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Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio


per la Città metropolitana di Bari

Ostuni (BR) - Museo di civiltà preclassiche della Murgia meridionale

Preistoria
e Protostoria
della Puglia
a cura di Francesca Radina

studi di preistoria e protostoria - 4


FIRenze 2017
IL VOLUME RACCOGLIE LA RIELABORAZIONE DEI TESTI, SOTTOPOSTI ALLA VALUTAZIONE DEL COMI-
TATO SCIENTIFICO, PRESENTATI IN OCCASIONE DELLA XLVII RIUNIONE SCIENTIFICA DELL’ISTITUTO
ITALIANO DI PREISTORIA E PROTOSTORIA, TENUTASI AD OSTUNI (BR) DAL 9 AL 13 OTTOBRE 2012
PRESSO IL MUSEO DI CIVILTÀ PRECLASSICHE DELLA MURGIA MERIDIONALE

COMITATO SCIENTIFICO
Anna Maria Bietti Sestieri, Alberto Cazzella, Donato Coppola, Elettra Ingravallo, Luigi La Rocca, Alessandra Manfredini,
Fabio Martini, Francesca Radina, Giulia Recchia, Annamaria Ronchitelli, Lucia Sarti

COORDINAMENTO DEL COMITATO SCIENTIFICO


Anna Maria Bietti Sestieri, Francesca Radina

COMITATO ORGANIZZATORE
Giorgia Aprile, Angela Cinquepalmi, Giovanni Colucci, Donato Coppola, Antonio Curci, Francesco Genchi,
Maria Antonietta Gorgoglione, Italo Maria Muntoni, Gemma Russo, Teodoro Scarano, Ida Tiberi, Anna Maria Tunzi,
Donata Venturo

COORDINAMENTO DEL COMITATO ORGANIZZATORE


Donato Coppola

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Giorgia Aprile, Antonio Curci, Francesco Genchi, Italo Maria Muntoni, Ida Tiberi

REDAZIONE
Giorgia Aprile, Giordana Dinielli, Francesca Radina, Ida Tiberi

IMPAGINAZIONE GRAFICA: Edipuglia srl

Con il sostegno di
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ISBN 978-88-6045-060-9
© Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, 2017
c\o Museo Archeologico Nazionale
Via della Pergola 65 - 50121 Firenze
www.iipp.it, email: iipp@iipp.it - segreteria@iipp.it

Le immagini presenti nel volume sono tratte dall’Archivio della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per
la Città metropolitana di Bari; ne è vietata la riproduzione non autorizzata.
dedicato a Santo Tinè
INDICE

11 LUIGI LA ROCCA, Premessa


13 FRANCESCA RADINA, Introduzione
15 EUGENIA ISETTI, GUIDO ROSSI, Commemorazione di Santo Tiné (Caniccatini Bagni, Siracusa 1926 - Padova 2010)

Paleolitico e Mesolitico
29 FABIO MARTINI, ANNAMARIA RONCHITELLI, LUCIA SARTI, Il Paleolitico e il Mesolitico della Puglia
39 MARTA ARZARELLO, CARLO PERETTO, Il sito di Pirro Nord (Apricena, FG) nel contesto del primo popolamento
europeo: strategie di produzione ed influenza della materia prima
45 DAMIANA SANTORO, Dati preliminari su industrie litiche di superficie nel territorio di Altamura (Bari)
53 FILOMENA RANALDO, L’arco ionico pugliese tra la fine del Paleolitico medio e gli esordi del Paleolitico superiore:
problemi e prospettive di ricerca per la ricostruzione dei sistemi antropici
61 FILOMENA RANALDO, HELENA KLEMPEREROVÁ, ANNAMARIA RONCHITELLI, Evoluzione dei sistemi tecnici nell’Uluz-
ziano di Grotta del Cavallo (Nardò-LE)
69 MAURO CALATTINI, LAURA MORABITO, CARLO TESSARO, L’Epigravettiano antico di Grotta delle Mura (Monopoli,
Bari)
79 EMANUELE CANCELLIERI, Il sito di Fondo Focone-Trincea B (Ugento, Lecce) nel contesto dell’Epigravettiano an-
tico dell’Italia peninsulare orientale
87 FABIO MARTINI, LUCIA SARTI, Nuove ricerche nei livelli “romanelliani” di Grotta del Cavallo (Lecce): le produ-
zioni litiche e le figurazioni mobiliari
95 EBE CHIARA PRINCIGALLI, Il complesso figurativo epigravettiano di Grotta Curtomartino (Acquaviva delle Fonti,
Bari)
101 FABIO MARTINI, La produzione figurativa paleo-mesolitica in Puglia nel contesto culturale italiano

Tavola Rotonda Il Paleolitico medio in Puglia (MIS 5-3): lo stato dell’arte


113 LUCIA SARTI, “Il Paleolitico medio in Puglia (MIS 5-3): lo stato dell’arte”: perché questa Tavola rotonda
119 PAOLO BOSCATO, Ambienti ed economia nel Paleolitico medio della Puglia: lo studio delle faune
125 FRANCESCO TRENTI, LORENZO NANNINI, FRANCESCA ROMAGNOLI, LEONARDO CARMIGNANI, FABIO MARTINI, LUCIA
SARTI, Grotta del Cavallo: ipotesi di mobilità dei gruppi umani musteriani sulla base dello sfruttamento delle ri-
sorse litiche
131 LUCIA SARTI, FRANCESCA ROMAGNOLI, LEONARDO CARMIGNANI, FABIO MARTINI, Grotta del Cavallo (scavi Sarti):
tradizione e innovazione nella sequenza musteriana sulla base dell’indicatore litico
139 LEONARDO CARMIGNANI, FRANCESCA ROMAGNOLI, Revisione dell’industria litica musteriana di Grotta Mario Ber-
nardini (Nardò, Lecce)
145 MARA GUERRI, GIULIA RICCI, LEONARDO CARMIGNANI, FRANCESCA ROMAGNOLI, LUCIA SARTI, FABIO MARTINI, Re-
visione delle industrie litiche di Grotta Spagnoli B (Foggia)
153 FILOMENA RANALDO, SIMONA ARRIGHI, MARGHERITA FREGUGLIA, PAOLA BOSCATO, ANNAMARIA RONCHITELLI, La
variabilità tecnica del Musteriano della Grotta di Santa Croce (Bisceglie-BT)
159 MAURO CALATTINI, LEONARDO CARMIGNANI, Aspetti tecnologici e tipologici del Musteriano finale di Grotta delle
Mura (Bari)
165 FRANCESCA ROMAGNOLI, Le industrie litiche di Cala Camicia: problemi e prospettive
169 FILOMENA RANALDO, PAOLO BOSCATO, ADRIANA MORONI, ANNAMARIA RONCHITELLI, Riparo dell’Oscurusciuto
(Ginosa-TA): la chiusura del ciclo Levallois alla fine del Paleolitico medio
175 PAOLO BOSCATO, ANNAMARIA RONCHITELLI, Le strutture di combustione al Riparo l’Oscurusciuto (Ginosa-TA)
181 FABIO DI VINCENZO, MARTINA LARI, ANDREA BORSATO, SILVIA GHIROTTO, MARIO MICHELI, CARLOTTA BALSAMO,
CARMINE COLLINA, GIANLUCA DE BELLIS, SILVIA FRISIA, GIACOMO GIACOBINI, ELENA GIGLI, JOHN C. HELLSTROM,
ANTONELLA LANNINO, ALESSANDRA MODI, ALESSANDRO PIETRELLI, ELENA PILLI, ANTONIO PROFICO, OSCAR RAMI-
REZ, ERMANNO RIZZI, STEFANIA VAI, DONATA VENTURO, MARCELLO PIPERNO, CARLES LALUEZA-FOX, GUIDO BAR-
BUJANI, DAVID CARAMELLI, GIORGIO MANZI, L’uomo di Altamura, vent’anni dopo: nuove ricerche sullo scheletro
della grotta di Lamalunga (Altamura, Bari)

