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CAPITOLO 35: LE SOCIETÀ DI PERSONE


1. LA SOCIETÀ SEMPLICE: CARATTERI GENERALI
Società ideata per esercizio di un’attività economica non commerciale: attività agricola o
professionale. Si può esercitare attività non commerciale con disciplina della società commerciale
ma non si può esercitare attività commerciale con disciplina della società semplice.

SEMPLICE= perché il contratto non è soggetto a forme speciali salve quelle richieste dalla natura
dei beni conferiti (art. 2251). Contratto può essere concluso oralmente, anche tacitamente come
nelle società di fatto in cui soci agiscono come tali ma non hanno formalizzato costituzione della
società. Anche il caso di società occulta, in cui imprenditore si accorda nascostamente con altri
soggetti ignoti per dividersi rischio imprenditoriale.
Se socio conferisce alla società bene immobile formalismo ad substantiam si applica anche al
contratto di società. È unico tipo di società che sfugge al regime di pubblicità legale: prevista solo
forma di pubblicità-notizia con iscrizione nella sezione speciale del Registro delle Imprese (se
società agricola, iscrizione prevede stessi effetti dichiarativi dell’iscrizione nella sezione ordinaria).

Nonostante società semplice abbia ambito limitato, sua disciplina si applica anche alle altre società
di persone: in nome collettivo e in accomandita semplice (salve disposizioni particolari). Quando
queste due sono irregolari, non iscritte al Registro delle Imprese, disciplina della società semplice
relativa a rapporti fra soci e terzi si applica integralmente. Si dice che disciplina della società
semplice rappresenta prototipo, schema generale, delle società di persone.

2. I RAPPORTI FRA I SOCI


Nella società semplice ciascun socio può prendere in autonomia decisioni su operazioni sociali
senza bisogno di consultare gli altri perché alla base c’è rapporto di fiducia fra soci. Sistema della
AMMINISTRAZIONE DISGIUNTIVA (Art. 2257).
Ogni socio può fare opposizione alle operazioni che altri voglia compiere prima che vengano
compiute. Sull’opposizione deciderà la maggioranza dei soci in base al valore del conferimento
iniziale.
Parti possono anche stabilire che amministrazione spetti congiuntamente a tutti i soci, in questo
caso serve consenso di tutti per compimento operazioni sociali, oppure che per amministrazione
sia necessario consenso della maggioranza (o altro) = AMMINISTRAZIONE CONGIUNTIVA.
Se amministrazione spetta solo ad alcuni soci, gli altri conservano potere di controllo, hanno
diritto ad avere notizie dello svolgimento degli affari sociali, consultare documenti relativi
all’amministrazione, ottenere rendiconto annuale. Dopo approvazione rendiconto ciascun socio ha
diritto a ottenere sua parte di utili.
Contratto sociale può essere modificato solo con consenso di tutti i soci (se non convenuto
diversamente). Se tutti sono d’accordo si può modificare natura dell’attività sociale o disciplina
riguardante organizzazione e funzionamento della società.
Legge stabilisce che socio non può servirsi senza il consenso degli altri soci, delle cose
appartenenti al patrimonio sociale per fini estranei a quelli della società.

3. I RAPPORTI CON I TERZI


Società acquista diritti e assume obblighi per mezzo dei soci che ne hanno rappresentanza,
agiscono spendendo nome della società.
Solitamente tutti i soci sono amministratori e rappresentanti. Contratto di società però può conferire
rappresentanza solo ad alcuni soci o a uno solo anche se gli altri rimangono amministratori con
poteri decisionali. Si può pattuire che gravi decisioni come contrarre mutui o ipotecare siano prese
all’unanimità, mentre contratto di mutuo in nome della società possa essere sottoscritto solo dal
socio dotato di potere di rappresentanza.
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Principio fondamentale è che creditori della società possono far valere loro diritti sul patrimonio
sociale. Per obbligazioni sociali rispondono personalmente e solidalmente i soci che hanno agito in
nome e per conto della società e gli altri soci salvo patto contrario.
Per debiti della società tutti i soci sono responsabili personalmente e illimitatamente: se
patrimonio società non basta per pagare debiti soci devono supplire.
Sono responsabili solidalmente per debiti della società= creditore può richiedere pagamento per
intero a singolo socio salva azione di regresso di questo nei confronti degli altri soci. Principio
posto a tutela dei terzi creditori che consente integrale soddisfazione anche se uno dei soci non ha
patrimonio adeguato. Socio che paga si rivarrà poi su altri soci chiedendo il versamento pro quota
della somma spettante.
Società semplice dotata di una certa autonomia patrimoniale:
- possibile che soci stipulino patto che esoneri uno o più soci dalla responsabilità illimitata purché
non agiscano in nome della società (deve essere reso conoscibile a terzi per avere rilevanza).
- socio richiesto del pagamento di debiti sociali può evitare di pagare purché indichi ai creditori su
quali beni della società possano preventivamente esercitare esecuzione forzata= BENEFICIO DI
ESCUSSIONE.
Creditore particolare del socio non può soddisfarsi su patrimonio della società ma finché dura
società può far valere suoi diritti sugli utili spettanti al debitore e solo se altri beni del debitore sono
insufficienti a soddisfare suoi crediti può richiedere liquidazione della quota del debitore.

4. LO SCIOGLIMENTO DEL RAPPORTO SOCIALE


Si distinguono due casi:
1. SCIOGLIMENTO DELLA SOCIETÀ: viene meno rapporto tra tutti i soci. Si verifica per decorso
del termine di durata, conseguimento dell’oggetto sociale o impossibilità di conseguirlo, per
volontà di tutti i soci, per il venir meno della pluralità dei soci (se non riconosciuta entro 6 mesi),
per altre cause previste nel contratto. Se si verifica causa di scioglimento, prima della
estinzione si ha fase di liquidazione, in cui si pagano debiti e si divide patrimonio sociale tra i
soci rimborsando conferimenti secondo valore che avevano al momento in cui sono stati
eseguiti. Se rimane eccedenza la si distribuisce in proporzione della parte di ciascuno nei
guadagni.
2. SCIOGLIMENTO DEL RAPPORTO SOCIALE limitatamente ad un socio: viene meno
partecipazione di uno solo dei soci. Può avvenire per:
- morte del socio. Se socio muore, superstiti hanno obbligo di liquidare eredi attribuendo loro
somma corrispondente al valor della quota del de cuius. Se c’è pieno accordo tra soci ed
eredi essi possono entrare in società subentrando in locum et ius del socio defunto.
- suo recesso. Recesso consiste in dichiarazione del socio di voler uscire dalla società ed è
ammesso incondizionatamente se società costituita a tempo indeterminato o per tutta la
vita di uno dei soci. In altri casi ammesso per giusta causa.
- sua esclusione. Esclusione socio può essere automatica (di diritto) o determinata dalla
volontà dei soci. A) Si verifica automaticamente in caso di fallimento personale del socio e
di liquidazione della sua quota richiesta ed ottenuta da un suo creditore personale. B)
decisa da altri soci se socio responsabile di gravi inadempienze degli obblighi derivanti
dalla legge o dal contratto sociale, in caso di sua interdizione, inabilitazione, condanna a
pena che comporti interdizione dai pubblici uffici. Ipotesi in cui esclusione è giustificata dal
venir meno del rapporto di fiducia alla base della costituzione. Esclusione deliberata dalla
maggioranza dei soci calcolata sulla base del numero dei soci.
In tutti i casi in cui un socio esce dalla proprietà, socio medesimo o suoi eredi hanno diritto alla
liquidazione della quota, somma di denaro che rappresenta valore della partecipazione sociale al
momento dello scioglimento.

5. LA SOCIETÀ IN NOME COLLETTIVO


Società più semplice, diffusa per esercitare attività di natura commerciale. Si applicano norme
della società semplice salvo seguenti differenze:
- società in nome collettivo esercita sua attività utilizzando determinata denominazione (ragione
sociale) che deve indicare nome di uno dei soci e tipo di rapporto sociale (s.n.c.).
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- società commerciali devono iscriversi nel Registro delle Imprese per questo deve essere
depositato atto costitutivo della società che deve indicare dati anagrafici dei soci, ragione
sociale, amministratori, rappresentanti della società, sede della società, oggetto sociale.
Indicazioni volte a consentire ai terzi di conoscere come società è organizzata. Per questo se
società non è iscritta nel Registro delle Imprese è detta irregolare e rapporti tra soci e con terzi
sono regolati da norme sulla società semplice che prevedono minore autonomia patrimoniale
della società.
- tutti i soci rispondono solidalmente e illimitatamente per obbligazioni sociali. Patto contrario, a
differenza della società semplice, non ha effetto nei confronti di terzi. Nonostante soci si siano
accordati affinché qualcuno debba rispondere solo nei limiti del conferimento iniziale e non con
proprio personale patrimonio, creditori società possono sempre contare su patrimonio personale
di tutti. Patto che dispone diversamente può essere rilevante per rapporti interni —> socio
esonerato costretto a pagare sul momento ma poi si pò rifare con altri soci per restituzione della
somma sborsata.
- in caso la società risulti gravata da debiti, soci godono sempre del beneficium excussionis:
creditori devono prima far valere loro diritto su patrimonio della società eventualmente
sottoponendolo a esecuzione forzata. Diverso da società semplice in cui soci non godono
automaticamente del beneficio della preventiva escussione del patrimonio sociale.
- creditore particolare del socio non può chiedere liquidazione della quota finché dura società
(diverso da società semplice).
- oltre a cause di scioglimento valide per società semplice, società in nome collettivo si scioglie in
caso di dichiarazione di fallimento (esercizio di attività commerciale). Per partecipazione del
singolo socio, una causa di scioglimento è fatto che abbia esercitato un’attività concorrente con
quella della società, violando quindi un divieto.

