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SECONDO PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DEL PRERP
2014/2016
APPROVATO CON DGR 8 ottobre 2015 n° X/4142
LINEA DI AZIONE B
Interventi per il sostegno alla realizzazione di Piani di Manutenzione
Straordinaria del Patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica dell’Aler
Milano
PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO ELETTRICO
Localizzazione: Comune di Milano
Q.re GRATOSOGLIO ‐ via Saponaro 32 ‐ 34
RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
IMPIANTI ELETTRICI CIVICO N°32,N°34 E DELLE AREE CONDOMINIALI
COMUNI A PIANO INTERRATO
Elaborato: ELAB.1 nome file: relazione tecnica imp elet
data:13/01/2020
Il Progettista Il Responsabile del Procedimento
Arch. Alfonso Cimino Arch. Gianluca Buratti
1
Relazione tecnica descrittiva dell’impianto elettrico delle aree condominiali
INDICE 2
1 SCOPO................................................................................................................................................................................................
2 PREMESSA ........................................................................................................................................................................................
8.2.1CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE
Relazione tecnica descrittiva dell’impianto elettrico delle aree condominiali
Relazione tecnica descrittiva dell’impianto elettrico delle aree condominiali
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1 SCOPO DEL PROGETTO ELETTRICO
Scopo del presente elaborato è quello di definire esecutivamente il progetto dell’impianto elettrico ai sensi
del D.M.37/08, e secondo la regola dell'arte vigente ed applicabile, inerente i lavori da eseguire secondo
programma di attuazione del PRERP 2014/2016 approvato con DGR 8 ottobre 2015 n° x/4142 linea di azione
B interventi per il sostegno alla realizzazione di piani di manutenzione straordinaria del patrimonio di edilizia
residenziale pubblica dell’ALER di Milano, in particolare la presente dissertazione tecnica tratta la descrizione e
definizione per la realizzazione dell’impianto elettrico delle aree condominiali del civico n°32 e civico n°34
(definiti rispettivamente torre 54 e torre 53) di proprietà dell’ALER .
Le opera inerenti il progetto esecutivo dell’impianto elettrico succitato, si possono riassumere
sinteticamente nei punti che si elencano di seguito :
- Illuminazione ordinaria e di emergenza del portico, dell’atrio ingresso, dei vani ripostiglio/ deposito,
nonchè del vano custode, dei vani servizi e del corridoio uffici a piano terra, (aree condominali),
rispettivamente degli edifici di cui in oggetto ( n° 32 e n°34) ;
- Illuminazione ordinaria e di emergena del vano scala dal piano interrato all’ ultimo piano abitabile
( zona condominale), rispettivamente degli edifici di cui in oggetto ( n° 32 e n°34) ;
- Illuminazione ordinaria e di emergena dei piani di servizio ascensori e preingresso unità immobiliari di
piano ( zona condominale), per ciascun piano rispettivamente degli edifici di cui in oggetto ( n° 32 e
n°34) ;
- alimentazione prese di servizio FM dei vani condominiali del piano terra, rispettivamente degli edifici,
indicate dal numero civico 32 e 34;
- Illuminazione ordinaria inerente tutti i corridoi dei vani cantinati rispettivamente di ciascun edificio
( civico n°32 e n°34) ;
- Illuminazione ordinaria e di emergenza di tutti i corselli dei box auto a servizio rispettivamente di
ciascun edificio ( civico n°32 e n°34) ;
- Illuminazione ordinaria e di emergenza delle vie carrabili conducenti allo sportello carico immondizie
rispettivamente di ciascun edificio ( civico n°32 e n°34) ;
- Illuminazione ordinaria e di emergenza e alimentazione prese di servizio FM del piano sottotetto ,di
preingresso ai vani tecnici (ascensori, montacarichi e servizi ausiiari) ubicati nel medesimo piano;
- alimentazione elettrica dedicata del gruppo elettropompe di pressurizzazione dell’impianto rete idrica
antincendio a servizio delle due torri succitate oltre che dell’intero piano interrato inerente ai corselli
box, di entrambi I civici succitati (n°32 e n°34);
- alimentazione elettrica dedicata dei quattro ascensori e del montacarichi per rispettivo edificio;
- alimentazione elettrica della centralina TV per ciascun edificio;
- alimentazione elettrica della centralina cifonica;
- alimentazione elettrica dedicata dell’aspiratore e del gruppo prese di servizio CEE17 condominiali ;
- illuminazione esterna del cortile di ingresso carrabile e rispettiva illuminazione della rampa carrabile
nord;
- illuminazione esterna della rampa carrabile di ingresso sud ed est;
- alimentazione elettrica dei motori dei cancelli di ingress delle rampe carrabili inerenti ai due
condomini( civ.32 e civ34);
- alim. elettrica ausiliaria a servizio dei dispositivi di attivazione automatica prevenzione incendi ( serrande
tagliafuoco , chiusura porte REI N.A.), del piano interrato soggetto a prevenzione incendi.
Relazione tecnica descrittiva dell’impianto elettrico delle aree condominiali
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2 PREMESSA
L’impianto elettrico oggetto del presente elaborato, è stato progettato da professionista iscritto
all'albo (Arch. Alfonso Cimino, iscritto all’ordine degli Architetti della provincia di Agrigento) in quanto
impianto soggetto all'obbligo imposto dal DM 37/08, in riferimento alle tipologie impiantistiche descritte
nell’art. 5 dello stesso.
Il presente progetto è basato sulla stretta applicazione delle Norme CEI vigenti ed applicabili, in
particolare i dimensionamenti , le protezioni contro i contatti elettrici, le sovracorrenti e le misure di
sicurezza, sono riferite alla Norma CEI 64‐8. In particolare dovranno essere seguite le prescrizioni contenute
nella sezione 751 "Ambienti a maggior rischio in caso d'incendio".
In data 05/12/2019, lo scrivente ha effettuato un sopraluogo in situ, accompagnato dall’Arch. Gianluca
Buratti Responsabile del Procedimento dei lavori di cui in oggetto, durante il quale sono stati visionati
gran parte dei luoghi oggetto dell’intervento, in particolare sono stati ispezionati i vani tecnici esistenti, il
vano custode, il vano scala, il portico, e I corselli dei box e corridoi dei cantinati a piano interrato, di
entrambi gli edifici in esame.
Dal sopraluogo succitato, in sinergia con il RUP sono stati definiti le seguenti procedure tecniche da
seguire per la progettazione dei lavori di cui in oggetto:
1°) il vano tecnico centrale antincendio (sede del gruppo di pressurizzazione della rete idrica antincendio
UNI 12845 ), e i rispettivi serbatoi di riserva idrica antincendio verranno ubicati in corrispondenza del
cortile esterno condominiale di ingresso carrabile lato nord;
2°) verranno utilizzati i medesimi vani tecnici delle apparecchiature elettriche condominiali esistenti
(questi da dismettere e sostituire) a piano interrato, per la disposizione dei nuovi quadri elettrici e
rispettivi contatori ENEL (rispettivamente vano tecnico elettrico A, e vano tecnico elettrico B, ‐si vedano
disegni allegati‐);
3°) sono stati visionati per ciascun civico (n°32 e n°34), i cavedi esistenti predispoti all’interno del piano
terra e del vano scala a tutta altezza, sede delle colonne montanti plurime delle dorsali elettriche e dei
servizi ausiliari esistenti, i quali verranno riutilizzate per la messa in opera delle nuove dorsali elettriche e
ausiliari;
4°) sono stati visionati gran parte dei canali portacavi, fissati a soffitto in corrispondenza dei corselli box
del piano interrato, questi si trovano tutti in cattivo stato di conservazione e in disuso, pertanto
dovranno essere totalmente dismessi, in modo da realizzare nuove dorsali con nuovi canali portacavi in
metallo dotati di coperchio e a più scomparti, I quali verrano predisposti opportunamento a soffitto,
Relazione tecnica descrittiva dell’impianto elettrico delle aree condominiali
secondo una nuova configurazioneplano‐altimetrica, per come indicate negli elaborati grafici allegati – in
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particolare si veda tav. 3‐ ;
5°) gli apparecchi di illuminazione esistenti sono tutti del tipo a plafoniera a neon e/o incandescanza e
oramai obsoleti, pertanto verranno tutti sostituiti con nuovi apparecchi di illuminazione tutti del tipo a
LED , cosi come gli apparecchi di emergenza sia del SE che di tipo SA.
Il presente progetto è stato redatto in quanto previsto dal DM 37/08 art. 5 comma 2:
- impianti di cui all'articolo 1 del DM 37/08, comma 2, lettera a), per tutte le utenze condominiali e per
utenze domestiche di singole unità abitative aventi potenza impegnata superiore a 6 kw o per utenze
domestiche di singole unità abitative di superficie superiore a 400 mq;;
conformi:
- a tutte le disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di sicurezza sul lavoro;
- alle Norme tecniche (CEI e CEI‐EN) pubblicate dal CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano;
- alle Norme tecniche (UNI e UNI‐EN) pubblicate dall' UNI, Ente Nazionale di Unificazione;
- alle disposizioni tecniche dei Vigili del Fuoco competenti per territorio;
- alle indicazioni di ENEL Distribuzione Spa, quale azienda distributrice dell'energia elettrica;
- alle eventuali ed applicabili indicazioni delle autorità competenti in materia di edilizia
residenziale;
N.B.: tutti i componenti dovranno possedere la marcatura CE ai sensi DLgs 81/08.
