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DICEMBRE/GENNAIO

A.S. 2019/2020
PERIODICO BIMESTRALE

Editoriale La scuola “aperta”: “Open Day”


L. Lo Schiavo 3ªD I. Fotina 1aC

B I
uon anno lettrici e lettori, un l 9 e 18
immenso augurio di serenità e Gennaio scorsi
soddisfazioni dalla Nicola Romeo! sono stati giorni
Inauguriamo un nuovo decennio con il speciali per la
nostro amato giornalino, che non si ferma nostra scuola, l’
mai e che con l’aprirsi degli anni venti del I.C. “Nicola
nuovo millennio vi riporta tutte le notizie su Romeo”. Si sono tenute, infatti, le giornate di “Open
cui la nostra redazione ha lavorato con Day”, importanti e utili manifestazioni che permettono a
impegno e passione. tanti ragazzi e alle proprie famiglie, di conoscere sia la
Partiamo dal fiorire di progetti che struttura che ospita la nostra scuola sia le attività che
sbocciano nelle nostre classi, dalla scuola noi allievi svolgiamo durante l’anno.
dell’infanzia alle medie, progetti importanti Anch’io, che quest’anno frequento la prima classe della
e appassionanti che non lasciano mai scuola secondaria di primo grado, ho partecipato a
insoddisfatti la curiosità e il desiderio di questi eventi. Ho fatto parte del coro della scuola che
sperimentare dei ragazzi. ha eseguito alcune canzoni, con l’accompagnamento
Passiamo poi alle notizie che riguardano il musicale degli alunni della “band” della Romeo. Le
mondo esterno, notizie che attualmente persone in visita hanno molto gradito e apprezzato le
stanno scuotendo e indignando i popoli ed i nostre esibizioni! Altre allieve hanno accolto i visitatori
governi, ad esempio lo scempio di incendi con balli realizzati con coreografie assai graziose!
in Australia e l’incrinarsi definitivo dei Tutti i laboratori (linguistico, artistico, informatico,
rapporti tra gli Stati Uniti e l’Iran. Il 25 scientifico, sostegno e biblioteca) erano aperti per
Novembre scorso è stata la giornata mostrare al pubblico i nostri lavori e le nostre attività.
dedicata alla denuncia e lotta alla violenza Per rendere ancora più piacevole la permanenza a
sulle donne e, in seguito alla forte scuola, ai nostri ospiti sono stati offerti dolci e bibite,
sensibilizzazione avvenuta nella nostra com’è doveroso per una buona accoglienza. Sono
scuola, i ragazzi non hanno potuto stata felice di partecipare a queste giornate, perché mi
trattenersi dallo scrivere riflessioni su hanno permesso di entrare in contatto con ragazzi di
questo argomento. Arriviamo infine alle altre classi e di conoscere meglio gli insegnanti che ci
recensioni dei più recenti film, alle hanno supportato per tutto il tempo. Mi sono sentita
stuzzicanti ricette dolci o salate ed alle parte di un gruppo, di una grande “famiglia”. E’ stata
nostre pillole d’arte. Buona lettura! un’esperienza bellissima!
Incontri sulla sicurezza stradale
Referente per la Legalità Prof. ssa C. Stingo

A nche quest'anno l'I.C. “N. Romeo” si è occupato di sicurezza stradale. In accordo con il
Comando dei Vigili di Casavatore, il discorso, iniziato l'anno scorso, sulle regole della
strada, ha avuto un seguito, dal momento che c'è la necessità di una continuità rispetto
a tale argomento. Si è sentita, dunque, l’urgenza di attivare di un corso della durata 30 ore che
si è articolato, secondo un calendario prestabilito, nei mesi di novembre e dicembre. Tale corso,
tenuto dai vigili urbani, e destinato alla scuola dell'infanzia, primaria e alle classi della
secondaria, ha previsto l'illustrazione delle principali regole del codice della strada attraverso
proiezioni video, immagini, dibattiti con gli alunni e test finali.
Responsabili del Progetto per la scuola secondaria sono state le proff. sse E. Magliulo, A.
Migliaccio e C. Stingo, per le scuole dell’infanzia e primaria, rispettivamente, i docenti M.
Esposito e S. Mendozzi.

