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DOMANDE DI TEORIA

Primo compitino

N.B. Queste sono domande del tipo di quelle che verranno proposte per la parte di
teoria.

1) Si dia la definizione di limn bn = L e si dimostri che se L 6= 0 allora limn b1n = L1


Si dia la definizione di successione (bn )n indeterminata e se ne dia un esempio.
[R. Abbiamo visto che an → L1 , bn → L2 con L2 6= 0 implica abnn → L2 L1
. Rifare la
dimostrazione nel caso in cui an = 1 ∀n.]
2) Si dimostri la seguente prprietà: se (an )n è una successione limitata e bn→ 0 allora
 n n
an bn → 0. Si applichi questa proprietà per determinare limn n1 1 + (−1)n .
 n
n
[R. Lezione del 08/10. Detti bn = n1 e an = 1 + (−1)
n si ha a2n → e e a2n+1 → e−1 .
La successione (an )n è limitata perchè le due sottosuccessioni (a2n )n e (a2n+1 )n sono
limitate essendo convergenti e l’unione di due insiemi limitati è limitata. Poi si applica
la proprietà.]
3) Si enunci e si dimostri il teorema ”ponte” . Lo si applichi per dimostrare che
limx→+∞ log x = +∞ e che limx→−∞ ex = 0.
[R. Teorema ”ponte”: limx→x0 f (x) ⇐⇒ ∀(xn )n , xn → x0 , xn 6= x0 , limn→+∞ f (xn ) =
L. La ⇒ è dimostrata sul testo per f continue, (ma la dimostrazione si adatta anche
al caso non continuo) nella Proprietà 3.2 di pag. 99. La dimostrazione della ⇐ è stata
fatta nella lezione del 31/10. limx→−∞ ex e il limx→+∞ log x esistono in quanto sono
funzioni monotone. Per il teorema ponte, limx→+∞ log x = limn log(2n ) (testo pag 94
) e limx→−∞ ex = limn→+∞ e−n = limn→+∞ ( 1e )n = 0.]
4) Si dia la definizione di asintoto obliquo√ e si dimostri come si calcola. Si applichi
tale definizione per dimostrare che y = x2 + 1 ha due asintoti obliqui. Si dia la
definizione di asintoto verticale e orizzontale per f . E’ vero che se limx→+∞ f 0 (x) = 0
allora esiste un asintoto orizzontale per f ?
[R. Per l’ultima domanda si pensi a y = log x.]
5) Sia f : (a, b) → R una funzione derivabile ∀x ∈ (a, b). Si enunci e si dimostri il teo-
rema che permette di dedurre il segno della derivata prima, assumendo la monotonia
di f . Come si inverte tale teorema?
[R. f crescente (anche in senso stretto) ⇒ f 0 ≥ 0 (Per la dimostrazione si usa la
definizione di derivata e la permanenza del segno). L’inverso : se f 0 (x) > 0 allora f è
crescente in senso stretto...]
Pn k
6) Si dimostri che ex ≥ k=0 xk! per x > 0 e per qualsia si n ∈ N. Si dia la definizione
di f = o(g) per x → x0 e si usi il simbolo o-piccolo per dire cosa si può dedurre dalla
stima precedente sul comportamento di ex e xn per x → +∞

1
xn+1
[R. La stima è dimostrata a pag 110 del testo. Dalla stima si ricava subito ex ≥ (n+1)!
x n
e x
per x > 0, quindi limx→+∞ xn = +∞, limx→+∞ ex = 0 ⇒ xn = o(ex ) per x → +∞.]

√ √
7) Si dimostri che la successione
√ ( n n)n è√decrescente per n ≥ 3 e che limn n n = 1.
(Se ne deduca il sup{ n n, n ∈ N} e l’inf{ n n, n ∈ N})
[R. Lezione del 14/11 e del 10/10 . Si ricordi che una successione convergente è limitata
e che se è decrescente allora inf{an , n ≥ 3} = lim an mentre sup{an , n ≥ 3} = a3 ... ]
8) Si dimostri che per una successione decrescente si ha limn→+∞ an = inf{an , n ∈
N}, distinguendo i due casi (an )n limitata e (an )n non limitata. . Se ne deduca il
limite limn→+∞ an per 0 < a < 1 e limn→+∞ −an per a > 1.
[R. Lezione del 15/10. Provare che la successione (an )n è decrescente se 0 < a < 1 e
che inf{an , n ∈ N} = 0. Provare che la successione (−(an ))n è decrescente se a > 1 e
che inf{an , n ∈ N} = −∞.]
9) Si usi la formula del binomio di Newton per scrivere (x + 3)2n e si scriva nel caso
di n = 7 il monomio
P2n di grado 12. P14 14 k 14−k
[R. (x + 3)2n = k=0 2n
 k 2n−k
k x 3 = k=0 k x 3 . Il monomio di grado 12 si
 n=7 14! 12 2
14 12 2
ha per k = 12 ed è uguale a 12 x 3 = 2·12! x 3 .]
10) Sia A ⊂ R e B ⊂ R, A, B 6= ∅. Si dia la definizione sup A e di inf A. Si di-
mostri che se A ⊂ B allora sup A ≤ sup B e inf B ≤ inf A e che se sup A ∈ A allora
sup A = max A.
[R. È chiaro che se A ⊆ B allora a ∈ A ⇒ a ∈ B e che quindi sup B è un mag-
giorante dell’insieme A. Da cui essendo sup A il minimo dei maggioranti di A si
ha sup A ≤ sup B. Per i minoranti le diseguaglianze si scambiano in modo ovvio.
Se sup A ∈ A allora si ha sup A ≤ max A, per definizione di massimo. Se fosse
sup A < max A allora max A sarebbe un elemento di A maggiore di sup A che è
un maggiorante: assurdo.]
11) Si dica come si definisce il loga x per a > 0 e a 6= 1 e si dimostri che loga xy = . . .
e che loga xy = . . . , specificando per quali x e y sono valide tali formule.
[R.La funzione loga x è definita come funzione inversa della funzione ax , pag 117 del
testo. La dimostrazione delle due formule si fa come nel caso in cui la base sia il
numero e usando le proprietà della funzione esponenziale ax . ]

