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ricchezza dei rapporti umani, mostrando una brillante capacità di penetrazione nei recessi della
psiche e della coscienza dei personaggi. L’anima di Sezuan vede Monica Guerritore nel doppio
ruolo della buona prostituta Shen-Te e del suo perfido ed inventato cugino. La regia è curata dalla
stessa Guerritore, ispirata alla versione che Giorgio Strehler diresse nel 1981 al Piccolo Teatro di
Milano. Un nuovo allestimento – pensato per la contemporaneità teatrale che ci circonda – ma
con un legame strettissimo all’immenso patrimonio della tradizione milanese.
Mercoledì 27 novembre ore 21
MAROCCHINATE di Simone Cristicchi e Ariele Vincenti con Ariele Vincenti musiche eseguite
dal vivo da Marcello Corvino regia Nicola Pistoia produzione Corvino Produzioni
Lo spettacolo racconta i terribili giorni decisivi e successivi allo sfondamento, da parte degli
Alleati, della linea di Montecassino, ultimo baluardo tedesco. Apparentemente la guerra è finita e
l’Italia è libera, ma non per le popolazioni di gran parte del basso Lazio. Siamo in un paese della
Ciociaria e Angelino, pastore locale, ci racconta la semplice ma faticosa vita contadina della sua
zona prima della guerra. Vita che viene sconvolta con l’arrivo delle truppe Marocchine, aggregate
agli Alleati, ai quali viene affidato il compito di entrare nella rocciosa difesa tedesca. La nostra
recensione
(Dicembre, data da definire)
ELEGANZISSIMA di e con Drusilla Foer una produzione artistica di Franco Godi in accordo di
distribuzione con Sava srl
Il recital e un mish-mash emotivo e musicale, scritto e diretto da Madame Foer, che racconta, con
humour tagliente e commovente malinconia, aneddoti e ricordi intensi della sua vita straordinaria,
vissuta fra la Toscana, Cuba, l'America e l'Europa, e costellata di incontri e grandi amicizie con
persone fuori dal comune e personaggi famosi, fra il reale e il verosimile. Essenziali al racconto
sono le canzoni, legate a quei momenti di vita, che Drusilla Foer, icona di stile e musa di grandi
fotografi e stilisti, interpreta accompagnata al pianoforte dal Maestro Loris di Leo e con la
partecipazione di Nico Gori solista d'eccezione al clarinetto e al sax. Madame Foer canta i brani
di Brel/Battiato, Chaplin, Amy Winehouse, Gaber, Jannacci, Bowie, Don Backy,
Tosti/D'Annunzio, Milly e altri. Eleganzissima"e soprattutto uno spettacolo ricco di musica, un
viaggio nella realta cosi poco ordinaria di un personaggio realmente straordinario, in
un'alternanza di momenti che strappano la risata e altri dall'intensita commovente.
Sabato 21 dicembre ore 21
FRANZ SCHUBERT
In occasione delle festività natalizie, i giovani musicisti dell’Orchestra Pueri Symphonici, in
collaborazione con coro polifonico e 3 solisti, si esibiscono in un concerto particolarmente
suggestivo dedicato a Franz Schubert. L’evento comprende l’esecuzione di Standchen op.135, D.
920 (orchestrazione L. Lupi), Sinfonia n.5, D. 485 in Si bemolle maggiore, Elrkonig op.1, D. 328
(orchestrazione H. Berlioz), Messa n.2, D.167 in Sol maggiore.
Domenica 9 febbraio ore 17
FRATE SOLE poema in 4 canti di Luigi Mancinelli, per la visione storica di Mario Corsi
Proiezione del film muto Frate Sole con l’esecuzione in simultanea della colonna sonora originale
di Luigi Mancinelli
Versione per coro e pianoforte – prima esecuzione assoluta Coro da definire (70 cantori) Marco
Scolastra (pianoforte)
Frate Sole è un film biografico del 1918, diretto da Ugo Falena e Mario Corsi, sulla vita di San
Francesco d’Assisi. Venne presentato in prima al Cinema-Teatro Augusteo di Roma con
l’esecuzione dal vivo di coro ed orchestra, diretti dal M° Luigi Mancinelli (Orvieto 1848 - Roma
1921), direttore d’orchestra e compositore, primo a far conoscere Wagner in Italia nel 1880 e
artefice del successo di Cavalleria rusticana di Mascagni nel 1890. Frate Sole, che fu presentato
come “Poema sinfonico e corale in quattro canti di Luigi Mancinelli, per la visione storica di
Mario Corsi”, rivoluzionò la musica da film. Girato in esterni ad Assisi, Gubbio, Perugia e sul
Lago Trasimeno, è il film più importante di Mario Corsi, giornalista, commediografo e regista.
