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IL CONTRATTO IN GENERALE
CAPITOLO 19: L’AUTONOMIA CONTRATTUALE
1. IL CONTRATTO: REALTÀ E DEFINIZIONE
Prima che concetto giuridico è esperienza umana e strumento inalienabile attività economica.
Esperienza è quella del patto —> scambiata parola impegnativa che lega chi fa promessa
reciproca= PACTA SUNT SERVANDA. Esperienza non solo economica, precede distinzione
moderna tra sfera personale ed economica.
Strumento dei rapporti di scambio —> si evolve adattandosi alla organizzazione che assume
mercato beni nel tempo.
- Anticamente= premessa per riti sacrali da cui derivava impegno (effetto giuridico). Riti sacrali poi
diventati ritualità giuridiche (es. diritto romano nel foro e rito franco di vendita terra).
- Oggi: contratto ridotto a sua ‘essenza’= accordo, scambio di consenso. Formalismo limitato ed
essenziale.
Art. 1321 <<NOZIONE: Il contratto è l’accordo di due o più parti per costituire, regolare p
estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale.>>
Qualsiasi accordo è definibile contratto se rapporto su cui verte ha carattere patrimoniale, ovvero
ogni volta che accordo abbia oggetto un bene in senso ampio (cose, denaro, diritti, prestazioni)
Ogni qualvolta c’è un accordo c’è un contratto, anche nelle azioni quotidiane, non si tratta solo di
grandi operazioni economiche. Nozione giuridica è tuttavia limitata rispetto a quella comune
perché non ogni patto, promessa reciproca, è contratto. Lo sono solo patti che hanno per oggetto
RELAZIONI ECONOMICHE. Matrimonio ad es. non è contratto perché aspetti personali sono
prevalenti.
Estensione concetto coincide con gamma di accordi che anima vita economica, da micro a macro
operazioni. VITA ECONOMICA= non limitata a attività che hanno scopo di profitto.
CONTRATTO= strumento fondamentale dell’autonomia nel campo degli interessi patrimoniali:
- strumento con cui si costituiscono basi economiche e organizzative per attività culturali,
politiche, religiose (—> es: contratti di associazione).
- strumento con cui si regolano interessi economici legati a rapporti familiari e personali (—> es:
convenzioni matrimoniali)
- canale per sistemazione pacifica interessi patrimoniali in materia di successione ereditaria
(divisione)
- uno dei mezzi per risolvere lite (transazione)
Definizione art 1321 è forte astrazione, rende impermeabile nozione giuridica di contratto a enormi
diversità che fatti presentato da punto di vista sociologico ed economico. es: possibile paragonare
ordinare caffè con fusione due società?
Legislazione accentua nucleo comune di tutti questi fenomeni= CONSENSO ATTORNO A UN
OGGETTO ECONOMICAMENTE VALUTABILE.
Nucleo giustifica individuazione requisiti elementari ed essenziali del contratto che non
possono mancare e non dipendono dall’entità o dalle circostanze dello scambio di consensi.
Art. 1325 <<INDICAZIONE DI REQUISITI: I requisiti del contratto sono 1) ACCORDO TRA LE
PARTI; 2) CAUSA; 3) OGGETTO; 4) FORMA, quando risulta che è prescritta dalla legge sotto
pena di nullità.>>
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Disciplina singoli contratti provvede a compensare senso e valore dell’astrazione con attenzione
alle variabili reali del fenomeno. Molto però lasciato a interpretazione e prudenza dei giudici (giuris-
prudenza).
Da senso dell’esercizio dell’economia, della possibilità di darsi legge nei propri rapporti, in
particolare patrimoniali. Effetto del contratto è di regolare come una legge stabilita dalle parti
interessi patrimoniali e rapporti giuridici che li realizzano —> stabilire un REGOLAMENTO DI
INTERESSI.
Si può quindi dire che contratto è l’accordo di due o più parti diretto a stabilire tra loro un
certo regolamento di interessi patrimoniali.
Art. 1324 <<NORME APPLICABILI AGLI ATTI UNILATERALI: Salvo diverse disposizioni di
legge, le norme che regolano i contratti si osservano, in quanto compatibili, per gli atti unilaterali tra
vivi aventi contenuto patrimoniale.>>
‘’in quanto compatibili’’ —> molte regole dettate per contratti hanno senso perché contratto ha parti
contro-interessate. Dove c’è una parte sola regole possono non avere senso.
Esempio: Art. 1428 <<RILEVANZA DELL’ERRORE: l’errore è causa di annullamento del contratto
quando è essenziale ed è riconoscibile dall’altro contraente.>>
Legge prevede dovere reciproco di informazione riguardo eventuali vizi del contratto.
Art. 1338 <<CONOSCENZA DELLE CAUSE DI INVALIDITÀ: La parte che, conoscendo o
dovendo conoscere l'esistenza di una causa di invalidità del contratto, non ne ha dato notizia
all'altra parte è tenuta a risarcire il danno da questa risentito per avere confidato, senza sua colpa,
nella validità del contratto.>>
Violazione del dovere di correttezza in sede di contrattazione non incide su validità del contratto
(salvo se costituisce elemento considerato vizio dalla legge, es. nel dolo). Condotta di malafede è
fonte di responsabilità per i danni eventualmente cagionati all’altra parte che abbia confidato nella
validità del contratto o abbia subito pregiudizio per effetto della malafede della controparte.
= RESPONSABILITÀ PRECONTRATTUALE (vedi Cap.20)
Art. 1440 <<DOLO INCIDENTE: Se i raggiri non sono stati tali da determinare il consenso, il
contratto è valido, benché senza di essi sarebbe stato concluso a condizioni diverse; ma il
contraente in mala fede risponde dei danni.>>
Buona fede è anche criterio fondamentale per interpretazione del contratto, operazione per ci si
stabilisce significato delle manifestazioni di volontà che formano accordo contrattuale.
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Art. 1366 <<INTERPRETAZIONE DI BUONA FEDE: il contratto deve esser interpretato secondo
buona fede.>>
Buona fede assume valore di un modello= dichiarazioni che parti si scambiano vanno intese come
le intenderebbe una persona onesta e leale. In base a questo criterio si risolvono eventuali conflitti
tra le parti in tema di interpretazione —> ciascuna parte non può pretendere di attribuire alle
proprie o altrui parole significato favorevole ma diverso da quello onesto. Principio che contrasta
tendenze al formalismo e a malinteso legalismo contrattuale.
Art. 1375 <<ESECUZIONE DI BUONA FEDE: il contratto deve essere eseguito secondo buona
fede.>>
Impone alle parti condotta di buona fede nell’esecuzione del contratto. Norma esterne principio
obbligatorio art. 1175 che impone dovere di correttezza tra debitore e creditore. Al di là di quanto
espresso nelle clausole contrattuali un contratto obbliga innanzitutto al comportamento onesto e
leale. Buona fede è FONTE DI INTEGRAZIONE degli effetti del contratto.
Le tre clausole rappresentano espressioni più evidenti di un principio generale che pone buona
fede a fondamento e criterio di disciplina della materia contrattuale sia per atto che per accordo.
Tendenza quindi a stabilire dei limiti all’autonomia contrattuale. Ogni limite ha un peso, quindi
sentita esigenza di uniformità nei diversi ordinamenti —> obiettivo al centro del Trattato dell’UE e
dell’attività normativa realizzata tramite Direttive.
Molteplici conseguenze—> nessuno può ingerirsi negli affari se non ne ha il potere, che può
essergli attribuito dalla volontà dell’interessato o per determinazione della legge. A parte casi di
rappresentanza legale, ingerenza non autorizzata è ammessa solo nel caso previsto da
Art. 2028 (e seg) <<OBBLIGO DI CONTINUARE LA GESTIONE: Chi, senza esservi obbligato
assume scientemente la gestione di un affare altrui è tenuto a continuarla e a condurla a termine
finché l'interessato non sia in grado di provvedervi da se stesso. L'obbligo di continuare la gestione
sussiste anche se l'interessato muore prima che l'affare sia terminato, finché l'erede possa
provvedere direttamente.>>
Neppure vantaggio economico può essere imposto, per questo donazione che è un contratto così
come remissione del debito che invece è atto unilaterale perdono efficacia se rifiutate dal debitore.
7. LA LIBERTÀ DI CONTRARRE
Aspetto essenziale autonomia= libertà di concludere o non concludere un contratto. Ne è
applicazione la facoltà di revoca della proposta o dell’accettazione del contratto fino alla
conclusione.
Art. 1328 <<REVOCA DELLA PROPOSTA E DELL’ACCETTAZIONE: La proposta può essere
revocata finché il contratto non sia concluso. Tuttavia, se l'accettante ne ha intrapreso in buona
fede l'esecuzione prima di avere notizia della revoca, il proponente è tenuto a indennizzarlo delle
spese e delle perdite subite per l'iniziata esecuzione del contratto. L'accettazione può essere
revocata, purché la revoca giunga a conoscenza del proponente prima dell’accettazione.>>
Libertà è la regola quindi sono importanti le ECCEZIONI che si verificano quando persona è
obbligata a contrarre. Può avvenire:
- per determinazione di legge = obbligo legale a contrarre. Succede ad esempio per imprese
che esercitano loro attività in regime di MONOPOLIO LEGALE (art. 2597) come imprese che
esercitano servizi pubblici di trasporto (art. 1679). Obbligate a contrarre anche imprese
assicuratrici che ricevono proposta di contratto di assicurazione obbligatoria per la
responsabilità civile (art. 132).
- per un vincolo assunto in base a precedente contratto = obbligo convenzionale a contrarre.
Contratto preliminare con cui parti si obbligano a concludere un contratto definitivo o contratto di
mandato senza rappresentanza, dove mandatario è obbligato a ritrasferite al mandante quanto
acquistato per suo conto (art. 1706).
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Art. 2932 <<ESECUZIONE SPECIFICA DELL’OBBLGO DI CONCLUDERE UN CONTRATTO:
Se colui che è obbligato a concludere un contratto non adempie l'obbligazione, l'altra parte,
qualora sia possibile e non sia escluso dal titolo, può ottenere una sentenza che produca gli effetti
del contratto non concluso. Se si tratta di contratti che hanno per oggetto il trasferimento della
proprietà di una cosa determinata o la costituzione o il trasferimento di un altro diritto, la domanda
non può essere accolta, se la parte che l'ha proposta non esegue la sua prestazione o non ne fa
offerta nei modi di legge, a meno che la prestazione non sia ancora esigibile.>>
Prevede esecuzione coattiva dell’obbligo di contrarre ‘in forma specifica’: nessuno può
essere costretto al contratto, che pure ha obbligo di concludere, ma giudice su domanda della
parte interessata può emettere sentenza costitutiva che produce gli effetti del contratto non
concluso.
Divieto convenzionale di contrarre come divieto di alienazione ha solo effetto di obbligare chi viola
a risarcire il danno.
Art. 1397 <<RESTITUZIONE DEL DOCUMENTO DELLA RAPPRESENTANZA: Il rappresentante
è tenuto a restituire il documento dal quale risultano i suoi poteri, quando questi sono cessati.>>
LIMITI ALLA LIBERTÀ di determinare contenuto del contratto possono avere origine: LEGALE o
CONVENZIONALE.
Molti contratti hanno contenuto rigidamente determinato dalla legge in alcune sue parti.
Es. contratto di locazione di immobili urbani regolati in modo inderogabile la durata, e i casi di
recesso. Altre ipotesi —> solo una clausola viene imposta dalla legge come ad es. il prezzo in casi
in cui è imposto dalla pubblica autorità su base si norme imperative.
Quando una o più clausole sono imposte da norme imperative clausola difforme inserita nel
contratto dai privati è nulla ed è SOSTITUITA DI DIRITTO da quella imposta, così contratto resta
valido ma con contenuto diverso da quello voluto dalle parti.
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Art. 1419 <<NULLITÀ PARZIALE: La nullità parziale di un contratto o la nullità di singole clausole
importa la nullità dell'intero contratto, se risulta che i contraenti non lo avrebbero concluso senza
quella parte del suo contenuto che è colpita dalla nullità. La nullità di singole clausole non importa
la nullità del contratto, quando le clausole nulle sono sostituite di diritto da norme imperative.>>
Un limite convenzionale alla libertà deriva dal CONTRATTO NORMATIVO= contratto con cui si
stabilisce contenuto dei contratti che in futuro si potranno concludere tra le parti. Diverso da
contratto preliminare —> non obbliga a contrarre ma solo a inserire nei futuri contratti determinate
clausole. Es: contratti collettivi di lavoro.
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Primo tra i requisiti= ACCORDO, sostanza stessa del contratto come fatto/atto giuridico. Nucleo
del fenomeno= scambio e convergenza di manifestazioni di volontà tra due o più parti.
Requisito dell’accordo si può scomporre in due aspetti:
- soggetti
- volontà manifestata dai soggetti.
Contratto si regge sulle parti e i soggetti che assumono ruolo di parte contrattuale debbono avere
qualità che legge richiede per poter essere titolari dei rapporti che deriveranno dal contratto
(CAPACITÀ GIURIDICA generale o specifica, se relativa al tipo di rapporto) e poter validamente
manifestare la volontà di contrarre (CAPACITÀ D’AGIRE).