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apparecchiature, macchinari, installazione di impianti elettrici ed
elettronici"
- DLgs n 615 del 12.11.96 “Attuazione della Direttiva 93/68/CEE in materia di marcatura CE
del materiale elettrico di bassa tensione ai fini della compatibilità
elettromagnetica (EMC)”
atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di
impianti elettrici pericolosi"
- DLgs n.81 del 9.04.08 "Attuazione dell’art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123 in materia di
tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro"
comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante
riordino delle disposizioni in materia di attivita' di installazione degli impianti
all'interno degli edifici”
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CEI 11-17 - Impianti di produzione, trasporto, distribuzione energia elettrica. Linee in cavo.
– CEI 11-27 - Esecuzione dei lavori su impianti elettrici a tensione nominale non superiore a
lavori non sotto tensione su sistemi di Categoria 0,I,II,III e lavori sotto tensione su sistemi di
Categoria 0 e I
– CEI EN 61439-1/3 - Quadri di distribuzione
– CEI EN 50086-1 - Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche Parte 1: Prescrizioni generali
- CEI 64-8 - Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in
corrente alternata e a 1500 V in corrente continua
- CEI 64-8/1 - Oggetto, scopo e principi fondamentali.
- CEI 64-8/2 - Definizioni.
- CEI 64-8/3 - Caratteristiche generali.
- CEI 64-8/4 - Prescrizioni per la sicurezza.
- CEI 64-8/5 - Scelta ed installazione dei componenti elettrici.
- CEI 64-8/6 - Verifiche.
- CEI 64-8/7 - Ambienti ed applicazioni particolari.
- CEI-UNEL -35024/1 - Cavi elettrici isolati con materiale elastometrico o termoplastico per tensioni
nominali non superiori a 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente
continua – Portate di corrente in regime permanente dei cavi.
- CEI 70-1 - Gradi di protezione degli involucri.
- CEI 0 - 2 - Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici
- Applicazioni dell'illuminotecnica - Illuminazione di emergenza
– UNI 7543 - parte 2ª "Segnalazioni per l'illuminazione di emergenza"
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Altezza locali di piano H= 3.0 mt
Altezza di gronda ai fini antincendio h> 24 m
Tipologia Sistema di terra TT
Altri impianti del locale –non facente parte del progetto di adeguamento elettrico in esame‐ (servizi
ausiliari) :
‐impianto telefonico
‐impianto citofonico
‐impianto ricezione segnali televisivi terrestri
‐ imp. ascensori e montacarichi
‐ imp. automazione cancelli motorizzati
‐ imp.aspirapolveri
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6.3 DEFINIZIONE DELLA PROGETTAZIONE ELETTRICA DEGLI EDIFICI –CIVICO N°32, CIVICO N°34 E ZONE COMUNI
CONDOMINIALI DEI CIVICI n°32 E n°34 ; 10
Il complesso edilizio residenziale ( piano interrato a servizio dei civici n°32 e n°34, e le rispettive torri n°54 e
n°53 ciascuno dal piano terra all’ultimo piano), per le caratteristiche intrinseche che presenta ( superfice di
parcamento a piano interrato, e altezza antincendio di ciascuna torre superiore a 24.0 metri),ricade ai sensi del
D.P.R. 151/2011 nelle attività di prevenzione incendi rispettivamente n°77C e n° 75C, pertanto risulta
necessario realizzare un vano tecnico per ospitare un gruppo di pressurizzazione antincendio ai sensi della
norma UNI12845, che deve essere a servizio della rete idrica –antincendio dell’intero complesso succitato,
( infatti dal gruppo pompe antincendio si realizzeranno tre stacchi di condotte rispettivamente per la rete
idrica‐antincendio relativa a parte del piano interrato dei due immobili–civ.32 e civ.34‐ (destinata a parcheggio
box auto) , per la rete idrica‐antincendio a servizio della torre n°54, e per quella relative alla torre n°53.
Inoltre i corselli dei box dell’intero piano interrato del compelsso edilizio succitato sono contigui e comunicanti
(dal lato nord l’ingresso per l’ accesso ai box auto addirittura è unico per entrambi I civici in esame ‐n°32 e n°34‐
).
Da quanto premesso, pertanto si è ritenuto opportuno progettare i nuovi impianti elettrici a servizio del
complesso edilizio in esame, realizzando tre impianti elettrici autonomi e indipendenti con rispettivi nuovi
contatori ENEL suddivisi nel seguente modo :
‐realizzazione del 1° impianto elettrico: impianto elettrico a servizio di tutti i corselli box, facente parte del
piano interrato sottostante le due torri ( n°53 e n°54) ,comprendente :
garage A –compertimento REI ‐1
garage A –compertimento REI‐ 2
garage B –compartimento REI
con il quale si alimenterà:
‐ l’illuminazione ordinaria di tutti i corselli box del piano interrato summenzioanto;
‐ l’illuminazione di emergenza sia del tipo SE che del tipo SA ;
‐ l’alimentazione dei cancelli di ingresso motorizzati (sia l’ingresso rampa a sud e sia l’ingresso rampa a nord ed
est)
‐ l’alimentazione elettrica della nuova centrale gruppo di pressurizzazione antincendio;
‐ l’alimentazione dell’illuminazione esterna del cortile esterno condominiale che ospita la centrale tecnica
antincendio;
‐ l’alimentazione dei segnapasso delle rampe carrabili di ingress ai box sotterranei e al vano scarico immondizia;
‐l’alimentazione elettrica dei eventuali dispositive attivi antincendio (serrande tagliafuoco , porte REI N.A.)
‐l’alimentazione elettrica dei cancelli ingresso ubicate in corrispondenza delle rampe carrabili di ingresso dei
due condomini in esame (n°32 e n°34);
Relazione tecnica descrittiva dell’impianto elettrico delle aree condominiali
‐realizzazione del 2° impianto elettrico: impianto elettrico a servizio esclusivanmente del civico n°32, impianto
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che alimenterà elettricamente i seguenti ambienti:
‐ l’illuminazione ordinaria di tutti I corridoi inerenti i vani cantine a servizio del civico n°32 (vedasi tav.4) ;
‐ l’illuminazione ordinaria del portico ;
‐ l’illuminazione ordinaria e di emergenza, oltre a delle prese FM di servizio, dell’area servizi condominiali a
piano terra, compreso il vano custode, I locali ripostiglio/ deposito, il corridoio di ingresso , e l’atrio;
‐ l’illuminazione ordinaria e di emergenza di tutti piani di servizio per gli ascensori e di preingresso alle unità
residenziali di piano ( dal piano terra all’ultimo piano );
‐ l’illuminazione ordinaria e di emergenza dell’intero vano scala di servizio per tutti i piani ;
‐ l’illuminazione ordinaria e di emergenza dei vani sottotetto, di preigresso ai vani tecnici ascensori e
montacarichi;
‐ L’alimentazione elettrica dei quattro ascensori di servizio ;
‐‐ L’alimentazione elettrica del montacarichi di servizio ;
‐ L’alimentazione elettrica dell’aspiratore condominiale;
‐ L’alimentazione elettrica della centralina TV condominiale ;
‐ ‐ L’alimentazione elettrica della centralina citofonica condominiale ;
‐realizzazione del 3° impianto elettrico: impianto elettrico a servizio del civico n°34, impianto che alimenterà
elettricamente i seguenti ambienti:
‐ l’illuminazione ordinaria di tutti I corridoi inerenti i vani cantine a servizio del civico n°34 (vedasi tav.4) ;
‐ l’illuminazione ordinaria del portico ;
‐ l’illuminazione ordinaria e di emergenza, oltre a delle prese FM di servizio, dell’area servizi condominiali a
piano terra, compreso il vano custode, I locali ripostiglio/ deposito, il corridoio di ingresso , e l’atrio;
‐ l’illuminazione ordinaria e di emergenza di tutti piani di servizio per gli ascensori ( dal piano terra all’ultimo
piano ), e di preingresso alle unità residenziali;
‐ l’illuminazione ordinaria e di emergenza dell’intero vano scala di servizio per tutti i piani ;
‐ l’illuminazione ordinaria e di emergenza dei vani sottotetto, di preigresso ai vani tecnici ascensori e
montacarichi;
‐ L’alimentazione elettrica dei quattro ascensori di servizio;
‐‐ L’alimentazione elettrica del montacarichi di servizio;
‐ L’alimentazione elettrica dell’aspiratore condominiale;
‐ L’alimentazione elettrica della centralina TV condominiale;
‐ ‐ L’alimentazione elettrica della centralina citofonica condominiale;
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6.3.1 MODALITA’ DI GESTIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI
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L’impianto elettrico a servizio di tutti i corselli box dell’intero piano interrato sottostante le due torri e delle
zone condominiali comuni dei civici 32 e 34 (1° impianto elettrico), è stato progettato nel modo che segue:
‐Realizazione di un armadio elettrico generale [Q.E.G] subito a valle del rispettivo contatore elettrico ENEL, da
ubicare nel vano tecnico A (vedasi tav. 3) che oltre ad essere di servizio agli ambienti condominiali comuni dei
due civici (rispettivamente 32 e 34), alimenterà per tramite una linea elettrica dedicate il quadro elettrico del
vano tecnico antincendio, all’interno del quale verrà predisposto un gruppo di pressurizzazione della rete idrica
antincendio costituito da una elettropompa antincendio e da una seconda moto‐pompa di riserva alimentata a
diesel.
