
pianoforte di Dmitrij Sostakovic. Composto nel 1974, comprende, nella traduzione russa di
Abram Efros, undici brani poetici su temi amorosi, esistenziali, politici e artistici. Scelti dal
compositore e da lui stesso corredati di nuovi titoli. Mirco Palazzi basso Marco Scolastra
pianoforte
(Data da definire)
FRA DUE PIANOFORTI Rimbalzi fra classica e improvvisazione Ramberto Ciammarughi
pianoforte Marco Scolastra pianoforte Liberamente su: Girolamo Frescobaldi, Gerog Friedrich

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Handel, Johann Sebastian Bach, Giovanni Battista Pescetti, Franz Joseph Haydn, Wolfgang
Amadeus Mozart, Ludwig van Beethoven, Fryderyk Chopin, Sergej Prokofiev, Arvo Part
Fra due pianoforti è un gioco di relazioni pericolose, un dialogo tra l’apparente immobilità della
pagina scritta e il “rischio calcolato” della pura invenzione, ma anche un grande divertissement.
La riscrittura pianistica è concepita estemporaneamente: ascolto e creazione avvengono nello
stesso momento. Il dialogo e il gioco tra i due pianoforti apre un nuovo spazio espressivo e al
tempo stesso determina anche un limite all’indefinita possibilità di creare e variare. Un omaggio a
molti musicisti del passato per i quali - spesso - la pratica dell’improvvisazione era una gioiosa
consuetudine
(Data da definire)
LUDWIG VAN BEETHOVEN INTEGRALE DELLE COMPOSIZIONI PER PIANOFORTE A
QUATTRO MANI Duo pianistico Orazio Maione & Marco Scolastra
Il sommo musicista di Bonn compose quattro opere originali per pianoforte a quattro mani - le
Otto variazioni su un tema del conte Waldstein, le Tre marce op. 45, la Sonata in re maggiore op.
6, le Sei variazioni su Ich denke dein - e trascrisse la grandiosa Grosse Fuge dall’originale per
quartetto d’archi. A propone l’integrale delle composizioni per pianoforte a quattro mani di
Ludwig van Beethoven sono due musicisti di grande talento, Orazio Maione e Marco Scolastra.
Maione ha debuttato a vent’anni al Teatro San Carlo di Napoli e in seguito ha svolto attività
concertistica per alcune tra le maggiori istituzioni musicali italiane, come solista, camerista e con
importanti istituzioni sinfoniche. All’estero è stato ospite di istituzioni quali i teatri del Louvre e
Chatelet a Parigi e per i concerti di St. John’s Smith Square a Londra. Marco Scolastra, come
solista, in formazioni cameristiche e con orchestra si è esibito per importanti istituzioni musicali
italiane e straniere. Ha collaborato con grandi nomi della musica e del teatro e suonato sotto la
guida di importanti direttori d’orchestra anche all’estero.
(Data da definire)
IL GIOCATTOLAIO con Francesco Montanari e Andrea Delogu regia Lorenzo Gioielli
Un serial killer che non uccide ma disattiva, letteralmente, le giovani donne che aggredisce. Le
colpisce chirurgicamente e le trasforma in vegetali che assistono alla propria vita senza nessuna
possibilità di intervento e senza più poter comunicare in nessun modo. Dei terapeuti tentano, se
non altro, di confortarle, attenti a ogni minimo, seppur impossibile, miglioramento. Una sera un
giovane uomo si presenta casualmente alla porta di una delle psichiatre che si occupano delle
ragazze mutilate. Non è il serial killer, ma egli e la psichiatra iniziano uno strano gioco, in cui la
seduzione e la paura la fanno da padrone, in un’alternanza di ruoli che crea molte domande
sull’identità di entrambi. E sulla nostra. Chi siamo? Delle vittime o dei carnefici? O entrambi?
Chi vorremmo essere? Chi possiamo essere? La vicenda procede tra sorprese, colpi di scena,
mutazioni d’identità.
(Data da definire)
RBR Dance Company THE MAN Spettacolo in co-produzione con la Camerata Musicale Barese.
La Passione racconta di un uomo e del suo tormento, del suo sacrificio come manifestazione
d’amore infinito, eroico e tenace. Uno spettacolo che ‘danza’ l’aspirazione di qualcosa di
superiore, elevando metaforicamente con le evoluzioni ballate una ricerca di senso, una
riflessione sul male fuori e dentro di noi, la lotta ancestrale tra bene e male e l’immenso potere
dell’amore e del perdono. La narrazione coreutica è composta da quadri e soluzioni registiche
significative che offrono spunti di riflessione e aprono ad orizzonti di significato “altri” rispetto a
quelli della semplice quotidianità ed esperienza terrena della vita umana. Ogni dolore, ogni
agonia, ogni dubbio che pervade la storia è espresso in danza con grande impatto, movimenti
perfetti all’interno di un’atmosfera sospesa e a tratti rarefatta, che coinvolge gli spettatori come
moderni testimoni di un’immortale messaggio esistenziale.
#TeatroMemoria - Giornate della Memoria e del Ricordo Spettacoli gratuiti per le scuole
Mercoledì 23 ottobre ore 11 Compagnia Formediterre Omaggio a Gianni Rodari LA FIERA DEI

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SOGNI Liberamente tratto dagli scritti di Gianni Rodari


