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SCIENZE

ESPLORAZIONI SPAZIALI COSA RIUSCIREMO A FARE NEI PROSSIMI 50 ANNI

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• TEC N O LO G I A • AT T U A L I TÀ • FUTURO

IN OGN SCOPERTE
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ST STRI
DEI NO TORI
A
RICERC
ANNUSARE
LE MALATTIE
L’apparecchio tascabile
che sentirà l’odore
del cancro prima
che si manifesti

SBARCO ELETTROSHOCK
SULLA LUNA Una barbarie
da dimenticare
Come smontare tutte o una terapia che salva
le argomentazioni
TARIFFA R.O.C. - POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POST. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) ART. 1, COMMA 1, S/NA

la vita alle persone


di chi non crede che gravemente depresse?
l’uomo ci sia arrivato

ESTINZIONE Per ridurre


DI MASSA l’inquinamento
Le ricerche sul passato possiamo lanciare
ci suggeriscono la plastica
come fermarla nello Spazio?

Il 5G è
pericoloso?

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SOMMARIO

ARTICOLI 86 L’INTERVISTA
James Lovelock ci racconta
il prossimo avvento di un’era
di esseri super-intelligenti
18 Cover Story
I BATTERI DELLA FELICITÀ
Così i microrganismi che vivono sul RUBRICHE

24
corpo umano influenzano la nostra
salute e il nostro umore
O DI
IL NUMER
2,94 MEGAPIXEL M ARZO /A PRILE
24 ESPLORAZIONI SPAZIALI Le più spettacolari immagini ESC E IL
IO
Lo scrittore Stephen Baxter prova del mondo della scienza 26 FEBBRA
a immaginare cosa riusciremo
a fare nei prossimi 50 anni 5 DISCOVERIES
News scientifiche dai quattro 36
angoli del Pianeta
36 ESTINZIONE DI MASSA
5
Lo studio del passato ci dice
come possiamo fermarla

44 SBARCO SULLA LUNA


Come smontare le illazioni
di chi non ci crede

52 ODORE DELLE MALATTIE


L’apparecchio che ci permetterà
di scoprire se siamo malati prima
12 REALITY CHECK
L’analisi dei temi “caldi”
del momento
58 52
che compaiano i sintomi
65 SCIENZA ITALIA
58 ELETTROSHOCK Le ultime ricerche da
Storia e applicazione di una terapia università e laboratori
controversa, che secondo alcuni di casa nostra
medici potrebbe però salvare la vita
76 DOMANDE E RISPOSTE
72 AMORE ANIMALE La rubrica che risponde
a tutte le vostre curiosità
Se pensate che due sessi
sono troppo pochi ecco alcune
90 INNOVAZIONI
44
specie che, secondo quanto
scoperto dagli scienziati, Il presente e il futuro
lo fanno più strano della tecnologia

ANCHE
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MEGAPIXEL

Boom
sonico
CALIFORNIA, USA

Nell’immagine, catturata per la


prima volta dalla NASA, vediamo
incontrarsi le onde d’urto di due
aerei supersonici. Quando un
aereo vola, sposta le molecole
d’aria sul suo percorso,
producendo onde sonore. Se
raggiunge la velocità del suono,
le onde sonore così emanate
vengono compresse finché non
si uniscono a formare un’onda
d’urto. Questa immagine
composita è stata ottenuta
con una tecnica nota come
“fotografia Schlieren”.
Un terzo aereo che volava più in
alto inviava un fascio di raggi
di luce paralleli sui velivoli
supersonici sottostanti,
evidenziando le variazioni
della densità dell’aria. “Non
immaginavamo che sarebbe
stato così nitido e così bello»,
commenta J.T. Heineck, fisico
presso l’Ames Research Center
della NASA. La NASA sta
studiando le interazioni delle
onde d’urto all’interno del suo
programma di ricerche sul volo
supersonico silenzioso.

NASA

2 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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3 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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DISCOVERIES

DISCOVERIES
NO T I Z IE E OP INIONI DA L M OND O DE L L A S C IE N Z A

IL GEL INNOVATIVO
CHE POTREBBE
RIPARARE I DANNI
DI UN INFARTO
I primi test sembrano
molto promettenti
per il trattamento
di chi ha subito
un attacco cardiaco
Dopo un attacco cardiaco,
le terapie efficaci nel
riparare i danni al cuore
che si sono prodotti
sono davvero poche.
A seguito di un
infarto, infatti, può
svilupparsi del tessuto
cicatriziale che compromette
il funzionamento dell’organo
e può portarlo pian piano al
collasso. Ora, però, alcuni
ricercatori dell’Università
della California, San Diego,
potrebbero aver trovato la
soluzione: un idrogel
SCIENCE PHOTO LIBRARY, GETTY IMAGES

Rappresentazione visiva
di un attacco cardiaco, durante
NASA

il quale l’afflusso di sangue


al cuore si interrompe

5 5/ /NOVEMBRE/DICEMBRE
GENNAIO/FEBBRAIO 2020
2019 5

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DISCOVERIES
DISCOVERIES

News IDENTIFIC ATO IL GENE DEL MANCINISMO


Ricercatori dell’Università di Oxford hanno individuato aree del genoma
in breve umano associate al mancinismo, dopo aver analizzato il genoma di 400mila
persone – tra cui 32mila mancini – conservato nel database della UK
Biobank. In questo modo sono state identificate quattro varianti genetiche
che contribuiscono al mancinismo, tre delle quali associate a proteine
coinvolte nello sviluppo e nella strutturazione del cervello.

Tessuto cardiaco al microscopio. Le regioni


più scure in basso sono fibre muscolari
uccise da un infarto

iniettabile che forma una sorta


di impalcatura attorno al muscolo
cardiaco danneggiato, favorendo la
crescita di nuovo tessuto sano.
Battezzato VentriGel, il materiale
ha passato con successo i test
preliminari di sicurezza. A
costituirlo è la “materia di
sostegno” naturale del muscolo
cardiaco, la matrice extracellulare
SCIENCE PHOTO LIBRARY, GETTY IMAGES, DAVID BAILLOT/UNIVERSITY OF CALIFORNIA, SAN DIEGO

o MEC, prelevata da maiali e


successivamente deprivata delle
cellule muscolari che contiene,
liofilizzata e ridotta in polvere.
A quel punto la si può trasformare
in un fluido facilmente iniettabile
nel muscolo cardiaco con una
procedura pochissimo invasiva.
In fase preliminare il gel è stato
Karen Christman ha guidato
testato su quindici pazienti con la ricerca sul VentriGel
danni di entità moderata al
ventricolo destro a seguito di un
attacco cardiaco. A tutti e quindici sulla loro salute e gli sono state la funzionalità cardiaca, abbiamo
era stata riscontrata un’attività praticate diciotto iniezioni di osservato effettivi miglioramenti
cardiaca ridotta dopo l’infarto, VentriGel via catetere nella regione nei pazienti”, dice Karen
e metà di essi aveva già subito danneggiata. I ricercatori hanno Christman, che ha guidato la
un altro attacco nel corso poi monitorato i loro progressi ricerca. “Per esempio, hanno
dell’anno precedente. nei successivi sei mesi, ripetendo cominciato a camminare per
Nel corso del test i soggetti hanno il test ogni trimestre. distanze maggiori. Abbiamo
camminato per sei minuti, sono “Per quanto lo studio fosse notato anche un aumento nella
stati sottoposti a una valutazione mirato a valutare la sicurezza e la funzionalità del cuore nei pazienti
della funzionalità cardiaca, praticabilità del gel e non la sua che avevano subito più di un
hanno compilato un questionario eventuale capacità di incrementare attacco nell’ultimo anno”.

6 6 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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GENNAIO/FEBBRAIO 2020G

IL C ANCRO È L A PRINCIPALE C AUSA


DI MORTE NEI PAESI RICCHI
CHE COSA
HANNO FATTO?
Uno studio condotto su più di 160mila ricchi, venendo a costituire il motivo
persone di paesi con reddito basso, del 26 per cento dei decessi al mondo.
medio e alto condotto dalla Laval L’infarto rimane comunque la
University, in Québec, ha scoperto che principale causa di morte su scala Distillato di
il cancro ha superato l’infarto come globale, colpevole del 40 per cento
principale causa di morte nei Paesi dei decessi in tutto il mondo. Vodka con
la segale
di Chernobyl
CHE COSA HANNO FAT TO?
PSICOLOGIA Ricercatori dell’Università di
Portsmouth hanno prodotto

Nessun legame tra


della vodka artigianale usando
acqua minerale e segale presi
da una zona dell’Ucraina

testosterone ed empatia
abbandonata dopo il disastro
nucleare di Chernobyl.
Appropriatamente l’hanno
battezzata ATOMIK.
La ricerca ha messo un freno all’idea dell’empatia cognitiva, ossia della capacità
che gli individui con elevati livelli di di riconoscere le emozioni altrui, che è CHE COSA HANNO
testosterone abbiano un’empatia inferiore notoriamente problematica nei soggetti SCOPERTO?
alla media. Il motivo che ha spinto a autistici. Tuttavia questi studi erano Per quanto si siano riscontrati
intraprendere lo studio è stato il fatto avvenuti solo su campioni di dimensioni dei livelli di radioattività
che l’autismo è diagnosticato cinque volte ridotte ed erano limitati dalla difficoltà leggermente superiori alla norma
di più nei soggetti maschili che non di stabilire un collegamento diretto. In nella segale, una serie di test
in quelli femminili. una ricerca recente, invece, Nave e i suoi condotti dalle Università di
“Ovviamente, quando ci si trova colleghi hanno reclutato 643 uomini in Portsmouth e Southampton e da
davanti a una differenza così marcata salute e hanno applicato loro un gel a laboratori indipendenti hanno
e il discrimine è il sesso dei soggetti, il base di testosterone o un placebo, per confermato che la vodka è del
primo sospettato è subito il testosterone”, poi misurare i loro livelli di empatia con tutto priva di radiazioni: l’unico
spiega Gideon Nave dell’Università della questionari e test di comportamento. In uno elemento radioattivo individuato
è il normalissimo carbonio-14, al
Pennsylvania, che ha guidato la ricerca. di questo ultimi, veniva mostrata ai soggetti
livello che ci si aspetta di trovare
Secondo una teoria, infatti, l’autismo la foto degli occhi di un attore e si chiedeva
in qualunque alcolico potabile.
rappresenterebbe una esagerazione loro di specificare quale stato emotivo
di tendenze tipicamente “maschili”, sembrasse più coerente con l’espressione.
caratterizzate da un modo di pensare Dallo studio non è emerso alcun PERCHÉ LO HANNO FATTO?
orientato più sulla schematizzazione che collegamento tra livelli di testosterone I ricercatori volevano indagare
sull’empatia. Questa ipotesi del “cervello ed empatia. “I nostri risultati mostrano il potenziale trasferimento di
maschile estremizzato” era sostenuta senza ombra di dubbio che non c’è radioattività nei vegetali cresciuti
da studi che avevano individuato relazione causale lineare tra esposizione nella Zona di Alienazione di
un collegamento tra un aumento al testosterone ed empatia cognitiva”, dice Chernobyl, per determinare
del testosterone e una diminuzione Amos Nadler della Western University in se oggi sia possibile impiegarla
Canada, che ha partecipato alla ricerca. per l’agricoltura.
Ciò comunque non elimina la possibilità
che testosterone ed empatia siano collegati
per vie più indirette.
“Si direbbe che se il testosterone ha
un’influenza sull’empatia, ce l’ha in un
modo più complesso, non lineare”,
GETTY IMAGES X3 ILLUSTRATION: GABRIEL SILVERA

spiega Nave. Nel frattempo, però, il


discrimine sessuale nelle diagnosi
di autismo rimane un mistero.
“Per il momento non penso
si possa fare altro che accettare
la nostra ignoranza”.
Alcuni scienziati, tuttavia, hanno
sollevato obiezioni su questo studio,
sostenendo che l’applicazione di un
gel al testosterone potrebbe dare risultati
diversi rispetto al testosterone a cui un
maschio è naturalmente esposto nell’utero.

7 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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DISCOVERIES

DORMIRE TROPPO O TROPPO POCO PUÒ AUMENTARE


IL RISCHIO DI AT TACCO C ARDIACO
Le persone che dormono meno di sei ore a l’esercizio fisico e il fumo, chi ha una durata del
notte, o più di nove, potrebbero essere a sonno all’interno di questo intervallo ottimale
maggior rischio di malattie cardiache, secondo ha minori probabilità di avere un infarto nel
uno studio dell’Università del Colorado a corso di un periodo di sette anni. Come per una
Boulder. Anche tenendo conto di altri fattori buona dieta, anche le corrette abitudini del
dello stile di vita, come l’alimentazione, sonno possono ridurre il rischio di infarto.