Risulta necessario (in riferimento alle prescrizioni antincendio), predisporre un pulsante di emergenza (a lancio
di corrente) di interruzione generale dell’alimentazione dell’intero impianto elettrico in caso di intervento dei
VV‐FF.
Pertanto risulta essenziale la predisposizione all’interno dello stesso vano tecnico di un idoneo gruppo
elettrogeno a diesel, che si attiverà automaticamente (per alimentare sia l’elettropompa, che lo start della
moto‐pompa), per tramite di una centralina di commutazione, proprio nel caso avvenga l’ interruzione di
emergenza dell’alimentazione elettrica dell’impianto succitato.
Per l’impianto elettrico in esame le modalità di gestione e funzionamento sono elencati nei punti che seguono:
- L’accensione e lo spegnimento dei pali di illuminazione esterna del cortile condominiale che ospiterà il
vano tecnico del gruppo di pressurizzazioen antincendio, cosi come quella dei segnapasso delle rampe
di ingresso carrabili sia lato nord che lato sud ed est, avverrà automaticamente per tramite la
programmazione di un orologio astonomico associate a idoneo contattore (vedasi tav.7);
- L’accensione e lo spegnimento di tutti gli apparecchi di illuminazione dei corselli box avverrà
automaticamente per tramite un interruttore crepuscolare associato a un sensore ottico, il quale
predisposto in luogo opportuno, permetterà sempre una illuminazione adeguata (sia naturale che
artificiale ) all’interno di tutti I corselli box;
- Le uniche zone prive di luce naturale, sono le zone carrabili all’interno del piano interrato comune ai
due civici, che dalla rampa di ingresso est conducono per entambi le due torri allo sportello di carico
immondizie, pertanto risulta necessario per tali due percorsi carrabili interrati predisporre
opportunamente dei sensori di rilevamento e presenza del tipo a doppia tecnologia, in modo che al
passaggio di auto, furgoni, e/o persone , possono accendere e spegnere automaticamente
l’illuminazione ordinaria per un intervallo di tempo programmato.
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L’impianto elettrico a servizio del civico n°32, (2° impianto elettrico) è stato progettato nel modo che segue:
‐realizzazione di un armadio elettrico generale [A.E.G] subito a valle del rispettivo contatore elettrico ENEL, da
ubicare nel vano tecnico B (vedasi tav. 3) che oltre ad essere di servizio per l’illuminazione ordinaria dei corridoi
delle cantine del civico n°32 ( secondo tre dorsali di illuminazione rispettivamente zona linea blu, zona linea
arancione, e zona linea verde ), alimenti le dorsali delle seguenti linee elettriche:
‐ alimentazione del quadro elettrico servizi condominiali posto nel vano custode a piano terra;
‐alimentazione FM n° 2 ascensori (piani pari), e rispettiva linea monofase dei servizi ausiliari associati;
‐alimentazione FM n° 2 ascensori (piani dispari), e rispettiva linea monofase dei servizi ausiliari associati;
‐alimentazione FM n° 1 montacarichi, e rispettiva linea monofase dei servizi ausiliari associati;
‐alimentazione FM n° 1 gruppo apiratore condominiale, e rispettivi servizi ausiliari associate, tra cui
l’alimentazione elettrica dedicata di una centralina prese CEE 17 (trif+N‐ trif‐ f+N) di servizio, ubicata a piano
sottotetto;
‐alimentazione centralina elettrica servizi ordinaria ( illuminazione e prese FM di servizio) del piano sottotetto;
‐alimentazione centralina elettrica TV centralizzata condominiale;
Il quadro elettrico servizi condominiali, sarà predisposto opportunamente all’interno del vano custode
nell’ambiente condominiale del piano terra, mentre i due quadri elettrici ascensori, quello del montacarichi, e
delle altre centraline elettriche succitate saranno poste tutti in appositi vani tecnici nel piano sottotetto, e
alimentati da idonee dorsali elettriche, poste all’interno dei cavedi verticali esistenti, rilevati durante il
sopraluogo effettuato.
L’accensione e lo spegnimento dell’illuminazione ordinaria dei corridoi pedonali delle cantine, avverrà per
mezzo di pulsanti retroilluminati, del tipo a relè a impulsi temporizzati, pulsanti predisposti a incasso in scatole
503 nella parete, e ubicati opportuanmente in modo da favorire all’utente subito l’accensione della
illuminazione, dovunque esso si trovi lungo I corridoi del piano cantinato.
Per la gestione dell’illuminazione ordinaria del piano servizi ascensore e di pre‐ingresso verso i cinque
appartamenti di ciascun piano della torre n°54, essendo tale ambiente per ciascuno piano prevalentemente
privo di luce naturale, lo scrivente progettista ha ideato un sistema automatico di gestione elettrica
centralizzata per mezzo di un controller elettronico (similare MH202 della bticino), trattasi di un dispositivo che
permette la gestione di scenari semplici ed evoluti, pertanto esso è in grado di eseguire determinate azioni non
solo in seguito al comando dell’utente, ma anche secondo programmi di accensione e/o spegnimento
prestabiliti.
Il controller è dotato di attacco DIN, quindi sarà predisposto all’interno dell’armadio elettrico servizi
condominiali e alimentato a 27Vdc da apposite apparecchio alimentatore anchesso con attacco DIN posto
all’interno del medesimo quadro elettrico.
L’esecuzione di uno scenario di illuminazione abbinato ad una particolare ora e/o data, consente di accendere
e/o spegnere l’illuminazione, e di regolare l’intensità luminosa per quell’intervallo di tempo desiderato.
Nel caso in esame il controller si programmerà in modo da regolare l’intensità luminosa al 100% degli
apparecchi di illuminazione di ciascun piano di servizio, per esempio dalle ore 6:0 fino alle ore 24:0, e di
ridurre il livello di intensita luminosa a una percentuale desiderata ( per esempio del 40% ‐50%) degli stessi
apparecchi di illuminazione nelle restanti ore della giornata, e il tutto in modo automatizzato, ciò permette non
solo una funzionalità efficente e ottimizzata dell’illuminazione degli ambienti serviti, ma nel tempo anche un
notevole risparmio di energia elettrica.
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Relazione tecnica descrittiva dell’impianto elettrico delle aree condominiali
Anche il corridoio di ingresso uffici, cosi come l’illuminazione del portico e dell’atrio saranno programmati
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nell’accensione e/o nello spegnimento con il controller, in modo dimmerizzato per il corridoio e in modalità
on/off per i restanti ambienti, però nel contempo ( a vantaggio della gestione dell’impianto) si predisporranno
per tali ambienti anche degli interruttori ( comandi luce del tipo a incasso a parete in scatole 503 , con placche
del tipo retroilluminate), in modo da potere forzare se necessario dagli utenti l’accensione e/o lo spegnimento
dell’illuminazione di tali ambienti.
L’illuminazione del vano custode e iI locale deposito/ ripostiglio saranno dotati invece rispettivamente di
commando locale per l’on/off dell’illuminazione ordinaria rispettiva.
L’illuminazione ordinaria del vano scala ( per tutti i piani della torre ), sarà gestita per l’accensione e/o lo
spegnimento del tipo on/off con dei comandi locali retroilluminati opportunamenti ubicati all’ingresso di
ciascuna porta di vano scala, che permetteranno una illuminazione del vano scala per un intevello di tempo
desiderato (programmato per mezzo del controller), per esempio per una accensione da parte dell’utente
dell’illuminazione del vano scala in un determinate piano, si potrebbe programmare l’accensione della
illuminazione ordinaria per tutti I piani della torre (ipotesi uno), oppure unicamente per i tre piani superiori e
inferiori rispetto al piano dove è avvenuta l’accensione (ipotesi 2), per un intervallo di tempo desiderato, per
esempio trenta minuti per la ipotesi 1, e 10 ‐15 minuti per la ipotesi 2.
Tutti i comandi locali, e i dispositivi elettronici (controller, alimentatore,attuatori del tipo on/off e del tipo
dimmerizzato), saranno intercomunicanti per mezzo di una linea bus alimentata a 27 vdc (vedasi tav.9) .