6. LA SOCIETÀ IN ACCOMANDITA SEMPLICE


Presenti due categorie di soci:
- soci accomandatari. Socius mercator. Nella stessa posizione dei soci di una società in nome
collettivo. Sono soci amministratori e rispondono illimitatamente e solidalmente per obbligazioni
sociali.
- soci accomandanti. Socius pecuniae. Sono soci risparmiatori e rispondono nei limiti della
quota conferita. Divieto di immistione: vietato ingerirsi nell’amministrazione della società o
compiere singoli atti di amministrazione. Sanzione= accomandante perde privilegio della
responsabilità limitata e risponderà illimitatamente e solidalmente verso terzi per obbligazioni
sociali senza alcuna possibilità di distinzione tra debiti dipendenti o meno dalla sua ingerenza o
sorti prima/dopo di essa. Socio accomandante ha poteri di controllo sull’amministrazione: diritto
a comunicazione annuale del bilancio e del conto economico, controllare esattezza, consultando
libri e altri documenti della società.

Ragione sociale deve comprendere nome di almeno uno dei soci accomandatari e indicazione di
società in accomandita semplice (s.a.s.) per indicare ai terzi almeno uno dei soci che risponda
personalmente con loro patrimonio.
Oltre a cause di scioglimento previste per società in nome collettivo, legge prevede che società
in accomandita semplice si sciolga quando rimangono soltanto soci accomandanti o
accomandatari a meno che entro 6 mesi non si sostituisca socio venuto meno.
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CAPITOLO 37: LE SOCIETÀ MUTUALISTICHE E I


CONSORZI
1. LE SOCIETÀ COOPERATIVE
Consumatori di beni o servizi per risparmiare possono costituire una loro società cooperativa che
produce quei beni o servizi e li fornisce ai soci a prezzo inferiore rispetto a quello di mercato
perché in tale prezzo non è compresa quota dell’intermediario.
Attività oggetto dell’impresa effettuata non per il mercato e sul mercato a vantaggio di terzi per
ripartire tra i soci l’utile di gestione, ma a servizio dei soci stessi, per realizzare risparmio di spesa.
Esistono varie tipologie:
- cooperative di consumo= acquistano all’ingrosso generi alimentari e li rivendono al dettaglio ai
soci. Perseguono scopo di fornire a soci beni di consumo a prezzi inferiori a quelli di mercato.
- cooperative edilizie di abitazione= mirano a realizzare alloggi da consegnare ai soci evitando
intermediazione speculatore edilizio.

Società cooperative caratterizzate da scopo non lucrativo ma mutualistico= vicendevole aiutarsi


dei soci in una attività di impresa. La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione
a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce
l’incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità.
Solitamente per usufruire dei beni/servizi non basta essere socio, ma socio deve concludere serie
di contratti diretti ad assicurargli specifici benefici che costituiscono oggetto sociale della
cooperativa.

Si sono create anche strutture più complesse di cooperazione. Si sono configurate società
cooperative con 2 categorie di soci:
- soci sovventori. Soci finanziatori che conferiscono capitale e hanno diritto alla distribuzione di
utili.
- soci possessori di azioni di partecipazione cooperativa. Azioni di partecipazione cooperativa
corrispondono alle azioni di risparmio delle s.p.a. Sono prive di diritto di voto, ma privilegiate
nella ripartizione degli utili e nel rimborso del capitale e possono essere al portatore. Legge non
impedisce che cooperative oltre a gestione a favore dei soci svolgano attività produttive nei
confronti dei terzi realizzando entro certi limiti ripartizione degli utili tra i soci. Legge ammette
figure ibride e bifronti.
Possono esistere enti/imprese con scopo mutualistico ma non si costituiscono nella forma della
società. Enti mutualistici diversi dalla società sono regolati da leggi speciali.

Funzione è quella di ampliare possibilità di finanziamento della società.

2. LA DISCIPLINA DELLE SOCIETÀ COOPERATIVE


Sono società a responsabilità limitata, il socio non rischia più di quanto ha conferito per acquisire
sua partecipazione al capitale della cooperativa. Delle obbligazioni risponde solo il patrimonio della
cooperativa, non i suoi soci. Partecipazioni al capitale di una società cooperativa possono essere
rappresentate da quote o da azioni.
Alle società si applicano le disposizioni delle società per azioni o norme sulle società a
responsabilità limitata (+ leggi speciali relative a varie categorie di cooperative in base al loro
oggetto —> cooperative di credito - banche popolari, casse rurali e artigiane, cooperative per
costruzione e acquisto di case popolari, ecc).
Cooperative possiedono peculiarità che evidenziano come non siano rivolte a realizzazione profitto
e come soci siano importanti per loro identità personale e non per capitali personali conferiti.
Nessun socio può avere partecipazione al capitale sociale per più di 100.000€ (elevato
frazionamento capitale). Diritto di voto è assegnato in modo uguale a ciascun socio e non in
proporzione al valore di partecipazione (‘una testa un voto’).
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Numero soci variabile, non comporta modificazione atto costitutivo (‘porta aperta’), diverso da
società di persone o s.p.a. (aumento numero azioni comporta aumento capitale con modifica
dell’atto costitutivo). Nuovi soci devono possedere requisiti sociali o professionali previsti dall’atto
costitutivo per entrare a far parte della società essendo cooperative organizzazioni di categoria.
Ammessi con deliberazione degli amministratori. Capitale della società anche se è a responsabilità
limitata non è fissato in un ammontare prestabilito ma può variare in continuazione con uscita di
vecchi soci o con ingresso di nuovi.
Organi cooperativa sono gli stessi della s.p.a. e s.r.l. con aggiunta di un eventuale altro organo, il
collegio dei probiviri con funzione di dirimere controversie interne tra soci e tra società e soci.
Per garantire perseguimento scopo mutualistico ed evitare elusioni società cooperative sono
sottoposte a sistema di controlli amministrativi. In caso di irregolare funzionamento di una
cooperativa autorità governativa può anche revocare amministratori e sindaci o anche sciogliere la
società.

3. LE MUTUE ASSICURATRICI
Tipo particolare di società mutualistica è la mutua assicuratrice. Società cooperativa che ha per
scopo consentire a soci esposti a stesso rischio di assicurarsi a condizioni favorevoli.
Nella mutua assicuratrice soci sono assicurati senza necessità di ulteriore apposito contratto. Nelle
mutue assicuratrici non si può acquistare la qualità di socio se non assicurandosi presso la società
e si perde la qualità di socio con l’estinguersi dell’assicurazione.
Prevista categoria dei soci sovventori. Non sono assicurati, ma versano conferimento destinato a
formare fondo di garanzia per pagamento indennità agli assicurati e conferimento è remunerato
con distribuzione degli utili.
Alla mutue assicuratrici si applicano regole delle cooperative.

4. I CONSORZI TRA IMPRENDITORI


Imprenditori possono coordinare rispettive attività di produzione e scambio stipulando contratto di
consorzio. Specifiche fasi attività affidate a organizzazione comune autonoma. Con il contratto di
consorzio più imprenditori istituiscono un’organizzazione comune per la disciplina o per lo
svolgimento di determinare fasi delle rispettive imprese.
Contratto deve essere fatto per iscritto, pena nullità. Deve contenere indicazioni quali oggetto e
durata del consorzio, obblighi assunti, contributi dovuti ai consorziati, ecc.

All’organizzazione comune affidato compito di svolgere e coordinare con deliberazioni aggiunte a


maggioranza, una o più fasi dell’attività economica dei singoli consorziati.
Ogni processo produttivo conta più fasi:
- fase preliminare di ricerca di mercato
- produzione vera e propria
- trasporto di prodotti dal luogo di produzione a quello di vendita all’ingrosso
- marketing
- ricerca per migliorare prodotto
Più imprenditori stesso settore potrebbero trovare conveniente affidare ricerca di mercato, attività
di trasporto dei prodotti, ecc. Molto diffusi sono consorzi fra imprese per assunzione di appalti e di
forniture. Consorzio procura contratti per imprese aderenti e fornisce assistenza tecnica
nell’esecuzione dell’appalto.
Consorzi tra imprenditori hanno finalità mutualistica più che lucrativa. Finalità immediata, non
ottenere profitti e distribuirli a consorziati ma realizzare cooperazione che consenta a ciascuno di
risparmiare su fase delegata a organizzazione consortile. Ciò consente di creare migliori
opportunità di profitto per impresa di ciascun partecipante. Consorzio diverso da cooperativa
perché è un contratto che può essere stipulato esclusivamente da imprenditori.

