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STUDI E SERMONI GRATUITI

“Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”

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O CRISTIANO
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LA DOTTRINA
TRINITARIA DI DIO
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SE IN
ERE DI FEDE
PER CRESC

La dottrina cristiana trinitaria

Non tre dei, ma un solo Dio

Il Padre, il Figlio e lo Spirito

La corretta comprensione

Il rischio di credere in altre cose


COLLANA EDITORIALE
“Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”

LA DOTTRINA
TRINITARIA DI DIO

Past. Evang. Eddie Calo

CHRISTIAN MINISTRIES NETWORK


Titolo originale: Dottrina trinitaria di Dio di Eddie Calo. Pubblicato per
Christian Ministries Network © 2019 London (EN) United Kingdom.

Autore: © 2019 Eddie Calo

Collana Editoriale: Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.

Nota dell’editore: Questo libro è stato pubblicato per essere distribuito


gratuitamente con ogni mezzo ed in qualunque paese senza limitazione
alcuna con lo scopo di diffondere il messaggio di Cristo, gratuitamente a
tutte le genti. Tuttavia la paternità ed i diritti esclusivi dell’opera
appartengono all’autore ed all’editore. Sono vietate le modificazioni dei
testi sotto qualunque forma ed in qualunque contesto. Il libro può essere
ridistribuito solo gratuitamente. La vendita è vietata.
Gloria sia al Signore, nel Padre,
nel Figlio e nello Spirito Santo,
così come la rivelazione di Dio è
stata concessa per grazia ad ogni
uomo che crede in Lui.
PREMESSA
PREMESSA
Con il proliferare delle “false dottrine” e delle
altrettanto “false religioni” è normale che anche le
“eresie” acquistino agevolmente il loro posto in
prima fila. Oggi, ormai, la distorsione dottrinale ha
raggiunto limiti mai visti prima, tuttavia, va detto che
questa distorsione è solo uno specchietto per le
allodole per gli sciocchi creduloni.
Dal punto di vista della serietà del rischio, quello che
più preoccupa, sono le dottrine anti-bibliche nate nel
corso dei passati secoli. Una delle più perniciose e
pericolose dottrine che “inquinano” la verità e
corrompono il popolo di Dio è “la dottrina anti-
trinitaria”, ossia quella che nega il Padre, il Figlio e
lo Spirito Santo come unico e solo Dio, ma vivente
nell’unità eterna ed indivisibile di tre “Persone”
distinte.” Detto cosi “brevis verbis” sicuramente
qualcuno può trovare degli appigli, ma andando in
profondità e cercando con sapienza nella Scrittura,
ogni persona che stia cercando la verità (in modo

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01 premessa.
serio) non può fare a meno di eccepire, l’unicità e la
pluralità di Dio. Certo non è proprio facilissimo
comprendere questi aspetti, poiché la maestà e la
gloria di Dio non possono essere capiti appieno da
parte dell’uomo, tuttavia Dio ci consente attraverso
le scritture di sapere ciò che è necessario per
conoscerlo meglio!
La rivelazione di Gesù e l’illuminazione ricevuta
dallo Spirito Santo ci hanno permesso di giungere
alla totale formazione “spirituale” del concetto di Dio
Uno e Trino; anche se in molti hanno contaminato
l’evangelo di Gesù Cristo, tentando di minare una
delle dottrine fondamentali, quella che tutti
conoscono come “dottrina trinitaria”, o della “unità
indivisibile di Dio nel Padre, nel Figlio e nello
Spirito Santo” (io preferisco questa seconda
indicazione, rispetto alla prima, anche se il termine
“trinitario” ormai è entrato nell’uso frequente
dell’espressione religiosa un po’ ad ogni livello).

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01 premessa.
La negazione dell’unicità di Dio e della sua
indivisibilità nelle Persone Divine, sembra essere
terreno di scontro anche nell’ambito delle stesse
dottrine evangeliche. L’inquinamento di fede, portato
dai Branhamiti, dalla Chiesa Unita Pentecostale e da
altre realtà confessionali e religiose modaliste ha
completamente creato uno squilibrio ed uno
“sbandamento dottrinale” senza precedenti,
superiore anche a quelli immediatamente successivi
alla formazione della chiesa primaria! Oggi sono
centinaia, forse migliaia, le piccole confessioni che
inserite anche nell’ambito del protestantesimo,
negano la “dottrina trinitaria” (cosa che non fa
nemmeno la chiesa cattolica, nonostante la
perversione idolatra!). Il credente deve essere
formato, deve conoscere Dio come Egli si è voluto
rivelare, per tale motivo, se noi crediamo in un Dio
diverso da quello che abbiamo ricevuto, stiamo
credendo in un altro “dio”, con i rischi correlati.