L’impianto elettrico a servizio del civico n°34, (3° impianto elettrico) è stato progettato nel modo che segue:
‐realizzazione di un armadio elettrico generale [A.E.G] subito a valle del rispettivo contatore elettrico ENEL, da
ubicare nel vano tecnico A (vedasi tav. 3) che oltre ad essere di servizio per l’illuminazione ordinaria dei corridoi
delle cantine del civico n°34 ( secondo tre dorsali di illuminazione rispettivamente zona linea blu, zona linea
arancione, e zona linea rosso scuro), alimenti le dorsali delle seguenti linee elettriche:
‐ alimentazione del quadro elettrico servizi condominiali;
‐alimentazione FM n° 2 ascensori (piani pari), e rispettiva linea monofase dei servizi ausiliari associati;
‐alimentazione FM n° 2 ascensori (piani dispari), e rispettiva linea monofase dei servizi ausiliari associati;
‐alimentazione FM n° 1 montacarichi, e rispettiva linea monofase dei servizi ausiliari associati;
‐alimentazione FM n° 1 gruppo apiratore condominiale, e rispettivi servizi ausiliari associate,tra cui
l’alimentazione elettrica dedicate di una centralina prese CEE 17 (trif+N‐ trif‐ f+N) di servizio, ubicata a piano
sottotetto;
‐alimentazione centralina elettrica servizi ordinaria ( illuminazione e prese FM di servizio) del piano sottotetto;
‐alimentazione centralina elettrica TV centralizzata condominiale;
Il quadro elettrico servizi condominiali, sarà predisposto opportunamente all’interno del vano custode
nell’ambiente condominiale del piano terra, mentre i due quadri elettrici ascensori, quello del montacarichi, e
delle altre centraline elettriche succitate saranno poste tutti in appositi vani tecnici nel piano sottotetto, e
alimentati da idonee dorsali elettriche, poste all’interno dei cavedi verticali esistenti, rilevati durante il
sopraluogo effettuato.
L’accensione e lo spegnimento dell’illuminazione ordinaria dei corridoi pedonali delle cantine, avverrà per
mezzo di pulsanti retroilluminati, del tipo a relè a impulsi temporizzati, pulsanti predisposti a incasso in scatole
503 a parete e ubicati opportunamente in modo da favorire all’utente subito l’accensione della illuminazione,
dovunque esso si trovi lungo i corridoi del piano cantinato.
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Relazione tecnica descrittiva dell’impianto elettrico delle aree condominiali
Per la gestione dell’illuminazione ordinaria del piano servizi ascensore e di pre‐ingresso verso i cinque
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appartamenti di ciascun piano della torre n°53, essendo tale ambiente per ciascuno piano prevalentemente
privo di luce naturale, si utilizzerà un sistema automatico di gestione elettrica centralizzata per mezzo di un
controller elettronico (similare MH202 della bticino).
Nel caso in esame il controller si programmerà in modo da regolare l’intensità luminosa al 100% degli
apparecchi di illuminazione di ciascun piano di servizio, per esempio dalle ore 6:0, fino alle ore 24:0, e di
ridurre il livello di intensita luminosa a una percentuale desiderata ( per esempio del 40% ‐50%) degli stessi
apparecchi di illuminazione nelle restanti ore della giornata, e il tutto in modo automatizzato, ciò permette non
solo una funzionalità efficente e ottimizzata dell’illuminazione degli ambienti serviti, ma nel tempo anche un
notevole risparmio di energia elettrica.
Anche il corridoio di ingresso uffici, cosi come l’illuminazione del portico e dell’atrio saranno programmati
nell’accensione e/o nello spegnimento con il controller, in modo dimmerizzato per il corridoio e in modalità
on/off per i restanti ambienti, però nel contempo ( a vantaggio della gestione dell’impianto) si predisporranno
per tali ambienti anche degli interruttori ( comandi luce del tipo a incasso a parete in scatole 503 , con placche
del tipo retroilluminate), in modo da potere forzare se necessario dagli utenti l’accensione e/o lo spegnimento
dell’illuminazione di tali ambienti.
L’illuminazione del vano custode e del locale deposito/ ripostiglio condominiale saranno dotati invece
rispettivamente di comando locale per l’on/off dell’illuminazione ordinaria rispettiva.
L’illuminazione ordinaria del vano scala ( per tutti i piani della torre ), sarà gestita per l’accensione e/o lo
spegnimento del tipo on/off con dei comandi locali retroilluminati opportunamenti ubicati all’ingresso di
ciascuna porta di vano scala, che permetteranno una illuminazione del vano scala per un intevello di tempo
desiderato (programmato per mezzo del controller), per esempio per una accensione da parte dell’utente
dell’illuminazione del vano scala in un determinate piano, si potrebbe programmare l’accensione della
illuminazione ordinaria per tutti I piani della torre (ipotesi uno), oppure unicamente per i tre piani superiori e
inferiori rispetto al piano dove è avvenuta l’accensione (ipotesi 2), per un intervallo di tempo desiderato, per
esempio trenta minuti per la ipotesi 1, e 10 ‐15 minuti per la ipotesi 2.
Tutti i comandi locali, e i dispositivi elettronici (controller, alimentatore,attuatori del tipo on/off e del tipo
dimmerizzato), saranno intercomunicanti per mezzo di una linea bus alimentata a 27 vdc (vedasi tav. 11).
Relazione tecnica descrittiva dell’impianto elettrico delle aree condominiali
16
6.4 CARATTERISTICHE DELLA FORNITURA ELETTRICA CIVICO N°32 E DEL CIVICO N°34
Ubicazione contatore Collocate entro apposite locale tecnico nel piano cantinato
Ente fornitore : ENEL spa o similare
Tipo di fornitura : utilizzazione normale. Tariffa base
Tensione : 230/400 V trifase + N
Frequenza : 50 Hz.
Sistema elettrico : trifase con neutro a terra " TT ".
Contatore : elettronico
Corrente di corto circuito trifase presunta : 15 kA valore massimo da norma tecnica per le forniture del
tipo
alla consegna
Corrente di corto circuito monofase
presunta alla consegna : 10.0 kA valore massimo da norma tecnica per le forniture
del tipo
Corrente di corto circuito trifase
utilizzata per il calcolo : 16,0 kA
Corrente di corto circuito monofase
utilizzata per il calcolo : 10,0 kA
Potenza totale max effettiva calcolata per singolo : 59 kW vedi Nota
civico‐vedasi calcolo elettrico allegato
Potenza max contrattuale consigliata :60Kw
Potenza disponibile ENEL : 100+3% kW
Nota: non sono disponibili copie delle fatture dell'energia elettrica al fine di valutare impegni e disponibilità di
potenza, consumi, necessità del rifasamento, il valore di Potenza max contrattuale per I civici 32 e 34 è derivato dal
elaborazione del calcolo elettrico .
Relazione tecnica descrittiva dell’impianto elettrico delle aree condominiali
CARATTERISTICHE DELLA FORNITURA ELETTRICA IMPIANTO COMUNE A PIANO INTERRATO DEL CIVICO N°32 E 17
N°34
Ubicazione contatore Collocate entro apposite locale tecnico nel piano cantinato
Ente fornitore : ENEL spa o similare
Tipo di fornitura : utilizzazione normale. Tariffa base
Tensione : 230/400 V trifase + N
Frequenza : 50 Hz.
Sistema elettrico : trifase con neutro a terra " TT ".
Contatore : elettronico
Corrente di corto circuito trifase presunta : 15 kA valore massimo da norma tecnica per le forniture del
tipo
alla consegna
Corrente di corto circuito monofase
presunta alla consegna : 10.0 kA valore massimo da norma tecnica per le forniture
del tipo
Corrente di corto circuito trifase
utilizzata per il calcolo : 16,0 kA
Corrente di corto circuito monofase
utilizzata per il calcolo : 10,0 kA
Potenza totale max effettiva calcolata per singolo : 37,9 kW vedi Nota
civico‐vedasi calcolo elettrico allegato
Potenza max contrattuale consigliata :40Kw
Potenza disponibile ENEL : 100+3% kW
Nota: non sono disponibili copie delle fatture dell'energia elettrica al fine di valutare impegni e disponibilità di
potenza, consumi, necessità del rifasamento, il valore di Potenza max contrattuale per I civici 32 e 34 è derivato dal
elaborazione del calcolo elettrico .
Relazione tecnica descrittiva dell’impianto elettrico delle aree condominiali
All'interno del fabbricato:
‐contenitori e/o involucri IP4X
‐contenitori e/o involucri soggetti a spruzzi d'acqua IP55
‐apparecchi di illuminazione IP4X
‐apparecchi di illuminazione a portata di mano IP44
‐apparecchi di illuminazione nel locale tecnico idrico‐sanitario IP55
‐impianti e componenti sottotraccia o incassati IP30
‐eventuali canali, tubazioni portacavi IP4X
All'esterno del fabbricato, in posizione riparata dai agenti atmosferici: IPX4
All'esterno del fabbricato, in posizione esposta agli agenti atmosferici: IPX5
All'esterno del fabbricato, in pozzetti o interrati: IP57
contro i contatti diretti .
Relazione tecnica descrittiva dell’impianto elettrico delle aree condominiali
19
6.6 CONTEMPORANEITÀ DEI CARICHI UTILIZZATI
- carichi forza motrice fattore 0.7
- prese a spina prese di servizio range 0.3÷0.6
- carichi luce di servizio 1.0
- carichi unità gruppo di pressurizzazione rete idrica antincendio : 1.0
- Aspirapolvere 1.0
- Citofonia e TV 1.0
Gli impianti oggetto del presente elaborato si identificano in tutti gli impianti elettrici, insistenti
o funzionalmente collegati al luogo identificato nel presente elaborato, a valle
del terminale dei cavi di alimentazione principali attestati ai quadri elettrici descritti nel presente
elaborato ovvero ai morsetti di ingresso dei sezionatori generali degli stessi.