Ed ecco Natale
L. Lo Schiavo 3aD

È
arrivato Dicembre alla Romeo, e con esso anche il
Natale e la sua atmosfera magica.
Pronti, via, ed ecco la nostra scuola subito impegnata
nelle molteplici attività che hanno scandito il countdown verso le
vacanze natalizie.
Scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado: da
ogni dove sono arrivate proposte, idee e volontari, così da mischiare le tradizioni e le
innovazioni. Tra queste ultime vanno segnalati innanzitutto i lavori creati dalle varie classi con
tutti i materiali disponibili ad esempio, carta, vernice, mollette da bucato, lana cardata e
pannolenci con cui abbiamo visto diventare realtà quelli che prima erano solo pensieri:
decorazioni natalizie, portatovaglioli, scatoline e altri simpatici manufatti. In onore, invece, della
tradizione sicuramente sono stati i bellissimi presepi in miniatura, pezzi unici di artigianato,
realizzati dal nostro infaticabile collaboratore scolastico Salvatore De Giacomo. Al piano terra,
sempre con la rassicurante e partecipativa presenza dei collaboratori scolastici, inoltre, sono
state allestite bancarelle presidiate da alcuni alunni, che si sono occupati della vendita dei
prodotti creati dagli stessi allievi, per devolvere poi il ricavato in beneficenza. Tra la merce
esposta nei vari stands abbondavano anche i dolciumi, torte, plumcake, tronchetti e pop-corn:
sono andati letteralmente a ruba! Come ogni anno, è stato un bel momento per vivere il Natale,
con tanta voglia di fare, di creare, di divertirsi e di stare insieme.

2
Progetto eTwinning: la Romeo si apre all’Europa
L. Lo Schiavo 3aD

ono tanti e vari i progetti con cui ogni anno la Nicola


Romeo arriva a stuzzicare la curiosità dei suoi alunni,
con innovazioni e originalità.
Quest'anno, un'esperienza nuova ed interessante si è
palesata ad ottobre, promossa dalla nostra docente di inglese,
la prof.ssa Rosa Riccio: l'avvincente possibilità di mettere in
atto contatti virtuali con alcune scuole estere, in modo da
scambiarsi informazioni sulle nostre sedi scolastiche, le nostre
città e le nostre tradizioni, attraverso una serie di video
preparati e girati dalle classi stesse.
Con i miei compagni abbiamo provato quindi a descrivere al meglio la storia di Casavatore e
quella della scuola, documentando nel mentre l'appassionata vita dell'ingegner Romeo, colui a cui
l'edificio è dedicato; abbiamo reso i nostri nuovi amici partecipi del fermento in cui l'intera
Campania si è ritrovata coinvolta con l'approdo delle Universiadi a Napoli, quest'estate; ci siamo
presentati con le nostre passioni, le nostre caratteristiche e i nostri difetti, aprendo le porte della
Nicola Romeo a realtà altrettanto interessanti.
Si è inoltre rivelato un ottimo modo per migliorare la fluidità del nostro inglese e, a dire la verità,
anche una possibilità per esercitare le nostre doti davanti ad una videocamera - non nascondo
che ci siano volute innumerevoli prove, ma in cambio ci sono state donate tante risate e molto
divertimento -
Gran parte del merito va alla nostra insegnante di inglese, che ci ha aiutato molto, ci ha sostenuto,
ci ha dato dei consigli utili durante la realizzazione dei lavori, e che soprattutto è riuscita a rendere
il progetto attraente agli occhi di tutti gli studenti.
Gli scambi continueranno anche durante queste settimane e quelle che sopraggiungeranno,
rendendolo così un impegno costante e vivo, elementi che considero fondamentali per mantenere
l'interesse sempre acceso e per vivere quest'esperienza assaporandone ogni parte così come
merita.
Vi svelo infine il nome del progetto: eTwinning, ovvero la piattaforma da cui prende il nome e dalla
quale è possibile attuare contatti giornalieri con insegnanti di inglese e alunni provenienti da tutta
Europa, in particolare, nel caso della mia classe, Spagna, Turchia, Romania, Lituania ed
Inghilterra.
Un progetto divertente, una corsa contro il tempo per preparare tutto e per mettere alla prova le
proprie abilità, proprio per questo non sono mancate le difficoltà, ma il tutto è stato superato e
vissuto con crescente interesse.
Personalmente, credo sia un'idea veramente ammirevole e affascinante, perfetta per bilanciare il
carico scolastico con una sana risata di gruppo, senza precluderci la possibilità di ampliare le
nostre conoscenze in un ambiente sereno e familiare.