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01 premessa.
Come ho già detto con il termine “Trinità” si indica
semplicemente un “epiteto” coniato da Tertulliano
(155 - 222 d.c.) nell’ambito delle prime forme di
apologetica cristiana, ciò nonostante nemmeno lui
riuscisse a consolidare tutti gli aspetti della dottrina
visto i brevi tempi della rivelazione. Storicamente
anche Origene tenta di “proporre” dottrinalmente una
specificazione del concetto trinitario, pur non
entrando affatto nella certezza e nella “reale”
comprensione spirituale (più che teologica) della
Deità, unicità ed indivisibilità di Dio. Indubbiamente,
mancavano molte basi del sapere, tuttavia questo non
ha per nulla modificato o annullato quello che gli
apostoli hanno “posto come fondamento!” Sappiamo
bene storicamente che il percorso di indagine
trinitaria fu oggetto dei diversi concili a partire
proprio da quello di Nicea nel 325 d.c. circa la
divinità di Gesù e da quello di Costantino, nel 381
d.c. per quanto concerne lo Spirito Santo!

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01 premessa.
Dal mio modesto ed umile punto di vista, l’uomo non
potrà mai comprendere Dio nella sua natura, quindi
è sufficiente per ogni credente “accettare” con fede
la dottrina apostolica così come indicata nelle Sacre
Scritture, poiché è l’unico “documento valido” in
grado di dare seguito alla nostra fede. Partiamo da
un punto fermo: “Tutta la Scrittura è divinamente
ispirata e utile a insegnare, a convincere, a
correggere e a istruire nella giustizia” (2 Timoteo
3:16). Dio ci invita a considerare tutta la scrittura,
come ispirata da Egli stesso mediante lo Spirito per
insegnare, convincere, correggere ed istruire. Quattro
realtà che senza la guida dello Spirito Santo non
possono essere praticabili o realizzabili.
Comprendere il concetto di unicità e pluralità di Dio,
non è sicuramente semplice, ma solo se lo si legge
dal punto di vista della “piccola mente umana”
razionale! Dimentichiamo molto spesso che Dio non
può essere trattato come un uomo, perché non lo è!

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LA NATURA
DI DIO
LA NATURA DI DIO
Se le Scritture non distinguessero le Persone del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, sarebbe
veramente difficile collocare la “dottrina trinitaria”,
non c’è alcun dubbio! Ma la bibbia, distingue le Tre
Persone, e lo fa in modo marcato, determinante e
perfino influente nell’ambito di tutte le Scritture. Tale
condizione pone a carico del credente una maggiore
spinta nella ricerca della verità, che come ben
sappiamo è lo stesso Spirito a rivelarcela. Senza la
rivelazione di Dio, mediante lo Spirito Santo tutto si
riduce a sola mera teologia, quella da cui Paolo
dichiarava ormai di esserne “liberato!” Ai nostri
giorni la “spazzatura teologica” di cui parla Paolo è
aumentata, chiunque può dotarsi, nella libertà
religiosa di cui godiamo, tutta la “scienza di fede”
che ritiene opportuna e conforme ai “suoi interessi”
spirituali. Naturalmente la verità è una sola e quella
rimane. Chi resta nella verità vedrà il Signore, chi è
fuori dalla verità suo malgrado ne paga la pena!

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02. La natura di Dio
Comprendere il Signore è un compito che richiede
umiltà e sottomissione a Colui che ci guida in ogni
verità: lo Spirito Santo.

1. Tutto inizia con le prime parole della bibbia


Magari molti non lo sanno nemmeno! Ma la pluralità
di Dio inizia proprio con le prime parole di Genesi,
come vedremo subito fin dal testo ebraico!

SPECCHIETTO 001
Lo specchietto qui sopra mostra il “conosciutissimo
Bereshit”, ossia le prime parole che introducono la
bibbia. La dottrina della “Trinità” (o pluralità di Dio)
inizia proprio da qui. Il termine ebraico “Elohim”
significa “Dio” (ma in forma plurale)! E’ forse un
caso? E’ un errore di battitura? E’ un interpretazione
forzosa? No fratelli e sorelle è la Parola di Dio.

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02. La natura di Dio
“Elohim” sta a significare “gli Iddio”, ossia una
pluralità divina nella singolarità di un nome! Esistono
molte “chiavi di senso” della frase, ma tutte
riconducono ad una sola condizione, si tratta di un
nome “plurale” fin dalla istituzione dell’ebraico!
Nella nostra lingua non esiste questo “concetto”
grammaticale, ma ciò non significa che le altre lingue
non debbano supportarlo! Per cui già dalle prime
parole della bibbia si intravede la “rivelazione” che
Dio vuole dare di se stesso. Egli si definisce
“Elohim”, un nome singolare dalla natura plurale!
La traduzione che tutti conosciamo è: “Nel principio
DIO (Elohim) creò i cieli e la terra.” (Genesi 1:1).
Tanto è già sufficiente a dare la prima dimensione
della pluralità di Dio, che con un po’ di umiltà e di
guida dello Spirito Santo ci diventerà sempre più
chiara e palese, man mano che apriamo la mente alla
rivelazione. Un altro passaggio importante
dell’Antico Testamento è la base per la creazione