Si identificano ai fini della competenza della ditta installatrice i limiti di batteria per i
seguenti impianti:
a) Impianti elettronici in genere: morsetti di ingresso del cavo di alimentazione alla centrale di
controllo e comando, o agli alimentatori principali e secondari (accumulatori , impianto diffusione
acustica ,imp. campanile,ec), eventuali cavi elettrici,componenti elettronici ed elettrici,canali,
passerelle,tubazioni e cassette di derivazione strettamente correlate ad tali impianti non sono inclusi nel
presente elaborato. .
b) Apparecchi utilizzatori di varia tipologia: (video proiettori, FAX,stampanti,ec) eventuali cavi
elettrici,componenti elettronici ed elettrici,canali, passerelle,tubazioni e cassette di derivazione
strettamente correlate ad tali impianti non sono inclusi nel presente elaborato.
19
Relazione tecnica descrittiva dell’impianto elettrico delle aree condominiali
d) Impianti ascensore e montacarichi : : morsetti di ingresso del cavo di alimentazione al quadro elettrico ed
20
elettronico di bordo macchina dell’ascensore/montacarichi per il controllo e comando, o agli
alimentatori principali e secondari (motore asincrono, condensatori, ), eventuali cavi elettrici,componenti
elettronici ed elettrici,canali, passerelle,tubazioni e cassette di derivazione strettamente correlate ad tali
impianti non sono inclusi nel presente elaborato. .
e) Impianti protezione contro i fulmini :la valutazione del rischio effettuata ai sensi della Norma CEI EN
62305‐2, non è inclusa nel progetto dell’impianto elettrico di cui la presente relazione tecnica. Pur in
assenza di specifiche valutazioni per l'intero edificio a riguardo dei rischi di tipo R1 (perdita di vite
umane ) , R2(perdita di servizi pubblici) e del rischio di tipo R4 (perdite economiche) derivanti da
eventuali fulminazioni dirette ed indirette,si è provveduto comunque a predisporre in corrispondenza
dell’armadio elettrico generale del complesso edilizio in esame( per ciascun civico) , opportuni SPD [ CEI
81‐10/4 –EN 62305‐4]atto a ridurre parte del rischio (riduzione dei guasti degli impianti interni e delle
apparecchiature elettriche ed elettroniceh per impulsi condotti da fulminazioni sulle linee entranti) .
Si identificano con i locali contenenti i servizi igienici a servizio dell’immobile ( servizio WC ordinario
e/o per disabili) , nei quali si deve applicare la Norma CEI 64.8 sez. 701 e dove si dovranno rispettare
le distanze minime imposte per le apparecchiature elettriche, comunque non necessita
obbligotariamente I collegamenti equipotenziali supplementari alle tubazioni metalliche entranti –
predisposizione di nodo equipotenziale‐ perchè non si è in presenza di doccia e/o vasca da bagno.
Detti locali vengono classificati come ambienti particolari secondo le disposizioni contenute nella
Norma CEI 64‐8/7, in quanto il rischio di contatti elettrici può aumentare a causa della riduzione della
resistenza del corpo e del contatto del corpo con il potenziale di terra.
Agli impianti elettrici in esso contenuti oltre ad applicare rigorosamente le prescrizioni per la
protezione contro i contatti indiretti mediante interruzione automatica del circuito a mezzo di
interruttori differenziali con Idn pari a 0,03 A, si deve applicare anche la prescrizione di avere i
componenti elettrici con grado di protezione di almeno IPX4.
‐è bene ricordare ai fini dell'installazione di componenti elettrici la classificazione delle seguenti
zone (vedi estratti da Norma CEI 64‐8/7 allegati):
- Zona 0: in tale zona non si devono installare componenti ed apparecchi utilizzatori
20
Relazione tecnica descrittiva dell’impianto elettrico delle aree condominiali
- Zona 1: non devono essere installati componenti elettrici con l'eccezione di interruttori di circuiti
21
SELV alimentati a tensione non superiore a 12 V in c.a. o 30 V in c.c. e con la sorgente di sicurezza
installata al di fuori delle Zone 0‐1‐2
- Zona 2: non devono essere installati dispositivi di protezione,sezionamento e comando con l'eccezione di:
a) interruttori di circuiti SELV alimentati a tensione non superiore a 12 V in c.a. o 30 V in c.c.
e con la sorgente di sicurezza installata al di fuori delle Zone 0‐1‐2
c) apparecchi di illuminazione di Classe II
- Zona 3: è permessa l'installazione di prese a spina, interruttori ed altri apparecchi di comando purché
la protezione sia ottenuta mediante:
a) separazione elettrica individuale SELV
b) interruzione automatica dell'alimentazione, usando un interruttore differenziale avente
corrente differenziale nominale non superiore a 30 mA.
Inoltre all’interno di ogni vano servizio igienico dove è presente una doccia è obbligatorio realizzare
un nodo equipotenziale di terra .
8.1 OPERE EDILI ACCESSORIE ALLA MESSA IN OPERA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI
Con l'obiettivo della piena ed ottimale funzionalità dell’impianto elettrico in esame per ciascun civico
considerate, si individuano le seguenti opere edili da realizzare contemporaneamente ai lavori di opere
di impianti elettrici di cui la presente dissertazione :
a) predisposizione di protezioni di attraversamento di canaline portacavi attarverso diversi
compartimenti antincendio ( si vedano elaborate grafici allegati – in particolare la tav. 3) realizzati
questi per mezzo di da stucco/malta intumescente antincendio avente tempo di resistenza al fuoco
almeno pari al REI della compartimentazione;
b) tagli a sezione obbligata di muratura ordinaria per attraversamento canaline portacavi ;
c) Rendere il vano tecnico di ubicazione delle apparecchiature elettriche ( quadro elettrico princiaple di
derivazione,) areato con opportune Sistema di aerazione naturale/o forzata connessa a termostato
e/o a griglie di aerazione sup e inf nella porta di ingress principale .
n.t.: In ogni caso le installazioni di cui ai punti del succitato elenco ed ogni altra
modifica/integrazione alle stesse, devono essere comunicate e preventivamente
concordate in sinergia con le indicazioni progettuali e secondo le prescrizioni del
Direttore dei lavori e/o con il Responsabile del procedimento .
21
Relazione tecnica descrittiva dell’impianto elettrico delle aree condominiali
8.2.2 Caratteristiche costruttive dell’impianto di dispersione
L’impianto di terra deve essere realizzato con n°2 dispersori verticali disposti lungo la zona del
perimetro esterno del vano tecnico gruppo di suppressione rete idrica‐antincendio‐ vedasi elab grafici
allegati ‐ tali dispersori devono essere collegati con treccia di rame nuda interrata avente sezione S=35.0
mmq.
Ad integrazione dell’impianto di terra succitato, andranno eseguiti e/o verificati i collegamenti
equipotenziali principali di masse e masse estranee ed i collegamenti equipotenziali supplementari
Devono essere infine eseguiti i collegamenti di tutti i conduttori di protezione PE dei circuiti elettrici sia
princiapli che terminali di ciascuno dei tre impianti elettrici da realizzare( civico n°32, civico n°34, zona in
comune condominiale civico 32 e 34), i quali devono avere l’impianto di terra in comune .
Le caratteristiche costruttive sono cosi riassumibili:
‐ dispersore verticale costituito da picchetto tubolare o a croce in acciaio ramato/zincato diametro 20 mm o
5/5mm lunghezza 1,5 m infisso nel terreno;
‐ conduttore di terra realizzato in corde in rame isolata giallo/verde di sezione 50 mmq;
‐ collettori principali di terra realizzati nelle morsetterie di terra dei quadri elettrici;
‐ collegamenti equipotenziali principali e supplementari di masse e masse estranee;
‐ collegamenti di tutti i conduttori di protezione dei circuiti elettrici.
Si rimanda alla Guida CEI 64‐12 per ulteriori specificazioni della tipologia dei collegamenti.
La Ditta installatrice ‐prima del rilascio della dichiarazione di conformità ai sensi del DM 37/08 ‐ dovrà
eseguire le seguenti opere:
1 Controllo e verifica della ubicazione dei pozzetti di terra e delle caratteristiche costruttive degli
elementi dei dispersori di terra con le eventuali necessarie verifiche di serraggio degli elementi
visibili dei dispersori di terra ;
2 controllo e verifica della continuità del conduttore di terra, dei conduttori di
protezione , e di tutti i collegamenti equipotenziali inerenti l’impianto elettrico in esame;
Comune di Milano Quartiere GRATOSOGLIO - via Saponaro civ. 32 - 34
22
Relazione tecnica descrittiva dell’impianto elettrico delle aree condominiali
23
3 verifica idoneità dell’impianto di terra degli apparecchi di illuminazione interna ed esterna e di tutti I
componenti elettromeccanici serviti dall’impianto elettrico ;
4 Durante gli interventi di realizzazione e/o verifica dell’impianto di terra, dovrà essere misurato da
parte della ditta installatrice il valore della resistenza di terra, in modo da verificare il coordinamento
dell’impianto di terra con i valori delle correnti differenziali nominali di tutti gli interruttori automatici
utilizzati (verificadone la funzionalità), e garantire inoltre l’idoneità dei dispersori di terra atti a disperdere
le eventuali correnti di guasto dell'impianto elettrico, tutto quanto da dichiarare e definire all’atto della
compilazione della dichiarazione di conformità DM 37/08 da parte dell’installatore;
5 essendo il progetto in esame ,un progetto di adeguamento di un impianto elettrico esistente, necessita
inoltre che la ditta instalaltrice prima del rilascio della dichiarazione di conformità ai sensi del DM 37/08 ,
certifichi ai sensi delle norme tecniche vigenti sia i nuovi quadri elettrici che I nuovi cavi elettrici
dell’impianto elettrico realizzato, in modo da asscicurarsi che tali componenti siano compatibili alle
indicazioni progettuali e idonei alla funzionalità dell’impianto medesimo.