STOP alla violenza sulle donne


Referente per la Legalità Prof.ssa Stingo

I
l 25 Novembre scorso è stata la giornata dedicata al contrasto della
violenza sulle donne, tema, questo, molto sentito dal nostro Istituto.
Abbiamo cercato, dunque, anche quest'anno, di mettere in atto tutte quelle
attività che potessero in qualche maniera sensibilizzare i ragazzi rispetto a questo
argomento. La scuola deve fare il possibile per dare ai ragazzi gli strumenti
necessari per poter raggiungere una cittadinanza attiva e consapevole ma soprattutto civile.

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25 Novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne
I ragazzi della 3aE riflettono su espressioni tratte dal monologo di Paola Cortellesi
L’amore non lascia lividi
S. Granieri

A
vevi detto di amarla, ma quando è arrivata in sala di rianimazione non sembrava. Hai
tentato di strangolarla ed era piena di lividi su tutto il corpo. Saranno stati i calci, i
pugni e le botte che le hai dato per amore? C’era ancora l’impronta delle tue orribili
mani sul suo collo. Respirava a mala pena e dopo un po’ ha chiuso gli occhi per sempre su
questa terribile esistenza che tu, essere spregevole, le hai offerto.
Sei mia e devi fare quello che dico io

I
A. Salmi
nizio col dire che nessuno è di nessuno. Ognuno è libero di decidere della propria vita.
Nessun uomo, fidanzato o marito che sia, può imporre la sua volontà ad una donna. Tu
uomo non puoi decidere di farle lasciare il lavoro o di cancellare i suoi contatti su
WhatsApp. Tu donna, non puoi far decidere al tuo compagno cosa devi fare, lui non è il tuo
padrone, ma soprattutto non è e non devi permettere che diventi il tuo carnefice e se incontri un
uomo del genere, non giustificarlo pensando che le parole “sei mia” siano parole d’amore, sono
solo parole che indicano possesso e ogni giorno che passerà sarà sempre peggio.
Era nervoso, è il carattere suo, forse me la sono cercata
F. Marra

A volte, a causa dell’amore incondizionato che si prova per una persona, o forse per la
paura di ammettere un fallimento, quando si subisce una violenza, siamo le prime a
metterci in dubbio.
- Si, tranquillo, è stata colpa mia -
- Non ti preoccupare, eri nervoso e io non ho fatto altro che peggiorare la situazione -
No care donne, la colpa non è nostra. Chi ci “mena” di certo non ci ama. Scappate subito prima
che la situazione degeneri fino a diventare un pericolo per la nostra stessa vita. In Italia ogni
giorno muore una donna per mano di chi le aveva detto di amarla. Ma questa carneficina la
possiamo evitare, anzi la dobbiamo evitare. Bisogna denunciare ogni atto di violenza, scappare
da una eccessiva gelosia e da chi, per un amore malato, vuole controllare ogni istante della
nostra vita.

Vuole leggere tutti i miei messaggi, lo fa per me, ci tiene a me


F. P. Correale
’amore non è monitorare ogni battito di ciglia dell’altro, né conoscere tutti i suoi contatti
telefonici, al contrario, è fidarsi, è lasciare libera l’altra di vivere la propria vita, di respirare,
di essere felice. Chi controlla e opprime in nome dell’amore non ama, è solo un carnefice.
Mi rivolgo a questi esseri che non possono essere chiamati uomini: “Voi, non amate, ma
opprimete le vite di quelle povere donne che hanno avuto un’unica sfortuna, quella di amarvi.
Siete dei maniaci. VERGOGNATEVI!!!!!!”
Se è geloso vuol dire che ci tiene a me
M. Orefice
Ci tieni a me? Sei geloso e questo ti dà il permesso di allungare le mani su di me? Lo sai che mi
fai solo del male e mi tratti come una cosa da niente? Io non merito tutto questo. Tu non puoi
massacrarmi di botte in nome della tua gelosia. Possibile che devo aver paura di truccarmi, di
mettere un vestito un po’ più scollato? Tutto questo non è amore, ma violenza. Tu non sei un
uomo, ma una bestia senza cuore.
4
Diario di una violenza familiare
A. Calignano