Neolitico
193 DONATO COPPOLA, ITALO MARIA MUNTONI, ALESSANDRA MANFREDINI, FRANCESCA RADINA, Il Neolitico della Pu-
glia
213 GIROLAMO FIORENTINO, MILENA PRIMAVERA, COSIMO D’ORONZO, ORONZO SIMONE, MASSIMO CALDARA, VINCENZO
DE SANTIS, ITALO M. MUNTONI, FRANCESCA RADINA, Cambiamenti climatici ed interazioni uomo-ambiente in Pu-
glia durante il Neolitico
221 ANNA MARIA TUNZI, MARIANGELA LO ZUPONE, DANIELA BUBBA, Le colline del vento. Sistemi insediativi e orga-
nizzazione territoriale del Neolitico nella Puglia settentrionale
227 ANNA MARIA TUNZI, MARIANGELA LO ZUPONE, DANIELA BUBBA, Il buio e l’acqua. Rituali funerari e tradizioni
ideologiche delle comunità neolitiche della Puglia settentrionale
239 ERNESTINE S. ELSTER, EUGENIA ISETTI, IVANO RELLINI, JOHN ROBB, MARIANNE TAFURI, ANTONELLA TRAVERSO, Ve-
dere il mondo da Scaloria
245 MARTA COLOMBO, CARLO TOZZI, Ripatetta (Lucera-FG): la nascita del gusto delle bande rosse in un villaggio
della Ceramica Impressa
253 MARCO SERRADIMIGNI, CARLO TOZZI, Il complesso litico in selce scheggiata proveniente dal villaggio neolitico
di Ripatetta (Lucera-FG): aspetti tecno-tipologici
261 ITALO M. MUNTONI, FRANCESCA RADINA, MARIA CLARA MARTINELLI, CRISTINA LEMORINI, Abitati e produzioni
nella Bassa Murgia barese nel Neolitico antico e medio: le ricerche negli insediamenti neolitici del Pulo di Mol-
fetta e di Balsignano
277 FRANCESCA RADINA, MICHELE SICOLO, SANDRA SIVILLI, Il contesto rituale del Neolitico finale di Madonna delle
Grazie (Rutigliano-Bari) nella Bassa Murgia Barese
285 ALFREDO GENIOLA, ROCCO SANSEVERINO, L’insediamento neolitico di Santa Barbara a Polignano a Mare (BA)
293 ALFREDO GENIOLA, Possibili valenze diagnostiche delle ceramiche meandro-spiraliche
297 DONATA VENTURO, PATRIZIA D’ONGHIA, La necropoli neolitica di Contrada Galliano, Palagiano (Taranto)
307 ANTONIO CURCI, FRANCESCO GENCHI, DALMA CULTRERA, La grotta. Lo spazio sacro. Il rito. Nuove evidenze dai
livelli neolitici di Grotta San Biagio
315 VIVIANA GERMANA MANCUSI, DONATO COPPOLA, ROBERTO COMPAGNONI, Circolazione di materie prime e circo-
lazione di idee. Il caso del deposito di asce in pietra levigata di Ceglie Messapica
325 ELETTRA INGRAVALLO, IDA TIBERI, GIORGIA APRILE, NORMA LONOCE, Aspetti di vita quotidiana e sfera cultuale
nel Neolitico salentino
331 CECILIA CONATI BARBARO, SANDRA SIVILLI, Osservazioni sulle modalità di approvvigionamento e circolazione
della selce nel corso del Neolitico in Puglia
339 STEFANO MASALA, BARBARA WILKENS, Allevamento e sfruttamento delle risorse ambientali nella Puglia neoli-
tica
345 ADELE BARBIERI, EMANUELA BERTINI, MARIATERESA CAPPIELLO, LAURA DE NICOLA, GINEVRA PANZARINO, FRAN-
CESCO STALLONE, SANDRO SUBLIMI SAPONETTI, Studio antropologico delle antiche comunità di agricoltori del
Neolitico pugliese
351 ALESSANDRA BACCI, LINDA PIERATTINI, FULVIO BARTOLI, Neolitico pugliese: ricostruzione delle abitudini alimen-
tari di diversi gruppi umani vissuti in un lembo di terra tra cielo e mare
357 MARY ANNE TAFURI, TAMSIN O’ CONNELL, FULVIO BARTOLI, M. GIOVANNA BELCASTRO, PIER FRANCESCO FABBRI,
NORMA LONOCE, PAOLA IACUMIN, ELETTRA INGRAVALLO, VALENTINA MARIOTTI, SIMONA MINOZZI, ROCCO SANSE-
VERINO, SANDRO SUBLIMI SAPONETTI, VITO SCATTARELLA, JOHN ROBB, Evidenze isotopiche e paleodieta nel Neo-
litico Pugliese. Verso la globalizzazione?
363 OLGA RICKARDS, ALESSANDRA MANFREDINI, RICHARD ALLEN, GIANFRANCO BIONDI, MAURO CALATTINI, ALESSAN-
DRA CELANT, CECILIA CONATI BARBARO, OLIVER CRAIG, COSIMO D’ORONZO, GIROLAMO FIORENTINO, MARIA AN-
TONIETTA GORGOGLIONE, ROBERTA LELLI, CRISTINA LEMORINI, CRISTINA MARTINEZ-LABARGA, ITALO M. MUNTONI,
FRANCESCA RADINA, CARLO TOZZI, I più antichi agricoltori italiani: nuove prospettive di ricerca su base multi-
disciplinare