Rt<50/Ia
Dove:
50 è la tensione nominale verso terra dell’impianto, in volt;
Rt è resistenza totale dell’impianto di terra, in ohm;
Ia è la corrente che provoca l’interruzione automatica del dispositivo di protezione.
Il collegamento tra il collettore e il dispersore di terra deve essere realizzato con conduttore di
terra di colore G/V avente sezione di almeno S=16 mmq (si veda calcolo elettrico )
mentre i conduttori di protezione PE (cavo colore giallo‐verde), devono essere:
23
Relazione tecnica descrittiva dell’impianto elettrico delle aree condominiali
L'installatore dell’impianto elettrico, oltre alle necessarie operazioni di verifica della messa a
terra dei dispersori, dovrà verificare la continuità elettrica dei conduttori di protezione e controllare le
connessioni e le derivazioni del PE ai circuiti terminali, in particolare dovrà:
1 verificare la continuità elettrica dei conduttori dell’impianto di terra (dispersori verticali e treccia di rame
nuda di interconnessione tra i due picchetti di terra );,
3 Dovrà essere verificata la corretta distribuzione del PE a tutte le prese a spina installate e
alle masse costituite da tubazioni o eventuali canali metallici e alle masse estranee.
Si rinvia alle prescrizioni contenute nelle Norme 64‐8 e 64‐50 ed a quanto esposto nella
Guida 64‐12, che si invitano a seguire integralmente.
8.2.4 EQUIPOTENZIALI PRINCIPALI
Si dovranno effettuare i collegamenti equipotenziali principali sulle masse estranee presenti nella
struttura. Si identificano quali masse estranee in particolare:
‐I collegamenti metalllici verticali degli ascensori ;
‐I collegamenti metalllici verticali del montacarichi;
‐eventuali tubazioni metalliche e accessori metallic dell’aspiratore;
‐le tubazioni metalliche e accessori del’impianto TV;
‐ i componenti metallici dei cancelli motorizzati delle rampe di ingresso;
Le sezioni dei conduttori da utilizzare non dovranno essere inferiori a 6 mm².
Si raccomanda particolare cura nella posa dei conduttori e nell'esecuzione delle derivazioni al
collettore di terra. Eventuali altre masse estranee qui non identificate dovranno essere collegate ai
collettori locali od ai collettori di terra principali.
Sarà compito dell'installatore definire i percorsi più brevi per la posa dei conduttori
equipotenziali dal collettore alle masse estranee identificate. I collegamenti alle tubazioni e componenti
metallic dovranno essere effettuati mediante appositi morsetti a collare in bronzo o stagnati al
fine di prevenire eventuali corrosioni.
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Relazione tecnica descrittiva dell’impianto elettrico delle aree condominiali
Per gli impianti in narrativa, dovranno essere eseguiti i collegamenti equipotenziali:
25
‐alle masse estranee costituite dai collettori e tubazioni metalliche della rete idrica‐antincendio
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Relazione tecnica descrittiva dell’impianto elettrico delle aree condominiali
quadri elettrici , dovranno essere controllati e visionati da parte dell’installatore , realizzando per tutti i quadri
26
le seguenti operazioni :
‐identificazione dei conduttori di cablaggio mediante nastratura e targhettatura,
‐identificazione e targhettatura delle morsettiere, dei conduttori in arrivo ed in partenza, dei
component;
‐completamento ed integrazione targhettatura di indicazione funzionale,
‐installazione dei prescritti segnali di avviso e monizione,
‐installazione degli schemi unifilari in dotazione ai quadri e delle targhe di identificazione previste dalla
Norma CEI 61439,
‐prove di funzionalità degli interruttori differenziali mediante RCCB tester,
‐prova di isolamento,
‐verifica del corretto collegamento del conduttore di protezione alle carpenterie metalliche e controllo della
continuità del PE interno alle stesse.
Tutti i nuovi quadri dovranno essere equipaggiati con morsettiera e barra di terra con
funzione di collettore di terra; si dovrà prevedere, compatibilmente con gli spazi ad incasso parete,
un margine di ampliamento (non inferiore al 25 %).
I quadri dovranno essere cablati secondo le disposizioni contenute nelle Norma CEI ‐EN 61439‐2
a mezzo sistemi componibili di cablaggio e dovranno essere corredati dalla relativa dichiarazione del
produttore con allegati i risultati delle prove previste.
In ogni caso, ove previsto, si dovranno posare conduttori in rame del tipo:
‐FG16R16 per la posa di circuiti delle dorsali di alimentazione principale in canale in materiale isolante , tubo a
vista in esterni o interrato in apposite cavidotti ;
– FG16(O)R16 per la posa di circuiti delle dorsali di alimentazione princiapale, in canaletta in metallo con
coperchio fissato a soffitto, tubo in PVC a vista in interni;
– FS17 per la posa in tubazioni flessibili sottotraccia a parete e/o sottopavimento e/o in minicanali in PVC
fissatia parete e/o soffitto
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Relazione tecnica descrittiva dell’impianto elettrico delle aree condominiali
Tutti i conduttori in arrivo e in partenza dai quadri elettrici dovranno essere identificabili a mezzo di
27
targhettatura in materiale indelebile autoestinguente. Medesima identificazione dovrà essere eseguita
ogni 2 0 metri o ad ogni cassetta di derivazione ed ammarro per i conduttori costituenti i montanti,
le dorsali principali e secondarie.
Particolare attenzione dovrà essere posta nell'infilaggio dei conduttori per evitare il
danneggiamento o l'abrasione dell'isolante. Per ulteriori specificazioni di posa si fa' riferimento alla
Guida CEI 20‐40.
La tipologia dei conduttori di nuova installazione sarà:
– FS17 450/750 V –circuiti terminali in fubazioni flessibili sottotraccia e/o in minicanali in PVC
e/o tubazioni rigide esterne fissate a parete o a sofffitto ;
‐realizzazione nuove connessioni in cassette derivazione ai piani con connettori a mantello in PVC
autoestinguente,
‐targhettatura di identificazione conduttori,
‐serraggio morsetterie nelle cassette derivazione a parete,
‐identificazione e targhettatura cassette di derivazione ai piani,
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Relazione tecnica descrittiva dell’impianto elettrico delle aree condominiali
‐controllo del cablaggio,
‐verifica del collegamento del conduttore di protezione,
‐verifica dei fissaggi e delle sospensioni,
‐pulizie schermi e lampade
‐ esami a vista e delle prove di continuità.
b) Per gli apparecchi di illuminazione posti all'esterno (quando predisposte) dovranno essere eseguite le
operazioni di manutenzione ordinaria e pulizia.
L'accensione degli apparecchi di illuminazione deve avvenire secondo comandi locali e/o centralizzati
usufruendo anche della componentistica elettrica di integrazione automatica .
Gli apparecchi di illuminazione devono essere mantenuti ad adeguata distanza dagli oggetti illuminati, se
questi sono combustibili .
Tali apparecchi saranno predisposti lungo I corselli box dei civici 32 e 34 , oltre nei piani scala ( sia di servizio
che di vano scala).
Nota: la progettazione e la realizzazione dell’ illuminazione del vano tecnico di ciascun ascensore e del
montacarichi, l’illuminazione di ciascuna cabina ascensore e del montacarichi, cosi come le linee di
segnalazione e comando, saranno di competenza del tecnico ascensorista.
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Relazione tecnica descrittiva dell’impianto elettrico delle aree condominiali
Si è previsto unicamente la seguente installazione:
a) All’interno del’armadio generale (subito a valle del contatore ENEL) di un Limitatore SPD del tipo a
varistori Classe II tipo modello T2 20 KA 3P+N.
Ulteriori valutazioni e prescrizioni per l'installazione di un sistema coordinato di protezione
contro le sovratensioni degli impianti elettrici e delle utenze ed apparecchiature sensibili alle
sovratensioni non sono oggetto del presente elaborato.
alcune prescrizioni generali nel merito:
‐si dovranno revisionare le apparecchiature di alimentazione elettrica installate nelle adiacenze
del centralino di amplificazione TV;
‐con in riferimento al collegamento a terra dei supporti metallici delle antenne televisive, gli stessi non
dovranno essere collegati al conduttore di protezione.
‐si dovranno collegare in equipotenziale al conduttore di protezione le calze dei conduttori di segnale attestati
al centralino di amplificazione TV, installando nelle adiacenze dello stesso un nodo equipotenziale all'uopo, a
cui si dovranno attestare anche i conduttori provenienti da eventuali limitatori di sovratensione installati,
‐il centralino di amplificazione dovrà essere racchiuso in apposite involucro provvisto di
adeguate feritoie per l'areazione.
