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Rimborso Iva sulla tassa rifiuti

27-01-2010

Rimborso Iva sulla tassa rifiuti: dopo la sentenza della Corte Costituzionali,
dalla Finanziaria non è scaturita alcuna decisione definitiva su questa
opportunità. In attesa di chiarimenti, alcuni Comuni si stanno intando
muovendo, ma in direzioni diverse. Una situazione insostenibile. Per fare
chiarezza Altroconsumo ha scritto al Ministro Tremonti chiedendo la modifica
del testo unico dell'Iva, che attualmente non include in nessuna parte questo
tipo di servizio (in pratica per l'Iva lo smaltimento dei rifiuti non è né
imponibile né esente, non c'è…) e, in deroga allo statuto del Contribuente che
prevede la non retroattività delle norme, la richiesta di conversione di quanto
fin'ora indebitamente pagato in un credito d'imposta da utilizzare in
compensazione.

Il modulo per il rimborso


Qualche mese fa la Corte costituzionale aveva stabilito che sia la Tarsu (tassa
di smaltimento rifiuti solidi urbani) sia la Tia (tariffa igiene ambientale) sono
imposte e come tali l'Iva non deve essere applicata. Abbiamo predisposto un
modulo per chiederne il rimborso, lo trovate qui sotto. Ma su tutto questo
pende ora la spada di Damocle delle decisioni del Governo, che ancora non è
intervenuto. Noi abbiamo chiesto formalmente che la questione venga risolta.
Purtroppo questa situazione di incertezza non aiuta a capire che fare nel caso
in cui il Comune respinga la richiesta di rimborso. Il nostro suggerimento è di
rivolgersi alla commissione tributaria provinciale, con tutte le incognite del
caso.

31 marzo: scade il termine per far valere le detrazioni per il


risparmio energetico
29-03-2010

Chi ha iniziato nel 2009 lavori in casa di riqualificazione energetica, e li


prosegue nel 2010, deve inviare entro il 31 marzo le comunicazioni relative alle
spese sostenute per godere delle detrazioni del 55%.

Da trasmettere in via telematica


Il modello va trasmesso in via telematica all'Agenzia delle Entrate entro 90
giorni dalla fine del periodo d'imposta in cui sono iniziati i lavori. Facciamo
attenzione, perché il file, prima di essere inviato, deve essere controllato con
l'apposito software messo a disposizione dall'Agenzia, per evitare la
trasmissione di documenti che il sistema potrebbe rifiutare perché non
rispondenti alle specifiche tecniche. Ricordiamo, infine, che i contribuenti
interessati a beneficiare della detrazione del 55% sono comunque tenuti a
trasmettere all'Enea, attraverso il sito dell’ente www.enea.it, i dati relativi agli
interventi effettuati, entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Ecoincentivi: nessuna certezza sulla proroga


Ma attenzione, scade il 31 dicembre di quest’anno la possibilità di detrarre il
55% delle spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica sugli
immobili. Al momento risultano prorogati fino al 2012 solo gli incentivi per le
ristrutturazioni edilizie normali (36% di detrazione). Con la mancata proroga
alle detrazioni del 55%, il Governo cerca così di risparmiare, senza però
contare che questa scelta fa venir meno il forte impulso positivo per le nostre
aziende coinvolte nella produzione e istallazione dei materiali utilizzati per la
ristrutturazione e non aiuta l’emersione dal lavoro nero che viaggia in simbiosi
con l’edilizia. Tutto ciò comporta notevoli entrate per lo Stato in termini di Iva
non evasa e di contributi e tasse dei lavoratori impegnati. Non solo. Anche la
riduzione delle emissioni inquinanti da parte degli edifici riqualificati genera
minori costi indiretti per lo Stato (ad esempio, per la sanità pubblica). Questa
scelta del governo fa venir meno anche la continuità fiscale, che fa parte della
certezza del diritto, come una sorta di rispetto nei confronti del contribuente.

Scontrini farmacia: nuove regole per le detrazioni


05-03-2010
L’Agenzia delle entrate ha precisato quali sono le diciture che possono essere
presenti sullo scontrino della farmacia per renderlo detraibile al momento della
dichiarazione dei redditi.

Le novità imposte dal Garante


Dall’inizio di quest’anno è entrata in vigore la modifica degli scontrini della
farmacia, richiesta lo scorso anno dal Garante della Privacy. Lo scontrino della
farmacia non indicherà più il nome del farmaco acquistato, ma soltanto il
codice di immissione al commercio (AIC), così da rispettare la privacy del
paziente, che in sede di dichiarazione dei redditi non sarà più obbligato a
render note le malattie di cui soffre a chi gli presta assistenza fiscale.

