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Trasporto, Sedimentazione e

Litificazione
L’insieme dei processi Il Ciclo Litogenetico
geologici attraverso i
quali avviene la
conversione da un tipo
di roccia all’altro
Trasporto di sedimento
Movimento di particelle solide (sedimento) indotto dalla combinazione
di forza di gravità che agisce sul sedimenti stesso e/o movimento di un
fluido (aria e acqua) in cui il sedimento è disperso o disciolto

1) Il trasporto selettivo è regolato dalla meccanica dei fluidi e quindi è


legato alle leggi della velocità di caduta dei gravi in un mezzo fluido
(legge di Stokes) ed alle leggi di moto del fluido stesso. Da origine ad un
deposito strutturato e ben organizzato

2) Trasporto di massa è controllato dalla forza di gravità e da origine a


depositi disorganizzati e caotici

Selettivo Caotico
Trasporto da flusso unidirezionale in acqua
La tipologia di flusso è
controllato da:

1. Velocità

2. Geometria
(profondità)

3. Viscosità del fluido


(resistenza al
movimento). L’acqua
ha una bassa viscosità
per cui i corsi d’acqua
tendono ad avere un
flusso turbolento

Generalmente la
velocità è maggiore al
centro del canale dove
il flusso è turbolento. Ai
lati del canale il flusso è
laminare
Forze agenti e tipo di movimento dei granuli
e selezione idraulica

Trasporto in alveo (carico di fondo) – Carico solido di un


corso d’acqua trasportato lungo il suo letto per
rotolamento, saltamento o scivolamento

Trasporto in sospensione – Carico solido trasporta per


turbolenza in sospensione

Trasporto in soluzione – Carico disciolto sotto forma di ioni


Trasporti e selezione idraulica

Le modalità di trasporto (in alveo e in sospensione) sono funzione


del comportamento idraulico che è funzione di dimensioni, forma e
peso specifico, ma soprattutto della granulometria e del tipo di
flusso e la sua energia

Il processo di smistamento (selezione idraulica) dei sedimenti sono


legate alla forma (frustoli vegetali e lamelle di mica galleggiano) e
peso specifico dei minerali (minerali pesanti fanno
tendenzialmente parte della frazione trasportata in alveo )
Trasporto da flusso unidirezionale in acqua

Maggiore la velocità della corrente, maggiore è il diametro delle


particelle trasportate in alveo e in sospensione.

Capacità di trasporto, (portata solida) equivale al peso del sedimento


(sommerso) che passa attraverso un’unità di area nell’unità di tempo

Competenza, dimensione massima dei granuli che sono trasportabili


dalla corrente come carico di fondo
Rapporto tra le dimensioni dei granuli in
alveo e le velocità di flusso necessaria per
trasportarli/depositarli

Diagramma di Hjulstrom
Distanza di trasporto e granulometria

Energia della corrente fluviale

Vicino alla sorgente Lontano dalla


dei sedimenti sorgente dei sedimenti

Corrente Forte Corrente Media Corrente Debole

La granulometria dei sedimenti offre informazioni qualitative


circa la distanza della zona sorgente dei sedimenti e l’energia
delle corrente (più forte è la corrente, maggiore e il diametro
dei granuli trasportati)
Caratteristiche morfologiche e tessiturali dei
sedimenti

1. Colore (Fornisce indicazioni sui materiali costituenti, sulle


condizioni dell’ambiente originario e sulle successive
trasformazioni dei sedimenti)
2. Forma (grado di arrotondamento/sfericità)
3. Morfologia superficiale (Aspetto, struttura, impianto e caratteri
che possono indicare la degradazione subita nel tempo)
4. Orientamento (E’ funzione delle linee di campo di forze cui la
particella è stata soggetta nel fenomeno di deposizione
5. Granulometria (Misura delle dimensioni e distribuzione statistica
delle dimensioni delle particelle costituenti il sedimento)
Granulometria:
Scala Udden -
Wentworth

