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NOI
E LA STORIA EDIZIONE ACTIVEBOOK

L’IMPARAFACILE 1
Strumenti per l’inclusione,
il ripasso, il recupero

• Sintesi visive • Mappe illustrate

• Domande e risposte • Glossario multilingue

PROGETTO
COMPETENZE
Competenze chiave
Compiti di realtà
Edizioni Scolastiche
Bruno Mondadori
Certificazione
delle competenze
NOI
E LA STORIA

L’IMPARAFACILE 1
Strumenti per l’inclusione,
il ripasso, il recupero

Edizioni Scolastiche
Bruno Mondadori
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I N D I CE

LA LINEA DEL TEMPO 4

CAPITOLO 1 L’IMPERO ROMANO ENTRA IN CRISI 6

CAPITOLO 2 I GERMANI E LA FINE DELL’IMPERO 11

CAPITOLO 3 L’ITALIA CONTESA 15

CAPITOLO 4 L’EUROPA NELL’ALTO MEDIOEVO 20

CAPITOLO 5 L’ISLAM 24

CAPITOLO 6 CARLO MAGNO E IL FEUDALESIMO 28

CAPITOLO 7 L’EUROPA FEUDALE 32

CAPITOLO 8 L’EUROPA RINASCE DOPO IL MILLE 36

CAPITOLO 9 L’ESPANSIONE DELL’EUROPA 40

CAPITOLO 10 L’ETÀ DEI COMUNI 44

CAPITOLO 11 IMPERO E PAPATO 48

CAPITOLO 12 LA CRISI DEL TRECENTO 52

CAPITOLO 13 MONARCHIE E IMPERI 56

CAPITOLO 14 L’ITALIA E IL RINASCIMENTO 60

VOCABOLARIO STORICO MULTILINGUE 66

3
LA LINEA DEL TEMPO

300 d.C.
312-313 Costantino
imperatore: Editto
IV SECOLO
di Milano e diffusione
del cristianesimo (QUARTO SECOLO)

395 Divisione dell’Impero


romano: nascono l’Impero 400 d.C.
romano d’Occidente e
l’Impero romano d’Oriente V SECOLO
(QUINTO SECOLO)

476 Fine dell’Impero


romano d’Occidente
500 d.C.
529 Nasce l’ordine
monastico benedettino VI SECOLO
(SESTO SECOLO)

600 d.C.
622 Ègira di Maometto
VII SECOLO
(SETTIMO SECOLO)
661 Inizio dell’espansione
dell’Impero arabo sotto
gli Omayyadi
700 d.C.
732 Vittoria dei franchi
contro gli arabi a Poitiers VIII SECOLO
(OTTAVO SECOLO)

800 Carlo Magno 800 d.C.


incoronato imperatore
IX SECOLO
(NONO SECOLO)

887 Fine del Sacro


romano Impero di Carlo
Magno
900 d.C.

4
900 d.C.
X SECOLO
(DECIMO SECOLO)
962 Ottone I imperatore:
rinascita del Sacro romano
Impero
1000 d.C.
XI SECOLO
(UNDICESIMO
SECOLO)

1096-99 Prima crociata


1100 d.C.
XII SECOLO
(DODICESIMO
1176 Federico I è SECOLO)
sconfitto dai comuni
nella battaglia di Legnano

1215 In Inghilterra la
1200 d.C.
monarchia sottoscrive la XIII SECOLO
Magna Charta (TREDICESIMO
1250 Morte di Federico II
SECOLO)
e declino del Sacro romano
Impero
1300 d.C.
1337 Inizio della guerra
dei Cent’anni tra Francia XIV SECOLO
e Inghilterra (QUATTORDICESIMO
SECOLO)
1347-48 La peste dilaga
in Europa
1400 d.C.
XV SECOLO
1453 Caduta di (QUINDICESIMO
Costantinopoli e fine SECOLO)
dell’Impero romano
d’Oriente
1500 d.C.

5
1 L’Impero romano
entra in crisi
IMPARO CON LE IMMAGINI
Nel III secolo l’Impero romano è sempre
più debole e povero
Nel III secolo Roma deve combattere i germani a nord
e i persiani a est. Quindi gli eserciti diventano sempre
più importanti e i loro capi diventano imperatori. Questi
imperatori si combattono tra loro. Gli imperatori aumentano
le tasse per pagare gli eserciti e la popolazione si
impoverisce. Le strade diventano insicure per le guerre
e i commerci diminuiscono. I contadini abbandonano le
coltivazioni destinate ai commerci e i prezzi di molti beni
crescono. Invece di usare le monete si torna al baratto.
Le città perdono abitanti e molti si rifugiano nelle campagne.

La diffusione del cristianesimo


La crisi e la mancanza di sicurezza spingono la popolazione
dell’Impero verso nuove religioni. Tra queste c’è il
cristianesimo, nato dalla predicazione di Gesù, un ebreo detto
il “Cristo” (cioè “l’unto del Signore”). Dopo la sua morte
in croce, i suoi discepoli annunciano che egli è risorto e che
gli uomini devono vivere nella pace e nella speranza
di risorgere dopo la morte. Le comunità cristiane si
organizzano e sono presenti in tutte le città dell’Impero.
Molti imperatori romani perseguitano i cristiani, perché essi
insegnano che l’imperatore non deve essere adorato come
una divinità.

L’Impero si riorganizza e diventa cristiano


Alla fine del III secolo, Diocleziano divide l’Impero in
due parti, l’Occidente e l’Oriente, ognuna affidata a un
capo, che sceglie un aiutante. Il nuovo sistema di governo
è chiamato tetrarchia, cioè “governo dei quattro”. Dopo
Diocleziano, l’imperatore Costantino decide che per
l’Impero è indispensabile allearsi con il cristianesimo, che
ormai è la religione di molti. Egli concede quindi libertà ai
cristiani. Poco tempo dopo, l’imperatore Teodosio stabilisce
che il cristianesimo è la religione ufficiale dell’Impero.

L’IMPARAFACILE
6
DIOCLEZIANO RIFORMA L’IMPERO
nel 284 d.C.

si proclama MONARCA
DIOCLEZIANO ASSOLUTO
IMPARO CON LA MAPPA

riforma emana divide

ESERCITO EDITTO IMPERO


sui prezzi TREVIRI

MILANO
SIRMIO

è diviso
NICOMEDIA
in

GUARNIGIONI REPARTI
FISSE MOBILI
in
per per
difendere le emergenze
i confini OCCIDENTE ORIENTE

con con

1 AUGUSTO 1 CESARE 1 AUGUSTO 1 CESARE

d ? d ? d ? d ?
Massimiano a Milano Costanzo a Treviri Diocleziano a Nicomedia Galerio a Sirmio
L’ I mper o r oma no e n t ra i n c ri s i

7
1
1 L’Im pe r o r oman o ent r a in c r isi

IMPARO CON LA MAPPA

LA DIVISIONE
DELL’IMPERO ROMANO
BRITANNIA
nel 305 d.C.
GALLIA

NTE PANNONIA
IDE
DIOCLEZIANO
DACIA
OCC MESIA
SPAGNA
TRACIA

ITALIA
ASIA
PONTO
e MASSIMIANO ABDICANO
AFRICA ORIENTE

ORIENTE

EGITTO lotte per la successione


nel 312 d.C. il rivale
COSTANTINO sconfigge MASSENZIO
nuovo AUGUSTO diventa nel 313 d.C.
d’OCCIDENTE LIBERTÀ DI CULTO
concede ai CRISTIANI

Editto di Milano
l’IMPERO riunisce
sconfigge l’AUGUSTO d’ORIENTE

stabilisce nuova CAPITALE


a ORIENTE
hi

COSTANTINOPOLI
muore nel 337 d.C.
prima si chiamava

BISANZIO
lotte per la successione

CRISTIANESIMO nel 379 d.C.


RELIGIONE accordi
DI STATO impone TEODOSIO stipula con i
BARBARI
Editto di Tessalonica nel 395 d.C. muore

al figlio OCCIDENTE il REGNO ORIENTE al figlio


ARCADIO è DIVISO ONORIO

L’IMPARAFACILE
8
L’ I mper o r oma no e n t ra i n c ri s i 1
DOMANDE E RISPOSTE

1 Perché nel corso del III secolo il potere degli imperatori è molto debole?
Nel III secolo Roma deve continuamente combattere i germani a nord e i persiani a est.
Gli eserciti diventano sempre più importanti e sono i soldati a scegliere come imperatore
il loro comandante. L’elezione di un imperatore, però, viene spesso contrastata da altri
capi militari, sostenuti dai loro eserciti. Di conseguenza, gli imperatori durano poco, perché
vengono uccisi o costretti a lasciare la carica.

2 Quali sono le cause della crisi dell’economia dell’Impero nel III secolo?
Nel III secolo l’economia dell’Impero entra in crisi per molte cause:
• le continue guerre rendono insicure le vie di comunicazione. Briganti per le strade e pirati
per mare minacciano i commerci;
• gli imperatori aumentano le tasse per pagare i loro eserciti e la popolazione si
impoverisce;
• i contadini abbandonano le coltivazioni di prodotti da commerciare, come l’olivo e la vite,
e si dedicano a prodotti che servono solo per sopravvivere, come i cereali. Inoltre spesso
i soldati devastano le campagne. Di conseguenza ci sono sempre meno prodotti agricoli
e il loro prezzo aumenta sempre di più;
• i prezzi più alti e i prodotti più rari fanno perdere valore al denaro e allora in tanti
tornano al baratto: le persone scambiano le merci con altre merci oppure con il proprio
lavoro.

3 Perché nel III secolo le città dell’Impero si spopolano?


Nel III secolo le città dell’Impero si spopolano anzitutto perché la loro popolazione è sempre
più povera. Infatti dalle campagne giungono in città sempre meno prodotti agricoli. Inoltre,
le città sono più colpite dalle malattie e dagli attacchi dei barbari.

4 Cosa accade nel III secolo nelle campagne?


Nel corso del III secolo una parte della popolazione delle città si trasferisce in campagna.
Molti artigiani e piccoli commercianti cambiano mestiere e cercano di vivere come contadini.
Anche i latifondisti, cioè i grandi proprietari terrieri, si trasferiscono nelle loro ville
di campagna e le circondano di mura e torri per renderle sicure. I contadini si mettono
al servizio di questi grandi proprietari, che diventano sempre più ricchi e potenti.

5 Come cambia la religione dei romani nel corso del III secolo?
Il III secolo è un’epoca di crisi e di paura. Molti cittadini dell’Impero abbandonano la fede
negli dèi romani e si rivolgono a divinità orientali che offrono più speranze in una vita
migliore. Nelle città si diffondono, ad esempio, il culto del “Sole invitto” (cioè vittorioso,
mai vinto) e il culto del dio Mitra. Mitra è il dio della vita, della luce e del bene che vince
il male e la morte.

9
1 L’Im pe r o r oman o ent r a in c r isi

DOMANDE E RISPOSTE

6 Chi è Gesù e qual è il suo messaggio?


Gesù è un predicatore ebreo morto in croce agli inizi del I secolo. I suoi discepoli predicano
che egli è risorto dalla morte e che è il “Cristo” (cioè “l’unto del Signore”). Perciò essi
si chiamano “cristiani” e annunciano nelle città dell’Impero che gli uomini devono vivere
secondo l’insegnamento del loro maestro. I cristiani raccolgono gli insegnamenti di Gesù
nei Vangeli.
I Vangeli raccontano che Gesù predica l’uguaglianza degli uomini davanti a Dio, l’amore
di Dio per gli uomini e il premio che Dio darà ai giusti alla fine dei tempi.

7 Come si organizzano le comunità cristiane nelle città dell’Impero?


A mano a mano che si ingrandiscono, le comunità cristiane si organizzano per annunciare il
messaggio di Gesù e per aiutare i poveri. Perciò diventano sempre più importanti non solo
dal punto di vista religioso, ma anche dal punto di vista economico. Le guide delle comunità
cristiane sono i vescovi, aiutati dai presbiteri e dai diaconi.

8 Perché nei primi secoli gli imperatori perseguitano i cristiani?


Fino all’inizio del IV secolo gli imperatori perseguitano i cristiani perché questi si rifiutano
di adorarli come dèi. Gli imperatori, quindi, li accusano di essere nemici dello Stato e delle
sue tradizioni.

9 Quando e come avviene che il cristianesimo diventa l’unica religione


dell’Impero?
Le persecuzioni degli imperatori non riescono a impedire la diffusione del cristianesimo
e i cristiani diventano sempre più numerosi. L’imperatore Costantino comprende che per
avere più appoggio dalla popolazione, l’Impero deve allearsi con il cristianesimo. Nel 313
egli concede quindi libertà ai cristiani. Poco tempo dopo, nel 380, l’imperatore Teodosio
stabilisce che il cristianesimo è la religione ufficiale dell’Impero, che diviene così un Impero
romano-cristiano.

10 Come è strutturata la tetrarchia stabilita da Diocleziano?


Alla fine del III secolo, Diocleziano vuole dare pace all’Impero e lo divide in due parti,
Oriente e Occidente. La tetrarchia (“governo dei quattro”) prevede due augusti e due cesari:
gli augusti sono gli imperatori a capo delle due parti dell’Impero; i cesari sono i loro aiutanti
e successori. Diocleziano prevede che alla morte di ogni augusto, il suo cesare diventi
augusto.
Dopo Diocleziano, Costantino diventa unico imperatore e fissa la sua capitale a Oriente, nella
città di Costantinopoli.

L’IMPARAFACILE
10
2 I germani
e la fine dell’Impero
IMPARO CON LE IMMAGINI

I germani minacciano le frontiere dell’Impero


Oltre i confini dell’Impero romano vivono popoli che
i romani chiamano barbari. Tra questi ci sono
i germani. I germani sono popoli nomadi: si spostano
continuamente. Infatti, sono pastori e cacciatori e per
sopravvivere invadono i territori dove vivono popolazioni
più ricche e compiono razzie. I romani combattono
i germani e li tengono fuori dai loro confini, ma dal
III secolo alcuni popoli germanici si stabiliscono
nell’Impero e combattono a fianco dei romani.

Il crollo dell’Impero in Occidente


Nel IV secolo il popolo degli unni si sposta dall’Asia
verso l’Europa e spinge i germani verso ovest. Per
salvarsi, i germani devono entrare nell’Impero romano
e cominciano le “invasioni barbariche”. Nel 410
i visigoti saccheggiano Roma. Nel 451 gli unni, guidati
da Attila, raggiungono la Gallia e poi la pianura padana.
Negli anni successivi, altri popoli barbari occupano
l’Impero d’Occidente. Nel 476, il generale barbaro
Odoacre depone Romolo Augustolo, l’ultimo imperatore.
L’Impero d’Occidente finisce. Comincia il Medioevo, una
nuova epoca storica.

In Occidente nascono i regni romano-germanici


I popoli germanici dividono l’Europa occidentale in
diversi regni indipendenti. In Italia dominano gli

i germani vivono con i romani, perciò questi regni sono


detti romano-germanici. La conversione al cristianesimo
dei germani favorisce la convivenza tra loro e i romani.
Tuttavia i germani sfruttano i romani e i romani sono
sempre più poveri e deboli. Molti di loro rinunciano alla
libertà e diventano servi dei grandi proprietari terrieri
in cambio della loro protezione.

11
LA FINE DELL’IMPERO
ROMANO D’OCCIDENTE
NOMADI ANGLI
sono POPOLI AL DI LÀ DEI CONFINI comprendono e SASSONI
CACCIATORI DELL’IMPERO ROMANO
e PASTORI BURGUNDI
e ALAMANNI
POLITEISTI vivono
nel IV secolo d.C. oltrepassano i confini VISIGOTI
e OSTROGOTI
in TRIBÙ
quindi
e CLAN VANDALI
(saccheggiano
OCCUPANO L’IMPERO Roma
nel 455 d.C.)
e nel 476 d.C.
ODOACRE generale di origine germanica
depone
si proclama
I ge rm an i e la fin e dell’Impero

imperatore
ROMOLO AUGUSTOLO RE d’ITALIA
IMPARO CON LA MAPPA

quindi si formano
sono A CAPO DELLO STATO
REGNI
AMMINISTRANO LO STATO i romani ROMANO-GERMANICI i germani GUIDANO L’ESERCITO

L’IMPARAFACILE
2

12
L’
I gI mper
er ma onir oma
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si 2
DOMANDE E RISPOSTE

1 Dove vivono e chi sono i germani?


I germani vivono in Europa, a est e a nord dei confini dell’Impero romano. I romani li
chiamano tutti con il nome di “barbari”, ma in realtà si tratta di popoli diversi: angli,
sàssoni, franchi, burgundi, alamanni, vandali, visigoti, ostrogoti e altri ancora.

