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Informatica

Bit e byte

Il computer calcola sulla base del sistema binario: sistema di numerazione formato solo da due valori, 0 e 1.
I valori 0 e 1 corrispondono alle situazioni Vero – Falso, Acceso – Spento, Si – No. Questi sono i due soli
valori che un computer riconosce perché esso, per memorizzare una informazione su un supporto di
memoria, ha a disposizione solo questi.

Il BIT è l’unità fondamentale di memoria per un computer: esso corrisponde ad un valore a cui viene
associato lo stato di Vero – Falso, Acceso – Spento, Si – No (vedi sopra). La parola BIT è formata dalla
contrazione di due parole: BInary digiT. Tradotto dalla lingua inglese significa “cifra binaria”. Purtroppo il
BIT può, come detto in precedenza, immagazzinare solo uno dei due valori binari: 0 e 1. Esso non può
costituire un dato “complesso” ma solo un valore. Per fare un esempio: immaginate come non si possa
attribuire, tramite un solo BIT, un valore relativo ad ogni tasto della nostra tastiera. Con due soli valori a
disposizione é impossibile identificare tutti i 105 tasti! Proprio per questo nasce il BYTE. Esso é formato da 8
BITs contigui, concatenati. In questa maniera, utilizzando un BYTE, é possibile superare il problema esposto
in precedenza. L’informazione quindi verrà elaborata ed immagazzinata sotto forma di tanti BYTES.
Chiaramente, come per ogni unità di misura, anche per il BYTE vi sono ordini di grandezze maggiori,
multipli: Kb (kilobyte), Mb (megabyte), Gb (gigabyte), Tb (terabyte).

Citiamo semplicemente, rimandando le precisazioni, a cosa corrispondono i multipli del byte: 1KB = 1.000
bytes, 1 MB = 1.000.000 bytes, 1 GB = 1.000.000.000 bytes, 1 TB = 1.000.000.000.000 bytes. I valori dei
multipli del byte sarebbero quelli espressi in precedenza se noi si lavorasse in sistema decimale ma in
binario le cose cambiano!

Nel sistema binario i multipli vengono espressi con una forma esponenziale la cui base é 2 poiché sono solo
2 i valori: 0 e 1.

Un kilobyte non sarà equivalente a 10 alla terza bytes (sistema decimale) ma a 2 alla decima bytes; un
megabyte non sarà 10 alla sesta ma 2 alla ventesima; un gigabyte non sarà 10 alla nona ma 2 alla
trentesima; un terabyte non sarà 10 alla dodicesima ma 2 alla quarantesima!

Sistema numerico binario

Il sistema numerico binario è considerato tra le più grandi invenzioni del


matematico tedesco Leibniz; benché cadde ben presto nel dimenticatoio e
solo nel 1847 verrà riscoperto, grazie al matematico inglese G. Boole, che
aprirà l’orizzonte alle grandi scuole di logica matematica del ‘900 e soprattutto
alla nascita del calcolatore elettronico. La conversione si effettua così ->

Sistema ottale

Il SISTEMA OTTALE ha come BASE 8. Esso è caratterizzato dal fatto che 8


UNITA' di un DATO ORDINE, formano 1 UNITA' dell'ORDINE
IMMEDIATAMENTE SUPERIORE. NUMERI sono rappresentati dalle CIFRE MINORI DELLA BASE, ovvero: 0, 1,
2, 3, 4, 5, 6, 7. Per passare da un numero del sistema decimale ad un numero del sistema ottale dividiamo
dapprima il numero per 8 e poi dividiamo i successivi quozienti sempre per 8. Il numero da noi cercato è
dato dai resti delle divisioni successive presi in ordine contrario. Per passare da un numero del sistema
ottale ad un numero del sistema decimale dobbiamo scrivere il primo numero come la somma dei prodotti
delle sue cifre per le potenze decrescenti di 8.
Sistema esadecimale

Il SISTEMA ESADECIMALE ha come BASE 16. Esso è caratterizzato dal fatto che 16 UNITA' di un DATO
ORDINE, formano 1 UNITA' dell'ORDINE IMMEDIATAMENTE SUPERIORE. Per rappresentare un NUMERO
esadecimale si usano le cifre da 0 a 9 alle quali si aggiungono le prime 6 lettere dell'alfabeto. Quindi:

0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, A, B, C, D, E, F.

Le cifre da 0 a 9 hanno sempre lo stesso valore, mentre le lettere hanno i seguenti valori: A = 10 B = 11 C =
12 D = 13 E = 14 F = 15. Per passare da un numero del sistema decimale ad un numero del sistema
esadecimale dividiamo dapprima il numero per 16 e poi dividiamo i successivi quozienti sempre per 16. Il
numero da noi cercato è dato dai resti delle successive divisioni presi in ordine contrario. Per passare da un
numero del sistema esadecimale ad un numero del sistema decimale dobbiamo scrivere il primo numero
come la somma dei prodotti delle sue cifre per le potenze decrescenti di 16.