Con la scala
logaritmica
abbiamo una scala
lineare che copre
variazioni di diversi
ordini di grandezza
(da m fino a
centinaia di mm);
questa permette di
elaborare statistiche

Il sistema di classificazione più usato in sedimentologia è quello proposto da


Udden nel 1898, modificato da Wentworth nel 1922 e implementato da
Krumbein nel 1932 con l’introduzione del parametro φ = -log 2 d(mm).
Analisi Granulometrica del sedimento
Separazione meccanica per tramite
setacciatura (> 63 μm) con una
batteria di setacci con dimensioni delle
maglie che diminuiscono verso il basso.
I setacci sono impilati su un
setacciatore meccanico che mediante
vibrazione e basculamento, favorisce il
passaggio dei granuli. Al termine
ciascuna aliquota viene pesata,
insieme all’eventuale frazione presente
nel contenitore di raccolta

Per granulometrie più fini (< 63 μm) si


utilizzano altri metodi basati sul laser,
raggi X, la velocità di sedimentazione in
un cilindro, l’elettroresistenza e analisi di
immagine
Diagramma Ternario per la Classificazione dei
Sedimenti

Classificazione di Shepard Classificazione di Shepard


(argilla, sabbia e limo/silt) (ghiaia, sabbia, fango)
Diagramma Ternario per la Classificazione dei
Sedimenti
Silt ed argilla sono considerati assieme
(fango) e definiti: PELITE

I termini litologici sono rappresentati dai


limiti percentuali del 5, 30 e 70%. La
componente predominante esprime la
tipologia sedimentaria (es. Sabbia o
pelite), quella secondaria è indicata con
l’aggettivazione “sabbioso” o “pelitico”.

Solamente il sedimento misto con


percentuali di sabbia e fango comprese
tra il 30 e il 70% prende il nome di PELITE
MOLTO SABBIOSA.
Rappresentazione di dati granulometrici
Istogramma Curva di frequenza

Curva cumulativa su scala aritmetica Curva cumulativa su scala logaritmica

Notare il
cambio della
scala delle
ordinate, da
aritmetica a
logaritmica
Rappresentazione di dati granulometrici
L’utilizzo di una cumulativa in scala log-log comprime la rappresentazione
attorno al valore centrale e allarga la parte relativa alle code. Una gaussiana
è rappresentata da una retta nel grafico log-log e questo permette di
visualizzare i diametri associati ad una certa percentuale di passante

Il 50-esimo percentile è il punto di mezzo della La dispersione entro


distribuzione: 50% del campione è più fine l’intervallo ponderale 5-95%
della mediana e 50% è più grossolano. equivale al 90% della
Nell’esempio la mediana è di circa 0.35 φ distribuzione.
(sabbia grossolana secondo la scala di
Udden - Wentworth
Indici granulometrici

1. Media (mean)-moda-mediana
unimodale
Fornisce una misura della (A-E)
“tendenza centrale” della
distribuzione bi-polimodale
(F)

2. Dispersione (sorting)
o variabilità o cernita o classazione, Assortito, eterometrico, disperso
indica il grado di assortimento dei (B,C,F)
grani Sedimento ben selezionato (A)
3. Asimmetria (skewness)
Rappresenta un eccesso unilaterale della frequenza Simmetrico (A,B,C)
rispetto alla moda. Maggiore è l’asimmetria,
maggiore è lo scostamento tra media e mediana. Asimmetrico (D,F)

4. Appuntimento (kurtosis) Leptocurtico (C)


Indica il grado di cernita attorno alla Platicurtico (B)
moda centrale.
1. Media, Moda e Mediana

Il valore di “tendenza centrale” indica la capacità di trasporto


dell’agente (velocità media della corrente)

La velocità massima della corrente, invece, ci viene indicata


dal diametro massimo trasportato (competenza)

Media = centro di gravità


della distribuzione
Mediana = centro
geometrico della
distribuzione
Moda = valore più frequente
della distribuzione