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02. La natura di Dio
dell’uomo. Il Signore, nella sua natura, definisce il
modello “spirituale” di cui l’umanità dovrà dotarsi;
anche in questo caso abbiamo qualcosa che deve
essere preso in considerazione. Leggiamo ancora le
scritture: “Poi DIO (’ĕ·lō·hîm) disse: «Facciamo
l'uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza,
ed abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli
del cielo, sul bestiame e su tutta la terra, e su tutti
i rettili che strisciano sulla terra»” (Genesi 1:26).
Anche in questo caso la bibbia ci mostra la “pluralità”
della parola “Dio” tradotta sempre con “Elohim”; lo
stesso Dio parla di sé al plurale: “facciamo l’uomo”,
Dio quindi condivide l’aspetto “creativo” della sua
potenza. Ed anche riguardo al contesto parla di
“immagine” e di “somiglianza!” Anche in questo
caso si può solo presumere che Dio stesse parlando
con il Figlio e con lo Spirito, visto che nessun’altra
creatura può condividere la gloria che gli spetta e
partecipare ad “atti creativi” che sono propri del

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02. La natura di Dio
Signore e che nessuna altra creatura può rendere
possibili. Con la rivelazione di Giovanni, nel prologo
al suo evangelo, abbiamo la conferma che Gesù era
pre-esistente presso il Padre, già al momento in cui
ogni cosa veniva creata: “Egli (la Parola) era nel
principio con Dio. Tutte le cose sono state fatte
per mezzo di lui (la Parola), e senza di lui nessuna
delle cose fatte è stata fatta.” (Giovanni 1:2-3). E’
una verità lapalissiana che non ha bisogno di essere
dimostrata!
In ogni atto creativo del Padre, Gesù, il Figlio, era
con Lui, altro che “modalismo!” Ritengo che ci
voglia più “fegato spirituale” a credere in un Dio che
cambia in continuazione e non in Dio immutabile ed
eterno, nella sua forma Una e Trina! Inoltre leggendo
attentamente il testo biblico appuriamo vivamente
che “la Parola era” con Dio! Gesù, la sola Parola,
esisteva “ab eterno” presso il Padre, questo è fuori
discussione, poi ognuno può tentare di arrampicarsi

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02. La natura di Dio
sugli specchi, ma nel confronto con la verità non c’è
altra possibilità di “lettura” se non la pre-esistenza di
Gesù, il Figlio presso la presenza e l’unità del Padre.
Nelle lettere di Giovanni, abbiamo ulteriori
specificazioni riguardo alla pre-esistenza di Gesù
presso il Padre, leggiamo questo testo: “Chiunque
commette il peccato è dal diavolo, perché il
diavolo pecca dal principio; per questo è stato
manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le
opere del diavolo.” (1 Giovanni 3:8). Il Figlio di
Dio è “stato manifestato”, vuol dire che prima pur
pre-esistendo non aveva necessità di comparire,
essendo tutto armonico! Con l’arrivo del diavolo
l’armonia divina del creato è stata interrotta! Dio con
suo Figlio, Gesù, ha predisposto la soluzione. Inoltre
va chiarito che Dio provvede fin dall’Antico
Testamento un sacerdozio eterno, secondo l’ordine
di Melchisedec, così com’è scritto nei Salmi:
“L'Eterno ha giurato e non si pentirà: «Tu sei

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02. La natura di Dio
sacerdote in eterno secondo l'ordine di
Melchisedek»”(Salmi 110:4). Di chi parla qui se
non di Gesù stesso? Fin dal vecchio Testamento il
Padre rivela ai suoi le profezie messianiche (Isaia
11:1, Deuteronomio 18:15-18), e questo fatto di per
sé è incontestabile. Non volendo allungare troppo
questo studio, con il Vecchio Testamento possiamo
fermarci qui e passare alle indicazioni della
rivelazione nel Nuovo Testamento.

2. L’Unità trina di Dio nel Nuovo Testamento


Nel Nuovo Testamento abbiamo la completezza
dottrinale della rivelazione trinitaria. Nel
cristianesimo nascente la dottrina dell’unità
indivisibile delle Persone Divine era accettata senza
riserva e senza problemi da ogni comunità che avesse
atteso all’insegnamento apostolico. In seguito Satana
ha ovviamente spinto eretici e pensatori a “guastare”
la sana dottrina e quindi sono iniziate a nascere le

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02. La natura di Dio
varie forme di “dottrine di demoni” che hanno
perverso la verità a beneficio della menzogna! La
dottrina trinitaria ha diffusione mondiale ed è
accettata da quasi tutte le confessioni, salvo che
poche “forme settarie” di organizzazione religiosa,
o modelli religiosi (seppur protestanti) lontani dalla
reale concezione di “fede evangelica!”
Cercherò di spiegare punto per punto, per quanto
questo possa essere fattibile o possibile, e soprattutto
con l’aiuto di Dio in che modo la bibbia ci presenta
l’Unità Indivisibile di Dio nelle Tre persone divine.
Non è difficile comprendere, serve solo fede e
apertura mentale a riconoscere che Dio non è un
uomo e non si può mai pensare alla “natura divina”
come una “migliore fabbricazione” di quella umana.
Dio è Dio! Quello che sappiamo su di Lui, lo
riceviamo per grazia e rivelazione e di questo
possiamo essere solo grati al Signore! Analizzerò
alcuni aspetti dell’unità divina e li commenteremo.