2 Quali sono le caratteristiche dei germani?


I germani sono popoli nomadi. Vivono più di caccia e allevamento che di agricoltura. Per
sopravvivere si spostano e invadono le terre dove vivono altri popoli e compiono razzie.
Tra i germani l’abilità in guerra è la caratteristica più apprezzata. I guerrieri sono quindi
gli uomini più importanti, mentre i contadini sono più in basso nella scala sociale.
I germani non sono organizzati in uno Stato, come l’Impero romano. Ogni popolo è diviso
in clan di famiglie. Più clan formano le tribù, ciascuna con un capo. Il capo è un guerriero
particolarmente forte. Il capo guida la tribù in guerra, ma prende le sue decisioni discutendo
con i capi delle principali famiglie della tribù. I germani non utilizzano la scrittura. La loro
religione è politeista: adorano molti dèi, forze della natura e divinità guerriere.

3 Quale rapporto c’è tra l’Impero romano e i germani fino al III secolo?
Finché il loro Impero è forte, i romani riescono a tenere i germani fuori dai loro confini. Dal
III secolo in avanti l’Impero si indebolisce e i romani accolgono una parte dei germani come
guerrieri nel loro esercito.

4 Per quale motivo nel IV secolo cominciano le invasioni barbariche?


I germani cercano sempre di spostarsi in nuovi territori e sono attratti dalle ricchezze delle
città dell’Impero romano. Nel IV secolo, a questa spinta si aggiunge una grave minaccia:
il potente popolo degli unni si sposta dall’Asia verso l’Europa e costringe i germani
a spostarsi verso ovest e a invadere l’Impero romano.

5 Cosa fanno i visigoti nel 378 e nel 410?


I visigoti sono un popolo germanico che fino alla fine del IV secolo vive a nord del mar
Nero. Quando arrivano gli unni, i visigoti cercano rifugio nell’Impero romano e l’imperatore
li accoglie in cambio dell’aiuto a difendere i confini contro altri popoli barbari. Nel 378,
però, i visigoti entrano in guerra contro i romani e li sconfiggono ad Adrianopoli, nell’attuale
Turchia. In seguito essi si spostano verso ovest. Nel 410, guidati da re Alarico, i visigoti
saccheggiano Roma e poi si stabiliscono in Gallia e in Spagna. Tutti comprendono che
l’Impero è ormai debole e che i germani ormai dominano sull’Europa occidentale.

6 Quali altri popoli germanici invadono l’Impero romano d’Occidente?


Nel IV secolo, oltre ai visigoti, anche altri popoli germanici invadono l’Impero romano
d’Occidente e si stabiliscono dentro i suoi confini. I vandali occupano la Spagna e l’Africa
settentrionale. I burgundi e i franchi occupano la Gallia. Gli alamanni si stabiliscono
nell’attuale Svizzera.

13
2 IL’Im
ge rm
pe an
r o ir oman
e la fin
o eent
dell’Impero
r a in c r isi

DOMANDE E RISPOSTE

7 Quando e come finisce l’Impero romano d’Occidente?


Nel V secolo la capitale dell’Impero romano d’Occidente è a Ravenna. Qui regna l’imperatore
Romolo Augustolo, ma nel 476 un generale barbaro di nome Odoacre lo depone e non si
proclama imperatore ma solo re d’Italia. Quindi, Romolo Augustolo è l’ultimo imperatore
romano d’Occidente e nel 476 l’Impero d’Occidente finisce con lui.

8 Quali regni nascono in Occidente dopo la fine dell’Impero?


Dopo la fine dell’Impero romano d’Occidente ciascun popolo germanico crea un proprio
regno indipendente nella regione che ha occupato. In questi regni i germani dominano sui
romani, che sono la maggioranza della popolazione. Perciò sono detti “regni
romano-germanici”.
Anche in Italia sorge un regno romano-germanico, guidato dagli ostrogoti. Il loro re è
Teodorico. Teodorico governa l’Italia come rappresentante dell’imperatore romano d’Oriente,
ma di fatto è indipendente.

9 Come vivono insieme germani e romani nei regni romano-germanici?


Nei regni romano-germanici i germani sono i dominatori. All’inizio la convivenza tra germani
e romani è difficile. Con il passare del tempo, però, le due popolazioni cominciano a fondersi
e a mettere in comune le loro culture. I germani governano i loro regni con l’aiuto di
funzionari romani esperti. La convivenza migliora molto quando i germani si convertono al
cristianesimo, la religione dei romani.

10 Quali sono le condizioni di vita delle popolazioni di origine romana nei regni
romano-barbarici?
I dominatori germanici sfruttano e opprimono i romani. Questi diventano quindi sempre più
poveri e deboli. Di conseguenza, molti romani rinunciano alla propria libertà e si mettono
a lavorare come servi per i grandi proprietari terrieri, sia romani, sia germanici. In cambio
ottengono cibo e protezione.

L’IMPARAFACILE
14
3 L’Italia contesa

IMPARO CON LE IMMAGINI

Giustiniano guida l’Impero romano d’Oriente


alla riconquista dell’Occidente
Dopo il crollo dell’Impero romano d’Occidente, l’Impero
romano d’Oriente, detto anche “bizantino”, sopravvive,
è ricco e ha un esercito forte. Nel 527 diventa

i territori in Occidente che appartenevano a Roma.


Prima attacca e sconfigge i vandali in Africa. Poi, nel
535, attacca gli ostrogoti in Italia. La guerra in Italia
dura quasi venti anni. Alla fine Giustiniano riconquista
la penisola, ma la guerra ha fatto molti danni.

I longobardi invadono l’Italia


Le conquiste di Giustiniano durano pochi anni. Nel 568
un altro popolo germanico, i longobardi, guidato da
re Alboino, penetra in Italia e strappa molti territori
ai bizantini. I longobardi sono un popolo arretrato e
si comportano da dominatori: si impadroniscono delle
terre, sfruttano la popolazione, escludono dal potere i
funzionari romani. In una prima fase il regno è diviso
tra diversi ducati, poi i re rafforzano il loro potere.
La regina Teodolinda spinge i longobardi a convertirsi
al cattolicesimo per avvicinare i suoi sudditi alle

per iscritto le leggi longobarde e combatte le violenze


e le vendette private.

La fine del regno longobardo


Nell’VIII secolo i longobardi si espandono e occupano
territori bizantini: la Liguria e Ravenna.

il sovrano dei franchi Pipino il Breve. Pipino sconfigge


i longobardi nel 754 e obbliga il loro re a consegnare
diversi territori al papa. Venti anni dopo, il figlio di
Pipino, Carlo Magno, sconfigge di nuovo i longobardi e
pone fine al loro regno.

15
L’IMPERO ROMANO D’ORIENTE
nel 527 d.C. nel 628 d.C.
IMPERATORE IMPERATORE
GIUSTINIANO ERACLIO
difende
riconquista l’ i confini dai sconfigge
raccoglie
riorganizza PERSIANI
OCCIDENTE leggi romane PERSIANI
nel
CORPUS AMMINISTRAZIONE
IURIS DELLO STATO
CIVILIS
IMPARO CON LA MAPPA

LEX
L’Ital ia c on t esa

L’IMPARAFACILE
3

16
DUCATI
INDIPENDENTI
NOMADE GUERRIERA
divisa in

POPOLAZIONE OCCUPANO capitale PAVIA


GERMANICA L’ITALIA

sono nel 568 d.C.


IMPARO CON LA MAPPA

CARLO MAGNO sconfitti da I LONGOBARDI


re dei
FRANCHI
nel 643 d.C. intorno al 600 d.C.

EDITTO DI ROTARI SI CONVERTONO


AL CATTOLICESIMO

così
grazie a
leggi scritte MIGLIORA
CONVIVENZA
PAPA CON ITALICI
GREGORIO
LEX MAGNO
e REGINA
TEODOLINDA
L’ I tal i a c o n t e s a
3

17
3 L’Ital ia c on t esa

DOMANDE E RISPOSTE

1 Perché l’Impero romano d’Oriente sopravvive dopo il crollo dell’Impero


d’Occidente?
Quando crolla l’Impero romano d’Occidente nel 476, l’Impero romano d’Oriente, detto anche
bizantino, è ancora molto forte. La sua economia è ricca. Le sue città sono molto popolate.
L’imperatore ha un potere riconosciuto da tutti e ha a sua disposizione un forte esercito.
Perciò l’Impero bizantino non soffre per le invasioni barbariche come l’Impero d’Occidente
e riesce a mantenere la sua unità.

2 Qual è il sogno dell’imperatore bizantino Giustiniano? E come lo realizza?


Giustiniano diventa imperatore nel 527. Egli vuole riconquistare i territori che erano sotto il
dominio di Roma in Nord Africa, in Spagna e in Italia. Questi territori sono ora occupati dai
popoli germanici. Perciò Giustiniano combatte una serie di guerre. Prima sconfigge i vandali
in Africa, poi attacca gli ostrogoti in Italia. La guerra in Italia dura quasi venti anni e alla
fine la penisola diventa bizantina.

3 Quali sono le conseguenze delle guerre di Giustiniano?


La guerra tra bizantini e ostrogoti impoverisce l’Italia. Dopo la guerra, i bizantini impongono
alle popolazioni italiche pesanti tasse. Ma le conquiste di Giustiniano durano poco:
poco dopo la morte dell’imperatore i longobardi invadono l’Italia e strappano ai bizantini
ampi territori.

4 Che cosa è il Corpus iuris civilis? Perché è così importante per la nostra cultura?
Il Corpus iuris civilis (in italiano: “Corpo di diritto civile”) è una raccolta ordinata di tutte
le leggi emanate dai romani nel corso dei secoli. È la più importante eredità che ci
ha lasciato l’imperatore Giustiniano. È lui, infatti, a ordinare ai suoi giuristi che si scrivano
tutte le leggi in un unico testo, così che i magistrati e i funzionari dello Stato possano
prepararsi e svolgere bene il loro incarico. Questo testo ha influenzato fino a oggi le leggi
di molti Paesi europei.

5 Come nasce e come è organizzato il regno dei longobardi?


I longobardi invadono l’Italia nel 568. Li guida il re Alboino, che strappa ai bizantini il
Friuli, la Lombardia, la Toscana e vaste aree dell’Italia centro-meridionale attorno a Spoleto
e Benevento. Alboino pone la sua capitale a Pavia. Nel regno longobardo, tuttavia, il re ha
un potere limitato. A comandare sono i duchi, cioè diversi capi militari, ciascuno alla guida
di un ducato.

6 Perché con l’invasione longobarda l’economia italiana, già in crisi dopo la guerra
tra bizantini e ostrogoti, peggiora?
I longobardi sono un popolo arretrato. Essi si impadroniscono delle terre degli italici,
ma non le coltivano come loro. La popolazione è sottoposta alle violenze e alle razzie dei
duchi e si diffonde la paura. In queste condizioni l’agricoltura e i commerci rallentano
e tutta la popolazione si impoverisce.

L’IMPARAFACILE
18
L’ I tal i a c o n t e s a 3

7 Di che religione sono i longobardi? Quale cambiamento avviene in questo campo?


I longobardi seguono il cristianesimo ariano. In seguito la regina Teodolinda, alleata con
papa Gregorio Magno, si converte al cattolicesimo e spinge il suo popolo a fare lo stesso,
per migliorare la convivenza tra i longobardi e la popolazione italica.

8 Come si rafforza il potere dei re longobardi? Perché è importante l’Editto di


Ròtari?
Per molto tempo il regno dei longobardi è diviso tra i duchi, che spesso si combattono tra
loro. Dall’inizio del VII secolo i re longobardi cercano di rafforzare il loro potere per dare
unità e forza al regno. Nel 643 il re Ròtari emana un editto molto importante. Infatti, il
re fa mettere per iscritto per la prima volta le leggi longobarde. Nel suo editto Ròtari fa
inserire anche alcune leggi ispirate alle leggi romane. L’Editto di Ròtari, per esempio, limita
il tradizionale uso della forza per regolare i contrasti tra i sudditi o per vendicare un torto.
Ora per ogni danno subìto si ha diritto a un risarcimento in denaro, detto guidrigildo.

9 Perché e come finisce il regno dei longobardi?


Dopo aver rafforzato il regno, Ròtari e i suoi successori espandono i loro domini.
I longobardi conquistano altri territori bizantini, come la Liguria e Ravenna. Questa
espansione preoccupa la Chiesa di Roma. Papa Stefano II si sente minacciato e chiede aiuto
ai franchi, popolazione germanica cattolica il cui regno comprende quasi tutta la Gallia.
Nel 754 il re dei franchi Pipino il Breve sconfigge i longobardi e li obbliga a consegnare al
papa i territori intorno a Ravenna. Venti anni dopo, nel 774, il figlio di Pipino, Carlo Magno,
viene in Italia e sconfigge definitivamente i longobardi.

19
4 L’Europa
nell’Alto Medioevo
IMPARO CON LE IMMAGINI

L’Alto Medioevo è un’epoca di crisi


Il periodo che va dalla caduta dell’Impero romano
d’Occidente (476) all’anno Mille si chiama “Alto
Medioevo”. Si tratta di un periodo di crisi. L’Impero
non esiste più e la gente ha paura delle guerre e delle
razzie. Molti abitanti delle città si trasferiscono nelle
campagne. Nelle campagne i contadini sopravvivono
grazie all’agricoltura, ma ci sono spesso carestie
e epidemie. Il commercio si riduce per tre motivi: perché
la popolazione diminuisce, perché le strade sono insicure
e perché i raccolti sono scarsi e quindi si producono
poche merci che possono essere scambiate.

La Chiesa è sempre più importante


La Chiesa riempie il vuoto lasciato dall’Impero.
I vescovi sono a capo delle città e la loro autorità è
riconosciuta da tutti. Il vescovo più importante è il
vescovo di Roma, il papa.
I vescovi si occupano di amministrare la giustizia,
di proteggere gli abitanti delle città e di aiutare i
poveri. La Chiesa si occupa anche della cultura:
vescovi, sacerdoti e monaci, infatti, sono gli unici
che sanno leggere e scrivere.

Nasce e si diffonde il monachesimo


I monaci sono persone che vogliono vivere a contatto
con Dio, lontani dalle città. I monaci si uniscono quindi
in comunità e costruiscono monasteri. Nei monasteri
si svolge tutta la loro vita: la preghiera, il lavoro,
l’accoglienza ai pellegrini e l’aiuto ai poveri. I monaci
si occupano anche di ricopiare i manoscritti delle opere
antiche e li conservano in grandi biblioteche.
Tra i monasteri più importanti ci sono quelli che
applicano la regola di Benedetto da Norcia: “prega
e lavora”.

L’IMPARAFACILE
20
L’EUROPA NELL’ALTO MEDIOEVO

CONTADINI VESCOVI E SACERDOTI MONACI


IMPARO CON LA MAPPA

quando?
La Chiesa I monaci
sostituisce l’Impero vivono insieme
Dopo il crollo dell’Impero
romano d’Occidente (476)
dove?

I vescovi governano le città


Gli abitanti delle città scappano Nei monasteri

verso dove? per fare cosa?


Solo i sacerdoti e i monaci
Le campagne sanno leggere e scrivere
PREGANO
agricoltura LAVORANO
raccolti scarsi
COPIANO ANTICHI
pochi commerci MANOSCRITTI

Il signore della curtis


ha potere sui servi
e sui contadini
L’ Eu r op a nell’A l t o Me d i o e v o
4

21
4 L’Eu ro pa n ell’Alt o Medioevo

DOMANDE E RISPOSTE

1 Quando comincia e quando finisce l’Alto Medioevo?


L’Alto Medioevo comincia nell’anno della fine dell’Impero romano d’Occidente: il 476.
Finisce nell’anno Mille.

2 Cosa accade alla popolazione dell’Europa occidentale e alle città nell’Alto


Medioevo?
Nell’Alto Medioevo la popolazione diminuisce a causa delle carestie, delle epidemie e delle
guerre. L’Impero non c’è più e le città sono poco sicure. Gran parte della popolazione delle
città si trasferisce nelle campagne.

3 Perché nell’Alto Medioevo i commerci si riducono molto?


Nell’Alto Medioevo i commerci si riducono molto per tre motivi:
• la popolazione diminuisce;
• le strade e i collegamenti per mare sono insicuri;
• nelle campagne i raccolti sono scarsi e bastano appena per la sopravvivenza della
popolazione. Anche gli artigiani nei villaggi producono solo pochi beni per la gente del
luogo.

