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Modulo 4 – ISDN e DDR

4.1 ISDN Concepts


4.1.1 Introduzione e ISDN
ISDN è una tecnologia WAN per fornire l’accesso da luoghi remoti. ISDN permette l’uso di dati
digitali sul local loop.
Vantaggi:
- Porta molti tipi di segnali: dati, voce, video.
- È più veloce dei normali modem.
- I Canali B sono adatti per link con protocollo PPP (point to point).
ISDN usa la segnalazione fuori banda (canale D) per call setup e segnalazioni (è più veloce a
comporre il n° (usa canale D)). Ogni canale B porta 64 kbps, in genere ce ne sono 2. Ogni canale B
può fare una connessione seriale separata.

4.1.2 Standard ISDN e metodi di accesso


Il lavoro sugli standard ISDN inizia intorno alla fine degli anni ’60 e le prime raccomandazioni
sono del 1984. I protocolli ISDN sono raggruppati da ITU-T nelle seguenti aree:
- E Protocols: raccomandazioni per standard rete telefonica ISDN
- I Protocols: tratta concetti, terminologia e metodi generali
- Q Protocols: dice come switching e segnali devono operare.
ISDN standard definisce 2 tipi principali di canali, ognuno con diversa velocità: B(bearer channel) a
64 kbps (usa dati e voce in full duplex); D(delta channel) è a 16 kbps in BRI e 64 kbps inPRI. B
usato principalmente per HDLC e PPP, D per informazioni e controllo segnalazione (LAPD).
Quando si stabilisce una connessione TCP, c’è scambio di informazioni detto “connection setup”
sullo stesso canale dei dati (detto in-band signaling). Il canale D di controllo è detto out-of-band
signaling. ISDN specifica 2 metodi standard di accesso: BRI e PRI. BRI usa 2 canali B da 64k più
un canale D da 16K, BRI è detto 2B+D e opera con molti router cisco. I canali B possono essere
usati per voce digitalizzate. I canali B si possono usare per il trasporto di dati usando protocolli di
livello 2 HDLC o PPP. PPP è più robusto di HDLC perché permette l’autenticazione. ISDN è una
connessione circuit-switched. Il traffico sul canale D usa il protocollo LAPD (di livello 2 basato su
HDLC). In Nord-America e Giappone PRI usa 23 canali B da 64k e 1 canale D da 64k (equivale ad
una kinea T1 o DS1). In Europa PRI ha 30 canali B (equivale a E1). PRI usa DSU/CSU(Data
Service Unit/Channel Service) per connessioni T1/E1.
4.1.3 Modello a 3 livelli ISDN e protocolli
ISDN usa un insieme di standard ITU-T per i livelli 1,2,3 del modello OSI.

ISDN a livello 1 usa frame differenti a seconda che il frame sia outbound (terminal  network) o
inbound (network  terminal, usa il formato NT mentre outbound usa formato TE). Ogni frame
contiene 2 semplici frame contenenti: 8x2 bit dal canale B1, 8x2 bit dal canale B2, 4 bit dal canale
D, 6x2 bit di overhead.
BRI frame = 48 bit
Ogni secondo si inviano 4000 frame nei canali B e D.
Ogni canale B = 8x2x4000 = 64 Kbps
Canale D = 4x4000 = 16 Kbps
In totale 144 Kbps che in realtà sono 192 Kbps a causa degli overhead bits richiesti per la
trasmissione. Gli overhead bit sono cosi usati:
 Framing bit: per la sincronizzazione
 Load balancing bit: aggiusta il valore del bit medio
 Echo of previous D channel bits: usato per risolvere i conflitti quando i terminali si
contendono un canale
 Activation bit: attiva i dispositivi
 Spare bit: non assegnato
192 Kbps = 48 * 4000 mentre la velocità effettiva è 144 Kbps
LAPD (di liv.2 e simile e all’HDLC) è usato sul canale D per informazioni di controllo e
segnalazione.
SAPI ( Service access point indentifier ) identifica il portale a cui sono forniti i servizi LAPD a
livello 3.
C/R = Command/response
TEI = Terminal end point identifier.
Ogni apparecchio del cliente ha bisogno di una identificazione univoca. TEI può essere assegnato
staticamente all’installazione, o lo switch può assegnarlo dinamicamente quando si avvia
l’apparecchio. Se TEI statico allora è un n° tra 0 e 63, se dinamico tra 64 e 126. TEI = 127 se
broadcast.
4.1.4 Funzioni ISDN
Per stabilire 1 chiamata ISDN tra un router e uno switch ISDN si usa il canale D.
SS7 ( signal system 7) signaling è usata tra gli swich dentro la rete del provider.
Il canale D tra router e switch è sempre up.
Il canale D è usato per call setup, segnalazione e terminazione, processi descritti nel protocollo
Q931 e di liv 3.
Poiché i tipi di switch isdn non sono standard, i router nella loro configurazione specificano il tipo
di switch al quale si connettono. Durante lo stabilirsi di un call BRI o PRI si ha una sequenza di
eventi.
1) setup usa canale D, è il router che lo invia allo switch locale
2) lo switch locale usa ss7 per trovare un percorso verso lo switch remoto e gli passa il numero
chiamato
3) lo switch remoto usa il canale D verso la destinazione
4) il dispositivo ISDN-NT1 invia allo switch remoto un messaggio call-connect allo switch
locale
5) lo switch remoto usa SS7 per inviare messaggi call-connect allo switch locale
6) lo switch locale collega un canale B lasciando gli altri canali B disponibili per altre
conversazioni