L
a situazione inizia a peggiorare sempre più, da quando era solo uno schiaffo di tanto in
tanto, ora è passato a picchiarmi a tutte le ore sempre con più violenza, per ogni piccola
cosa. Cade un piatto? Un ceffone. Non funziona la televisione? Un ceffone. Non gradisce
il pranzo? Un ennesimo, terribile ceffone. Non ce la faccio più, non ho più una vita, ho paura di
uscire, di parlare, di esprimere una mia idea, ho paura anche di guardarlo. Ma adesso basta, mi
ha privato della mia vita, della mia felicità, della mia libertà, ma ora basta, basta, basta, non te lo
permetterò più. Non è stata colpa mia. Non è colpa mia come tu hai sempre voluto che fosse.
L’unica mia salvezza è fuggire e denunciarti. Non mi rivedrai mai più.

Riflessione da una lettura di un brano tratto da “I Promessi sposi”


“Buoni e cattivi”
L. Lo Schiavo 3aD

I l brano mi ha trasmesso una sensazione genuina e particolare,


ovvero quella di provare più astio nei confronti di don Abbondio
che verso i bravi.
Sembra anche ovvio: i bravi sono i "soliti" cattivi della situazione, posti
da Manzoni come gli antagonisti senza scrupoli, pronti a tutto per il
proprio tornaconto.
Don Abbondio, invece, è colui che nel pensiero comune dovrebbe
rappresentare la purezza di cuore e, oserei dire, anche la morale etica
incarnata dagli uomini di chiesa; ma l'ipotesi è presto scongiurata da Manzoni stesso, che
descrive il prete come povero di coraggio e lealtà, privo anche di una sincera vocazione
spirituale.
Suppongo che ci sarebbe tanto da dire su questo brano, molti spunti per discorsi e
argomentazioni; tuttavia, per quanto mi riguarda, è stata una riflessione spontanea sulla figura di
don Abbondio a colpirmi.
Spesso, nei film come nella vita reale, si tende a tracciare una linea nella società per dividere i
"buoni" dai "cattivi". Anteponiamo la figura di persona generosa e altruista a quella di persona
egocentrica ed egoista: inconsciamente, la prima acquisisce ai nostri occhi tutti i tratti positivi
esistenti, mentre l'altra si trasforma in un mostro da temere e allontanare a prescindere.
Le amicizie, le simpatie e le antipatie, tutte divise secondo una precisissima scala gerarchica,
severa e a volte ingiusta. Il fatto, secondo me, è che le persone non si possono davvero dividere
in "buone" e "cattive". Non possiamo vedere tutto come bianco o nero, altrimenti che fine
farebbero le altre decine di sfumature?
L'essere umano è pieno di così tante sfaccettature, al punto che catalogarlo sembra quasi
offensivo: si cresce, si cambia, si matura o forse no, si diventa migliori o peggiori, si agisce per
sé stessi, per gli altri o per entrambi. Sta di fatto che un eroe non è mai solo un eroe, e il solito,
bravo, cattivo, nasconde spesso qualcosa che potrebbe farcelo rivalutare; o, magari, solo
comprendere meglio. Può sembrare insolito, ma questo è davvero il primo pensiero che ho
avuto leggendo la descrizione di don Abbondio.
Aveva il compito di celebrare un matrimonio, eppure, di fronte a chi si dimostrava più potente di
lui, non ha esitato un attimo a prostrarsi e lasciarsi comandare. Quindi, la mia riflessione finale è
questa: bontà e cattiveria, egoismo ed altruismo sono gli antipodi per eccellenza, ma troppo
spesso dimentichiamo che entrambe sono presenti in ognuno di noi, e che è proprio la loro
fusione a creare le persone che siamo o quelle che vorremmo essere.