4 Come si organizza la popolazione delle campagne?


Gli abitanti delle campagne vivono quasi tutti come contadini. I contadini hanno paura dei
barbari e sono molto poveri, perciò abitano nella curtis.

5 Cos’è e come è fatta una curtis?


La curtis è un vasto territorio controllato da un unico signore. La curtis comprende terreni
coltivati, pascoli e foreste. Al centro della curtis c’è l’abitazione del signore. Tutto il
territorio della curtis appartiene al signore, ma è diviso in due parti:
• la parte dominica è formata dalla casa del signore e dai terreni di cui il signore si occupa
direttamente;
• la parte massaricia è formata dai villaggi e dai terreni del signore affidati ai contadini.

6 Chi lavora nella parte dominica della curtis?


Nella parte dominica della curtis lavorano i servi del signore.

7 Chi lavora nella parte massaricia della curtis?


Nella parte massaricia lavorano contadini che danno al signore una parte del raccolto.
L’altra parte la usano per mangiare e sopravvivere. I contadini che vivono nella parte
massaricia devono anche lavorare per il signore nella parte dominica per alcune giornate
all’anno.

8 Quali sono i poteri del signore della curtis?


Il signore della curtis è il proprietario delle terre. La sua autorità nelle campagne è
riconosciuta da tutti. Egli amministra la giustizia, riscuote tributi e difende i contadini.

L’IMPARAFACILE
22
L’ Eu r opa nell’A l t o Me d i o e v o 4

9 Qual è il ruolo della Chiesa nell’Alto Medioevo?


Con la fine dell’Impero i regni romano-germanici sono divisi e deboli. La popolazione ha
bisogno di guida e di protezione. I vescovi diventano le autorità riconosciute da tutti.
I vescovi e i loro sacerdoti si occupano anche di far rispettare le leggi, amministrare la
giustizia, difendere i cittadini, aiutare i poveri. Inoltre la Chiesa diventa la guida della
cultura, perché solo i sacerdoti e i monaci sanno leggere e scrivere.

10 Chi sono i monaci?


I monaci sono persone che vogliono vivere a contatto con Dio senza essere disturbate dalla
vita nelle città e nella società. Perciò essi si ritirano in luoghi isolati o fondano monasteri
dove vivono in comunità con altri monaci.

11 Come si svolge la vita nei monasteri?


Nei monasteri i monaci lavorano la terra e ne ricavano raccolti abbondanti che usano per sé
e per i poveri che accolgono in appositi edifici. Poi essi dedicano molte ore alla preghiera e
molte ore a ricopiare gli antichi manoscritti.

12 Perché i monasteri sono importanti nella società dell’Alto Medioevo e nella


storia d’Europa?
L’Alto Medioevo è un’epoca di crisi. Nei loro monasteri, però, i monaci coltivano la terra in
modo organizzato ed efficiente e danno lavoro a molti contadini. Il lavoro dei monaci e dei
contadini salva molte terre dall’abbandono e fa sopravvivere l’artigianato. I monasteri sono
luoghi di rifugio per i pellegrini e per i poveri. Inoltre, solo nei monasteri ci sono biblioteche
e si conserva la cultura.

23
5 L’islam

IMPARO CON LE IMMAGINI

La nascita della religione islamica


Nel VI secolo gli arabi sono divisi in molte tribù nomadi
in continua lotta tra loro. Ogni tribù adora diverse
divinità, ma tutti riconoscono una città santa, La
Mecca. Agli inizi del VII secolo, Maometto, un mercante
della Mecca, predica una nuova religione, l’islam. Per
Maometto bisogna adorare un solo Dio, Allah, e seguire
le sue leggi scritte nel libro sacro, il Corano. I capi della
Mecca rifiutano la nuova religione e nel 622 Maometto
deve scappare a Medina. Ma poi Maometto riesce a
conquistare la Mecca e in pochi anni tutti gli arabi si
convertono all’islam.

Gli arabi creano un immenso impero


Alla morte di Maometto gli arabi sono un popolo unito
da un’unica religione e con un esercito molto forte.
I successori di Maometto, chiamati califfi, guidano gli
arabi alla conquista di tutta l’Africa settentrionale,
di vasti territori dell’Asia e della penisola Iberica, in
Europa. Gli arabi vincono perché l’Impero bizantino
e l’Impero persiano si sono indeboliti e perché molti
popoli li accolgono con favore. Gli arabi, infatti, si
mostrano tolleranti verso gli ebrei e i cristiani.

La civiltà islamica
A partire dal 788 l’Impero arabo si divide in diversi
regni. Tutti hanno in comune la religione islamica e una
cultura molto ricca. Gli arabi usano nuove tecniche per
coltivare i terreni e nuovi sistemi di irrigazione. Sono
abili commercianti e portano in tutto il Mediterraneo
i prodotti dell’Oriente. Gli arabi scoprono l’antica cultura
greca e la conservano. Sviluppano molto la filosofia,
la medicina e l’astronomia. In matematica introducono
le cifre “arabe”. Le città arabe sono grandi e ricche
di monumenti, a cominciare dalle bellissime moschee.

L’IMPARAFACILE
24
622 d.C. Fuga a Medina L’ISLAM
(o Egira)
data + importante
Medina
è
nel VII secolo d.C. La Mecca

RELIGIONE MONOTEISTA
quando?
IMPARO CON LA MAPPA

si basa su ha testo sacro diffusa da

PREDICAZIONE 5 PILASTRI CORANO ARABI


DI MAOMETTO DELL’ISLAM
quando? dove? sono
divisi in
dove?
PROFESSIONE DI FEDE dopo
nella PENISOLA PREGHIERA la morte SCIITI SUNNITI
ARABA di
ELEMOSINA
Maometto
dove vivono DIGIUNO (RAMADAN) in Africa
PELLEGRINAGGIO nord-occidentale
ALLA MECCA
in Spagna
mercanti beduini
sedentari nell’Impero persiano

in regioni asiatiche
fino all’Indo
L’ i s l am
5

25
5 L’isl am

DOMANDE E RISPOSTE

1 Come vivono gli arabi prima della nascita e della diffusione dell’islam?
Prima della nascita dell’islam l’Arabia è divisa tra le città della costa, dove si svolgono
i commerci, e le regioni interne. Qui c’è il deserto, abitato da diverse tribù di beduini. I
beduini sono nomadi e spesso si combattono tra loro. Trasportano merci per i mercanti
delle città costiere, ma sono anche pastori e spesso fanno razzie nei villaggi. I beduini sono
politeisti, cioè adorano diverse divinità. L’unico luogo sacro riconosciuto da tutti gli arabi
è la città santa della Mecca. Qui si trova un santuario, la Kaaba, che conserva la “pietra
nera”, un meteorite venerato come sacro.

2 Cos’è e come nasce l’islam?


L’islam è la nuova religione degli arabi. Questa nuova religione nasce nella prima metà del
VII secolo per opera di Maometto, un mercante della Mecca. Maometto insegna che tutti
devono adorare un solo dio, Allah, e abbandonare i molti dèi delle diverse tribù. All’inizio
i capi della Mecca rifiutano la religione predicata da Maometto e nel 622 Maometto deve
fuggire a Medina. Qui egli forma intorno a sé una comunità di credenti nell’islam, detti
“musulmani” (“coloro che seguono l’islam”). Nel 630 Maometto e i musulmani conquistano
la Mecca e in poco tempo tutti gli arabi si convertono all’islam.

3 Su cosa si basa la religione islamica?


Come insegna il Corano, cioè il libro sacro dei musulmani, ogni buon musulmano deve
osservare cinque comandamenti fondamentali, detti “pilastri della fede”:
• professare la fede, cioè credere che Allah è l’unico dio e Maometto è il suo “profeta”
(colui che ha parlato in nome di Allah);
• pregare cinque volte al giorno rivolto verso la Mecca;
• fare l’elemosina ai poveri;
• rispettare il mese di digiuno (Ramadan);
• andare in pellegrinaggio alla Mecca almeno una volta nella vita.

4 Cosa fanno gli arabi dopo la morte di Maometto?


Alla morte di Maometto, nel 632, gli arabi sono un popolo unito da una sola religione e hanno
un esercito forte. I successori di Maometto sono detti califfi e appartengono prima alla dinastia
degli Omayyadi, poi a quella degli Abbasidi, che pongono la loro capitale a Baghdad. I califfi
guidano gli arabi alla conquista di vasti territori dell’Impero bizantino e dell’Impero persiano:
Siria, Palestina, Egitto, Libia, Mesopotamia e golfo Persico. Nel 710 gli arabi dominano tutta
l’Africa settentrionale fino all’oceano Atlantico e l’Asia fino al fiume Indo. Tra il 711 e il 715
gli arabi conquistano anche la penisola Iberica, ma si fermano in Gallia, sconfitti dai franchi.

5 Come si può spiegare il grande successo dei conquistatori arabi?


Gli arabi riescono a conquistare immensi territori perché l’Impero bizantino e l’Impero
persiano sono molto deboli. Inoltre, molti popoli li accolgono con favore. Gli arabi, infatti,
impongono meno tasse e offrono vantaggi a chi si converte all’islam. Essi, comunque, non
impongono con la forza la nuova religione: cristiani ed ebrei possono continuare a seguire la
loro fede, pagando un tributo.

L’IMPARAFACILE
26
L’ i s l am 5

6 Cosa accade all’impero arabo dopo il 788?


Verso la fine dell’VIII secolo, i califfi Abbasidi sono in grado di controllare solo la parte
orientale dell’impero. Perciò, a partire dal 788, cominciano a formarsi diversi regni islamici
indipendenti, guidati da sovrani detti emiri. Così accade in Tunisia, Marocco, Egitto. Anche la
Spagna diventa un emirato indipendente.

7 Quali sono le caratteristiche della cultura islamica?


I musulmani non distruggono le culture con cui vengono in contatto, ma le assimilano. Essi
imparano così le conoscenze dei popoli sottomessi. Inoltre, gli studiosi islamici traducono
e diffondono molte opere antiche, a cominciare da quelle degli antichi greci. Essi studiano
la filosofia, la medicina, l’astronomia e la matematica. In matematica introducono le cifre
“arabe” che usiamo ancora oggi.

8 Come si sviluppa l’economia dei territori sottomessi dagli arabi?


Gli arabi sviluppano l’agricoltura con nuove tecniche di coltivazione e irrigazione dei terreni.
Coltivano nuovi prodotti: gli agrumi, il cotone, la canna da zucchero. Nell’Impero e negli
emirati le città riprendono a espandersi, grazie alla ricchezza dei commerci tra Oriente e
Occidente. Gli arabi abbelliscono le città di monumenti e di grandi moschee.

9 Che tipo di realtà politica e culturale si crea nella Spagna araba?


Nella Spagna meridionale, detta dagli arabi Andalusia, si forma un emirato con città
sviluppate culturalmente e molto ricche, come Cordoba. Come Baghdad e Damasco, anche le
città dell’Andalusia sono molto popolate e abbellite da palazzi lussuosi e splendide moschee.
Attraverso la Spagna e la Sicilia, gli arabi entrano in contatto con gli europei e trasmettono
loro una parte della loro cultura e le opere degli antichi studiosi greci.

27
6 Carlo Magno
e il feudalesimo
IMPARO CON LE IMMAGINI

Il Regno dei franchi


I franchi sono un popolo germanico. Nel V secolo fondano
in Gallia uno dei regni romano-germanici. Nel 496
re Clodoveo si converte alla fede cattolica e i franchi
diventano grandi alleati del papa. Alla morte di Clodoveo
il regno viene diviso tra i suoi figli. Ma i re franchi sono
molto deboli. A esercitare il potere sono i maestri di
palazzo. Il maestro di palazzo Carlo Martello sconfigge
gli arabi a Poitiers. Nel 751, il figlio di Carlo Martello,
Pipino il Breve, diventa re con la benedizione del papa.

Carlo Magno e il Sacro romano Impero


Il figlio di Pipino il Breve, Carlo Magno, sconfigge
i longobardi e poi sottomette altri popoli d’Europa.
Nell’800 il papa lo consacra imperatore del Sacro romano
Impero. Questo impero comprende l’attuale Francia, parte
della Germania, il nord della Spagna e l’Italia
centro-settentrionale. L’Impero di Carlo è diviso in contee
e marche e ciascuno di questi territori è amministrato
da un “vassallo”, cioè da un uomo fedele all’imperatore.
I vassalli amministrano la giustizia, riscuotono le tasse
e organizzano l’esercito.

Il feudalesimo
Il governo dell’Impero di Carlo si basa sul rapporto
personale tra il vassallo e l’imperatore. Ogni vassallo
giura fedeltà e obbedienza all’imperatore e si impegna a
difenderlo e servirlo per tutta la vita. In cambio, il vassallo
ottiene dall’imperatore un territorio e la sua protezione.
Questo sistema di rapporti personali si chiama feudalesimo.
La società feudale è divisa in tre ordini. L’ordine più
importante è il clero, che si occupa della religione, ma ha
anche un ruolo politico, perché molti vescovi sono signori
delle città. Il secondo gruppo sono i nobili, che combattono
e governano i territori dell’Impero. Il terzo gruppo sono
i contadini. La maggior parte dei contadini sono servi dei
grandi proprietari terrieri, cioè dei nobili.

L’IMPARAFACILE
28
IL SACRO ROMANO IMPERO SASSONIA

REGNO
DEI
FRANCHI BAVIERA
DOMINI
LONGOBARDI
è creato da
SPAGNA
CARLO MAGNO
IMPARO CON LA MAPPA

è organizzato
che il 25 dicembre
conquista 800
con SISTEMA in MARCHE
Spagna (fino
FEUDALE e CONTEE
al fiume Ebro) è incoronato
Sassonia è
Baviera
IMPERATORE SISTEMA POLITICO
Domini
longobardi che si basa su
da
RAPPORTO DI VASSALLAGGIO
PAPA LEONE III
tra

UN SIGNORE SUO VASSALLO


che concede
che garantisce

FEUDO PROTEZIONE APPOGGIO


Ca r lo Ma g no e i l f e u d al e s i m o

MILITARE
6

29
6 L’ImopeMagno
Carl r o r oman
e ilo feuda
ent r alesimo
in c r isi

DOMANDE E RISPOSTE

1 Chi sono i franchi?


I franchi sono un popolo germanico. Nel V secolo fondano in Gallia un regno romano-
germanico sotto la guida di re Meroveo. Uno dei successori di re Meroveo, Clodoveo,
nel 496 si converte al cattolicesimo con tutti i suoi sudditi. Da quel momento i franchi
sono fedeli alleati del papa.

2 Perché alla morte di Clodoveo il Regno dei franchi si indebolisce?


Clodoveo conquista diversi territori e il suo regno diventa molto grande. Ma alla sua morte
il regno viene diviso tra i suoi quattro figli, che si combattono tra loro. I successori
di Clodoveo sono sovrani deboli e il potere è esercitato dai maestri di palazzo, cioè da alcuni
nobili.

3 Come nasce la nuova dinastia dei Pipinidi, detti anche “Carolingi”?


Alla metà del VII secolo, Pipino di Héristal, maestro di palazzo dell’Austrasia, uno dei regni
in cui è divisa la Gallia, riesce a unificare di nuovo il regno. Nel 732 il figlio di Pipino
di Héristal, Carlo Martello, sconfigge gli arabi a Poitiers. A questo punto il potere della
famiglia dei Pipinidi è molto forte e nel 751 il figlio di Carlo Martello, Pipino il Breve,
diventa re. Inizia così la dinastia reale dei Pipinidi, che verrà in seguito chiamata dei
Carolingi dal nome del suo più importante sovrano: Carlo Magno.

4 Come nasce il Sacro romano impero di Carlo Magno?


Carlo Magno, figlio di Pipino il Breve, diventa re dei franchi nel 768. È un abile condottiero
e con una serie di guerre sconfigge i sàssoni, gli àvari, i longobardi. Verso la fine
dell’VIII secolo il regno dei franchi raddoppia così il suo territorio. Nell’800, a Roma,
papa Leone III incorona Carlo Magno “imperatore dei romani”. Rinasce così, in Europa
occidentale, un impero che rinnova l’antico Impero romano e si pone come difensore
della Chiesa. Perciò è detto “Sacro romano Impero”.