Può costituirsi in forma di società consortile tenendo presente che contratto di consorzio è
diverso da quello di società perché suo oggetto non è svolgimento di una attività economica, ma
coordinamento di alcune fasi delle imprese consorziate.
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Si distinguono:
- consorzi con attività soltanto interna. Rivolto verso consorziati che esercita suo compito in
maniera introflessa, opera nei confronti dei singoli membri sostituendosi a loro nello svolgimento
di alcune fasi del ciclo produttivo.
- consorzi con attività anche esterna. Quando contratto prevede istituzione di un ufficio
destinato a svolgere attività con i terzi. Soggetti a regole supplementari, come ad es. iscrizione
contratto nel Registro delle Imprese. Quanto a responsabilità per obbligazioni assunte da
consorzio esterno si distinguono obbligazioni assunte da consorzio in quanto tale per
adempimento delle quali terzi possono agire solo su fondo comune consortile; e obbligazioni
assunte da ufficio in nome e per conto dei consorziati per adempimento delle quali sono
responsabili in solido gli imprenditori consorziati.
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CAPITOLO 40: I CONTRATTI DI BORSA


1. LA BORSA
BORSE VALORI= mercati regolamentati in cui si scambiano gli ‘strumenti finanziari’ : valuta,
azioni, obbligazioni di società, titoli di Stato,.. Possono essere scambiati soltanto titoli ammessi alle
quotazioni, titoli pubblici sono ammessi di diritto mentre privati sono ammessi dietro richiesta della
società che li ha emessi, a conclusione di un complesso iter procedurale, dalla Camera del
Commercio.
BORSA MERCI= distinta da borsa valori, mercato delle merci prodotte in serie o delle derrate
agricole.

Titoli possono essere scambiati solo con interventi di intermediari specializzati (banche e SIM -
Società di Intermediazione Mobiliare - autorizzate a svolgere servizi o attività di investimento).

Mercato Borsa sottoposto al controllo della CONSOB (Commissione Nazionale per le Società della
Borsa). Per quanto concerne attività di vigilanza su servizi e attività di investimento (volta a
perseguire obiettivi della salvaguardia della fiducia nel sistema finanziario, tutela investitori,
stabilità e buon funzionamento del sistema finanziario, sua competitività e osservanza delle
disposizioni in materia finanziaria) competenza della CONSOB concorre con quella della Banca
d’Italia secondo criterio di ripartizione di carattere funzionale. CONSOB vigila su trasparenza e
correttezza dei comportamenti mentre a Banca d’Italia spetta controllo su contenimento rischio,
stabilità patrimoniale e sana e prudente gestione degli intermediari.
Con riguardo a disciplina mercati regolamentari, l’attività di organizzazione e gestione di mercati
regolamentati di strumenti finanziari ha carattere di impresa ed è esercitata da società per azioni
anche senza scopo di lucro, previa autorizzazione e sotto vigilanza della CONSOB. Spetta anche
vigilanza su mercati regolamentati per assicurare trasparenza, ordinato svolgimento delle
negoziazioni e tutela degli investitori.

Con contratti di borsa si trasferiscono titoli di serie e cose generiche la cui proprietà passa
all’acquirente solo al momento della consegna.
Si distinguono contratti:
- per contanti= titoli e prezzo devono essere scambiati entro terzo giorno di borsa aperta
successivo a stipulazione.
- a termine= esecuzione rinviata a momento successivo a conclusione contratto.
- a premio= una delle parti con pagamento di un premio si assicura alcune facoltà da esercitare
alla scadenza quali poter recedere dal contratto (modificare contenuto).

I contratti di borsa sono:


1. VENDITA A TERMINE di titoli di credito. Contratto con cui venditore si impegna a trasferire al
compratore data quantità di titoli di credito allo scadere di un termine mentre acquirente si
impegna a pagare prezzo corrente alla data di conclusione del contratto. Se medio tempore
prezzo di mercato è in rialzo ci guadagna compratore, se è in ribasso ci guadagna venditore.
Alla scadenza prevista le parti non danno esecuzione al contratto con consegna dei titoli e
pagamento del prezzo, ma si limitano a liquidare differenza (contratto differenziale): a
seconda dei casi sarà compratore o venditore a liquidare somma di denaro alla controparte.
Contratto ha funzione di consentire speculazione sulla differenza di prezzo tra le due date.
2. RIPORTO. Contratto, diffuso nel mercato borsistico e mobiliare, con cui soggetto riportato
trasferisce in proprietà a soggetto riportatore una quantità di titoli di credito di una data specie
verso pagamento di un prezzo. Riportatore invece assume obbligo di trasferire al riportato, alla
scadenza del termine, proprietà di altrettanti titoli della stessa specie verso rimborso del prezzo
che può essere maggiore di quello originario, inferiore (deporto) o uguale (riporto alla pari).
Contratto di riporto può svolgere diverse funzioni: riporto di banca consente a possessore titoli
di ottenere finanziamento da banca a condizioni migliori del normale alienando titoli —>
alienazione titoli costituisce per riportatore garanzia per finanziamento e maggiorazione di
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corrispettivo pattuita costituisce retribuzione del finanziamento concesso. Contratto può essere
stipulato nell’interesse del riportatore che voglia esercitare diritto di voto in assemblea inerente
a titoli oggetto del riporto. In questi casi diminuzione corrispettivo pattuita (deporto) costituisce
retribuzione per utilizzo titoli. In borsa contratto assume funzione speculativa su variazioni delle
quotazioni tra momento dell’inizio del riporto e quello della sua estinzione: chi prevede rialzo
del prezzo dei titoli contrae al riporto; chi prevede flessione mercato contrae al deporto.
Contratto concluso tra due soggetti che hanno effettuato opposta valutazione circa andamento
del mercato. Riporto è CONTRATTO REALE, diverso da vendita, si perfezione con consegna
titoli.

Contratti relativi a prestazione dei servizi di investimento effettuata delle SIM devono essere redatti
per iscritto (una copia consegnata ai clienti). Se forma prescritto non è osservata contratto è nullo
anche se nullità può essere fatta valere solo dal cliente.

2. IL MERCATO FINANZIARIO
Soggetto che ha a disposizione risparmi inutilizzati si trova nella condizione di potere effettuare
degli investimenti di natura finanziaria. Scelta investimenti sempre difficile perché richiede
competenze e professionalità, sorge esigenza di affidare gestione del risparmio a soggetti esperti
del mercato finanziario. Emanato testo unico di intermediazione finanziaria.

Per strumenti finanziari si intendono:


- valori mobiliari= azioni, obbligazioni o titoli di debito
- quote degli organismi di investimento collettivo del risparmio
- strumenti di mercato monetario (es. Buoni del Tesoro)
Ci sono poi strumenti finanziari derivati (loro valore dipende da valore di altri beni o strumenti
finanziari negoziati su altri mercati):
- contratti di opzione
- contratti finanziari a termine standardizzati (futures)
- swaps
- accordi per scambi futuri di tassi di interesse
- contratti derivati connessi a valori mobiliari, valute, tassi di interesse o merci.

Gestione risparmio può essere a carattere individuale, svolgersi in modo personalizzato per
singolo risparmiatore. Esercizio professionale nei confronti del pubblico dei servizi e delle attività di
investimento è riservato a imprese di investimento e banche.
Imprese di investimento= società di intermediazione mobiliare che per esercitare servizi di
investimento devono essere autorizzate dalla CONSOB che controlla se ricorrono condizioni
previste e devono essere iscritte in apposito albo.
SIM e banche autorizzate a esercizio dei servizi di negoziazione per conto proprio e per conto terzi
possono operare nei mercati regolamentati (borse).
Servizi e attività di investimento comprendono negoziazione per conto proprio strumenti finanziari,
esecuzione di ordini per conto dei clienti, sottoscrizione e collocamento, gestione di portafogli,
ricezione/trasmissione di ordini, gestione di sistemi multilaterali di negoziazione.

Gestione risparmio può essere anche collettiva, svolta da organismi specializzati a favore di più
clienti i cui risparmi siano stati preventivamente raccolti (gestione ‘in monte’).
Gestione collettiva del risparmio= servizio riservato a soggetti indicati dalla legge fra cui società
di gestione del risparmio (SGR), società di investimento a capitale variabile (SICAV) e società di
investimento a capitale fisso del risparmio (SICAF) che si realizza attraverso gestione di organismi
di investimento collettivo del risparmio (OICR) e relativi rischi.
OICR= organismo istituito per la prestazione del servizio di gestione collettiva del risparmio il cui
patrimonio è raccolto tra una pluralità di investitori mediante emissione e offerta di quote o azioni,
gestito in monte nell’interesse degli investitori e in autonomia dai medesimi nonché investito in
strumenti finanziari, crediti, partecipazioni o altri beni mobili o immobili in base una politica di
investimento predeterminata.
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- OICR aperto= partecipanti hanno diritto di chiedere rimborso quote o azioni a valere sul
patrimonio dello stesso secondo modalità e con frequenza previste.
- OICR chiuso= tutti gli altri, diversi da quelli aperti.