Eneolitico
371 ALBERTO CAZZELLA, DONATO COPPOLA, ELETTRA INGRAVALLO, FRANCESCA RADINA, L’Eneolitico della Puglia
381 GIOVANNA PIZZIOLO, MASSIMO TARANTINI, CARLO TESSARO, GIOVANNA CORRENTE, Il paesaggio archeologico del
Gargano tra Neolitico antico ed Eneolitico finale
389 LEONARDO CARMIGNANI, MASSIMO TARANTINI, NICOLA MONACI, Catene operative di produzione litica nell’Eneo-
litico del Gargano. Un primo approccio tecnologico e spaziale
397 ANNA MARIA TUNZI, MARIANGELA LO ZUPONE, DANIELA BUBBA, NICOLA GASPERI, Strutture di abitato e aree pro-
duttive dell’età del Rame nella Puglia settentrionale
403 ANNA MARIA TUNZI, MARIANGELA LO ZUPONE, DANIELA BUBBA, NICOLA GASPERI, La comunità dei vivi nel rap-
porto con la morte nell’Eneolitico della Puglia settentrionale
409 FRANCESCA ROMANA DEL FATTORE, ROBERTO FILLORAMO, FRANCESCO GENCHI, ANTONIO CURCI, Elementi in comune
ed aspetti locali. Ceramiche a solcature nel quadro delle evidenze dell’Italia centro-meridionale
417 ELETTRA INGRAVALLO, IDA TIBERI, GIORGIA APRILE, GIUSEPPE CHIRIACÒ, La necropoli a tumuli di Salve (Le): aspetti
topografici e cronologici
421 DANIELA COCCHI GENICK, Problematiche inerenti alla diffusione degli elementi di tipo Laterza

Età del Bronzo antico-recente


431 ALBERTO CAZZELLA, GIULIA RECCHIA, ANNA MARIA TUNZI, La Puglia tra Bronzo Antico e Bronzo recente
443 MILENA PRIMAVERA, COSIMO D’ORONZO, GIROLAMO FIORENTINO, Dinamiche paleombientali e caratteristiche
paleo economiche della Puglia nel II millennio a.C.
449 JACOPO DE GROSSI MAZZORIN, CLAUDIA MINNITI, ANNA PIZZARELLI, GIOVANNI SIRACUSANO, Dinamiche di sfrut-
tamento ambientale e animale in Puglia nell’età del Bronzo
457 ANNA MARIA TUNZI, MARIANGELA LO ZUPONE, DANIELA BUBBA, NICOLA GASPERI, FRANCESCO MATTEO MARTINO,
MARTA LOPEZ DE ARMENTIA ITURRALDE, Il campo del vasaio. Un sito del Bronzo antico a Posta Rivolta (FG)
465 ALBERTO CAZZELLA, GIULIA RECCHIA, L’abitato fortificato di Coppa Nevigata e il suo ruolo nel sistema economico
e politico della Puglia settentrionale
473 MARCO BETTELLI, GIULIA RECCHIA, LUCIA VAGNETTI, Ceramiche egee e di tipo egeo da Coppa Nevigata (FG):
nuovi documenti
481 FRANCESCA RADINA, GIANNI POFI, VALERIA VITALE, ANNA PIZZARELLI, L’insediamento nell’Alta Murgia tra media
età del Bronzo e prima età del Ferro
489 VALENTINA COPAT, CRISTIANA RUGGINI, PATRIZIA SEMERARO, Elementi di continuità e discontinuità tra costa e aree
interne nella facies di Punta Le Terrare: i repertori ceramici dei siti di Punta Le Terrare e Masseria Chiancudda
497 TEODORO SCARANO, RICCARDO GUGLIELMINO, L’insediamento fortificato della media età del Bronzo di Scogli
Apani (Brindisi). Le campagne di scavo 2008, 2009 e 2011
505 ELISABETTA ONNIS, Dolmen a galleria pugliesi dell’età del Bronzo: influenze transmarine?

Età del Bronzo: L’abitato di Roca


515 RICCARDO GUGLIELMINO, COSIMO PAGLIARA, Vent’anni di ricerche archeologiche nell’insediamento protostorico
di Roca. Bilancio e prospettive
523 TEODORO SCARANO, Roca. L’insediamento della media età del Bronzo e le mura di fortificazione
531 DARIA PALMISANO, EMANUELA CERVINARA, L’orizzonte cronologico di Bronzo recente a Roca: nuovi dati sulla
ceramica d’impasto delle fasi I-V della sequenza stratigrafica del SAS IX
539 GIOVANNA MAGGIULLI, ILARIA MALORGIO, La grande struttura incendiata dell’età del Bronzo Finale di Roca (SAS
IX): nuovi dati dall’area N
549 RICCARDO GUGLIELMINO, FRANCESCO IACONO, LUIGI COLUCCIA, Roca e il mondo egeo tra il XVI e l’XI sec. a.C.:
una messa a punto
557 LUIGI COLUCCIA, Progettare e costruire a Roca alla fine dell’età del Bronzo
565 ALESSANDRO CORRETTI, GIORDANA DINIELLI, MARCO MERICO, L’età del Ferro nel sito di Roca: la ripresa delle
relazioni transadriatiche e le evidenze di attività rituali
573 MILENA PRIMAVERA, Le indagini archeobotaniche nel sito di Roca: caratteri paleoambientali e modalità di sfrut-
tamento dei vegetali durante l’Età del Bronzo

Età del Bronzo finale - Prima Età del Ferro


581 ELISABETTA ONNIS, Aspetti del Bronzo Finale - primo Ferro a Coppa Nevigata
589 ANGELA CIANCIO, FABIO GALEANDRO, Insediamenti della Puglia centrale nella prima età del Ferro tra continuità
e innovazione

607 PROGRAMMA DELLA XLVII RIUNIONE SCIENTIFICA

BREVI NOTE
(nel CD allegato al volume)