NEUROLOGIA

Il segreto dei ricordi più


intensi del nostro cervello
Come mai ricordiamo i nomi di
amici d’infanzia che non vediamo
da anni, mentre ci dimentichiamo
facilmente come si chiama una
persona conosciuta un momento fa?
I ricercatori del Caltech hanno forse
trovato la risposta: i ricordi intensi
e persistenti sono codificati da
«squadre» di neuroni che si attivano
tutti insieme per garantire che certe
memorie rimangano registrate.
I ricercatori hanno sviluppato
un test per esaminare l’attività
neurale dei topi mentre esploravano
e memorizzavano un luogo nuovo.
Hanno posto i topi uno alla volta
in un lungo recinto bianco con
segni in varie posizioni lungo le
pareti, come un più a un’estremità
e una barra diagonale al centro.
A entrambe le estremità c’erano
erogatori di acqua zuccherata.
Mentre i topi si muovevano, i
ricercatori misuravano l’attività di
specifici neuroni nell’ippocampo
(la regione del cervello in cui si
formano nuovi ricordi) di cui già
si conosceva il ruolo nella codifica
della memoria dei luoghi. Quando viene ripetuto un compito si
Inizialmente hanno visto che attiva un numero maggiore
di neuroni, come quello qui visualizzato,
quando i topi individuavano uno
formando quindi ricordi più forti
dei simboli si attivavano singoli
neuroni. Man mano che i topi
acquisivano familiarità con il
percorso e ricordavano le posizioni avevano formato ricordi codificati sull’archiviazione della memoria
dello zucchero, sempre più neuroni da un numero maggiore di neuroni ipotizzano che rendere più stabile un
si attivavano ogni volta che ricordavano più rapidamente che ricordo richieda il rafforzamento delle
vedevano un simbolo. In sostanza, cosa dovevano fare. connessioni di un singolo neurone.
i topi stavano riconoscendo dove si “Si sa da tempo che più si pratica I nostri risultati fanno pensare che
trovavano all’interno del percorso. un’azione e maggiori sono le sia, invece, l’aumento del numero
Dopo una pausa di 20 giorni, i possibilità di ricordarla in seguito”, di neuroni che codificano lo stesso
ricercatori hanno riportato i topi spiega Carlos Lois, che ha diretto ricordo a consentire alla memoria
nello stesso luogo. Quelli che lo studio. “Le teorie tradizionali di persistere più a lungo.”

8 8 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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GENNAIO/FEBBRAIO 2020

Questa è la struttura della


proteina che chiude la porta agli
antibiotici che cercano di entrare
in una cellula batterica

GETTY IMAGES X2, WONG ET AL.


MEDICINA I batteri resistenti ai farmaci,
responsabili di infezioni mortali
è scoperto che nei K. pneumoniae
resistenti agli antibiotici sono
che si diffondono all’interno degli presenti versioni modificate delle
ospedali, sono in aumento da diversi proteine necessarie per formare
Ecco il trucco anni. Forse, però, tutto cambierà
presto. I ricercatori dell’Imperial
completamente i pori, cosicché gli
antibiotici non sono in grado di
che usano College di Londra hanno scoperto
come i batteri bloccano gli
penetrare nelle pareti cellulari.
Trovare un farmaco che possa
i batteri antibiotici, trovando una nuova
strada per contrastare la resistenza.
invertire questo processo e riaprire
i pori è un modo per combattere

resistenti Il gruppo di ricerca ha concentrato


gli sforzi su Klebsiella pneumoniae,
la resistenza agli antibiotici di
K. pneumoniae.
un batterio che causa infezioni “La tecnica delle ‘porte’ chiuse
agli antibiotici nei polmoni, nel sangue e nelle
ferite aperte. Come molti batteri, K.
adottata dai batteri per evitare
gli antibiotici è difficile da
Nuovi farmaci “grimaldello” pneumoniae sta diventando sempre combattere”, afferma il direttore
più resistente agli antibiotici, in della ricerca Gad Frankel.
potrebbero entrare nelle particolare a un gruppo di farmaci “Speriamo però che sia possibile
cellule batteriche e aiutarci chiamati carbapenemi. Si tratta di progettare farmaci in grado di
a battere le loro difese una classe di antibiotici che si usano scassinare la ‘serratura’; i nostri
quando altri non funzionano. dati forniscono informazioni che
Gli antibiotici di solito entrano possono aiutare gli scienziati e le
nei batteri K. pneumoniae attraverso aziende farmaceutiche a trasformare
passaggi in superficie detti pori. Si questa speranza in una realtà.”

9 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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DISCOVERIES

Afar, Etiopia

PALEONTOLOGIA

Il volto dei
primi esseri
umani?
Lo rivela un
cranio fossile
Il teschio apparteneva al più antico
esemplare noto di Australopithecus,
un genere di ominini dell’Africa
orientale che precedette l’emergere
1
del genere Homo di circa due
milioni di anni
2
Il cranio è stato scoperto nel 2016 a
Miro Dora, nella zona Mille dello Stato
regionale di Afar, in Etiopia. L’analisi
della forma indica che appartiene ad
Australopithecus anamensis, un antico
ominino che risale al tempo in cui
i primi antenati dell’uomo stavano
passando dalla vita sugli alberi
alla vita al suolo.
La struttura delle ossa delle gambe e
delle articolazioni delle caviglie indica
che camminavano eretti su due piedi,
ma le braccia lunghe e le ossa del polso
fanno ritenere che fossero anche abili ad
arrampicarsi. La dimensione della cavità
cranica indica che il cervello aveva
circa le stesse dimensioni di quello
di uno scimpanzé.

10 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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3

1. I ricercatori hanno Case Western Reserve


usato le caratteristiche University, in Ohio, hanno 4
distintive del cranio, in datato i minerali negli
particolare quelle della strati di roccia vulcanica
mascella superiore e dei trovati nelle vicinanze.
canini, per determinare
che apparteneva 3. Il paleoartista John
a un esemplare di Gurche, del Museum of
Australopithecus the Earth di New York,
anamensis, una specie è partito dal cranio per
di ominini vissuta tra ottenere una ricostruzione
4,2 e 3,8 milioni di anni fa. incredibilmente
Il termine «ominino» realistica del volto di
si riferisce a qualsiasi Australopithecus anamensis.
specie di primate simile
all’uomo, compresi gli 4. Il cranio è stato esposto
esseri umani moderni accanto a una replica
e tutti i nostri antenati. stampata in 3D, durante
una conferenza stampa
ESA X4, GETTY IMAGES

2. L’età del fossile è stata ad Addis Abeba, tenuta


determinata in circa 3,8 dal paleoantropologo
milioni di anni. Per dedurlo, etiope Yohannes
la sedimentologa Beverly Haile-Selassie, che ha
Saylor e i suoi colleghi della rinvenuto il fossile.

11 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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REALITY CHECK
SCIENCE
BEHIND THE
HEADLINES
AT T U A L I TÀ E SCIE N Z A

L’ANALISI

LA FORESTA PLUVIALE AMAZZONICA


DIVENTERÀ UN DESERTO?
In agosto gli incendi hanno cominciato a lambire la Foresta Amazzonica e, mentre sempre più vegetazione tropicale
viene distrutta, sorge una domanda: l’ecosistema amazzonico si trasformerà in una sterile distesa senza vita?

12 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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GENNAIO/FEBBRAIO 2020

“Se la deforestazione dovesse aumentare ancora, il clima


della foresta pluviale potrebbe modificarsi,
diventando meno favorevole alle specie vegetali dei tropici”

I
n agosto si è diffusa in tutto il mondo la notizia
degli incendi nella Foresta Amazzonica: vaste
aree sono state date alle fiamme per far posto a
coltivazioni meccanizzate. Le cifre diffuse hanno
fatto rizzare i capelli in testa a tutti quelli che hanno a
cuore le sorti del Pianeta: nei primi otto mesi del 2019
in Brasile ci sono stati 50mila incendi, l’84 per cento
in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Se dovessero continuare a questo ritmo, l’intero
ecosistema della foresta pluviale sarebbe a rischio.
La Foresta Amazzonica non è in grado di gestire una
cosa del genere. A differenza di altri ecosistemi come
la savana africana, dove gli incendi sono frequenti, una
foresta pluviale è semplicemente troppo umida per poter
prendere fuoco in maniera naturale: gli incendi in questi
luoghi possono essere appiccati solo dall’uomo.
Peraltro non tutti i fuochi in Amazzonia sono illegali:
in alcuni stati i proprietari terrieri possono chiedere
il permesso di disboscare fino al 20 per cento delle
loro proprietà per far posto a coltivazioni, costruzioni
o miniere. In questo caso si abbatte un certo numero
di alberi e li si lascia ad asciugare al sole finché, dopo
qualche settimana, sono abbastanza secchi da poter
essere bruciati. Ma, sebbene quest’anno vari stati del
Brasile – tra cui quello di Amazonas – abbiano reso
illegale questo metodo di deforestazione, gli incendi A SINISTRA: Un contadino attraversa un’area incenerita della foresta
non si sono fermati. pluviale brasiliana
IN ALTO: Una parte della Foresta Amazzonica in Brasile devastata
TEMPESTA NEL DESERTO dagli incendi dello scorso agosto
Al momento della stesura di questo articolo, l’Istituto
Nazionale Brasiliano per la Ricerca sullo Spazio (INPE) continua l’ecologa, “che protegge gli alberi e li tiene
aveva registrato 197.386 incendi in Sudamerica dall’inizio all’ombra. Quando una parte di essa viene distrutta,
del 2019, la metà dei quali nella Foresta Amazzonica. lo spazio vuoto si allarga e può entrare molta più luce
Esquivel-Muelbert, un’ecologa dell’Università di solare, che ai tropici è caldissima”.
Birmingham che studia gli effetti dei cambiamenti Più il ciclo si ripete, più la foresta nello stato di
climatici sulle foreste, in particolare in Brasile, suo Amazonas rischia di scomparire. Secondo alcuni siamo
paese d’origine, dice che il fuoco è impiegato per ormai sempre più vicini al “punto di non ritorno” oltre
spianare completamente il terreno, riducendolo a il quale la foresta si trasformerà inevitabilmente in una
uno spazio vuoto in cui poter usare con agio grosse distesa arida, un processo che i media hanno battezzato
macchine agricole: “Per riprendersi da una siccità la “desertificazione”. “In realtà si dovrebbe parlare di
foresta impiega qualche anno, anche se i nuovi alberi savannificazione”, assicura Esquivel-Muelbert. “Se la
che rimpiazzano quelli morti a volte sono di specie deforestazione dovesse aumentare ancora, il clima della
diverse rispetto ai precedenti. Ma dove arriva il fuoco foresta pluviale potrebbe modificarsi, diventando meno
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la distruzione è totale”. favorevole alle specie vegetali dei tropici e più a quelle
È un circolo vizioso: più alberi muoiono, più l’area tipiche della savana. Oltre il punto di non ritorno,
circostante si fa calda e asciutta. “Al momento la foresta l’Amazzonia stessa si trasformerebbe in una savana”.
pluviale forma una sorta di densa tettoia di vegetazione”, Se ciò accadesse, non sarebbe solo una tragica

13 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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REALITY CHECK

perdita in termini di biodiversità


animale e vegetale: il fatto è che una
savana dissipa il carbonio in maniera molto
meno efficiente di una foresta pluviale. Il
punto di non ritorno di cui abbiamo parlato
è solo un’ipotesi, specifica la Esquivel-
Muelbert, ma le ricerche danno segnali
sempre meno incoraggianti: “Stiamo già
assistendo a un cambiamento nelle specie
presenti. La siccità incrementa la mortalità
tra le piante che preferiscono le condizioni
tipiche di una foresta pluviale, favorendo
quelle più resistenti alla privazione d’acqua,
più adatte al nuovo clima”.
Dunque, quanto manca ancora a questo
“punto di non ritorno”? Sfortunatamente è
un dato scientifico difficile da prevedere.
“Dipenderà da quanto sapremo tutelare la
foresta”, continua l’ecologa. “È necessario
agire subito per prevenire alti tassi di
mortalità della vegetazione pluviale e
invertire l’attuale traiettoria degli eventi”.
Lo stato della foresta pluviale interessa
al mondo intero, spiega Shanan Peters,
geoscienziato dell’Università del Wisconsin-
Madison, non solo per l’ossigeno che
produce ma anche per l’anidride carbonica
che assorbe: “Definire l’Amazzonia ‘il
polmone del Pianeta’ è almeno in parte
fuorviante, perché di fatto potremmo
bruciare tutta l’erba e le piante della Terra
e non rimanere a corto di ossigeno ancora
per molte generazioni umane. A risultare
devastante per noi sarebbe piuttosto
l’istantaneo aumento dell’anidride carbonica.
La storia di quel che sta avvenendo adesso
in Amazzonia, dal mio punto di vista è
perfettamente raccontata dal suo impatto
sull’anidride carbonica nell’atmosfera. Gli
incendi nella foresta pluviale non fanno che
esasperare la crisi climatica”.
“Mi pare evidente che gli incendi di IL CASO APERTO
quest’anno abbiano un legame diretto con la

IGIENE: SIAMO FORSE


retorica presidenziale”, conclude Esquivel-
Muelbert riferendosi alle politiche ambientali
del presidente brasiliano Jair Bolsonaro, che

“TROPPO PULITI”?
è stato accusato di non proteggere la foresta.
“Ciononostante, in un certo senso siamo tutti
responsabili. Anche quello che facciamo in
Europa ha influenza su quanto accade in Ci sono persone che scelgono di non lavarsi con il sapone,
Amazzonia: per capirlo è sufficiente tener sostenendo che la pulizia e lo stile di vita moderni
conto del fatto che quel che consumiamo qui
spesso proviene da fattorie amazzoniche…
causano allergie, indeboliscono il sistema immunitario
L’intera comunità globale dovrebbe capire e danneggiano persino il nostro microbioma.
che aiutare a preservare quel che resta della È quindi sbagliato essere puliti?
foresta pluviale è dovere di tutti”.

