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HCH 10,1-23a (Q)
HCH 10,1-23a (Q)
V. 1
a)nh\r de/ tij: un’espressione stereotipata usata per introdurre un nuovo personaggio
nella storia.
th=j kaloume/nhj: identifica la forma e la sintassi di questo participio; nota che è spesso
utilizzato per introdurre un nome proprio.
V. 2
poiw~n... kai\ deo/menoj: questi due participi (entrambi attributivi) stanno in apposizione
alla precedente descrizione e così specificano come la “devozione” di Cornelio si
esprimeva: “facendo elemosine... e pregando costantemente”.
dia_ panto/j: supplisci xro/nou, e vedi BDF § 223 per questo uso di dia& + genitivo in
espressioni temporali.
V. 3
ei]den: nota la separazione di questo verbo (principale) dal suo soggetto espresso
all’inizio del v. 1 (a)nh/r tij).
e0n o9ra&mati: questo uso di e0n + dativo esprime luogo o mezzo? (cf. At 9,10)
w(sei\ peri\ w#ran e0na&thn: vedi BDF § 228 per questo raro uso di peri/ + accusativo in
espressioni temporali (“circa”); l’aggiunta di w(sei/ (“circa”) è pleonastico.
V. 4
2
o9 de/ : una formula comune utilizzata per marcare la continuazione della narrazione
(“ma egli. . .”), con l’articolo definitivo utilizzato al posto di un pronome dimostrativo
(vedi BDF § 249).
au0tw|~: nota che a)teni/zw (parola amata da Luca) è normalmente seguita da un dativo
semplice (come qui) o da ei0j + accusativo.
ei0j mnhmo/sunon: usato in combinazione con un verbo di movimento (qui, a)ne/bhsan), ei0j
+ accusativo esprime direzione (“nella memoria”), ma in questo contesto può anche
implicare finalità (“essere ricordato”).
e1mprosqen tou= qeou=: questo uso “improprio” di un avverbio come fosse una
preposizione (+ genitivo) imita un’espressione ebraica.
V. 5
pe/myon: analizza questa forma e scrivi le altre tre forme della coniugazione.
meta&pemyai: nota come l’accento recessivo (con finale –ai che è dittongo breve ai fini
dell’accentazione) identifica questa forma come seconda persona singolare aoristo
imperativo medio, da non confondersi con l’aoristo infinito attivo del medesimo verbo
che ha un accento persistente sulla penultima: metape/myai.
V. 6
V. 7
V. 8
V. 9
th=| de\ e0pau/rion: quale parola deve essere supplita per completare il senso di questa
espressione?
proseu/casqai: vedi BDF § 390 per l’uso dell’infinito (con verbi di movimento) che
esprime finalità, e commenta a proposito del significato del tempo dell’infinito.
peri\ w#ran e3kthn: vedi BDF § 228 per questo uso raro di peri/ + accusativo in
espressioni temporali (cf. v. 3).
V. 10
e0p’ au0to/n: commenta a proposito di ciò che il contesto suggerisce a riguardo del
significato di e0pi/ + accusativo in questo caso.
4
V. 11
to\n ou0rano\n a)new|gme/non kai\ katabai=non skeu=oj: nota la disposizione chiastica: (A)
sostantivo, (B) participio, (B’) participio, (A’) sostantivo.
V. 12
V. 13
a)nasta&j: nota l’uso pleonastico del participio che evoca uno stile discorsivo
tipicamente biblico.
qu=son kai\ fa&ge: analizza queste due forme e commenta a riguardo dell’aspetto delle
azioni indicato dal tempo.
V. 14
ou0de/pote e1fagon pa=n koino/n: una formulazione in certo modo goffa, che potrebbe
riflettere un tentativo di rendere letteralmente l’idioma ebraico: lk . . . )l (vedi
Zerwick § 446).
V. 15
pa&lin e0k deute/rou: espressione pleonastica? Oppure e0k deute/rou specifica il significato
di pa&lin?
considerava da sempre tutti i cibi “puri”, e ciò implicherebbe dunque che la distinzione
che l’AT fa tra “puro” e “impuro” era solamente un’incomprensione della volontà di Dio.
mh\ koi/nou: nota l’uso dell’imperativo presente con mh/ per esprimere la probizione di
un’azione in corso: “cessa di considerare profano”.
V. 16
e0pi\ tri/j: vedi BDF § 248 per l’uso dell’avverbio tri/j con e0pi/ oppure ei0j per dire “tre
volte”.
V. 17
dihpo/rei: analizza questa forma verbale e nota l’uso del tempo imperfetto per
descrivere un’azione in corso nel momento in cui l’azione principale della frase accadde.
ti/ a@n ei1h: una domanda indiretta introdotta da ti/ (al posto della forma attesa o3 ti), con
l’ottativo + a!n utilizzato per enfatizzare la perplessità di Pietro: “che cosa potrebbe?
e0pe/sthsan: analizza questa forma e scrivi le altre cinque forme della coniugazione.
V. 18
ei0 : usato in questo caso per introdurre un’interrogativa diretta che è confermata
dall’uso di e0nqa&de (“qui”) in opposizione a e0kei= (“là”).
V. 19
V. 20
kata&bhqi kai\ poreu/ou: analizza queste due forme e commenta a proposito del
passaggio dal tempo aoristo al tempo presente.
V. 21
di’ h3n: vedi BDF § 222 per questo uso di dia& + accusativo.
V. 22
metape/myasqai... a)kou=sai: quale elemento della frase regge questi due infiniti?
V. 23