Paleolitico
617 URSULA WIERER, ANNAMARIA RONCHITELLI, VALENTINA BORGIA, Aspetti della produzione laminare e lamellare
nel Gravettiano antico di Grotta Paglicci
625 STEFANO RICCI, Grotta Paglicci (Rignano Garganico - FG): ricostruzione fisiognomica dell’individuo giovanile
“Paglicci 12”
629 FRANCESCO BOSCHIN, PAOLO BOSCATO, Lo sfruttamento degli ungulati a Grotta Paglicci durante l’Epigravettiano
Antico: il caso del livello 16a3-3
635 STEFANO RICCI, ANNAMARIA RONCHITELLI, L’arte parietale di Grotta Paglicci (Rignano Garganico - FG): nuovi
rilievi sul pannello dei cavalli
641 PAOLO BOSCATO, JACOPO CREZZINI, Il Cavallo e l’Uro: le prede dei cacciatori neandertaliani nella Grotta di Santa
Croce di Bisceglie (BT)
647 FRANCESCA ROMAGNOLI, LUCIA SARTI, CRISTINA LEMORINI, ATTILIO GALIBERTI, La produzione del Paleolitico
medio su Callista chione dello strato L di Grotta del Cavallo (Nardò, Lecce)
651 ANDREA ARRIGHETTI, FABIO MARTINI, Registrazione tridimensionale delle incisioni mobiliari di Grotta del Cavallo
(Lecce)
657 LEONARDO CARMIGNANI, FRANCESCA ROMAGNOLI, Grotta del Cavallo (Nardò, Lecce): problemi di terminologia
e di definizione intorno al concetto di laminarità nel Paleolitico medio
663 VALENTINA BORGIA, JACOPO CREZZINI, ANNAMARIA RONCHITELLI, Grotta del Cavallo (LE): strumento in osso ine-
dito dell’Uluzziano antico
669 MILENA PRIMAVERA, ORONZO SIMONE, GIROLAMO FIORENTINO, Variazioni ambientali e dinamiche antropiche nelle
zone umide costiere tra Tardiglaciale e Olocene: il Progetto Laghi Alimini

Neolitico
677 ANDREA MONACO, L’occupazione neolitica della Puglia settentrionale tra pianura e montagna: analisi territo-
riale, cronologia e processi di formazione del deposito
683 MARTA COLOMBO, Il complesso del villaggio neolitico di Ripatetta (Lucera - FG): note di tecnologia ceramica
689 MARTA COLOMBO, Rappresentazioni antropomorfe e probabili idoletti fittili dal villaggio neolitico di Ripatetta
(Lucera - FG)
693 MARCO SERRADIMIGNI, Ripatetta (Lucera-FG): la più antica pintadera italiana
697 ANNA MARIA TUNZI, RAMON SIMONETTI, ANDREA MONACO, Vivere, smaltire i rifiuti e seppellire i morti nei villaggi
trincerati del Tavoliere pugliese: analisi funzionale dei fossati perimetrali nel sito di Masseria Fragella (Lucera)
703 GIULIVA ODETTI, Motivi decorativi di Masseria la Quercia a San Vito di Scaramella (FG)
709 ITALO M. MUNTONI, FRANCESCO GENCHI, NICOLETTA SCOPECE, ANTONIO CURCI, GIROLAMO FIORENTINO, Indagini
archeologiche nel villaggio neolitico di Masseria Pantano (Foggia)
715 NADIA MARCONI, Rondelle fittili forate dal villaggio trincerato di Masseria Candelaro (FG)
721 CECILIA CONATI BARBARO, La sepoltura neolitica di Masseria Valente (Foggia) alla luce della recente datazione
C14
727 EUGENIA ISETTI, DONATELLA PIAN, ANTONELLA TRAVERSO, La facies Scaloria Alta - Serra d’Alto nelle evidenze
archeologiche del complesso di Grotta Scaloria (Foggia)
731 PASQUALE ACQUAFREDDA, ITALO M. MUNTONI, MAURO PALLARA, La provenienza dell’ossidiana nel Neolitico
della Puglia
737 ANNA PIZZARELLI, L’utilizzo della risorsa animale in alcuni siti neolitici della Puglia centrale
745 MICHELE SICOLO, I sistemi di captazione e raccolta delle acque nelle comunità della Puglia nel Neolitico: i siti
di Serri S. Gabriele - Bari e Chiancone (Le Fosse) - Canosa di Puglia
751 ITALO M. MUNTONI, ANDREA ZERBONI, Analisi geoarcheologiche sui livelli del Neolitico antico del Pulo di Molfetta
- Fondo Azzollini
757 ITALO M. MUNTONI, ROCCO LAVIANO, ANNAROSA MANGONE, I materiali coloranti delle pitture neolitiche di Grotte
Santa Croce (Bisceglie)
761 FRANCESCA RADINA, Le pitture parietali di Grotta S. Croce e Grotta delle Due Crocette a Lama S. Croce di Bi-
sceglie (BAT). Raffigurazioni simboliche in grotta sulle Murge costiere baresi
767 FELICE LAROCCA, La Grotta di Santa Barbara a Polignano a Mare (Bari). Evidenze funerarie e cultuali di età
neolitica
773 PASQUALE ACQUAFREDDA, FELICE LAROCCA, Caratterizzazione archeologica e petrografica di manufatti neolitici
dalla Grotta di Santa Barbara (Polignano a Mare - Bari)
779 ROCCO SANSEVERINO, Monumenti e strutture neolitiche nel sito di Santa Barbara a Polignano a Mare (BA)
785 ADELE BARBIERI, ROCCO SANSEVERINO, SANDRO SUBLIMI SAPONETTI, I reperti umani neolitici di Santa Barbara -
Polignano a Mare (BA)
791 ROSA MODUGNO, ALESSIA COLAIANNI, ROCCO SANSEVERINO, LUIGI SCHIAVULLI, Valutazioni cronologiche di cera-
miche di tipo Serra d’Alto provenienti dal sito neolitico di Santa Barbara-Polignano a Mare (BA)
797 ADELE BARBIERI, EMANUELA BERTINI, MARIATERESA CAPPIELLO, LAURA DE NICOLA, GINEVRA PANZARINO, FRAN-
CESCO STALLONE, SANDRO SUBLIMI SAPONETTI, Studio antropologico delle antiche comunità di agricoltori del
Neolitico pugliese
803 MARIALETIZIA CARRA, EMMA CIMATTI, Analisi della frequentazione di Grotta San Biagio (Ostuni, BR) attraverso
le risorse vegetali tra Neolitico ed Eneolitico. Studio planimetrico e stratigrafico dei resti carpologici
809 FRANCESCA RADINA, Elementi ornamentali in corallo dalla Grotta della Tartaruga di Lama Giotta (Torre a Mare
- Bari)
815 GIULIVA ODETTI, Gli scavi Stasi alla grotta Zinzulusa (Lecce)
821 ANTONIO PELLEGRINO, Il sito neolitico della “Molinara” nell’alta valle dell’Agri (Marsicovetere - PZ)