5
NOTIZIE DAL PLESSO
SCUOLA DELL’INFANZIA

Natale in casa Romeo


A cura della docente A. Criscuolo

N
atale in casa Romeo è il titolo dell’ottava edizione del presepe vivente, fiore
all’occhiello della scuola dell’Infanzia e di tutto l’Istituto “N. Romeo”. Si tratta di
un’opera scenografica maestosa e imponente che ha trasformato la scuola in un
paesaggio con le sue botteghe, le sue viuzze, le sue luci e le scene di vita quotidiana, i mestieri,
i costumi, la musica, le tradizioni. I bambini nelle vesti di panettieri, pescivendoli, lavandaie,
fruttivendoli, sarte e avventori, pizzaioli e macellai, cartomanti e “capere”, angeli e santi. I
visitatori sono stati ammaliati dall’atmosfera e dalla cura minuziosa dei particolari, rimanendo
stupiti per l’interpretazione dei bambini, anche di quelli piccolissimi, del tutto fedele al
personaggio rappresentato.

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NOTIZIE DAL PLESSO
SCUOLA DELL’INFANZIA

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NOTIZIE DAL PLESSO
SCUOLA DELL’INFANZIA

La piccola star della Romeo


A cura del docente F. Scognamiglio

M arta ha sei anni e frequenta il primo anno della scuola primaria del nostro Istituto. È
una bimba vivace, molto allegra, dolce, affettuosa, ma anche determinata. Adora
cantare e ballare, ama giocare all’aria aperta e le piacciono gli animali, in
particolare i cani. Nel mare è un pesciolino.
Anche se non ha mai studiato canto, ad Aprile 2019 ha partecipato alle selezioni per lo Zecchino
d’oro all’Ipercoop di Afragola, poi a Luglio all’Auchan di Giugliano e a settembre è arrivata alle
semifinali a Bologna.

A sinistra, Marta alla prima


selezione, Aprile 2019,
Ipercoop Afragola.
A destra, seconda
selezione, Auchan di
Giugliano, Luglio 2019.

A sinistra, la
piccola Marta alle
semifinali di
Bologna,
Settembre 2019.
A destra la nostra
Marta alle finali di
Bologna.

A sinistra
Marta con i
compagni di
avventura, e a
destra i girini
durante la
trasmissione
con Antonella
Clerici.

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CURIOSITÀ
Il giorno più bello del mondo
M. De Simone 2aD

L 'ultimo film che ho visto al cinema è stato "Il giorno più bello del mondo"
di Alessandro Siani. La storia ruota intorno ad Arturo Meraviglia - lo
stesso Siani - che affronta le mille difficoltà di un piccolo teatro di
avanspettacolo, lasciatogli dal padre, prossimo ormai al fallimento. Un'eredità
da parte di un lontano zio sembrerebbe correre in suo aiuto, ma in realtà non
si tratta di denaro con cui pagare i creditori, ma dell'affido di due bambini, Rebecca e Gioele.
I problemi iniziali con cui Arturo deve confrontarsi alle prese con i due bambini vengono annullati
quando si rende conto che Giole è dotato di uno straordinario potere telecinetico. Purtroppo alcuni
pericolosi scienziati vorrebbero rapirlo per studiare meglio le sue sorprendenti capacità. Arturo quindi
è chiamato a salvare sia il suo teatro, sia il bambino per realizzare appunto il giorno più bello del
mondo.
È stato un film davvero molto bello, ricco di effetti speciali per simulare la telecinesi e, per certi
aspetti, poetico. Siani, pur con la sua ironia e il suo atteggiamento scanzonato, è riuscito a
trasmettere un messaggio di speranza e di ottimismo: anche quando tutto è difficile e,
apparentemente, senza via di uscita, può capitare qualcosa di bello che determina un positivo
cambiamento di rotta. La "morale" del film è che i sogni a volte si possono realizzare: è quanto
accade ad Arturo che, inaspettatamente, con l'aiuto del bambino magico, è riuscito a far ristrutturare
e a ridar vita al teatro del padre e dunque a realizzare il suo sogno di sempre.