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02. La natura di Dio
2.1 Dio non è triteismo, ma trinitarismo
Il triteismo è una dottrina diabolica che non deve
essere confusa con il “trinitarismo!” Il triteismo,
infatti, insegna che vi sono tre dei e questo è
abominevole, mentre il trinitarismo insegna che c’è
un solo Dio in tre Divine Persone indivisibili e tanto
viene dal Signore. Quindi cominciamo a
comprendere anche l’uso delle parole, sei io dico
“triteismo” dico 3 dei ed è abominevole; se io,
invece, dico “trinitarismo” intedo un solo Dio che ha
vita in se con Tre Divine Persone consustanziali.

2.2 Gesù si rivolge al Padre ed allo Spirito


Pongo alcune semplici domande al lettore:
● Perchè se il Padre ed il Figlio sono la stessa
persona, Gesù avrebbe avuto la necessità di
pregare il padre nella preghiera sacerdotale?
● Qual è la ragione che spingerebbe Gesù a pregare
Dio, se Egli stesso sarebbe il Padre?

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02. La natura di Dio
● Perché Gesù si riferisce in modo personale sia
quando parla del Consolatore, sia quando parla
del Padre?
● Quando Gesù ha pregato il Padre ha pregato per
se stesso forse, senza alcuna logica e senza alcun
criterio?
Sono domande semplici, ma che devono offrire uno
spunto per una sana riflessione. Gesù si rivolgeva al
Padre mentre era qui sulla terra, se il Padre non fosse
stato un’altra Persona che senso avrebbe avuto?
Secondo alcuni recenti studi, molte dottrine anti
trinitarie sono nate proprio a causa di un cattivo senso
di interpretazione dell’unità divina, molti “dotti”
vorrebbero costruire un podio su cui piazzare il
primo, il secondo ed il terzo livello della unità divina
trinitaria, ma dimenticano che le Tre Persone del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo non sono su
un podio, ma sono una comunione perfetta e
armonica non descrivibile certamente con parole

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02. La natura di Dio
umane o con concetti di facile accesso alla nostra
visione di insieme delle cose. Dimentichiamo di poter
essere “investigatori di Dio” al di fuori dei limiti che
Egli ci offre per amore del suo nome. Ecco perchè
molto spesso la bibbia ci invita a non andare oltre!

2.2 La parola “Trinità” non esiste nella bibbia


Assolutamente vero, questo termine, come ho già
scritto è stato coniato in seguito. Io personalmente
preferisco dire: “Unità consustanziale eterna
indivisibile del Padre, del Figlio ed dello Spirito
Santo”, ma sicuramente con la parola “Trinità” si
intende la stessa cosa in modo più breve! Tuttavia il
fatto che la “parola” in quanto tale non esiste, questo
non significa che non esiste il concetto. I vari anti
trinitari giocano proprio su questo, dicendo che la
parola “Trinità” non esiste nella bibbia quindi non
esiste nemmeno la sua “logica!” Che mente molto
chiusa alle cose di Dio! Un concetto espositivo non

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02. La natura di Dio
cambia certamente la realtà delle cose in base alla
sua esposizione! Posso esporre l’idea in tanti modi
purché raggiungo chiaramente un obiettivo logico da
comprendere! Le nuove religioni sulla scorta del
lavoro satanico tendono a distruggere la “Trinità”,
vestendola sempre come qualcosa di infernale. La
bibbia ci mostra chiaramente che il Padre, il Figlio e
lo Spirito Santo sono Tre diverse persone, dell’unico
vero Dio.

2.3 Il battesimo di Gesù


Al battesimo di Gesù nelle acque c’erano tutte le Tre
Persone Divine: “E Gesú, appena fu battezzato uscí
fuori dall'acqua; ed ecco i cieli gli si aprirono, ed
egli vide lo Spirito di DIO scendere come una
colomba e venire su di lui; ed ecco una voce dal
cielo. che disse: «Questi è il mio amato Figlio, nel
quale mi sono compiaciuto» (Matteo 3:16-17)” E’
talmente evidente la presenza delle Tre Persone

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02. La natura di Dio
divine che sostenere di inventarsi qualcosa per
escluderlo diventerebbe perfino imbarazzante!
Qualcuno poi addirittura va oltre ed afferma che lo
Spirito Santo è una colomba. Signore liberaci da
questa ignoranza biblica! Tornando al testo biblico
abbiamo una evidenza chiara ed imprescindibile,
durante il battesimo di Gesù, la bibbia ci riferisce
della presenza di Dio Padre che parla dal cielo e dello
Spirito Santo che scende presso Gesù nella forma che
Egli, nella sua divina sovranità ha ritenuto giusto!

2.4 Evidenze del saluto paolino


Paolo, senza dubbio il perno principale
dell’impostazione apostolica ha evidenziato l’unità
divina delle Tre Persone nei suoi saluti ai Corinzi:
“La grazia del Signore Gesú Cristo, l'amore di
Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con
tutti voi. Amen.” (2 Corinzi 13). C’è forse da
aggiungere altro? E’ folle Paolo oppure è necessario

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02. La natura di Dio
richiamare in questo saluto tutta la Comunione divina
dell’unità di Dio? Non ci vuole una mente da
investigatore del paranormale per comprendere un
gesto così semplice come quello relativo ai “saluti
paolini!” L’apostolo richiama Gesù, Dio (il Padre) e
lo Spirito Santo nel suo saluto finale con tanto di
attribuiti della grazia.