Eneolitico
827 ITALO M. MUNTONI, ANDREA ZERBONI, Le strutture insediative di Tegole (Bovino): analisi geoarcheologiche dei
riempimenti
835 PASQUALE ACQUAFREDDA, ITALO M. MUNTONI, MAURO PALLARA, ROCCO LAVIANO, Trasformazioni tecnologiche
della produzione vascolare nella prima metà del IV millennio BC: analisi archeometriche su campioni da Grotta
Scanzano, Masseria Stevanato e Parco San Nicola
841 MARTA COLOMBO, MARCO SERRADIMIGNI, RENATA GRIFONI CREMONESI, Le ricerche e le incisioni rupestri in Lo-
calità Il Cavone (Spinazzola-BA)
847 TOMASO DI FRAIA, Le raffigurazioni rupestri della Parete Manzi di Montelapiano (Chieti) e quelle del Cavone
di Spinazzola (Bari): due spie di una possibile koinè culturale?
855 GIORGIA APRILE, MILENA PRIMAVERA, GIROLAMO FIORENTINO, L’analisi antracologica delle terre di rogo per la
comprensione del rituale incineratorio: i tumuli eneolitici di Salve (Le)
859 PAOLA AURINO, VALENTINA FAUDINO, Dalla Puglia al Piemonte: il “lungo viaggio” dei reperti litici della Colle-
zione Gastaldi al Museo di Antichità di Torino
865 CLAUDIA PAU, Possibili analogie tra gli “ossi a globuli” della Puglia e gli elementi in osso con decorazione a
globuli dell’Eneolitico Finale e Bronzo Antico della Sardegna
869 GAIA PIGNOCCHI, Elementi di tipo Laterza nei siti eneolitici delle Marche. Confronti e considerazioni

Età del Bronzo


875 COSIMO D’ORONZO, La cottura degli alimenti durante l’età del Bronzo: la riproduzione sperimentale delle piastre
di cottura
883 ARMANDO GRAVINA, L’insediamento di località Mezzana della Quercia (Apricena - FG). La frequentazione prei-
storica e protostorica
889 MICHELA DANESI, RACHELE MODESTO, Materiali appenninici da una struttura con piani di cottura del sito dell’Età
del Bronzo di Coppa Nevigata (Manfredonia - FG)
895 MAURIZIO MOSCOLONI, MARIA LUCREZIA SAVINO, Studio di un’area posta presso le fortificazioni di Coppa Nevi-
gata (Manfredonia - FG) durante l’Appenninico
901 ANNA MARIA TUNZI SISTO, ALBERTA ARENA, CLAUDIA ESTER PAOLA TOMASELLI, Grotta e Punta Manaccora: una
rivisitazione dei rapporti con l’altra sponda dell’Adriatico nell’età del Bronzo
909 ARMANDO GRAVINA, Presenza di ceramiche di tipo Cetina, tipo Dinara e tipo miceneo nella Daunia centro-set-
tentrionale
915 VALENTINA COPAT, MICHELA DANESI, Il sito della Rocca di Oratino (CB) nel contesto del versante Adriatico me-
ridionale
921 GIANLUCA GAIO, OLIMPIA MATARRESE, Il sito protoappenninico di Le Chianche (Minervino Murge, BT): l’area
del tumulo e del recinto. Studio della ceramica per un inquadramento culturale
927 AZURRA MARIA TENORE, Insediamento dell’età del Bronzo a Minervino Murge (BT) in località Carluva
931 ANNALAURA AMATULLI, ELISABETTA ONNIS, Le strutture funerarie di Masseria del Porto, Gioia del Colle (BA)
939 COSIMO D’ORONZO, GIROLAMO FIORENTINO, Lo studio dei resti vegetali provenienti dai livelli dell’Età del Bronzo
del castello di Mola di Bari
945 FRANCESCA RADINA, ITALO M. MUNTONI, MASSIMO CALDARA, La serie stratigrafica della falesia del litorale di
levante di Trani (BAT) per la ricostruzione delle dinamiche di trasformazione e insediamento della costa adriatica
pugliese
949 COSIMO D’ORONZO, GIROLAMO FIORENTINO, Analisi dei resti vegetali provenienti dai siti dell’Età del Bronzo di
Minervino Murge
953 FRANCESCA RADINA, GIUSY PRATICÒ, ROSSELLA VENEZIANO, JACOPO DE GROSSI MAZZORIN, ANNA PIZZARELLI,
L’insediamento dell’età del Bronzo di Mola di Bari. Le fasi I-III
959 GIUSY PRATICÒ, L’Età del Bronzo nel sito di Masseria Caterina (Minervino Murge)
965 JACOPO DE GROSSI MAZZORIN, ANNA PIZZARELLI, Indagini archeozoologiche a Masseria Chiancudda (Cisternino,
Br): lo sfruttamento delle risorse animali in un sito retrocostiero pugliese nell’Età del Bronzo
971 TEODORO SCARANO, Gli insediamenti costieri fortificati della Puglia meridionale nella prima metà del II millennio
a.C.
977 TEODORO SCARANO, RITA AURIEMMA, CRISTIANO ALFONSO, Approccio geoarcheologico per la ricostruzione dei
paesaggi costieri e delle dinamiche insediative nel Salento del II millennio a.C.
983 TEODORO SCARANO, ILARIA MALORGIO, Scogli di Apani (BR): le piastre da focolare della capanna 2
989 GIOVANNA MAGGIULLI, I manufatti metallici dai livelli dell’età del bronzo del SAS IX di Roca (LE)
993 CARLO VECA, Pugnali, daghe e spade. Nuovi elementi per l’inquadramento delle armi da taglio e da punta nei
contesti funerari del Medio Bronzo pugliese e siciliano
999 NUCCIA NEGRONI CATACCHIO, MATTEO ASPESI, CHRISTIAN METTA, GIULIA PASQUINI, Tombe a camera ipogea del
Bronzo Medio iniziale: confronti tra Puglia ed Etruria
1005 GAIA PIGNOCCHI, La circolazione di modelli tra Marche e Puglia nel Bronzo recente
1011 SALVATORE PONTICIELLO, I ripostigli di bronzi nel territorio pugliese
1019 FRANCESCA IPPOLITO, La Galleria dei Vasi della Grotta di S. Angelo II. Nuovi dati sul Protoappenninico della Si-
baritide e sulle sue relazioni con le sponde adriatiche

Età del Ferro


1025 LUISA FERRERO, FRANCESCO RUBAT BOREL, Fibule protostoriche pugliesi dalla Collezione Giovanni Battista Assi
al Museo di Antichità di Torino
1033 ANNA VALERIA VITALE, Monte Savignano (Andria - BAT). Studio preliminare di un insediamento indigeno dell’Alta
Murgia
XLVII Riunione Scientifica Preistoria e Protostoria della Puglia

Teodoro Scarano*

Gli insediamenti costieri fortificati della Puglia


meridionale nella prima metà del II millennio a.C.