Grossolano Fine
Rappresentazione grafica della granulometria
Quando le curve Curva di
dimensionali traslano Frequenza
mantenendo lo stesso
grado di classazione, esiste
una selezione ambientale,
ad esempio dovuta a
decrementi di velocità di Grossolano Fine
corrente
Curva
Cumulativa

A parità di altre
condizioni, la variazione di M
(Media Moda o Mediana) si
visualizza in una traslazione sia
della curva di frequenza che di
quella cumulativa
2. Dispersione

Il “coefficiente di cernita” (classazione) esprime la capacità


selettiva del mezzo di trasporto (azione di vaglio o ripulimento)
tipica delle onde. I sedimenti litoranei sono ben classati, perché in
ambienti ad elevata energia.
S0 = √Q1/Q2 ≥ 1

Coefficiente di cernita (di classificazione) (Trask)


Q1=25° percentile in mm
Q2=75° percentile in mm

S0 = 1 ÷ 2.5 ben classato


S0 = 2.5 ÷ 4.5 norm. classato
S0 > 4.5 mal classato
3.Asimmetria
Rivela l’omogeneità di una certa popolazione di granuli in relazione
alla selezione: una curva simmetrica è generalmente unimodale e log-
normale (vedi la prossima slide). Un’asimmetria molto elevata indica
spesso una bi- o pluri-modalità (prossima slide)

Coefficiente di asimmetria Sk
Sk > 0 coda fine (media a destra)
Sk < 0 coda grossolana (media a sinistra)
Sk ≈ 0
3.Asimmetria
L’asimmetria può essere dovuta a due circostanze:

a) Ad una popolazione originaria b) Sottrazione/rimozione di una


si aggiungono e mescolano parte del materiale (es. da un
materiali di un’altra popolazione sedimento con una certa
(es. corrente che diminuisce la caratteristica originaria viene
velocità e deposita prima sabbia sottratta la componente più fine,
e poi argilla) semplicemente per incremento di
velocità di corrente)

Grossolano Fine Grossolano Fine


3.Asimmetria
L’asimmetria positiva o negativa si
evidenzia molto bene in cumulativa,
poiché la popolazione è tipicamente
rappresentata da spezzate.

Se ogni tratto della distribuzione è costituito


da sub-popolazioni log normali,
l’asimmetria è riconducibile ad un processo
di aggregazione di almeno due sub
popolazioni elementari

Sulla base dei valori di Sk, il sedimento può


essere definito
-1.00 < Sk < -0.30 asimmetrico molto negativo
-0.30 < Sk < -0.10 asimmetrico negativo
-0.10 < Sk < 0.10 simmetrico
0.10 < Sk < 0.30 asimmetrico positivo
0.30 < Sk < 1.00 asimmetrico molto positivo
4. Appuntimento

Coefficiente di appuntimento KG
Confronta la cernita presso gli estremi della distribuzione (5, 95)
con quella nella parte centrale
alto K → alta energia
4. Appuntimento
L’aumento del sorting (classazione)
è dato da una gaussina a punta
(leptocurticata).

In forma cumulativa si evidenzia


l’aumento della pendenza della
retta (Idealmente, quando il Grossolano Fine
sedimento è costituito per il 100% da
una sola classe dimensionale, la
curva è perfettamente verticale)

K < 0.67 molto platicurtico


0.67 < K < 0.90 platicurtico
0.90 < K < 1.11 mesocurtico
1.11 < K < 1.50 leptocurtico
1.50 < K < 3.00 molto leptocurtico
K > 3.00 estremamente
leptocurtico
Classazione (Sorting)
Classazione (Sorting) descrive la distribuzione della
granulometria di sedimenti e rocce sedimentarie
Classificazione tramite Deviazione Standard
Classazione (Sorting) dell’andamento della popolazione
o Selezionamento Molto ben classato 0 < σ < 0.35φ
Ben classato 0.35 < σ < 0.50φ
Le sabbie che costituiscono le Moderat. classato 0.50 < σ < 1.00φ
dune eoliche e i depositi di Mal classato 1.00 < σ < 2.00φ
spiaggia sono bel classate, mentre Molto mal classato 2.00 < σ < 4.00φ
i depositi glaciali (morene) hanno Estremamente mal classato σ > 4.00φ
un selezionamento molto scarso