Accanto al suo nome va ricordato quello del produttore e co-regista Ugo Falena, geniale cineasta,
autore di teatro, produttore. Frate Sole, che ripercorre la vita e l’epoca di San Francesco d'Assisi,
si ispira al Cantico da lui scritto in volgare umbro poco prima della sua morte (1226) per
celebrare il Creatore attraverso l’esaltazione delle sue creature: l’acqua, il fuoco, le stelle, la luna
e la stessa morte. Mario Corsi ne ricavò 4 episodi: Il bacio del lebbroso, Sulle orme del Poverello
d’Assisi, Il tempio, Le stigmate.
(Data da definire)
BUON ANNO, RAGAZZI di Francesco Brandi con Francesco Brandi, Loris Fabiani, Miro
Landoni, Daniela Piperno, Sara Putignano regia Raphael Tobia Vogel
La storia è incentrata su Giacomo, un insegnante di filosofia, scrittore precario, compagno e padre
ancora più precario, che si trova a passare da solo, per sua scelta, la notte di Capodanno. A poco a
poco questa solitudine svanisce e la sua casa si riempirà di persone che, invece, per un motivo o
per un altro, consapevolmente o inconsapevolmente, hanno bisogno di lui, quantomeno hanno
bisogno di dirgli qualcosa. Ed è proprio qui, il problema. Quanto siamo capaci di dirci le cose per
quelle che sono? Usando cioè i termini giusti, senza girarci attorno. Buon anno, ragazzi è una
riflessione sulla nostra difficoltà di gestire gli affetti, sulla nostra patologica incapacità di
utilizzare un dizionario corretto, leale, e, perché no, dolce, con le persone che ci stanno più vicine,
con le quali, invece, siamo capacissimi di scontrarci in una quotidianità che nella migliore delle
ipotesi ci appare noiosa. Fino a quando però non arriva l’imprevisto, che ci spaventa e ci porta a
un passo dal baratro e ci costringe a mettere in salvo, letteralmente e non, la nostra vita, che è
l’unica cosa che non può mai passare in secondo piano.
Martedì 11 febbraio ore 21 – Mercoledì 12 febbraio ore 21
SKIANTO di e con Filippo Timi luci Gigi Saccomandi costumi Fabio Zambernardi produzione
Teatro Franco Parenti
Una favola amara, un testo spiazzante che mescola rabbia e dolore ad una esilarante ironia-pop.
Sul palco un anticonvenzionale, istrionico e intimo Filippo Timi. “Una sarabanda di lampi
immaginifici e sferzate emotive invade la scena mescolando nell’impatto dolce di una favola pop
senza lieto fine, l’irrefrenabile ricerca di un’identità fuori dalla “handicappitudine”. “Skianto è la
bocca murata. È il racconto di un ragazzo disabile che ha il cancello sbarrato. Io spalancò quella
bocca in un urlo di Munch. Gli esseri umani sono disabili alla vita. E siamo tutti un po’ storti se ci
confrontiamo alla grandezza della Natura. Esiste una disabilità non conclamata che è
l’isolamento, l’incapacità di fare uscire le voci”. (Filippo Timi)
Domenica 23 febbraio ore 17
MARIA CALLAS • MASTER CLASS di Terrence McNally con Mascia Musy, Sarah Biacchi
(soprano), Chiara Maione (soprano), Andrea Pecci (tenore), Diego Moccia (pianista) regia
Stefania Bonfadelli produzione Società per Attori
Un ricordo della divina Callas a quarant’anni dalla morte, un omaggio alla vita, al fascino,
all’eleganza e all’arte di colei che per molti è stato il più grande soprano di tutti i tempi. In
“Master Class” Terrence McNally ripercorre la vita, l’arte, l’ascesa e il graduale distacco dal
mondo del grande soprano greco. In questa piéce. Che vede come protagonista Mascia Musy –
attrice intensa e raffinata, capace di dar voce alla complessa personalità di un’artista dalle mille
sfaccettature, al suo carisma e ai toni amari del declino di una carriera inimitabile – Terrence
McNally focalizza l’attenzione sulle lezioni che la Callas tenne alla Juilliard School Music di
New York dopo essersi ritirata dalla scena. La grande artista rievoca la propria leggenda pubblica
e privata senza risparmio di frecciate, mentre si diletta a usare come cavie e vittime sacrificali gli
allievi che seguono le sue lezioni. La commedia è incentrata sui momenti dell’ascesa al tempio
scaligero; la “divina” torna quindi a recitare i suoi personaggi e ci conduce, con un ulteriore
passaggio, nell’impasse tormentosa dei rapporti amorosi con gli uomini della sua vita: un
paternalista Meneghini e un volgare e spietato Onassis, scendendo molto nell’intimo con
l’inevitabile approdo al melodramma. Lo spettacolo si avvale della regia del soprano Stefania
Handel, Johann Sebastian Bach, Giovanni Battista Pescetti, Franz Joseph Haydn, Wolfgang
Amadeus Mozart, Ludwig van Beethoven, Fryderyk Chopin, Sergej Prokofiev, Arvo Part
Fra due pianoforti è un gioco di relazioni pericolose, un dialogo tra l’apparente immobilità della
pagina scritta e il “rischio calcolato” della pura invenzione, ma anche un grande divertissement.