Perché alcune persone decidono di non lavarsi più?


A M Y B A R R E T T con l’aiuto di Sulla nostra pelle vive più di un migliaio di batteri, oltre a
ERIKA BERENGUER virus, acari e funghi. Ma ora non correte a fare il bagno nel gel
A M Y B A R R E T T è assistente editoriale di BBC Science Focus antibatterico: la maggior parte di questi microrganismi è
E R I K A B E R E N G U E R è ricercatrice associata innocua, anzi alcuni sono benefici per noi. Questo ecosistema è
nell’Ecosystems Lab presso l’Università di Oxford chiamato “microbioma della pelle” e aiuta a proteggerci dalle

14 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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GENNAIO/FEBBRAIO 2020

A SINISTRA: “Sporcarsi” espone i bambini a batteri benefici,


utili a combattere le allergie
IN BASSO: Batteri prelevati da sotto un’unghia umana

malattie: per esempio il batterio Pseudomonas aeruginosa


produce acido pseudomonico, che ci difende dalle infezioni
da stafilococco e streptococco.
“Il microbiologo Chris Callewaert,
Ma il dato che si nota ancor di più è che il microbioma della soprannominato “Dottor Ascella”,
pelle regola il nostro odore. In sudore in sé non odora di nulla:
quel che si annusa nell’aria in una metropolitana affollata è ha dimostrato che un trapianto di
dovuto ai batteri che decompongono il sudore stesso.
Perché, quindi, alcune persone hanno un cattivo odore? Ciò
batteri dalle ascelle di una persona
dipende dalla natura della popolazione di microrganismi sulla che non puzza a una che puzza
loro pelle: batteri diversi decompongono infatti il sudore in
componenti diverse, al punto che il microbiologo Chris elimina l’odore della seconda”
Callewaert, soprannominato “Dottor Ascella”, ha dimostrato
che un trapianto di batteri dalle ascelle di una persona che non
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puzza a una che puzza elimina l’odore della seconda.


Insomma, i microrganismi sulla nostra pelle a volte possono che, dopo una inevitabile fase in cui si emana cattivo odore
fare qualcosa che il sapone e la doccia quotidiana non riescono perché non ci si è più lavati da una settimana, si comincia a
a fare: per questo alcune persone arrivano a decidere di non non avere più alcun odore.
lavarsi più – a parte togliersi di dosso la polvere e sciacquarsi
le mani – e lasciare che i batteri facciano il proprio lavoro. La Cosa si può fare al posto della doccia?
loro opinione è che l’uso frequente di prodotti detergenti L’ingegnere chimico David Whitlock non si lava da quindici
danneggia il microbioma della pelle, che sarebbe invece anni: al posto della doccia, tratta il suo microbioma con
meglio lasciar stare. Chi adotta questo stile di vita sostiene batteri che ossidano l’ammoniaca (AOB). Ispirandosi ai

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Batteri da un’ascella umana

cavalli che si rotolano nella polvere, ha raccolto


campioni di AOB dal terreno e li ha testati su se
stesso, riferendo di aver smesso di emanare cattivo
“Rotolarsi nel fango non
odore. Di conseguenza ha fondato AOBiome,
compagnia che vende prodotti igienici contenenti comporta alcun pericolo
AOB sotto il nome di “Mother Dirt” (“Terriccio
Madre”) e sostiene che questi possano mettere per i nostri bambini
armonia ed equilibrio nel microbioma della
pelle di tutti noi”. (la maggior parte dei
Insomma, si può essere “troppo puliti”? microbi presenti nella
Dalla Rivoluzione Industriale il tasso di disturbi
allergici come la febbre da fieno e l’asma è andato terra dei giardini è innocua)”
aumentando, e nel 1989 l’epidemiologo David
Strachan ha suggerito una possibile motivazione: i
bambini hanno cominciato a contrarre meno
infezioni. La sua teoria è che le infezioni in tenera età proprio un’idea errata”, dice Bloomfield. “Per
aiutino il sistema immunitario a equipaggiarsi per prevenire le allergie non dobbiamo esporci ai germi
gestire problemi come l’allergia al polline: il generale nocivi, quanto piuttosto a quelli benefici”. E, detto
aumento della pulizia avrebbe dunque deprivato i questo, per quanto puliti possiamo essere oggi non
bambini di quelle infezioni che li avrebbero difesi potremo mai essere effettivamente sterili. A contare
dai disturbi allergici. non è il numero di microrganismi che abbiamo
Divenuta nota come “ipotesi dell’igiene”, l’idea si è addosso, ma il loro tipo.
diffusa rapidamente. “Da qui è nata in alcuni l’idea Il microbioma della nostra pelle è composto da
che oggi si esageri con la pulizia”, spiega Sally un gran numero di specie diverse, ma di quelle
Bloomfield, docente onoraria presso la Scuola di nocive possiamo tranquillamente fare a meno. Ora,
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Igiene e Medicina Tropicale di Londra. Si crede a causa di vari cambiamenti nel nostro stile di vita,
insomma – a torto – che crescere nelle nostre case abbiamo finito per perdere i contatti con i nostri
eccessivamente sterili favorisca le allergie. “vecchi amici”, i microrganismi che si sono evoluti
Ma, di fatto, dire che oggi siamo troppo puliti parallelamente a noi ed erano già presenti nei
significa fare una grossa semplificazione. “Penso sia nostri antenati cacciatori-raccoglitori: sono loro sia

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GENNAIO/FEBBRAIO 2020

ad aiutare lo sviluppo del nostro sistema


immunitario sia a impedirgli di reagire agli PRATICARE L’IGIENE MIRATA
Ecco quando lavarsi
allergeni. Se rientriamo in contatto con questi,
possiamo in tutta tranquillità lavare via i
microrganismi patogeni – la maggior parte dei
quali si è evoluta solo negli ultimi diecimila anni
– senza danneggiare in alcun modo noi stessi.

E come dovremmo fare per tornare in 1. QUANDO SI USA IL GABINETTO


contatto con i “vecchi amici”? Tenersi puliti e sempre, sempre lavarsi
Da uno studio pubblicato quest’anno sul Journal Of le mani dopo essere andati in bagno.
Investigative Dermatology è emerso che il microbioma
della pelle di un bambino è strettamente imparentato
con quello della madre, e che ci sono differenze
rilevabili tra i bambini nati con un parto normale e
quelli nati con un parto cesareo. È dunque probabile
2. DOPO AVER MANEGGIATO
che i bambini raccolgano i propri microrganismi LA SPAZZATURA
durante la nascita, adottando i “vecchi amici” dal Ricordarsi di lavarsi le mani dopo aver
microbioma vaginale della madre. messo fuori il bidone dell’immondizia.
“A negarci l’esposizione ai germi benefici non è
dunque l’igiene odierna”, sostiene Bloomfield,
“quanto piuttosto cambiamenti nel nostro stile di vita 3. QUANDO SI CUCINA
quali la diffusione del parto cesareo e l’allattamento Lavarsi le mani prima di toccare il cibo. Lavare
al biberon anziché al seno, un altro momento la frutta e la verdura. Dopo aver preparato carne
fondamentale in cui i bambini vengono esposti ai cruda lavare subito mani e utensili da cucina.
microrganismi benefici di cui hanno bisogno”.
È ovvio che in genere le partorienti hanno
preoccupazioni più pressanti dei microrganismi
della pelle quando optano per un parto cesareo, così 4. PRIMA DI MANGIARE CON LE MANI
come è vero che non tutte possono scegliere Le mani sono piene di microrganismi,
liberamente di allattare al seno. Per ovviare a questo, quindi assicuriamoci di non infilarci
alcuni genitori hanno cominciato a chiedere la germi direttamente in bocca.
cosiddetta “inseminazione vaginale”, che consiste nel
ricoprire un neonato con secrezioni vaginali della
madre subito dopo un parto cesareo. Tuttavia non è
automaticamente una pratica consigliabile, anzi una 5. DOPO AVER STARNUTITO, TOSSITO
ricerca scientifica del 2018 l’ha definita E DOPO ESSERSI SOFFIATI IL NASO
“ingiustificata e potenzialmente pericolosa”. Lavarsi subito le mani e gettare via i fazzoletti
di carta.
Dunque che cosa possiamo fare per assicurarci
che i nostri bambini sviluppino un buon
sistema immunitario?
“Sta tutto nel creare un equilibrio”, dice Bloomfield. 6. QUANDO SI ACCUDISCE UN MALATO
“Si devono incoraggiare i bambini a entrare in Se il paziente tossisce, starnutisce o vomita
contatto gli uni con gli altri e a sporcarsi, si deve è quasi sicuramente ancora contagioso.
allattarli al seno se si può, assicurare loro una buona
dieta ed evitare quando possibile gli antibiotici”.
Insomma, rotolarsi nel fango non comporta alcun
pericolo per i nostri bambini (la maggior parte dei
microbi presenti nella terra dei giardini è innocua), 7. DOPO AVER MANEGGIATO
ma quando tornano a casa per la merenda fategli BIANCHERIA SPORCA
lavare le mani, per proteggerli dalle malattie. Se state per lavarla c’è una ragione,
“Quel che stiamo cercando di propugnare la stessa per la quale dovete lavarvi
è l’idea dell’igiene mirata”, spiega Bloomfield. le mani dopo averla toccata.
“Li chiamiamo ‘i momenti di igiene’. Il punto è
contenere un rischio sul momento quando il
rischio è effettivamente presente”. 8. DOPO AVER ACCUDITO O GIOCATO CON
In conclusione, se non volete ricoprirvi UN ANIMALE
completamente il corpo di sapone potete comunque Anche se i vostri animali domestici non
tutelare la vostra salute praticando l’igiene mirata. sono sporchi potrebbero avere addosso
microrganismi dannosi per gli esseri umani.
S A R A R I G B Y è assistente presso BBC Science Focus.
Ha un dottorato in fisica matematica

17 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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COVER STORY
FE ATURE I BATTERI DELLA FELICITÀ
ILLUSTRAZIONE: MAGIC TORCH

18 18 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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FE ATURE

SCIENZE
ESPLORAZIONI SPAZIALI COSA RIUSCIREMO A FARE NEI PROSSIMI 50 ANNI

RSCI
ICE ENZ
RCA
ITALIA
A
NUMER
O
• TEC N O LO G I A • AT T U A L I TÀ • FUTURO

IN OGNI SCOPERTE
E
STUDI NOSTRI
DEI
ATORI
RICERC
ANNUSARE
LE MALATTIE
L’apparecchio tascabile
che sentirà l’odore
del cancro prima
che si manifesti

SBARCO ELETTROSHOCK
SULLA LUNA Una barbarie
da dimenticare
Come smontare tutte o una terapia che salva
le argomentazioni

TARIFFA R.O.C. - POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POST. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) ART. 1, COMMA 1, S/NA
la vita alle persone
di chi non crede che gravemente depresse?
l’uomo ci sia arrivato

ESTINZIONE Per ridurre


DI MASSA l’inquinamento
Le ricerche sul passato possiamo lanciare
ci suggeriscono la plastica

I BATTERI
come fermarla nello Spazio?

Il 5G è
pericoloso?