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Relazione tecnica descrittiva dell’impianto elettrico delle aree condominiali
A corredo degli impianti eseguiti dovrà essere prodotta dall'installatore la relativa documentazione,
(essa è quella richiesta dalle Norme CEI e dal DM 37/08), ed e' costituita da:
‐dichiarazione dei materiali e componenti usati e loro rispondenza ai Marchi di Qualità;
‐certificazione dei quadri elettrici a bassa tensione come previsti nelle Norme CEI;
‐elenco delle verifiche, misure e risultati ottenuti;
La ditta installatrice dovrà alla conclusione dei lavori rilasciare "Dichiarazione di
conformità degli impianti" su appositi modelli predisposti, come da DM 37 art. 7 ed inviarla per
quanto di competenza agli uffici preposti.
La dichiarazione di conformità sarà corredata da tutti gli allegati obbligatori e facoltativi.
L'esito delle verifiche e delle misure conclusive dovrà essere incluso nella dichiarazione come
allegato.
Alla dichiarazione di conformità dovranno essere allegate le certificazioni relative alla costruzione,
prova e verifica dei quadri elettrici secondo EN 61439.
Inoltre il committente è tenuto a comunicare ASL di competenza denuncia di messa a terra entro 30
giorni dalla conclusione dei lavori, e adempiere alle prescriazioni del D.P.R. 462 del 22.10.01
"Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di
protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di
impianti elettrici pericolosi"
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Relazione tecnica descrittiva dell’impianto elettrico delle aree condominiali
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9 PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
L'impianto elettrico non deve costituire pericolo d'innesco e propagazione d'incendio
Per quando non specificatamente richiesto nella descrizione lavori summenzionata, si riportano le
prescrizioni generali per l'esecuzione degli impianti elettrici.
Tutti i materiali e gli apparecchi devono essere rispondenti alle relative Norme CEI, alle tabelle di unificazione CEI‐
UNEL, devono inoltre possedere il riconoscimento dell'Istituto Italiano del Marchio di Qualità o di altre istituzioni
equivalenti e riconosciute.
E' raccomandata, nella scelta dei materiali, la preferenza di prodotti nazionali.
Tutti gli apparecchi devono riportare i dati di targa ed eventuali istruzioni d'uso utilizzando la simbologia del CEI e la
lingua italiana.
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Relazione tecnica descrittiva dell’impianto elettrico delle aree condominiali
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9.4 POSA DI CAVI IN CANALI PORTACAVI MATALLICI NEL CASO DI IMPIANTI A VISTA
- materiale impiegato: metallico, dotato di coperchio e scomparti
inoltre essere resistente al fuoco e , antiurto;
- grado di protezione IP 4X;
- smontabilità con attrezzo;
La canalizzazione dell'impianto a vista deve essere completa di tutti gli accessori : tasselli, giunzioni,
angoli, scatole di derivazione, porta‐apparecchi, fianchetti e testate di chiusura. In particolare le scatole
porta‐apparecchi devono essere di profondità compresa tra 25 mm e 40 mm; i canali a più scomparti e le
scatole di smistamento e derivazione a più vie devono garantire la separazione sia elettrica che
meccanica e pertanto devono avere idonei scomparti tali da realizzare l'indipendenza dei circuiti.
9.5 POSA DI CAVI ELETTRICI ISOLATI, SOTTO GUAINA, IN TUBAZIONI INTERRATE E IN VISTA.
Per la posa delle tubazioni a soffitto e parete in vista (sia in ambienti interni che esterni) , saranno utilizzati
tubi /canali portacavo in materiale plastico rigido ( in particolare lungo I corridoi dei vani cantinati a piano interrato),
purché di tipo auto estinguente e resistente agli urti.
Tutte le tubazioni, sia rigide che flessibili, ed i loro raccordi dovranno possedere il marchio di qualità IMQ.
Il fissaggio dovrà garantire un'adeguata tenuta meccanica, la distanza tra due punti di fissaggio non
dovrà essere inferiore a quella prevista dal costruttore.
Per i tubi in PVC installati in ambienti con temperature elevate, la distanza tra i punti di fissaggio dovrà essere
diminuita.
Il diametro interno della tubazione dovrà essere in rapporto non inferiore ad 1,3 rispetto al diametro del cavo o del
cerchio circoscrivente i cavi , e al 50% rispetto al singolo scomparto di canale, per l'infilaggio dei cavi all’esterno si
dovranno predisporre adeguati pozzetti sulle tubazioni interrate ed apposite cassette su quelle a vista in ambiente
interno.
I gradi di protezione della tubazione e/o del canale portacavi non dovranno essere inferiori a .
– IP 40 per tutti gli ambienti ordinari ed oltre i 2,5 m di altezza;
– IP 44 per gli ambienti ordinari a quote inferiori a 2.5 m di altezza;
32
Relazione tecnica descrittiva dell’impianto elettrico delle aree condominiali
9.6 DERIVAZIONI
33
Le derivazioni saranno realizzate con morsetti in apposite scatole.
Il grado di protezione minimo dovrà essere:
– IP 30 per le scatole incassate;
– IP 44 per le scatole a parete in ambienti ordinari;
– IP 55 per gli ambienti umidi , bagnati, soggetti a spruzzi d'acqua, per l'esterno, ecc.
– IP 57 per le derivazioni in scatola o muffola realizzate entro pozzetti.
Nei locali dove è previsto l'impianto a vista, gli stessi apparecchi devono potersi installare su scatole da
parete con grado di protezione IP 40 e IP 55 in ambienti umidi.
33
Relazione tecnica descrittiva dell’impianto elettrico delle aree condominiali
30
9.11 SEZIONI MINIME AMMESSE
Conduttori di fase :
Le sezioni minime ammesse per i conduttori di fase non devono essere inferiori a :
- 0,5 mm² per i circuiti di segnalazione e telecomando
- 1,5 mm² per impianti di illuminazione
- 2.5/4.0 mm² per prese a spina
La caduta di tensione non dovrà essere superiore al 4% della tensione a vuoto.
Conduttori di neutro :
I conduttori di neutro devono avere la stessa sezione dei conduttori di fase. Per i conduttori
dei circuiti trifasi, con sezione superiore a 16 mm² , in rame, è ammesso il neutro di sezione
ridotta, con il minimo di 16 mm², purché siano soddisfatte le seguenti condizioni:
- il carico sia essenzialmente equilibrato, e comunque il neutro di sezione ridotta assicuri la
necessaria portata in servizio ordinario;
- sia assicurata la protezione contro i corto circuiti ed i sovraccarichi anche per la sezione
utilizzata dal conduttore di neutro.
Conduttori di terra :
la sezione minima da utilizzare sarà di 16 mm² per i conduttori in rame
dalla Norma CEI 7‐6, indipendentemente dal tipo di protezione meccanica e
contro la corrosione adottata.
Conduttori di protezione :
le sezioni minime da adottare saranno quelle della tabella 54F delle Norme CEI 64‐8/5 qui riportata.
16 S 35 16
S 35 Sp = S/2
La sezione del conduttore di protezione, che non faccia parte della conduttura di
alimentazione, non deve essere inferiore, in ogni caso, a :
- 2,5 mm² se è prevista una protezione meccanica
- 4 mm² se non è prevista una protezione meccanica.
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Conduttori equipotenziali principali :
i conduttori devono avere una sezione non inferiore a metà di quella del conduttore di protezione di
sezione più elevata dell'impianto, con un minimo di 6 mm². Non è richiesto tuttavia che la sezione
superi 25 mm².
Conduttori equipotenziali supplementari :
le sezioni minime da adottare per un conduttore che connette due masse dovranno essere non
inferiori a quella del più piccolo conduttore di protezione collegato a queste masse. Quando il
conduttore equipotenziale supplementare connette una massa ad una massa estranea, deve avere una
sezione non inferiore alla metà della sezione del corrispondente conduttore di protezione.
In ogni caso la sezione non dovrà essere inferiore a 6 mm².
In particolare devono essere soddisfatte le seguenti condizioni:
Iz = portata della conduttura
In = corrente nominale del dispositivo di protezione
If = corrente convenzionale di funzionamento del dispositivo di protezione.
Protezione contro i corto circuiti :
la protezione deve essere effettuata secondo le prescrizioni contenute nell'articolo 434 della Norma
CEI 64‐8/4.
In generale la protezione verrà effettuata installando dispositivi atti ad interrompere le correnti di
corto circuito, prima che tali correnti possano diventare pericolose per gli effetti termici e meccanici nei conduttori
e nelle relative connessioni.
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I dispositivi di protezione devono rispondere a due requisiti fondamentali:
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1) avere un potere di interruzione almeno uguale alla corrente di corto circuito presunte nel punto
di installazione. E' tuttavia ammesso l'impiego di un dispositivo con potere di interruzione , a condizione che , a
monte, vi sia un altro dispositivo avente il necessario potere di interruzione; in questo caso le caratteristiche dei
due dispositivi devono essere coordinate in modo che l'energia specifica passante ( I² t ), lasciata passare dal
dispositivo a monte , non risulti superiore a quella che può essere sopportata , senza danno, dal dispositivo a valle e
dalle condutture protette;
- 2) intervenire in un tempo inferiore a quello che porterebbe la temperatura dei conduttori oltre il limite
ammissibile. Questa condizione , per corto circuiti che superano i cinque secondi, è normalmente
verificata dalla formula:
I²t < K²S²
I²t = integrale di Joule per la durata del corto circuito
S = sezione del conduttore
K = coefficiente legato alla natura dell'isolante.