Art. 1597 <<RINNOVAZIONE TACITA DEL CONTRATTO: La locazione si ha per rinnovata se,
scaduto il termine di essa, il conduttore rimane ed è lasciato nella detenzione della cosa locata o
se, trattandosi di locazione a tempo indeterminato, non è stata comunicata la disdetta a norma
dell'articolo precedente. La nuova locazione è regolata dalle stesse condizioni della precedente,
ma la sua durata è quella stabilita per le locazioni a tempo indeterminato. Se è stata data licenza, il
conduttore non può opporre la tacita rinnovazione, salvo che consti la volontà del locatore di
rinnovare il contratto.>>
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Manifestazione tacita richiede sempre condotta che possa essere intesa come segno di consenso.
NON da confondere con puro silenzio.
Nei fatti si possono anche trovare i due ruoli e le due manifestazioni chiaramente distinti.
Art. 1326 <<CONCLUSIONE DEL CONTRATTO: Il contratto è concluso nel momento in cui chi ha
fatto la proposta ha conoscenza dell'accettazione dell'altra parte. L'accettazione deve giungere al
proponente nel termine da lui stabilito o in quello ordinariamente necessario secondo la natura
dell'affare o secondo gli usi. Il proponente può ritenere efficace l'accettazione tardiva, purché ne
dia immediatamente avviso all'altra parte. Qualora il proponente richieda per l'accettazione una
forma determinata, l'accettazione non ha effetto se è data in forma diversa. Un'accettazione non
conforme alla proposta equivale a nuova proposta.>>
OFFERTA AL PUBBLICO
Distinzione proposta//invito a proporre interessante in caso di OFFERTA AL PUBBLICO= offerta
non rivolta a una persona determinata ma a tutti o a gruppo di persone con certi requisiti. Offerta è
vera proposta contrattuale se contiene gli estremi essenziali del contratto.
Art. 1336 <<OFFERTA DEL PUBBLICO: L'offerta al pubblico, quando contiene gli estremi
essenziali del contratto alla cui conclusione è diretta, vale come proposta, salvo che risulti
diversamente dalle circostanze o dagli usi. La revoca dell'offerta, se è fatta nella stessa forma
dell'offerta o in forma equipollente, è efficace anche in confronto di chi non ne ha avuto notizia.>>
Conoscenza si presume nel momento in cui dichiarazione giunge all’indirizzo del destinatario.
Questi può dare prova di essere stato, senza sua colpa, nell’impossibilità di averne conoscenza. Si
tratta di onere probatorio rigoroso —> una volta che dichiarazione sia arrivata nella sua sfera del
conoscibile (casa, azienda, ecc) destinatario potrà scongiurarne efficacia solo dando
dimostrazione di una situazione o circostanza eccezionale tale da impedire possibilità di averne
notizia. Presunzione è estesa a indirizzo elettronico, è disciplinata l’efficacia dei mezzi informatici.
PRINCIPIO DI COGNIZIONE
Per dichiarazioni che si scambiano nella formazione del contratto segue criterio che collega
efficacia atto a conoscenza da parte del destinatario.
Art. 1334 <<EFFICACIA DEGLI ATTI UNILATERALI: Gli atti unilaterali producono effetto dal
momento in cui pervengono a conoscenza della persona alla quale sono destinati.>>
Estende criterio agli atti unilaterali diretti ad un destinatario determinato (= atti ricettizi) che
producono anch’essi producono effetto nel momento in cui sono conosciuti dalla persona cui sono
destinati.
Si afferma quindi un generale PRINCIPIO DI COGNIZIONE per cui un atto diretto ad una persona
determinata ha effetto nel momento in cui quest’ultimo ne ha conoscenza.
Anche articolo 1335 esteso ad ogni atto diretto a persona determinata.
In altri ordinamenti è assunto come criterio quello della spedizione (contratto è concluso quando
accettazione è spedita —> mail-box rule).
Fino a conclusione contratto parti conservano libertà contrattuale e possono revocare sia proposta
che accettazione. Anche a revoca si applica principio della cognizione —> ha effetto quando
giunge a conoscenza della controparte. Nella pratica chi vuole ritirarsi deve fare arrivare
all’indirizzo della controparte la revoca prima che arrivi la sua accettazione del contratto (art. 1328)
Art. 1337 impone alle parti nello svolgimento delle trattative e nella formazione del contratto il
DOVERE DI COMPORTARSI SECONDO BUONA FEDE (oggettiva), ovvero con correttezza e
lealtà reciproca. Violazione obblighi costituisce illecito cui conseguenze sono indicate come
RESPONSABILITÀ PRECONTRATTUALE che prevede risarcimento del danno:
1. INTERESSE NEGATIVO: 1338 ne prevede caso specifico —> esiste causa di invalidità
contratto, una parte ne è a conoscenza e non informa l’altra. Accertata nullità o pronunciato
l’annullamento, parte in buona fede ha diritto a risarcimento del danno. Risarcimento può
riguardare danno risentito per avere confidato nella validità del contratto= PERDITE (per
spese di avvio e proseguimento trattative) e/o MANCATO GUADAGNO (occasioni perdute).
Non si sarebbero verificati se parte non si fosse impegnata nella contrattazione che non ha
avuto buon esito. Si parla di INTERESSE NEGATIVO. Sottolinea diversità rispetto a contratto
valido ma non adempiuto dove contraente leso può chiedere di ottenere risultato equivalente in
via risarcitorie (interesse positivo).
2. RECESSO TARDIVO ED INGIUSTIFICATO: caso non previsto dalla legge che riguarda rottura
delle trattative. Parti sono libere di rifiutare conclusione o di recedere dalle trattative. Se però
parte ingaggia trattative solo per distogliere l’altra da un affare per poi ritirarsi, sua condotta è
scorretta. In ogni caso RECESSO TARDIVO O INGIUSTIFICATO DELLE TRATTATIVE può
essere contrario a correttezza. Contratto non si conclude ma recedente è responsabile danno
che controparte ha subito per aver confidato a buona ragione nella imminente conclusione del
contratto.
5. IL CONTRATTO PRELIMINARE
Parti possono avere interesse a vincolarsi per avere sicurezza che affare si concluda senza però
ancora arrivare a conclusione del contratto. Es. si sono già accordati dei punti ma altri sono ancora
da definire. Si può concludere contratto preliminare con cui parti assumono obbligo di stipulare
contratto definitivo (entro dato termine).
- preliminare PROPRIO: contratto preliminare è CONTRATTO A EFFETTI OBBLIGATORI da cui
nasce obbligo a contrare, ovvero a stipulare contratto. Accordo con cui parti si obbligano a
stipulare contratto definitivo che porterà effetti propri al tipo di appartenenza. Es. compravendita:
solo contratto definitivo determina passaggio proprietà.
- preliminare IMPROPRIO: comunemente ‘preliminare' usato per contratto che contiene definitivo
consenso delle parti ma che dovrà essere riprodotto in quanto non presenta forma richiesta per
operazioni come la trascrizione (non per la validità). Preliminare improprio o COMPROMESSO
produce tutti gli effetti del contratto definitivo (+ obbligo di riprodurre consenso in altra forma).
Suo uso dovuto anche a fatto che trasferimento proprietà è soggetto a costi fiscali e
professionali. Per questo è conveniente quando si compra per rivendere concludere affare con
semplice scrittura privata inserendo clausola di impegno del venditore a riprodurre consenso
anche verso subacquirenti. Si realizza così circolazione sommersa della proprietà che
emerge solo quando venditore e definitivo acquirente vanno dal notaio e stipulano atto di
vendita diretta cancellando passaggi intermedi. In caso in cui chi ha sottoscritto compromesso si
rifiuti di riprodurre consenso informa di atto pubblico c’è possibilità di richiedere verificazione
della scrittura privata= accertamento giudiziale autenticità firma consente trascrizione dell’atto.
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Contratto preliminare è nullo solo se non è fatto nella stessa forma che legge prevede per contratto
definitivo. Impegno a concludere affare nasce già con il preliminare quindi forma deve essere già
presente.
Art. 1351 <<CONTRATTO PRELIMINARE: Il contratto preliminare è nullo se non è fatto nella
stessa forma che la legge prescrive per il contratto definitivo.>>
TRASCRIZIONE PRELIMINARE
TRASCRIZIONE è stat introdotta per contratti preliminari che abbiano ad oggetto futuro
trasferimento proprietà o costituzione di diritti reali limitati su beni immobili.
Art. 2645bis <<TRASCRIZIONE DI CONTRATTI PRELIMINARI: I contratti preliminari aventi a
oggetto la conclusione di taluno dei contratti di cui ai numeri 1), 2), 3) e 4) dell'articolo 2643, anche
se sottoposti a condizione o relativi a edifici da costruire o in corso di costruzione, devono essere
trascritti se risultano da atto pubblico o da scrittura privata con sottoscrizione autenticata o
accertata giudizialmente. La trascrizione del contratto definitivo o di altro atto che costituisca
comunque esecuzione dei contratti preliminari di cui al comma 1, ovvero della sentenza che
accoglie la domanda diretta a ottenere l'esecuzione in forma specifica dei contratti preliminari
predetti, prevale sulle trascrizioni e iscrizioni eseguite contro il promittente alienante dopo la
trascrizione del contratto preliminare.
Gli effetti della trascrizione del contratto preliminare cessano e si considerano come mai prodotti
se entro un anno dalla data convenuta tra le parti per la conclusione del contratto definitivo, e in
ogni caso entro tre anni dalla trascrizione predetta, non sia eseguita la trascrizione del contratto
definitivo o di altro atto che costituisca comunque esecuzione del contratto preliminare o della
domanda giudiziale di cui all'articolo 2652, primo comma, numero 2).
I contratti preliminari aventi a oggetto porzioni di edifici da costruire o in corso di costruzione
devono indicare, per essere trascritti, la superficie utile della porzione di edificio e la quota del
diritto spettante al promissario acquirente relativa all'intero costruendo edificio espressa in
millesimi. Nel caso previsto nel comma 4 la trascrizione è eseguita con riferimento al bene
immobile per la quota determinata secondo le modalità di cui al comma stesso. Non appena
l'edificio viene ad esistenza gli effetti della trascrizione si producono rispetto alle porzioni materiali
corrispondenti alle quote di proprietà predeterminate nonché alle relative parti comuni. L'eventuale
differenza di superficie o di quota contenuta nei limiti di un ventesimo rispetto a quelle indicate nel
contratto preliminare non produce effetti. Ai fini delle disposizioni di cui al comma 5 si intende
esistente l'edificio nel quale sia stato eseguito il rustico, comprensivo delle mura perimetrali delle
singole unità, e sia stata completata la copertura.>>
Serve come prenotazione, per anticipare l’opponibilità del contratto definitivo o della sentenza
costitutiva emessa alla data in cui contratto preliminare è stato trascritto. Es. compravendita=
trascrizione bene prevale su contratto ad immediata efficacia reale.
Effetto trascrizione preliminare è limitato però nel tempo —> esso cade se contratto definitivo o
richiesta di sentenza non sono trascritti entro un anno dalla data di stipulazione del contratto
definitivo prevista o comunque non oltre i 3 anni dalla trascrizione del preliminare.
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Anche promissario acquirente se controparte si rifiuta di stipulare il definitivo può trascrivere
domanda giudiziale e ottenere sentenza costitutiva —> ottiene effetto traslativo della
sentenza a terzi che avessero nel frattempo acquistato bene dal promittente-venditore.
Particolare tutela inoltre accordata a persona fisica che sia promissario-acquirente di un immobile
da costruire.
LA MINUTA O PUNTUALIZZAZIONE
Si ha quando le parti senza volere alcun obbligo a contrarre vogliono fermare per iscritto accordo
raggiunto su certi punti e continuare trattative su altri aspetti. Non nasce obbligo a contrarre ma
stesura della minuta è rilevante per interpretazione contratto poi concluso e per restringere libertà
di rompere trattativa.
N.B. Contratto preliminare DIVERSO da contratto normativo che NON obbliga le parti a contrarre
ma ad inserire nei futuri contratti determinate clausole. Vincolo non a libertà di contrattare ma di
determinare contenuto del contratto.
Nei contratti conclusi con questa modalità clausole predisposte da una parte entrano entrano nel
contratto se la controparte le ha conosciute o se avrebbe potuto conoscerle usando l’ordinaria
diligenza.
- prima parte: si spiega secondo criterio di autoresponsabilità. Se conoscendo contenuto
contratto predisposto dalla controparte, accetto, significa che do il mio consenso.
- seconda parte: si allontana da principio di autonomia: la sola conoscibilità equivale a
conoscenza. Stipulando contratto accetto clausole che conoscevo ma anche quelle che mi
erano sconosciute se solo avrei potuto conoscerle con normale diligenza.
Norma favorisce onere imposto dal predisponente: chi predispone contratto non ha onere di
procurare effettiva conoscenza ma solo di assicurare ragionevole possibilità di conoscere le
condizioni generali.