2.5 Esposizione di Pietro nelle lettere


L’apostolo Pietro, un umile pescatore, ma
sicuramente un unto del Signore, quando lo Spirito
Santo lo ispira nello scrivere la “rivelazione” delle
cose che il credente deve sapere! Leggiamo in
apertura alla sua Prima Lettera: “Pietro agli… eletti
secondo la preordinazione di Dio Padre, mediante
la santificazione dello Spirito, per ubbidire e per
essere aspersi col sangue di Gesú Cristo: grazia e
pace vi siano moltiplicate.” (1 Pietro 1:1-2). Anche
Pietro richiama in modo distinguibile tutte le persone

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02. La natura di Dio
dell’unità trina di Dio quando procede ai saluti verso
gli eletti dei paesi asiatici! Abbiamo ancora bisogno
di prove? Ci servono forse altri dati a supporto per
capire che Pietro “invoca” nei suoi saluti tutte e tre
le Persone Divine? Questo versetto ci chiarisce,
inoltre, che ogni Persona dell’Unità Divina opera in
una realtà ben precisa con altrettante competenze
“specifiche” nell’interesse dell’uomo e per gli scopi
di Dio.

2.6 La rivelazione giovannea


Al contrario di quanti “pur prendendo il cosiddetto
comma giovanneo” per sconfessarlo con tutte le
motivazioni e le idee che ci sono dietro, l’Apostolo
Giovanni certamente non può essere sconfessato nei
suoi saluti. Nella Seconda Lettera leggiamo: “grazia,
misericordia e pace siano con voi da Dio Padre e
dal Signor Gesú Cristo, il Figlio del Padre, in
verità e amore” (2 Giovanni 3).

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02. La natura di Dio
L’apostolo Giovanni qui è di una specificazione
unica, fa una precisa dichiarazione: “Signor Gesú
Cristo, il Figlio del Padre”, vogliamo ancora fare
contestazioni o vogliamo aprire la nostra mente alla
verità? (Per coloro che si oppongono alla dottrina
trinitaria). Una mente aperta e sottomessa a Dio
comprenderebbe immediatamente, senza alcun veto
diabolico che “chiude” gli occhi alla verità rivelata.
La bibbia ci invita a dimorare nella dottrina di Cristo,
poiché se non abbiamo questa non abbiamo neanche
la dottrina di Dio: “Chi va oltre e non dimora nella
dottrina di Cristo, non ha Dio; chi dimora nella
dottrina di Cristo, ha il Padre e il Figlio.” (2
Giovanni 9). Ancora una volta la bibbia ci offre uno
spaccato chiaro della realtà spirituale e correlata tra
il Padre ed il Figlio. Al credente viene chiesto di
dimorare nella dottrina, chi va oltre non solo ha il
Figlio, ma conseguentemente non ha nemmeno il
Padre! Potremmo andare avanti ancora per molto e

PUBBLICAZIONE GRATUITA PAGINA 28


02. La natura di Dio
con tantissimi altri riferimenti biblici, ma non è lo
scopo di questo libretto arrivare a 200 pagine. Il fine
ultimo di questi libri è comprendere per poi appurare
personalmente con l’aiuto dello Spirito Santo, la sua
guida e la comprensione da Egli rivelata! Il nostro
cuore deve essere predisposto semplicemente a
ricevere la Parola con amore, sottomissione e
ubbidienza. L’errore comune che molti “ricercatori
della Parola” fanno è quello di volerne sapere di più
della Parola stessa! Noi come credenti dobbiamo
“investigare” le scritture alla ricerca della verità, non
alla ricerca della contestazione, che rappresenterebbe
un atto di arroganza alla stessa maestà di Dio. La
bibbia va indagata per essere compresa, non indagata
per essere contestata! Dio non ama i contestatori, Dio
ama coloro che vogliono “discutere insieme a Lui”
per imparare dal suo Spirito. Questa è la nostra
responsabilità cristiana che mai dovrebbe venire
meno nei confronti del nostro Dio.

PUBBLICAZIONE GRATUITA PAGINA 29


Le dottrine
Anti-trinitarie

PUBBLICAZIONE GRATUITA PAGINA 30


LE DOTTRINE ANTI-TRINITARIE
Come ben presto vedremo esistono “molte, molte”
dottrine anti-trinitarie, tutte condite secondo i vari
interessi dottrinali delle organizzazioni che le
promuovono o secondo la scienza di chi pensa di aver
fatto la scoperta teologica del suo secolo. Di tutto ciò
altro non rimane che menzogna! Poiché la bibbia
sconfessa ogni tipo di anti-trinitarismo, come
abbiamo visto fin dalla base e con il solo uso della
Parola, senza tanti appigli e senza costruire nulla di
“teologicamente rivelante!” In sostanza le dottrine
anti-trinitarie seguono vari profili storici e sono
richiamate dalle organizzazioni religiose nell’ambito
della loro principale dottrina di base.