RIASSUNTO - Gli insediamenti costieri fortificati della Puglia meridionale nella prima metà del II millennio a.C.
- Lungo le coste e le aree paralitorali della Puglia adriatica e ionica all’inizio del II millennio a.C. numerosi sono gli
insediamenti provvisti di opere di fortificazione costituite da muraglioni in pietrame a secco e/o terrapieni. La penisola
salentina, in particolare, è il territorio che ad oggi consta del maggior numero di attestazioni; gli insediamenti occupano
per lo più posizioni riconducibili a lievi o moderati alti topografici (promontori, terrazzi, speroni) posti prevalentemente
lungo litorali bassi e rocciosi o sulle anse del basso corso di canali e solchi torrentizi. In tutti i casi le fortificazioni
sembrano potersi ricondurre, spesso per associazione stratigrafica diretta, ad orizzonti culturali protoappenninici e/o
appenninici. Il fenomeno nel suo complesso sembra rispondere ad una generalizzata necessità di acquisire il controllo
territoriale di posizioni strategiche nel quadro di un tessuto di competizione sociale ed economica in cui probabilmente
interagiscono comunità indigene con interessi diversificati e gruppi allogeni.

SUMMARY - Coastal fortified settlements of southern Apulia during the first half of the II millennium BC - At
the very beginning of the II millennium BC many fortified settlements were along the Adriatic and Ionian coasts of the
Apulia and to a lesser extent in inland areas; the defense works were made up of dry-stone walls or earthworks sometimes
associated with a moat. The most part of these settlements is placed in the territory of the Salento peninsula: they often
stand on higher headlands especially along low and rocky shorelines or near to creeks and downrivers. Stratigraphic
association with indigenous handmade pottery allow us to date these fortification walls to local Protoappennine and
Appennine facies. This pattern of settlement was probably intended to meet the need to defend both the settlements and
the surrounding territory under their control; this should be seen as an indicator of a wider protohistoric framework of
social and economic competition caused by the interaction of different local communities and Aegean groups.

Il contesto regionale: stato dell’arte e criticità territoriale che possa definirsi efficace ed affidabile.
Scarsi risultano, ad esempio, i riscontri utili ai fini del
Ad oggi le conoscenze disponibili in relazione al tentativo di valutare delle possibili ipotesi di strutture
popolamento del territorio regionale nel corso del II gerarchiche verticali tra siti del medesimo territorio,
millennio a.C., ed in particolare nelle fasi dell’antica fattore che nella quasi totalità dei casi non consente
e media età del Bronzo , consentono di descrivere un analisi che si discostino dal modello insediativo del
quadro d’insieme piuttosto frammentario ed eteroge- cd. “villaggio monocentrico” e da una lettura tradi-
neo; il censimento dell’edito restituisce un campio- zionale e schematica delle strategie insediative del II
ne complessivo di circa 60 insediamenti principali, millennio a.C. secondo la quale:
l’80% circa dei quali posti in posizione costiera o a) i centri costieri sono insediamenti fortificati per lo
paralitorale. Le criticità principali evidenziate da più di lunga durata, destinati al controllo degli appro-
quest’analisi riguardano la grande difformità nel li- di di maggior rilievo, aperti ai commerci marittimi
vello di dettaglio delle informazioni disponibili per ed alle principali forme di artigianato specializzato;
ciascun sito mappato, l’elevato numero di siti noti b) i centri paralitorali sono insediamenti anche for-
sulla base di indagini di superficie non suffragate poi tificati, ma spesso a vita breve, posti in posizioni di
da interventi di scavo, la scarsa percentuale di scavi controllo lungo le vie di accesso alla rete di traffici
stratigrafici di carattere estensivo, l’elevato numero interna con il conseguente coinvolgimento indiretto
di insediamenti indagati con metodologie di scavo e nella rete di commerci esterna;
standard di documentazione differenti da quelli attua- c) i centri interni sono insediamenti ad economia pa-
li e, da ultimo, il basso tasso di edizione dei dati di- storale, per lo più a vita breve posti in posizioni aper-
sponibili. La compresenza di tali fattori conduce alla te ma comunque in grado di controllare le direttrici
composizione di un quadro di sintesi diacronico che interne della rete di commerci.
paga delle oggettive difficoltà nel restituire una lettura Per quel che concerne nello specifico gli insediamenti
fortificati (fig. 1A) è interessante notare come questi
* Dipartimento di Beni Culturali - Università del Salento, Via Dalmazio costituiscano il 65% circa del campione complessivo
Birago 64, 73100 Lecce; teodoro.scarano@unisalento.it di presenze censite nel territorio regionale e 2/3 di
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Fig. 1 - A. Carta di distribuzione degli insediamenti fortificati dell’età del Bronzo in Puglia; B-C. Grafici
relativi alla distribuzione dei siti fortificati sul territorio regionale; D. Veduta aerea del promontorio di Roca
(Melendugno, LE); E. Veduta aerea del promontorio di Torre Guaceto (BR).

essi siano stati sottoposti ad indagini archeologiche favorevoli, coincidenti il più delle volte con unità oro-
stratigrafiche (anche se solo il 20% è stato oggetto di grafiche poste da 5 a 10 m circa s.l.m. e che probabil-
indagini estensive nel corso degli ultimi 20 anni); il mente consentivano di poter agevolmente controllare
66% degli insediamenti protostorici fortificati puglie- un tratto di costa e un’area dell’entroterra il più delle
si è inoltre localizzato nella penisola salentina (fig. volte pari a diversi chilometri quadrati. Nel contesto
1B-C). del campione riferito al contesto territoriale in esame,
si distinguono certamente i due siti di Torre dell’Alto
Strategie d’insediamento e Leuca-Santuario posti su speroni rocciosi alti sul
mare (tra 50 e 60 m s.l.m.) e per i quali non è da esclu-
Gli insediamenti fortificati sorti lungo le coste della dere una differente gestione dello spazio d’abitato e
Puglia meridionale nella prima metà del II millennio del territorio circostante (Scarano 2012b, pp. 77-83).
a.C. occupano quasi sempre posizioni naturalmente In tutti i casi, ad ogni modo, la scelta del luogo dell’a-
Gli insediamenti costieri fortificati della Puglia meridionale nella prima metà del II millennio a.C. 967