Le nuove diciture ammesse


L'Agenzia delle entrate ha deciso di allargare le maglie che vincolavano gli
scontrini detraibili con la dichiarazione dei redditi. Infatti, d'ora in poi lo
scontrino della farmacia potrà essere detratto tra le spese mediche se indica
una delle seguenti diciture: "farmaco", "medicinale", "med.", "f.co", "otc" e
"sop" (sigle che indicano i medicinali di automedicazione, senza prescrizione
medica), "omeopatico", "ticket" o "preparazione galenica".
Rimangono escluse dalla detrazione i prodotti definiti come "integratori" o
"fitoterapici" (spesso erroneamente definiti fitofarmaci).
Non è ammessa alcuna altra dicitura o documentazione allegata allo scontrino
ai fini della detraibilità della spesa.

Ricette addio
Dopo tre anni l'Agenzia delle entrate ha finalmente deciso di eliminare l'obbligo
di allegare una fotocopia della ricetta "rossa" allo scontrino che riporta la
dicitura "ticket". Come avevamo più volte rilevato, la dicitura "ticket" su uno
scontrino farmaceutico indica esclusivamente l'acquisto di un medicinale, di
conseguenza pretendere la fotocopia della prescrizione medica significa
obbligare il contribuente a sostenere un costo che spesso supera quanto poi
recuperato al momento della dichiarazione dei redditi. Stiamo parlando di
centesimi purtroppo, ma dobbiamo ricordarci che spesso e volentieri chi
acquista farmaci in regime di esenzione è già costretto a sostenere molte spese
mediche durante l'anno perché affetto da patologie croniche.
Calendario fiscale. Tutte le scadenze da non dimenticare
Dichiarazione dei redditi, acconto Ici, contributi colf, bollo auto... I mesi del
contribuente sono costellati di scadenze, di adempimenti, di pagamenti. E se ci
si dimentica qualcosa si rischia di dover pagare sanzioni e interessi, anche
piuttosto salati.

Per aiutarti a non dimenticare queste incombenze, ti abbiamo messo a


disposizione questo "Calendario fiscale" interattivo. Il servizio contiene tutte le
scadenze fiscali dell'anno selezionabili per tipo di imposta (Ici, Irpef, bollo auto,
canone Rai...) oppure per periodo: una soluzione davvero utile per tenere sotto
controllo tutte le scadenze di ogni singolo mese. Per ogni scadenza troverai
facilmente la data e la descrizione dell'adempimento; per saperne di più e per
renderti più facile la gestione di questi importanti appuntamenti, troverai in
alcuni casi anche alcuni link utili ai nostri articoli e un elenco di link a siti
istituzionali (come ad esempio a quello dell'Agenzia delle entrate) da cui potrai
scaricare tutta la modulistica fiscale che ti occorre.

Affitto: gli obblighi fiscali


Una buona notizia per chi ha una casa da affittare: gli adempimenti sono
diventati un po' più semplici. La possibilità di registrare i contratti e di pagare
le relative tasse online ha reso più facile e molto più veloce tutta la procedura.

Registrare il contratto d'affitto


Qualsiasi contratto di locazione, di durata superiore ai 30 giorni all'anno, deve
essere registrato entro un mese dalla data in cui è stipulato, qualunque sia
l'importo del canone d'affitto. Per la registrazione, il proprietario di casa ha due
possibilità: può andare in un qualsiasi ufficio dell'Agenzia delle entrate o
utilizzare internet. Quest'ultima è la via più comoda e veloce. La registrazione
telematica consente inoltre di pagare online anche le imposte di registro e di
bollo ed eventuali interessi di mora e sanzioni. La si può fare da soli o ci si può
rivolgere a un intermediario (commercialisti, Caf, agenzie immobiliari,
associazioni di proprietari...), purché sia abilitato a Entratel, il servizio
telematico dell'Agenzia delle entrate.

Registrare via internet la locazione


Per registrare da sé via internet il contratto di locazione, per prima cosa
bisogna avere l'abilitazione ai servizi telematici dell'Agenzia delle entrate: il via
libera si può ottenere online (www.agenziaentrate.it) o rivolgendosi a un ufficio
dell'Agenzia. Dal 2009 la registrazione telematica è diventata più semplice,
perché non serve più scaricare dal sito l'apposito software "contratti di
locazione", ma si possono compilare i moduli direttamente in rete. Il
programma, oltre a permettere la registrazione telematica, calcola subito
l'importo delle tasse dovute per la registrazione stessa e chiede il numero di
conto corrente su cui effettuare il prelievo. Allo stesso modo, negli anni
successivi si possono pagare le imposte di registro.

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