I BATTERI
DELLA FELICITÀ

P.I. 201219  GENNAIO/FEBBRAIO


BIMESTRALE  N°78 - € 5,90
Ecco perché i microbi intestinali sono la chiave
del nostro benessere fisico e mentale
(e cosa possiamo fare per nutrirli)

DELLA
FELICITÀ
C’
è una scuola di sono loro a comunicare con il
NEL NOSTRO CORPO pensiero secondo la
quale noi non siamo
cervello e a determinare molti
nostri stati mentali.
ABITANO VASTE COLONIE singoli organismi,
ma piuttosto super-organismi
Gli scienziati stanno cercando
di capire come funziona questo
composti da una moltitudine di collegamento, che per il momento
DI MICRORGANISMI. altri organismi. Le cellule umane viene definito “asse microbioma-
costituiscono meno della metà intestino-cervello”, e hanno
ORA LA SCIENZA HA di quello che siamo abituati a
considerare “il nostro corpo”: il
appurato che alterando la flora
batterica intestinale con la
COMINCIATO A RENDERSI resto è formato da miliardi di
miliardi di batteri, funghi e virus
somministrazione di probiotici
(supplementi per i batteri) e
che vivono sulla nostra pelle, nei prebiotici (fibre alimentari che
CONTO CHE ESSI NON SOLO nostri intestini e all’interno di incoraggiano la crescita batterica)
tutti i nostri tessuti. Noi abbiamo si può migliorare la nostra
INFLUENZANO LA NOSTRA bisogno di loro perché giocano
un ruolo nella nostra digestione
risposta allo stress, ridurre l’ansia
e mitigare gli effetti di vari altri
e nel mantenimento del nostro stati mentali.
SALUTE, MA ANCHE sistema immunitario, e loro Queste scoperte hanno dato
hanno bisogno di noi perché vita a una branca della medicina
IL NOSTRO STATO MENTALE: siamo il luogo in cui si sono totalmente nuova: la psicobiotica,
adattati a vivere. che nelle speranze degli studiosi
BENVENUTI NEL MONDO Ma oggi dalla ricerca scientifica
sta emergendo in modo sempre
fornirà nuovi e più potenti mezzi
nella lotta contro la depressione
più chiaro un’altra ragione per e altre malattie mentali, oltre
DELLA PSICOBIOTICA avere a cuore i microrganismi a darci strumenti efficaci per
che abitano nelle profondità delle affrontare meglio l’ansia e lo
nostre budella: se loro sono felici, stress quotidiani.
siamo felici anche noi. Per quanto Quest’anno sono stati portati
possa sembrare ridicola formulata a termine numerosi studi che
in questi termini, l’idea che quel dimostrano come gli alimenti
che accade nel nostro intestino probiotici abbiano un limitato ma
influenzi il nostro umore è apprezzabile effetto nel mitigare
scientificamente solida, come ansia e depressione. Uno studio
lo è quella che la responsabilità su scala più ridotta, pubblicato
TESTI: S I M O N C R O M P T O N
è proprio dei batteri intestinali: dalla rivista Translational

19 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020 19

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COVER STORY I BATTERI DELLA FELICITÀ

Psychiatry, ha scoperto che l’introduzione


del probiotico Bifidobacterium negli intestini
di alcuni volontari in buona salute ha avuto
“IL CERVELLO NECESSITA
DI UN RIFORNIMENTO
l’effetto di diminuire lo stress e rafforzare
la memoria.
“Abbiamo appurato che il collegamento
è reale”, dice Tim Spector, docente di
Epidemiologia genetica presso il King’s College
London. “Ormai nessuno in questo campo di
studi nega più che esistano legami tra la flora
COSTANTE DI TRIPTOFANO
intestinale e la salute mentale”.

COLLEGAMENTO TRA CERVELLO E BIOMA


E IL MICROBIOTA HA UN RUOLO
NELLA SUA PRODUZIONE”
Simili associazioni tra mente e corpo a prima
vista potrebbero sembrare più “di casa”
nella medicina alternativa. Eppure i medici
sono consapevoli già da molto che problemi
mentali come il disturbo bipolare o anche
l’autismo si associano spesso a problemi esiste senza dubbio un collegamento, ma la via
all’intestino, per esempio alle infiammazioni. per comprendere come funziona esattamente
In tempi più recenti un indizio importante e per formulare delle terapie corrispondenti è
che questo fenomeno dipenda dalla flora ancora lunga”.
intestinale è venuto dagli esperimenti
sui ratti, dai quali è emersa chiaramente COME COMUNICANO TRA LORO
l’esistenza di un collegamento di qualche Gli studi più avanzati sul funzionamento
genere tra le viscere e il cervello. dell’asse microbioma-intestino-cervello
Una ricerca condotta dall’Università di sono attualmente condotti dall’Alimentary
Colorado Boulder, per esempio, ha mostrato Pharmabotic Centre (APC), parte dell’University
come lo stress interrompa il rapporto di College Cork in Irlanda, dove si è scoperto per
normale stabilità tra i batteri intestinali e il la prima volta che trasferire microbi intestinali
loro ospite e provochi infiammazioni. Ai ratti da un roditore depresso a uno non depresso
in questa situazione è stato somministrato un provoca in quest’ultimo cambiamenti coerenti
probiotico contenente un batterio importante con lo stato depressivo. Ora gli scienziati stanno
per la funzionalità del sistema immunitario: cercando di capire come utilizzare questa
il risultato è stato non solo la risoluzione scoperta per migliorare la salute e lo stato
dell’infiammazione ma anche una riduzione dei mentale degli esseri umani.
comportamenti legati allo stress. Secondo Ted Dinan, docente di Psichiatria
I molti studi condotti nell’ultimo anno presso l’University College Cork e capo della
hanno appurato per la prima volta che questo sezione dell’APC dedicata allo studio dell’asse
meccanismo è presente anche negli esseri microbioma-intestino-cervello, le “vie di
umani: gli stati di ansia e depressione hanno comunicazione” tra flora intestinale e cervello
precisi legami con determinati comportamenti sono tre. La prima è costituita dalle sostanze
della flora intestinale. L’analisi dei dati raccolti chimiche prodotte dai batteri, che possono IN BASSO: Pareti
su un migliaio di persone in Olanda e Belgio influenzare i segnali inviati dalle terminazioni dell’intestino crasso
ha evidenziato che la presenza di determinati
batteri nell’intestino dei soggetti si associa a una
migliore qualità della vita, e la loro assenza alla
depressione. Dopo la pubblicazione dei risultati
Jeroen Raes, microbiologo presso la Belgium’s
Katholieke Universiteit Leuven in Belgio e
autore dello studio, ha commentato: “Se dieci
anni fa aveste chiesto a un neuroscienziato se
ci sono correlazioni tra la flora intestinale e la
depressione, probabilmente vi sareste sentiti
GETTY IMAGES, SCIENCE PHOTO LIBRARY

dare dei pazzi”.


Tim Spector, che dalle proprie ricerche
sul microbioma ha tratto il libro Il mito
della dieta. La vera scienza dietro a ciò che
mangiamo, concorda sul fatto che le ricerche
più recenti stiano cambiando la mentalità
degli scienziati. “Gli studi più importanti sugli
esseri umani, però, devono ancora essere fatti”,
assicura. “Il primo passo è stato stabilire che

20 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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SCIENZE
ESPLORAZIONI SPAZIALI COSA RIUSCIREMO A FARE NEI PROSSIMI 50 ANNI

RSCI
ICE ENZ
RCA
A
ITALIAONUMER
• TEC N O LO G I A • AT T U A L I TÀ • FUTURO

IN OGNI SCOPERTE
E
STUDI NOSTRI
DEI
ATORI
RICERC
ANNUSARE
LE MALATTIE
L’apparecchio tascabile

L’ASSE MICROBIOMA
che sentirà l’odore
del cancro prima
che si manifesti

SBARCO ELETTROSHOCK
SULLA LUNA Una barbarie
da dimenticare
Come smontare tutte o una terapia che salva
le argomentazioni

TARIFFA R.O.C. - POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POST. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) ART. 1, COMMA 1, S/NA
la vita alle persone
di chi non crede che gravemente depresse?
l’uomo ci sia arrivato

INTESTINO-CERVELLO
ESTINZIONE Per ridurre
DI MASSA l’inquinamento
Le ricerche sul passato possiamo lanciare
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come fermarla nello Spazio?

Il 5G è
pericoloso?

I BATTERI
DELLA FELICITÀ

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BIMESTRALE  N°78 - € 5,90
Ecco perché i microbi intestinali sono la chiave
del nostro benessere fisico e mentale
(e cosa possiamo fare per nutrirli)

Si ritiene che il nostro corpo ospiti segnali che


un numero di batteri pari a quello raggiungono il
delle cellule umane. Quelli che cervello attraverso i percorsi
vivono nell’intestino chimici e neurali che partono
metabolizzano il cibo che dall’apparato digerente.
mangiamo e i liquidi che beviamo Ne consegue che qualunque
e producono ulteriori sostanze mancanza nella nostra dieta che
nutritive necessarie al nostro porti a una diminuzione nella
organismo. Ma la loro diversificazione dei batteri
diversificazione interna e le intestinali può avere un impatto
modalità con cui interagiscono tra negativo sul benessere della
di loro possono influenzare i nostra mente.

nervose presenti a milioni nell’apparato POTENZIALI TRATTAMENTI E PREVENZIONE


digestivo. Questi segnali viaggiano lungo il Ora le ricerche dell’APC si sono focalizzate
nervo vago, che parte dal colon, e con un sugli effetti di probiotici e prebiotici più su
percorso ininterrotto raggiungono direttamente soggetti volontari in salute che non su soggetti
il tronco encefalico. già clinicamente depressi, ma è già abbastanza
La seconda sarebbe da ricercare in alcuni chiaro che in futuro i medici prescriveranno
batteri, come i bifidobatteri: essi producono supplementi alimentari per riequilibrare il
un amminoacido, il triptofano, che microbiota dei pazienti con disturbi mentali.
costituisce una componente fondamentale “In questo scenario per ora futuribile”, dice
della serotonina, il neurotrasmettitore Dinan, “a chi soffre di forme lievi di ansia o
maggiormente responsabile del nostro umore. depressione verranno consigliati integratori
“Il cervello necessita di un rifornimento probiotici o prebiotici. Non siamo ancora
costante di triptofano”, dice Dinan, “e il alla fase di test di questi trattamenti, ma
microbiota ha un ruolo nella sua produzione”. ci arriveremo”. Il potenziale di tutto ciò è
La terza è costituita dalla possibilità che i interessante soprattutto per quei disturbi oggi
batteri influenzino l’espressione dei geni nel ancora particolarmente difficili da trattare, o le
cervello. Quando i microbi digeriscono fibre, cui terapie comportano gravi effetti collaterali.
generano come prodotto di scarto acidi grassi Alcune ricerche indicano che si potrebbe
a catena corta, che secondo gli studi dell’APC utilizzare il trapianto di flora intestinale
vengono trasportati nel sangue fino al cervello per trattare i disturbi dello spettro autistico:
e lì fungono da modulatori epigenetici, ossia ricercatori dell’Arizona State University
riprogrammano alcune funzioni cerebrali e riferiscono che microbi trapiantati da
influenzano l’umore. donatori sani su bambini autistici con

21 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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disturbi gastrointestinali hanno non solo


curato questi ultimi ma anche migliorato le
capacità linguistiche, il comportamento e le
È QUESTA LA DIETA
interazioni sociali dei soggetti.
I probiotici potrebbero dunque trasformarsi
DELLA FELICITÀ?
in una nuova arma nella lotta contro la FRUTTA E VERDURE FRESCHE, PESCE E OLIO D’OLIVA
depressione, una condizione scatenata da una
complicata mescolanza di fattori ambientali
e genetici. “La maggior parte dei farmaci
antidepressivi non ha grandi effetti”, spiega
Spector. “I risultati degli esperimenti condotti
finora sembrerebbero suggerire che i probiotici
possano sortire gli stessi effetti dei farmaci
attualmente più in uso, che spesso comportano
gravi rischi collaterali”. I suoi studi sui
gemelli hanno infatti indicato che, per quanto
la componente genetica della depressione
sia fondamentale, una corretta regolazione
del microbioma può aiutare a minimizzare
tali fattori genetici. “È uno scenario assai
incoraggiante”, dice Spector.
Probiotici o prebiotici potrebbero
incrementare anche la salute mentale a lungo
termine, persino in soggetti che hanno già
sofferto di disturbi psichici: da un affascinante
esperimento condotto da alcuni ricercatori di
Baltimora è emerso che la somministrazione
di probiotici a pazienti con sindrome bipolare
appena dimessi dall’ospedale dopo una crisi
della “fase maniacale” riduce notevolmente il La cosiddetta “dieta Australia e Stati Uniti, dai quali
rischio di ricadute e nuovi ricoveri. mediterranea”, da sempre è emerso che chi segue la dieta
famosa per i suoi presunti mediterranea ha il 33 per cento
I RISCHI DELL’ECCESSIVA PUBBLICITÀ effetti benefici, oggi viene di probabilità in meno di chi non
Purtroppo, però, nulla di tutto ciò diventerà raccomandata anche come la segue di sviluppare sindromi
realtà in tempi brevi. Per cominciare, ancora “cura” capace di migliorare il depressive. Anche una ricerca
non sono stati fatti studi sui dosaggi in cui nostro umore aumentando la indipendente sottoposta
i probiotici andrebbero assunti per sortire varietà e la salute del nostro quest’anno all’Associazione
effetti concreti. Un secondo problema, microbioma. degli Psichiatri Americani indica
puntualizza Spector, è la differenza tra i vari Né gli scienziati né i che questa dieta protegge dalla
microbiomi individuali: “Questo significa professionisti della salute, depressione nella fase più
che un trattamento standard non funziona peraltro, hanno una definizione avanzata della vita.
su tutti. Servirebbero trattamenti probiotici precisa di cosa sia la dieta Ted Dinan, principale
personali, studiati per ciascun paziente, che mediterranea: si parla in genere ricercatore dall’Alimentary
di mangiare molta frutta e Pharmabotic Centre (APC)
inevitabilmente risulterebbero molto costosi”.
verdura fresche, fagioli e presso l’University College Cork,
GETTY IMAGES, SCIENCE PHOTO LIBRARY X2, CLARE KEOGH/UNIVERSITY COLLEGE CORK
Anche il pubblico, poi, potrebbe reagire
lenticchie, noci, cereali integrali sostiene che il “segreto” della
male. Le campagne pubblicitarie del passato,
e olio d’oliva, occasionalmente dieta stia nella varietà di
che sostenevano che i cibi zuccherini integrati con pesce, pollo, uova e alimenti vegetali, che
addizionati di probiotici e prebiotici avessero latticini. Sarebbero invece da incoraggiano la proliferazione
effetti benefici sulla salute dell’intestino e sul evitare le carni rosse, i dolciumi negli intestini di un microbioma
sistema immunitario, in molti casi non hanno e i biscotti. In linea di massima si vasto e variegato.
mai ricevuto alcun serio avvallo scientifico. può dire che le cucine L’APC si sta ora occupando di
Alla luce di questo, ci sarebbe il rischio che tradizionali di Italia, Grecia, appurare che cosa accade
nuovi prodotti della psicobiotica realmente Cipro, Croazia, Marocco, Spagna quando le persone cambiano la
funzionanti vengano sottostimati. “Finora i e Portogallo si adattano alla propria alimentazione: per ora i
regolamenti nell’industria alimentare sono stati definizione. risultati indicano che chi passa
all’acqua di rose”, dice Dinan. “Troppo spesso si Nell’ottobre dello scorso alla dieta mediterranea vede un
è permesso alle aziende di fare grandi proclami anno sono stai pubblicati i incremento della propria salute
senza dati solidi alle spalle. Per fortuna la risultati di quattro vasti studi e un corrispondente
situazione sta cambiando”. che hanno preso in esame cambiamento nella propria
In ogni caso, rimanendo semplicemente in 36mila individui adulti da flora intestinale rispetto
attesa di nuovi trattamenti psicobiotici si rischia Spagna, Francia, Gran Bretagna, ai gruppi di controllo.
di trascurare la più importante lezione che
deriva da tutte queste ricerche, ovvero che la