OICR italiani prevedono:


1. FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO= OICR costituito in forma di patrimonio autonomo,
suddiviso in quote. Soggetti che possono rivestire ruolo di gestore del fondo: in particolare
società di gestione del risparmio (SGR). Ciascun fondo costituisce patrimonio autonomo
distinto da patrimonio della società di gestione e da quello di ciascun partecipante e da ogni
patrimonio gestito dalla medesima società. Delle obbligazione contratte da per conto del fondo,
SGR risponde solo con patrimonio del fondo. Su tale patrimonio non ammesse azioni dei
creditori della società di gestione o nell’interesse della stessa. Azioni creditori dei singoli
investitori ammesse solo su loro quote di partecipazione. Società di gestione non può utilizzare
nell’interesse proprio e di terzi i beni di pertinenza dei fondi gestiti.
2. SOCIETÀ DI INVESTIMENTO A CAPITALE VARIABILE (SICAV)= OICR aperto costituito in
forma di società per azioni a capitale variabile con sede legale e direzione generale in Italia,
avente per oggetto esclusivo investimento collettivo patrimonio raccolto mediante offerta
proprie azioni.
3. SOCIETÀ DI INVESTIMENTO A CAPITALE FISSO (SICAF)= OICR chiuso costituito in forma
di società per azioni a capitale fisso con sede legale e direzione generale in Italia avente per
oggetto esclusivo investimento collettivo patrimonio raccolto mediante offerta proprie azioni e di
altri strumenti finanziari partecipativi.

Banca d’Italia, sentita CONSOB, autorizza costituzione delle SICAV e SICAF se ricorrono
condizioni quali forma di società per azioni, presenza sede legale e direzione generale della
società in Italia, capitale sociale di un certo ammontare, previsione nello statuto che oggetto
esclusivo è investimento collettivo del patrimonio raccolto mediante offerta proprie azioni o proprie
azioni e strumenti finanziari partecipativi indicati nello statuto..
SICAV e SICAF iscritte ad albi.
- Fondi comuni di investimento: partecipazione risparmiatore all’investimento collettivo
rappresentata solo da certificato. Risparmiatore rimane esterno all’organismo di gestione.
- SICAV e SICAF: risparmiatore entra nella struttura dell’organismo di gestione diventando
azionista della società che gestisce investimento.

Fondi pensione= altra forma di organismo collettivo del risparmio. Mirano ad assicurare a
lavoratori, dipendenti o autonomi, trattamenti pensionistici complementari. Patrimonio del fondo si
costituisce con contribuzioni dei datori di lavoro e dei lavoratori. Regolamenti di ciascun fondo
specificano dopo quanto tempo e con quali modalità lavoratori partecipanti hanno diritto di ricevere
da fondo trattamenti complementari rispetto a forme pensionistiche obbligatorie.

OFFERTA AL PUBBLICO DI PRODOTTI FINANZIARI= ogni comunicazione rivolta a persone i


qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo che presenti sufficienti informazioni sulle condizioni
dell’offerta e dei prodotti finanziari offerti così da mettere un investitore in grado di decidere di
acquistare o sottoscrivere tali prodotti finanziari incluso collocamento tramite soggetti abilitati.
—> Offerta che intermediari finanziari rivolgono al pubblico dei risparmiatori nelle varie forme
indicate ad investire i loro risparmi in azioni, obbligazioni di società, titoli di debito pubblico,
certificati di partecipazione ai fondi comuni di investimento mobiliare, ecc.

Legge prevede che chi intende effettuare offerta al pubblico deve darne preventiva comunicazione
alla CONSOB allegando prospetto destinato a pubblicazione: contiene info necessarie affinché
investitori possano pervenire a fondato giudizio su situazione patrimoniale dell’emittente e su
prodotti finanziari. CONSOB può indicare informazioni integrative da inserire nel prospetto e può
anche vietare offerta, se prospetto non è redatto secondo disposizioni indicate.

Offerte pubbliche di acquisto o scambio= ogni offerta, invito ad offrire o messaggio


promozionale in qualsiasi forma, finalizzati all’acquisto o scambio di prodotti finanziari e rivolti a
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dato numero di soggetti, nonché di un determinato ammontare stabiliti con regolamento CONSOB.
Con O.P.A. soggetto rivolgendosi a pubblico chiede di acquistare strumenti finanziari (azioni). Si
mira a concentrare nelle mani di un azionista pacchetto di azioni prima distribuite fra tanti azionisti
diversi (aumentare controllo di una società per azioni).
Decisione, sorgere dell’obbligo di promuovere offerta pubblica di acquisto/scambio sono
comunicati alla CONSOB e resi pubblici. Offerente promuove offerta presentando documento
destinato alla pubblicazione che viene approvato se idoneo a consentire ai destinatari di pervenire
a fondato giudizio sull’offerta. Offerta è irrevocabile e ogni clausola contraria è nulla. Offerta è
rivolta a parità di condizioni a tutti i titolari dei prodotti finanziari che ne faranno oggetto.

Oltre a OPA volontaria, regolate anche offerte pubbliche di acquisto obbligatorie —> norme si
applicano alle società italiane con titoli ammessi alla negoziazione in mercati regolamentati italiani.

Disciplina dell’offerta pubblica di acquisto totalitaria: chiunque venga a detenere partecipazione


superiore a 30% deve promuovere offerta pubblica di acquisto sulla totalità dei titoli ammessi alla
negoziazione. Per ciascuna categoria di titoli, offerta è promossa entro 20 giorni a prezzo non
inferiore a quello più elevato pagato dall’offerente e da persone che agiscono di concerto con il
medesimo nei 12 mesi anteriori alla comunicazione alla CONSOB del sorgere dell’obbligo di
promuovere l’offerta per acquisti di titoli della medesima categoria. In caso di acquisti a titolo non
oneroso, vale prezzo medio ponderato di mercato nello stesso periodo
Norma obbedisce a principio per cui maggior prezzo che è disposto a pagare chi intende
acquistare un pacchetto di controllo o pacchetto consistente di azioni di una società non può
andare a vantaggio solo di chi detenga pacchetto ma deve avvantaggiare tutti gli azionisti (anche
piccoli).

Particolare disciplina a tutela del consumatore dettata per contratti di commercializzazione a


distanza di servizi finanziari.
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CAPITOLO 36: LE SOCIETÀ DI CAPITALI


1. CARATTERI GENERALI DELLE SOCIETÀ DI CAPITALI
Diritto di partecipazione a una società (status di socio) incorporato in un documento= TITOLO
AZIONARIO, AZIONE. Consente frazionamento dei conferimenti (tutti possono partecipare anche
se in piccola quota) e permette facile e rapida circolazione delle quote, in più chi acquista quota sa
che può facilmente riconvertirla in denaro recedendo da investimento.

2. LE SOCIETÀ PER AZIONI


Caratteristiche fondamentali:
- nella società per azioni per le obbligazioni sociali risponde soltanto la società con il suo
patrimonio= se la società assume dei debiti verso terzi essi possono far valere loro diritti solo su
beni della società. Soci non rispondono con loro patrimonio, hanno responsabilità limitata al
conferimento fatto inizialmente. Società per azioni possiede autonomia patrimoniale perfetta.
Con iscrizione nel Registro delle Imprese società acquista la personalità giuridica: gruppi
dotati di personalità giudica hanno responsabilità limitata.
- la partecipazione sociale è rappresentata da azioni= ogni socio in proporzione con conferimento
iniziale è titolare di un certo numero di azioni, che rappresentano determinata quota di
partecipazione rispetto a capitale complessivo della società.

3. LE CONDIZIONI PER LA COSTITUZIONE DELLE S.P.A.


Condizioni per la costituzione della società per azioni:
- denominazione sociale deve contenere indicazione di società per azioni (s.p.a.). La società
per azioni deve costituirsi con un capitale non inferiore a 50.000€.
- costituzione società avviene mediante stipulazione del relativo contratto da parte dei soci
fondatori (costituzione simultanea). Società deve costituirsi per atto pubblico e atto costitutivo
deve indicare dati anagrafici dei soci e il numero delle azioni sottoscritte da ciascun socio, sede
della società, oggetto sociale, ammontare del capitale, .. Ad atto costitutivo allegato statuto che
contiene regole, decise in autonomia dai soci, relative a funzionamento della società e che
integrano o modificano disciplina legale.
- altra modalità= costituzione per atto unilaterale che crea società per azioni unipersonale. In caso
di vendita di azioni società potrà acquisire nuovi soci. S.p.a. si configura come forma
organizzativa dell’impresa con alla base pluralità di soci legati da contratto, singolo individuo/
ente e che assicura responsabilità limitata.
- Stipulato atto costitutivo, società iscritta al Registro delle Imprese (direttamente da notaio che ha
sottoscritto atto). Iscrizione= momento fondamentale del procedimento di costituzione in quanto
vi è connessa l’attribuzione della personalità giuridica alla società. Fino a questo momento, chi
agisce in nome e per conto della società e soci che hanno deciso e autorizzato compimento
operazione, rispondono illimitatamente e solidalmente delle operazioni compiute ed è vietata
emissione delle azioni della società.
- altra modalità di formazione= per pubblica sottoscrizione.