5 Quali territori compongono il Sacro romano Impero di Carlo Magno, detto anche
“Impero carolingio”?
L’Impero carolingio comprende l’attuale Francia, parte della Germania, la Spagna
settentrionale e l’Italia centro-settentrionale.

6 Come è diviso e governato l’Impero carolingio?


Carlo Magno divide il suo impero in diverse regioni: contee e marche. A capo di ciascuna di
queste regioni c’è un conte o un marchese scelto dall’imperatore. Quindi conti e marchesi
governano la regione loro affidata in nome di Carlo Magno. Essi amministrano la giustizia,
riscuotono le tasse e organizzano l’esercito, che poi combatte sotto la guida dell’imperatore.

7 Che cos’è il feudalesimo?


Il feudalesimo è il rapporto personale che lega tra loro Carlo Magno e i suoi conti e
marchesi. Questi nobili, infatti, giurano fedeltà e obbedienza all’imperatore e si impegnano
a difenderlo e a servirlo per tutta la vita. In cambio, Carlo Magno affida loro un territorio

L’IMPARAFACILE
30
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msoi 6

da amministrare (detto “feudo”) e si impegna a proteggerli. Conti e marchesi sono dunque


“vassalli” di Carlo Magno, cioè uomini che gli hanno giurato fedeltà, e “feudatari”, cioè
uomini che amministrano un suo feudo.
Anche i nobili sottoposti ai conti e ai marchesi giurano fedeltà ai loro superiori e diventano
a loro volta vassalli e feudatari.

8 Che cosa succede nell’Impero guidato da Carlo Magno quando muore un suo
vassallo?
Nell’epoca di Carlo Magno, quando muore un suo vassallo, un conte o un marchese,
il territorio che egli amministra non passa ai suoi figli, ma l’imperatore decide a chi
affidarlo tra gli uomini di sua fiducia.

9 Chi sono i missi dominici?


I missi dominici (in latino “gli inviati del signore”) sono uomini inviati da Carlo Magno per
sorvegliare i territori dell’Impero. Essi informano l’imperatore su come vengono amministrati
i territori che lui ha affidato ai suoi vassalli. Inoltre, proclamano ovunque vanno le leggi
volute dall’imperatore.

10 Che cosa fa Carlo Magno per la rinascita della cultura?


Carlo Magno è convinto dell’importanza della cultura. Egli fonda nella sua corte, ad
Aquisgrana, una Scuola palatina, cioè “del palazzo”. In questa scuola insegnano i più
importanti maestri e studiosi dell’epoca. Inoltre, Carlo Magno decide che anche le corti dei
vescovi e i monasteri devono avere una scuola. In queste scuole i figli dei nobili imparano
a leggere e a scrivere e possono poi aiutare l’imperatore nel governo dell’Impero.

11 In quali parti è divisa la società feudale?


La società feudale è divisa in tre parti, dette “ordini”: il clero, i nobili e i contadini.

12 Quali sono i poteri del clero?


Il clero è composto dai vescovi, dai sacerdoti e dai monaci. Il clero ha potere sulla vita
religiosa e guida il culto. Ma i vescovi hanno anche un ruolo politico, perché molti di loro
sono alla guida di importanti città.

13 Quali sono i poteri dei nobili?


I nobili sono guerrieri e amministrano le diverse parti dell’Impero. Essi possiedono vaste
proprietà terriere.

14 Come vivono i contadini?


Nell’epoca feudale i contadini hanno bisogno di protezione. Perciò si mettono al servizio
dei nobili, abitano vicino alla loro dimora e diventano loro servi. In cambio ottengono cibo
e sicurezza: coltivano i terreni dei signori feudali e ottengono parte del raccolto.

31
7 L’Europa feudale

IMPARO CON LE IMMAGINI

I feudi indipendenti dividono


e indeboliscono l’Impero
Ludovico il Pio, successore di Carlo Magno, mantiene
il Sacro romano Impero unito fino alla sua morte,
nell’840. Dopo di lui, però, l’Impero viene diviso tra
i suoi tre figli: Carlo il Calvo ottiene la Francia, Ludovico
il Germanico ottiene la Germania e l’Austria, Lotario
diventa imperatore e domina sui territori centrali e
sull’Italia centro-settentrionale. L’Impero si indebolisce.
Invece si rafforzano i grandi feudatari. Essi diventano
proprietari dei feudi e possono passarli ai loro figli come
se fossero dei re indipendenti.

Nuove invasioni nell’Europa del IX e X secolo


Tra il IX e il X secolo l’Europa è colpita dalle invasioni
di popoli che attaccano le città e seminano il terrore tra
le popolazioni. Gli ungari saccheggiano le pianure della
Germania, della Francia e dell’Italia settentrionale;
i saraceni sono pirati arabi che assaltano via mare le coste
europee del Mediterraneo; i vichinghi, detti anche normanni
(cioè “uomini del Nord”), si muovono dalla Scandinavia e
si stabiliscono in Russia, in Italia meridionale e in Francia
del Nord, dove creano il ducato di Normandia. Da qui, nel
1066, Guglielmo il Conquistatore occupa l’Inghilterra.

Con gli Ottoni rinasce l’Impero,


che combatte con la Chiesa
Nel 962 Ottone I diventa imperatore. Egli rafforza
l’Impero e cerca di imporsi anche sul potere dei papi.
Tra i suoi successori e la Chiesa comincia un lungo
conflitto, detto “lotta per le investiture”. Gli imperatori,
infatti, pretendono di “investire”, cioè di nominare,
i vescovi. In questo modo essi possono controllare
la Chiesa. Papa Gregorio VII scomunica l’imperatore
Enrico IV, che deve chiedere perdono. La lotta per le
investiture termina nel 1122 con il concordato di Worms:
il papa consacra i vescovi, mentre l’imperatore può
affidare loro cariche e feudi.

L’IMPARAFACILE
32
L’EUROPA FEUDALE

L’Impero si indebolisce Nuove invasioni

perché I feudi diventano ereditari


Ungari, saraceni e vichinghi
(o normanni)
IMPARO CON LA MAPPA

è diviso in tre regni

L’Impero torna forte

quando?

Nel 962

Ferma
Invasione Ottone I diventa imperatore del
degli ungari
SACRO ROMANO IMPERO GERMANICO

Sconfigge Vuole la superiorità dell’imperatore sul papa


Feudatari
germanici
conflitto tra

POTERE POLITICO (impero) POTERE SPIRITUALE (Chiesa)


L’ Eu r o p a f e u d al e
7

33
7 L’Eu ro pa feuda le

DOMANDE E RISPOSTE

1 Che cosa succede all’Impero carolingio dopo la morte di Carlo Magno?


L’Impero passa al figlio Ludovico il Pio, che lo divide fra i suoi tre figli. Alla morte
di Ludovico, i figli si combattono tra loro e nell’843 decidono di dividere l’Impero
in tre parti. Carlo il Calvo ottiene la parte occidentale (l’attuale Francia); Ludovico
il Germanico ottiene la parte orientale (parte della Germania e l’Austria); Lotario eredita
il titolo di imperatore e governa i territori che vanno dal Mare del Nord all’Italia
centro-settentrionale.

2 Perché il potere degli imperatori si indebolisce mentre quello dei feudatari


si rafforza?
L’Impero è diviso e i grandi feudatari ne approfittano. Costretto dai feudatari, nell’877 Carlo
il Calvo emana il capitolare di Quierzy, cioè una legge che stabilisce che ogni feudatario
possiede il suo feudo e alla sua morte esso passa a suo figlio. In questo modo i feudi
diventano indipendenti come dei piccoli regni autonomi. Infatti, i feudatari governano i loro
feudi senza più rendere conto all’imperatore o al sovrano.

3 Chi invade l’Europa e semina il terrore nei secoli IX e X?


Nei secoli IX e X l’Europa subisce l’invasione degli ungari da oriente e dei vichinghi
(detti anche normanni) da nord. Gli ungari sono guerrieri, attaccano le città e compiono
grandi razzie. I normanni sono navigatori e si spostano velocemente sulle loro navi.
Arrivano in Russia, poi in Francia settentrionale. Qui creano il ducato di Normandia.
Nel secolo XI giungono a conquistare anche l’Italia meridionale, dove fondano un
grande regno.

4 Di quale impresa fu protagonista il normanno Guglielmo il Conquistatore?


Nel 1066 Guglielmo il Conquistatore parte dalla Normandia e guida una spedizione verso
l’Inghilterra. Qui egli sconfigge gli anglosassoni e diventa re.

5 Chi sono i saraceni?


I saraceni sono pirati arabi che attaccano le coste europee del Mediterraneo occidentale.
Nel 901 gli arabi conquistano la Sicilia e anche da qui partono per attaccare le coste
dell’Italia e della Francia meridionale.

6 Qual è il progetto politico di Ottone I di Sassonia?


Ottone I di Sassonia vuole far rinascere l’Impero e dargli la potenza che aveva al tempo
di Carlo Magno. Egli sconfigge gli ungari e nel 962 il papa lo incorona imperatore. Il suo
impero è detto Sacro romano Impero germanico, perché comprende solo la Germania e parte
dell’Italia. Ottone limita il potere dei feudatari tedeschi.

7 Quali sono i due massimi poteri in Europa occidentale nel Medioevo?


I due massimi poteri sono l’imperatore, che ha il potere “temporale” (cioè quello politico),
e il papa, che ha il potere spirituale.

L’IMPARAFACILE
34
L’ Eu r o p a f e u d al e 7

8 Quale rapporto stabilisce Ottone I con la Chiesa, con il papa e con i vescovi?
Ottone I vuole controllare anche la Chiesa. Egli emana un editto che stabilisce che si può
eleggere un nuovo papa solo se è gradito all’imperatore. Inoltre, lui e i suoi successori
scelgono i vescovi e spesso li incaricano di governare in loro nome molti feudi e città.
Infatti, alla loro morte i vescovi non possono lasciare in eredità il loro feudo, perché non
hanno figli. Perciò i feudi governati dai vescovi tornano, dopo la loro morte, all’imperatore.

9 Come reagisce la Chiesa al controllo degli imperatori?


Nel 1073 comincia il papato di Gregorio VII. Il nuovo papa dichiara che il potere del papa
è superiore a quello dell’imperatore e vuole togliere all’imperatore il potere di nominare
i vescovi.

10 Perché scoppia e come si svolge la “lotta per le investiture”?


Sia il papa sia l’imperatore pretendono il diritto di “investire”, cioè di nominare, i vescovi.
L’imperatore Enrico IV non si sottomette a papa Gregorio VII e continua a nominare i vescovi
in Germania. Il papa lo scomunica, cioè lo esclude dalla Chiesa e gli toglie ogni potere,
perché i sudditi non sono più tenuti a ubbidire a un imperatore condannato dal papa.
Nel 1077 Enrico IV è costretto a chiedere perdono al papa.

11 Qual è l’esito della “lotta per le investiture”?


La lotta per le investiture dei vescovi va avanti fino al 1122. In questo anno l’imperatore
e il papa giungono a un accordo detto “concordato di Worms”, dal nome della città tedesca
in cui viene firmato. Il concordato stabilisce che il papa sceglie e consacra i vescovi
per la loro missione di pastori della Chiesa, poi l’imperatore può affidare loro feudi
e incarichi.

35
8 L’Europa rinasce
dopo il Mille
IMPARO CON LE IMMAGINI

La popolazione cresce grazie all’aumento


dei raccolti agricoli
L’inizio dell’XI secolo porta in Europa grandi novità.
La popolazione riprende a crescere perché aumenta la
produzione agricola e quindi c’è più cibo a disposizione.
Infatti, i contadini cominciano a usare nuovi strumenti
e nuove tecniche per coltivare. Si diffondono il giogo

più facile arare i terreni. Inoltre, i contadini usano un


aratro pesante che scava meglio il terreno. Un’altra novità
è la rotazione triennale dei campi. Le condizioni di vita dei
contadini cambiano. Molti diventano uomini liberi e pagano
ai padroni delle terre una parte del raccolto.

Rinascono i commerci
Ora che i contadini producono più di quanto serve loro
per vivere, in Europa riprendono i commerci. Nelle città
principali si tengono mercati sempre più affollati e in
alcune regioni nascono le fiere. Nelle fiere si possono
trovare prodotti che arrivano anche da molto lontano:
grano, sale, vino, seta e spezie. Con i commerci si sviluppa
anche la produzione di tessuti e oggetti per la casa.

professioni: il cambiavalute e il banchiere. Le prime banche


prestano denaro a chi vuole sviluppare il commercio.

Rinascono le città e si affermano le repubbliche


marinare
Nelle città si tengono i mercati e gli artigiani producono
molte merci preziose. Quindi, dall’XI secolo in poi le città
tornano a crescere. Nascono nuovi quartieri, detti borghi,
popolati da artigiani e commercianti, detti borghesi. Per i
grandi commerci si usano le navi e si sviluppano i porti.
In Italia alcune città con grandi porti diventano molto
ricche e potenti. Sono le repubbliche marinare: Amalfi,
Pisa, Genova e Venezia. Tra queste Venezia diventa la più
importante e controlla i commerci nel Mediterraneo.

L’IMPARAFACILE
36
Nascono
i borghi NUOVI
STRUMENTI
RIFIORISCONO ROTAZIONE
LA PIAZZA il centro
è
LE CITTÀ TRIENNALE AUMENTO
dei terreni PROD
IMPARO CON LA MAPPA

con AUMENTO
POPOLAZIONE
TORRI
MURA
PALAZZI
CHIESE
LA RINASCITA
BANCHE
DOPO IL 1000
nascono

COM
si – MONETE D’ORO E D’ARGENTO
arricchiscono E ARTIGIANATO circolano
LE CITTÀ MARINARE – LETTERE DI CAMBIO
aumentano
rinascono

SCAMBI dal
Venezia MEDITERRANEO MERCATI e FIERE
Genova all’ORIENTE
Pisa
Amalfi
L’ Eu r op a r i na sce d o p o i l M i l l e
8

37
8 L’Imro
L’Eu pepa
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DOMANDE E RISPOSTE

1 Perché dall’inizio dell’XI secolo la popolazione europea riprende a crescere?


Dall’inizio dell’XI secolo la popolazione europea riprende a crescere perché aumenta la
produzione agricola. La popolazione, quindi, ha a disposizione cibo sufficiente, vive più
a lungo e i nuovi nati sopravvivono più facilmente.

2 Quali sono i nuovi strumenti che si diffondono nell’agricoltura?


Dal X secolo i contadini cominciano a usare nuovi strumenti per coltivare i campi. I contadini
inventano il giogo frontale per i buoi e il collare di legno per i cavalli e così possono
sfruttare meglio la forza degli animali per arare i campi. Anche l’aratro cambia: i contadini
usano un aratro pesante, che scava la terra più in profondità.

3 Cos’è la rotazione triennale dei campi?


La rotazione triennale dei campi è l’altra novità introdotta dai contadini dal X secolo in poi.
Essi dividono i terreni da coltivare in tre zone. Ogni anno coltivano due parti su tre
e lasciano riposare una parte. L’anno successivo cambiano la parte che riposa, così che nel
giro di tre anni tutti i terreni hanno un anno di riposo e riprendono a essere fertili. Nelle
due parti che coltivano ogni anno, i contadini seminano: frumento o segale nella prima,
avena, orzo, lenticchie o piselli nella seconda.

4 Perché in questo periodo aumentano i terreni coltivati?


In questo periodo la popolazione cresce e la richiesta di cibo aumenta. Perciò i contadini
prosciugano le paludi e disboscano le foreste per liberare nuovi terreni da coltivare.

5 Come cambia in questo periodo la condizione dei contadini?


In questo periodo molti contadini smettono di essere servi e diventano liberi. Essi devono
pagare al feudatario, che possiede tutte le terre, una parte del raccolto e il resto lo tengono
per sé. Spesso, però, il proprietario pretende che i contadini paghino anche molte tasse, per
esempio per percorrere le strade o per attraversare un ponte, per poter usare un mulino.
Quindi i contadini sono liberi, ma restano poveri. Molti di essi si trasferiscono nelle città.

6 Quale effetto ha l’aumento della produzione agricola sui commerci?


L’aumento della produzione agricola permette di vendere una parte dei raccolti nei mercati
e di acquistare i beni prodotti dagli artigiani e merci provenienti anche da lontano: grano,
sale, vino, olio, tessuti e spezie. Perciò dall’XI secolo in Europa riprendono
i commerci.