22 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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SCIENZE
ESPLORAZIONI SPAZIALI COSA RIUSCIREMO A FARE NEI PROSSIMI 50 ANNI

RSCI
ICE ENZ
RCA
A
ITALIAONUMER
• TEC N O LO G I A • AT T U A L I TÀ • FUTURO

Ted Dinan spiega che


IN OGNI SCOPERTE
E
STUDI NOSTRI
DEI
ATORI
RICERC
ANNUSARE
LE MALATTIE
L’apparecchio tascabile
che sentirà l’odore

un’alimentazione
del cancro prima
che si manifesti

SBARCO ELETTROSHOCK
SULLA LUNA Una barbarie
da dimenticare

variegata e ricca di
Come smontare tutte o una terapia che salva
le argomentazioni

TARIFFA R.O.C. - POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POST. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) ART. 1, COMMA 1, S/NA
la vita alle persone
di chi non crede che gravemente depresse?
l’uomo ci sia arrivato

vegetali può
ESTINZIONE Per ridurre
DI MASSA l’inquinamento
Le ricerche sul passato possiamo lanciare
ci suggeriscono la plastica
come fermarla nello Spazio?

Il 5G è
pericoloso?

migliorare la salute I BATTERI


DELLA FELICITÀ
del nostro

P.I. 201219  GENNAIO/FEBBRAIO


BIMESTRALE  N°78 - € 5,90
Ecco perché i microbi intestinali sono la chiave
del nostro benessere fisico e mentale

microbioma
(e cosa possiamo fare per nutrirli)

SOPRA: Dagli studi è emerso che alcuni batteri intestinali producono


triptofano (nella foto), una sostanza necessaria alla produzione
della serotonina
SOTTO: La serotonina (nella foto) è un neurotrasmettitore
importantissimo per la regolazione dell’umore. I suoi livelli
più bassi sono associati alle sindromi depressive

nostra alimentazione ha un’influenza cruciale


sulla nostra salute mentale. Peraltro tanto gli
psichiatri quanto i dietologi sostengono da
lungo tempo che modificare le nostre abitudini
“SENZA ALCUN DUBBIO
LA CATTIVA ALIMENTAZIONE
alimentari può renderci più felici o, nei casi
peggiori, aiutarci almeno a mantenere in buon
equilibrio il nostro stato emotivo.

SI ASSOCIA ALLA CATTIVA


BUONA ALIMENTAZIONE, BUONA SALUTE MENTALE
“Per il momento non esistono ancora studi da
cui ricavare prescrizioni precise”, dice Dinan,
“ma già ora in psichiatrica non esistono
dubbi sul fatto che la cattiva alimentazione
si associ alla cattiva salute psichica. Io stesso
ho in cura pazienti gravemente depressi che
SALUTE PSICHICA”
non rispondono alle normali terapie ma che,
quando si danno loro specifiche prescrizioni meno variegati di quelli dei nostri nonni
alimentari coadiuvate da antidepressivi, e bisnonni, principalmente a causa della
ottengono risultati impossibili da conseguire diffusione dei cibi lavorati. “In altre parole
soltanto con i farmaci”. ci mancano dei microbi intestinali, e questo
La chiave è una dieta variegata. I probiotici potrebbe avere un effetto negativo sulla nostra
agiscono come una terapia perché vanno capacità di gestire lo stress”.
a colmare delle mancanze nel microbioma Anche Spector concorda: “Prima di
che interferiscono con il suo normale pensare a integratori probiotici, sarebbe il
funzionamento. Esistono già prove di caso di migliorare la nostra alimentazione. È
laboratorio sufficienti a poter affermare con importante che si diffonda la comprensione che
certezza che un’alimentazione molto varia gli alti livelli di depressione e ansia osservabili
genera una flora intestinale a sua volta molto oggi nel mondo occidentale derivano anche
varia, e la diretta conseguenza di tutto questo dalle nostre cattive abitudini alimentari e dalla
è una migliore salute psichica. In particolare, gran quantità di cibi lavorati che assimiliamo. SIMON
spiega Dinan, è importante mangiare tanti Prima di ricorrere alla psicobiotica dovremmo C R O M P T O N è uno
vegetali diversi: i suoi studi indicano che tornare a una dieta più varia e meno ricca di scrittore freelance che
oggi noi possediamo in media microbiomi prodotti chimici”. si occupa di salute

23 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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ASTRONOMIA

ESPLORAZIONE
SPAZIALE:
I PROSSIMI
50 ANNI
DAI TEMPI DELL’APOLLO 11
ABBIAMO FATTO ATTERRARE
ROBOT SU MARTE, COSTRUITO UNA
BASE IN ORBITA ATTORNO ALLA
TERRA E INVIATO SONDE AL DI
FUORI DEL SISTEMA SOLARE. LO
SCRITTORE DI FANTASCIENZA
STEPHEN BAXTER PROVA A
IMMAGINARE PER NOI COSA SI
RIUSCIRÀ A FARE NEI PROSSIMI
CINQUE DECENNI
Testi: S T E P H E N BA X T E R

Illustrazioni: M I T C H E L L S T UA R T

24 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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25 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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ASTRONOMIA

È
cominciato tutto nel decennio precedente.
e. I l decennio d Nel marzo 2019 il vicepresidente statunitense
ar t el l
aL
ap
Mike Pence sfida pubblicamente la NASA a
u
im organizzare una nuova missione con equipaggio

na
sulla Luna entro la fine del 2024, l’ultimo anno di un
Pr

secondo mandato di Trump. Una riproposizione del


famoso appello del presidente Kennedy a un allunaggio
prima della fine degli anni ‘60, che portò al
programma Apollo.
La NASA degli anni ‘20 di questo secolo non è più
l’organizzazione giovane e agile del 1960. Comunque la

LA NUOVA CORSA LUNARE


sfida viene accettata. Anche perché in realtà l’Agenzia
spaziale americana, insieme ai suoi partner di altre
nazioni, ha già iniziato lo sviluppo di una nuova
architettura per i viaggi lunari. Essa è basata su un
lanciatore pesante chiamato Space Launch System
(un rivale del Saturn V), su un veicolo spaziale simile
REACTION ENGINES

all’Apollo sviluppato insieme a enti europei, e sul Lunar


Gateway, una stazione spaziale in orbita lunare, da cui gli
astronauti potranno scendere in superficie. Manca solo un
2020 – 202 9 lander, ma si fa avanti la compagnia privata Blue Origin,

26 26 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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con un progetto che sta sviluppando dal 2016. GLI SPAZIOPLANI
E così, verso la fine del 2024, viene lanciata la prima All’inizio dell’esplorazione dello
missione lunare dai tempi di Apollo. Spazio, lanciatori costosi come
Il decennio della Luna è comunque già in pieno Saturn V venivano usati una sola
svolgimento, con le visite di lander e rover automatizzati volta. Un vero spazioplano
lanciati dall’Europa, dal Giappone, dall’India e – in modo decollerebbe da solo da una pista,
più ambizioso – dalla Cina, che tenta voli in grado di raggiungerebbe l’orbita e poi
riportare indietro campioni di suolo lunare. In ogni caso il riatterrerebbe (è il cosidetto “SSTO”,
13 novembre 2024 – proprio al limite della scadenza posta single stage to orbit, cioè “singolo stadio
da Pence – la maggior parte dell’Umanità guarda o ascolta fino in orbita”). Il problema principale
il momento in cui gli astronauti della NASA Jeff Krauss è che un veicolo così non riuscirebbe a trasportare tutto il
e Kaui Pukui, il primo equipaggio lunare dopo Apollo 17, combustibile necessario e il comburente per bruciarlo. Un
iniziano la loro cauta discesa verso il Mare Imbrium... Ma normale motore a reazione raccoglie ossigeno dall’aria, ma se
le cose non vanno per il verso giusto. il veicolo viaggia più veloce del suono, l’immissione di aria crea
Nel 2029, sessant’anni dopo Apollo 11, un equipaggio resistenza. È nel 2025 che il primo vero SSTO prende il volo.
cinese riesce ad allunare rispettosamente vicino al Il motore di Skylon funziona come un normale motore a
luogo del tentativo di sbarco statunitense del 2024. La reazione fino a cinque volte la velocità del suono, dopo di
“missione Pence” era stata prematura. Krauss e Pukui che passa alla scorta interna di ossigeno liquido. Anche i suoi
non furono i primi ad allunare ma, cinque anni dopo la competitor non sono molto indietro. Così, per un breve periodo,
loro disastrosa discesa, furono i primi a essere sepolti fiorisce il turismo spaziale, prima di passare del tutto di moda in
sul nostro satellite naturale. una nuova era di maggiore attenzione ai cambiamenti climatici.

27 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020 27

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ASTRONOMIA

LE BASI LUNARI Seconda parte.


Negli anni ‘70 l’apparente Il decennio
di Marte
assenza di acqua nei
campioni di roccia lunare
riportati dalle missioni
Apollo era stata davvero
una delusione. Se ci fosse
stata acqua sarebbe stato
possibile scinderla in

MISSIONI SU
idrogeno e ossigeno per
ottenere aria respirabile e
combustibile per i razzi. La

MARTE
sua mancanza, invece,
faceva della Luna una destinazione molto meno
interessante. Nel 2020, però, erano stati ormai rinvenuti ..2 ..
estesi depositi d’acqua in ampie zone del nostro satellite 0 30 39
naturale, sotto forma di composti idrossilici. E nel 2028 la
20
spettacolare scoperta cinese di ghiaccio d’acqua facilmente –
accessibile nelle zone di ombra permanente del polo nord
lunare rinnovò improvvisamente l’ottimismo facendo
rispolverare vecchi studi sulla colonizzazione.
Da quel momento astronauti di molte nazioni hanno
raggiunto la Luna: Stati Uniti, Cina, Europa, Giappone, Russia,
India. E dai primi siti di sbarco si sono rapidamente
sviluppate colonie, che estraggono metalli e altri materiali
per vari scopi, tra cui la produzione di componenti pesanti di
moduli abitativi e navi per Marte. La luce solare infinita e
non schermata è una fonte inesauribile di energia.
La separazione dalla Terra però cresce. Vengono rispettati
i principi della legge dello Spazio: si possono sfruttare le
risorse lunari, ma non c’è una sovranità. Nessuna nazione
possiede la Luna. Ai coloni va bene così, ma nel corso del
decennio guardano sempre più al futuro, piuttosto che al
passato: alla Luna, piuttosto che ai legami con la Terra.

ESPLORAZIONE ROBOTICA
In questi anni raggiungono
finalmente Giove due grandi
sonde, costose e ormai
anziane: l’Europa Clipper
della NASA, messa in orbita
attorno a Giove per compiere
più sorvoli di Europa, la luna
su cui non è escluso che ci
siano forme di vita, e JUICE
dell’ESA, il JUpiter ICy moons
Explorer (Esploratore delle lune ghiacciate di Giove),
inviato per studiare le lune Callisto e Ganimede, oltre che
Europa. Le sonde sono magnifiche e forniscono ottimi dati
scientifici ma, essendo state progettate e costruite in gran
parte prima del 2020, ormai risultano troppo grandi,
troppo pesanti e poco intelligenti, in netto contrasto con
una nuova generazione di sonde piccole, “smart” e dalle
grandi capacità, già inviate in esplorazione verso la fascia
degli asteroidi e anche oltre.