Le correnti costanti selezionano


meglio di quelle che variano
rapidamente di intensità. Quindi:

- Selezionamento ottimale:
corrente opera continuamente su
strato sottile di granelli (spiaggia)

- Selezionamento pessimo:
deposizione forzata da
impilamento quasi istantaneo
(piene fluviali)
Rappresentazione su curve aritmetica

Curva cumulativa in
Ghiaia Sabbia Limo Argilla

peso (%)
BEN
CLASSATO
MAL CLASSATO

Diametro, φ (scala logaritmica )

Medesima mediana Medesima diversa stesso


selezionamento molto diverso selezionamento
Distribuzione
granulometrica

Unimodale ben classato con un’alta


componente di materiale fine

Bimodale con un’alta


componente di materiale fine

Unimodale molto ben classato


Modalità di trasporto e energia dinamica del mezzo
Fango lagunare

Sabbia di duna
eolica Sabbia di spiaggia

Sabbia di alveo fluviale

Sabbia di
spiaggia Sabbia di duna
Sabbia di eolica
alveo Fango
fluviale lagunare

Ghiaia Sabbia Limo Argilla


Caratteristiche dei Sedimenti
La maturità dei sedimenti viene descritta attraverso due
parametri, uno tessiturale (grado di arrotondamento e
classazione) e uno composizionale (l’abbondanza dei minerali
stabili quali quarzo che aumentano con il tempo di trasporto)
Sedimentazione
L’azione selettiva del trasporto si riflette nella tessitura e nell’organizzazione
geometrica resa visibile dalle strutture sedimentarie

Un trasporto selettivo da origine a un deposito strutturato e organizzato (strati


suddivisi in lamine, clasti orientati, granulomteria uniforme o che segue trends
prevedibili)

Al contrario nel trasporto in massa i depositi sono disorganizzati, massivi caotici


e privi di strutture

Deposito disorganizzato Deposito organizzato


Strutture Sedimentarie (Deposizionali)
Strutture a scala variabile (da pochi mm fino ad alcuni metri) che si
formano nei sedimenti durante la deposizione a seguito di un
trasporto selettivo. Queste includono:

- Stratificazione (dimensione degli strati almeno centimetrica) e


laminazione (scala millimetrica) piano parallela

- Stratificazione incrociata (dimensione degli strati almeno


centimetrica) e ripples (scala millimetrica)

- Embricazione (organizzazione dei ciottoli dei conglomerati)

- Gradazione (variaziione granulometrica)

Altre strutture sedimentarie comune sono di carattere erosivo o


dovute all’azione degli organismi che vivono nei sedimenti
(bioturbazione)
Strutture Sedimentarie (stratificazione e laminazione)
Stratificazione, superficie di Le lamine sono caratterizzate da una
separazione tra due diversi strati granulometria, una composizione e
di roccia sedimentaria. Lo strato una tessitura più uniforme dello strato
è delimitato al tetto e al letto da che le contiene, inoltre, la singola
delle superfici di discontinuità lamina non può essere ulteriormente
che indicano un cambiamento scomponibile. Lo spessore delle
nei processi sedimentari lamine è millimetrico
Strutture Sedimentarie (stratificazione)
Lo strato è delimitato al tetto e al letto da superfici di discontinuità che
indicano un cambiamento nei processi sedimentari e che possono
essere associate ad un superficie di erosione e/o una variazione
granulometrica e strutture sedimentarie
Strutture Sedimentarie associate a flusso
unidirezionale
Ripples Dune

1m
Strutture Sedimentarie associate a flusso
unidirezionale
Strutture Sedimentarie (Ripples)