Disciplina non adeguata a protezione consumatore, onere di informazione a carico del fornitore di
beni/servizi quasi nullo, atto sottoscrizione bastava a far accettare anche clausole più
svantaggiose per controparte.
DIRETTIVA CEE ha prescritto a Paesi membri di disciplinare uniformemente la clausole abusive
nei contratti tra professionisti e consumatori. Codice italiano ha quindi novellato Codice inserendo
nuovo Capo. Successivamente si è provveduto a emanare CODICE DEL CONSUMO ove si trova
diritto positivo dei consumatori.
Scopo norme più mirato, regolano fenomeno della predisposizione indipendentemente dal fatto
che chi stipula contratto predisposto sia un professionista o un privato. CONTRATTI DEL
CONSUMATORE= conclusi tra un professionista (operatore economico professionale= persona
fisica o giuridica, pubblica o privata, che svolge in forma non occasionale un’attività di natura
economica) e un consumatore (persona fisica destinataria finale dell’attività produttiva di beni e
servizi).
Per contratti conclusi tra professionisti (anche quindi tra imprenditori) o tra non-professionisti,
stipulati per condizioni generali, continua a valere disciplina art. 1341-1342.
In quesi contratti si considerano vessatorie le clausole che determinano a carico del consumatore,
NON in buona fede, un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal
contratto (art. 33 del Codice del Consumo).
Clausole abusive delle regole CEE sono nel nostro Codice chiamate VESSATORIE. Esse sono
NULLE ai sensi dell’art. 36 del CC e quindi INEFFICACI —> clausola cade e contratto resta valido
e vincolante tra le parti.
• Squilibrio che rende vessatoria la clausola non riguarda il corrispettivo o la scelta del bene/
servizio offerto. Rischio di un cattivo affare ancora è corso dal consumatore purché elementi
siano stati individuati in modo chiaro e comprensibile secondo principio di trasparenza che è
condizione stessa per corretto esercizio dell’autonomia (art. 35 del CC).
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• Ridotta litigiosità limitando necessità di valutazione caso per caso. Art. 33 del CC contiene
elencazione non tassativa di clausole per cui vige presunzione di vassatorietà.
• Nessuna clausola può ritenersi vessatoria se è stata oggetto di trattativa individuale.
Autoresponsabilità consumatore che abbia accettato a seguito di negoziazione disinnesca
problema di tutela come contraente <<debole>>. Trattativa individuale= non semplice
accettazione specifica, ma vera e propria negoziazione e cioè scambio di specifica proposta e
accettazione in termini di effettiva conoscenza e consenso. Onere della prova a carico del
professionista.
• Art. 36 del CC circoscrive gruppo di clausole tassativo che sono nulle e inefficaci anche se si
possa dimostrare che sono state fatte oggetto di specifica trattativa. Nullità opera solo a favore
del consumatore e può essere rilevata d’ufficio dal giudice. Clausola che
- esclude o limiti responsabilità del professionista in caso di morte o danno alla persona del
consumatore;
- esclude o limita azioni del consumatore contro il professionista inadempiente;
- estende adesione del consumatore a clausole che queste non poteva conoscere prima del
contratto.
Norme che hanno solo indirettamente funzione preventiva e dissuasiva nei confronti del
professionista.
AZIONE INIBITORIA (Art. 37 del CC)= strumento di prevenzione e tutela all’interesse diffuso alla
correttezza dei contratti di consumo —> associazioni rappresentative dei consumatori e dei
professionisti e le Camere di Commercio possono chiedere al giudice che inibisca l’uso delle
condizioni di cui si accerta la abusività. Tutela di carattere amministrativo = possibilità per
l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ddi dichiarare vessatorietà di clausole impiegate
in contratti conclusi mediante adesione a condizioni generali di contratto o con la sottoscrizione di
moduli, modelli, formulari (Art. 37 bis del CC).
COMMERCIO ELETTRONICO
Esigenze di tutela del consumatore anche nel commercio elettronico. Si dettano criteri per al
stipulazione dei contratti per via elettronica prevedendo anche possibilità di escludere questo
mezzo per alcuni tipi di contratto. Si impone a prestatore (=operatore economico) numerosi
obblighi di trasparenza e di informazione e responsabilità regolata in base a ruoli diversi che
prestatore può assumere nell’e-commerce (—> fornitore/intermediario). Anche Art. 68 del CC fa
riferimento a questa normativa.
Lo stesso vale per tutti i contratti. Contratti innominati o atipici= diretti a realizzare assetto di
interessi non previsti dal Codice. Quando contratto nuovo compare su scena giuridica, se ne
esplicita la funzione che sarà poi applicata a tutte le operazioni simili successive.
Questa logica interna al contratto è chiamata CAUSA che lo caratterizza e ne giustifica effetti.
Termine cosa equivale a termine ratio, ragione, razionalità intrinseca alla realtà di un fenomeno.
Funzione giuridica del contratto (trasferire diritti o creare obbligazioni) deve sempre essere
collegata a funzione economico-sociale.
- Un trasferimento senza una ragione (causa) non è considerato trasferimento valido perché
manca di fondamento causale.
- Atto che faccia nascere obbligazione in modo astratto, senza riferimento a rapporto causale , è
valido solo se espressamente previsto dalla legge: atti non contrattuali come promessa
cambiaria qualificata come negozio astratto.
CAUSA IN CONCRETO
Occorre tenere in considerazione anche il concreto assetto di interessi realizzato dalle parti con
conclusione contratto. Assume quindi rilevanza anche la CAUSA IN CONCRETO= ragione
concreta del contratto (NON i motivi), la funzione individuale del singolo, specifico contratto
concluso dalle parti. Anche per contratto tipico inquadrato in un dei tempi previsti dalla legge, può
porsi problema di assenza o illiceità della causa in concreto. Es: viaggio - epidemia.
CONTRATTI COLLEGATI
Operazione economica può richiedere conclusione di più contratti collegati che rimangono
distinti, ovvero non si fondono in un contratto misto ma sono connessi in vista della finalità
complessiva dell’operazione. Conseguenza del collegamento= vicende riguardanti contratti si
rifletto uno sull’altro. Stessa interpretazione contratti collegati è fatta in relazione al contenuto degli
altri. Valutazione di liceità/illiceità, della frode di legge di un contratto o dell’insieme (anche singole
clausole e loro carattere vessatorio) tiene conto del collegamento.
• CONTRATTI A TITOLO ONEROSO= ciascuna parte ricava vantaggio dal contratto ma sopporta
anche sacrificio.
• CONTRATTI A TITOLO GRATUITO= sacrificio di una sola parte. L’altra riceve solo un vantaggio
(es. comodato, prestito gratuito).
Ci può essere contratto a titolo oneroso in cui manca il legame di corrispettività —> mandato
oneroso ha la sua causa nella fiducia, non nello scambio.
Caso ibrido= mutuo oneroso (prestito di denaro con obbligo di pagare interessi). Contratto
unilaterale perché tutte le obbligazioni sono a carico del mutuatario, ma realizza scambio tra
godimento denaro e pagamento interesse = contratto a prestazioni corrispettive. Definito alle volte
anche contratto unilaterale improprio.
Art. 1820 <<MANCATO PAGAMENTO DEGLI INTERESSI: Se il mutuatario non adempie l'obbligo
del pagamento degli interessi, il mutuante può chiedere la risoluzione del contratto.>>
SCOPO DI LIBERALITÀ
Contratti a titolo gratuito hanno ciascuno una propria causa, che giustifica prestazione unilaterale.
Funzione economico-sociale della stessa prestazione, l’interesse che la soddisfa. NON da
confondere gratuità del contratto con scopo di liberalità che caratterizza solo la donazione: la
causa del contratto coincide con lo scopo di realizzare l’intento liberale di una parte, che con
proprio sacrifico arricchisce l’altra. Anche un contratto a prestazioni corrispettive può avere scopo
di liberalità e costituire donazione indiretta (es. vendita a prezzo minimo per beneficiare
compratore).
POSSIBILITÀ
Equivale alla possibilità delle prestazioni. Requisito della possibilità sussiste non appena dia
realizzabile la prestazione. Solo la radicale impossibilità, oggettiva e assoluta, rende nullo il
contratto. Contratto può però avere ad oggetto trasferimento proprietà di cose future ovvero
cessione di diritti futuri nel rispetto dei divieti della legge —> vietata donazione di cose future.
Art. 1348 <<COSE FUTURE: La prestazione di cose future può essere dedotta in contratto , salvi i
particolari divieti della legge.>>
Art. 771 <<DONAZIONE DI BENI FUTURI: La donazione non può comprendere che i beni
presenti del donante. Se comprende beni futuri, è nulla rispetto a questi, salvo che si tratti di frutti
non ancora separati.Qualora oggetto della donazione sia un'universalità di cose e il donante ne
conservi il godimento trattenendola presso di sé, si considerano comprese nella donazione anche
le cose che vi si aggiungono successivamente, salvo che dall'atto risulti una diversa volontà.>>
Nella alienazione di cose future il trasferimento della proprietà si verifica automaticamente quando
la cosa viene ad esistenza. (vedi art. 1472).
LICEITÀ
Oggetto è lecito quando prestazione non è contraria alla legge. Non si indicano criteri di liceità ma
si fa riferimento a quelli per causa e condizione (Art. 1343-1344). ILLECITO è l’oggetto contrario a
norme imperative, all’ordine pubblico o al buon costume. Liceità dell’oggetto è da tenere distinta da
quella della causa.
Art. 1343 <<CAUSA ILLECITA: La causa è illecita quando è contraria a norme imperative,
all'ordine pubblico o al buon costume.>>
Art. 1344 <<CONTRATTO IN FRODE ALLA LEGGE: Si reputa altresì illecita la causa quando il
contratto costituisce il mezzo per eludere l'applicazione di una norma imperativa.>>
DETERMINATEZZA O DETERMINABILITÀ
Nei contratti obbligatori deve essere definita la prestazione dedotta in obbligazione.
Contratti traslativi —> deve essere identificata la cosa di cui si conviene l’alienazione o in ogni
caso numero, misura o quantità delle cose alienate.
Art. 1178 <<OBBLIGAZIONE GENERICA: Quando l'obbligazione ha per oggetto la prestazione di
cose determinate soltanto nel genere, il debitore deve prestare cose di qualità non inferiore alla
media.>>
Determinazione può dipendere dal contesto: può essere risultato di un lavoro di interpretazione o
consentita da altre circostanze. Es: preliminare compravendita —> anche se non ben identificato
immobile possono essere ben identificabili i soggetti.
Determinabile= quando esistono criteri che consentono determinazione oggetto.
PREZZO DELLA VENDITA—> se le parti non lo hanno precisato né hanno stabilito come
precisarlo, si può ricorrere a diversi criteri: prezzo normalmente praticato, listini di borsa, giusto
prezzo stabilito da terzo nominato dal presidente del Tribunale.
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Art. 1474 <<MANCANZA DI DETERMINAZIONE DEL PREZZO: Se il contratto ha per oggetto
cose che il venditore vende abitualmente e le parti non hanno determinato il prezzo, né hanno
convenuto il modo di determinarlo, né esso è stabilito per atto della pubblica autorità, si presume
che le parti abbiano voluto riferirsi al prezzo normalmente praticato dal venditore. Se si tratta di
cose aventi un prezzo di borsa o di mercato, il prezzo si desume dai listini o dalle mercuriali del
luogo in cui deve essere eseguita la consegna, o da quelli della piazza più vicina. Qualora le parti
abbiano inteso riferirsi al giusto prezzo, si applicano le disposizioni dei commi precedenti; e,
quando non ricorrono i casi da essi previsti, il prezzo, in mancanza di accordo, è determinato da un
terzo, nominato a norma del secondo comma dell'articolo precedente.>>
Parti possono preferire un criterio di determinazione, es. quotazione accettata da entrambe, listino
non ufficiale, ….
Art. 1349 <<DETERMINAZIONE DELL’OGGETTO: Se la determinazione della prestazione
dedotta in contratto è deferita a un terzo e non risulta che le parti vollero rimettersi al suo mero
arbitrio, il terzo deve procedere con equo apprezzamento. Se manca la determinazione del terzo o
se questa è manifestamente iniqua o erronea, la determinazione è fatta dal giudice. La
determinazione rimessa al mero arbitrio del terzo non si può impugnare se non provando la sua
mala fede. Se manca la determinazione del terzo e le parti non si accordano per sostituirlo, il
contratto è nullo. Nel determinare la prestazione il terzo deve tener conto anche delle condizioni
generali della produzione a cui il contratto eventualmente abbia riferimento.>>
Disciplina sistema del deferimento all’arbitrio di un terzo= ARBITRATORE. Nel silenzio delle parti
si ritiene che si siano volute rimettere a equo apprezzamento, non a puro arbitrio. Se hanno
previsto puro arbitrio allora non possono impugnare determinazione se non provando la malafede
del terzo.