3.1 Arianesimo
Dottrina anti-biblica promossa da Ario, un presbitero
di Alessandria vissuto dal secondo al terzo secolo
dopo Cristo. Ario elaborò una dottrina controversa,
in voga ancora oggi presso alcune istituzioni religiose

PUBBLICAZIONE GRATUITA PAGINA 31


03. Dottrine anti-trinitarie
secondo la quale Gesù era inferiore a Dio poiché non
“eterno” in quanto generato in un secondo momento!
Tale elaborazione porto al “subordinazionismo”,
altra dottrina collegata ad Ario secondo la quale Gesù
è subordinato al Padre, poiché non ne è
consustanziale e di conseguenza ha una natura
diversa! Pur non negando in modo “diretto” la
trinitarietà di Dio, Ario la “sfregiava” nei contenuti,
naturalmente riportando “eresie” speculative che non
erano allineate con le scritture. Ario compose la sua
dottrina tenuto anche conto della cultura ellenistica
da cui proveniva, pensando all’impossibilità di una
esistenza “trina” in quanto l’essenza divina non
sarebbe potuta essere condivisibile.

3.2 Apolinarianesimo
Dottrina anti-trinitaria insegnata da Apolinario,
giovane vescovo di Loadicea, intorno agli anni 360
dopo Cristo. Questa becera dottrina, peggiore di

PUBBLICAZIONE GRATUITA PAGINA 32


03. Dottrine anti-trinitarie
quella di Ario, prevedeva che Gesù non fosse umano
e divino, nella sua vita terrestre, e che la natura divina
e quella umana non poteva coesistere insieme. In
sostanza anche da uomo Gesù non poteva avere una
“mente umana”, ma solo divina. Ovviamente questa
palese eresia fu immediatamente “bollata” e
condannata dal mondo cristiano fin da subito!

3.3 Socinianesimo
Dottrina anti-trinitaria tipicamente all’italiana
elaborata da Lelio Sozzini (da cui ne deriva l’eresia),
intorno la fine del 1500, più precisamente a cavallo
del 1580 d.C. Anche in questo caso, il Sozzini come
per gli altri anti-trinitari, formulò l’idea che Cristo
era la Parola (il Logos), ma ne negò la pre-esistenza,
cosa di per sé incompatibile con la stessa scrittura!
Riguardo allo Spirito Santo questa dottrina, riduceva
la Terza Persona ad una mera opera di Dio necessaria
alla santificazione, una sorta di “forza spirituale.”

PUBBLICAZIONE GRATUITA PAGINA 33


03. Dottrine anti-trinitarie
3.4 Monarchianismo
Tra le dottrine anti-trinitarie che oggi ancora
“resistono” va citato il “monarchianismo”,
conosciuto in chiave moderna anche come
“modalismo” (Monarchianismo Modale, diverso da
quello antico noto come “dinamico”). Delle dottrine
anti-trinitarie questa è quella che regge meglio ai
nostri giorni e sicuramente rappresenta quella che ha
avuto maggiore diffusione soprattutto grazie al
lavoro di molte sette “moderne.” Ai nostri giorni, per
esempio, questa dottrina è promossa dai Testimoni
di Geova e da alcune “quinte colonne” del
pentecostalismo unitario. In pratica questo modello
eretico prevede Dio passare vari stati (modali), come
Padre, come Figlio, come Spirito Santo. Vi è la totale
negazione delle Persone Divine, e Dio viene “letto”
in un passaggio di “stato” tra una persona divina e
l’altra in base alle epoche storiche (e spirituali). In
pratica Dio prima è il Padre, poi diventa il Figlio sulla

PUBBLICAZIONE GRATUITA PAGINA 34


03. Dottrine anti-trinitarie
terra, per poi ritornare in cielo come Spirito Santo. Il
modalismo ha “varie versioni” interpretative, ogni
gruppo le pratica con modi “consoni” al loro
adattamento dottrinale. Le moderne derivazioni
monarchiste hanno dato luogo ad altre correnti
“atipiche” dove ogni denominazione si “occupata”
di fissarne i punti salienti. Molte correnti modaliste
sono perfino in contrasto tra di esse!

3.5 Adozionismo
Poco rivelante come dottrina anti-trinitaria, ma
presente in alcune correnti religiose anche moderne.
In sostanza questa dottrina insegna che Gesù, dopo
il suo battesimo, fu “adottato” da Dio ed elevato ad
essere “Figlio di Dio” con la natura divina che ne
segue “logicamente.” Che dire? Paolo di Samosata,
vissuto nel 200 d.C. sostenitore di questa linea non
ha mai “sicuramente” conosciuto la verità, essendo
assolutamente impossibile “progettare” tale teoria.