Ripples Moderni Ripples Fossili


Strutture Sedimentarie (Stratificazione Incrociata)
Stratificazione Incrociata Eolica
Un tipico esempio di
stratificazione incrociata è
quello delle dune eoliche.
Come nel trasporto fluviale
abbiamo un carico di
fondo più grossolano
(saltamento, rotolamento e
trascinamento) e uno in
sospensione

La formazione delle dune di


sabia dipende dalla
velocità del vento e la
quantità di sabia disponibile

I granuli di sabbia delle


dune sono tendenzialmente
maturi (ricchi in quarzo e
arrotondanti)
Le Dune Eoliche

Lato di caduta
Notare la migrazione
della cresta lungo la
direzione del vento e
l’angolo di riposo
della sabbia asciutta
di 30-35° visibile sul
lato di caduta
(quello più acclive),
WIND Dune fossile lungo il quale i
granuli rotolano
Le Dune Eoliche
Le Dune Eoliche

Sand Dune
(Trasversali o
Barcane)

Ripples

Che tipo di dune vedete?


Come si formano?
Quali sono le direzioni predominanti del vento? 44
Le Dune Eoliche

1m
ripples 45

Che tipo di dune vedete?


Come si formano?
Quali sono le direzioni predominanti del vento?
Le Dune Eoliche

Qual’è la direzione predominante del vento? Perché?


Strutture Sedimentarie (Embricazione o
Embriciatura dei ciottoli)
Sviluppo di una orientazione preferenziale dei clasti di forma
allungata che si sovrappongono l’uno con l’altro secondo una
struttura di tipo domino

Paleocurrent
Direction
Strutture Sedimentarie (Embricazione o Embriciatura)
Strutture Sedimentarie (Embricazione o Embriciatura)
Strutture Sedimentarie (Embricazione o Embriciatura)

Current
Direction

Qual’è la direzione della corrente?


Strutture Sedimentarie (Embricazione o Embriciatura)

Current
Direction

Qual’è la direzione della corrente?


Strutture Sedimentarie (Gradazione)
Sistematica diminuzione granulometrica verso l’alto (gradazione normale) o
verso il basso (gradazione inversa) all’interno di uno stesso strato

La gradazione normale è dovuto ad una diminuzione dell’energia della


corrente (ad esempio in aria o acqua) mentre la gradazione inversa è
dovuta all’urto tra le particelle per esempio durante un flusso detritico
Strutture Sedimentarie (Gradazione Normale e
Laminazione)
Le frecce blu evidenziano una diminuzione delle granulometria verso l’alto
(gradazione normale)
Strutture Sedimentarie (Gradazione Normale,
Inversa e Stratificazione Incrociata)

Coarse-grained
Sandstone Cross
Lamination

Normal
Grading

Clast Imbrication (well


rounded clasts)
Inverse
Grading

Conglomerate
Strutture Sedimentarie Erosive (ad
esempio i Flute Marks)
I flute marks sono piccoli solchi erosive alla base di uno strato che si
formano a causa dell’azione di flusso turbolento e vortici. Sono
asimmetrici e ci danno informazioni sulla direzione della corrente

Paleocurrent Direction
Strutture Sedimentarie (Bioturbazione)
Azione degli organismi viventi
(animali e piante) all’interno dei
sedimenti e presso l’interfaccia
sedimenti/aria (o acqua) che
porta all’alterazione e alla
deformazione del sedimento e
l’obliterazione della tessitura
originale)
L’insieme dei processi Il Ciclo Litogenetico
geologici attraverso i
quali avviene la
conversione da un tipo
di roccia all’altro
Classi granulometriche e classificazione rocce sedimentarie clastiche
Nome di particelle Dimensione dei Sedimenti Rocce
granuli sciolti
Boulder (Blocco) >256 mm
Conglomerate or Breccia
Cobble (Ciottolo) 64 - 256 mm
Gravel (Conglomerato /
Pebble ( ciottolo piccolo) 4 - 64 mm (Ghiaia) puddinga) o
Granule (Granulo) 2 - 4 mm Breccia)
Very Coarse Sand 1 - 2 mm
(Sabbia molto grossa)
Coarse Sand 0.5 - 1 mm
(sabbia grossa)
Sand Sandstone
Medium Sand (sabbia media) 0.25 - 0.5 mm
(Sabbia) (Arenaria o Arenite)
Fine Sand (Sabbia fine) 0.125 - 0.25 mm