10. LA FORMA
Nessun contratto può essere privo di forma intesa come mezzo, segno che manifesti la volontà
delle parti. Se non c’è dimostrazione di volontà non c’è validità. Anche contratto verbale, anche
tacito, hanno una forma, un modo in cui volontà si esprime. La forma in senso ampio è quindi
sempre elemento essenziale del contratto.
Art. 1325 intende casi in cui sia necessaria una particolare forma, ovvero forma scritta. Forma è
vincolata solo in casi stabiliti dalla legge.
Forma dei contratti è di regola libera e le parti possono liberamente scegliere modo con cui
manifestare consenso perché mezzo prescelto sia idoneo in concreto.
LIBERTÀ DELLA FORMA è chiave semplicità formazione contratti e velocità di circolazione nel
traffico contrattuale. Chiave di maggiore auto-responsabilità. Consente di risolvere situazioni
affermando esistenza impegni contrattuali assunti verbalmente, tacitamente, ecc con il
COMPORTAMENTO CONCLUDENTE, senza riguardo cioè a valore della contrattazione.
Anche dove particolare forma è prescritta legge permette semplicità: basta scrittura privata per
passare proprietà di un intero patrimonio immobiliare.
Disporre di contratto in forma scritta anche se non previsto è sempre utile per quanto riguarda la
prova. Necessario tenere a mente forma minima richiesta perché contratto sia validamente
concluso.
Forma determinata, ad substantiam, necessaria per validità contratto solo nei casi previsti, pena
la nullità.
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Art. 1350 <<ATTI CHE DEVONO FARSI PER ISCRITTO: Devono farsi per atto pubblico o per
scrittura privata, sotto pena di nullità:
1) i contratti che trasferiscono la proprietà di beni immobili;
2) i contratti che costituiscono, modificano o trasferiscono il diritto di usufrutto su beni immobili, il
diritto di superficie, il diritto del concedente e dell'enfiteuta;
3) i contratti che costituiscono la comunione di diritti indicati dai numeri precedenti;
4) i contratti che costituiscono o modificano le servitù prediali, il diritto di uso su beni immobili e il
diritto di abitazione;
5) gli atti di rinunzia ai diritti indicati dai numeri precedenti;
6) i contratti di affrancazione del fondo enfiteutico;
7) i contratti di anticresi;
8) i contratti di locazione di beni immobili per una durata superiore a nove anni;
9) i contratti di società o di associazione con i quali si conferisce il godimento di beni immobili o di
altri diritti reali immobiliari per un tempo eccedente i nove anni o per un tempo indeterminato;
10) gli atti che costituiscono rendite perpetue o vitalizie, salve le disposizioni relative alle rendite
dello Stato;
11) gli atti di divisione di beni immobili e di altri diritti reali immobiliari;
12) le transazioni che hanno per oggetto controversie relative ai rapporti giuridici menzionati nei
numeri precedenti;
13) gli altri atti specialmente indicati dalla legge.
Si richiede forma scritta per atti che hanno ad oggetto diritti reali o di godimento ultranovennali su
beni immobili. Legge richiede atto pubblico per la donazione, per convenzioni matrimoniali e
costituzione società per azioni, in accomandita per azioni o a responsabilità limitata.
Per atto notarile necessaria la querela di falso: atto pubblico fa piena prova fino a querela di falso.
Un immobile è validamente venduto con scrittura privata, un altro bene è validamente venduto
anche per accordo verbale.
In altri casi forma scritta non è richiesta con pena la nullità, ma solo per la prova in giudizio, forma
ad probationem, es. per assicurazione, transazione,… il contratto non può essere provato per
testimoni né per semplici presunzioni, ma è valido.
Art. 2725 <<ATTI PER I QUALI È RICHIESTA LA PROVA PER ISCRITTO O LA FORMA
SCRITTA: Quando, secondo la legge o la volontà delle parti, un contratto deve essere provato per
iscritto, la prova per testimoni è ammessa soltanto nel caso indicato dal n. 3 dell'articolo
precedente. La stessa regola si applica nei casi in cui la forma scritta è richiesta sotto pena di
nullità.>>
- Forma scritta per la prova può risultare anche da dichiarazione collegata al contratto concluso
magari verbalmente, come ad es. una quietanza scritta che fa menzione del contratto concluso.
- Essendo contratto valido, parte interessata a farlo valere può sempre deferire all’altra il
giuramento.
Cosa diversa è la forma richiesta per la trascrizione nei registri immobiliari= atto pubblico o
scrittura privata autenticata o giudizialmente verificata. Mancanza forma richiesta per la
trascrizione si può superare con accertamento giudiziale.
FORME CONVENZIONALI
Forma particolare può essere richiesta per precedente accordo tra le parti. Forma convenzionale
così pattuita si presume voluta per la validità del contratto. Contratto concluso senza la forma
solenne pattiziamente prescritta è nullo —> vale sempre regola che contratto ha forza di legge tra
le parti, in questo caso contatto è patto fatto sulla forma.
Art. 1352 <<FORME CONVENZIONALI: Se le parti hanno convenuto per iscritto di adottare una
determinata forma per la futura conclusione di un contratto, si presume che la forma sia stata
voluta per la validità di questo.>>
Modo particolare per stabilire forma di certi atti= per relationem, ovvero facendo rinvio a forma
richiesta per atto di cui il primo è strumento. Es. forma del contratto preliminare è quella richiesta
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per il contratto definitivo (vedi art. 1351)// forma della procura segue forma contratto per cui è stat
rilasciata (vedi art. 1392).
LA CONDIZIONE
Art. 1353 <<CONTRATTO CONDIZIONALE: Le parti possono subordinare l'efficacia o la
risoluzione del contratto o di un singolo patto a un avvenimento futuro e incerto.>>
Si distinguono:
- condizione sospensiva= sospende effetti contratto sino a che non si verifichi avvenimento.
- condizione risolutiva= sciogliendo vincolo fa venire meno effetti del contratto.
CONDIZIONE IMPOSSIBILE:
- sospensiva= rende nullo contratto, equivale a impossibilità che contratto abbia mai effetto;
- risolutiva= si considera non apposta perché equivale a certezza che contratto non sarà mai
sciolto.
CONDIZIONE ILLECITA: contraria a norme imperative, ordine pubblico, buon costume. Rende
nullo contratto al quale è apposta.
Art. 1354 <<CONDIZIONI ILLECITE O IMPOSSIBILI: È nullo il contratto al quale è apposta una
condizione, sospensiva o risolutiva, contraria a norme imperative, all'ordine pubblico o al buon
costume. La condizione impossibile rende nullo il contratto se è sospensiva; se è risolutiva, si ha
come non apposta. Se la condizione illecita o impossibile è apposta a un patto singolo del
contratto, si osservano, riguardo all'efficacia del patto, le disposizioni dei commi precedenti, fermo
quanto è disposto dall’articolo 1419.>>
PRESUPPOSIZIONE: casi in cui circostanze di fatto in cui contratto viene stipulato sono
presupposto oggettivo che giustifica intera operazione economica. Se presupposto manca
contratto non ha più senso.
CONDICIO IURIS: alle volte è la legge a subordinare efficacia contratto al verificarsi di un dato
fatto giuridico. Si parla di condizione legale o condicio iuris. Es. Pubblica Amministrazione,
prevista approvazione o visto di un’autorità di controllo.
IL TERMINE
= clausola con cui si fissa nel tempo l’inizio o la cessazione degli effetti del contratto, come quando
si indica una data, un periodo di tempo o un avvenimento il cui verificarsi è certo anche se il
momento può essere incerto.
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Termine può essere:
- iniziale= dies a quo. Principio effetti contratto.
- finale= dies ad quem. Cessazione effetti contratto.
Termine può riguardare tutti gli effetti del contratto o solo una parte, anche solo uno.
Il termine di efficacia o termine di contratto si distingue da termine di adempimento o termine
dell’obbligazione che invece designa momento in cui obbligazione deve essere adempiuta.
EFFICACIA DEL TERMINE: funzione termine è di delimitare nel tempo effetti del contratto.
Scadenza termine non ha efficacia retroattiva. Effetti contratto iniziano/cessano dal momento in cui
scade termine.
Diversa anche situazione fra tempo della conclusione del contratto e tempo previsto per scadenza
del termine. Si parla di PENDENZA ma si tratta di attesa di un evento certo.
Art. 1185 <<PENDENZA DEL TERMINE: Il creditore non può esigere la prestazione prima della
scadenza, salvo che il termine sia stabilito esclusivamente a suo favore. Tuttavia il debitore non
può ripetere ciò che ha pagato anticipatamente, anche se ignorava l'esistenza del termine. In
questo caso però egli può ripetere, nei limiti della perdita subita, ciò di cui il creditore si è arricchito
per effetto del pagamento anticipato.>>
Conseguenza= se debitore paga debito anticipatamente non può chiedere restituzione di ciò che
ha pagato. Se invece si fosse pagato debito sottoposto a condizione debitore potrebbe pretendere
restituzione in caso condizione non si verifichi mai.
ONERE o MODO
Previsto per la donazione modale. Modus= misura, limita liberalità con un onere.
Art. 793 <<DONAZIONE MODALE: La donazione può essere gravata da un onere.Il donatario è
tenuto all'adempimento dell'onere entro i limiti del valore della cosa donata. Per l'adempimento
dell'onere può agire, oltre il donante, qualsiasi interessato, anche durante la vita del donante
stesso. La risoluzione per inadempimento dell'onere, se preveduta nell'atto di donazione, può
essere domandata dal donante o dai suoi eredi.>>
Obbligo imposto al beneficiario che è tenuto ad adempierlo nei limiti del valore della cosa donata.
Onere non muta causa contratto che resta liberalità e non diventa scambio. NON È
PRESTAZIONE CORRISPETTIVA.
Atto di donazione può prevedere risoluzione per inadempimento.
Disciplina dell’onere impossibile o illecito: in entrambi i casi onere si considera non apposto
salvo che risulti che ha costituito solo motivo determinante della donazione: ritorna rapporto tra
elemento accidentale e motivo.
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2. VINCOLO E RECESSO.
Forza di legge implica che le parti non possono sciogliersi con decisione unilaterale da impegni
derivanti dal contratto. C’è però diritto di recesso, facoltà di recesso: potere che costituisce
contenuto di un diritto potestativo —> esercizio del diritto provoca scioglimento del vincolo
contrattuale e venir meno di diritti e obblighi nascenti dal contratto.
Può recedere committente contratto di appalto, cliente contratto di compravendita, revoca del
mandato da parte del mandante e rinuncia da parte del mandatario.
Facoltà di recedere alle volte è limitata: si richiede esistenza di gravi motivi o di giusta causa o
giustificato motivo (es. licenziamento).
CAPARRA PENITENZIALE: somma versata al momento della conclusione del contratto. Può
avere funzione di corrispettivo dell’eventuale recesso = caparra penitenziale. Se chi recede è parte
che l’ha data, la perde; se chi recede è ci l’ha ricevuta, deve restituire il doppio.
PRINCIPIO CONSENSUALISTICO
= il diritto si trasmette e si acquista per effetto del consenso delle parti legittimamente espresso.
Grazie a questo principio il solo accordo ha il potere di trasferire la proprietà: l’acquirente è
proprietario dal momento della conclusione del contratto purché consenso sia legittimamente
manifestato.
Si esigono correttivi che assicurino certezza situazioni giuridiche —> regole che risolvono conflitto
tra più acquirenti dello stesso bene facendo prevalere diritto di chi per primo acquista il possesso,
per primo trascrive atto di acquisto di un immobile o mobile registrato, per primo notifica cessione
a debitore ceduto.
Art. 1155 <<ACQUISTO DI BUONA FEDE E PRECEDENTE ALIENAZIONE AD ALTRI: Se taluno
con successivi contrattialiena a più persone un bene mobile, quella tra esse che ne ha acquistato
in buona fede il possesso è preferita alle altre, anche se il suo titolo è di data posteriore.>>
Art. 2644 <<EFFETTI DELLA TRASCRIZIONE: Gli atti enunciati nell'articolo precedente non
hanno effetto riguardo ai terzi che a qualunque titolo hanno acquistato diritti sugli immobili in base
a un atto trascritto o iscritto anteriormente alla trascrizione degli atti medesimi.Seguita la
trascrizione, non può avere effetto contro colui che ha trascritto alcuna trascrizione o iscrizione di
diritti acquistati verso il suo autore, quantunque l'acquisto risalga a data anteriore.>>
Art. 1265 <<EFFICACIA DELLA CESSIONE RIGUARDO AI TERZI: Se il medesimo credito ha
formato oggetto di più cessioni a persone diverse, prevale la cessione notificata per prima al
debitore, o quella che è stata prima accettata dal debitore con atto di data certa, ancorché essa sia
di data posteriore. La stessa norma si osserva quando il credito ha formato oggetto di costituzione
di usufrutto o di pegno.>>
Contratti traslativi della proprietà —> principio applicato ad alienazione cosa specifica o massa
determinata. Per determinare prezzo o altri effetti però cose devono essere numerate, pesate,
misurate.