4. LE AZIONI
Ammontare capitale sociale suddiviso in frazioni rappresentate ciascuna da documento, l’azione.
Azioni devono essere di uguale valore.
Azioni= titoli di credito di partecipazione che incorporano diritti connessi allo status di socio
(diritto degli utili, diritto del voto, ecc..) e sono trasferibili secondo regole che governano
circolazione titoli di credito.
Azioni possono essere nominative o al portatore ma in base a legge speciale le azioni devono
essere nominative. Altre leggi speciali hanno stabilito che possono essere al portatore le azioni di
risparmio emesse da società quotate in borsa. Principio della nominatività delle azioni comporta
che devono essere intestate al nome di un soggetto che ne è titolare. Nome risulta dal titolo e dal
libro dei soci.
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Tutte le azioni attribuiscono a possessori uguali diritti ma con atto costitutivo possono si possono
creare azioni fornite di diritti diversi:
- azioni privilegiate. Danno diritto di preferenza o priorità in sede di ripartizione degli utili e di
rimborso del capitale allo scioglimento. Possono comportare limitazione del diritto di voto, che
può essere esercitato solo nelle assemblee straordinarie.
- azioni di risparmio. Possono essere emesse solo dalle società per azioni quotate in borsa.
Azioni prive di voto dotate di particolari privilegi di natura patrimoniale. Azionisti si riuniscono
nell’assemblea speciale dei possessori di azioni di risparmio e possono nominare
rappresentante comune che assiste alle assemblee, può impugnare deliberazioni e tutelare
interessi comuni degli azionisti di risparmio. Azioni di risparmio possono essere al portatore.
Sono diffuse tra categorie di persone disinteressate all’esercizio dei diritti di partecipazione alla
vita sociale e concepiscono acquisto di azioni solo come forma di impiego del risparmio.

Introdotta possibilità di emettere azioni con diritto di voto plurimo. Ogni azione a voto plurimo può
avere fino a max 3 voti.

5. GLI ORGANI DELLA SOCIETÀ PER AZIONI: L’ASSEMBLEA


Quattro organi, ciascuno con propria sfera di competenza:
1. assemblea dei soci
2. organo di amministrazione= consiglio di amministrazione, consiglio di gestione o consiglio di
amministrazione unico.
3. collegio sindacale= controllo legalità atti societari
4. organo di controllo contabile

Gestione e conduzione società richiedono che quotidianamente e con rapidità vengano prese
decisioni e compiuti atti nel quadro del fine economico complessivo che costituisce oggetto della
società.
Assemblea dei soci: solitamente costituita da moltitudine di persone non può riunirsi
continuamente e non può quindi gestire concretamente impresa sociale. Gestione deve essere di
poche persone, gli AMMINISTRATORI che possono agire in nome della società, rappresentarla nei
contatti con terzi. È assemblea o consiglio di sorveglianza (nominato da assemblea) che nomina/
revoca amministratori, decide di intentare azione si responsabilità contro di essi, decide di
modificare eventualmente atto costitutivo.
Non sempre si verifica corrispondenza tra maggioranza soci con diritto di voto in assemblea e
organo di amministrazione. Soprattutto in grandi società quotate in Borsa, in cui capitale è diviso
tra miriade di azionisti disinteressati alla gestione ma solo a incassare dividendi, pochi soci
coalizzati possono alle volte controllare assemblea e scegliere amministratori fedeli a loro
interessi.
Si distingue:
- assemblea ordinaria, da distinguere ancora in base a se società ha scelto o meno sistema
dualistico e quindi può essere amministrata da consiglio di gestione:
• se società non ha scelto sistema dualistico, assemblea ordinaria approva bilancio, nomina/
revoca amministratori e sindaci e ne determina compenso, nomina soggetto cui è demandato
controllo contabile, delibera su responsabilità di amministratori e sindaci.
• se società ha scelto sistema dualistico, assemblea ordinaria nomina/revoca consiglieri di
sorveglianza, determina compenso, delibera sulla loro responsabilità, nomina soggetto cui è
demandato controllo contabile. Approvazione bilancio è competenza del consiglio di
sorveglianza che anche nomina componenti organo amministrativo, il consiglio di gestione.
- assemblea straordinaria. Delibera su affari straordinari, come modificazioni atto costitutivo,
nomina e determinazione dei poteri dei liquidatori.

Sottoposte a regole assemblea straordinaria anche assemblee speciali che riuniscono portatori di
particolari categorie di azioni.
Deliberazioni dell’assemblea devono essere adottate da maggioranza dei soci prescritta da
legge o da statuto della società. Delibere possono essere assunte in violazione di norme legali o
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statuarie, in tal caso legge valuta sanzione a seconda della natura/gravità del vizio distinguendo
ipotesi di annullabilità e altre di nullità delle delibere.
- delibere annullabili ogni volta che non sono conformi a legge o atto costitutivo perché
impugnazione venga esercitata entro 90 giorni da data deliberazione o da iscrizione. Potere di
impugnare spetta a amministratori, consiglio di sorveglianza, collegio sindacale e soci che erano
assenti o dissenzienti rispetto ad adozione delibera. Per impugnazione dei soci previsto che
debbano possedere anche congiuntamente 1 per mille del capitale sociale (società che fanno
ricorso a mercato del capitale di rischio) e 5% negli altri casi (altrimenti concessa loro solo
azione di risarcimento del danno se dimostrano di averlo subito).
Caso specifico è quello della delibera adottata con intervento decisivo di uhm socio in
conflitto di interessi con la società. Non può votare socio che abbia nella deliberazione un
interesse in contrasto con quello della società. Se socio vota comunque, delibera è
annullabile a due condizioni:
1. solo se può recare danno alla società
2. solo se voto del socio in conflitto di interessi è stato determinante per raggiungere la
necessaria maggioranza (prova di resistenza).
Amministratori, se sono contemporaneamente soci, non possono votare nelle diligere riguardanti la
loro responsabilità.
- nullità delibere quando sono vulnerati interessi generali che trascendono quelli dei soci.
Es. deliberazioni adottate in assenza di convocazione dell’assemblea, casi di impossibilità/
illiceità dell’oggetto. Secondo principio generale azione di nullità può essere esercitata da
chiunque vi abbia interesse ma per esigenza di certezza dei rapporti economici che vedono
coinvolte società, azione di nullità si prescrive in 3 anni.

6. GLI AMMINISTRATORI
Ad amministratori spetta vera e propria gestione impresa, decidono politica economica, strategie,
tattiche imprenditoriali, compiono operazioni che ritengono opportune per conseguire oggetto della
società. Assemblea non può interloquire, imporre agli amministratori in carica una scelta che non
vogliono prendere. Assemblea può solo confermarli quando hanno occasione, ma finché sono al
comando conservano tutto il potere. Possono essere rimossi dall’assemblea solo per giusta causa
o con azione di responsabilità.
Con riforma di diritto societario governance società per azioni ha subito rivoluzione. Ora è previsto
che s.p.a. possa optare tra 3 possibili sitemi di amministrazione:
1. tradizionale= amministrazione spetta a amministratore unico o consiglio di amministrazione
eletti da assemblea dei soci che elegge anche organo di controllo della legalità degli atti
societari (collegio sindacale) e organo di controllo contabile.
2. dualistico= assemblea dei soci nomina consiglio di sorveglianza che sorveglia
amministrazione e svolge controllo di legalità, approva bilancio disposto da organo
amministrativo e nomina a sua volta il consiglio di gestione (amministrazione società) e
l’organo di controllo contabile.
3. monistico= assemblea dei soci nomina consiglio di amministrazione (gestione società) che in
sé individua componenti del comitato per il controllo della gestione (controllo legalità, stessi del
collegio sindacale dell’assetto tradizionale). Assemblea dei soci nomina anche organo di
controllo contabile.

Legge e atto costitutivo impongono ad amministratori obblighi la cui violazione determina una
responsabilità e uhm obbligo di risarcimento danni. Amministratori possono essere responsabili
verso:
- società. In caso di violazione di specifici doveri imposti da legge o statuto. Violazione disciplina
in tema di operazioni in cui amministratore abbia interesse per conto proprio o di terzi, divieto di
fare concorrenza alla società, divieto di compiere operazioni diverse da quelle esclusivamente
finalizzate a conservazione integrità e valore del patrimonio sociale in presenza di una causa di
scioglimento della società. Responsabili anche se sono a conoscenza di atti pregiudizievoli e
non fanno quanto possono per impedirne compimento o eliminarne/attenuarne conseguenze
dannose. Amministratore può quindi essere chiamato a rispondere di danni causati alla società
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da parte di un altro amministratore. Per liberarsi da responsabilità non può portare in causa sua
mancata competenza in materia o distrazione perché ciò anzi aggrava sua posizione. Deve
invece fare annotare suo dissenso nel libro delle adunanze e deliberazioni del consiglio
dandone immediata notizia per iscritto al presidente del collegio sindacale. Azione di
responsabilità verso la società deliberata dall’assemblea o da soci che rappresentano quota del
capitale, collegio sindacale a maggioranza dei due terzi.
- creditori sociali. Per inosservanza degli obblighi inerenti alla conservazione dell’integrità del
patrimonio sociale (es. mala gestione, azioni che hanno depauperato patrimonio, contrarie a
diligente amministrazione). Azione di responsabilità può essere proposta dai creditori sociali solo
quando patrimonio sociale sia insufficiente a soddisfacimento dei loro crediti.
- singoli soci o terzi. Danneggiati con atti dolosi o colposi direttamente, senza provocare danni
al patrimonio sociale. Es. socio indotto a vendere azioni rappresentandogli falsamente
situazione patrimoniale negativa società; terzo indotto a fare finanziamento alla società
occultando reale situazione della società.