Ad un anno dal centenario della nascita del grande autore (1920-2020) e dopo il successo de La
casa degli errori, la Compagnia Formediterre torna al Mancinelli per proporre agli studenti delle
scuole primarie un appuntamento dedicato alla fantasia. Il lavoro si ispira ai numerosi testi di
Gianni Rodari che, in una sequenza di quadri scenici, intendono accompagnare i piccoli spettatori
in un percorso educativo e divertente, celebrando così uno dei maggiori autori, di fama
interazionale, per ragazzi. Dalle Fiabe lunghe un Sorriso, passando per la Grammatica della
Fantasia accompagnati da Giovannino Perdigiorno, narrando le Filastrocche in Cielo e in terra e
tante altre storie, lo spettacolo si evolve in numerosi momenti di recitazione, storie raccontate
cantando e filastrocche danzate. Un excursus della produzione letteraria dell’autore mirata a
ricordare lo straordinario impegno che Rodari ha avuto nella letteratura mondiale, facendone
conoscere le opere.
In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne CINQUE VOLTI DI
DONNA. CARNE RIBELLE interpretazione e regia Diana Iaconetti immagini di scena e voce off
Fabio Di Biagio addetto alle musiche, alle proiezioni di scena e agli effetti sonori Saverio Conte
Attraverso cinque monologhi di autori diversi, Diana Iaconetti interpreta cinque donne ribelli che
hanno detto NO alla sopraffazione, alla violenza, all’ingiustizia e all’illegalità. I monologhi in
scena sono:
Terremoto di Marco Costantini - Scelgo di essere libera di Diana Iaconetti - Alina. Autobiografia
di una schiava di Giovanni Garufi Bozza - Mamma ‘ndrangheta di Nuccia Martire (finalista al
premio Mattarella 2018) -
Io pentita dell’antimafia di Carmine Monaco
Lunedì 27 gennaio ore 11 in occasione della Giornata della Memoria / Shoah LA BAMBOLA
SPEZZATA di Emilia De Rienzo con Alessandra Ferro e Patrizia Bellucci alla fisarmonica da
Marcello Fiorini regia Gianni De Feo
Una madre abbandona la figlia ancora infante per consacrarsi alla fede nazista. Si ritrovano dopo
anni, cercando di capirsi, rimestando nella loro vita, in uno spazio onirico e irreale. La madre,
scolpita in una età indefinibile, è deturpata dai segni di un agghiacciante addestramento di
disumanizzazione. La figlia, decisa a riscattare il proprio dolore, spera in un pentimento. In una
vecchia valigia è custodita una bambola, unica testimone. Il ritmo è serrato e forte. L’atmosfera
tagliente. I due personaggi si affrontano in un feroce scontro vittima-carnefice. Ma i ruoli possono
ribaltarsi. La madre chiede, implora di essere chiamata mamma. La figlia rifiuta, incapace di
pronunciare quella parola mai detta prima. Non vuole, non può amarla.
Venerdì 20 marzo ore 11 (data da confermare) in occasione della Giornata della memoria e
dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie IL VIAGGIO DI NICOLA CALIPARI di
Fabrizio Coniglio diretto e interpretato da Fabrizio Coniglio e Alessia Giuliani
Il viaggio di Nicola Calipari apre la riflessione sul diritto alla legalità e sul desiderio di giustizia e
di verità per uno dei casi più controversi dalla storia italiana: la morte dell’agente del Sismi
Nicola Calipari, inviato nel 2005 a Baghdad per coordinare l’operazione di liberazione della
giornalista de ‘Il Manifesto’ Giuliana Serena, rapita da un commando armato mentre si recava ad
effettuare alcune interviste ai profughi di Falluja. Un mese di domande senza risposte con la
giornalista nelle mani del gruppo di estremisti. Poi, il 4 marzo, Al Jazeera annuncia la liberazione
della giornalista. L'autovettura dei servizi segreti italiani con a bordo Giuliana Sgrena e Nicola
Calipari, giunta nei pressi dell'aeroporto di Baghdad, dove l'attendeva un aereo per rientrare in
Italia, in prossimità di un posto di blocco americano veniva fatta oggetto da quest'ultimi di
numerosi colpi d'arma da fuoco, un “fuoco amico” che arriva all’improvviso, nel buio: l’euforia
che diventa tragedia, incredulità, senso di impotenza. Muore Nicola Calipari e rimangono feriti
Giuliana Sgrena e l'autista Andrea Carpani. Uno spettacolo con la volontà di condurre lo
spettatore a una riflessione e a un desiderio di giustizia e di verità più che a facili e a non obiettivi
sentimenti antiamericani.
Concerti di musica ( COVER D'AUTORE ) in abbinamento a degustazioni di Vini di Orvieto -

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programma in via di definizione


5 appuntamenti musicali che vedranno come protagoniste cover band locali e del territorio
circostante che proporranno brani di gruppi o artisti famosi: Pink Floyd, Fabrizio De Andrè, Guns
N’ Roses, Ligabue. Tra le band che hanno già confermato la loro partecipazione all’iniziativa ci
sono i Bartender. Grazie alla collaborazione del Consorzio Vino Orvieto, gli appuntamenti
musicali saranno impreziositi da degustazioni di diversi vini locali presso il Ridotto del
Mancinelli.
TEATRO MANCINELLI DI ORVIETO, Corso Cavour 122, stagione a partire dal 28 settembre
2019. Per ulteriori informazioni: telefono 0763.340493 - sito internet

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