Art. 1377 <<TRASFERIMENTO DI UNA MASSA DI COSE: Quando oggetto del trasferimento è
una determinata massa di cose, anche se omogenee, si applica la disposizione dell'articolo
precedente, ancorché, per determinati effetti, le cose debbano essere numerate, pesate o
misurate.>>
Principio NON applicato a trasferimento di cosa generica. Proprietà si trasmette solo con
individuazione. Operazione deve essere fatta d’accordo tra le parti o nei modi stabiliti. Se cose
devono essere trasportate individuazione avviene mediante consegna al trasportatore.
Art. 1378 <<TRASFERIMENTO DI COSA DETERMINATA SOLO NEL GENERE: Nei contratti che
hanno per oggetto il trasferimento di cose determinate solo nel genere, la proprietà si trasmette
con l'individuazione fatta d'accordo tra le parti o nei modi da essi stabiliti. Trattandosi di cose che
devono essere trasportate da un luogo a un altro, l'individuazione avviene anche mediante la
consegna al vettore o allo spedizioniere.>>
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Se consegna sia o no adempimento è deciso in base ad art.1178.
Art. 1178 <<OBBLIGAZIONE GENERICA: Quando l'obbligazione ha per oggetto la prestazione di
cose determinate soltanto nel genere, il debitore deve prestare cose di qualità non inferiore alla
media.>>
CRITERI INTERPRETATIVI: in gran parte sono extra-legali. Criteri di comprensione della lingua
parlata, scritta, comunicazione non verbale. Legislatore stabilisce criteri propri.
Si attribuisce significato che espressioni hanno secondo usi interpretativi del luogo in cui contratto
è concluso, significato più conveniente alla natura e all’oggetto del contratto oppure significato
meno sfavorevole a chi ha predisposto la causa.
Art. 1368 <<PRATICHE GENERALI INTERPRETATIVE: Le clausole ambigue s'interpretano
secondo ciò che si pratica generalmente nel luogo in cui il contratto è stato concluso. Nei contratti
in cui una delle parti è un imprenditore, le clausole ambigue s'interpretano secondo ciò che si
pratica generalmente nel luogo in cui è la sede dell’impresa.>>
Art. 1369 <<ESPRESSIONI CON PIÙ SENSI: Le espressioni che possono avere più sensi
devono, nel dubbio, essere intese nel senso più conveniente alla natura e all'oggetto del
contratto.>>
Art. 1370 <<INTERPRETAZIONE CON L’AUTORE DELLA CLAUSOLA: Le clausole inserite nelle
condizioni generali di contratto o in moduli o formulari predisposti da uno dei contraenti
s'interpretano, nel dubbio, a favore dell’altro.>>
Se tutte le suddette regole falliscono si usa regola generale che realizza equo contemperamento
degli interessi delle due parti o minimo sacrificio per l’obbligato.
Art. 1371 <<REGOLE FINALI: Qualora, nonostante l'applicazione delle norme contenute in questo
capo, il contratto rimanga oscuro, esso deve essere inteso nel senso meno gravoso per l'obbligato,
se è a titolo gratuito, e nel senso che realizzi l'equo contemperamento degli interessi delle parti, se
è a titolo oneroso.>>
Punti di riferimento sono sempre quelli della buona fede: usi, natura dell’affare, equità.
Se un contraente ha inteso accordo in modo diverso ha sbagliato, ha usato segni che tradivano
sua interna intenzione o ha attribuito a parole della controparte un significato erroneo. Errore che
vizia manifestazione o stessa formazione di volontà.
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INTEGRAZIONE DEL CONTRATTO= procedimento che su base accordo manifestato tra le parti
ne completa il contenuto o ne determina compiutamente gli effetti.
Dichiarazione di nomina come procura o accettazione devono rivestire stessa forma usata per
conclusione del contratto anche quando non è prescritta dalla legge.
In caso di mancata nomina del terzo o di nomina invalida/tardiva —> contratto produce suoi effetti
tra i contraenti originari.
Art. 1405 <<EFFETTI DELLA MANCATA DICHIARAZIONE DI NOMINA: Se la dichiarazione di
nomina non è fatta validamente nel termine stabilito dalla legge o dalle parti, il contratto produce i
suoi effetti fra i contraenti originari.>>
Effetto successione può verificarsi senza o contro la volontà di entrambe le parti. Nel caso di
locazione di un’abitazione quando inquilino sia coniugato, in sede di separazione personale
giudice può assegnare casa familiare a coniuge del conduttore= CESSIONE LEGALE contratto.
IL SUBCONTRATTO
Ipotesi di subcontratto= non intende realizzare sostituzione nel primo contratto ma costituire
situazione nuova, derivata da quella esistente, tra una parte e un terzo. Es. sublocazione.
Duplice problema:
1. Stabilire se contratto originario attribuisce tale facoltà al contraente o sia necessario consenso
dell’altra parte. Ci sono casi in cui consenso non occorre e molti altri in cui invece è necessario
(locazione di immobili ad uso abitativo).
Art. 1594 <<SUBLOCAZIONE O CESSIONE DELLA LOCAZIONE: Il conduttore, salvo
patto contrario, ha facoltà di sublocare la cosa locatagli, ma non può cedere il contratto
senza il consenso del locatore. Trattandosi di cosa mobile, la sublocazione deve essere
autorizzata dal locatore o consentita dagli usi.>>
Art. 1624 <<DIVIETO DI SUBAFFITTO. CESSIONE DELL’AFFITTO: L'affittuario non può
subaffittare la cosa senza il consenso del locatore. La facoltà di cedere l'affitto comprende
quella di subaffittare; la facoltà di subaffittare non comprende quella di cedere l'affitto.>>
2. Vedere se subcontratto fa nascere rapporti diretti tra primo contraente e terzo subcontraente,
es. locatore e subconduttore.
7. LA RAPPRESENTANZA. LA PROCURA.
Molti contratti stipulati direttamente da parti interessate ma molti di più quelli che da una parte sono
stipulati da un rappresentante. Modo di stipulazione considerati particolare modo di produzione
degli effetti del contratto: rappresentante ha potere di sostituirsi al rappresentato e manifesta
volontà e forma un accordo che produce effetti nella sfera giuridica del rappresentato.
RAPPRESENTATO= non è un terzo, ma parte sostanziale del contratto.
Art. 1387 <<FONTI DELLA RAPPRESENTANZA: Il potere di rappresentanza è conferito dalla
legge ovvero dall’interessato.>>
Rappresentante può agire solo nei limiti della procura e nell’interesse del rappresentato. Diverse
sono conseguenze per violazione di questi criteri.
FALSO PROCURATORE= rappresentante eccede limiti procura o non la possiede.
Art. 1398 <<RAPPRESENTANZA SENZA POTERE: Colui che ha contrattato come
rappresentante senza averne i poteri o eccedendo i limiti delle facoltà conferitegli, è responsabile
del danno che il terzo contraente ha sofferto per avere confidato senza sua colpa nella validità del
contratto.>>
Se rappresentante limiti della procura o ne è sprovvisto siamo nel caso di ECCESSO DAL
POTERE, manca legittimazione, potere di agire in nome e con effetti altrui.
Solo la RATIFICA può determinare efficacia contratto nei confronti del rappresentato.
A. ratifica espressa= dichiarazione che abbia forma richiesta per la procura con cui
rappresentante fa propri effetti del contratto.
B. ratifica tacita= pura e semplice spontanea esecuzione del contratto. Suppone che contratto
abbia forma libera.
Se manca la ratifica contratto è inefficace:
- nei confronti del rappresentato perché mancava potere di rappresentanza
- nei confronti del rappresentate perché non ha agito in nome proprio e non è parte del contratto.
Resta responsabilità precontrattuale del falso rappresentante che ha violato dovere di correttezza,
buona fede oggettiva, e deve risarcire danni dell’altra parte per aver confidato senza colpa, in
buona fede soggettiva, nella efficacia del contratto (non nella validità).
Art. 1890 <<ASSICURAZIONE IN NOME ALTRUI: Se il contraente stipula l'assicurazione in nome
altrui senza averne il potere, l'interessato può ratificare il contratto anche dopo la scadenza o il
verificarsi del sinistro. Il contraente è tenuto personalmente ad osservare gli obblighi derivanti dal
contratto fino al momento in cui l'assicuratore ha avuto notizia della ratifica o del rifiuto di questa.
Egli deve all'assicuratore i premi del periodo in corso nel momento in cui l'assicuratore ha avuto
notizia del rifiuto della ratifica.>>
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Rappresentato subisce effetti dell’atto concluso dal falso procuratore solo quando abbia dato
causa con proprio comportamento ad una apparente legittimazione= APPARENZA IMPUTABILE.
Secondo criterio di tutela dell’affidamento, rischio apparenza sopportato da chi l’ha determinata e
ne è responsabile.
Violazione regola per cui rappresentante deve agire nell’interesse del rappresentato= ABUSO DI
POTERE. Poter c’è ma usato in modo deviante dallo scopo. Contratto non è inefficace dall’origine,
produce suoi effetti ma rappresentato ha potere di chiedere annullamento. Ipotesi di conflitto
d’interesse e contratto con se stesso.
Procura è di regola revocabile, ma REVOCA va portata a conoscenza dei terzi con mezzi idonei
altrimenti contratto produce effetti per rappresentato anche se rappresentante non aveva potere
—> tutela dell’AFFIDAMENTO DEI TERZI.
ACCORDO SIMULATORIO
Simulazione= operazione che richiede:
- stipulazione di un contratto
- un accordo in base al quale quel contratto è solo apparente, destinato a non avere effetto tra le
parti= accordo simulatorio.
- se le parti non si sono accordate per simulare stipulazione del contratto, a regolare rapporti
resta unica volontà manifestata, ovvero contratto concluso. Non conta che una parte non
intendesse in realtà vincolarsi= riserva mentale non ha rilevanza giuridica.
1. I terzi pregiudicati dalla simulazione possono farla valere nei confronti delle parti. Es. ho un
credito verso A che non adempie, quindi avvio esecuzione su bene di cui si è simulata
alienazione.
2. Né le parti, né aventi causa o creditori del simulato alienante possono opporre la simulazione
ai terzi che in buona fede soggettiva hanno acquistato diritti dal titolare apparente, salvi effetti
trascrizione. Non è richiesto titolo oneroso.
3. Non può essere opposta la simulazione ai creditori del simulato acquirente he abbiano in
buona fede iniziata l’esecuzione forzata. Es. ho comparato da B che aveva simulatamente
comprato da A. Creditori di B, in buona fede, hanno pignorato bene che credevano adesso
suo.
4. I creditori del simulato alienante possono far valere simulazione che pregiudica loro diritti.
Anche creditori del simulato acquirente possono aver fatto conto sul bene. Se hanno costituito
ipoteca, pegno o hanno iniziato esecuzione, si cade nei casi 2 e 3. Se sono creditori
CHIROGRAFARI (= non assistiti da particolari garanzie reali o personali) soccombono di fronte
a creditori del simulato alienante cui credito sia però anteriore a simulata alienazione.
REGOLA SULLA PROVA: è sempre ammissibile prova per testimoni della simulazione. Stesso
vale per parti che vogliano dimostrare illiceità/nullità del contratto simulato.
Art. 1417 <<PROVA DELL SIMULAZIONE: La prova per testimoni della simulazione è
ammissibile senza limiti, se la domanda è proposta da creditori o da terzi e, qualora sia diretta a far
valere l'illiceità del contratto dissimulato, anche se è proposta dalle parti.>>
IL TRUST.
Sistema anglosassone del trust dove un soggetto, trustee, acquista proprietà del bene vincolata
allo scopo del trust. Beneficiario del trust ha suo diritto sulla cosa ma protetta da alcune azioni.
Proprietà è divisa in due:
- proprietà formale o di gestione del fiduciario, vincolato alla fiducia;
- proprietà sostanziale dell’interessato.
Anche in Italia sono riconoscibili i trust stipulati nei Paesi che li prevedono. Considerato valido
anche trust stipulato nel nostro ordinamento.
TRUST= rapporti giuridici istituiti da una persona, il costituente, qualora beni siano stati posti sotto
controllo di un trustee nell’interesse di un beneficiario o per fine specifico.
Caratteristiche del Trust:
1. beni del trust costituiscono massa distinta e non fanno parte del patrimonio del trustee
2. beni del trust sono intestati a nome del trustee o di un’altra persona per conto del trustee
3. trustee è investito del potere e onerato dell’obbligo di cui deve rendere conto, di amministrare,
gestire, disporre beni secondo termini del trust e norme particolari impostegli dalla legge.
A. VALIDITÀ E INVALIDITÀ
Dicendo che contratto è valido diciamo che:
- si è trasformato in modo conforme a quanto prescrive la legge, esistono requisiti e non ha difetti
- contratto è idoneo a produrre effetti stabili, resistenti.