bitato evidenzia la ricerca di una condizione di acces- che concerne la definizione dell’orizzonte cronologico
sibilità (e probabilmente di controllo) sugli elemen- entro il quale collocare le più antiche attestazioni di
ti dell’idrografia superficiale (canali e piccoli corsi mura di fortificazione protostoriche in questa regione,
d’acqua anche a regime stagionale, oltre che bacini i riferimenti più puntuali ad oggi disponibili resta-
paralitorali, acquitrini ed aree paludose) in grado di no ancora quelli di Coppa Nevigata (Cazzella et alii
garantire l’approvvigionamento alle fonti di acqua 2012), laddove le prime strutture di difesa si datano
dolce e a tutte le risorse vegetali e animali assicura- alla fine del XVIII sec. a.C. (inizio BM1). Più in ge-
te da questi habitat (Ibid., pp. 83-85). Nel contesto nerale è interessante sottolineare come in diversi casi
di un’analisi delle strategie insediative della prima sembrerebbe che gli abitati si siano muniti di strutture
metà del II millennio a.C. che sia in grado dunque di difensive sostanzialmente sin dalle più antiche fasi
attribuire maggiore rilievo al fattore paleoecologico di impianto o comunque da un momento immediata-
è plausibile considerare l’ipotesi che le aree umide mente successivo ai primissimi livelli di occupazione.
costiere possano aver svolto la funzione di elementi Nella Puglia meridionale i siti protoappenninici for-
di polarizzazione degli interessi di queste comunità. tificati sottoposti di recente ad indagini sistematiche
Le risorse garantite infatti dalle nicchie ecologiche sono Roca (fig. 1D), Scogli di Apani (Cinquepalmi
tipiche di questi habitat potrebbero aver contribuito et alii 2010) e Masseria Chiancudda cui sarebbe da
a determinare la lunga durata degli insediamenti che aggiungere, poco più a Nord, Mola di Bari-Castello
le controllavano e, di conseguenza, il loro ruolo po- (Ambra per Agamennone, pp. 205-208, 215-220). Nel
litico di primo piano; questo potrebbe significare che caso di Roca la realizzazione delle prime mura di for-
la difesa delle posizioni utili alla loro gestione (ed tificazione può probabilmente collocarsi in una fase
utili anche alla partecipazione ai traffici commerciali non iniziale del BM 1 (metà circa del XVII sec. a.C.),
transmarini ed ai processi di “acculturazione” che ne mentre i più antichi livelli di occupazione associati
derivavano) potrebbe aver contribuito a determinare alle mura di fortificazione nei due abitati salentini
un clima di elevata bellicosità interna. di Scogli di Apani e Masseria Chiancudda si datano
Tali elementi contribuiscono alla composizione di uno quanto meno tra la fine del BA e l’inizio del BM. I
scenario articolato ed ancora in larga parte lacunoso livelli d’uso contestuali alla struttura muraria di Mola
del Salento protoappenninico ed appenninico nel qua- di Bari-Castello sono infine da riferire ad una fase
le hanno un ruolo determinante fattori quali: avanzata del Protoappenninico.
a) la ricostruzione paleogeografica e paleoambientale Se incerto o di difficile lettura è nella quasi totalità
del territorio costiero e paralitorale sia adriatico che dei casi il parametro cronologico relativo alle fasi di
ionico (Scarano et alii 2008; Primavera et alii 2010; primo impianto delle strutture protostoriche di forti-
Alfonso et alii 2012); ficazione individuate in Puglia meridionale (e nell’in-
b) la comprensione del regime dei corsi d’acqua nelle tero territorio regionale), ben più evidente è invece il
aree interne e dell’influenza esercitata sui caratteri terminus rappresentato da un comune evento distrut-
idrografici delle aree costiere, oltre che la ricostruzio- tivo collocato in una fase avanzata dell’Appenninico
ne del conseguente quadro paleovegetazionale; (Scarano 2012a, pp. 373-383). In molti casi tale distru-
c) l’analisi della distribuzione, del numero e della ca- zione segnerà l’abbandono dell’insediamento e/o un
ratterizzazione (cronologica, dimensionale, sociale, suo drastico ridimensionamento o ancora la definitiva
etc.) degli insediamenti aperti rispetto a quelli fortifi- dismissione delle strutture murarie di fortificazione
cati ed i loro eventuali rapporti di gerarchia; (seppur in un contesto insediativo a continuità di vita),
d) la localizzazione e il ruolo sociale dei siti di se- mentre altrove identificherà un singolo episodio di
poltura, specie quelli a carattere collettivo, di lunga una serie stratigrafica ma, comunque, un momento
durata e la cui presenza sul territorio è segnata da di passaggio.
monumenti megalitici (Scarano cds);
e) la localizzazione dei luoghi di culto (in grotta o Territorio, culture, società
all’aperto) e l’identificazione delle comunità che ne
potrebbero aver avuto il controllo; Allo stato attuale della ricerca i dati relativi alle pro-
f) l’itinerario dei principali percorsi di attraversamen- duzioni ceramiche di tipo egeo associate ai più antichi
to della penisola salentina e l’identità ed il ruolo degli livelli di occupazione dell’insediamento di Roca con-
elementi antropici e naturali che li determinano. tribuiscono a consolidare l’ipotesi che in età protomi-
cenea le rotte adriatiche avessero un ruolo tutt’altro
Cronologia delle più antiche strutture di difesa che marginale nel Mediterraneo centrale. Si ritiene
tuttavia che, nel vagliare gli elementi utili all’analisi
Strutture murarie di fortificazione sono attestate in delle componenti sociali e culturali funzionali alla
numerosi siti pugliesi (fig. 1A) e, sebbene 2/3 di queste comprensione dello sviluppo degli insediamenti co-
evidenze siano state oggetto di indagini stratigrafi- stieri fortificati in Puglia nella prima metà del II mil-
che, molto scarsi sono spesso gli elementi in grado di lennio a.C., si debba considerare plausibile l’ipotesi
fornire argomenti significativi di discussione ai fini che la componente egea possa aver avuto un ruolo
della composizione di un quadro di sintesi. Per quel marginale (e comunque non causale) e che la conflit-
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tualità testimoniata dalle opere di fortificazione possa ranno anche in questo modo i rapporti intercomuni-
piuttosto riflettere una condizione indigena ed inter- tari e le “relazioni internazionali”. Le fortificazioni
comunitaria (Id. 2010, pp. 157-159; 2012, pp. 85-87). monumentali sono dunque uno strumento di auto-
L’esigenza delle comunità indigene residenti di ot- rappresentazione della comunità residente e della sua