PUBBLICAZIONE GRATUITA PAGINA 35


03. Dottrine anti-trinitarie
3.6 Sabellianismo
Insegnata, come dottrina eretica anti-trinitaria,
appunto dal suo promotore Sabellio agli inizi del 3
secolo d.C. Tale dottrina assomiglia in parte al
“monarchianismo”, in cui vi è una successione
modale dell’unica essenza divina. In questo caso Dio
è prima il Padre nell’Antico testamento, poi il Figlio
nella redenzione, ed infine lo Spirito Santo nella
rimanente esistenza come azione carismatica. Questa
eresia anti-trinitaria ha avuto diversi aspetti e si è
consolidata in molti ambienti religiosi anche
moderni. Tuttavia questa eresia fu particolarmente
combattuta anche durante la formazione della prima
chiesa post-apostolica.

Le principali linee dottrinali trattate dovrebbero


essere sufficienti a far comprendere la forte
opposizione che si è creata attorno alla dottrina
trinitaria e questo giustifica il lavoro del diavolo!

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03. Dottrine anti-trinitarie
Il lettore può approfondire in modo autonomo la
ricerca delle dottrine anti-trinitarie, ne troverà di ogni
tipo e di ogni specie, tuttavia la loro derivazione è
sempre collegata alle principali linee “guida”
dell’antitrinitarismo emerso subito dopo il periodo
apostolico. Alcune “chiese moderne” producono
materiale, “poco consistente”, idoneo a distruggere
la dottrina “trinitaria” (o dell’Unità Indivisibile del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo), ma come al
solito si tratta di “reinterpretazione forzata” di
versetti accasacciati o raggruppati senza un vero
nesso logico, o ancora peggio si tratta di versettologia
spicciola, molto spesso anche fuori contesto! Un vero
credente deve attenersi alle scritture e al sano
insegnamento ricevuto fin da principio! Tante chiese
usano la bibbia solo come “mobile da banco”
sostenendo teorie, studi e testi di lettura prodotti da
autori quasi sempre vicini alla loro idea di
cristianesimo, ma tutto ciò non è biblico!

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Considerazioni
Bibliche

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CONSIDERAZIONI BIBLICHE
Come abbiamo letto, in molti si sono prodigati a
manipolare la dottrina trinitaria introducendo eresie
e falsità tra il popolo di Dio con il fine ultimo di
portarlo fuori strada! A questo punto in questa ultima
parte del mio libretto intendo fare anche delle
precisazioni importanti, che nonostante già note,
siano utili a tenere la “coscienza sveglia” sul
fenomeno dell’anti-trinitarismo. Parto da un semplice
presupposto: la maggior parte delle correnti anti-
trinitarie sono rappresentate da “sette” e “religioni
alternative”, una corrente che abbia un reale
fondamento cristiano non potrà mai essere ani-
trinitaria, prescidendo dal nome “Trinità!”
Lo scopo dell’uso della parola “Trinità” o della frase
“Dio Uno e Trino”, o ancora della frase “Unità
Divina indivisibile, coeterna e consustanziale del
Padre, del Figlio e dello Spirito”, non cambia di fatto
lo stato delle cose! L’impiego della parola “Trinità”,
forse è pratico ed immediato, ma non va contro le

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04. Considerazioni bibliche
locuzioni o le “complete esposizioni” del concetto
trinitario. Quindi l’uso o meno della parola Trinità,
l’impiego di “Unità Indivisibile di Dio”, non fa
differenza, quanto meno nella sostanza.
A tale proposito è anche opportuno rivelare il fatto
che “essere credenti” comporta delle vere e proprie
responsabilità. Chi non ha accettato la dottrina
trinitaria, purtroppo difficilmente potrà essere un mio
fratello in Cristo, dobbiamo farcene una ragione! E’
la bibbia che ci invita a farcene una ragione. Chi
respinge la dottrina trinitaria, respinge Dio stesso.
Non si può credere in un Dio che non è quello biblico
se si vuole stare nella dottrina di Cristo, lo abbiamo
già abbondantemente visto! Tommaso era l’apostolo
della “prova”, lo ricordiamo bene che egli, prima di
riconoscere Gesù, volle fare un test! Quando
riconobbe Cristo fu immediato: “ Allora Tommaso
rispose e gli disse: «Signor mio e Dio mio!»”
(Giovanni 20:28). Con quale autorità Tommaso

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04. Considerazioni bibliche
poteva affermare che si trattasse proprio del “suo
Dio?” Valutiamo con molta attenzione i passaggi
biblici, perché spesso quelli meno letti offrono la
“chiave completa” della lettura evangelica intorno a
questo soggetto. Tommaso riconosce il suo Signore
ed il suo Dio! L’Apostolo Paolo, in procinto di partire
per la sua missione più importante, quella in cui
dichiara dove non si vedrà più la sua faccia in Israele
(Atti 20:25) fa una formale dichiarazione: “Badate
dunque a voi stessi e a tutto il gregge in mezzo al
quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per
pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata col
proprio sangue” (Atti 20:25). In questo caso lo
Spirito Santo viene chiamato in causa esattamente
come Dio e come Gesù che ha acquistato la chiesa
con il proprio sangue. Vediamo ancora un esempio
di come “ministerialmente” ogni persona dell’Unità
di Dio ha un ruolo preciso nell’ambito della chiesa
nascente! Paolo sa bene che il credente ha bisogno