Very Fine Sand (sabbia molto 0.0625 - 0.125


fine) mm
Coarse Silt (silt grosso) 0.031 - 0.625 mm

Medium Silt (silt medio) 0.016 - 0.031 mm Silt Siltstone


Fine Silt (silt fine) 0.008 - 0.016 mm (Limo) (Siltite) Mudstone
Very Fine Silt (silt molto fine) 0.004 - 0.008 mm (Pelite)
Clay (argilla) <0.004 mm Clay Claystone, Shale
(Argilla) (Argillite)
Classi granulometriche e classificazione rocce sedimentarie clastiche
Litificazione

I sedimenti inconsolidati che si accumulano e


vengono sepolti e in questa fase la diagenesi può
litificarli formando così rocce sedimentarie compatte

La diagenesi è un qualsiasi cambiamento chimico-fisico subito da un


sedimento dopo la sua deposizione iniziale e durante e dopo la sua
trasformazione in roccia coerente, ad esclusione dell'alterazione
superficiale (erosione), quindi durante e dopo la litificazione
Litificazione
1) Compattazione, i sedimenti perdono progressivamente la
porosità per effetto del peso dei sedimenti sovrastanti. E’
associato ad un riduzione del contenuto d’acqua

2) Cementazione, i clasti si saldano l’uno con l’altro attraverso la


precipitazione di nuovi minerali (cemento, quale calcite, quarzo e
ossidi) nelle porosità
Componenti tessiturali dei sedimenti
Sedimento – Sostanza minerale od organica ridotta in piccoli
frammenti e derivata direttamente o indirettamente da rocce
preesistenti o processi organici ivi in atto.

Granuli - ossatura (impalcatura) del sedimento

Vuoti (porosità) - occupati da fluido o sedimento fine che fa da


matrice all’impalcatura

Una volta litificato, il sedimento diventa roccia e i pori possono


essere occupati da cemento

Granuli (Minerali e frammenti di


roccia; detti anche litici)

Matrice (Sedimento clastico a


grana fine: mud)

Cemento (Calcite, Quarzo, Ossidi)


Tessitura e Matrice: Significato Idrodinamico
1) Compattazione associato alla suturazione dei clasti e a
fenomeni di pressione e dissoluzione

Osservazione al
microscopio

2) Cementazione con
precipitazione di cemento nei
pori (Calcite in questo caso)
Pori (in
nero)

Matrice
Porosità

In questo caso la porosità


è secondaria (indotta dalla
fratturazione) e non
primaria
Permeabilità

La proprietà delle rocce o


dei terreni inconsolidati e
rappresenta la capacità di
essere attraversati dai fluidi

Le argille hanno molti pori


ma non sono interconnessi
per cui hanno bassa
permeabilità
Take Home Message
Il trasporto selettivo è funzione dell’energia del flusso (corrente unidirezionali)

I flussi possono essere lineari e turbolenti, e data la bassa viscosità dell’acqua


quello turbolento è dominante

Modalità di rappresentazione della granulometria (istogramma, gaussiana,


curva cumulativa logaritmica e semi-logaritmica)

La scala logaritmica ci fornisce una serie di informazioni sull’energia del flusso

Strutture sedimentarie (stratificazione/laminazione piano parallela, incrociata,


embriciatura dei ciottoli, gradazione……)

Strutture e processi associati alla formazione di dune eoliche

Litificazione ovvero compattazione e cementazione

Cenni di porosità e permeabilità (argille sono porose ma non permeabili)

Il materiale presentato proviene in parte da Capire la Terra. La parte sull’analisi granulometrica è


stata presa da varie fonti (abbastanza datate, non ho trovato niente di più recente)

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