28 28 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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G
li anni ‘30 del 2000 sono il decennio in cui gli
esseri umani finalmente atterrano su Marte,
usando una strategia a questo punto già vecchia
di decenni. Nel 1990, infatti, un team di
ingegneri guidato da Robert Zubrin aveva presentato alla
NASA un nuovo, per l’epoca, piano per portare l’uomo
su Marte, chiamato “Mars Direct”. Si basava sull’idea
di fabbricare su Marte il carburante per i razzi, usando
l’anidride carbonica dell’atmosfera del Pianeta Rosso per
produrre metano: senza la necessità di trasportare fino
a destinazione il propellente per il viaggio di ritorno si
riducevano i costi e le difficoltà.
La missione si svolge nel corso di diverse finestre di
lancio. Prima viene inviato su Marte un Earth Return
Vehicle (ERV) senza equipaggio, insieme a una fabbrica
automatizzata per la produzione del propellente a base
di metano. Il progetto è

“IL SITO DI
improntato alla sicurezza:
l’equipaggio umano non si
avvierà fino a quando il
veicolo per il ritorno non

AMMARTAGGIO sarà sul Pianeta Rosso,


già con i rifornimenti di
carburante pronti.

È NELLA
Poi, il 4 aprile 2038, un
equipaggio con membri
provenienti da quattro

ARES VALLIS”
nazioni – Stati Uniti,
Russia, Cina ed Europa
– dopo aver viaggiato su
una nave assemblata nella
stazione di Lagrange in
orbita terrestre, atterra
su Marte.
Zubrin è vissuto abbastanza a lungo da vedere la
realizzazione del suo progetto. Il sito di ammartaggio è
nella Ares Vallis, vicino ai resti della sonda Pathfinder
della NASA, analogamente a quello che aveva fatto
Apollo 12 sulla Luna nel 1969, che aveva testato le
tecniche di navigazione atterrando a pochi passi
dall’inerte sonda Surveyor. È necessario che l’ERV e il
lander ammartino l’uno vicino all’altro e il Pathfinder
è un ottimo punto di riferimento.
Così come raggiungere il Surveyor era stato un punto
culminante della missione per gli astronauti dell’Apollo,
visitare il monumento ha anche un valore culturale.
Un’immagine di Martha Ono, la comandante della
missione, che prende in braccio il piccolo rover Sojourner
di Pathfinder è il post più rilanciato nella storia dei
social media. Gli studiosi di archeologia spaziale, però,
gemono di dolore.
GETTY IMAGES, NASA

29 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020 29

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ASTRONOMIA
FE ATURE INSIDE MARS

Terza parte
Il decennio
della Terra

L’HABITAT SPAZIALE
2040

2049

L
a più grande colonia esterna alla scala nel tentativo di salvare il Pianeta
Terra è in orbita. La Stazione dal riscaldamento globale. Tra queste c’è
Lagrange si trova in L4 – il quarto la “manipolazione dell’albedo”, cioè il
punto lagrangiano – una posizione raffreddamento della Terra riflettendo o
gravitazionalmente stabile nell’orbita della deviando parte della luce solare. Gli enormi
Luna attorno al nostro Pianeta. specchi e le lenti orbitali gestiti dagli
L’habitat centrale, un cilindro tozzo, quasi equipaggi di Lagrange hanno ormai essi stessi
si perde in una più ampia infrastruttura di dimensioni planetarie.
supporto: una vela solare per il mantenimento La questione, però, crea molte tensioni
in posizione della stazione, una vasta batteria tra le nazioni terrestri, perché soluzioni
di radiatori e, poi, specchi a forma di anello di questo tipo favoriscono inevitabilmente
che forniscono luce solare a tutto l’habitat. alcune di esse rispetto ad altre. Tra
L’interno di Lagrange è spettacolare, con il l’innalzamento del livello del mare,
paesaggio coltivato che si inarca sopra la testa l’inaridimento dei tropici e lo sviluppo di
degli abitanti. Questo, infatti, è un luogo in flussi migratori, la sensazione è che si stia
cui si lavora, progettato per 10mila persone. scivolando lentamente verso una guerra.
Da qui sono state lanciate anche le prime I cittadini di Lagrange sembrano però
BREAKTHROUGH STARSHOT, NASA

missioni con equipaggio dirette su Marte. abbastanza indifferenti a quanto sta


Adesso, comunque, il principale succedendo alla loro madrepatria. Sono
committente di Lagrange non è Marte ma più preoccupati della propria politica che
la Terra. Seguendo enti prestigiosi come il di quella del pianeta da cui sono arrivati.
Cambridge University Centre for Climate Su questa stazione, ma anche nelle colonie
Management, fondato nel 2025, sono in sulla Luna e su Marte sono in corso dibattiti
corso iniziative di geoingegneria su larga sul futuro dei diritti umani. Una colonia

30 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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FOCUS SOLARE
Dopo decenni di
sviluppo, il
programma
Breakthrough
Starshot
raggiunge il suo
primo successo
significativo.
L’obiettivo finale
di Starshot è quello di inviare verso le stelle
minuscoli veicoli con “vele a luce”: non hanno
nessun sistema di propulsione e sono sospinti dalla
luce di un potentissimo laser installato sulla Terra.
Le stelle sono ancora fuori portata per Starshot,
ma nel 2047, dopo un viaggio di 20 giorni, un
veicolo sperimentale raggiunge una significativa
tappa intermedia: il “focus solare”, un punto
lontano più di 500 volte la distanza Terra-Sole,
dove il campo gravitazionale del Sole, fungendo
da lente, concentra la luce di stelle e pianeti
distanti permettendo di osservarli. E mentre
sfreccia attraverso il focus, muovendosi a un
settimo della velocità della luce, Starshot
raccoglie immagini dalla stella Fomalhaut,
situata a 25 anni luce di distanza, e del suo
pianeta Dagon; si scopre ora che Dagon ha una
grande luna, invisibile senza l’effetto lente. Una
luna che mostra tracce di vita.

L’ASTRONAUTA IA
Finora gli esseri
umani sono stati
migliori delle
macchine nel
confinata nello Spazio è per sua natura un compiere attività
ambiente a rischio di tirannia, perché la scientifiche nello
sopravvivenza dipende da sistemi con un Spazio. Negli anni
controllo centralizzato. Un dittatore che ‘40 del Duemila,
si impadronisse dei sistemi di aerazione però, l’IA avanza
acquisirebbe potere di vita e di morte rapidamente e gli ingegneri ritengono di essere
sul resto della popolazione. Una nuova vicini a creare un’intelligenza artificiale in grado
costituzione, il cosiddetto Protocollo Cockell, di esibire qualità umane come il buon senso, la
dal nome dell’astrobiologo Charles Cockell, creatività e il giudizio.
è in preparazione per garantire libertà e Lo dimostra ROBBIE, il ROBot Ice-moon Explorer
sicurezza. Permetterà di vivere in un modo (Esploratore robotico di lune ghiacciate), una
diverso, inimmaginabile sulla Terra, a cui, missione di intelligenza artificiale su Encelado,
secondo alcuni, sarà persino di esempio. una delle lune di Giove. Anziché dover seguire
Nel frattempo, sulla Luna, dove i primi istruzioni dalla Terra, la sonda determina i propri
nati sono ormai adolescenti, in cima alle obiettivi di ricerca, esplora di propria iniziativa e
priorità ci sono il diritto alla libertà e addirittura progetta e costruisce sottosonde sul
all’autogoverno. Le cose precipitano nel posto. ROBBIE ottiene una miriade di nuovi
2045, un secolo dopo il primo uso delle armi risultati scientifici, il tutto a un costo di gran
atomiche. Quando gli Stati Uniti tentano lunga inferiore a quello di una missione con
di installare un sito di armi nucleari nella esseri umani. Alcuni temono però per il futuro
propria base lunare, le colonie lunari – dell’uomo nello Spazio.
comprese quelle americane – dichiarano
unilateralmente l’indipendenza. Nasce
una nuova nazione, la prima nello Spazio.

31 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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ASTRONOMIA

Quarta parte. Il decennio del contatto

ASTEROIDI E ALIENI

2050 – 2059

N
el 2051 ricorre il 250° anniversario
della scoperta del pianeta nano
Cerere, ora noto per essere il
più grande oggetto nella fascia
principale degli asteroidi tra Marte e Giove.
Alcuni asteroidi, noti come oggetti vicini alla
Terra (NEO), vagano all’interno dell’orbita
di Marte e si avvicinano persino alla Terra.
E si ritiene che gli asteroidi troiani, che si
trovano nell’orbita di Giove al di là della
fascia principale, abbiano una massa molte
volte superiore a quelli della fascia stessa.
Negli anni ‘50 del Duemila una
nuova ondata di sonde automatizzate
superintelligenti si spinge nei luoghi più
remoti del Sistema Solare, dando la caccia
agli asteroidi, ritenuti relitti risalenti alla
sua formazione. Ma c’è di mezzo anche la
sicurezza della Terra. Da decenni teniamo
d’occhio i NEO per paura di una collisione;
presto le sonde saranno in grado di
respingere eventuali minacce.
L’obiettivo principale, però, è ciò che
celano gli asteroidi. Alcuni sono montagne
volanti di acciaio naturale e metalli preziosi. raddoppierà di volume, poi raddoppierà
Altri, noti come asteroidi di tipo C, sono ancora e così via...
pieni di composti organici e acqua. È Finché una di queste sonde, indagando
possibile usare il materiale degli asteroidi una fonte di calore anomala nella fascia
per produrre vetro, fibra di vetro, ceramica, principale, scopre qualcosa di strano. Un
cemento, carburante per razzi e, con una manufatto, ma non di origine umana. È una
tecnologia adeguata, tutto ciò che serve per “vedetta”, some si dice in gergo. Alieno,
sostenere la vita. antichissimo, tiene d’occhio il nostro
Un compito cruciale delle sonde è usare Sistema Solare da milioni di anni, in attesa
SCIENCE PHOTO LIBRARY X2

le risorse degli asteroidi per fabbricare di un contatto.


proprie copie: auto-replicarsi. L’idea è che Dopo molte riflessioni e dibattiti la sonda-
uno sciame di sonde in costante crescita minatore si avvicina con cautela
esplorerà tutti gli asteroidi, senza costi allo sconosciuto.
aggiuntivi per la Terra. Così il flusso di È il primo contatto: non tra esseri umani
materiali verso il Sistema Solare interno e alieni, ma tra emissari robotici.

32 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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VEDETTE AUTOREPLICATORI
L’idea di utilizzare sonde spaziali Nel 1980 il fisico Frank Tipler usò
intelligenti come mezzo per l’autoreplicazione per sviluppare l’idea
entrare in contatto con civiltà di Ronald Bracewell. I costi di un
extraterrestri si deve programma di esplorazione interstellare
all’astronomo e fisico Ronald si potevano minimizzare se, anziché
Bracewell, che propose l’idea nel inviare vedette verso ogni stella, si fosse
1960. Si era agli inizi del inviata una singola sonda in grado di
programma SETI, che cercava autoreplicarsi. Al suo arrivo in un sistema stellare avrebbe inviato
segnali di intelligenza copie di sé stessa verso ulteriori sistemi, e i suoi discendenti
extraterrestre usando i avrebbero fatto lo stesso. Anche tenendosi cauti e calcolando che
radiotelescopi. Anziché trasmettere brevi segnali radio, Bracewell il fronte d’onda della colonizzazione si muova all’1 per cento della
immaginava di inviare molte sonde economiche e longeve dotate velocità della luce, la galassia verrebbe esplorata in 10 milioni di
di intelligenza artificiale. Ogni sonda si sarebbe appostata nel anni: un periodo di tempo immenso, ma la galassia è
sistema di destinazione, attendendo lo sviluppo di una civiltà, per probabilmente mille volte più vecchia. C’è stato tutto il tempo
poi avviare il contatto. I vantaggi di questo approccio risiedono perché i creatori della vedetta nella fascia di asteroidi dotassero
nella possibilità di un rapido dialogo con una sonda vicina, rispetto tutte le stelle di loro sonde.
a uno scambio interstellare di segnali radio che possono richiedere Nelle profondità della fascia degli asteroidi, i minatori-IA
decenni, oltre al fatto che una sonda può rimanere a lungo in capiscono tutto questo, e iniziano a valutare i vantaggi e i rischi di
attesa di un’occasione di contatto. una crescita senza restrizioni.