timizzare le strategie di sussistenza in funzione del élite, ne tratteggiano il potere militare e politico con
variare dei fattori climatici ed ambientali potrebbe la fisica occupazione del territorio, sono architetture
essere stata una delle principali cause del meccani- caricate di valori simbolici e, al pari delle architetture
smo competitivo teso all’occupazione, al controllo ed funerarie megalitiche  , partecipano alla costruzione
alla difesa di quelle posizioni, quei territori e quegli dei “paesaggi di potere” della Puglia della prima metà
habitat in grado di assicurare l’approvvigionamento del II millennio a.C. (Id. cds).
stabile di risorse naturali (l’acqua dolce su tutte). Que-
sti spazi sono, primi tra tutti, quelli posti tra il mare Ringraziamenti
e i bacini paralitorali e/o gli acquitrini paludosi (fig. Le fotografie aeree dei siti protostorici di Roca e Tor-
1E) e, in seconda battuta, quelli localizzati sulle anse re Guaceto (fig. 1D-E) sono gentilmente concesse dal
dei canali e dei torrenti che dai piccoli rilievi interni Laboratorio di Topografia Antica a Fotogrammetria
si dirigono verso la costa. del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del
È in questo tessuto, caratterizzato da un mosaico di Salento.
unità insediative forse per lo più monocentriche e for-
tificate (e gerarchicamente sovraordinate o economi- Riferimenti bibliografici
camente differenziate rispetto a quelle minori e aper-
te?), che si inserirà nei primi secoli del II millennio Alfonso C., Auriemma R., Scarano T., Mastronuzzi G.,
a.C. con modalità in gran parte ancora da decifrare Calcagnile L., Quarta G., Di Bartolo M. 2012, An-
cient coastal landscape of the Marine Protected Area of
quell’elemento egeo rivelato dal crescente intensifi-
Porto Cesareo (Lecce, Italy): recent research, Interna-
carsi dei contatti transmarini tra il Mediterraneo cen- tional Journal of the Society for Underwater Technolo-
trale e quello orientale (Cazzella 2009). gy, 30 (4), 207-215.
Il fervore costruttivo documentato su un lungo arco Ambra per Agamennone - Radina F., Recchia G. 2010, a
temporale contestualmente alle mura di fortificazione cura di, Ambra per Agamennone. Indigeni e Micenei tra
protostoriche dei due casi regionali di maggior rilie- Egeo, Ionio e Adriatico, Catalogo della Mostra, Adda
vo, Coppa Nevigata e Roca, è da interpretare come Editore, Bari.
una chiara indicazione di una pressoché ininterrotta Cazzella A. 2009, La formazione di centri specializzati
necessità difensiva di questi abitati e, forse, anche di nell’Italia sud-orientale durante l’età del Bronzo, Sc.
una costante sperimentazione di tecniche e materia- Ant. 15, pp. 293-310.
li utili all’evoluzione di queste architetture militari Cazzella A., Moscoloni M., Recchia G. 2012, a cura di,
(Recchia 2010; Scarano 2012a). Laddove inoltre è sta- Coppa Nevigata e l’area umida alla foce del Candelaro
to possibile svolgere indagini di carattere estensivo durante l’età del Bronzo, Foggia.
(oltre ai già citati casi di Roca e Coppa Nevigata si Cinquepalmi A., Guglielmino R., Scarano T. 2010, L’inse-
vedano anche, seppur in misura differente, quelli di diamento dell’età del Bronzo degli Scogli di Apani
(Brindisi), in Ambra per Agamennone, pp. 221-223.
Scoglio del Tonno, Porto Perone, Masseria Chiancud-
Primavera M., Simone O., Fiorentino G., Caldara M. 2010,
da e Torre Mileto) le mura di fortificazione sembrano The palaeoenvironmental study of the Alimini Piccolo
mostrare caratteri di monumentalità e complessità lake enables a reconstruction of Holocene sea-level
sin dalle fasi più antiche. La presenza di specifiche changes in southeast Italy, The Holocene I-II, pp. 1-11.
unità costruttive ricorrenti quali porte monumentali, Recchia G. 2010, Gli aspetti bellici nell’Italia sud-orientale
postierle, corridoi, camere, torri, contrafforti, fossati durante il II millennio a.C., in Ambra per Agamennone,
e antemurali e l’adozione di tecniche costruttive che pp. 97-108.
prevedevano anche l’utilizzo del legno, degli ortostati Scarano T. 2010, Roca. Le fortificazioni della media età
e di blocchi di pietra talvolta sbozzati e regolarizzati del Bronzo, NSc comunicate dalla Scuola Normale Su-
sembrerebbero suggerire la condivisione di modelli periore di Pisa, Annali della Scuola Normale Superiore
comuni e la disponibilità di maestranze specializzate; di Pisa, serie 5, 2/2 supplemento, pp. 151-159.
l’apparente assenza di prototipi indigeni parrebbe in- Scarano T. 2012a, Roca I. Le fortificazioni della media età
dirizzare la ricerca piuttosto verso modelli costruttivi del Bronzo: le strutture, i contesti, i materiali, Foggia.
allogeni (protomicenei?) che restano comunque, ad Scarano T. 2012b, Le fortificazioni della media età del
oggi, di difficile identificazione. Bronzo nel quadro delle testimonianze relative agli inse-
diamenti fortificati della prima metà del II millennio
È infine evidente come la monumentalità palesata da a.C. nella Puglia meridionale, NSc comunicate dalla
alcune di queste strutture di fortificazione (Roca su Scuola Normale Superiore di Pisa, Annali della Scuola
tutte) risponda anche, con ogni probabilità, ad un’e- Normale Superiore di Pisa serie 5, 2/2 supplemento, pp.
sigenza di carattere simbolico finalizzata all’identifi- 72-87, 191-194.
cazione sociale e territoriale, esigenza che è difficile Scarano T., Maggiulli G. cds., Identità religiosa, iden-
poter non ritenere l’espressione politica di quelle élites tità culturale: marcatori di status a Roca nell’età del
indigene (gruppi parentelari dominanti) che regole- Bronzo. Strutture e simboli di organizzazione sociale,
Gli insediamenti costieri fortificati della Puglia meridionale nella prima metà del II millennio a.C. 969

in Anatomia del potere. Strategie, rappresentazioni e L’archeologia del paesaggio costiero e la ricostruzi-
trasformazioni tra la media età del Bronzo e la prima one delle trasformazioni ambientali: gli insediamenti di
età del Ferro (1600-900 a.C.), Atti del Convegno In- Torre Santa Sabina e Torre Guaceto (Carovigno, Br), in
ternazionale, Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico, Monitoraggio costiero Mediterraneo: problematiche e
CNR (Roma 19 marzo 2013). tecniche di misura, Atti del II Simposio Internazionale,
Scarano T., Auriemma R., Mastronuzzi G., Sansò P. 2008, Firenze, pp. 391-402.

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