Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
depurazione in Toscana
tra rischi e opportunità
Premessa
Settore strategico, criticità storiche connesse al deficit impiantistico, il blocco dello
spandimento, le soluzione a breve termine e a regime
2
Premessa
La filiera regionale di gestione dei fanghi da depurazione civile sta attraversando una
fase di seria emergenza originata dal sostanziale blocco dello spandimento dei fanghi in
agricoltura.
La normativa di riferimento
1. Il D.Lgs. 152/2006
Art. 127, c. 1, D.Lgs. 1520/06: “Ferma restando la disciplina di cui al decreto legislativo
27 gennaio 1992, n. 99, i fanghi derivanti dal trattamento delle acque reflue sono
sottoposti alla disciplina dei rifiuti, ove applicabile e alla fine del complessivo processo di
trattamento effettuato nell’impianto di depurazione. I fanghi devono essere riutilizzati ogni
qualvolta il loro reimpiego risulti appropriato”.
2. Il D.Lgs. 99/92
Una norma speciale che contiene “disposizioni specifiche, particolari o complementari,
conformi ai principi del D.Lgs. 152/2006 e adottate in attuazione di direttive comunitarie
….” (direttiva 86/278/CEE)
Ai sensi dell’art. 2 del D.L.vo 99/92, per fanghi si devono intendere “i residui derivanti dai
processi di depurazione: 1) delle acque reflue provenienti esclusivamente da
insediamenti civili …; 2) delle acque reflue provenienti da insediamenti civili e produttivi:
tali fanghi devono possedere caratteristiche sostanzialmente non diverse da quelle
possedute dai fanghi civili; 3) delle acque reflue provenienti esclusivamente da
insediamenti produttivi se assimilabili per qualità a quelli civili”
7
Incertezze e lacune normative
1. Indagini giudiziarie venute alla cronaca in merito ad accertamenti condotti dal Corpo
Forestale dello Stato e dall’ARPAT sulla qualità dei fanghi destinati allo spandimento in
agricoltura
2. Esplicito riferimento da parte della Magistratura indagante a normativa non specifica e
cmq diversa dalla normativa quadro sull’attività di spandimento (D.lgs 99/92) ovvero
richiamo alla sentenza della Corte di cassazione 20/09/2011 n. 34390 (limiti ai parametri
diossine e idrocarburi nel compost)
3. Si apre la strada a una lettura molto discutibile del quadro normativo generale: in
mancanza di specifici riferimenti normativi per specifici parametri, si utilizzino quelli riferibili
alle attività di bonifica dei suolo (colonna A, tabella 5, parte IV, Dlgs 152/06)
Di fatto nella fase di discussione/interlocuzione tra soggetti coinvolti (gestori SII) ed enti
pubblici competenti si ferma lo spandimento.
8
Le azioni di RT
3. PdL Fanghi RT che avrebbe disciplinato in base a uno specifico modello di stima il valore dei
parametri da applicare ai fanghi per garantire che non venissero alterate le caratteristiche dei suoli.
9
L’emergenza dell’estate del 2018
Con la Sentenza del luglio 2018 n.1782 del TAR della Regione Lombardia esplode
l’emergenza in Toscana; si bloccano anche i conferimenti per lo spandimento dei fanghi in
quella Regione.
Viene emessa l’Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale n.2 del 3/8/2018 con la
quale:
- preso atto, tra l’altro, di quanto comunicato il 31/07 da Confservizi Cispel Toscana
anome dei gestori SII ovvero difficoltà a mantenere gli standard di qualità, il blocco dei
conferimenti dei fanghi e conseguenti criticità, interruzione del ricevimento dei fanghi da
terzi
ha disposto
Il conferimento dei fanghi derivanti dal trattamento delle acque reflue urbane prodotti dagli
impianti del SII presso impianti di discarica appositamente individuati secondo modalità
specificate
10
L’attuazione dell’Ordinanza n. 2
L’Ordinanza n.2/2018 ha fornito una risposta immediata alla gestione in emergenza dei fanghi
ma la sua attuazione non è stata immediata.