CREED II
F. De Bellis 3aD

C reed II è un film di quasi due anni fa ma ancora sulla cresta dell’onda,


diretto da Caple junior e interpretato, tra gli altri, da Michael Jordan. Il
film è il sequel di Creed – Nato per combattere 2015, ma è anche un
quasi-sequel/remake di Rocky IV del 1985 e, in qualche modo, del film del
2006 di Rocky Balboa. Si tratta dunque del sequel della storica saga di
Rocky Balboa che, a partire dal 1976, ha accompagnato gli amanti del
genere, facendo vivere forti emozioni e condividere momenti della vita, sia
agonistica che privata, del grande protagonista, interpretato da Sylvester
Stallone. Creed II, pur essendo nuovo e, quindi molto più avanzato nell’uso delle nuove tecnologie
cinematografiche, affonda le sue radici nel suo lontano avo Rocky del 1985, a cui ormai tutto il
pubblico, adulto, giovane e bambino, è ancora tanto affezionato. Proprio grazie al ricordo delle sue
radici, gli avanzatissimi effetti moderni con cui è girato, non svuotano di significato la storia, come
spesso accade nei nuovissimi film effettistici e futuristici contemporanei. E’ proprio questo il motivo
per cui ritengo che Creed II sia un film da non perdere: riesce a smentire il pensiero comune
secondo cui i film di argomento sportivo siano privi di senso e di un vero insegnamento, soprattutto
se girati in maniera effettistica in modo da inchiodare il pubblico sulle sedie stupito e meravigliato.
Creed II ha una morale toccante che commuove anche gli spiriti più irremovibili riconducendo il
protagonista ai veri affetti familiari che aveva perso e recuperando valori che oggi si rischia di
vedere dispersi. In qualche modo è un film che sa di passato e, come tutte le cose del passato,
sembra dare un insegnamento, semplice, diretto e, forse proprio per la sua evidente semplicità,
commovente. Lo sguardo con cui ho guardato Creed II è stato quello di un ragazzo di 13 anni che
si affaccia con curiosità al nuovo ma che spesso ama guardare e riguardare film del passato che
comunicano messaggi significativi, come E.T di Spielberg, Apollo 13 di Ron Howard, Goal di
T.Cannon. E quando ho visto Creed ho sentito che sarebbe entrato nella rosa dei miei preferiti.

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INSIEME A TAVOLA
Sedanini al pesto di radicchio e noci Torta d’inverno
T. La Mura 3aB T. La Mura 3aB

Ingredienti per uno stampo di 30x19 cm:


 Uova (circa 3) 150 g
 Farina 00 350 g
 Zucchero 180 g
 Latte intero 120 g
 Olio di semi 110 g
 Cannella in polvere ½ cucchiaino
 Zenzero in polvere ½ cucchiaino
 Curcuma in polvere ½
cucchiaino
Ingredienti per 4 persone:  Metà mela
 400 g di sedanini rigati (o pasta corta)  Metà pera
 1 cespo di radicchio rosso  Uvetta 30 g
 1 spicchio d’aglio (facoltativo(  Gherigli di noci 30 g
 40 g di noci  Nocciole 30 g
 2 cucchiai di parmigiano grattuggiato  Mandorle 30 g
 q.b. sale e pepe  Miele 20 g
 q.b. olio extra vergine di oliva  Lievito in polvere per dolci 1 bustina

Preparazione: Preparazione:
Portate ad ebollizione l'acqua, aggiungere del sale Per preparare la torta d'inverno sistemate nel
grosso e versate la pasta. contenitore di un mixer noci, mandorle e nocciole.
Pulite il radicchio privandolo delle foglie più esterne Frullate il tutto grossolanamente, senza ottenere una
e poi delle parti bianche (che risulterebbero consistenza troppo fine. Sistemate l'uvetta in una
amare), lavatelo perbene, asciugatelo ciotolina e aggiungete acqua tiepida fino a coprirla.
e tagliatelo a striscioline. Lasciatela a bagno e nel frattempo preparate
Riponetelo nel vaso del mixer con un pizzico di l'impasto. In una ciotola unite uova e zucchero;
sale e frullatelo per qualche secondo. lavoratele con una frusta a mano fino ad ottenere una
Unite ora l'aglio a tocchetti (potete ometterlo se consistenza spumosa. Aggiungete poi l'olio di semi e il
non lo gradite), il parmigiano, una macinata di latte. Mescolate ancora prima di incorporare la farina.
pepe e le noci. Amalgamate il tutto fino a ottenere un impasto
Per ultimo unite l'olio, a seconda dei gusti, per omogeneo. Aggiungete il lievito e le spezie (curcuma,
frullare ed ottenere un pesto cremoso. In caso di cannella e zenzero). Mescolate ancora. Sbucciate la
necessità salare ancora. mela e tagliatela a pezzettini piccoli. Fate lo stesso con
Scolate la pasta e versatela in un saltapasta o in la pera e trasferite entrambi nell'impasto. Aggiungete
una padella con qualche cucchiaio di acqua di 30g di frutta secca tritata. Scolate e strizzate
cottura (o un po' d'olio) e il pesto di radicchio e noci leggermente l'uvetta, prelevatene 1/3 e unitela
preparato. all'impasto. Mescolate il tutto ancora una volta.
Mescolare e saltare velocemente. Trasferite all'interno di una teglia rettangolare 30x19
Servite spolverando a piacere con il parmigiano cm, foderata di carta forno e livellate la superficie con
grattugiato una spatola. Spolverizzate la torta con altri 30 g di
frutta secca e metà dell'uvetta rimasta. Versate sopra il
miele a filo, cercando di spargerlo ovunque. Cuocete
in forno statico preriscaldato a 180° per circa 35
minuti, poi coprite la torta con un foglio di alluminio per
altri 10 minuti. Sfornate la torta d'inverno e lasciatela
raffreddare completamente. Solo quando sarà ben
fredda spolverizzatela con lo zucchero a velo e
guarnite con la frutta secca tritata e l'uvetta rimasta.