7 Dove si svolgono i commerci e qual è la conseguenza del loro sviluppo


nelle città?
I commerci si svolgono in città nei mercati. Nelle città più importanti nascono le fiere, cioè
grandi mercati dove si trovano merci che provengono da ogni parte, anche dall’Asia.
I mercanti compiono viaggi sempre più lunghi per procurare le merci. Gli artigiani lavorano
di più e aumentano di numero. Quindi la popolazione delle città cresce, perché in città si può
vivere meglio lavorando nel commercio e nell’artigianato.

L’IMPARAFACILE
38
L’L’I Eu
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8 Chi sono gli abitanti più ricchi delle città?


Le città sono popolate da commercianti e da artigiani, ma si sviluppano anche altre
professioni: medici, notai, insegnanti, avvocati. In città ci sono anche nuovi protagonisti
dell’economia: i banchieri. Infatti, per lo sviluppo dei commerci riprende l’uso del denaro
e nascono le banche. L’attività “finanziaria”, cioè il mestiere di prestare denaro a chi ne ha
bisogno per sviluppare i commerci e l’artigianato, diventa sempre più importante.

9 Chi sono i borghesi?


Dall’XI secolo molte persone si trasferiscono nelle città. Sono artigiani, mercanti
e banchieri, che vanno ad abitare in nuovi quartieri, detti borghi, e perciò sono detti
borghesi.

10 Quali sono le città che si sviluppano di più?


Le città che si sviluppano di più sono quelle dove si concentra il commercio. Sono le città
dove si tengono le fiere, perché sono poste all’incrocio di importanti strade. Sono anche le
città che si affacciano sul mare e hanno grandi porti e molte navi. I commerci più importanti,
infatti, si tengono per mare.

11 Quali sono le repubbliche marinare e perché diventano ricche e potenti?


Le repubbliche marinare sono Genova, Pisa, Amalfi e Venezia. Sono città italiane che hanno
grandi porti e possono arricchirsi con i commerci nel Mediterraneo. L’Italia, infatti,
è al centro del Mediterraneo e questa posizione favorisce i commerci tra l’Europa e l’Asia.

12 Quale tra le repubbliche marinare diventa la più potente?


Le repubbliche marinare si combattono tra loro per la supremazia sul Mediterraneo. Prima
Genova si impone su Pisa e controlla il mar Tirreno. Poi si scontrano Genova e Venezia.
Venezia vince e diventa la città più ricca e potente per i commerci tra Europa e Asia
attraverso il Mediterraneo.

39
9 L’espansione
dell’Europa
IMPARO CON LE IMMAGINI

I regni europei si espandono


A partire dall’XI secolo i regni europei si rafforzano
e alcuni di essi riescono a espandere i propri territori.
I regni cristiani di Spagna cominciano la “Riconquista”,
cioè la guerra per scacciare gli arabi. Nella seconda metà
del Duecento quasi tutta la penisola Iberica torna sotto
il controllo dei cristiani. I normanni, invece, conquistano
l’Italia meridionale sotto la guida di Roberto il Guiscardo
e poi scacciano gli arabi dalla Sicilia. In Europa orientale,
i tedeschi si espandono verso est e i Cavalieri teutonici,
che sono dei monaci che combattono, creano un potente
feudo che confina con la Polonia e la Russia.

Le crociate
Nell’XI secolo i turchi conquistano l’Anatolia, la Siria e la
Palestina. Essi minacciano i pellegrini cristiani in viaggio
verso Gerusalemme. Nel 1095, papa Urbano II invita
i sovrani europei a unirsi contro i turchi
e a riconquistare Gerusalemme. I cavalieri che partono
portano una croce sulla veste e sugli scudi. Per questo
sono detti “crociati” e “crociate” sono le guerre che
combattono per la liberazione della Terrasanta.
Al termine della prima crociata, nel 1099, i cristiani
occupano Gerusalemme. Tra il XII e il XIII secolo, però,
i turchi riconquistano la Palestina e i regni europei
organizzano altre crociate senza riuscire a scacciarli.

L’Impero mongolo
Tra il XII e il XIII secolo in Asia avviene un’importante
novità: il popolo dei mongoli, che vive a nord dell’Impero
cinese, comincia a espandersi. I mongoli sono forti
guerrieri e li guida un capo molto abile: Gengis Khan.
Gengis Khan e i suoi figli conquistano la Cina e l’Asia
centrale, poi il califfato di Baghdad. In seguito avanzano
verso l’Europa e giungono fino alle pianure della Russia.
In questo modo i mongoli creano un impero immenso,
che vive a lungo in pace e permette la ripresa
dei commerci tra Asia ed Europa.

L’IMPARAFACILE
40
L’ESPANSIONE DELL’EUROPA
REGN
I CRIS
TIANI
SPAG
quando? NOLI

CALIFF
ATO AR
AB O

dall’XI secolo
Riconquista della Spagna
IMPARO CON LA MAPPA

perché?

I REGNI EUROPEI SI RAFFORZANO Regno normanno in Italia meridionale


e cacciata degli arabi dalla Sicilia

– aumenta la popolazione
– riprendono i commerci Cavalieri teutonici a est

CROCIATE

contro risultati

i turchi in Palestina – Prima crociata libera Gerusalemme (1099)


– Quarta crociata attacca Costantinopoli (1204)
per quali obiettivi?
– Al termine delle crociate (1291) i turchi
sono ancora padroni della Terrasanta
– liberare Gerusalemme e la Terrasanta
– conquistare terre
– sviluppare i commerci con l’Oriente
L’ espa nsi one d e l l’ E u ro p a
9

41
9 L’e spansion e dell’E ur opa

DOMANDE E RISPOSTE

1 Perché dall’XI secolo alcuni regni europei cominciano a espandersi?


A partire dall’XI secolo i regni europei si rafforzano per tre motivi:
• finiscono le invasioni di ungari, normanni e saraceni;
• aumenta la popolazione;
• si sviluppa l’economia e in particolare l’agricoltura e i commerci.
Alcuni regni possono quindi cominciare a conquistare nuovi territori.

2 Che cos’è la “Riconquista”?


La “Riconquista” (Reconquista in spagnolo) è la guerra dei regni cristiani della Spagna
contro gli arabi per liberare la penisola. Questa guerra comincia intorno all’anno Mille
e dura quasi due secoli. I regni di Aragona, Navarra, León e Castiglia sconfiggono gli arabi
e nella seconda metà del Duecento quasi tutta la penisola è liberata. Resiste solo il piccolo
Emirato di Granada, che cadrà nel 1492.

3 Come nasce e quanto è vasto il regno dei normanni in Italia meridionale?


Nell’XI secolo i normanni, guidati da Roberto il Guiscardo, attaccano l’Italia meridionale,
dove dominano i bizantini, e la Sicilia, dove regnano gli arabi. Roberto conquista la Puglia
e la Calabria. Poi si dirige in Sicilia e nel 1091 scaccia gli arabi e completa la conquista
dell’isola. Nel 1130 il successore di Roberto, Ruggero II, ottiene dal papa il titolo di re
di Sicilia, Calabria e Puglia.

4 Cosa accade in Europa orientale?


Dopo il 1100 i grandi feudatari tedeschi spingono i loro contadini a occupare le terre che si
trovano a est del fiume Elba. Qui vivono popolazioni non ancora convertite al cristianesimo.
Nel 1226 l’imperatore di Germania affida queste terre all’ordine dei Cavalieri teutonici,
che sono dei monaci che combattono. I Cavalieri teutonici creano un potente feudo che si
espande fino al golfo di Finlandia e vengono fermati dai russi.

5 Chi sono i turchi e perché la loro avanzata minaccia l’Europa cristiana?


I turchi sono un popolo originario dell’Asia centro-orientale. Essi si convertono all’islam
nel IX secolo e sono guidati dalla dinastia dei Selgiuchidi. Essi conquistano gli attuali Iran
e Iraq. Poi, nel 1071, sconfiggono l’Impero bizantino e occupano la Siria, l’Anatolia e la
Palestina, dove si trovano Gerusalemme e altri luoghi sacri per i cristiani.
I turchi minacciano i pellegrini che si recano a Gerusalemme e rendono difficili anche i
commerci con l’Asia. Inoltre, l’Impero bizantino si sente in pericolo per la loro potenza.

6 Chi invita i regni cristiani a unirsi contro i turchi? Chi risponde a questo
appello? Cosa sono le “crociate”?
Nel 1095 papa Urbano II invita tutti i cristiani d’Europa a soccorrere i cristiani dell’Impero
bizantino e a liberare la Terrasanta e Gerusalemme dai turchi. Molti cavalieri, figli di nobili
ma senza terre, rispondono all’appello. I cavalieri che partono per la Palestina portano una
croce sul petto e sugli scudi, perciò sono detti “crociati” e le loro spedizioni militari sono
dette “crociate”.

L’IMPARAFACILE
42
L’ espa nsi one d e l l’ E u ro p a 9

7 Le cause delle crociate sono solo di carattere religioso?


Le crociate sono organizzate per un motivo religioso: rendere possibile il pellegrinaggio
verso Gerusalemme. Ma ci sono anche due motivi economici:
• i cavalieri che partono per la Terrasanta sperano di conquistare un feudo. Insieme a loro
combattono molti semplici contadini, anche loro in cerca di terre;
• le repubbliche marinare italiane si arricchiscono con il trasporto dei soldati sulle loro navi
e sperano di conquistare porti e aprire vie nuove per il commercio con l’Asia.

8 Come si svolge la prima crociata?


La prima crociata è guidata da Goffredo di Buglione, un nobile di Francia. I crociati
conquistano Gerusalemme nel 1099 e fondano il Regno di Gerusalemme. Goffredo di Buglione
diventa re e ha dei vassalli che governano altri feudi cristiani in Palestina e in Siria.

9 Come si svolgono e quali esiti hanno le altre sette crociate?


I turchi attaccano i regni cristiani e i cristiani organizzano una seconda crociata per
difendersi. Nel 1187 il Saladino, sultano d’Egitto e di Siria, riconquista Gerusalemme e la
Chiesa organizza una terza crociata con molti importanti sovrani. La terza crociata, però,
non riesce a riconquistare Gerusalemme. Nella quarta crociata la città di Venezia aiuta i
crociati, ma pretende che i crociati attacchino l’Impero bizantino per conquistare il primato
sui commerci nel Mediterraneo orientale. Nel 1204 i crociati saccheggiano Costantinopoli.
Nasce l’Impero latino d’Oriente, che dura fino al 1261. Le ultime crociate non ottengono
esiti importanti: nel 1291 tutti i domini cristiani in Terrasanta sono perduti.

10 Quali sono le conseguenze delle crociate?


Le crociate hanno conseguenze positive e negative. Le conseguenze positive sono l’aumento
dei commerci tra Oriente e Occidente (dove si rafforzano Genova e Venezia) e la conoscenza
della cultura araba. A seguito delle crociate, infatti, giungono in Europa libri, tecniche
e conoscenze scientifiche degli arabi.
Le conseguenze negative sono il peggioramento delle relazioni tra cristiani e musulmani
e la crisi delle relazioni tra cristiani europei occidentali e cristiani dell’Impero bizantino.

11 Chi sono i mongoli?


I mongoli sono un popolo di pastori nomadi che vivono a nord dell’Impero cinese. Alla fine
del XII secolo li guida un capo molto abile: Gengis Khan.

12 Come nasce e quanto è vasto l’Impero mongolo?


Gengis Khan conquista la Cina e i regni turchi dell’Asia centrale. Nel 1227 egli muore, ma
i suoi figli combattono ancora e conquistano il Califfato di Baghdad. I mongoli giungono
anche in Europa e sottomettono molti principati russi. Poi, dopo la metà del XIII secolo,
l’attacco all’Europa si interrompe perché l’Impero mongolo è già troppo vasto ed è difficile
da controllare. Da questo momento l’Impero mongolo vive un lungo periodo di pace e quindi
in Asia riprendono i commerci. In questo periodo, anche il mercante veneziano Marco Polo
compie dei viaggi in Oriente e giunge fino in Cina.

43
10 L’età dei comuni

IMPARO CON LE IMMAGINI

Le città diventano comuni


Dall’XI secolo in poi, le città diventano ricche e
potenti. I loro abitanti aumentano continuamente.
Le città si espandono e hanno ampie mura, piazze,

e non vogliono più essere sottoposti all’autorità dei


signori feudali, dell’imperatore o del vescovo. I ricchi,
cioè i nobili, i mercanti, gli artigiani più influenti e i
professionisti, formano fra loro delle libere associazioni,
dette “comuni”. Molte città diventano indipendenti e
cominciano a essere governate dai comuni. Questa novità
si impone soprattutto in Italia settentrionale e centrale.

Consoli, podestà, capitani del popolo


e corporazioni
In un primo tempo alla guida dei comuni c’è un’assemblea
di cittadini. Questa assemblea elegge dei consoli, che sono
membri di famiglie importanti della città e la governano per
breve tempo. Tuttavia, in molti comuni ci sono lotte feroci
tra le famiglie potenti. Di conseguenza, dalla seconda metà
del XII secolo i comuni chiamano al governo un uomo di
un’altra città, detto podestà. In alcune città, al podestà si
affianca un capitano del popolo, rappresentante dei borghesi.
In ogni comune sono molto influenti anche le associazioni
degli artigiani e dei mercanti, dette corporazioni o arti.

La nuova cultura delle città


I cittadini più potenti vogliono abitare in palazzi pieni
di opere d’arte e vogliono conoscere la scienza, la
storia, la matematica e la letteratura. Le città diventano
centri di una nuova cultura. I figli dei nobili e dei
ricchi borghesi cominciano a studiare in scuole dette
università. Le università sono associazioni di maestri
e studenti. Qui si imparano le materie che servono a
governare la città e a fare affari. Nell’epoca dei comuni
la lingua parlata da tutti i cittadini, detta “volgare”,
diventa la lingua della letteratura al posto del latino.

L’IMPARAFACILE
44
I COMUNI

nascono
IMPARO CON LA MAPPA

dal 1180 d.C. nel XIII secolo d.C.


dopo il 1000 d.C.
nei comuni si affermano i
governati da sono governati da

CONSOLI PODESTÀ BORGHESI

con è fa applicare comuni guidati da si formano

FORESTIERO LEGGI PODESTÀ CORPORAZIONI


CONSIGLIO +
ARENGO UNIVERSITÀ
CITTADINO
CAPITANO
DEL POPOLO
LEX
assemblea assemblea ARTI ARTI
di famiglie cittadina MINORI MAGGIORI
potenti
PICCOLI LAVORATORI
ARTIGIANI
ARTIGIANI

MERCANTI
L’ et à d e i c o m u n i

45
10
10 L’e tà de i c omun i

DOMANDE E RISPOSTE

1 Chi governa le città fino all’inizio dell’XI secolo?


All’inizio dell’XI secolo le città dipendono ancora dai signori feudali, oppure
dall’imperatore. In alcuni casi governa un vescovo.

2 Che cosa fanno i cittadini più importanti delle città per rendersi autonomi?
A partire dall’XI secolo le città diventano ricche e potenti. I cittadini più importanti sono
i nobili, il clero, i ricchi mercanti, gli artigiani e i professionisti. Questi cittadini decidono
di governare da soli la propria città. Per questo motivo si riuniscono in libere associazioni,
dette “comuni”. In molte città il comune prende il potere e comincia a governare al posto
del feudatario, dell’imperatore o del vescovo.

3 Dove nascono i comuni?


I comuni nascono in diversi Paesi dell’Europa occidentale, come la Francia e la Germania,
ma nell’Italia centro-settentrionale hanno una particolare importanza. In Italia meridionale,
invece, i comuni sono poco presenti, perché il territorio è governato con forza dai re
normanni.

4 Chi governa all’inizio nei comuni?


All’inizio alla guida dei comuni c’è l’assemblea dei cittadini più importanti, detta arengo.
Questa assemblea elegge i consoli, che sono più di uno e governano la città per un breve
tempo. L’assemblea sceglie i consoli tra i capi delle famiglie nobili e ricche. I consoli
riscuotono le tasse, amministrano la giustizia, eseguono opere pubbliche e arruolano
l’esercito in caso di guerra.

5 Perché il comune guidato dai consoli non dura a lungo? Chi viene chiamato a
governare?
Tra il XII e il XIII secolo le famiglie nobili dei comuni lottano tra loro per il potere e le
città non hanno pace. L’assemblea dei cittadini decide quindi di sostituire i consoli scelti tra
gli abitanti con un podestà. Il podestà è una persona che viene da un’altra città e quindi è
estranea alle rivalità tra famiglie.