Dicendo che contratto è invalido diciamo che:
- si è formato in modo difforme rispetto a quanto prescrive la legge, mancano requisiti essenziali o
sono viziati
- contratto è inidoneo a produrre effetti (nullo) o non è idoneo a produrre effetti stabili
(annullabile)
Validità e invalidità non da intendere come semplice efficacia o meno del contratto. Da invalidità
può derivare sia inefficacia che efficacia: contratto invalido può essere efficace (annullabile, finché
non è annullato); contratto valido può essere inefficace (es. sottoposto a condizione sospensiva o
a termine iniziale o perché stipulato da soggetto che non ha potere di farlo) o diventare inefficace
(scatta condizione risolutiva, si cade in ipotesi di scioglimento, ecc).
Simulazione —> contratto è inefficace tra le parti per effetto della stessa volontà dei contraenti ma
può produrre effetti verso terzi.
B. SCIOGLIMENTO
Non suppone alcune idea di idoneità contratto (è valido), ma cessa di produrre effetti, rapporto si
scioglie, per:
1. concorde volontà delle parti, è un nuovo accordo che libera parti del vincolo precedente
2. recesso di una delle parti nei casi stabiliti dalla legge o previsti nel contratto stesso
3. risoluzione contratto per inadempimento, impossibilità sopravvenuta, onerosità eccessiva
sopravvenuta.
Art. 1453 <<RISOLUBILITÀ DEL CONTRATTO PER INADEMPIMENTO: Nei contratti con
prestazioni corrispettive, quando uno dei contraenti non adempie le sue obbligazioni, l'altro
può a sua scelta chiedere l'adempimento o la risoluzione del contratto, salvo, in ogni caso,
il risarcimento del danno. La risoluzione può essere domandata anche quando il giudizio è
stato promosso per ottenere l'adempimento; ma non può più chiedersi l'adempimento
quando è stata domandata la risoluzione. Dalla data della domanda di risoluzione
l'inadempiente non può più adempiere la propria obbligazione.>>
2. NULLITÀ E ANNULLABILITÁ
Si predispongono due reazioni diverse alla difformità del contratto da modello previsto dalla legge.
Contratto è viziato. Si è sempre distinto tra
- invalidità che operava automaticamente: IPSO JURE= NULLITÀ. Contratto nullo non produce
effetti giuridici. Imprescrittibile. Insanabile. Dichiarata, rilevata d’ufficio, dal giudice o da chiunque
ne abbia interesse. —> Mancanza di un elemento essenziale, violazione di norme imperative,
nullità virtuali.
- invalidità che per operare aveva bisogno di iniziativa= ANNULLABILITÀ. Produce effetti finché
non viene pronunciato annullamento, ma annullamento ha effetto retroattivo fin dal momento
della sua costituzione. Si prescrive. Situazione di pendenza non può durare all’infinito. Come si
chiede annullamento si può anche convalidare. Può essere solo la parte nel cui interesse è
posta la norma sull’annullamento che la può far valere. Giudice non lo può pronunciare d’ufficio.
—> Ipotesi di incapacità e ipotesi in cui consenso sia viziato= errore, dolo e violenza.
• ERRORE= si può chiedere annullamento quando lo si è stipulato per errore. Ha rilevanza
limitata. Errore deve essere ESSENZIALE e legge dice quali sono i casi e
RICONOSCIBILE ALL’ALTRO CONTRAENTE, l’altro doveva avvedersi che stavo
sbagliando. Se errore è mio e l’altro non poteva accorgersene, l’errore non ha rilevanza.
• DOLO= inganno, truffa. Deve essere inganno DETERMINANTE.
• VIOLENZA= non fisica ma morale, minaccia. Estorsione. Minaccia di un male ingiusto e
notevole.
Due sottoinsiemi che sono due regimi diversi da punto di vista degli effetti e della disciplina perché
sono diverse le cause di ciascuno. Diversa la ratio, il perché.
NULLITÀ
Cause hanno a che vedere con lo sfavore dell’ordinamento giudico verso un certo contratto perché
ha contenuto invalido o è strutturalmente incompleto, manca uno degli elementi essenziali. Sono
contratti a non andare bene. Interessi pubblici di ordinamento.
1. contratto nullo è contratto totalmente originariamente inefficace. Strutturalmente inidoneo a
produrre effetti, sterile, da principio.
2. sentenza che afferma nullità è dichiarativa, si limita a fotografare, dichiarare una situazione già
esistente
3. legittimazione all’azione: accertamento della nullità può essere chiesto da chiunque ne abbia
interesse, interessato a tenere pronuncia di nullità.
4. azione di nullità è azione imprescrittibile= no soggetta a prescrizione, in ogni tempo si può
chiedere dichiarazione di nullità del contratto.
5. contratto nullo non può essere in nessun modo sanato. Contratto strutturalmente viziato. Non
può essere riconosciuto in nessun modo. Fattispecie originaria è insanabile.
6. difetti contratto mettono in gioco interessi superiori a quelli delle parti, interessi generali,
superprotetti.
Art. 1418 <<CAUSE DI NULLITÀ DEL CONTRATTO: Il contratto è nullo quando è contrario a
norme imperative, salvo che la legge disponga diversamente. Producono nullità del contratto la
mancanza di uno dei requisiti indicati dall'articolo 1325, l'illiceità della causa, l'illiceità dei motivi nel
caso indicato dall'articolo 1345 e la mancanza nell'oggetto dei requisiti stabiliti dall'articolo 1346. Il
contratto è altresì nullo negli altri casi stabiliti dalla legge.>>
Fondamento della nullità sta nella votazione di una norma inderogabile che regola esercizio
dell’autonomia privata.
Contratto è nullo per:
1. mancanza di uno degli elementi fondamentali (art. 1325)
2. illiceità del contratto prodotta da
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- illiceità causa
- illiceità oggetto
- illiceità motivo (art. 1345)
- illiceità condizione (art. 1354)
3. altri casi stabiliti da legge (art. 1418)
Ogni volta che contratto viola norma imperativa è nullo salvo diversa disposizione di legge. Nullità
non ha bisogno di essere stabilita di volta in volta.
Nullità ha fondamento generale.
ANNULLABILITÀ
Ha funzione non di colpire un negozio che non va bene ma di proteggere uno dei contraenti perché
contraente è un incapace, un soggetto che non è in grado di concludere un contratto per la sua
condizione o perché volontà del contraente non si è formata in modo corretto, magari è stato
ingannato, destinatario di pubblicità ingannevole magari. Eliminare effetti contratto per tutelare
contraente. Tutela di interessi sostanzialmente privati.
1. contratto annullabile si caratterizza per inefficacia eventuale, successiva alla sua conclusione,
quando viene concluso comincia subito a produrre effetti. Contratto idoneo a produrre effetti
definitivi ma fragili, che possono consolidarsi e diventare irredimibili solo con decorso di altre
circostanze. Semmai è sentenza di annullamento ad annullarne gli effetti. Alle parti è dato
potere di chiederne cessazione effetti.
2. sentenza che pronuncia annullamento è costitutiva, ovvero incide effettualmente sul contratto
originariamente efficace e che da quel momento cessa di generare effetti. Cambia la
situazione.
3. solo la parte nel cui interesse è previsto annullamento del contratto lo può richiedere. Es. in
caso di inganno, solo il contraente ingannato può chiedere annullamento.
4. azione si prescrive, in 5 anni. Solo entro 5 anni parte può chiedere annullamento. Art. 1442.
Decorrenza di questo termine è diversa a seconda della ragione per cui si chiede
annullamento. Es. contratto concluso da minorenne: termine dei 5 anni decorre dal
compimento della maggiore età.
5. contratto annullabile può essere sanato. Parte nel cui interesse legge prevede annullamento
resosi conto dell’inganno, volendo comunque dare corso al contratto, legge consente al
contraente di sanare il contratto. Lo si fa con la CONVALIDA del contratto. Parte protetta d
ordinamento può in modo espresso o tacito salvare il contratto, riconoscendo che contratto è
invalido ma intende comunque avvalersi degli effetti, oppure dando esecuzione al contratto pur
essendo consapevoli della causa di annullamento.
6. difetti contratto pongono problema di tutela degli interessi particolari di una sola parte delle
contraenti.
7. NO definizione generale del fondamento dell’annullabilità. Si hanno singole e tassative cause
di annullamento.
Art. 1425 <<INCAPACITÀ DELLE PARTI: Il contratto è annullabile se una delle parti era
legalmente incapace di contrarre. È parimenti annullabile, quando ricorrono le condizioni stabilite
dall'articolo 428, il contratto stipulato da persona incapace di intendere o di volere.>>
- Nel codice previsti anche altri casi di annullabilità del contratto.
4. CASUE DI ANNULLAMENTO.
Cause di 3 tipi:
1. incapacità delle parti= una parte era incapace al momento della conclusione del contratto.
2. vizi del consenso= devianze, problemi, interferenze nella formazione della volontà
contrattuale di una parte (minaccia, inganno..)
3. categoria residuale, per cause diverse. Es. rappresentanza in conflitto di interessi è contratto
annullabile.
Art. 1425 <<INCAPACITÀ DELLE PARTI: Il contratto è annullabile se una delle parti era
legalmente incapace di contrarre.È parimenti annullabile, quando ricorrono le condizioni stabilite
dall'articolo 428, il contratto stipulato da persona incapace di intendere o di volere.>>
Art. 428 <<ATTI COMPIUTI DA PERSONA INCAPACE D’INTENDERE O DI VOLERE: Gli atti
compiuti da persona che, sebbene non interdetta, si provi essere stata per qualsiasi causa, anche
transitoria, incapace d'intendere o di volere al momento in cui gli atti sono stati compiuti, possono
essere annullati su istanza della persona medesima o dei suoi eredi o aventi causa, se ne risulta
un grave pregiudizio all’autore. L'annullamento dei contratti non può essere pronunziato se non
quando, per il pregiudizio che sia derivato o possa derivare alla persona incapace d'intendere o di
volere o per la qualità del contratto o altrimenti, risulta la malafede dell'altro contraente. L'azione si
prescrive nel termine di cinque anni dal giorno in cui l'atto o il contratto è stato compiuto. Resta
salva ogni diversa disposizione di legge.>>
Si riferisce ad atti patrimoniali tra vivi esclusi i contratti. Per annullamento concluso da incapace di
fatto non è necessario pregiudizio ma solo stato di incapacità e malafede della controparte.
Malafede più evidente quando contratto sia anche gravemente pregiudizievole per incapace, ma
non deriva solo da quello. Contratto concluso da incapace naturale è annullabile solo se l’altra
parte ha approfittato dello stato di incapacità, era in malafede.
Stato di incapacità legale è sempre conoscibile dalla controparte quindi non è contemplato caso in
cui controparte sia in buona fede —> anche se c’è ignoranza è sempre ritenuta colpevole, dovuta
a negligenza.
Stato di incapacità naturale può capitare a chiunque e può essere più o meno conoscibile.
Se non ci fosse malafede, però, contratto non sarebbe annullabile. Diminuzione in qualche modo
della tutela dell’incapace perché si vuole al contempo proteggere anche buona fede della
controparte. Se si è in buona fede si fa affidamento sulla normalità della situazione.
—> Persona che in buona fede soggettiva, ignorando senza sua colpa condizione dell’altra
parte, conclude contratto con l’incapace è protetta perché ritiene attendibile dichiarazione ricevuta
dall’incapace. Si tutela suo affidamento.
Buona fede si presume, deve essere altra parte a provare che era a conoscenza dell’incapacità.
Art. 1426 <<RAGGIRI USATI DAL MINORE: Il contratto non è annullabile, se il minore ha con
raggiri occultato la sua minore età; ma la semplice dichiarazione da lui fatta di essere maggiorenne
non è di ostacolo all'impugnazione del contratto.>>
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Dimostra che annullabilità come istituto giuridico vuole proteggere interessi di natura privata. Da
una sorta di eccezione. Se ci fosse interesse ordinamento giuridico affinché minori non concludano
contratti ci dovrebbe essere comunque annullabilità. Se invece minore usa raggiri ad essere
truffata è controparte, in più se minore ha usato raggiri non è tanto incapace, non ha bisogno di
tutela, anzi.
Art. 1427 <<ERRORE, VIOLENZA, DOLO: Il contraente, il cui consenso fu dato per errore, estorto
con violenza o carpito con dolo, può chiedere l'annullamento del contratto secondo le disposizioni
seguenti.>>
C’è stato consenso, ma frutto di un processo viziato. Parte legata a un contratto al quale non
avrebbe consentito se non si fosse verificato errore, violenza o dolo.
ERRORE
Errore non definito da codice. Inteso come falsa rappresentanze della realtà. Contraente crede una
cosa invece realtà è diversa. Es1. attore professionista tramite agente negozia scrittura credendo
che si tratti di un film invece è per uno spot pubblicitario. Es2. compro quote società a
responsabilità limitata. In realtà ci sono fondi neri, contabilità occulta, no patrimonio immobiliare,
ecc. Es3. compro macchina perché mi è stata illustrata in un certo modo invece ci accorgiamo che
prestazioni non sono quelle che ci aspettavamo.
Discrepanza tra aspettative e realtà. NON sempre però errore è rilevante.
Si considerano due tipi di errori:
1. Errore-vizio o errore-motivo= caso in cui una persona viene indotta a contrarre a causa di un
errore. Errore-vizio —> errore che vizia la formazione della volontà; errore-motivo —> errore
che motiva, determina a contrarre.