12) Dare la definizione di limx→x0 f (x) = −4 e di limx→−4 f (x) = +∞. Si enunci il


teorema della permanenza del segno e lo si applichi al caso di f tale che limx→x0 f (x) =
−4. È vero che se f < 0 per x ∈ Br (x0 ) \ {x0 } allora se esiste limx→x0 f (x) tale limite
è negativo?
[R. Si guardino le definizioni di limiti a pag 59 e 94 del testo. Per la permanenza
del segno si veda la lezione del 22/10. L’ultima risposta è NO. Si dia l’ esempio di
f (x) = −x2 < 0 per x 6= 0 ma limx→0 f (x) = 0.]

13) Sia f : (a, b) → R una funzione e x0 ∈ (a, b). Si dia la definizione di derivata in

2
x0 e di retta tangente al grafico di f in un punto x0 . Si dimostri che detta T (x) tale
retta, allora f (x) = T (x) + o(x − x0 ) e che se f è derivabile ed è crescente in (a,b)
allora f 0 (x) ≥ 0.
[R. Si veda la lezione del 24/10.]

14) Sia f : (a, b) → R una funzione e x0 ∈ (a, b). Si dia la definizione di derivata in
x0 . Si dimostri che una funzione derivabile in x0 allora è ivi continua. Si dimostri che
se f è derivabile e se x0 è punto di max o min locale allora f 0 (x0 ) = 0.
[R. Si veda la lezione del 24/10. La seconda proprietà è il Teorema di Fermat: lezione
del 30/10.]

15) Si dica cosa si intende con la scrittura f = o(g) per x → x0 . Si dimostri che se
α > 0 allora limx→0+ xα log x = 0 e limx→+∞ log x
xα = 0. Si usi il simbolo di o piccolo
per esprimere entrambi questi limiti.
[R. Sono due dei limiti importantissimi, vedasi lezione del 7/11. Si ha log x = o( x1α )
per x → 0+ mentre log x = o(xα ) per x → +∞.]

16) Si dimostri che se f è una funzione continua definita in [a, b] allora la sua immag-
ine è un intervallo. Si applichi tale proprietà al caso di f (x) = | log x| e si dica qual’è
l’immagine dell’intervallo [1/e, e].
[R. Vedasi Lezione del 14/11. Per Weierstrass esistono max f = f (xM ) = M e
x∈[a,b]
min f = f (xm ) = m. Quindi Imf ⊆ [m, M ]. Per dimostrare l’uguaglianza si consid-
x∈[a,b]
era λ ∈ [m, M ] e si applica il teorema dei valori intermedi a f ristretta all’intervallo
[xm , xM ]. Per l’esempio si noti che 1 ∈ [1/e, e] e log 1 = 0 = m mentre | log 1e | =
log e = 1 = M .]

17) Si enunci e dimostri il teorema di Lagrange. Lo si applichi al caso di f (x) =


x3 − 2x2 nell’intervallo [0, 1].
[R. Vedasi testo a pag.228 o la lezione del 12/11. Per l’esempio f (0) = 0, f (1) = −1
e f (1)−f
1−0
(0)
= −1. Quindi si deve trovare un c ∈ [0, 1] tale che f 0 (c) = 3c2 − 2c = −1.
Trovarlo e verificare che sta in [0, 1].]

18) Sia x0 ∈ (a, b) e siano f, g : (a, b) → R funzioni derivabili tali che f (x0 ) = g(x0 ).
Sia f 0 (x) > g 0 (x) per x > x0 e f 0 (x) < g 0 (x) per x < x0 . Dire che diseguaglianza vale
tra f e g e dimostrare ciò che si afferma. Usare quanto provato per dimostrare che se
log(x) ≤ (x − 1) per ogni x ∈ R.]
[R. Questo è l’esercizio importante fatto nella lezione del 05/11, vedasi anche il testo
a pag 77. Si ha f (x) > g(x) per x > x0 perchè a destra di x0 si conservano le dis-
eguaglianze tra le derivate. Si ha pure f (x) > g(x) per x < x0 perchè a sinistra di x0
si scambiano le diseguaglianze tra le derivate. Per l’applicazione sia g(x) = x − 1. Si
ha log0 (x) = x1 > 1 = g 0 (x) ⇐⇒ x < 1. E si conclude che log x ≤ x − 1 per ogni x.]

19) Data f : (a, b) → R e x0 ∈ (a, b), si dia la definizione di derivata in x0 . Si dica

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quando è possibile calcolare f 0 (x0 ) come limx→x0 f 0 (x). Si dia un esempio in cui esiste
limx→x0 f 0 (x) ma la funzione non è derivabile.
[R. È un’applicazione della formula di de L’Hospital al limx→x0 f (x)−f (x0 )
x−x0 che si pre-
0
senta nella forma 0 nel caso che f sia continua. Si ricordi che si può applicare la
formula di de L’Hospital se si sa che il limite del rapporto delle derivate, che qui si
0
riduce a limx→x0 f 1(x) esiste.]

20) Enunciare e dimostrare il teorema sulla derivata del quoziente di due funzioni.
Applicarlo al caso f (x)
x per x 6= 0.
[R. Si deve dimostrare la regola della derivata del quoziente nel caso in cui il denom-
inatore sia la funzione x.]

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