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04. Considerazioni bibliche
della comunione con il Padre, con il Figlio e con lo
Spirito Santo e pertanto non ne fa alcun segreto con
i suoi discepoli e con la chiesa. Anche l’Apostolo
Giovanni, che ho richiamato in questo libro diverse
volte, nelle sue lettere fa una dichiarazione
assolutamente eccellente in tema di unità e divinità
di Dio: “Ma noi sappiamo che il Figlio di Dio è
venuto e ci ha dato intendimento, affinché
conosciamo colui che è il Vero; e noi siamo nel
Vero, nel suo Figlio Gesú Cristo; questo è il vero
Dio e la vita eterna.” (1 Giovanni 5:20). Gesù viene
rappresentato come il Figlio di Dio, come il vero Dio
e la stessa vita eterna. Si tratta di attributi che
appartengono al Signore, quindi non v’è minima
possibilità di sbagliare! Tanto il Padre, tanto il Figlio
godono degli stessi attributi divini. Non si può avere
il Padre, senza essere nel Figlio! La negazione del
Figlio come “Persona”, impone anche la “negazione”
del Padre, il che significa negare Dio stesso!

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04. Considerazioni bibliche
Nel libro dei Romani c’è un passaggio che tutti i
credenti devono “per forza attraversare”, si tratta
della confessione di Gesù come Signore, leggiamo:
“poiché se confessi con la tua bocca il Signore
Gesú, e credi nel tuo cuore che Dio lo ha
risuscitato dai morti, sarai salvato.” (Romani
10:9). Questo versetto implica una confessione con
la bocca, quindi un’azione di volontà nel riconoscere
Gesù come Signore, ed un’azione di fede verso Dio
(Padre) nel riconoscere che lo ha resuscitato dai
morti. Leggiamo bene fratello, solo in seguito a
questa dichiarazione si viene salvati! E’ buono
rammentare che se non credi in Dio così come Egli
ha rivelato, sarai sempre a rischio di non entrare nel
Regno dei Cielo. Ecco perché la bibbia ci invita a
confessare e credere! Qui non parliamo di teologia,
stiamo parlando di pratica cristiana, stiamo
affermando i principi cardine della nostra fede, in
Dio, in Cristo, nelle Sacre Scritture, nell’opera dello

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04. Considerazioni bibliche
Spirito Santo. Non possiamo andare oltre queste cose
se veramente vogliamo la vita eterna! Vogliamo
concludere con qualche altra certezza biblica prima
di terminare il libretto in modo da portare ancora un
po’ di chiarezza. Leggiamo in Isaia: “Cosí dice
l'Eterno, il re d'Israele e suo Redentore, l'Eterno
degli eserciti: «Io sono il primo e sono l'ultimo, e
all'infuori di me non c'è DIO.” (Isaia 44:6) e subito
dopo in Apocalisse: “Quando lo vidi, caddi ai suoi
piedi come morto. Ma egli mise la sua mano destra
su di me, dicendomi: «Non temere! Io sono il
primo e l'ultimo,” (Apocalise 1:17). Faccio io una
domanda a te! Di chi parla la bibbia in questi versetti?
C’è un solo primo ed ultimo! Dio! Adesso come al
solito farò un esame ben preciso, come all’inizio di
questo libro direttamente con il testo ebraico, in
modo tale che chi legge possa rendersi conto da solo,
sulla scorta dei testi biblici originali la dichiarazione
che Dio fa di stesso in modo chiaro e trasparente.

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04. Considerazioni bibliche

La lettura dello specchietto sopra mostra in modo


egregio, Dio che si dichiara con il suo Nome
(YahWeh), affermandosi come Dio plurale, allo
stesso modo dei primi versetti della Genesi, ossia
Elohim! In sostanza, i versetti finali dicono: “Io sono
il primo e l’ultimo ed al di fuori di me non c’è
Elohim”, Abbiamo ancora bisogno di altre
spiegazioni? Bene allora leggiamo a fondo la bibbia,
con serenità, magari anche confrontando le piccole
citazione che ho inserito in questo libro! E’
importante farsi un’idea chiara della natura di Dio,
poiché in assenza di questa saremmo come foglie
portate a zonzo da ogni vento di dottrina. Dio vi
benedica e vi dia sapienza in ogni cosa.

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Questo volume, scritto in
meno di 5 giorni, non ha la
pretesa di insegnare
“dottrina”, ma ha lo scopo di
esortare a “studiarla” in modo
tale che chiunque possa essere
illuminato dallo Spirito Santo
nella ricerca della verità.
Lo scopo di questo libro è
dimostrare efficacemente e
palesemente la dottrina
dell’Unità Indivisibile di Dio
nelle persone del Padre, del
Figlio e dello Spirito Santo
quale unico e solo Dio Eterno
e consustanziale.
Oggi l’eresia ha raggiunto
livelli mai superati prima, il
cristiano deve “difendere” la
propria posizione in Cristo e
deve riconoscere “anche
spiritualmente” tutti gli
oppositori alla Parola e
combatterli con la fede e la
predicazione della verità. A
questo noi credenti siamo
chiamati e questo in
ubbidienza faremo per servire
Dio.

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