2. Errore ostativo= errore nella manifestazione della volontà o nella sua trasmissione. In caso di
errore ostativo si forma coincidenza di dichiarazioni e quindi che non corrisponde alla reale
volontà della parte che ha sbagliato: divergenza tra volontà e dichiarazione. Si equipara
trattamento errore ostativo quello dell’errore-vizio, causa di annullabilità del contratto purché
essenziale e riconoscibile all’altra parte.
Art. 1428 <<RILEVANZA DELL’ERRORE: L'errore è causa di annullamento del contratto quando
è essenziale ed è riconoscibile dall'altro contraente.>>
Ci si preoccupa di contenere rilevanza errore. Per produrre annullabilità errore deve essere
essenziale e riconoscibile dall’altro contraente.
1. ERRORE ESSENZIALE:
Art. 1429 <<ERRORE ESSENZIALE: L'errore è essenziale: 1) quando cade sulla natura o
sull'oggetto del contratto; 2) quando cade sull'identità dell'oggetto della prestazione ovvero sopra
una qualità dello stesso che, secondo il comune apprezzamento o in relazione alle circostanze,
deve ritenersi determinante del consenso; 3) quando cade sull'identità o sulle qualità della persona
dell'altro contraente, sempre che l'una o le altre siano state determinanti del consenso; 4) quando,
trattandosi di errore di diritto, è stata la ragione unica o principale del contratto.>>
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Concetto che implica che:
a) errore sia determinante per il consenso
b) errore riguardi certe circostanze.
Si riconoscono 4 casi di errore essenziale:
1. Errore sulla natura o sull’oggetto del contratto. Errore sulla natura riguarda causa
contratto. Errore sull’oggetto si riferisce a prestazioni su cui verte accordo, complesso delle
prestazioni che determina senso contratto. Distinzione sfumata. Si crede di firmare per una
cosa invece si firma per qualcos’altro. Errore cade sulla prestazione. Es. si decide di associarsi
ad una associazione pensando che sia società (errore su natura contratto).
2. Errore sull’identità dell’oggetto della prestazione o su qualità dell’oggetto. Deve essere
determinante per il consenso. ERRORE SUL VALORE: se errata valutazione dipende da errore
sulla qualità contratto è annullabile. Se si valuta male un oggetto di cui si conoscono le qualità
il contratto non è annullabile. Rischio operazione economica è carico dei contraenti salvi casi
di dolo o della rescissione per stato di bisogno o pericolo. Es. compro copia dipinto credendo
che sia originale. Oggetto prestazione è la copia ma io mi sono falsamente rappresentato che
sia quadro originario. Qualità dell’oggetto della prestazione —> credo di comprare olio
extravergine di oliva invece è olio normale. ERRORE DI CALCOLO: contratto non annullabile
ma soggetto a rettifica.
Art. 1430 <<ERRORE DI CALCOLO: L'errore di calcolo non dà luogo ad annullamento del
contratto, ma solo a rettifica, tranne che, concretandosi in errore sulla quantità, sia stato
determinante del consenso.>>
3. Errore sull’identità o sulle qualità dell’altro contraente (determinanti per il consenso).
Importante natura e contenuto e contratto. Se scambio persona non posso far valere mio
errore. Se però stipulo pagamento a lunga scadenza, identità del compratore più o meno
affidabile/solvibile può essere rilevante. Ci sono contratti che per natura si basano su fiducia
nella persona (di società, di mandato, di opera professionale..). ERRORE SU QUALITÀ—>
assumo calciatore per pubblicizzare uno sciampo, si scopre però che calciatore ha
parrucchino, non ha i capelli (qualità)
4. Errore di diritto (ragione unica o principale del contratto). Ignoranza di una norma giuridica o
fraintendimento suo contenuto possono esser determinanti per consenso. Ignoranza mi
consente di annullare contratto, non di sottrarmi ad applicazione della legge. Es. ho letto piano
regolatore, mi sembra che terreno sia edificabile, compro un terreno in quella zona, invece
avevo capito male. Errore indotto da falsa interpretazione giuridica.
Ci sono casi in cui errore è determinante ma non è essenziale perché riguarda circostanze
diverse da quelle previste. Problema dei motivi individuali che spesso sono determinanti. Motivi
erronei non sono rilevanti nel contratto (ERRORE SUI MOTIVI). Si realizza tutela della controparte
che non ha onere di informarsi su ragioni per cui l’altra parte si è decisa al contratto.
Regola NON vale per atti di liberalità, quindi donazione riceve disciplina simile a testamento.
2. ERRORE RICONOSCIBILE:
Art. 1431 <<ERRORE RICONOSCIBILE: L'errore si considera riconoscibile quando, in relazione
al contenuto, alle circostanze del contratto ovvero alla qualità dei contraenti, una persona di
normale diligenza avrebbe potuto rilevarlo>>
Errore considerato riconoscibile da altro contraente quando in relazione a contenuto, circostanze,
qualità contratto e contraenti, una persona di normale diligenza avrebbe potuto rilevarlo.
Controparte tutelata quando non ha elementi che le facciano rilevare errore dell’altra parte.
VIOLENZA
Art. 1434-1438. VIOLENZA MORALE = MINACCIA portata dall’altra parte per estorcere consenso
al contratto. Se male è fisico invece il contratto è nullo. Si tratta di violenza psicologica: coazione
psicologica che lede, menoma libertà di determinarsi di uno dei contraenti.
Art. 1434 <<VIOLENZA: La violenza è causa di annullamento del contratto, anche se esercitata
da un terzo>>
Minaccia può anche essere rivolta ai beni —> anche minaccia patrimoniale è contemplata.
Art. 1435 <<CARATTERI DELLA VIOLENZA: La violenza deve essere di tal natura da fare
impressione sopra una persona sensata e da farle temere di esporre sé o i suoi beni a un male
ingiusto e notevole. Si ha riguardo, in questa materia, all'età, al sesso e alla condizione delle
persone.>>
IL TIMORE: violenza deve derivare da fatto umano finalizzato a provocare conclusione del
contratto, minaccia che proviene dall’esterno. Minaccia distingue violenza da timore, NON causa di
annullamento anche se ha determinato volontà di contrarre. Situazione psicologica in cui si trova
persona che immagina o prevede male che la potrà colpire. Se timore è indotto dall’esterno per
effetto di una minaccia siamo nello schema della violenza morale (—> annullabilità), se non è in
relazione con minaccia altrui ma endogeno allora alterazione psicologica non è rilevante come
vizio del volere nell’ambito del contratto.
Confine incerto tra violenza e timore quando relazione tra persone tale che una incute timore
all’altra. Atteggiamento costantemente minaccioso può avvicinarsi a violenza.
Sicuramente TIMORE REVERENZIALE NON rientra nel campo della violenza= pura situazione
psicologica di soggezione verso una persona.
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Art. 1437 <<TIMORE REVERENZIALE: Il solo timore riverenziale non è causa di annullamento
del contratto>>
Timore può essere rilevante se controparte se ne accorge e ne approfitta= violazione del dovere di
correttezza nelle trattative. Parte in malafede potrà essere obbligata a risarcimento del danno (art.
1337)
DOLO
Art. 1439 <<DOLO: Il dolo è causa di annullamento del contratto quando i raggiri usati da uno dei
contraenti sono stati tali che, senza di essi, l'altra parte non avrebbe contrattato.Quando i raggiri
sono stati usati da un terzo, il contratto è annullabile se essi erano noti al contraente che ne ha
tratto vantaggio.>>
= raggiro usato da uno dei contraenti per carpire consenso, per indurre altra parte a contrarre.
Richiedere raggiro= richiedere che una parte si sia positivamente data da fare per ingannare
l’altra. Non basta reticenza su difetti della cosa venduta e nemmeno è in dolo contraente che si
accorge di un errore dell’altra parte su qualità oggetto ma non la informa (—> ci potrà essere
annullamento per errore se è essenziale e risarcimento danno per responsabilità precontrattuale).
Si ritiene accettabile certo imbonimento e ogni parte sa che deve soppesare bene ciò che racconta
controparte —> piccolo inganno chiamato DOLUS BONUS.
Altro limite a rilevanza dolo: se autore dei raggiri è un terzo contratto è annullabile solo se
controparte ne era a conoscenza e ne ha tratto vantaggio. Preoccupazione di equilibrare
protezione delle due parti: controparte che riceve dichiarazione e ignora che autore è stato
ingannato è in posizione degna di tutela —> ha fatto affidamento in buona fede su quanto gli
veniva manifestato.
Non si ha norma simile per la violenza perché interesse leso è ritenuto degno di una tutela
incondizionata. Non esiste ipotesi di buona fede della controparte.
6. LA TUTELA DELL’AFFIDAMENTO
Si realizza sempre equilibrio di due interessi contrapposti:
• interesse della parte il cui consenso è viziato. Non interesse connesso pregiudizio economico
ricevuto con contratto, ma interesse a non vedersi legato a vincoli contrattuali che non
corrispondono a propria volontà. Stesso principio dell’autonomia: nessuna modificazione sfera
giuridica può prodursi per un soggetto senza suo consenso = TUTELA DELLA VOLONTÀ.
• interesse controparte che ha regolato suoi atti in conformità con dichiarazione ricevuta.
Occorre dare importanza alla dichiarazione —> chi dichiara e tiene comportamento che significa
impegno ne deve portare rischio = principio di auto-responsabilità che risponde a esigenze di
serietà nella contrattazione.
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IL CRITERIO DELL’AFFIDAMENTO
Tentativo di equilibrare due esigenze riassunto nella tutela dell’affidamento. Protezione della
volontà è limitata dove si riconosce esigenza di proteggere parte cha ha fatto affidamento su
dichiarazione emessa da controparte. Criterio visibile in ogni tipo di annullamento:
- disciplina dei vizi del volere —> principio vi ha influenza diffusa ma lo si vede bene a) nella
regola che limita rilevanza errore a errore essenziale ed esclude errore sui motivi; b) nella regola
che da rilevanza solo a errore riconoscibile; c) nella regola che limita rilevanza del dolo del
terzo.
- incapacità legale —> si intravede nella norma su raggiri usati da minore.
- incapacità naturale —> equilibrio si sposta a favore delle esigenze oggettive di certezza del
traffico. Malafede della controparte consente l’azione. Se invece controparte è in buona fede
contratto vale. Art. 428 applicabile a contratti conclusi in uno stato di completo obnubilamento
(che se è palese porta a nullità contratto).
- contratto concluso da procuratore in conflitto di interessi con rappresentato —
>Annullabilità solo se conflitto è riconosciuto o conoscibile dal terzo.
- contratto con se stesso —> Art. 1395 <<CONTRATTO CON SE STESSO: È annullabile il
contratto che il rappresentante conclude con se stesso, in proprio o come rappresentante di
un'altra parte, a meno che il rappresentato lo abbia autorizzato specificamente ovvero il
contenuto del contratto sia determinato in modo da escludere la possibilità di conflitto d'interessi.
L'impugnazione può essere proposta soltanto dal rappresentato.>>
Problema affidamento non si pone: per evitare annullamento occorre che rappresentante dia
stato autorizzato a contrarre con se stesso o che contenuto contratto fosse predeterminato in
modo da escludere conflitto.
- NO tutela affidamento se annullabilità è conseguenza della violazione di un divieto. Es. atti
vietati ai genitori, al tutore e divieti stabiliti da legge. Elemento di illiceità del contratto.
Art. 1471 <<DIVIETI SPECIALI DI COMPRARE: Non possono essere compratori
nemmeno all'asta pubblica, né direttamente né per interposta persona: 1) gli amministratori
dei beni dello Stato, dei comuni, delle province o degli altri enti pubblici, rispetto ai beni
affidati alla loro cura; 2) gli ufficiali pubblici, rispetto ai beni che sono venduti per loro
ministero; 3) coloro che per legge o per atto della pubblica autorità amministrano beni altrui,
rispetto ai beni medesimi; 4) i mandatari, rispetto ai beni che sono stati incaricati di
vendere, salvo il disposto dell'articolo 1395. Nei primi due casi l'acquisto è nullo; negli altri è
annullabile.>>
A principio di tutela dell’affidamento i ispira anche soluzione problemi relativi a posizione dei terzi
aventi causa= da chi acquista in forza di un contratto annullabile.
LEGITTIMAZIONE AD AGIRE.
Nullità è ASSOLUTA, può essere fatta valere da chiunque vi abbia interesse e può essere
rilevata d’ufficio.
Art. 1421 <<LEGITTIMAZIONE ALL’AZIONE DI NULLITÀ: Salvo diverse disposizioni di
legge la nullità può essere fatta valere da chiunque vi ha interesse e può essere rilevata
d'ufficio dal giudice.>>
Nullità stabilita in vista di esigenze di carattere generale. Es. vendita beni immobili conclusa senza
atto scritto non lede interesse particolare di venditore o compratore ma lede esigenza di avere
riflessione e certezza negli atti con cui si fa circolare proprietà su quei beni. Se interesse di una
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parte o di un terzo coincide con quello generale, parte e terzo sono legittimati a prendere iniziativa.