33 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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ASTRONOMIA
FE ATURE SPACE EXPLORATION
ecennio dell
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Qui

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L’ASCENSORE
SPAZIALE
2060
– 2069

N
egli anni ‘60 del Duemila si permettono di realizzare cavi con elevate
avvicina il centesimo anniversario resistenze alla trazione. Su Marte costruirne
dello sbarco dell’Apollo 11 ed è in uno simile sarebbe più facile per via della
corso un nuovo grande progetto gravità più bassa del pianeta. Non per niente
per collegare la Terra allo Spazio. La Torre la colonia marziana sta già progettando
del Borneo è un ascensore spaziale. Tutto l’ascensore Olympus.
è iniziato con un satellite che orbitava Grazie all’ascensore dallo Spazio
attorno alla Terra in 24 ore a un’altitudine giungono sempre più risorse, in modo
di 36mila chilometri: era collocato in sicuro e pulito, permettendo all’ambiente
un’orbita geostazionaria, il che significa terrestre di essere preservato e, da un certo
che rimaneva al di sopra dello stesso punto momento in poi, contribuendo anche
sull’equatore, scelto nel Borneo. A quel alla conservazione di Marte.
punto era stato calato verso la superficie un Nel frattempo continua lo sviluppo di
cavo di materiali resistentissimi, da usare una civiltà industriale automatizzata nello
SCIENCE PHOTO LIBRARY, NASA

come base per un ascensore in grado di spazio profondo. Grazie ai rapidi progressi
trasportare merci e persone dalla Terra nello dell’auto-replicazione e dell’intelligenza
Spazio e viceversa. La riduzione dei costi per artificiale, una nuova generazione di sonde,
trasferire materiale nello Spazio è enorme, a loro volta costruite da sonde precedenti,
ma gli aspetti tecnici sono impegnativi. si spinge sempre più lontano: verso i giganti
La svolta è venuta con lo sviluppo dei ghiacciati, nella fascia di Kuiper oltre
“super-fullereni”, molecole di carbonio che Plutone, e presto persino nella nube di Oort

34 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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LIMITI ALLA
CRESCITA
Mentre le risorse si
riversano dal cielo sulla
Terra, le IA nello spazio
profondo sono sempre
più consapevoli della
crescita esponenziale
del volume di minerali che stanno estraendo per
l’Umanità. I minatori nella fascia principale degli
asteroidi stanno già spedendo due milioni di
tonnellate di ferro all’anno, corrispondenti alla
produzione della Terra stessa. Questa quantità
potrebbe però raddoppiare nel giro di vent’anni, e
di nuovo dopo altri vent’anni. La fascia principale
contiene alcuni miliardi di miliardi di tonnellate di
minerale, che si potrebbe esaurire in appena otto
secoli, se l’estrazione continuasse a raddoppiare.
Le IA sono consapevoli del danno arrecato in
passato alla Terra da uno sfruttamento illimitato
e in crescita esponenziale delle risorse del
Pianeta; stanno diventando sempre più sagge
e temono per l’integrità a lungo termine del
Sistema Solare, per l’impatto sulle forme di vita
ancora da scoprire, e per l’effetto sugli esseri
umani quando arriverà l’inevitabile tracollo. Per
questo propongono l’accordo Milligan, basato
sulla regola dell’“ottavo”, che significa che lo
sfruttamento di qualsiasi risorsa va interrotto
quando ne è stato consumato un ottavo, per
mantenere un margine sicuro di tre intervalli di
raddoppio prima dell’esaurimento. In questo
modo la maggior parte del Sistema Solare si
manterrà allo stato “naturale”.
Su una Terra che si sta lentamente riprendendo
dalle devastazioni ambientali, l’Umanità accetta
il consiglio dei suoi “soci” più giovani.

FOMALHAUT
con il suo enigmatico Pianeta Nove. Il flusso Grazie a un’attenta
dei risultati scientifici e dello sviluppo analisi, la stella da cui
industriale è spettacolare. Ma tutto ciò proviene la sonda-
accade indipendentemente dall’Umanità. vedetta aliena è stata
Attualmente sulla Luna e su Marte ci identificata in
sono democrazie sane, e così su Lagrange Fomalhaut, a 25 anni
e in altri grandi habitat orbitali, ma ormai luce di distanza;
è chiaro a tutti che gli esseri umani l’origine esatta dovrebbe essere una luna di
non hanno un ruolo diretto da svolgere Dagon su cui sono presenti forme di vita. Una
nello Spazio oltre l’orbita di Marte, e sonda Starshot è già stata inviata su questa luna,
nessuno ci si avventura. Infatti l’Umanità ma non arriverà prima di altri 150 anni.
ha, pacificamente, concordato con le Ci si è però presto resi conto che la luce del
intelligenze artificiali il cosiddetto accordo lanciatore laser di Starshot sarebbe stata visibile,
Milligan, con cui accetta un limite a lungo dopo soli 25 anni, come una stella brillante nei
termine per lo sviluppo industriale del cieli della luna di Dagon. Forse i suoi abitanti
Sistema Solare. Ci sono comunque molti sceglieranno di rispondere in modo simile. In
occhi che guardano verso il cielo: una sonda questo caso potremmo ricevere il nostro primo
Starshot è stata inviata verso Fomalhaut, la messaggio dagli extraterrestri attraverso raggi
stella da cui proveniva la vedetta. Presto, S T E P H E N BA X T E R laser che viaggiano alla velocità della luce. E la
forse, i rapporti dell’Umanità con il cosmo è uno scrittore di fantascienza, prima risposta potrebbe arrivare tra appena 50
cambieranno di nuovo. autore di oltre 40 libri anni, nell’anno 2119.

35 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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BIOLOGIA
FE ATURE

36 36 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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ESTINZIONE DI MASSA...
LA POSSIAMO
FERMARE?
DALLE RICERCHE SULLE ESTINZIONI DI MASSA DEL PASSATO EMERGONO
DATI IMPORTANTI PER AFFRONTARE I CAMBIAMENTI CLIMATICI DEL PRESENTE
Testi: A N DY R I D GWAY

P
er la vita il pianeta Terra non è mai stato un
posto facile in cui stare. Solo negli ultimi 450
milioni di anni, in cinque diverse occasioni, i
tre quarti delle specie viventi in mare e sulla
terraferma sono stati spazzati via. E, sebbene venga la
tentazione di pensare a queste estinzioni di massa come
a eventi di un passato lontano, senza alcun rapporto
con quel che potrebbe accadere in futuro, questa idea
non potrebbe essere più lontana dal vero. Recenti
ricerche sulle cause della scomparsa dei dinosauri
alla fine del Cretaceo – probabilmente la più nota tra
le grandi estinzioni – stanno facendo emergere nuove
e fondamentali risposte che ci aprono una finestra
sul nostro stesso avvenire. Se la sopravvivenza sulla
Terra si sta facendo via via più difficile, quali specie
sono destinate a perdurare e quali a perire? E ancora,
l’intelligenza e la tecnologia offrono effettivamente alla
nostra specie migliori chances di salvezza?
Quello attuale è un ottimo momento per porsi questi
interrogativi. A maggio è stato presentato alle Nazioni
Unite il più completo rapporto mai realizzato sul
destino di tutte le specie viventi: la Valutazione sulla
Biodiversità Globale. Alla sua stesura hanno partecipato
450 tra le più brillanti menti dell’Umanità, che hanno
messo insieme 15mila scritti diversi, tra documenti
scientifici e rapporti indirizzati ai governi. Da tutto
ciò è emerso che le specie animali e vegetali a rischio
ILLUSTRAZIONE: ANDY POTTS

di estinzione – in molti casi entro pochi decenni –


non sono meno di un milione. Ormai è evidente che
ci troviamo sulla soglia – se non già nel pieno – della
sesta estinzione di massa nella storia della Terra.
Se cercate su Google “Che cosa ha ucciso i dinosauri?” o
lo chiedete a un paleontologo, avrete una risposta piuttosto
chiara: sessantasei milioni di anni fa un asteroide o
una cometa di circa dieci chilometri di diametro si

37 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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BIOLOGIA

schiantò sulla Terra, nella zona che oggi è il Messico. ancor più arduo studiare la questione. L’unica cosa
“L’impatto fu superiore all’esplosione di un miliardo di cui possiamo essere certi è che le ultime ricerche
di bombe nucleari”, spiega Steve Brusatte, paleontologo sulla grande estinzione della fine del Cretaceo hanno
dell’Università di Edimburgo, “e rilasciò un’immensa dimostrato che a causare lo sterminio dei dinosauri non
quantità di energia”. Oltre a formare nella penisola aviari fu un concorso di vari fattori ambientali, e che
dello Yucatán il cratere chiamato Chicxulub, lo la loro scomparsa fu rapida: oggi gli studiosi ritengono
schianto generò tsunami, terremoti, incendi e uragani. che, dopo essere stati la forma di vita dominante per
“Moltissimi animali morirono immediatamente, centosessanta milioni di anni, diversificata in oltre
soprattutto quelli che si trovavano entro duemila mille specie su tutta la Terra, si estinsero totalmente
chilometri dal punto d’impatto”, assicura Brusatte. in poco più di diecimila. La situazione ha ovvi
L’atmosfera terrestre si saturò di polvere, che impedì il paralleli con quella che si sta verificando nel presente:
passaggio della luce solare per molti anni. “Le piante non “Oggi assistiamo a una riduzione della biodiversità
furono più in grado di eseguire la fotosintesi e l’ecosistema e degli habitat, a un cambiamento del clima e a uno
collassò”. Poi venne un millennio di riscaldamento sfruttamento eccessivo delle risorse”, nota Lauren
globale. “L’asteroide aveva colpito una piattaforma di Holt, ricercatrice presso il Centro Studi sui Rischi per
rocce carbonatiche (come il calcare e la dolomite), che l’Esistenza (CSER) dell’Università di Cambridge. “Senza
rilasciarono enormi quantità di diossido di carbonio: dimenticare l’inquinamento: portare sostanze chimiche
da lì si innescò l’aumento della temperatura. Ci furono in luoghi a cui non appartengono aumenta ancor di più
dunque cause di morte a breve, a medio e a lungo termine: la fragilità dell’ecosistema”.
combinate insieme, sterminarono i dinosauri non aviari
e un gran numero di altre specie animali”. Gli unici ESTINZIONI SOTTOMARINE
dinosauri a sopravvivere furono quelli poi evolutisi negli Un’altra estinzione di massa avvenuta 252 milioni
uccelli odierni. In totale, tre quarti delle specie viventi di anni fa, al termine del Permiano, costituisce un
sul Pianeta vennero spazzate via. ulteriore esempio di quanto veloci possano essere queste
catastrofi. In quel caso furono gli oceani a rimanere quasi
NON COSÌ IN FRETTA… completamente privi di vita, con la scomparsa del 96 per
Tuttavia, per quanto si sia soliti indicare l’impatto di cento delle specie marine esistenti. Anche la terraferma
Chicxulub come unico responsabile dell’estinzione ebbe naturalmente la sua parte: perì il 70 per cento delle
dei dinosauri, stanno emergendo prove sempre più specie. Nel 2018 un team di geologi e paleontologi cinesi
convincenti che la verità sia più complessa. Nelle e statunitensi, dopo aver esaminato fossili scavati nella
centinaia di migliaia di anni che precedettero la caduta Cina del sud, ha determinato che per quella estinzione
dell’asteroide la regione che oggi corrisponde all’India vide bastarono appena sessantamila anni, forse persino meno.
un incremento esponenziale della sua attività vulcanica, In termini di ere geologiche, un battito di ciglia.
in conseguenza della quale tanto le temperature globali “Da tutto questo comprendiamo che la futura estinzione
quanto i livelli degli oceani avevano cominciato a salire di massa avverrà in tempi tremendamente brevi”, dice
e scendere con frequenza. Questo complicato intreccio Jahandar Ramezani, geologo del MIT che ha partecipato
di cause impedisce tutt’oggi agli studiosi di trovare un allo studio. “È come se esistesse un punto di non ritorno:
accordo sul principale colpevole del catastrofico evento. se lo si supera, tutto va inevitabilmente in malora. Si
I sostenitori dell’“ipotesi dell’asteroide” indicano proprio pensa che l’estinzione della fine del Permiano sia stata
nell’impatto di quest’ultimo la causa delle eruzioni nei causata almeno in parte dall’attività dei vulcani – questa
Trappi del Deccan, regione vulcanica nell’india centro- volta nell’area che oggi è la Serbia – proprio come
occidentale, ma altri non sono altrettanto sicuri. Nel
marzo 2019 sulla rivista Science è stata pubblicata una
ricerca con la più precisa datazione della cenere vulcanica
indiana mai realizzata finora.

“L’IMPATTO DI CHICXULUB
“Abbiamo appurato che le eruzioni si sono verificate
in ondate successive”, spiega Gerta Keller, paleontologa
dell’Università di Princeton, “l’ultima delle quali durò

SATURÒ L’ATMOSFERA
all’incirca ventimila anni e si concluse con l’estinzione
di massa. Ma non ci sono prove che a provocarla sia
stato l’asteroide”.