6 Cosa sono le corporazioni e qual è la loro importanza all’interno del comune?


Le corporazioni sono libere associazioni di lavoratori, artigiani e mercanti. Le corporazioni
stabiliscono in ogni città quali merci produrre e a quale prezzo venderle, chi può lavorare in
ogni settore e come si formano nuovi artigiani e professionisti. Le corporazioni controllano
quindi la vita economica delle città.

7 Perché nel corso del Duecento i borghesi cominciano a guidare le città?


I borghesi sono la nuova classe sociale dei mercanti, degli artigiani e dei professionisti.
Insieme sono detti “il popolo”. Le loro corporazioni sono le più potenti. A poco a poco il
podestà, sostenuto dai nobili, viene affiancato da un rappresentante dei borghesi, detto
“capitano del popolo”. Il capitano del popolo difende nel comune gli interessi dei borghesi.

L’IMPARAFACILE
46
L’ et à d e i c o m u n i 10

8 Qual è la differenza tra comuni italiani e altri comuni europei?


Anche in Francia e Germania i comuni nascono per iniziativa dei cittadini, ma con l’appoggio
del re o dell’imperatore, che vogliono rafforzare le città e renderle autonome dal controllo
dei grandi feudatari. In Italia, invece, i comuni sono completamente autonomi da ogni altro
potere e le città guidate dai comuni diventano dei piccoli Stati indipendenti che controllano
anche il territorio che li circonda.

9 Quali sono le caratteristiche della nuova cultura che si sviluppa nelle città?
I protagonisti della vita e dell’economia delle città sono i mercanti, gli artigiani e i
banchieri, cioè la borghesia. Questa classe sociale, insieme ai nobili, vuole abitare in palazzi
sempre più belli e fa costruire grandi piazze e splendide cattedrali. Ma la borghesia ha anche
bisogno di una nuova cultura per svolgere meglio il proprio lavoro e per fare affari. I figli
dei borghesi cominciano a studiare nelle scuole che nascono in ogni città, che spesso sono
create dalla Chiesa.

10 Che cosa sono le università? Che cosa si insegna nelle università?


Le università sono nuove scuole che nascono come corporazioni tra studenti e professori.
Sono quindi scuole della città e non della Chiesa. Nelle università si studiano molte materie
utili alla vita economica della città e importanti per formare i cittadini. Tra di esse ci sono
la filosofia e la teologia, ma anche la grammatica, la matematica, l’astronomia, la medicina,
la legge e la musica.

11 Che cos’è la letteratura in volgare?


Nell’Europa del XII e XIII secolo con la parola “volgare” si indicano le lingue parlate dalla
gente comune, mentre il latino è da sempre la lingua della Chiesa e della cultura. Fino a
quest’epoca i pensatori, gli scienziati e i poeti scrivono in latino, ma dal Duecento alcuni
scrittori importanti cominciano a scrivere opere in versi in lingua volgare. Il fiorentino Dante
Alighieri scrive in volgare il suo capolavoro, la Divina Commedia.

47
11 Impero e Papato

IMPARO CON LE IMMAGINI

La Chiesa deve rinnovarsi


Dopo l’XI secolo la Chiesa è in crisi. I vescovi governano
città e feudi e anche il papa è impegnato nelle questioni
politiche. Spesso il clero non dà buon esempio di vita
fedele al Vangelo. Molti movimenti religiosi chiedono
alla Chiesa di rinnovarsi e di essere più povera. Alcuni,
come i valdesi e i càtari, contestano l’autorità del papa
e dei vescovi e vengono combattuti anche con le armi.
Altri, come i monaci cluniacensi, aiutano la Chiesa a
rinnovarsi. Sull’esempio di due grandi santi, Francesco
e Domenico, nascono nuovi ordini religiosi.

Gli imperatori di Germania e i comuni italiani


Nel XII secolo l’imperatore non vuole più rispettare
l’autonomia dei comuni. Federico I, detto il Barbarossa,
afferma che solo l’imperatore ha il diritto di amministrare
la giustizia e di riscuotere le tasse. Ma i comuni italiani si
ribellano, con l’appoggio del papa. Nel 1176 Barbarossa
perde la battaglia di Legnano e deve riconoscere la
sua sconfitta. Un suo successore, Federico II, governa
soprattutto sul Regno di Sicilia. Anche lui non riesce
a sconfiggere e sottomettere i comuni dell’Italia
settentrionale.

Il declino di Impero e Papato


All’inizio del Trecento, papa Bonifacio VIII cerca di
riaffermare la supremazia della Chiesa di Roma su tutti
i sovrani, ma esce sconfitto dal conflitto con il re di
Francia. Nel 1309 i papi si trasferiscono ad Avignone,
nella Francia meridionale, e qui rimangono fino al 1377.
Ma la crisi del Papato continua e per circa 40 anni c’è uno
scisma, cioè ci sono due papi: uno francese e uno italiano.
Il concilio di Costanza mette fine allo scisma, ma il potere
dei papi ora è più debole. Anche l’Impero si ridimensiona
e diventa di fatto un regno diviso tra i più grandi feudatari
tedeschi.

L’IMPARAFACILE
48
IMPERO e PAPATO
nel 1152 d.C. tra XI e XIII secolo

IMPERATORE FEDERICO BARBAROSSA LA CHIESA


HA MOLTO POTERE
t i
IMPARO CON LA MAPPA

CONFLITTO CON
– VESCOVI alla guida di feudi e città
I COMUNI ITALIANI
– PAPI ricchi e potenti

PACE DI COSTANZA (1183 d.C.)


potere e ricchezza portano a
ma

FEDERICO II IMPERATORE CRISI MORALE

vuole restaurare afferma


SUPREMAZIA CONTESTAZIONI RINNOVAMENTO
AUTORITÀ dell’IMPERO
del Eresie: cluniacensi francescani
uind
– patarini domenicani
POTERE TEMPORALE – valdesi
LOTTE CON I COMUNI
(IMPERO) – càtari la Chiesa si rinnova, ma
BATTAGLIA DI BENEVENTO su
(1266 d.C.) perde autorità politica
POTERE SPIRITUALE
– Periodo ad Avignone
SCONFITTA dell’IMPERO (CHIESA) – Scisma tra due papi
I mpe ro e Pap at o

49
11
11 I m pe ro e Pa pat o

DOMANDE E RISPOSTE

1 Perché dopo l’anno Mille la Chiesa deve rinnovarsi?


Dopo l’anno Mille la Chiesa ha molto potere. Tutti i popoli europei sono cristiani e i papi
hanno autorità su tutti i fedeli. I sovrani devono rispettare e proteggere la Chiesa e i papi
sono ricchi e hanno potere politico. Anche i vescovi sono potenti, perché governano città
e grandi feudi. Spesso, però, il clero non dà buon esempio di vita secondo il Vangelo:
molti preti sono sposati e hanno figli e molti si occupano più delle cose materiali che delle
anime dei fedeli. Anche i monasteri sono ricchi e corrotti. La gente chiede sempre più un
rinnovamento della Chiesa.

2 Che cosa chiedono e quali sono i movimenti di protesta che contestano i papi
e i vescovi e vogliono cambiare completamente la Chiesa?
I movimenti che contestano i papi e i vescovi chiedono che la Chiesa torni povera e che
tutti i fedeli siano uguali, come accadeva nel primo cristianesimo.
A Roma il predicatore Arnaldo da Brescia spinge il popolo alla rivolta contro il papa
ma viene arrestato e condannato a morte. I valdesi nascono a Lione, in Francia,
e chiedono la povertà della Chiesa e la traduzione della Bibbia nelle lingue volgari.
I càtari propongono addirittura una nuova religione e organizzano una nuova Chiesa
che si contrappone a quella di Roma.

3 Come reagisce la Chiesa ai movimenti che la criticano con forza?


La Chiesa reagisce scomunicando e perseguitando i contestatori. Essi sono accusati di essere
“eretici”, cioè persone che per le loro idee non possono più far parte della Chiesa.
Nel 1233 nasce uno speciale tribunale, detto dell’Inquisizione. L’Inquisizione ha il compito
di combattere le eresie e di far arrestare e punire gli eretici.

4 Chi si impegna per il rinnovamento della Chiesa senza attaccarla o abbandonarla?


A favore del rinnovamento della Chiesa si impegnano diversi nuovi ordini monastici
e religiosi. I monaci cluniacensi (dall’abbazia di Cluny, in Francia) e cistercensi (anche loro
francesi) riportano il monachesimo al suo impegno per il Vangelo. San Francesco d’Assisi
e san Domenico di Guzmán fondano i francescani e i domenicani. Queste nuove famiglie di
religiosi vivono in povertà e si dedicano alla predicazione del Vangelo, anche contro
le eresie.
Nel 1073 un monaco cluniacense diventa papa con il nome di Gregorio VII. Egli avvia
la riforma della Chiesa e vuole che i vescovi seguano più il Vangelo che il potere.

5 Perché all’inizio del XII secolo l’Impero è molto debole?


All’inizio del XII secolo l’Impero è debole per tre motivi:
• in Germania sono molto potenti i grandi feudatari. Essi si combattono fra loro per
conquistare il potere e sono autonomi dal controllo dell’imperatore;
• i comuni si governano da soli e non riconoscono più l’autorità dell’imperatore. I comuni
italiani sono particolarmente indipendenti;
• il papa contesta l’autorità dell’imperatore.

L’IMPARAFACILE
50
I mpe ro e Pap at o 11

6 Che cosa fa Federico I Barbarossa per rafforzare la sua autorità?


E qual è il risultato dei suoi sforzi?
Federico I Barbarossa diventa imperatore nel 1152. Egli scende in Italia con il suo esercito,
attacca Milano e costringe questo potente comune a rinunciare alla sua autonomia. Nel 1158
convoca a Roncaglia un’assemblea di tutti i maggiori feudatari. Qui egli afferma che solo
l’imperatore ha il diritto di amministrare la giustizia e di riscuotere le tasse. Allora molti
comuni dell’Italia settentrionale si ribellano e formano tra loro un’alleanza, detta Lega
lombarda. Il papa sostiene i comuni. Nel 1176 l’esercito della Lega lombarda sconfigge
il Barbarossa a Legnano. L’imperatore è quindi costretto a riconoscere l’autonomia
dei comuni e la supremazia del papa.

7 Perché Federico II, successore del Barbarossa, è ricordato come un grande


imperatore?
Federico II diventa imperatore nel 1215. Egli è anche re di Sicilia e decide di lasciare
autonomia ai feudatari tedeschi e di trasferirsi in Italia meridionale. Fissa la sua corte a
Palermo e abbellisce la città di monumenti. Federico II è un uomo di cultura, ma anche un re
capace di rafforzare il potere dello Stato contro quello dei nobili.

8 Che cosa fa Federico II contro i comuni dell’Italia settentrionale?


E qual è il risultato della sua politica?
Anche Federico II cerca di imporre ai comuni dell’Italia settentrionale il suo potere. I comuni
si uniscono di nuovo nella Lega lombarda e lo sconfiggono. Di conseguenza, quando nel 1250
Federico II muore, il potere imperiale è di nuovo molto debole. In Italia meridionale il potere
passa agli Aragonesi di Spagna, che conquistano la Sicilia, e agli Angioini di Francia,
che conquistano il resto del regno meridionale. L’Impero tedesco è diviso in diversi Stati.

9 Qual è il tentativo di papa Bonifacio VIII per ridare autorità alla Chiesa?
E qual è il risultato che egli ottiene?
Nel 1302 papa Bonifacio afferma ancora una volta la supremazia del papa su tutti i sovrani
d’Europa. Ma a Bonifacio si oppone il re di Francia Filippo IV il Bello, che vuole far pagare
le tasse anche al clero. Alla fine il re vince e negli anni successivi i re di Francia impongono
l’elezione di papi francesi. Nel 1309 uno di questi papi si trasferisce da Roma ad Avignone.
La sede dei papi rimane ad Avignone fino al 1377, sotto la protezione dei re di Francia.

10 Che cos’è il Grande scisma d’Occidente?


La parola “scisma” significa “divisione”. Tra il 1378 e il 1418 la Chiesa cattolica è divisa
in due. Ci sono infatti due papi che si combattono tra loro perché entrambi dicono di essere
l’unico papa legittimo. I regni europei si dividono: una parte sostiene un papa, una parte
l’altro. Nel 1418 la pace ritorna, ma ormai il potere del papa ha perso l’autorità che ha
avuto per tutto il Medioevo.

51
12 La crisi
del Trecento
IMPARO CON LE IMMAGINI

Il Trecento epoca di crisi economica


Dall’inizio dell’XI secolo e fino alla fine del XIII secolo in
Europa continuano lo sviluppo dell’economia e l’aumento
della popolazione. All’inizio del Trecento, tuttavia, questa
fase positiva cessa. La produzione agricola smette di
aumentare perché il clima peggiora e i terreni sono troppo
sfruttati. Nel 1315 c’è una terribile carestia, che dura
per tre anni e porta alla morte per fame di migliaia di
persone. Negli anni successivi le carestie si ripetono.
La popolazione europea comincia a diminuire e chi
sopravvive alla fame è molto debole.

La peste fa crollare la popolazione europea


Tra il 1347 e il 1350 in Europa molti si ammalano di
una gravissima malattia: la peste. Questa malattia viene
dall’Asia, è molto contagiosa e si diffonde soprattutto
nelle città. I medici del tempo non sanno come curarla
e il male uccide milioni di persone. Molti pensano che si
tratti di una punizione di Dio per i peccati degli uomini.
Le epidemie si ripetono negli anni successivi. Nel 1300
la popolazione europea è di circa 73 milioni di abitanti.
Nel 1400 è scesa a 45 milioni.

Le conseguenze della crisi


La crisi ha anche conseguenze positive. I contadini
introducono un aratro più leggero e un nuovo tipo di falce.
Aumenta l’allevamento di bestiame e quindi la produzione
di carne. La diminuzione del numero di contadini migliora
la loro condizione: molti diventano liberi. Tuttavia, nelle
campagne ci sono frequenti rivolte, perché i contadini si
ribellano all’aumento delle tasse. Ci sono rivolte anche
nelle città. Nel 1378, a Firenze, scoppia la rivolta dei
ciompi, i lavoratori della lana. I re, i nobili e i ricchi
borghesi delle città sottomettono chi si ribella.

L’IMPARAFACILE
52
LA CRISI DEL TRECENTO
colpisce
IMPARO CON LA MAPPA

ECONOMIA POPOLAZIONE
E COMMERCI

diminuisce per
smettono di crescere per la

diminuzione della
produzione agricola CARESTIE EPIDEMIE DI PESTE

provoca migliaia di morti

RIBELLIONI
In un secolo la popolazione passa da

di contadini 73 milioni a 45 milioni


di operai delle città
La cr i si d e l Tre c e n t o

53
12
12 La crisi del Trec en t o

DOMANDE E RISPOSTE

1 Perché nel corso del Trecento diminuisce la produzione agricola?


Dall’inizio del Trecento l’agricoltura europea produce di meno. I motivi sono almeno tre:
• i nuovi terreni liberati dalle paludi e dai boschi non sono molto fertili;
• i contadini sfruttano intensamente i terreni disponibili, che si impoveriscono;
• si susseguono molte annate con cattivo tempo.
In alcuni anni c’è solo una diminuzione della produzione agricola. In altri anni c’è invece
un crollo, cioè una grave carestia. Accade tra il 1315 e il 1318. Ma le carestie si ripetono
anche nei decenni successivi.

2 Quali sono le conseguenze della diminuzione della produzione agricola?


Negli anni di raccolti scarsi c’è poco cibo e la popolazione non mangia a sufficienza. Negli
anni di carestia la gente, soprattutto nelle campagne, si riduce a mangiare bacche, erbe,
radici, talvolta addirittura carogne di animali. Molti muoiono di fame o di malattie.
La popolazione che sopravvive è molto debole.

3 Che cos’è la peste?


La peste è una grave malattia che passa dai topi all’uomo. Le pulci di questi animali, infatti,
passano all’uomo, lo pungono e lo fanno ammalare. Esistono due tipi di peste: bubbonica,
così chiamata per il fatto che si manifesta con un “bubbone”, cioè un ingrossamento
delle ghiandole linfatiche delle ascelle o dell’inguine, e polmonare, che colpisce le vie
respiratorie. La malattia si diffonde soprattutto nelle città, dove le condizioni igieniche sono
peggiori e dove la maggiore densità di popolazione favorisce il contagio.