Chiunque ne abbia interesse può far valere nullità del contratto.
Annullabilità è RELATIVA, può essere fatta valere solo da parte nel cui interesse annullabilità è
stabilita dalla legge.
Art. 1441 <<LEGITTIMAZIONE: L'annullamento del contratto può essere domandato solo
dalla parte nel cui interesse è stabilito dalla legge. L’incapacità del condannato in istato di
interdizione legale può essere fatta valere da chiunque vi ha interesse.>>
Annullabilità per errore, violenza, dolo, incapacità è stabilita dalla legge nell’interesse della parte
che ha concluso contratto per effetto di un vizio del volere o in stato di incapacità. Modo in cui
contratto si è concluso contrasta solo con interesse particolare di una delle parti —> legge lascia
quindi la parte in questione libera di decidere se far cadere o meno il contratto.
ECCEZIONI
- Nullità RELATIVA: prevista a favore del cliente per contratti bancari conclusi da violazione delle
norme su trasparenza delle condizioni contrattuali e dei rapporti con i clienti o anche per
contratti di edizione.
- Annullabilità ASSOLUTA: in caso di incapacità derivano da interdizione legale.
LA CONVALIDA
In caso di annullabilità la stesa parte che potrebbe chiedere annullamento può produrre la
convalida con un atto unilaterale che contenga menzione:
1. del contratto
2. della causa di annullabilità
3. dichiarazione che si intende convalidarlo.
Art. 1444 <<CONVALIDA: Il contratto annullabile può essere convalidato dal contraente al quale
spetta l'azione di annullamento, mediante un atto che contenga la menzione del contratto e del
motivo di annullabilità, e la dichiarazione che s'intende convalidarlo. Il contratto è pure convalidato,
se il contraente al quale spettava l'azione di annullamento vi ha dato volontariamente esecuzione
conoscendo il motivo di annullabilità. La convalida non ha effetto, se chi l'esegue non è in
condizione di concludere validamente il contratto.>>
Convalida si ha anche tacitamente quando parte a conoscenza del vizio esegue volontariamente
contratto. Parte deve essere in condizione di concludere contratto —> se era incapace al momento
della conclusione non deve esserlo al momento della convalida (stesso vale per violenza subita,
ecc).
Nella nullità NON è ammessa convalida sia perché non può riparare difetto originario (mancanza),
sia perché decisione di una parte non può essere rilevante in una situazione che supera suo
interesse.
PRINCIPIO DI CONSERVAZIONE
Conversione contratto= applicazione di un principio di conservazione del contratto. Legislatore
tende a dare efficacia a decisioni assunte da privati e salvare atti di autonomia da essi compiuti
—> norme in tema di nullità parziale, annullabilità contratti plurilaterali, interpretazione oggettiva
contratto e in tema di clausole vessatorie in contratti di adesione e del consumatore.
INVALIDITÀ E INEFFICACIA
Rapporto tra invalidità e inefficacia diverso del contratto diverso nelle due forma di invalidità.
- Contratto privo di requisiti essenziali o illecito non può avere forza di legge tra le parti e non può
quindi produrre effetti.
- Nel contratto annullabile è in discussione interesse di una parte a cui è rimessa decisione se
togliere o no il contratto di mezzo. Solo azione e sentenza favorevole producono questo effetto.
Nullità= conseguenza giuridica del fatto previsto, non della sentenza che si limita a dichiarare
la nullità.
Se contratto è nullo dall’origine manca titolo per trasferimento diritti o per obbligazioni
previste. Effetti non si verificano e anche se prestazioni sono state eseguite si considerano
da sempre prive di fondamento.
Sentenza di nullità è dichiarativa (accerta situazione già esistente).
Annullamento= effetto della sentenza. Conseguenza giuridica dei fatti è solo l’annullabilità,
ovvero possibilità di ottenere annullamento. Annullamento deve essere domandato e
pronunciato.
Titolo dei trasferimenti e delle obbligazioni previste c’è fino a che non viene annullato.
Cancellato titolo con annullamento, annullamento ha efficacia retroattiva.
Sentenza di annullamento è costitutiva (produce annullamento).
LA PRESCRIZIONE
- Azione di nullità non si prescrive. Mancanza di titolo può essere accertata senza limiti di
tempo. Solo con usucapione si può diventare proprietari e solo con prescrizione delle azioni per
la ripetizione dell’indebito ci si può sottrarre all’obbligo di restituire.
Art. 1422 <<IMPRESCRITTIBILITÀ DELL’AZIONE DI NULLITÀ: L'azione per far
dichiarare la nullità non è soggetta a prescrizione, salvi gli effetti dell'usucapione e della
prescrizione delle azioni di ripetizione.>>
- Azione di annullamento si prescrive in 5 anni a partire dalla cessazione dell’incapacità
legale, della violenza, dalla scoperta dell’errore o del dolo o dalla conclusione del contratto.
Art. 1442 <<PRESCRIZIONE: L'azione di annullamento si prescrive in cinque anni.
Quando l'annullabilità dipende da vizio del consenso o da incapacità legale, il termine
decorre dal giorno in cui è cessata la violenza, è stato scoperto l'errore o il dolo, è cessato lo
stato d'interdizione o d'inabilitazione, ovvero il minore ha raggiunto la maggiore età. Negli
altri casi il termine decorre dal giorno della conclusione del contratto. L'annullabilità può
essere opposta dalla parte convenuta per l'esecuzione del contratto, anche se è prescritta
l'azione per farla valere.>>
Trascorso questo tempo titolo non può essere eliminato quindi effetti diventano definitivi (non più
annullabile). Solo se contratto non è stato eseguito parte che avrebbe potuto chiedere
annullamento ma ha lasciato passare termine di prescrizione può ancora respingere richiesta di
adempimento con una eccezione di annullabilità.
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EFFETTI VERSO TERZI
Diversa soluzione al problema della opponibilità per nullità e annullamento vero terzi.
Art. 1445 <<EFFETTI DELL’ANNULLAMENTO DEI TERZI: L'annullamento che non dipende da
incapacità legale non pregiudica i diritti acquistati a titolo oneroso dai terzi di buona fede, salvi gli
effetti della trascrizione della domanda di annullamento.>>
Annullamento che non dipenda da incapacità legale non pregiudica diritti dai terzi in buona fede a
titolo oneroso, salvi effetti della trascrizione della domanda. Esempio di tutela della buona fede
oggettiva.
Norma generale di salvaguardia del terzo non esiste nel caso di nullità. Si applica principio per
cui chi non è titolare di un diritto non può trasmetterlo ad altri.
Eccezione a questo principio nell’acquisto di mobili o immobili registrati, quando ci sia divario di più
di 5 anni tra trascrizione dell’atto impugnato e successiva trascrizione della domanda diretta ad
ottenere dichiarazione di nullità o annullamento per incapacità legale= PUBBLICITÀ SANANTE.
NULLITÀ PARZIALE
Art. 1419 <<NULLITÀ PARZIALE: La nullità parziale di un contratto o la nullità di singole clausole
importa la nullità dell'intero contratto, se risulta che i contraenti non lo avrebbero concluso senza
quella parte del suo contenuto che è colpita dalla nullità. La nullità di singole clausole non importa
la nullità del contratto, quando le clausole nulle sono sostituite di diritto da norme imperative.>>
Caso in cui nullità riguardi solo una parte del contratto o singole clausole. TUTTO il contratto è
nullo se i contraenti non lo avrebbero concluso senza la parte colpita da nullità.
Riferimento a ipotetica volontà di entrambi i contraenti —> bisogna stabilire se contratto privo della
parte nulla realizza egualmente interessi che entrambe le parti volevano raggiungere o se divenga
privo di senso o squilibrato a favore di una parte.
Regola non si applica quando clausole nulle sono sostituite di diritto da norme imperative.
ESEMPIO: se contratto di locazione immobile urbano prevede durata inferiore a quella stabilita
dalla legge clausola è nulla ma interesse che si vuole proteggere comminando nullità non sarebbe
tutelato facendo cadere tutto il contratto, ovvero togliendo a conduttore diritto a godere
dell’abitazione. Scopo legge si raggiunge solo facendo si che per effetto del contratto conduttore
possa utilizzare immobile per intera durata stabilita dalla legge, imponendo quindi validità intero
contratti nonostante nullità della clausola attraverso sostituzione clausola nulla con clausola
imposta da norma inderogabile.
Prevede uno dei limiti all’autonomia contrattuale (= libertà di determinare contenuto contratto).
Es. norme inderogabili a tutela del lavoro subordinato // norme su affitto dei fondi rustici. Se privati
vogliono realizzare quella causa contrattuale devono adeguarsi a imposizioni legge. Se si
discostano legislatore tiene ferma volontà essenziale espressa con contratto ma adegua effetti
contratto a modello che ritiene necessario realizzare.
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In un contratto plurilaterale (es. associazione o società) in cui prestazioni di ciascuna parte sono
dirette a conseguimento di uno scopo comune, nullità o annullabilità colpiscono vincolo di una sola
delle parti. Contratto intero cade o rimane a seconda che partecipazione invalida sia o meno da
ritenersi essenziale (secondo circostanze).
8. IL CONTRATTO ‘INIQUO’.
Diritto contratti si regge su principio dell’autonomia= parti sono libere di determinare contenuto
contratti e anche di stabilire ragioni di scambio che sembrano loro più appropriate. Principio di
rispetto del libero mercato che resiste finché legislatore non stabilisce un limite all’autonomia
contrattuale. Es. alle volte determinazione corrispettivo in denaro non libera ma deve obbedire a
criteri normativi (prezzi imposti, tariffe).
Principio di equilibrio nei diritti e obblighi del contratto regola contratti del consumatore
escludendo efficacia clausole che determinano significativo squilibrio a carico del consumatore.
Di regola privato corre il rischio della poca convenienza economica dei propri affari finché non
si consideri viziata formazione dell’atto di autonomia.
LA RESCISSIONE.
= limitato rimedio a INIQUITÀ dello scambio (contratto economicamente ingiusto). Dà rilievo a
squilibrio delle prestazioni solo se c’è approfittamento dello stato di pericolo o di bisogno in cui si
trovi una delle parti.
Contratto concluso in condizione inique perché concluso in condizioni di pericolo. Si deve trattare
di pericolo attuale di un danno attuale e grave alla persona (NON alle cose). Stato di pericolo
deve essere noto alla controparte. Rilevante anche se causato volontariamente. Colui che ha
concluso contratto in stato di pericolo può richiedere rescissione.
Stato di pericolo ESISTENTE e OGGETTIVO distingue questa fattispecie da quella della violenza
che è invece causa di annullamento.
[[Giudice che pronuncia rescissione può riconoscere equo consenso per il soccorritore anche se
contratto è rescisso.]]
Contratto concluso in uno stato di bisogno, situazione di difficoltà economica, NON di necessità di
una cosa. Svendo così un bene pur di realizzare della liquidità che mi serve in modo immediato.
Contratto non correttamente stipulato, se parte non versava in quello stato di bisogno non avrebbe
concluso quel contratto. Non vale per tutti i contratti conclusi così, vale solo quando valore della
prestazione è minimo del 50% superiore al valore della controprestazione = occorre lesione
ultra-dimidium.
NON è mai rescindibile un contratto aleatorio= prestazione della controparte è incerta. Parte è
soggetta a rischio. Es. gratta e vinci, lotteria, ecc. Non si sa se e come si avrà prestazione.
Azione di rescissione si prescrive nel breve termine di un anno (salvo caso in cui costituisca reato)
e dopo quel termine viene meno anche possibilità di eccepire la rescindibilità.
Convenuto può evitare rescissione offrendo di riportare il contratto a equità.
Art. 1450 <<OFFERTA DI MODIFICAZIONE DEL CONTRATTO: Il contraente contro il quale è
domandata la rescissione può evitarla offrendo una modificazione del contratto sufficiente per
ricondurlo ad equità.>>
Rescissione non opera come forma di invalidità dell’atto ma si avvicina a uno scioglimento del
rapporto. Non pregiudica diritti acquisiti dai terzi (senza alcun requisito né di buona fede né di
onerosità), salvi solo effetti della trascrizione della domanda.
Art. 1452 <<EFFETTI DELLA RESCISSIONE RISPETTO AI TERZI: La rescissione del contratto
non pregiudica i diritti acquistati dai terzi, salvi gli effetti della trascrizione della domanda di
rescissione.>>
Norme particolari regolano rescissione nella divisione di beni comuni. Qui sola lesione oltre il
quarto dà fondamento alla domanda di rescissione.
Art. 763 <<RESCISSIONE PER LESIONE: La divisione può essere rescissa quando taluno dei
coeredi prova di essere stato leso oltre il quarto. La rescissione è ammessa anche nel caso di
divisione fatta dal testatore, quando il valore dei beni assegnati ad alcuno dei coeredi è inferiore di
oltre un quarto all'entità della quota ad esso spettante. L’azione si prescrive in due anni dalla
divisione.>>