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Tra minimizzazione ed “end of waste”,

linee di ricerca per la gestione dei fanghi

Claudio Lubello, Riccardo Gori, Tommaso Lotti


La produzione dei fanghi di depurazione
Gaia s.p.a. Publiacqua
s.p.a.

Geal s.p.a.

Acque s.p.a.

ASA s.p.a. Nuove


acque s.p.a.

~ 11 ∙106 tonSS/y
in EU 28 Acquedotto del
Fiora s.p.a.
- Produzione annua su base regionale: 110.000 ton
- Atteso un incremento fino a 130.000 ton/y
- circa il 47% del fango è prodotto in 11 impianti

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Lo smaltimento dei fanghi di depurazione

• Fino al 2016:
• 30 – 40 % del fango smaltito in agricoltura (in Toscana)
• 60 – 70 % inviato al compostaggio (non solo in Toscana)
• 5 % inviato in discarica

Costo totale annuo per lo smaltimento: 10 M€/y

• Da settembre 2016, in Toscana, non è più possibile smaltire il fango in


agricoltura e quindi il fango è trasportato fuori Regione (anche all’estero)

Incremento del costo totale annuo a circa 18-20 M€/y

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La depurazione tradizionale
Calore
CO2+ altri gas
Acqua

Microrganismi
+ Solidi inerti
Acqua
Materia organica
Nutrienti
Composti prioritari Acqua
Solidi inerti
Solidi disciolti

Ossigeno
Dove finiscono gli atomi di carbonio
aria
acqua e
solidi
acqua
Impianto di Trattamento
solidi
Acque

solidi acqua

acqua aria

solidi
Sistema Riduzione Fanghi
Strategie di intervento
Due strategie possibili….

• Minimizzazione

• Valorizzazione (End of Waste)

Che si intrecciano profondamente con il funzionamento


dell’impianto di depurazione e con le sue emissioni in
Ambiente.

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End of Waste

Titolo della Tesi 7


Il progetto SLUDGE 4.0

Progetto SLUDGE 4.0: Trasformazione dei fanghi di depurazione in


biofertilizzanti (finanziato nell’ambito del POR-FESR (2014 – 2020)
della Regione Toscana tra i progetti strategici di ricerca e sviluppo).
Necessità di soluzioni affidabili per lo smaltimento dei fanghi di
depurazione prodotti nell’ambito del SII regionale
I due obiettivi principali del progetto SLUDGE 4.0 sono:
- ottenere dal fango prodotti che siano caratterizzati da specifiche
compositive (chimiche, fisiche, microbiologiche ed eco-tossicologiche) tali
da renderne sicuro l’impiego in vari ambiti;

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La carbonizzazione idrotermica

La carbonizzazione idrotermica (HTC)


processo termochimico in fase acquosa in reattore chiuso
Gas (<5%)

60-70 €/t
HTC
Biomassa in
T = 180 - 250 °C
ingresso Slurry Hydrochar
P = 10 - 40 bar (50% SS)
(10-25% SS)
t = 0.5 - 20 h

Liquido

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La carbonizzazione idrotermica

In una prima fase il materiale organico è soggetto a reazioni di depolimerizzazione


con successive disidratazione e decarbossilazione. In una seconda fase possono
aver luogo reazioni di polimerizzazione ed aromatizzazione.

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Valorizzazione hydrochar
• Recupero del prodotto t.q. come
ammendante (test in serra ed in pieno
Hydrochar campo)
• Recupero come prodotto da inserire nella
formulazione di ammendanti per l’agricoltura
• Recupero del P
• Produzione di materiali adsorbenti (impianti
Slurry di depurazione, fasce tampone in aree
agricole)
• Produzione di bio-based materials
• (Recupero come combustibile)
Liquido

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Valorizzazione frazione liquida

Hydrochar

• Digestione anaerobica (metano)


Slurry • Recupero di N e P (struvite)
• Recupero come prodotto da inserire
nella formulazione di fertilizzanti per
l’agricoltura

Liquido
Studio dell’impatto della frazione
liquida sull’impianto di depurazione
15-20.000 mg/l COD
(nutrienti e sostanza organica)
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Minimizzazione

Minimizzazione

Titolo della Tesi 13


Processo NewLisi: Lisi Termochimica
Modellazione impianto
Comparto biologico linea acque
Layout impianto (4 linee)

Ingresso
impianto
+
eluato

Linea fanghi
(stabilizzazione, ispessimento) 15
Sperimentazione Ponte a Tessa (SI)

SST prodotti dall’impianto


(stima da modello):
75000 kg Simulazione mese di Luglio 2015

SST nell’eluato (2815 mgSST/l; 300 mc/d):


NEWLISI
26000 kg

Abbattimento NewLisi stimato a


SST nei cassoni (19% SS): regime: 65-70 %
7600 kg

I risultati più recenti indicano valori


intorno al 75% di abbattimento

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Nuovi paradigmi

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Nuovi paradigmi: biomasse granulari
Cosa è una biomassa granulare?
E’ un aggregato microbico che assume una tipica forma sferoide
a causa di determinate pressioni selettive e che, per questo, ha
una notevolissima velocità di sedimentazione.

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Nuovi paradigmi: biomasse granulari

Semplificazione del processo

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Biomasse granulari aerobiche

Utilizzabili nell’ambito di trattamenti aerobici di depurazione. Nello stesso granulo


possono convivere microrganismi destinati alla rimozione del COD, N e P.

Grandi vantaggi rispetto ad un impianto aerobico tradizionale:

-25/35% energia,

-80% volume produzione di fango,

-20% massa produzione di fango;

-75% occupazione di spazio


Dal 2011, più di 30 applicazioni in piena scala. Oggi prima applicazione in scala pilota su
acque reflue a bassissimo carico (S.Colombano), prossima applicazione su piccolo
impianto in piena scala.
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Upgrading di un impianto esistente

250 000 m2
Vasche di aerazione
1.300.000 a.e.

Sedimentatori

Harnaschpolder WWTP, The Haque, Netherlands

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Aerobic Granular Sludge - Process integration

Reattori con fanghi


granulari

25%

Harnaschpolder WWTP, The Haque, Netherlands

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End of waste

Microrganismi Crescono in una Che può essere estratta


coltivati in granuli. matrice con produzione di
Per la depurazione polimerica da alginato (15% della
dei reflui. loro prodotta. massa dei fanghi)

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claudio.lubello@unifi.it

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