4.1.5 Punti di riferimento ISDN


Gli standard ISDN definiscono gruppi funzionali di dipositivi per accedere ai servizi BRI o PRI. Si
chiamano punti di riferimento le interfacce tra i 2 dispositivi.
R: collega tra dispositivi non ISDN (TE2) e TA
S e T sono elettricamente simili e sono chiamate interfacce S/T.

4.1.6 Determinare l’interfaccia del router ISDN


Negli USA NT1 è a carico dell’utente (CPE = Customer Premise Equipment), in Europa a carico
della Telecom, per cui esce già con l’interfaccia S/T. Occorre scegliere quindi il router giusto o TE1
(Europa) o TE1+NT1 (USA).
Se il router ha un connettore BRI è TE1, se ha una interfaccia U è TE1+NT1. Se il router non ha
interfaccia ISDN, ma ad esempio una normale seriale, occorre un TA esterno.

4.1.7 Tipi di switch ISDN


Ci sono molti tipi di switch ISDN e il protocollo di segnalazione del canale D varia a secondo del
tipo. Nella configurazione del router occorre specificare il tipo di switch (in europa tipo switch:
NET3 in USA 4ESS x AT&T o DMS-100 x NorthTelecom).
Occorre conoscere anche lo SPID (Service Profile Identifier) assegnato dalla Telcom. SPID è un
numero fornito dalla portante ISDN per identificare la configurazione di linea del servizio BRI.
SPID permette di avere dispositivi ISDN multipli come dispositivi per voce e dati per condividere il
local loop. SPID richiesto da DMS00 e usato solo in Nord America e Giappone. SPID identifica
ogni canale B allo switch del gestore.

4.2 Configurazione ISDN


4.2.1 Configurare ISDN BRI
router(config)#isdn switch-type “tipo”
e dopo si può dare nella singola interfaccia un tipo alternativo:
router(config–if)#isdn switch-type “tipo”.
A seconda del tipo si deve aggiungere lo SPID.
router(config-if)#isdn spid1 n° [ldn] (local dial number)
oppure
router(config-if)#isdn spid2 n° [ldn]
pone lo SPID del secondo canale B.
Per disabilitare lo switch dell’interfaccia ISDN: isdn switch-type none
Per entrare in interfaccia:
interface bri0/0
e poi gli spid
router(config-if)#isdn spid1 51055540000001 5554000.
router(config-if)#isdn spid2 51055540010001 5554001
isdn switch-type basic-ni (configurazione tipo switch national ISDN -1)

4.2.2 Configurare ISDN PRI


ISDN PRI è su una linea in affitto T1 o E1.
Router(config)#isdn switch-type “tipo”
Router(config)#controller “controller slot/port” (seleziona il controller T1/E1).
Router(config-controller)#pri-group timeslots “range”
(stabilisce la porte di interfaccia per funzionare da PRI).
Non c’è il comando interface PRI, devo però specificare il controller T1 o F1.
I canali PRI D e PRI B sono configurati separatamente usando il comando interface serial.
Per Europa:
router(config)#isdn switch-type primari-net5 (altre nazioni vedi tabella)
e poi:
router(config)#controller e1 1/0
router(config-controller)#framing crc4
router(config-controller)# linecode hdb3
router(config-controller)# pri-group timeslots 1-31
router(config-controller)# interface serial3/0 :15 (canale per le segnalazioni)
router(config-if)#isdn switch-type primary-net5
router(config-if)#no cdp enable