7. IL COLLEGIO SINDACALE E L’ORGANO DI CONTROLLO


CONTABILE
Nelle società per azioni soci esercitano loro diritti in assemblea ma non hanno potere di entrare
nella sede a loro piacimento per controllare libri sociali, ispezionare, controllare le casse, ecc. Nella
s.p.a. poteri di vigilanza sono delegati a appositi organi:
- collegio sindacale. Funzione di controllo generale della legalità sociale. Incaricato di controllare
che attività assemblea e amministratori si svolga in conformità della legge e dello statuto,
nell’interesse di una corretta gestione sociale + controllare adeguatezza assetto organizzativo,
amministrativo e contabile adottato e suo concreto funzionamento.
- organo di controllo contabile. Impersonato da revisore legale dei conti o da società di
revisione legale iscritti al registro. Organo cui è demandato controllo della contabilità e della
rispondenza del bilancio alle scritture contabili.
In caso di s.p.a. non tenuta alla redazione del bilancio consolidato e che non faccia ricorso a
mercato del capitale di rischio, statuto di quella società può demandare a collegio sindacale
funzioni di controllo contabile. Collegio sindacale quindi costituito da revisori legali.

Sindaci possono in qualsiasi momento procedere, anche individualmente ad atti di ispezione e di


controllo. Collegio sindacale può anche chiedere ad amministratori notizie su andamento delle
operazioni sociali/affari.
Sindaci responsabili per violazioni di loro doveri. Con deliberazione della maggioranza dei due terzi
dei membri, collegio sindacale può promuovere azione sociale di responsabilità nei confronti degli
amministratori. Partecipano a riunioni consiglio di amministrazione, sono responsabili solidalmente
con amministratori per loro fatti e omissioni quando danno non ci sarebbe stato se avessero
vigilato con dovuta diligenza. Eventuale azione di responsabilità contro sindaci regolata da stesse
norme previste per amministratori.

Ogni socio può denunciare fatti che ritiene censurabili a collegio sindacale che deve tener conto
della denuncia nella relazione all’assemblea. Se fatta da soci che rappresentano 5% del capitale
sociale (o 2% per società che fanno ricorso a mercato del capitale di rischio) collegio deve
indagare senza ritardo e presentare sue conclusioni ed eventuali proposte all’assemblea
convocandola se ravvisi fatti censurabili di importante gravità e vi è urgente necessità di
provvedere.
Se vi è fondato sospetto di gravi irregolarità nell’adempimento dei doveri degli amministratori soci
che rappresentano 10% (5% nelle società che fanno ricorso a mercato del capitale di rischio) del
capitale sociale possono denunciare fatti al tribunale che può ordinare ispezione
dell’amministrazione della società e se irregolarità sussistono può disporre opportuni
provvedimenti cautelari e convocare assemblea per conseguenti deliberazioni. Casi più gravi:
tribunale può revocare amministratori e sindaci e nominare amministratore giudiziario.
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8. LE OBBLIGAZIONI
Nella vita della società può essere necessario procurarsi nuovi capitali per far fronte a esercizio
impresa sociale o a esigenze connesse a sua espansione.
Società potrebbe finanziarsi emettendo nuove azioni. Se vengono acquistate portano denaro nella
cassa sociale con aumento del capitale sociale. Emissione nuove azioni potrebbe non essere
conveniente perché bisogno di denaro è solo contingente e non si vuole modificare entità del
capitale sociale, considerata adeguata rispetto a dimensioni dell’impresa. Acquisto di azioni è
sempre investimento rischioso che fa guadagnare azionista se società va bene ma può anche
portare a perdita dell’investimento. Non tutti e non sempre soci stessi o terzi risparmiatori sono
disposti a finanziare società acquistando azioni.
Legge mette a disposizione società strumento alterativo per finanziarsi= emissione di
obbligazioni che presenta vantaggio per società di poter attingere denaro di cui ha bisogno.
Società emette documenti in proporzione a somma necessaria e ciascuno rappresenta frazione
della somma da chiedere in prestito. Ogni documento è chiamato obbligazione e contiene
dichiarazione della società che si impegna a pagare a scadenza prefissata somma portata dal
documento + somma periodica a titolo di interessi.
Se terzo fa prestito a società otterrà quantità di documenti corrispondenti a prestito fatto. Essi
incorporano diritto alla restituzione del capitale prestato e agli interessi.

Risparmiatore che non vuole rischiare in azioni incentivato a investire in obbligazioni perché
diversamente da azionista:
- ha diritto a rimborso della somma investita (salvo fallimento società)
- interessi costituiscono rendimento minimo fisso su cui obbligazionista può sempre contare
mentre utili prodotti da azioni saranno distribuiti se società ha guadagnato non se ha perso e
possono anche non essere distribuiti.

Obbligazioni rappresentano indebitamento società verso chi ha fatto finanziamento e termine


richiama tradizionale concetto di obbligazione come rapporto tra debitore e creditore. Occorre
tenere anche presente che documento in cui obbligazione è incorporata ha caratteristiche di un
titolo di credito quindi è soggetto a regole tipiche.
Obbligazioni si distinguono dalle azioni poiché queste sono titoli di partecipazione e incorporano
complesso dei diritti e doveri che ineriscono allo status di socio. Obbligazioni invece non
attribuiscono qualità di socio ma di creditore della società che dà diritto a reddito fisso, interesse
pattuito e restituzione somma mutuata alla scadenza convenuta.
Obbligazioni sono facilmente trasferibili come altri titoli di credito, consentono come azioni di
recedere da investimento e sono oggetto di intense negoziazioni sul mercato e come azioni
possono essere quotate nelle borse valori.

Emissione di obbligazioni è di competenza dell’organo amministrativo e relativa delibera deve


essere iscritta nel Registro delle Imprese. A garanzia del pubblico a cui si rivolge per ottenere
finanziamento legge prevede limiti all’emissione di obbligazioni.
La società può emettere obbligazioni al portatore o nominative per somma complessivamente non
eccedente il doppio del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili risultanti
dall’ultimo bilancio approvato. Ai fini di tale computo devono essere considerati anche importi
relativi a garanzie prestate dalla società per obbligazioni emesse da altre società. Previsto anche
che società che ha emesso obbligazioni non può ridurre capitale se non in proporzione delle
obbligazioni rimborsate.

Per facilitare rapporto fra società e obbligazionisti legge prevede che obbligazionisti debbano
costituirsi in organizzazione unitaria considerata anche loro omogeneità di interessi. Prevista
assemblea degli obbligazionisti che si riunisce per deliberare su alcune materie fra cui nomina/
revoca di un rappresentante degli obbligazionisti (che ne cura interessi comuni nei confronti
della società) e modificazioni delle condizioni del prestito.
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Obbligazioni convertibili in azioni= dà al titolare diritto di chiedere, a certe scadenze,
conversione obbligazioni possedute in azioni della società emittente, in base a rapporto di cambio
predeterminato, e con aumento capitale sociale. Società può ottenere finanziamento da quei
soggetti indecisi fra investimento più rischioso nelle azioni e quello prudente nelle obbligazioni
potendo valutare se diventare soci a seconda dell’andamento della società sul mercato.
Obbligazioni convertibili devono essere offerte in opzione agli azionisti secondo principi che
valgono in genere per aumenti di capitale.

9. IL BILANCIO
Ogni anno amministratori società a fine esercizio devono redigere bilancio che ha funzione di
informare tutti gli interessati fra cui soci e creditori sociali su situazione economica della società.
Gli amministratori devono redigere il bilancio di esercizio, costituito dallo stato patrimoniale, dal
conto economico e dalla nota integrativa. Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve
rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il
risultato economico dell’esercizio.
Nello stato patrimoniale e nel conto economico devono essere iscritte separatamente e nell’ordine
indicato le voci previste.
- Nello stato patrimoniale deve essere indicata la consistenza del patrimonio della società
mettendo all’attivo il valore dei beni sociali e al passivo i debiti secondo schema obbligatorio
indicato.
Nell’attivo vanno inseriti crediti verso soci per versamenti ancora dovuti, immobilizzazioni
materiali e immateriali, attivo circolante e altre voci.
Nel passivo vanno inseriti debiti verso terzi e capitale sociale perché costituisce garanzia
verso creditori e perché utile o perdita risulta sottraendo dall’entità dell’attivo quanto è stato
conferito al momento della nascita della società. Al passivo vanno anche riserve, quote di
utili accantonate per far fronte a eventuali perdite.
- Nel conto economico devono essere indicate tutte le spese e tutti i ricavi durante l’anno per far
emergere risultato finale dell’esercizio, utili eseguiti o perdite subite seguendo analitiche
indicazioni.
- La nota integrativa il quale deve contenere informazioni sulle voci degli altri documenti
contabili, ossia fornire spiegazione al bilancio.