TERRESTRE DI POLVERE,
Secondo questa e altre ricerche della Keller, la serie
di eruzioni vulcaniche non fu scatenata da cause
esterne, e giocò un ruolo fondamentale nella scomparsa

CHE IMPEDÌ IL PASSAGGIO


dei dinosauri. Insomma, si tratta di una questione assai
intricata. Anche soltanto determinare con precisione
l’effetto di quelle eruzioni vulcaniche sul Pianeta

DELLA LUCE SOLARE


è tutto meno che semplice: in teoria esse avrebbero
emesso nell’atmosfera sia anidride carbonica sia
anidride solforosa, la prima delle quali avrebbe dovuto

PER MOLTI ANNI”


provocare un innalzamento della temperatura e la
seconda un abbassamento. E, se ciò non bastasse,
i fossili dei dinosauri sono davvero pochi, il che rende

38 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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BLACK HOLES FE ATURE

IN ALTO: Le ultime
ricerche
sembrerebbero
indicare che la
scomparsa dei
dinosauri non fu
provocata solo
dall’impatto di un
asteroide
A SINISTRA: Lo
schianto di Chicxulub
sconvolse l’intero
ecosistema terrestre…
che tuttavia forse era
già in un momento di
crisi per altre ragioni
ALAMY, SCIENCE PHOTO LIBRARY

39 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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BIOLOGIA
FE ATURE BLACK HOLES

nel caso dell’estinzione della fine del Cretaceo, ma A destare particolari preoccupazioni è la regione artica: se
anche qui c’erano probabilmente altri fattori in gioco, il permafrost dovesse fondere, rilascerebbe nell’atmosfera
tra cui una diminuzione dei livelli di ossigeno nella enormi quantità di anidride carbonica e metano, due
parte più profonda degli oceani e cambiamenti chimici gas-serra. In più, se neve e ghiaccio diminuiscono, la
nell’atmosfera. In definitiva, tutte le grandi estinzioni superficie terrestre diventa meno riflettente, cioè meno
del passato sembrano aver avuto alla base un “cocktail” capace di riflettere la luce solare nello Spazio: tutti fattori
di problemi ambientali. che andrebbero ad accrescere il cambiamento climatico.
Ora gli scienziati stanno studiando alacremente per Se si riuscisse a capire dove si situano precisamente
capire quali possano essere i potenziali punti di non i punti di non ritorno, sarebbe assai più facile fare
ritorno nel cambiamento climatico attuale, i livelli oltre i previsioni sulla prossima estinzione di massa.
quali il riscaldamento del globo diventerebbe irreversibile.
ADATTI A SOPRAVVIVERE
Una cosa tuttavia non va dimenticata: per quanto
possano essere state catastrofiche le estinzioni di
massa del passato, la vita è sempre sopravvissuta.
Anzi, l’estinzione dei dinosauri fece la fortuna dei
mammiferi, il cui numero crebbe a dismisura. Dunque,
quali potrebbero essere le chances della razza umana
in una futura grande estinzione?
I segnali non sono incoraggianti: “Se c’è una cosa che le
GETTY, PETER MURPHY ILLUSTRAZIONE: DAN BRIGHT

estinzioni del passato ci dimostrano”, spiega Brusatte, “è


che anche i gruppi più diversificati e di maggior successo
possono sparire di colpo. I dinosauri erano la forma di
vita dominate del loro tempo, e morirono molto in fretta.
Quella posizione, oggi, la occupiamo noi”.
I dinosauri erano creature altamente specializzate e
adattate alle nicchie ecologiche che abitavano: proprio da
quello derivò il loro successo. Ma nelle estinzioni di massa
tendono a sopravvivere le creature meno specializzate,
che possono adattarsi più rapidamente ai cambiamenti
dell’ambiente. “Ciò significa che probabilmente i piccioni

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LE CINQUE ESTINZIONI DI MASSA
Gli scienziati hanno identificato cinque principali estinzioni nella storia della Terra

80% di specie scomparse


85% di specie scomparse

76% di specie scomparse


75% di specie scomparse

96% di specie marine e


70% di specie terrestri
Fine dell’Ordoviciano

200 milioni di anni fa


443 milioni di anni fa

359 milioni di anni fa

252 milioni di anni fa


Fine del Devoniano

66 milioni di anni fa
Fine del Permiano

Fine del Cretaceo


Fine del Triassico
scomparse
Forse causata da
cambiamenti…

Nel livello
del mare e
nei cicli glaciali

Nella chimica
degli oceani

Nella chimica
dell’atmosfera

Nel clima

Nel livello
di ossigeno
IN ALTO: L’estinzione dei dinosauri negli oceani
potrebbe essere stata favorita
anche da un cambiamento
climatico provocato da una Nell’attività
serie di eruzioni vulcaniche vulcanica
IN BASSO A SINISTRA: Gerta Keller,
paleontologa dell’Università
di Princeton, studia gli effetti
delle eruzioni vulcaniche Nell’impatto
preistoriche sul clima di un asteroide

“I DINOSAURI ERANO
e i ratti di fogna avranno possibilità di sopravvivenza
migliori di quelle degli elefanti o degli orsi polari”,
conclude Brusatte.

CREATURE ALTAMENTE
Un altro evento ricorrente nei casi di grande
estinzione è che gli animali tendono a diventare più
piccoli, un fenomeno noto come nanismo evolutivo o

SPECIALIZZATE
“Effetto Lilliput”. Dai fossili si evince che in quelle
situazioni qualunque forma di vita, dai molluschi ai
microbi fino ai mammiferi, tende sempre verso un

E ADATTATE ALLE
rimpicciolimento. La ragione non è del tutto chiara:
forse è perché le creature più piccole crescono e si
riproducono più in fretta, e un lasso di tempo ridotto

NICCHIE ECOLOGICHE
tra una generazione e l’altra permette un più rapido
adattamento ai cambiamenti ambientali.
Insomma, in una possibile futura estinzione sarebbero
le creature più piccole e meno specializzare a cavarsela
meglio. Noi esseri umani potremmo avere voce
in capitolo su chi debba vivere e chi morire, se CHE ABITAVANO”
41 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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BIOLOGIA

cominciassimo a investire più energie e risorse nel


salvare determinate specie. “Un elemento fondamentale GLI ALIENI SI SONO
per le specie che sopravviveranno sarà la loro utilità
per gli uomini”, dice Simon Beard, ricercatore presso il
GIÀ ESTINTI?
CSER di Cambridge. “È probabile che vedremo forme di LE ESTINZIONI DI MASSA POTREBBERO
vita come il banano, la mucca e la canna da zucchero SPIEGARE COME MAI NON ABBIAMO MAI
continuare a dominare la biosfera”. INCONTRATO FORME DI VITA ALIENE

L’Universo è inconcepibilmente grande e ha


La voragine quattordici miliardi di anni: uno spazio e un tempo più
provocata dalla che sufficienti perché là fuori si siano sviluppate
fusione del forme di vita su altri pianeti. Dunque, perché non ne
permafrost artico
visibile sull’isola abbiamo mai trovata traccia? Una delle ipotesi è che
Herschel, in Canada la vita abbia l’abitudine di estinguersi in massa su
base regolare.
Diamo un’occhiata alla storia della Terra: 2,3
miliardi di anni fa ebbe luogo la cosiddetta “catastrofe
dell’ossigeno”, nella quale i livelli di ossigeno
nell’atmosfera salirono vertiginosamente. “Quando
i cianobatteri svilupparono per la prima volta la
fotosintesi, l’ossigeno da essi prodotto come scarto
si rivelò un veleno per tante altre forme di vita
dell’epoca”, spiega Lewis Dartnell, astrobiologo.
“Tutto ciò che non fu capace di adattarsi o di trovare
rifugio venne spazzato via”.
Peter Ward, paleontologo dell’Università di
Washington, ha battezzato “Ipotesi Medea” l’idea che
la vita sia un fenomeno autodistruttivo. L’ipotesi
sarebbe sostenuta appunto da eventi come la
catastrofe dell’ossigeno e altre possibili prove, come
IL FATTORE UMANO l’occasione in cui i batteri produssero elevati livelli di
Pur con tutti gli evidenti parallelismi tra le grandi solfuro di idrogeno, una sostanza che fece strage di
estinzioni del passato e quel che sta accadendo alla Terra altre forme di vita. La teoria antagonista a questa è la
oggi, resta una differenza fondamentale e impossibile da cosiddetta “Ipotesi Gaia”, secondo la quale tutti gli
trascurare: i cambiamenti ambientali provocati dall’attività organismi interagiscono con l’ambiente al fine di
dell’uomo. E ciò significa, naturalmente, che gli esseri creare un sistema auto-regolante e conservare nel
umani possono fare qualcosa a riguardo: la situazione non tempo le condizioni adatte alla vita.
è affatto rosea, ma la Valutazione sulla Biodiversità Globale “Anche prima della catastrofe dell’ossigeno”, dice
delle Nazioni Unite dice che non è ancora troppo tardi per Dartnell, “l’esistenza non era semplice per quelle
fare la differenza. cellule che necessitavano di un ambiente privo di quel
Dallo studio delle estinzioni passate possiamo gas per prosperare. Ciononostante, un’atmosfera
innanzitutto evincere che non bisogna focalizzarsi solo ricca di ossigeno è un prerequisito essenziale per lo
sugli aspetti atmosferici del cambiamento climatico: “Le sviluppo di forme di vita complesse”. Peraltro
estinzioni di massa hanno sempre riguardato in larga potremmo non arrivare mai a sapere se altrove
parte la vita acquatica”, fa notare Beard, “dato che la nell’Universo hanno avuto luogo estinzioni di massa,
maggior parte della biodiversità del nostro Pianeta risiede almeno finché non riusciremo a contattare una specie
appunto negli oceani. I cambiamenti più distruttivi a intelligente aliena e fare domande.
cui stiamo assistendo oggi potrebbero, quindi, essere
il declino dei livelli di ossigeno e l’aumento di acidità
nelle acque oceaniche. Entrambi fenomeni provocati
dal riscaldamento globale e dall’aumento di anidride
carbonica nell’atmosfera”.
E infine viene la domanda più scomoda tra tutte:
Homo sapiens sopravviverà? Le precedenti estinzioni
suggeriscono che la nostra sopravvivenza dipende
da un quesito fondamentale: siamo creature specializzate
o non specializzate? La risposta non è così semplice
come potrebbe sembrare.
Siamo diventati una specie di successo attraverso una
enorme specializzazione individuale, ossia diventando
bravissimi a fare cose molto specifiche, dallo sviluppare
tecnologie che ci permettono di “riparare” i nostri corpi
al riuscire a coltivare cibo in ambienti ostili. “Se ci si

42 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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MASS EXTINCTION FE ATURE

È stata avanzata
GETTY IMAGES X3

l’ipotesi di modificare
geneticamente le
barriere coralline per
renderle più resistenti

limita a valutare le possibilità di sopravvivenza dei Ma il nostro impulso creativo va applicato con
singoli individui, la situazione appare davvero grigia”, attenzione, avverte Lauren Holt. Prendiamo ad esempio
dice Beard. Eppure, se presi collettivamente, siamo una l’ingegneria genetica: c’è chi ritiene che la tecnologia di
specie non specializzata: “Possiamo sopravvivere nello manipolazione genetica detta CRISPR possa rappresentare
spazio, in Antartide, nel deserto, sott’acqua. Ci serve solo la soluzione a tutti i problemi, dal rendere le barriere
la tecnologia giusta”. Ed è questo il paradosso che dovremo coralline più resistenti al riscaldamento degli oceani al
affrontare se le condizioni ambientali dovessero collassare. creare piante che assorbano maggior quantità di anidride
“La razza umana è dotata di un’adattabilità e di una carbonica dall’atmosfera. “Ma io non credo che le persone
creatività straordinarie. La nostra forza è la curiosità comprendano davvero le implicazioni a lungo termine
verso la soluzione dei problemi. Se troveremo un modo di tecnologie come questa sulla stabilità dei genomi
per risolvere anche questi, allora avremo buone chances coinvolti”, dice Holt. E quando il genoma di un organismo
di cavarcela davanti al rischio di estinzione. In caso diventa instabile ha maggiori probabilità di mutare
contrario, è molto probabile che il sistema intero crollerà. e causare malattie. “Possiamo liberare nell’ambiente
Rimane sempre e comunque una nostra responsabilità: organismi manipolati in tal modo, ma non possiamo avere
se continuiamo a vivere come stiamo facendo ora, non alcuna certezza sulla loro stabilità”.
sopravviveremo. È semplicemente impossibile”. Ci sono poi questioni di portata ancora maggiore da
affrontare. “Essere adattabili e non specializzati anziché
specializzati e quindi vulnerabili è una caratteristica
in genere definita ‘resilienza’”, continua Beard. “Ma è

“LA RAZZA UMANA È DOTATA


importante non dimenticare che questa caratteristica
non si acquisisce senza un prezzo. Per essere adattabili
e resilienti bisogna sviluppare altre caratteristiche,

DI UN’ADATTABILITÀ E DI UNA
come la ridondanza (ossia avere tutti i “backup” che
potrebbero servire), la previdenza (ossia aver impiegato
risorse per far fronte anche alle minacce meno probabili)

CREATIVITÀ STRAORDINARIE.
e la flessibilità (ossia non essere troppo attaccati allo
stato attuale delle cose)”. Il problema è che tanto i
governi quanto le economie puntano all’efficienza più

LA NOSTRA FORZA È
che alle caratteristiche sopraelencate.
In definitiva, se possiamo imparare qualcosa dalle
estinzioni di massa del lontano passato, è che l’unità, la
collaborazione e un po’ di resilienza in più ci renderebbero

LA CURIOSITÀ VERSO LA meno simili ai dinosauri e ci darebbero migliori chances


di fronteggiare la sesta grande estinzione.

SOLUZIONE DEI PROBLEMI” A N DY R I D G WAYè uno scrittore scientifico residente a Bristol

43 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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TEORIE DEL COMPLOTTO

44 44 / GENNAIO/FEBBRAIO 2020

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COME RISPONDERE
A CHI NEGA LO
SBARCO SULLA LUNA Sono in molti a non crede
che l’Apollo 11 sia realmente
atterrato sulla Luna. Ecco dunque
una piccola guida per smontare
questo genere di argomentazioni
TESTI: PAUL PARSONS

I
l 20 luglio 1969 il Modulo Lunare
Apollo 11 atterrò sulla Luna. Il
punto culminate della missione