4.2.3 Verificare la configurazione ISDN


router#slow isdn status
per verificare che che ISDN BRI funzioni: layer1 status deve essere ACTIVE e layer2 status:
MULTIPLE–FRAME–ESTABLISHED. Mostra anche il numero di chiamate attive.
Router#show isdn active
mostra informazioni sulla chiamate corrente.
Router#show dialer
dà informazioni su interfaccia dialer
router#show interface bri0/0
mostra statistiche per l’interfaccia BRI del router.
Per avere informazioni specifiche sul canale:
Router#show interface brio/0: 1

4.2.4 Troubleshooting sulla configurazione ISDN


Router#debug isdn q921
(mostra messaggi di livello 2 su canale D tra router e switch ISDN).
(da usare se show isdn status non mostra livello 1 active o livello 2 MULTIPLE..).
Router#debug isdn q931
(mostra scambio di call setup e teardown a livello 3)
(mentre debug ppp authentication mostra l’autenticazione del protocollo PAP o CHAP)
Router#debug ppp negotiation
(mostra informazioni su traffico PPP (LCP, autenticazione e scambi NCP))
Router#debug ppp error
(mostra gli errori di protocollo e statistiche su errori assocciati a PPP).

4.3 Configurazione DDR


4.3.1 Operazione DDR
Il routing DDR (Dial on Demand Routing) è attivato quando è richiesto traffico che risponda a certi
requisiti che venga mandato fuori da una interfaccia abilitata DDR (definito traffico interessante).
Una volta trasmesso il traffico interessante la chiamata termina.
Il traffico interessante è definito col comando “dialer–list”, può permettere tutto il traffico di un
certo protucollo o ci può essere una access list. Dialer-list non filtra il traffico, se la connessione è
attiva passa anche il traffico non interessante. DDR è implementato sui router cisco nei seguenti
passi:
1) il router riceve il traffico e guarda nella routing table per trovare la via verso la destinazione,
scegliendo l’interfaccia.
2) se l’interfaccia e’ configurata ddr in uscita guarda se è traffico interessante
3) il router identifica le informazioni per fare la chiamata verso il router successivo
4) se l’interfaccia e’ connessa alla destinazione remota e’ inviato il pacchetto sul canale B,
altrimenti fa un call setup sul canale D
5) una volta stabilito il link il traffico (interessante e non) è trasmesso
6) parte un idle timer, trascorso il quale se non c’è traffico interessante la connessione è chiusa.

4.3.2 Configurare legacy DDR


Legacy DDR = termine usato per definire una configurazione DDR di base nella quale c’è un
singolo set di paramentri dialer su una interfaccia. Per configurare legacy DDR:
1) definire le route statiche
2) specificare il traffico interessante
3) configurare le informazioni di dialer (che n° chiamerà il router)

4.3.3 Definire le route statiche DDR


Per preverire l’attivazione frequente di link per supportare il routing dinamico, bisogna configurare
le route statiche.
Router(config)#ip route rete maschera next hop
Per default una route statica ha precedenza su una route dinamica perchè ha una minore distanza
amministrativa.

4.3.4 Specificare il traffico interessante DDR


Il traffico interessante può essere:
1) traffico IP di un particolare tipo di protocolli
2) Pacchetti con un particolare indirizzo sorgente o destinazione
3) Altri criteri definiti dall’amnistratore di rete
Per definire il traffico interessante senza access list.
Router(config)#dialer–list 1 protocol ip permit (ogni traffico IP inizierà il link)
Con le access list:
Router(config)#dialer-list 2 protocol ip list 101
access-list 101 deny tcp any any eq ftp
access-list 101 deny tcp any any eq telnet
access-list 101 permit ip any any