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ATTUALITÀ
Australia in fiamme
A. Vollaro 2aE

È
, purtroppo, universalmente nota la drammatica vicenda che vive l’Australia ormai
da ottobre: circa 8 milioni di ettari di territorio sono stati distrutti dal fuoco e questo
dato potrebbe aumentare ancora se si pensa che è appena iniziata l’estate
australiana. Stanno bruciando soprattutto foreste di eucalipto e del bush, una savana semi
arida con alberi bassi, fitti o sparsi, fatta soprattutto di erbe e arbusti e simile alla macchia
mediterranea. Si tratta di una vegetazione che è nata per bruciare, gli incendi causati dai
fulmini, in Australia, sono così frequenti da costringere le piante a evolversi. Il fuoco infatti,
se da un lato distrugge la vegetazione esistente, dall’altro apre nuovi spazi perché le
piante si possano riprodurre e rinnovare. Tuttavia, questa volta le condizioni di siccità
sono così estreme che sono in fiamme anche ecosistemi forestali tradizionalmente più
umidi e raramente interessati dal fuoco. Il 2019 è stato in Australia l’anno più caldo e più secco mai registrato dal
1900 a oggi, ed è mancato oltre un terzo della pioggia che solitamente cade sul continente. Si sono registrate nel
paese temperature record a dicembre (42°C di media nazionale, con punte di 49), mentre la siccità si protrae ormai
da ben due anni. In Australia metà degli incendi è provocata dai fulmini e metà dall’uomo e di questa solo alcuni
sono dolosi, altri dovuti invece all’incuria e a comportamenti scorretti. Per estinguere un incendio è necessario
eliminare il combustibile perché l’acqua gettata dagli aerei può solo rallentare la combustione, ma incendi intensi
come quelli che si stanno sviluppando in Australia possono generare fiamme alte decine metri, procedere a
velocità superiori a dieci chilometri orari e sviluppare una potenza di centomila kW cosicché le squadre di terra non
possono operare in sicurezza. Gli incendi hanno fatto vittime tra gli animali, possono creare forti minacce alle
specie rare di piante e sono soprattutto molto problematici per l’uomo. Fino alla metà di gennaio si sono calcolano
circa 25 vittime a causa del fumo, che rende l’aria pericolosa da respirare, oltre che proprietà e attività distrutte per
miliardi di dollari di danni. Gli incendi inoltre rischiano di rendere ancora più grave la crisi climatica sia a livello
globale, contribuendo all’aumento della CO2 atmosferica, che locale, depositando i loro residui sui ghiacciai
neozelandesi che rischiano di fondersi con maggiore rapidità. Quello che sta succedendo in Australia non è
normale. Non è normale, e soprattutto non è giusto. Per l’ennesima volta, è colpa nostra. Con il mistero e la
meraviglia che la natura ci offre sotto forma di flora e fauna, ancora una volta l’uomo si dimostra incline a
distruggere, a distruggere tutto, anche uno dei polmoni del pianeta, con arroganza e superficialità. Qui non si tratta
solo della crisi climatica. Qui si tratta di noi, di quello che siamo, e di quello che vogliamo diventare.

