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20152016)
Lezione 1 (10 ott.)
Introduzione
1. La logica come forma di ogni scienza
ii. La logica è la scienza che studia i principi e gli schemi inferenziali che ogni indagine e
discorso umano, a fortiori ogni disciplina scientifica, debbono osservare per godere dei
requisiti universali di validità e comprensibilità, cioè dei quei requisiti che sono da tutti
sempre associati al buon uso della ragione e del linguaggio. Ad esempio, la logica studia le
regole che presiedono alla definizione di un termine o alla formulazione di un giudizio,
oppure le condizioni che garantiscono la rigorosa consequenzialità di un ragionamento. In
tal senso, la logica è una scienza normativa: essa non descrive l'ordine che solitamente
governa l’andamento dei discorsi umani, né la strategia espositiva che risulta più efficace,
ma le regole e i modelli di ragionamento cui questi debbono necessariamente conformarsi
per essere almeno coerenti e rigorosi (sebbene non perciò solo conducenti al vero).
2. L'importanza della logica per la teologia e per la predicazione
i. Quanto appena detto circa l'importanza della logica per la costituzione di ogni scienza
vale altresì per la teologia, se questa è intesa e si presenta come scienza. Secondo quanto è
scritto nella Lettera Enciclica Fides et ratio di Giovanni Paolo II (14 sett. 1998), uno dei
documenti del magistero più importanti al riguardo, tale esigenza è intrinseca al messaggio
cristiano, poiché questo è destinato ad essere riconosciuto come vero da ogni uomo ed
esige perciò un'armonia con le risorse e i metodi di conoscenza di cui l'uomo è dotato
naturalmente. Di qui per il teologo l'importanza di una formazione filosofica, di cui la
logica è stata all'inizio ed è tuttora una parte (almeno lo è nel nostro piano di studio),
appunto per un'esposizione logicamente trasparente del dato dogmatico.
iii. L'importanza della logica nello studio della Scrittura e nella predicazione. Alcuni passi
dall'Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium (24 nov. 2013) di papa Francesco: « [n. 147]
Prima di tutto [per interpretare un testo biblico] conviene essere sicuri di comprendere
adeguatamente il significato delle parole che leggiamo [...] l’obiettivo non è quello di capire
tutti i piccoli dettagli di un testo, la cosa più importante è scoprire qual è il messaggio
“principale”, quello che conferisce struttura e unità al testo. Se il predicatore non compie questo
sforzo, è possibile che neppure la sua predicazione abbia unità e ordine; il suo discorso sarà
solo una somma di varie idee disarticolate che non riusciranno a mobilitare gli altri»; «[n.
158] La semplicità e la chiarezza sono due cose diverse. Il linguaggio può essere molto
semplice, ma la predica può essere poco chiara. Può risultare incomprensibile per il suo
disordine, per mancanza di logica, o perché tratta contemporaneamente diversi temi. Pertanto
un altro compito necessario è fare in modo che la predicazione abbia unità tematica, un
ordine chiaro e connessione tra le frasi, in modo che le persone possano seguire facilmente
il predicatore e cogliere la logica di quello che dice» (corsivi nostri).
3. L'importanza della logica per il senso comune
i. Alcune espressioni popolari che contrassegnano la qualità logica di un discorso o un
ragionamento (è interessante notare come siano assai più numerose le espressioni che ne
rilevano l'assenza): “non fa una piega”, “fila liscio come l'olio”; “non ha né capo né coda”,
“salta di palo in frasca”, “è campato in aria”1.
iii. Esercizio: trovare espressioni analoghe alle precedenti in altre lingue.
1 Cfr. “Logica” in Grande Dizionario analogico della lingua italiana, R. Simone (ed.), Milano 2011.