Principi generali cui deve conformarsi redazione bilancio= verità, chiarezza e prudenza per
tutelare terzi che entrano in rapporto con società e criteri di valutazione delle varie voci ponendo
limiti massimi alla valutazione degli elementi dell’attivo: stabilita regola ferrea che le
immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie non possono essere iscritte per valore
superiore a preso di costo.
Art. 2428: il bilancio deve essere corredato da una relazione degli amministratori contenente
un’analisi fedele, equilibrata ed esauriente della situazione della società e dell’andamento e del
risultato di gestione, nel suo complesso e nei vari settori in cui essa ha operato, anche attraverso
imprese controllate, con particolare riguardo ai costi, i ricavi e agli investimenti, nonché una
descrizione dei principali rischi e incertezze cui società è esposta.

Una volta redatto bilancio deve essere comunicato a collegio sindacale e al soggetto incaricato
della revisione legale, con la relazione per eventuali osservazioni e proposte e poi presentato
all’organo sociale (assemblea o consiglio di sorveglianza) deputato alla sua approvazione Bilancio
deve essere approvato entro 120 gg da chiusura dell’esercizio. Successivamente bilancio deve
essere depositato presso ufficio del Registro delle Imprese.
Eventuale invalidità bilancio può essere fatta valere dai soci assenti o dissenzienti tramite
impugnazione delibera assembleare che ha approvato bilancio medesimo.

Assemblea che approva bilancio decide se e quanto distribuire ai soci gli utili risultanti dal bilancio.
Possono essere distribuiti solo utili realmente conseguiti e risultanti da bilancio regolarmente
approvato. Dagli utili netti annuali deve essere prelevato 5% per riserva legale fino a che non si
sia raggiunto il 20% del capitale sociale. Statuto può prevedere con prudenza in caso di tempi
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sfortunati obbligo di formare una riserva ulteriore rispetto a quella legale, accantonando altre quote
degli utili netti annuali (riserva statutaria). Anche assemblea dei soci in sede di approvazione del
bilancio può destinare annualmente ulteriori quote a riserve facoltative.
Se dal bilancio risultano perdite vanno coperte utilizzando riserve accantonate.

Legge consente redazione bilancio in forma abbreviata secondo modalità previste. Di tale
possibilità possono usufruire società che per due esercizi consecutivi o nel primo esercizio non
abbiano superato due delle tre soglie dimensionali stabilite.

Società per azioni —> bilancio prima dell’approvazione deve essere controllato anche da soggetto
esterno alla società= revisore legale dei conti o società di revisione legale. Solo nelle società che
non sono tenute a redazione bilancio consolidato statuto può prevedere che revisione legale sia
esercitata da collegio sindacale. Revisore deve accertare che bilancio corrisponda a risultati
scritture contabili e sia stato redatto secondo norme di legge.
Assemblea conferisce su proposta motivata dell’organo di controllo incarico di revisione del
bilancio di esercizio e consolidato a revisore che deve avere determinati requisiti di idoneità
tecnica, indipendenza, onorabilità.
Revisore verifica nel corso dell’esercizio regolare tenuta della contabilità sociale e corretta
rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili ed esprime con relazione giudizio su bilancio
di esercizio e su bilancio consolidato specificando se sono conformi alle norme che ne disciplinano
redazione e se rappresentano in modo veritiero e corretto situazione patrimoniale e finanziaria e
risultato economico dell’esercizio.
I soggetti incaricati della revisione legale hanno diritto ad ottenere da amministratori documenti e
notizie utili all’attività di revisione legale e possono procedere ad accertamenti, controlli ed esame
di documentazione.
Nelle società quotate in mercati regolamentati, in caso di giudizio negativo o di dichiarazione di
impossibilità di esprimere un giudizio o in presenza di richiami di informativa relativi a dubbi
significativi sulla continuità aziendale il revisore legale o la società di revisione legale informano
tempestivamente la CONSOB.
Se soggetto incaricato della revisione legale dei conti ha emesso giudizio privo di rilievi,
deliberazione assembleare approva bilancio di esercizio può essere impugnata non da singoli soci
assenti o dissenzienti ma solo da tanti soci che rappresentino il 5% del capitale sociale. Per
società quotate in ogni caso impugnativa può essere esercitata anche dalla CONSOB.

Società di capitali che controllano altre società devono redigere bilancio consolidato che riguarda
situazione economica complessiva del gruppo di società. Rimane fermo obbligo del bilancio
relativo ad ogni singola società del gruppo. Anche bilancio consolidato è costituito dallo stato
patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa e deve essere redatto secondo principi
fondamentali di chiarezza, verità, prudenza del bilancio di esercizio.

10. LE MODIFICAZIONI DELL’ATTO COSTITUTIVO E LE


OPERAZIONI SUL CAPITALE
Atto costitutivo può essere modificato con deliberazione presa a maggioranza da assemblea
straordinaria Tra modificazioni più importanti quelle relative alle operazioni sul capitale
(aumentato o ridotto).
- Aumento del capitale. Emissione di nuove azioni per valore corrispondente all’aumento. Può
essere a pagamento o gratuito. Se è a pagamento società raccoglie nuovi conferimenti.
Aumento del capitale funziona come strumento di finanziamento. Aumento gratuito quando
vengono imputate a capitale le riserve e poiché sono utili accantonati, azioni che risultano
dall’aumento gratuito devono essere assegnate agli azionisti in proporzione a quelle già
possedute. Aumento capitale a pagamento potrebbe comportare ingresso di nuovi soci e
modificare rapporti di forza nella società incidendo su misura di partecipazione dei singoli soci.
Per questo legge prevede che le azioni di nuova emissione o le obbligazioni convertibili in azioni
devono essere offerte in opzione ai soci in proporzione a numero delle azioni possedute.
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- Riduzione del capitale. Obbligatoria quando capitale è diminuito di oltre un terzo in
conseguenza di perdite. Se perdita di oltre un terzo riduce capitale al di sotto del minimo legale
(120.000€) amministratori devono subito convocare assemblea per deliberare riduzione del
capitale e suo contemporaneo aumento a somma non inferiore al minimo legale oppure
trasformazione società in un altro tipo per cui non valga quel minimo legale. Altrimenti società si
scioglie.
Riduzione facoltativa può essere decisa dall’assemblea per altre ragioni che devono
essere indicate nell’atto di convocazione. Riduzione capitale avviene rimborsando ai soci
conferimenti già fatti o mediante liberazione dei soci da obbligo dei versamenti ancora
dovuti. Ciò potrebbe comportare pregiudizio per creditori che vedono diminuire patrimonio
società su cui possono far valere loro diritti. Delibera di riduzione non può essere eseguita
prima che siano passati 90 giorni, durante i quali creditori possono fare opposizione.
Tribunale può permettere esecuzione delibera di riduzione nonostante opposizione se
ritiene infondato pericolo di pregiudizio per creditori oppure se società fornisce idonee
garanzie.

11. SCIOGLIMENTO, LIQUIDAZIONE ED ESTINZIONE DELLA


SOCIETÀ
Scioglimento della s.p.a. si verifica per indicate cause:
- decorso del termine
- conseguimento dell’oggetto sociale
- sopravvenuta impossibilità di conseguirlo
- impossibilità di funzionamento per continuata inattività dell’assemblea
- riduzione del capitale al di sotto del minimo legale (salvo che s.p.a. si trasformi in un tipo sociale
che richiede capitale inferiore)
- decisione sovrana dell’assemblea
Se società ha per oggetto esercizio di un’attività commerciale, si scioglie a seguito di dichiarazione
di fallimento e di provvedimento governativo nei casi stabiliti dalla legge.

Quando si verifica causa di scioglimento della società su amministratori cade divieto di nuove
operazioni cioè conservano potere di gestire società ai fini della conservazione dell’integrità e del
valore del patrimonio sociale e sono personalmente e solidalmente responsabili dei danni arrecati
a società, soci, creditori sociali e terzi per atti/omissioni compiuti in violazione del divieto. Devono
convocare entro 30 giorni assemblea straordinaria affinché deliberi liquidazione della società e
nomina dei liquidatori ai quali amministratori cessata loro funzione devono consegnare beni sociali.

Se maggioranza prescritta per nomina dei liquidatori non è raggiunta o se causati scioglimento
consiste nell’impossibilità di funzionamento dell’assemblea, nomina liquidatori è fatta dal
presidente del tribunale su istanza di soci, amministratori, sindaci.
Durante fase di liquidazione liquidatori devono pagare tutti i debiti sociali per estinguere ogni
passività. Liquidazione si conclude con bilancio finale che deve indicare parte spettante a
ciascuna azione nella divisione dell’attivo.
Approvato bilancio finale, liquidatori devono chiedere cancellazione della s.p.a. dal Registro delle
Imprese e così si realizza estinzione della società.