4.3.5 Configurare le informazioni dialer DDR


HDLC è l’ incapsulazione di default ma è meglio usare PPP.
Router(config)#username Central password cisco
Router(config)#interface bri0/0
Router(config-if)#encapsulation ppp
Router(config-if)#ppp authentication chap
Router(config-if)#ip address 10.1.0.1 255.255.255.0
Una dialer-list specifica il traffico interessante per questa interfaccia
router(config-if)#dialer-group 1 (n° tra 1 e 10)
Il numero deve essere lo stesso della dialer list.
Ogni interfaccia può avere un solo dialer-group, ma la stessa dialer-list può essere assegnata a più
interfacce.
Servono poi le informazioni di dialing per l’interfaccia remota DDR col comando:
router(config-if)#dialer map ip 10.1.0.2 name Central 5552000
Central = remote hostname 5552020 = numero da fare il dial
Dialer idle-timeout sec (120 di default)
Numero di secondi prima della disconnessione automatica. Se si chiama solo un posto conviene
usare dialer string

4.3.6 Dialer profiles


Legacy DDR è limitata perché la configurazione è fatta direttamente sull’interfaccia, per cui solo le
interfacce DDR di quella subnet possono comunicare.
I dialer profiles permettono a un’interfaccia fisica di prendere dinamicamente diversi caratteri in
base alle richieste entranti o uscenti. I dialer profiles permettono:
1) di definire l’incapsulazione e liste di controllo di accesso
2) determinare le chiamate minime o massime
3) mettere le caratteristiche on o off
Per usare i dialer profiles occorre:
1) Configuare i canali B dell’ interfaccia ISDN con diverse subnet
2) Usare diverse incapsulazioni sui canali B ISDN
3) Porre diversi parametri DDR per i canali B ISDN
4) Lasciare che ISDN BRIs appartengono a piu dialer pool.
Un profilo dialer consiste di:
A) dialer interface
B) dialer pool: gruppo di una o più interfacce fisiche associate al profilo
C) interfacce fisiche
Come legacy DDR, i profili dialer si attivano con traffico interessante.

4.3.7 Configurare le interfacce dialer


I profili dialer sono interfacce logiche che sono associate dinamicamente alle interfacce fisiche.

E poi

1) Occorre configurare uno o più interfacce dialer con:


A) indirizzo IP
B) tipo di incapsulazione e autenticazione
C) idle-timer
D) dialer group per traffico interessante
Fatto questo occorre:
2) configurare una dialer string e dialer remote-name. Dialer pool associa questa interfaccia logica
con un pool di interfacce fisiche.
3) configurare le interfacce fisiche e assegnarle ad un dialer pool usando dialer pool-member.
Un’interfaccia può essere assegnata a più dialer pools. Se esiste più di un’interfaccia nel pool,
bisogna assegnare con priority option la sua priorità nel dialer pool.
Nel dialer pool ci possono essere: seriali sincrone e asincrone BRI, PRI.
4.3.8 Verificare la configurazione DDR
Si usa show dialer , se tutto va bene mostra:
Dialer state is data link layer up (mostra informazioni nello steso formato delle statistiche di legacy
DDR su chiamate entranti ed uscenti)
Interface bound to profile Dialer1
Oppure si usa show isdn active (mostra informazioni su chiamate ISDN attive)
Oppure show isdn status (mostra informazioni sui 3 livelli dell’interfaccia BRI)
4.3.9 Troubleshooting DDR configuration
Ci sono 2 problemi principali di DDR: o non si collega mai o resta sempre collegata.
Router#debug isdn q921 utile per vedere gli scambi di call setup a livello 2. Dopo “i=” c’è un
valore in esadecimale, le ultime 2 cifre indicano il tipo di messaggio.
05 = indica un messaggio di call setup
02 = indica un messaggio di call procedine
07 = indica un messaggio di call connect
0F = indica un messaggio di connect ACK
Router#debug isdn q931 utile per osservare gli scambi di all setup in entrata ed in uscita.
Router#debug dialer events indica quando si connette un link DDR e che traffico ha causato la
connessione.
In genere se DDR non configurato correttamente dice la sorgente del problema
Router#debug dialer packet invia messaggio a console ogni volta che un pacchetto è inviato fuori
da un interfaccia DDR.
Se il router non si connette quando dovrebbe ci potrebbe essere un problema ISDN.
Usa:
isdn call interface bri0/0 5552000 per forzare il router locale a chiamare il router remoto.
Clear interface bri resetta l’interfaccia con lo switch.

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