Algoritmo

Un algoritmo non è altro che un semplice procedimento che permette la risoluzione di specifici problemi
mediante l’applicazione di una sequenza finita di precise istruzioni che, a loro volta, devono essere
interpretate ed eseguite fino alla loro conclusione seguendo un ben preciso ordine. Da questa definizione si
deducono quindi le seguenti proprietà fondamentali che deve avere un qualunque algoritmo:

-i passi dell’algoritmo devono essere elementari, cioè non possono essere ulteriormente divisibili
(atomicità);

-i passi dell’algoritmo non possono essere interpretati in altri modi (non ambiguità);

-l’algoritmo deve per forza essere svolto in un certo numero di specifici passi e, allo stesso tempo, deve
richiedere in ingresso soltanto una determinata quantità di dati (finitezza);

-l’esecuzione dell’algoritmo deve terminare entro un certo periodo di tempo (terminazione);

-l’esecuzione dell’algoritmo deve portare ad un risultato univoco (effettività);

-ogni passo dell’algoritmo deve essere ben stabilito (determinismo).

A volte, per mostrare la procedura seguita da un certo algoritmo, potrebbe anche essere adoperato un
cosiddetto diagramma di flusso. Per rappresentare i diversi concetti, nella maggior parte dei casi questi
diagrammi di flusso utilizzano infatti cinque distinti blocchi:

-inizio;

-ingresso/uscita;

-elaborazione;

-controllo;

-fine.

Algebra booleana, variabili ed operatori

L’algebra booleana o reticolo booleano, è una parte dell’algebra che si occupa dello studio di variabili che
assumono il solo significato Vero o Falso (in Informatica 0 o 1). Questo studio precede le istruzioni
condizionali non per caso, infatti queste ultime usano come condizione una struttura di tipo booleana. Una
condizione può essere o vera oppure falsa e può essere “condizionata” non per forza solo da un singolo
fattore, ma anche da più. Facciamo un piccolo esempio: Supponiamo che se abbiamo carburante in
macchina e non siamo stanchi, allora andiamo a farci un giro.

Questo primo esempio introduce una condizione dettata da due variabili:

-Il carburante.

-La stanchezza.

Osserviamo che le variabili in questione devono essere una (il carburante) soddisfatta, mentre la seconda
(la stanchezza) deve essere non soddisfatta. Per andare a farci un giro, allora dobbiamo avere che:

-Il carburante sia in macchina (True)

-La stanchezza non si faccia sentire (False).

Un operatore logico è un particolare connettivo logico che unisce due o più preposizioni (variabili in
Python), per formare un’espressione booleana di senso logico che assume significato “True” o “False”.

In particolare i principali operatori logici che devi assolutamente conoscere sono:

-not

-and

-or

Porte logiche e circuiti

Le porte logiche sono in grado di decodificare l’algebra di Boole.

Circuiti digitali

Collegando opportunamente le porte logiche prima definite si potranno realizzare tutti i possibili circuiti
digitali. Questi possono essere di due tipi:

- Circuiti combinatori: le uscite del circuito dipendono esclusivamente dalle entrate

- Circuiti sequenziali: le uscite del circuito dipendono sia dalle entrate che dallo stato interno del circuito.

Sistema informatico

Un sistema informatico è costituito da uno o più computer interconnessi in rete e aventi differenti
funzionalità. Il sistema è composto da hardware e software, tipicamente a uso intranet, eventualmente
connesso a Internet, centralizzato oppure geograficamente distribuito e interconnesso (es. tramite VPN),
con un'architettura che varia a seconda delle esigenze e della sua progettazione e, attraverso opportune
applicazioni (es. applicazioni web), elabora dati e informazioni per restituire altri dati e informazioni utili. Il
personal computer è un esempio di sistema informatico relativamente semplice. Deve soddisfare requisiti
espressi in termini di: disponibilità; affidabilità; sicurezza; scalabilità.
Computer

Un computer, in italiano elaboratore o calcolatore, è una macchina automatizzata programmabile in grado


di eseguire sia complessi calcoli matematici (calcolatore) sia altri tipi di elaborazioni dati (elaboratore).
Concepito come una macchina per automatizzare alcune capacità della mente umana, come ad esempio il
calcolo e la capacità di memorizzazione potenziandone la portata e applicandole alla soluzione di particolari
problemi scientifici e ingegneristici, in particolare il computer nasce esclusivamente come macchina in
grado di eseguire calcoli matematici e, solo a partire dalla seconda metà del XX secolo, evolve in macchina
in grado di eseguire le elaborazioni dati più varie. La componentistica hardware è generalmente racchiusa
all'interno di un case comprendente la scheda madre, la CPU, l'alimentatore elettrico, la memoria primaria
e la memoria di massa, più eventualmente altre schede preposte a funzioni accessorie o complementari,
come ad esempio una o più schede video o una scheda audio.

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