4 Come si diffonde l’epidemia?


L’epidemia di peste si sposta seguendo i percorsi del grande commercio e dei mercanti.
Colpisce quindi prima l’area del Mar Mediterraneo, poi avanza nell’Europa centrale e del
Nord. Poche regioni dell’Europa vengono risparmiate da questa terribile epidemia. Alcune,
però, sono colpite meno duramente.

5 Quali effetti ha la peste sulla popolazione europea del Trecento?


La peste uccide milioni di persone in tutta Europa. C’è una prima gravissima epidemia tra
il 1347 e il 1350. Poi la malattia torna altre volte nei decenni successivi. I morti sono molti
anche perché la medicina del tempo non sa come curarli.
Durante il XIV secolo la popolazione europea diminuisce molto. Nel 1300 è di circa
73 milioni, nel 1400 è ormai scesa a 45 milioni.

6 Come riprende la produzione agricola europea dopo la crisi?


A causa della crisi e della morte di migliaia di contadini, molti campi coltivati tornano
a essere occupati da boschi e paludi. Tuttavia c’è anche una serie di progressi:
• i contadini usano molti più terreni come pascoli per il bestiame. Aumenta così
l’allevamento di animali e quindi la produzione di carne;
• i contadini sviluppano il loro lavoro e introducono un aratro più leggero e nuove falci
per mietere.

L’IMPARAFACILE
54
La cr i si d e l Tre c e n t o 12

Con queste novità la produzione agricola migliora lentamente e dalla fine del Trecento torna
a essere sufficiente a sfamare la popolazione europea.

7 Come cambia la condizione dei contadini nel corso del secolo?


I contadini sono meno numerosi e in alcuni Paesi europei, come in Francia e in Italia
settentrionale, migliorano le proprie condizioni. Molti diventano liberi e stabiliscono con i
proprietari delle terre dei contratti di affitto: lavorano le terre e pagano i padroni con una
parte di raccolto.

8 Perché nel corso del Trecento scoppiano rivolte dei contadini e degli operai nelle
città?
Nel corso del Trecento scoppiano rivolte dei contadini e degli operai nelle città. Questo
accade perché, mentre l’economia è in crisi e ci sono carestie e pestilenze, i sovrani
aumentano le tasse per finanziare le loro guerre. Nelle città, gli operai si ribellano ai ricchi
borghesi per avere salari più alti e più diritti.

9 Dove scoppiano le principali rivolte di contadini e operai e con quali risultati?


Le rivolte dei contadini scoppiano violente in Francia e in Inghilterra. I sovrani, alleati con i
grandi proprietari terrieri, sconfiggono i ribelli e li massacrano. Le campagne tornano sotto il
controllo dei potenti.
Una rivolta degli operai scoppia a Parigi nel 1357, contro le tasse chieste dal re. I rivoltosi
vengono sconfitti. Un’altra rivolta importante scoppia nel 1378 a Firenze. Qui si ribellano
gli operai della lana, detti ciompi. Essi vogliono organizzarsi in una corporazione e
partecipare al governo della città. I ricchi borghesi riescono in pochi anni a riprendere
il controllo della città.

55
13 Monarchie
e imperi
IMPARO CON LE IMMAGINI

Nascono gli Stati moderni


Per quasi tutto il Medioevo il potere dell’imperatore
e dei re è molto limitato. I grandi feudatari e i comuni
indipendenti amministrano la giustizia e riscuotono le
tasse. Dal 1100 in poi, in alcuni paesi i re aumentano
il loro controllo sui feudatari e affermano il loro potere.
In Francia, Inghilterra, Spagna e Portogallo l’autorità
dei re guida a poco a poco tutta la nazione, e perciò questi
Stati sono detti “monarchie nazionali”. Il potere dei re
si basa sull’esercito e su funzionari fedeli che riscuotono
le tasse.

Francia e Inghilterra
In Francia il re Filippo II Augusto vuole unificare tutto
il territorio. Per questo deve combattere anche contro i
re inglesi, che hanno il controllo su ampie regioni della
Francia. Questo conflitto tra Francia e Inghilterra dura
fino alla guerra dei Cent’anni. Nel 1453, al termine di
questa guerra, gli inglesi abbandonano la Francia. Anche
i re inglesi si rafforzano, ma devono venire a patti con i
nobili e con la borghesia. Nel 1215 re Giovanni Senzaterra
concede la Magna Charta Libertatum, cioè la “Grande
carta delle libertà”. Con questa carta Giovanni accetta di
limitare i propri poteri.

Spagna e Impero ottomano


Altre monarchie nazionali si affermano nella penisola
Iberica. Nel 1479 si uniscono i due regni di Aragona
e Castiglia e nasce il Regno di Spagna. Un altro regno
unito e forte è il Portogallo.
Nel 1453 i turchi ottomani conquistano Costantinopoli.
La città prende il nome di Istanbul. I turchi formano
così un impero potente, che minaccia i regni dell’Europa
orientale, Ungheria e Polonia, e l’Impero. I turchi
rappresentano una minaccia anche nel Mediterraneo
orientale, dove i loro pirati attaccano le coste e rallentano
i commerci.

L’IMPARAFACILE
56
STATI IN EUROPA ORIENTALE

dal 1100 d.C. POLONIA

SI FORMANO UNGHERIA
IMPARO CON LA MAPPA

MONARCHIE NAZIONALI
AUSTRIA (Impero)

in FRANCIA I RE CAPETINGI hanno I RE CONTROLLANO


controllo su GRANDI tutto il territorio IMPERO OTTOMANO
FEUDATARI
in INGHILTERRA RE concede MAGNA che nel
CHARTA LIBERTATUM
E HANNO
NELLE LORO MANI:
1453
regola rapporti
tra re e sudditi – giustizia
– tasse conquista
– esercito

REGNO COSTANTINOPOLI
DI CASTIGLIA
in SPAGNA si uniscono
+
REGNO
DI ARAGONA

il è 1° STATO EUROPEO UNITO


PORTOGALLO
SOTTO UNICO RE
M ona r c hi e e i m p e ri

57
13
13 Monarch ie e imper i

DOMANDE E RISPOSTE

1 Che cos’è una monarchia nazionale?


La monarchia nazionale è uno Stato in cui il re controlla tutto il territorio e ha nelle sue
mani il potere di amministrare la giustizia e riscuotere le tasse.
A partire dal XII secolo, alcuni paesi europei diventano monarchie nazionali proprio perché
i loro re affermano il proprio potere sui grandi feudatari e sui comuni.

2 Quali sono le principali monarchie nazionali che si affermano dal XII secolo?
Le principali monarchie nazionali che si affermano dal XII secolo sono la Francia, l’Inghilterra,
la Spagna e il Portogallo. Sono tutti Stati dell’Europa occidentale. Altre monarchie nazionali
si affermano anche in Europa orientale: Polonia, Ungheria e Russia. Germania e Italia centro-
settentrionale rimangono invece divise in più feudi e città indipendenti.

3 Quali sono gli elementi comuni tra le monarchie nazionali?


Le monarchie nazionali hanno in comune alcuni elementi:
• il loro territorio è ampio e ha confini ben definiti;
• tutto il potere è nelle mani del re. Il re fa le leggi e le fa rispettare. Feudatari e borghesi
delle città devono obbedire al re;
• il re ha al suo servizio dei funzionari che fanno rispettare le sue decisioni e riscuotono le
tasse;
• il re guida un esercito permanente. Questo esercito è formato da mercenari che il re paga
con le tasse che riscuote nel suo regno;
• il re è il simbolo della nazione. Tutta la popolazione di ogni Stato nazionale si riconosce
nella stessa lingua e nella stessa cultura.

4 Come avviene la trasformazione della Francia in una monarchia nazionale?


La Francia diventa una monarchia nazionale grazie al re Filippo II Augusto e ai suoi
successori. Filippo II combatte guerre contro i feudatari e toglie loro l’autonomia e il potere.
Egli combatte anche contro i re di Inghilterra, che hanno il controllo di ampie regioni della
Francia. Nel 1214 Filippo II sconfigge il re di Inghilterra Giovanni Senzaterra e conquista
quasi tutto il territorio del suo Paese. Nel 1337 i re di Inghilterra tentano di riconquistare
parte della Francia nella lunga guerra dei Cent’anni. La guerra si conclude nel 1453
con la sconfitta degli inglesi.

5 Perché il re inglese Giovanni Senzaterra deve concedere la Magna Charta


Libertatum? Perché questo documento è importante e quali conseguenze ha
sulla monarchia inglese?
Dopo la sconfitta nella guerra con la Francia del 1214, il re di Inghilterra Giovanni
Senzaterra perde molto potere. I nobili inglesi costringono il re a rispettare la loro
autonomia. Giovanni deve quindi concedere un documento che limita i suoi poteri. Questo
documento si chiama Magna Charta Libertatum (cioè “Grande carta delle libertà”). La Magna
Charta stabilisce alcuni diritti dei nobili che il re deve rispettare. Essa è l’antenata delle
moderne costituzioni: stabilisce i diritti di alcuni cittadini (in questo caso i nobili) e apre la
strada alla nascita di un parlamento.

L’IMPARAFACILE
58
M ona r c hi e e i m p e ri 13

6 Che cos’è un parlamento?


Il parlamento è un’assemblea composta da nobili e altri cittadini importanti che prende
decisioni sulla politica del regno. I re inglesi dovranno rispettare sempre più queste
decisioni.

7 Quali regni si formano nella penisola Iberica alla fine del Medioevo?
Verso la fine del Medioevo nella penisola Iberica si rafforzano i regni di Aragona e Castiglia.
Nel 1469 i sovrani dei due regni si uniscono in matrimonio e i due regni diventano un unico
Regno di Spagna. Nel 1492 il Regno di Spagna sconfigge l’Emirato di Granada, cioè l’ultimo
regno arabo nella penisola. Ora i re di Spagna controllano tutto il loro territorio.
L’altro importante regno della penisola Iberica è il Portogallo. Già dalla fine del XIII secolo
i re del Portogallo hanno pieni poteri. Essi favoriscono le attività dei grandi mercanti.

8 Quale potere esercita la dinastia degli Asburgo d’Austria?


Gli Asburgo d’Austria governano sul loro Stato. Essi riescono anche a ottenere la corona del
Sacro romano Impero. Qui cercano di limitare il potere dei grandi feudatari autonomi.

9 Quali altri regni si rafforzano in Europa dal XII secolo in poi?


Altri regni che si rafforzano in Europa dal XII secolo in poi sono la Danimarca, la Polonia,
l’Ungheria e la Russia.

10 Che cosa accade in Europa orientale e nel Mediterraneo orientale verso la fine
del Medioevo?
Verso la fine del Medioevo l’Europa orientale è minacciata dalla potenza dell’impero
dei turchi ottomani. Nel 1453 i turchi conquistano Costantinopoli. Finisce così l’Impero
bizantino. Costantinopoli diventa Istanbul e qui i turchi fissano la capitale del loro grande
impero.

11 Perché l’Impero ottomano è molto potente?


I turchi ottomani controllano un vasto territorio, che comprende parte dell’Europa orientale
e va fino alla Mesopotamia e all’Egitto. Essi controllano anche i commerci nel Mediterraneo
orientale. I turchi hanno un esercito molto potente e una grande flotta. L’Impero ottomano
è ben organizzato e ben governato. Nel suo territorio cristiani ed ebrei possono professare
la loro fede e dedicarsi all’artigianato e al commercio.

59
14 L’Italia e il
Rinascimento
IMPARO CON LE IMMAGINI

L’Italia è divisa in Stati regionali


Dal XII secolo in poi molti Stati europei diventano
monarchie nazionali. In Italia, invece, si formano diversi
Stati regionali. Alcuni hanno medie dimensioni, altri
sono molto piccoli. Questi Stati sono autonomi, sono
divisi fra loro e spesso si combattono. Il governo degli
Stati regionali è nelle mani di potenti famiglie, che si
trasmettono di padre in figlio la signoria sulla città più
importante dello Stato e sul territorio circostante.
Il signore ha i poteri di un re.

Da Milano a Napoli
A Milano governano prima i Visconti, poi gli Sforza.
Venezia diventa uno Stato molto forte sia nel Mediterraneo
sia nei territori del Veneto. I Medici diventano signori di
Firenze e Lorenzo il Magnifico riesce a dare splendore alla
città. Lo Stato della Chiesa controlla l’Italia centrale.
Il Meridione d’Italia e la Sicilia sono uniti nel Regno di
Napoli, guidato dagli Aragonesi di Spagna. Altri Stati più
piccoli sono il Ducato di Savoia, il Ducato dei Gonzaga a
Mantova, il Ducato degli Estensi a Ferrara e le Repubbliche
di Genova e di Lucca. Le guerre tra gli Stati italiani si
interrompono dal 1454 al 1492 grazie alla pace di Lodi.

Umanesimo e Rinascimento
L’Italia divisa in molti Stati è molto ricca dal punto di
vista della cultura. Infatti i signori si circondano di artisti
e letterati per mostrare la loro ricchezza e il loro potere.
La nuova cultura pone l’uomo al centro dell’universo ed
esalta la sua intelligenza e le sue virtù. Questa visione si
chiama “Umanesimo”. Gli studiosi umanisti si ispirano alle
opere degli antichi greci e latini. Dopo il 1400 tutta l’arte
si rinnova. È il periodo del “Rinascimento”. Nelle corti
d’Italia lavorano grandi artisti e studiosi della natura,
come Botticelli, Raffaello, Leonardo e Michelangelo.

L’IMPARAFACILE
60
L’ITALIA nel XV secolo
è divisa in

TANTI STATI INDIPENDENTI


IMPARO CON LA MAPPA

DUCATO SIGNORIA SIGNORIA VENEZIA STATO REGNO REGNO


di di di della di di
SAVOIA MILANO FIRENZE t ll CHIESA NAPOLI SICILIA

comprende governata da governata da VENETO potere del


uniti da
e parte di
– SAVOIA VISCONTI MEDICI PAPA
– VAL D’AOSTA LOMBARDIA ALFONSO
poi da su d’ARAGONA
– parte del
PIEMONTE ITALIA
SFORZA CENTRALE

in LOTTA tra LORO

fino al 1454 d.C.

PACE DI LODI inizia PERIODO DI STABILITÀ


L’ I t a li a e i l R i n as c i m e n t o

61
14
CORTI
e UNIVERSITÀ
dei principali
dove?
UMANESIMO quando? nel XV secolo
STATI ITALIANI
significa
STUDIO
poi in attraverso
RIFLESSIONE SULL’UOMO degli
AUTORI
importanti LATINI e GRECI
UNIVERSITÀ è
EUROPEE
RIVALUTA
NUOVO MODO LA VITA
DI PENSARE TERRENA
favorisce
interesse per i recupero
TESTI ANTICHI IDEALI OSSERVAZIONE
L’Ital ia e il R in a sc imen t o

IMPARO CON LA MAPPA

di della NATURA
EQUILIBRIO e SPERIMENTAZIONE
e
ARMONIA

L’IMPARAFACILE
14

62
FIRENZE dove? quando? nel XV
RINASCIMENTO e nel XVI secolo

poi in
indica

ALTRE CORTI
ITALIANE RINASCITA CULTURALE
IMPARO CON LA MAPPA

E ARTISTICA

favorita da favorisce anche

SIGNORI
a CAPO PROGRESSI
di STATI GRANDI TECNOLOGICI
REGIONALI ARTISTI E SCIENTIFICI

per aumentare
loro prestigio BOTTICELLI
LEONARDO STAMPA NUOVE TEORIA
RAFFAELLO ARMI ELIOCENTRICA la Terra
MICHELANGELO DA FUOCO gira intorno
GRANDI al Sole
INTELLETTUALI

MACHIAVELLI
GUICCIARDINI
ARIOSTO
L’ I t a li a e i l R i n as c i m e n t o

63
14
14 L’Ital ia e il R in a sc imen t o

DOMANDE E RISPOSTE

1 Quando e come nascono gli Stati regionali italiani?


Gli Stati regionali italiani nascono a partire dal XIV secolo. In questo periodo, nei comuni
più importanti dell’Italia centro-settentrionale i conflitti tra nobiltà, borghesia e lavoratori
diventano sempre più gravi. Le città si affidano allora alla guida di un signore e gli
concedono pieni poteri. Il signore appartiene alla famiglia più ricca e potente della città.
Quando egli muore, il potere passa a suo figlio e così nascono delle dinastie proprio come
accade nelle monarchie. In seguito, la città guidata da un signore impone il suo controllo
sul territorio circostante e così lo Stato regionale si rafforza.
Gli Stati regionali sono indipendenti e si combattono tra loro per evitare che qualcuno
diventi troppo più potente degli altri.