Terza guerra mondiale: invenzione dei social o dura realtà?


A. Calignano, M. Fiore, F. Marra 3aE

N
ell’ultimo periodo, sui social network, si vocifera di una possibile terza guerra mondiale.
Quest’allarmante ipotesi è nata dall’inasprirsi dei rapporti tra Stati Uniti e Iran.
Tale inasprimento è stato provocato dell’uccisione, da parte degli USA e per volere del suo presidente
D. Trump, del generale iraniano Soleimani. La risposa iraniana è stata un attacco missilistico che ha provocato la
morte di 80 americani. Al di là degli allarmismi che si leggono sul web e di una situazione reale tutt’altro che serena
e pacifica tra Iran e USA, a tranquillizzarci è intervenuto il prof. Gastone Breccia, docente di storia bizantina presso
l’università di Pavia ed uno dei massimi esperti di questioni militari del nostro Paese. Egli sostiene infatti che
l’attacco missilistico iraniano sia stato solo una simbolica e blanda risposta, seppur abbia provocato la morte di 80
persone, all’uccisione di Soleimani. Ciò induce a pensare che forse Soleimani avesse nemici anche in patria, non
solo nell’amministrazione Trump, e che ci siano, dunque, lotte interne al regime iraniano. Quel che è certo, ad oggi,
e che si legge sui giornali online, è che Washington non ha risposto al fuoco iraniano ma Donald Trump avrebbe
pronte nuove sanzioni nei confronti di Teheran, che andranno a colpire alcuni settori dell’industria iraniana come
quello tessile, quello manifatturiero, e infine, quello minerario, in particolare l’acciaio e l’alluminio. Le sanzioni
americane riguarderanno non soltanto l’Iran ma anche le nazioni che cercheranno di acquistare dei semilavorati o
delle materie prime da Teheran. È una situazione complessa e delicata, che andrebbe gestita con i guanti di velluto,
senza esagerare né usando minacce. La politica non è mai semplice, soprattutto quando entrano in gioco l’orgoglio
e la rabbia di chi se ne occupa, ed è per questo che ad oggi si parla di Terza Guerra Mondiale. Probabilmente no,
non ci sarà una guerra di tale portata, ma bisognerà sempre restare sull’attenti, perché è a questo che ci
costringono i governi con i loro capricci quasi infantili. Per citare Gandhi: “Il mondo scoprirà la pace solo quando il
potere dell’amore supererà l’amore per il potere”. Parole sante!

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Segreteria di redazione Editore I.C. "N. Romeo"
Casavatore (Na)
Gli alunni:
Coordinamento di redazione
A. Amalfitano 2aA
C. Di Gennaro 2aA Prof. ssa Antonella Riccio
A. Sgammato 2aA
A. Vollaro 2aE Sito della scuola
T. La Mura 3ªB www.istitutocomprensivoromeo.edu.it
L. Lo Schiavo 3ªD
A. Del Guercio 3ªD Indirizzo della scuola:
P. Quattromani 3ªD Via Campanariello n°3
G. Sanzullo 3ªD Tel: 081/7380264
L. Iavarone 3ªD
F. P Correale 3ªE
Gli articoli vanno inviati a:
Correttori di bozze: arkriccio@gmail.com
L. Lo Schiavo 3ªD
F. P Correale 3ªE Abbiamo anche un blog:
Hanno collaborato a questo numero
ilblogdellistituto.com

I docenti: F. De Bellis 3ªD


A. Criscuolo L. Lo Schiavo 3ªD
F. Scognamiglio A. Calignano 3ªE
C. Stingo F. P Correale 3ªE
M. Fiore 3ªE
Gli alunni: S. Granieri 3ªE
I. Fotina 1aC F. Marra 3ªE
M. De Simone 2aD M. Orefice 3ªE
A. Vollaro 2aE A. Salmi 3ªE
T. La Mura 3ªB

Con grande affetto da tutto l’I.C. “N. Romeo”


alla sua Dirigente
Prof.ssa Maria Evelina Megale

La pittura celebra il fuoco

F.Goya W. Turner V. Van Gogh


Il fuoco di notte (1794) L’incendio delle Camere dei Il fuoco nella notte (1883)
Lord e dei Comuni (1835)

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