A seguito di alcune criticità applicative segnalate sia dai gestori del SII che dai gestori degli
impianti di smaltimento interessati è stato attivato un Tavolo tecnico all’interno del quale è stato
concordato attraverso la sottoscrizione di un’intesa tra Regione Toscana, ARPAT, Autorità Idrica
Toscana, Cispel Confservizi Toscana, gestori del servizio idrico integrato, gestori delle
piattaforme di trattamento dei fanghi, gestori delle discariche quanto segue:
11
Ordinanza del Presidente n. 3 del 18 Ottobre 2018
L’Ordinanza n. 3/2018 del Presidente della Giunta regionale toscana reitera la precedente e
dispone, in sostanziale integrazione della stessa:
1) inserimento nel campo di applicazione dell’ordinanza degli impianti di depurazione esterni
al SII per la quota di fanghi originata dai reflui urbani disciplinati in apposite convenzioni
siglate con i gestori SII
2) l’approvazione dell’allegato B avente ad oggetto “Indirizzi operativi per la gestione dei
fanghi di depurazione” quale supporto agli operatori del settore facendo particolare
riferimento alle modalità di trattamento ai fini del successivo conferimento in discarica e
stabilendo le modalità di classificazione e caratterizzazione degli stessi con riguardo alla
possibilità di gestire i flussi come “generati regolarmente” ai sensi del DM 27/09/2010;
3) che gli impianti di depurazione dei gestori individuati nell’allegato A, parte integrante e
sostanziale del presente atto, possano derogare al limite temporale dei tre mesi per il
deposito temporaneo dei rifiuti EER 190805, per il periodo di efficacia della ordinanza e a
condizione che gli spazi disponibili e le modalità di deposito siano tali da non provocare
impatti ambientali, sia con riferimento alla gestione delle percolazioni che alle emissioni
odorigene;
4) che il limite temporale del deposito temporaneo dei rifiuti, oggetto della deroga, non possa
comunque superare un anno qualora siano emanate ulteriori reiterazioni della presente
Ordinanza.
12
DL 28/9/2018, n. 109
Convertito con mod. con L.130 del 16/11/2018
1. Al fine di superare situazioni di criticità nella gestione dei fanghi di depurazione, nelle more
di una revisione organica della normativa di settore, continuano a valere, ai fini dell'utilizzo in
agricoltura dei fanghi di cui all'articolo 2, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 27
gennaio 1992, n. 99, i limiti dell'Allegato IB del predetto decreto, fatta eccezione per gli
idrocarburi (C10-C40), per gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), per le
policlorodibenzodiossine e i policlorodibenzofurani (PCDD/PCDF), per i policlorobifenili (PCB),
per Toluene, Selenio, Berillio, Arsenico, Cromo totale e Cromo VI, per i quali i limiti sono i
seguenti…. …… ……
Per ciò che concerne i parametri PCDD/PCDF + PCB DL viene richiesto il controllo analitico
almeno una volta all'anno. Ai fini della presente disposizione, per il parametro idrocarburi
C10-C40, il limite di 1000 mg/kg tal quale si intende comunque rispettato se la ricerca dei
marker di cancerogenicità fornisce valori inferiori a quelli definiti ai sensi della nota L……....
13
Il tavolo tecnico per gli investimenti impiantistici
In risposta all’intesa siglata il 5/9/2018 è stato attivato il tavolo tecnico tra RT, AIT e gestori
per valutare soluzioni tecniche ed impiantistiche efficaci ed innovative per risolvere in
maniera strutturale le criticità del settore
Rispetto a una produzione intorno alle 130mila t/anno di fanghi da depurazione le proposte
di intervento dei gestori riguardano:
- interventi volti a ridurre la quantità dei fanghi (essicatori, idrolisi termochimica), si stima
una possibile riduzione del 37%
- valutare la possibilità di provvedere al trasferimento di fanghi tra impianti di gestori diversi
in modo da ottimizzare gli spazi disponibili all’interno, non da tutti, ma all’interno
dell’ATO/regione.
renatalaura.caselli@regione.toscana.it
15