La riscrittura pianistica è concepita estemporaneamente: ascolto e creazione avvengono nello
stesso momento. Il dialogo e il gioco tra i due pianoforti apre un nuovo spazio espressivo e al
tempo stesso determina anche un limite all’indefinita possibilità di creare e variare. Un omaggio a
molti musicisti del passato per i quali - spesso - la pratica dell’improvvisazione era una gioiosa
consuetudine
(Data da definire)
LUDWIG VAN BEETHOVEN INTEGRALE DELLE COMPOSIZIONI PER PIANOFORTE A
QUATTRO MANI Duo pianistico Orazio Maione & Marco Scolastra
Il sommo musicista di Bonn compose quattro opere originali per pianoforte a quattro mani - le
Otto variazioni su un tema del conte Waldstein, le Tre marce op. 45, la Sonata in re maggiore op.
6, le Sei variazioni su Ich denke dein - e trascrisse la grandiosa Grosse Fuge dall’originale per
quartetto d’archi. A propone l’integrale delle composizioni per pianoforte a quattro mani di
Ludwig van Beethoven sono due musicisti di grande talento, Orazio Maione e Marco Scolastra.
Maione ha debuttato a vent’anni al Teatro San Carlo di Napoli e in seguito ha svolto attività
concertistica per alcune tra le maggiori istituzioni musicali italiane, come solista, camerista e con
importanti istituzioni sinfoniche. All’estero è stato ospite di istituzioni quali i teatri del Louvre e
Chatelet a Parigi e per i concerti di St. John’s Smith Square a Londra. Marco Scolastra, come
solista, in formazioni cameristiche e con orchestra si è esibito per importanti istituzioni musicali
italiane e straniere. Ha collaborato con grandi nomi della musica e del teatro e suonato sotto la
guida di importanti direttori d’orchestra anche all’estero.
(Data da definire)
IL GIOCATTOLAIO con Francesco Montanari e Andrea Delogu regia Lorenzo Gioielli
Un serial killer che non uccide ma disattiva, letteralmente, le giovani donne che aggredisce. Le
colpisce chirurgicamente e le trasforma in vegetali che assistono alla propria vita senza nessuna
possibilità di intervento e senza più poter comunicare in nessun modo. Dei terapeuti tentano, se
non altro, di confortarle, attenti a ogni minimo, seppur impossibile, miglioramento. Una sera un
giovane uomo si presenta casualmente alla porta di una delle psichiatre che si occupano delle
ragazze mutilate. Non è il serial killer, ma egli e la psichiatra iniziano uno strano gioco, in cui la
seduzione e la paura la fanno da padrone, in un’alternanza di ruoli che crea molte domande
sull’identità di entrambi. E sulla nostra. Chi siamo? Delle vittime o dei carnefici? O entrambi?
Chi vorremmo essere? Chi possiamo essere? La vicenda procede tra sorprese, colpi di scena,
mutazioni d’identità.
(Data da definire)
RBR Dance Company THE MAN Spettacolo in co-produzione con la Camerata Musicale Barese.
La Passione racconta di un uomo e del suo tormento, del suo sacrificio come manifestazione
d’amore infinito, eroico e tenace. Uno spettacolo che ‘danza’ l’aspirazione di qualcosa di
superiore, elevando metaforicamente con le evoluzioni ballate una ricerca di senso, una
riflessione sul male fuori e dentro di noi, la lotta ancestrale tra bene e male e l’immenso potere
dell’amore e del perdono. La narrazione coreutica è composta da quadri e soluzioni registiche
significative che offrono spunti di riflessione e aprono ad orizzonti di significato “altri” rispetto a
quelli della semplice quotidianità ed esperienza terrena della vita umana. Ogni dolore, ogni
agonia, ogni dubbio che pervade la storia è espresso in danza con grande impatto, movimenti
perfetti all’interno di un’atmosfera sospesa e a tratti rarefatta, che coinvolge gli spettatori come
moderni testimoni di un’immortale messaggio esistenziale.
#TeatroMemoria - Giornate della Memoria e del Ricordo Spettacoli gratuiti per le scuole
Mercoledì 23 ottobre ore 11 Compagnia Formediterre Omaggio a Gianni Rodari LA FIERA DEI