2 Chi guida il Ducato di Milano?


Dal 1311 a Milano il potere è nelle mani della famiglia Visconti. I Visconti diventano padroni
di tutta la Lombardia e tentano di conquistare buona parte dell’Italia centro-settentrionale.
Essi, però, incontrano la resistenza degli altri Stati e in particolare di Firenze. Nel 1450
un condottiero al servizio dei Visconti, Francesco Sforza, si impadronisce del potere e inizia
una nuova dinastia.

3 Come è governata Venezia? Su che cosa si basano la sua ricchezza e il suo


potere?
A Venezia il governo è nelle mani di poche famiglie di mercanti. I loro rappresentanti
formano il Maggior consiglio, cioè il parlamento dello Stato. La più alta carica politica è il
doge. Un rappresentante di una famiglia, a turno, diventa doge per un breve periodo, poi
lascia la carica a un altro.
Nel Trecento e nel Quattrocento Venezia è ancora molto ricca e potente. Essa deve
combattere contro i turchi per difendere i suoi commerci nel Mediterraneo e per questo le
grandi famiglie della città decidono di occupare territori sulla terraferma. L’espansione di
Venezia verso ovest porta la città a scontrarsi più volte con Milano.

4 Chi sono i Medici?


I Medici sono la potente famiglia che dal 1435 domina la città di Firenze e il suo Stato, che
comprende tutta la Toscana. Cosimo de’ Medici è il primo signore della dinastia. Il suo più
famoso successore è Lorenzo, detto il Magnifico. Lorenzo rafforza il suo potere su Firenze
e la trasforma in uno Stato forte. Egli, inoltre, arricchisce la città di opere d’arte perché
chiama alla sua corte i migliori pittori, architetti e scrittori dell’epoca.

5 Come è organizzato lo Stato della Chiesa?


Lo Stato della Chiesa occupa ampie regioni dell’Italia centrale, ma è composto da città e
feudi che hanno una grande autonomia. Questa situazione cambia a metà del Quattrocento.
I papi riescono a imporre il proprio potere, anche se lo Stato della Chiesa non riesce mai ad
avere una struttura efficiente come quella di un grande Stato moderno.

L’IMPARAFACILE
64
L’ I t a li a e i l R i n as c i m e n t o 14

6 Chi governa il Regno di Napoli?


Tra il Trecento e il Quattrocento il Regno di Napoli passa dagli Angioini di Francia agli
Aragonesi di Spagna. Alla fine del Quattrocento il Regno di Napoli comprende anche la
Sicilia ed è il più grande Stato regionale d’Italia.

7 Quali altri Stati regionali più piccoli si trovano in Italia in questo periodo?
Oltre a Milano, Venezia, Firenze, lo Stato della Chiesa e il Regno di Napoli, in Italia
settentrionale e centrale si trovano il Ducato di Savoia in Piemonte, il Ducato dei Gonzaga a
Mantova, il Ducato degli Estensi a Ferrara e nell’Emilia. A questi si aggiungono la Repubblica
di Genova, la Repubblica di Lucca e altri Stati più piccoli.

8 Come si riesce a trovare un equilibrio tra gli Stati regionali italiani?


Gli Stati regionali italiani sono sempre in guerra tra loro e nessuno riesce a imporsi sugli
altri. Nel 1454 essi trovano un accordo con la pace di Lodi. Lorenzo il Magnifico, signore
di Firenze, riesce a far rispettare l’accordo per molti anni e a evitare nuove guerre.
Nel 1492, però, Lorenzo muore e la pace finisce.

9 Che cos’è l’Umanesimo?


L’Umanesimo è la nuova cultura che si diffonde dal Trecento in Italia e in Europa. Per gli
umanisti l’uomo è al centro del mondo e deve avere fiducia nelle sue capacità per costruire
il proprio destino. Gli umanisti riscoprono e studiano gli scritti degli antichi greci e latini.
Per loro l’antichità è il modello della civiltà.

10 Che cos’è il Rinascimento?


Il Rinascimento è la ripresa delle arti e delle lettere che avviene in Italia e in Europa a
partire dal Quattrocento. In questo periodo pittori, scultori, architetti, poeti e filosofi creano
opere nuove e bellissime. Alcuni di loro, inoltre, si dedicano allo studio della natura.

11 Dove lavorano e chi sono gli artisti e gli studiosi del Rinascimento?
Gli artisti e gli studiosi del Rinascimento lavorano nelle corti dei signori italiani. Ogni
principe, infatti, vuole dimostrare con le loro opere la propria ricchezza e il proprio potere.
A Firenze Brunelleschi crea la cupola del duomo e Donatello fonde bellissime statue di
bronzo. A Roma lavorano Bramante, Michelangelo e Raffaello. A Milano opera Leonardo
da Vinci.

12 In quali altri campi il Rinascimento porta delle novità?


Il Rinascimento non porta progressi solo nell’arte, ma anche nella tecnica. In quest’epoca,
tecnici europei inventano le armi da fuoco e la stampa. L’inventore della stampa è il tedesco
Johannes Gutenberg. Grazie alla sua invenzione, chi desidera comunicare i suoi scritti
può pubblicare centinaia e migliaia di copie di un suo libro e questa novità rivoluziona
la cultura. Prima, infatti, i testi potevano solo essere copiati a mano.

65
VOCABOLARIO STORICO MULTILINGUE

Italiano Inglese Francese Spagnolo Albanese


Animismo Animism Animisme Animismo Animizëm

Arengo Assembly Arengo Asamblea Asamble

Arti liberali Liberal arts Arts libéraux Artes liberales Arte Liberale

Banno Ban Ban Ban Banat

Barbaro Barbarian Barbare Bárbaro Barbar

Bolla Bull Bulle Bula Vulë papale

Burocrazia Bureaucracy Bureaucratie Burocracia Burokraci

Califfo Caliph Calife Califa Kalif

Canone Canon Redevance Canon Taksë

Capro espiatorio Scapegoat Bouc émissaire Chivo expiatorio Dash kurban

Cardinali Cardinals Cardinaux Cardenales Kardinalë

Conclave Conclave Conclave Cónclave Konklavë

Consiglio Council Conseil Consejo Këshillë

Contado Countryside Comté Condado Konte

Conte Earl Comte Conde Kont

Culti misterici Mystery cults Cultes à mystères Cultos mistéricos Kulte misteri

Curia Curia Curie Curia Kuria

Dieta Diet Diète Dieta Dieta

Doge Doge Doge Dux Doxh

Editto Edict Édit Edicto Dekret

Eresia Heresy Hérésie Herejía Herezi

Fazione Faction Faction Facción Fraksion

Feudo Feud Fief Feudo Çiflig

Fiera Fair Foire Feria Panair

Ghetto Ghetto Ghetto Judería Geto

Giannizzero Janissary Janissaire Jenízaro Jeniçer

66
Italiano Romeno Cinese Arabo
泛灵论 Fàn líng lùn
Animismo Animism ‫اإرواحيّة‬ Alerwaheia

Arengo Adunarea obştească, sfat 市民大会 Shìmín dàhuì


‫ مجمع الجمهور ي القرون الوسطى‬Majmaà el
jumhour i alqurun al wusta

Arti liberali Arte liberale 七艺 Qīyì ‫الفنون الليرالية‬ Al funun al libraleyah

Banno Ban 谕令 Yùlìng ‫سلطة مطلقة‬ Sulta mutlaqah

Barbaro Barbar 蛮族 Mánzú ‫بربري‬ Barbari

Bolla Bulă 敕谕 Chìyù ‫سجل وثائق‬ Segell wathaeq

Burocrazia Birocraţie 官僚 Guānliáo ‫بروقراطية‬ Biroqrateyah

Califfo Calif 哈里发 Hālǐfā ‫خليفة‬ Khalifa

Canone Arendă 租金 Zūjīn


‫رسوم استعمل خدمة‬ Rusum isteàmal
khedma

Capro espiatorio Ţap ispăşitor 替罪羊 Tìzuìyáng ‫كبش الفداء‬ Kabsh el fedaà

Cardinali Cardinali 红衣主教 Hóngyī zhǔjiào (‫الكرادلة (كردينال‬ Al karadela (kardinal)

Conclave Conclav 教宗选举会议 Jiàozōng xuǎnjǔ huìyì


‫مجمع اانتخاب البابوي‬ Majmaà alentikhab
al babawi

Consiglio Consiliu 内阁 Nèigé ‫مجلس‬ Majles

Comitat, zona agricolă din


Contado jurul unui oraş 领地 Lǐngdì ‫مقاطعة‬ Muqataàah

Conte Conte 伯爵 Bójué ‫كونت‬ Kont

Culti misterici Cultele de mistere 密教 Mìjiào ‫طقوس باطنية‬ Tuqus deeneieh

Curia Curie 教廷 Jiàotíng


‫هيئة الكنيسة وإدارتها‬ Hayàat al kanisa wa
idartaha

Dieta Dietă 帝国议会 Dìguóyìhuì


‫ جمعية اامراطورية الرومانية‬Jamàeyat al
imperatoria al rumaniah

Doge Doge 执政官 Zhízhèngguān ‫دوج‬ Doj

Editto Edict, Ordin 敕令 Chìlìng ‫أمر‬ Amr

Eresia Erezie 异端邪说 Yìduān xiéshuō ‫إلحاد‬ Ilhad

Fazione Fracţiune 派别 Pàibié ‫حزب‬ Hezb

Feudo Feudă 采邑 Càiyì ‫إقطاع‬ Iqtaà

Fiera Târg 集市 Jíshì ‫معرض‬ Maàradh

Ghetto Ghetou 犹太人居住区 Yóutàirén jūzhù qū ‫حي يهود‬


ّ Hay yahoudi

Giannizzero Ienicer 近卫军士兵 Jìnwèijūn shìbīng ‫إنكشاري‬ Inkishari

67
VOCABOLARIO STORICO MULTILINGUE
Italiano Inglese Francese Spagnolo Albanese
Giubileo Jubilee Jubilé Jubileo Jubile

Gotico Gothic Gothique Gótico Gotik

Guidrigildo Wergild Wergeld Wergeld / Guidrigildo Haraç për kokë

Hansa Hansa Hanse Hanseática Hansa

Idolatria Idolatry Idolâtrie Idolatría Idhujtari

Khanato Khanate Khanat Kanato Tokë hani

Latifondo Latifundium/large estate “Latifundium”, grand Latifundio Latifundia


domaine

Libertà Freedom Liberté Libertad Liri

Massaro Bailiff Fermier Granjero / hacendero Fermer

Mercenario Mercenary Mercenaire Mercenario Mercenar

Mori Moor Maures Moros Mori

Municipio Municipium Hôtel de Ville Municipalidad Bashki

Nicolaismo Nicolaism Nicolaïsme Nicolaísmo Nikolaizëm

Normanni Normans Normands Normandos Norman

Orda Horde Horde Horda Hordhi

Ordine Order Ordre Orden Rend Social

Pagano Pagan Païen Pagano Pagan

Paladini Paladins Paladins Paladines Paladin

Parlamento Parliament Parlement Parlamento Parlament

Patarìa Pataria Pataria Pataría Pataria

Pellegrinaggio Pilgrimage Pèlerinage Peregrinaje Pelegrinazh

Proletario Proletarian Prolétaire Proletario Proletar

Reliquie Relics Reliques Reliquias Relike

Repubblica Republic République República Republikë

Rinascimento Renaissance Renaissance Renacimiento Rilindje

Scisma Schism Schisme Cisma Përçarje

68
Italiano Romeno Cinese Arabo
Giubileo Jubileu 五十年节; 大赦年 Wǔshí nián jié; Dàshè nián ‫يوبيل‬ Youbil

Gotico Gotic 哥特式 Gētèshì ‫غوطي‬ Ghuti

„preţul sângelui” o sumă de


Guidrigildo bani plătită de ucigaş familiei 赔偿金 Péicháng jīn ‫فدية‬ Fidyah
celui ucis de el
(‫هانزا (الرابطة الهانزية‬ Hanza (al rabeta
Hansa Hansă 汉莎同盟 Hànshā tóngméng
al hanzeiah)

Idolatria Idolatrie 偶像崇拜 Ǒuxiàng chóngbài ‫عبادة اأوثان‬ Àebadat al awthan

Khanato Hanat 汗国 Hànguó ‫الخان ّية‬ Al khaneyah

‫ملكية زراعية كبرة‬ Mulkeia zeraàeyah


Latifondo Latifundiu, moşie 大庄园 Dà zhuāngyuán
kabira

Libertà Libertate 自由 Zìyóu ‫حريّة‬ Horreiah

‫رئيس مزرعة كبرة‬ Raàees mazraàa


Massaro Vătaf, intendent 农庄主 Nóngzhuāng zhǔ
kabirah

Mercenario Mercenar 雇佣兵 Gùyōngbīng ‫جندي مرتزق‬ Jundi murtazeq

Mori Mauri 摩尔人 Mó’ěrén ‫العرب السمر‬ Al arab al sumor

Municipio Municipiu 自治城 Zìzhì chéng ‫بلديّة‬ Baladeiah

Nicolaismo Nicolaism 尼哥拉主义 Nígēlā zhǔyì ‫النيقواويّة‬ Al niqolaweiah

(‫النورمانيّون (النورمانديون‬ Al normanioun


Normanni Normanzi 诺曼人 Nuòmàn rén
(al normandeioun)
游牧部落; 乌合之众 Yóumù bùluò;
Orda Hoardă Wūhézhīzhòng ‫رذمة‬ Sharthamah

Ordine Ordin 社团; 公会 Shètuán; Gōnghuì (‫نظام (إخواي‬ Nidham (ikhwani)

Pagano Păgân 异教徒 Yìjiàotú ‫وثني‬ Wathani

Paladini Paladini 圣骑士 Shèng qíshì (‫أنصار (القر‬ Ansar (al qasr)

Parlamento Parlament 议会 Yìhuì ‫برمان‬ Barlaman

Asociaţia creştină milaneză


Patarìa „Pataria” 巴塔里亚运动 Bātǎlǐyǎyùndòng ‫البطاريّة‬ Al batareyyah

Pellegrinaggio Pelerinaj 朝圣 Cháoshèng ‫الحج‬


ّ Al haj

Proletario Proletar 无产者 Wúchǎnzhě ‫فقر‬ Faqeer

Reliquie Relicve 圣物 Shèngwù ‫بقايا اموى‬ Baqaya al mawta

Repubblica Republică 共和国 Gònghéguó ‫جمهورية‬ Jumhoureiah

Rinascimento Renaştere 文艺复兴 Wényì fùxīng ‫نهضة‬ Nahdha

教会分立; 政治分裂 Jiàohuì fēnlì;


Scisma Schismă Zhèngzhì fēnliè ‫إنشقاق‬ Insheqaq

69
VOCABOLARIO STORICO MULTILINGUE

Italiano Inglese Francese Spagnolo Albanese


Scomunica Excommunication Excommunication Excomunión Shkishërim

Senato Senate Sénat Senado Senat

Servo Serf Serf Siervo Shërbyes

Simonìa Simony Simonie Simonía Simoni

Tartari Tartars Tartares Tártaros Tartarë

Turchi Turks Turcs Turcos Turqit

Ufficio Office Office Oficina Zyrë

Vichinghi Vikings Vikings Vikingo Vikingët

Zar Czar Tsar Zar Car

70
Italiano Romeno Cinese Arabo
Scomunica Excomunicare 开除教籍 Kāichú jiàojí ‫حرمان‬ Herman

Senato Senat 元老院; 参议院 Yuánlǎoyuàn; Cānyìyuàn ‫مجلس الشيوخ‬ Majles el shoyoukh

Servo Serv 奴隶; 仆人 Núlì; Púrén ‫خادم‬ Khadem

买卖圣物;买卖圣职 Mǎimài shèngwù; ‫تجارة الروحيات بالزمنيات‬ Tejarat errouheiat


Simonìa Simonie Mǎimài shèngzhí belzamaneiat

Tartari Tătari 鞑靼人 Dádá rén ‫التتّار‬ Altuttar

Turchi Turci 突厥人 Tūjuérén ‫أتراك‬ Atrak

办公室; 官僚机构 Bàngōngshì; Guānliáo


Ufficio Oficiu
jīgòu
‫مكتب‬ Maktab

Vichinghi Vikingi 维京人 Wéijīng rén (‫الر ّحل (فايكنغ‬ Al ruhhal (faiking)

Zar Ţar 沙皇 Shāhuáng ‫قير‬ Kaisar

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