12. TRASFORMAZIONE, FUSIONE E SCISSIONE DI SOCIETÀ


Trasformazione, fusione e scissione possono riguardare ogni tipo di società.
1. TRASFORMAZIONE: implica passaggio società da un tipo di società all’altro.Ogni società
potrebbe trasformarsi liberamente, ma trasformazione di società in nome collettivo/
accomandita semplice in società per azioni/accomandita per azioni/responsabilità limitata deve
risultare da atto pubblico e contenere indicazioni prescritte da legge per atto costitutivo del tipo
di società adottato (per evitare che vengano aggirate norme prescritte per costituzione delle
società di capitali).
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2. FUSIONE: due o più società si uniscono per formare una sola. Si può eseguire mediante
costituzione di una società terza e nuova o mediante incorporazione in una società o più altre.
Amministratori società partecipanti alla fusione redigono progetto di fusione dal quale devono
risultare tipo e denominazione delle società partecipanti alla fusione, rapporto di cambio delle
azioni o quote + eventuale conguaglio in denaro. Amministratori devono anche redigere
situazione patrimoniale e relazione che illustri progetto di fusione e rapporto di cambio delle
azioni o delle quote. Si prevede relazione ad opera di esperti indipendenti che indichi metodo
seguito per determinazione del rapporto di cambio, valori risultanti da applicazione di ciascuno,
eventuali difficoltà di valutazione. Fusione implica rischi per i creditori in quanto si verifica
confusione patrimoni. Fusione può essere attuata solo dopo 2 mesi da iscrizione nel Registro
delle Imprese delle deliberazioni delle società che vi partecipano. Durante questo periodo
creditori che non hanno dato loro consenso alla fusione possono fare opposizione.
3. SCISSIONE: trasferimento intero patrimonio di una società o di una parte di esso ad altre
società preesistenti o di una nuova costituzione con conseguente assegnazione delle azioni o
quote di queste ai soci della prima.

13. I GRUPPI DI SOCIETÀ


Per organizzare in modo più efficiente complessa attività d’impresa più società di capitali
autonome con propri patrimoni e organi, si dividono compiti, si distribuiscono attività complessiva
perseguendo fine economico e un quadro imprenditoriale unitario. Nasce gruppo di società in cui
società sono collegate, unite, coordinate tra loro da punto di vista economico.
Sotto profilo giuridico società collegate per unitario risultato economico rimangono autonome.
Ciò spiega ulteriore vantaggio: se settore società dovesse registrare insuccesso, soggetto titolar4e
del gruppo limita rischio e responsabilità solo a quel settore.
Società che esercitando attività di direzione e coordinamento di altre società agiscono
nell’interesse imprenditoriale proprio o altrui in violazione dei principi di corretta gestione societaria
e imprenditoriale delle società sono direttamente responsabili verso soci per pregiudizio arrecato a
redditività e al valore della partecipazione sociale, nonché confronti dei creditori sociali per lesione
cagionata all’integrità del patrimonio societario.

Una o più società sono unite tramite collegamento d’azioni. Esiste società capogruppo (società
holding) che possiede percentuale delle azioni delle società collegate per avere controllo a cascata
su di esse.
Sono considerate società controllate:
1. società in cui un’altra società dispone della maggioranza dei voti esercitabili nell’assemblea
ordinaria
2. società in cui un’altra società pur senza maggioranza dispone di voti sufficienti per esercitare
un’influenza dominante nell’assemblea ordinaria (resto del capitale disperso tra molti azionisti)
3. società sotto influenza dominante di un’altra società non per effetto di partecipazioni azionarie
ma per vincoli contrattuali (es. vendita prodotti solo ad un’altra società)

Sono considerate collegate le società sulle quali un’altra società esercita influenza notevole.
Influenza si presume quando nell’assemblea ordinaria può essere esercitato almeno un quinto dei
voti, ovvero un decimo se la società ha azioni quotate in mercati regolamentati.

14. LE SOCIETÀ CON PARTECIPAZIONI DELLO STATO O DI


ENTI PUBBLICI
Alle società per azioni possono partecipare lo Stato o enti pubblici e se hanno maggioranza delle
azioni e controllo società, si parla di società per azioni in mano pubblica. Stato interviene
nell’attività economica, legittimato a ciò dalla Carta costituzionale, ma tale intervento si svolge
secondo le norme del diritto privato. Società a prevalente partecipazione pubblica è soggetta alla
stessa disciplina di qualsiasi società per azioni privata.
Quando si tratta di partecipazioni in società per azioni che fanno ricorso a mercato del capitale di
rischio, statuto può conferire a Stato o enti pubblici facoltà di nominare uno o più amministratori/
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sindaci/componenti del consiglio di sorveglianza, che possono essere revocati solo da enti che li
hanno nominati. Amministratori e sindaci hanno stessi diritti ed obblighi dei membri nominati
dall’assemblea.

Legge prevede anche società di interesse nazionale a cui si applica disciplina comune delle
s.p.a. ma compatibilmente con leggi speciali che regolino vari aspetti della vita sociale quali
gestione sociale, trasferibilità azioni, diritto di voto, nomina degli amministratori, dei sindaci, dei
dirigenti. È società di interesse nazionale la s.p.a. che esercita servizio pubblico radiotelevisivo.

Nel corso del secolo scorso si sono succedute nazionalizzazioni e successivamente


privatizzazioni.

15. LE SOCIETÀ QUOTATE IN BORSA


Specifica disciplina per società con azioni quotate in borsa. Previsto controllo pubblico da parte
della CONSOB. Coloro che partecipano in un emittente azioni quotate avente l’Italia come Stato
membro d’origine in misura superiore al 3% del capitale ne danno comunicazione alla società
partecipata e alla CONSOB. Nel caso in cui emittente sia una PMI, tale soglia è pari al 5%.
Altri importanti aspetti della riforma: emissione delle azioni di risparmio e il controllo dei bilanci da
parte delle società di revisione.

16. LA SOCIETÀ IN ACCOMANDITA PER AZIONI


Deve denominazione al fatto che sono presenti due categorie di soci, soci accomandatari
(rispondono solidalmente e illimitatamente per obbligazioni sociali) e soci accomandanti (obbligati
nei limiti della quota di capitale sottoscritto + quote di partecipazione dei soci sono rappresentate
da azioni).
Alla società in accomandita per azioni sono applicabili norme relative a società per azioni con
alcune particolarità: soci accomandatari sono di diritto amministratori e revoca degli amministratori
deve essere deliberata con maggioranza prescritta per le deliberazioni dell’assemblea
straordinaria della società per azioni. Modificazioni atto costitutivo devono essere approvate oltre
che dall’assemblea straordinaria secondo principi generali validi per società per azioni, anche da
tutti soci accomandatari.
Variante della società per azioni, nella quale amministratori-soci accomandatari sono posti in una
posizione particolarmente forte e stabile. Essi sono illimitatamente responsabili per obbligazioni
sociali.

17. LA SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ LIMITATA


Questo tipo di società usufruisce del vantaggio delle società per azioni ovvero che per le
obbligazioni sociali risponde soltanto la società con il suo patrimonio. Questa società presenta
caratteristiche che ne fanno società destinata a imprese di dimensioni più piccole. Ampia diffusione
in Italia.
Quote di partecipazione dei soci non possono essere rappresentate da azioni. Circolazione
meno intensa rispetto a s.p.a. delle quote di partecipazione. Atto costitutivo può vietare
trasferimento delle quote.
Società a responsabilità limitata semplificata: per la sua costituzione sono richiesti minori oneri
rispetto a s.r.l. tradizionale per favorire iniziativa economica. Sua denominazione sociale deve
recare indicazione del tipo di società. Limitazione dell’autonomia statuaria. Atto costitutivo deve
essere redatto in conformità con modello standard le cui clausole sono inderogabili.
Anche per società a responsabilità limitata ammessa possibilità di emettere titoli di debito, analoghi
a obbligazioni delle s.p.a.

Può essere anche società unipersonale, costituita con atto unilaterale da un solo socio. per
consentire anche a piccolo imprenditore di esercitare attività senza rischiare intero patrimonio.
Siano debiti derivanti o meno dall’esercizio di un’attività imprenditoriale, nel caso di un unico socio
di s.p.a. o s.r.l. egli gode del beneficio della responsabilità limitata. Affinché terzi che entrano in
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contatto con società unipersonale siano informati, è prescritto che del carattere personale deve
essere data pubblicità con iscrizione nel Registro delle Imprese.

Singoli soci in seno all’ente sono più rilevanti. Atto costitutivo può affidare amministrazione a soci
disgiuntamente o congiuntamente. Soci che non partecipano all’amministrazione hanno diritto da
avere da amministratori notizie su gestione e consultare libri e documenti sociali. Socio può
conferire anche prestazioni d’opera o di servizi a favore della società. Atto costitutivo può vietare
trasferimento delle quote di partecipazione salvo diritto di recesso del socio + può prevedere poteri
di esclusione del socio per giusta causa.

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