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Primo compitino
N.B. Queste sono domande del tipo di quelle che verranno proposte per la parte di
teoria.
1
xn+1
[R. La stima è dimostrata a pag 110 del testo. Dalla stima si ricava subito ex ≥ (n+1)!
x n
e x
per x > 0, quindi limx→+∞ xn = +∞, limx→+∞ ex = 0 ⇒ xn = o(ex ) per x → +∞.]
√ √
7) Si dimostri che la successione
√ ( n n)n è√decrescente per n ≥ 3 e che limn n n = 1.
(Se ne deduca il sup{ n n, n ∈ N} e l’inf{ n n, n ∈ N})
[R. Lezione del 14/11 e del 10/10 . Si ricordi che una successione convergente è limitata
e che se è decrescente allora inf{an , n ≥ 3} = lim an mentre sup{an , n ≥ 3} = a3 ... ]
8) Si dimostri che per una successione decrescente si ha limn→+∞ an = inf{an , n ∈
N}, distinguendo i due casi (an )n limitata e (an )n non limitata. . Se ne deduca il
limite limn→+∞ an per 0 < a < 1 e limn→+∞ −an per a > 1.
[R. Lezione del 15/10. Provare che la successione (an )n è decrescente se 0 < a < 1 e
che inf{an , n ∈ N} = 0. Provare che la successione (−(an ))n è decrescente se a > 1 e
che inf{an , n ∈ N} = −∞.]
9) Si usi la formula del binomio di Newton per scrivere (x + 3)2n e si scriva nel caso
di n = 7 il monomio
P2n di grado 12. P14 14 k 14−k
[R. (x + 3)2n = k=0 2n
k 2n−k
k x 3 = k=0 k x 3 . Il monomio di grado 12 si
n=7 14! 12 2
14 12 2
ha per k = 12 ed è uguale a 12 x 3 = 2·12! x 3 .]
10) Sia A ⊂ R e B ⊂ R, A, B 6= ∅. Si dia la definizione sup A e di inf A. Si di-
mostri che se A ⊂ B allora sup A ≤ sup B e inf B ≤ inf A e che se sup A ∈ A allora
sup A = max A.
[R. È chiaro che se A ⊆ B allora a ∈ A ⇒ a ∈ B e che quindi sup B è un mag-
giorante dell’insieme A. Da cui essendo sup A il minimo dei maggioranti di A si
ha sup A ≤ sup B. Per i minoranti le diseguaglianze si scambiano in modo ovvio.
Se sup A ∈ A allora si ha sup A ≤ max A, per definizione di massimo. Se fosse
sup A < max A allora max A sarebbe un elemento di A maggiore di sup A che è
un maggiorante: assurdo.]
11) Si dica come si definisce il loga x per a > 0 e a 6= 1 e si dimostri che loga xy = . . .
e che loga xy = . . . , specificando per quali x e y sono valide tali formule.
[R.La funzione loga x è definita come funzione inversa della funzione ax , pag 117 del
testo. La dimostrazione delle due formule si fa come nel caso in cui la base sia il
numero e usando le proprietà della funzione esponenziale ax . ]
13) Sia f : (a, b) → R una funzione e x0 ∈ (a, b). Si dia la definizione di derivata in
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x0 e di retta tangente al grafico di f in un punto x0 . Si dimostri che detta T (x) tale
retta, allora f (x) = T (x) + o(x − x0 ) e che se f è derivabile ed è crescente in (a,b)
allora f 0 (x) ≥ 0.
[R. Si veda la lezione del 24/10.]
14) Sia f : (a, b) → R una funzione e x0 ∈ (a, b). Si dia la definizione di derivata in
x0 . Si dimostri che una funzione derivabile in x0 allora è ivi continua. Si dimostri che
se f è derivabile e se x0 è punto di max o min locale allora f 0 (x0 ) = 0.
[R. Si veda la lezione del 24/10. La seconda proprietà è il Teorema di Fermat: lezione
del 30/10.]
15) Si dica cosa si intende con la scrittura f = o(g) per x → x0 . Si dimostri che se
α > 0 allora limx→0+ xα log x = 0 e limx→+∞ log x
xα = 0. Si usi il simbolo di o piccolo
per esprimere entrambi questi limiti.
[R. Sono due dei limiti importantissimi, vedasi lezione del 7/11. Si ha log x = o( x1α )
per x → 0+ mentre log x = o(xα ) per x → +∞.]
16) Si dimostri che se f è una funzione continua definita in [a, b] allora la sua immag-
ine è un intervallo. Si applichi tale proprietà al caso di f (x) = | log x| e si dica qual’è
l’immagine dell’intervallo [1/e, e].
[R. Vedasi Lezione del 14/11. Per Weierstrass esistono max f = f (xM ) = M e
x∈[a,b]
min f = f (xm ) = m. Quindi Imf ⊆ [m, M ]. Per dimostrare l’uguaglianza si consid-
x∈[a,b]
era λ ∈ [m, M ] e si applica il teorema dei valori intermedi a f ristretta all’intervallo
[xm , xM ]. Per l’esempio si noti che 1 ∈ [1/e, e] e log 1 = 0 = m mentre | log 1e | =
log e = 1 = M .]
18) Sia x0 ∈ (a, b) e siano f, g : (a, b) → R funzioni derivabili tali che f (x0 ) = g(x0 ).
Sia f 0 (x) > g 0 (x) per x > x0 e f 0 (x) < g 0 (x) per x < x0 . Dire che diseguaglianza vale
tra f e g e dimostrare ciò che si afferma. Usare quanto provato per dimostrare che se
log(x) ≤ (x − 1) per ogni x ∈ R.]
[R. Questo è l’esercizio importante fatto nella lezione del 05/11, vedasi anche il testo
a pag 77. Si ha f (x) > g(x) per x > x0 perchè a destra di x0 si conservano le dis-
eguaglianze tra le derivate. Si ha pure f (x) > g(x) per x < x0 perchè a sinistra di x0
si scambiano le diseguaglianze tra le derivate. Per l’applicazione sia g(x) = x − 1. Si
ha log0 (x) = x1 > 1 = g 0 (x) ⇐⇒ x < 1. E si conclude che log x ≤ x − 1 per ogni x.]
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quando è possibile calcolare f 0 (x0 ) come limx→x0 f 0 (x). Si dia un esempio in cui esiste
limx→x0 f 0 (x) ma la funzione non è derivabile.
[R. È un’applicazione della formula di de L’Hospital al limx→x0 f (x)−f (x0 )
x−x0 che si pre-
0
senta nella forma 0 nel caso che f sia continua. Si ricordi che si può applicare la
formula di de L’Hospital se si sa che il limite del rapporto delle derivate, che qui si
0
riduce a limx→x0 f 1(x) esiste.]
20) Enunciare e dimostrare il teorema sulla derivata del quoziente di due funzioni.
Applicarlo al caso f (x)
x per x 6= 0.
[R. Si deve dimostrare la regola della derivata del quoziente nel caso in cui il denom-
inatore sia la funzione x.]