La prima cosa va fatta,anche in presenza di essere sospetto di una patologia trasmissibile che
appartenga all’elenco delle patologie sottoposte a notifica, è proprio la notifica e questo obbligo
spetta al medico, a prescindere dal ruolo che egli svolga, che individua per caso il sospetto.
PRIMA CLASSE:
Nella prima classe rientrano le patologie che non c’aspettiamo si debbano verificare nella
popolazione ma la cui presenza è estremamente rilevante. Sono patologie che hanno un impatto
importantissimo per cui la notifica va fatta nel minor tempo possibile anche davanti al solo
sospetto.
La notifica deve essere fatta entro 12 ore, in un primo momento anche per via telefonica e poi in
un secondo momento tramite la notifica vera e propria perché queste sono delle situazioni che
devono essere rese note il più presto possibile all’autorità sanitaria per prendere provvedimenti
anche di carattere di isolamento e raccolta di ulteriori analisi.
Quindi il medico denunciante entro 12 ore dal sospetto DEVE informare l’unità operativa di igiene
pubblica la quale a sua volta informerà IMMEDIATAMENTE l’Osservatorio Regionale sulle Malattie
Infettive che lo comunicherà al Ministero della Salute (che lo segnala IMMEDIATAMENTE
alla Organizzazione Mondiale della Sanità), all’Istituto Superiore della Sanità e all’ INSTAT che
effettuerà l’accertamento.
Esempi : colera, febbre gialla, peste, poliomelite, tifo esantematico, rabbia, tetano, focolaio
tubercolare.
SECONDA CLASSE:
Le malattie di seconda classe sono malattie un po’ più frequenti, sono patologie rispetto alle quali
esistono delle possibilità di controllo.
L’operatore sanitario medico deve quindi segnalare il caso, anche se solo sospetto, alla Unità
Operativa di Igiene Pubblica. Questa volta però, l’Igiene Pubblica trasmetterà i dati in maniera
periodica(trimestrale, semestrale, ecc.) all’Osservatorio Regionale sulle Malattie Infettive e così
(per via ordinaria) esso stesso al Ministero della Salute, all’ISS e all’ISTAT.
TERZA CLASSE:
Nella terza classe si trovano alcune specifiche patologie quali: AIDS, lebbra, malaria, micobatteriosi
non tubercolare, tubercolosi.
Il medico denunciante deve segnalare il caso entro le 48 ore all’Unità Operativa di Igiene Pubblica,
l’Igiene Pubblica trasmetterà i dati per via ordinaria all’Osservatorio Regionale sulle Malattie
Infettive il quale a sua volta trasmetterà i dati per via ordinaria al Ministero della Salute, all’ISS e
all’ISTAT. La caratteristica di queste malattie è che le schede di notifica sono diverse in relazione
alla malattia infettiva mentre per tutte quelle di seconda classe le informazioni sono uguali tra
loro.
QUARTA CLASSE:
Alla quarta classe fanno parte quelle malattie per le quali alle segnalazione del singolo caso da
parte del medico deve seguire la segnalazione dell’ASL solo quando si verificano focolai epidemici.
Quindi la quarta classe sono invece situazioni nelle quali il caso sporadico ma sempre segnalato
ma non impone la realizzazione delle fasi successive della profilassi diretta.
Nel momento in cui arrivano segnalazioni di più casi sono azioni allora si interviene.
QUINTA CLASSE:
La quinta classe è rappresentata dalle ZOONOSI non comprese nelle classi precedenti.
Le unità sanitarie locali (U.O. Igiene Pubblica) comunicheranno annualmente il riepilogo di tali
malattie alla regione e questa al Ministero per le vie ordinarie. Ove tali malattie assumano le
caratteristiche di focolaio epidemico, verranno segnalate con le modalità previste per la classe
quarta.
L’obiettivo della profilassi diretta è capire, sulla base delle informazioni che raccogliamo
sull’epidemia, come poter attuare le misure di controllo adeguate per contenere il fenomeno
epidemico.
6) Identificazione soggetti a rischio e formulazione ipotesi eziologica. Una volta che io ho formulato
l’ipotesi eziologica che cosa devo fare per confermarla? Per esempio: la mia ipotesi è che l’infezione è
dovuta all’utilizzo di strumenti chirurgici che hanno fatto un ciclo di autoclave non andato a buon fine:
come confermo questa ipotesi?
Professoressa: Questo purtroppo non serve, gli strumenti vengono puliti, non troverei nulla. La
sorgentenon ce l’ho più. Che tipo di indagine dobbiamo fare?
Studente: dobbiamo valutare se tutte le persone infettate sono venute a contatto con gli strumenti
Esatto, e questo lo faremo tramite uno studio caso-controllo: in questo specifico esempio i casi sono le
persone infettate dopo intervento mentre i controlli sono le persone che hanno subito l’intervento senza
avere l’infezione dopo. L’altra cosa che vado a vedere è se la frequenza di esposizione ai ferri che io ritengo
contaminati è diversa tra chi si è ammalato e chi no.