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9.13 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE E LORO INSTALLAZIONE
All'inizio di ogni impianto utilizzatore deve essere installato un dispositivo di interruzione onnipolare munito
di adeguati apparati di protezione contro le sovracorrenti. Detti dispositivi devono essere in grado di
interrompere la massima corrente di corto circuito,che può verificarsi nel punto in cui essi sono installati.
isolamento corrispondente alla tensione minima di prova richiesta per il circuito primario.
Le barriere e gli involucri non devono poter essere rimosse senza l'uso di un attrezzo o della chiave.
9.14.2 CONTATTI INDIRETTI
La protezione contro i contatti indiretti si ottiene soddisfando le relazioni descritte nell'art. 413 della
Norma CEI 64‐8/4. In particolare operando in un sistema TT si dovrà applicare la seguente relazione
per:
ambienti ordinari: Rt<50/Ia
speciali Rt<25/Ia
Dove:
50 o 25 è la tensione nominale verso terra dell’impianto, in volt;
Rt è resistenza totale dell’impianto di terra, in ohm;
Ia è la corrente che provoca l’interruzione automatica del dispositivo di protezione
In alternativa si potranno utilizzare componenti elettrici in Classe II o con isolamento equivalente o
mediante circuiti alimentati a bassissima tensione di sicurezza, con circuiti SELV e PELV come prescritto dalle
Norme CEI 64‐8/4 art.441.1 .
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10 QUADRI ELETTRICI
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I quadri elettrici che saranno installati dovranno essere costruiti e provati in conformità con la
Norma EN 61439‐1 e EN 61439‐2. I gradi di protezione non dovranno essere inferiori a quanto prescritto
nei dati tecnici di progetto.
I quadri elettrici dovranno essere costruiti secondo le stabilite norme CEI e possedere una targa
con i dati identificativi del costruttore e le caratteristiche elettriche. All'interno del quadro (o al suo
esterno/immediate vicinanze) in apposito contenitore dovrà essere presente :
- copia dello schema elettrico dei circuiti sia di potenza che ausiliari;
- copia della certificazione delle prove eseguite ;
- copia schematica relativa all'identificazione dei conduttori allacciati in morsettiera collegamenti.
La protezione contro i contatti diretti sarà effettuata, oltre che il rispetto dei minimi gradi di
protezione, mediante l'uso di dispositivi di chiusura a chiave o con attrezzo di tutti gli scomparti,
pannelli, antine e portelli di chiusura degli elementi in tensione.
La protezione contro i contatti indiretti dei quadri aventi carpenteria o parti metalliche considerate
"masse", verrà effettuata installando a monte di tutto l'impianto un interruttore con equipaggio
differenziale di tipo selettivo o con tempo e corrente di intervento regolabili, tale da non intervenire , in caso
di guasto verso massa di un utilizzatore, contemporaneamente agli interruttori differenziali "istantanei"
posti a protezione delle singole linee; in luogo dell'interruttore differenziale ritardato o selettivo si potrà
utilizzare un interruttore magnetotermico ed una linea con cavo multipolare con guaina curando il doppio
isolamento del circuito.
Gli interruttori ed i comandi funzionali dovranno essere facilmente identificabili da apposite
targhette indicatrici. Il quadro elettrico dovrà contenere le protezioni di tutte le linee in partenza ed avere
lo spazio necessario per le protezioni da installarsi per eventuali ampliamenti , da realizzare questi comunque
secondo specifiche prescrizioni progettuali.
Nel caso in esame , I quadri elettrici generali rispettivamente:
‐ dell’impianto elettrico condominiale civ.32 ,
‐ dell’impianto elettrico condominiale civ.34 ,
‐ dell’impianto elettrico condominiale delle zone comuni a pinao interrato dei civici n°32 e n°34,
Devono avere un grado di protezione IP30, con la prescrizione che il rispettivo vano tecnico elettrico sia
chiuso a chiave, e autorizzato l’ingresso solo a personale specializzato alla manutenzione di apparecchiature
elettriche dotato di DPI necessari, tale condizione progettuale è stata scelta dal progettista per favorire lo
smaltimento di calore dei quadri elettrici , essendo questi ubicati in ambienti non climatizzati.
Comunque deve essere permessa l’aerazione dei vani succitati per come indicato nei punti precedenti della
presente dissertazione tecnica .
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L’installatore durante il corso dei lavori dovrà eseguire i seguenti controlli:
1) ‐Rispondenza dell'impianto agli schemi ed elaborati tecnici;
2) ‐Controllo preliminare dei sistemi di protezione contro i contatti diretti ed indiretti;
3) ‐Controllo dell'idoneità dei componenti e delle modalità d'installazione allo specifico impiego;
4) ‐Controllo delle caratteristiche d'installazione delle condutture, dei canali e flessibili:
- tracciati delle condutture,
- sfilabilità dei cavi,
- grado di isolamento dei cavi e grado di protezione dei canali ,
- separazione delle condutture appartenenti a sistemi diversi o a circuiti di sicurezza,
- sezioni minime dei conduttori, e corretta predisposizione dei conduttori –in sezione ,tipo e posa,
‐secondo le indicazioni di progetto ;
- corretto uso dei colori di identificazione dai cavi ,
- corretta predisposizione dei circuiti raggrupati, all’interno dei flessibili sottotraccia e/o canali
portacavi secondo le indicazioni progettuali definiti negli schemi unifilare della rete elettrica
allegata al progetto;
- verifica dei dispositivi di sezionamento e comando per ciascuna linea elettrica da essa derivata,
- corretta posa in opera dei canali portacavo e minicanali sia a parete che a soffitto .
1) Misura della caduta di tensione per le utenze piu' gravose;
2) Misura della resistenza di isolamento;
3) Prova della continuità dei circuiti di protezione ed equipotenziali;
4) Misura della resistenza di terra;
5) Prova dell'efficienza dei dispositivi differenziali;
6) Prove di intervento dei dispositivi di sicurezza
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7) Prova di funzionamento
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8) Misura dell'illuminamento medio degli apparecchi di illuminazione emergenza
I risultati delle verifiche dovranno essere formalizzati a cura dell'esecutore degli impianti, in relazione
scritta corredata dai protocolli degli esami a vista, delle prove e delle misure effettuate,verbali che dovranno
essere allegati alla dichiarazione di conformità DM 37/08.
- 1)rispondenza alle disposizioni legislative;
2) rispondenza al progetto dell’impianto elettrico (la messa in prova dell’impianto elettrico dovrà
accertare che gli impianti ed i lavori, per quanto riguarda i materiali impiegati, l'esecuzione e la
funzionalità, siano in tutto corrispondenti a quanto precisato negli elaborate progettuali);
- 3)rispondenza alle Norme CEI, ovvero:
- lo stato di isolamento dei circuiti;
- la continuità elettrica dei circuiti, in particolare dei conduttori di protezione, equipotenziali
principali e supplementari;
- il grado di isolamento e le sezioni dei conduttori;
- l'efficienza dei comandi e delle protezioni nelle condizioni di massimo carico previsto;
- l'efficienza delle protezioni contro i contatti indiretti ed il tempo di intervento;
- la misura della resistenza di terra.
- durata e verifica dell'efficienza degli impianti luce di sicurezza.
Le misure, le prove e le verifiche eseguite dall’installatore dovranno essere attestate su specifici verbali
firmati dal responsabile tecnico della ditta installatrice e controfirmate dalla committenza , copia in
originale di tali verbali dovranno essere allegate alla DICHIARAZIONE DI CONFORMITA di cui al DM 37/08.
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La manutenzione degli impianti elettrici dovrà essere affidata ad imprese abilitate ed in possesso dei
requisiti tecnico‐professionali come da DM 37/08 art 3.
Nell'esercizio della manutenzione ordinaria si dovranno integralmente seguire le prescrizioni del DLgs
81/08 e seguire per l'esecuzione delle opere quanto esposto nella Norma CEI 64‐8.
Si dovranno attuare le verifiche degli impianti ai sensi del DLgs 81/08, delle Norne CEI applicabili e
del DPR 462/01 con cadenza biennale. In particolare si dovrà controllare l'efficienza dell'impianto di
terra con cadenza biennale misurandone il valore della resistenza. Dovranno altresì essere eseguite in
detto contesto tutte le misure e verifiche citate nella Norma CEI 64‐8/6 ed in particolare dovrà essere
periodicamente verificato il coordinamento tra il valore della resistenza dell'impianto di terra ed i
dispositivi di interruzione automatica del circuito a corrente differenziale ad esso associati.
E' da prevedere la manutenzione periodica programmata degli impianti di illuminazione e dell’impianto di
Di servizio delle prese FM .
Inoltre, verificare la funzionalita degli interruttori automatici di protezione e la loro periodica attivazione per
il test di funzionalità.
A cura della committenza dovrà essere predisposto un "Registro dei controlli periodici" ove
saranno annotati tutti gli interventi ed i controlli relativi all'efficienza degli impianti elettrici, dell'
illuminazione, delle segnalazioni di allarme.
Milano lì 13/01/2020 Il progettista
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© studio tecnico Alfonso Cimino Architetto
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