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Guida Isolamento Acustico PDF
Guida Isolamento Acustico PDF
Appartamento 1
Appartamento 2
Appartamento 3
Appartamento 4
2
Requisiti acustici passivi degli edifici
Per garantire il benessere acustico negli edifici a partire già dalla fase di progettazione, è necessario prevedere
interventi di riduzione del rumore interno con l’utilizzo di un buon grado di isolamento acustico delle componenti
edilizie, il controllo del rumore delle sorgenti interne come gli impianti e, in alcuni casi, una riverberazione ottima-
le.
La “Legge quadro sull’inquinamento acustico” (legge 447/95) ha stabilito che compete ai Comuni l’adozione di re-
golamenti per l’attuazione della disciplina statale e regionale per la tutela dall’inquinamento acustico.
Per il contenimento dell’inquinamento da rumore all’interno degli ambienti abitativi è stato emanato il DPCM 5
dicembre 1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici” (in vigore dal 20-02-1998).
Il DPCM non riguarda sorgenti sonore quali strade, ferrovie, aeroporti, ecc., per cui sono stati emanati altri decreti
attuativi della Legge 447/95, mentre definisce le prestazioni che devono possedere gli edifici in merito all’isola-
mento dai rumori:
Infine, si deve considerare il tempo di riverbero per le aule e le palestre delle scuole, secondo la circolare del Mini-
stero Lavori Pubblici n° 3150 (maggio 1967) e il Decreto Ministeriale 18/12/75.
Tutte le prestazioni valutate in sede progettuali devono, poi, essere verificate in opera, ad edificio ultimato.
Le grandezze di riferimento
Le grandezze che caratterizzano i requisiti acustici passivi degli edifici sono:
Alcune note:
–– l’apice per R e L significa “apparente”, cioè comprensivo della trasmissione laterale che riduce il valore teori-
co, quindi R’ ≤ R della stessa parete (senza trasmissione laterale)
–– il pedice “2m” significa che la misurazione è con microfono a distanza di 2 metri dalla facciata stessa
–– il pedice “n” significa normalizzato, sulla base dell’assorbimento acustico dell’ambiente ricevente
–– il pedice “nT” significa, quindi, normalizzato rispetto al tempo di riverberazione T, per tener conto dell’effetto
acustico dell’arredo.
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Indici di valutazione
Gli indici di valutazione (pedice “w”) che caratterizzano i requisiti acustici passivi degli edifici sono:
–– indice del potere fonoisolante apparente di partizioni fra ambienti (R’w) da calcolare secondo la norma UNI
12354-1:2017
–– indice del livello di pressione sonora di calpestio di solai, normalizzato (L’n,w) da calcolare secondo la norma
UNI 12354-2:2017
–– indice dell’isolamento acustico standardizzato di facciata (D2m,nT,w) da calcolare secondo la norma UNI 12354-
3:2017.
Di seguito riportiamo uno schema esplicativo per la verifica dei requisiti acustici passivi degli ambienti di un edifi-
cio. Le valutazioni da effettuare dipendono dalla disposizione degli ambienti e dalla loro destinazione d’uso.
Appartamento 1
Appartamento 2
Appartamento 3
Appartamento 4
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Rumore prodotto dagli impianti tecnologici
Gli impianti sono classificati, a seconda delle modalità temporali di funzionamento, in:
–– servizi a funzionamento discontinuo: impianti fissi il cui livello sonoro emesso non sia costante nel tempo e
caratterizzato da brevi periodi di funzionamento rispetto al tempo di inattività durante l’arco di una giorna-
ta; rientrano in questa tipologia gli impianti sanitari (scarichi idraulici, bagni, servizi igienici, rubinetteria), gli
ascensori, i montacarichi e le chiusure automatiche, il cui parametro di riferimento è LASmax
–– servizi a funzionamento continuo: impianti fissi il cui livello sonoro emesso nel tempo sia essenzialmente co-
stante; rientrano in questa tipologia gli impianti di riscaldamento, climatizzazione, ricambio d’aria, estrazione
forzata, il cui parametro di riferimento è LAeq.
La rumorosità prodotta dagli impianti tecnologici non deve superare i seguenti limiti:
–– 1. 35 dB(A) LAmax con costante di tempo slow per i servizi a funzionamento discontinuo
–– 2. 25 dB(A) LAeq per i servizi a funzionamento continuo.
Le misure di livello sonoro devono essere eseguite nell’ambiente nel quale il livello di rumore è più elevato. Tale
ambiente deve essere diverso da quello in cui il rumore si origina. I valori limite di tali parametri cambiano in fun-
zione della destinazione d’uso dell’edificio.
Nel 2009 la norma UNI EN 12354-5 ha individuato un metodo di calcolo che richiede, però, dei dati di ingresso dif-
ficilmente reperibili; pertanto per una corretta progettazione ci si basa su indicazioni di corretta posa in opera dei
sistemi costruttivi.
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Limiti di legge e classificazione degli ambienti abitativi
Nella seguente tabella si riportano i valori degli indici di valutazione per edifici e impianti in funzione degli am-
bienti abitativi (tabelle A e B del DPCM 5 dicembre 1997):
pareti e solai
impianti a funzionamen- impianti a funzionamento
tra distinte unità facciate calpestio
to discontinuo continuo
destinazione d’uso immobiliari
R’w D2m,nT,w L’n,w LASmax LAeq
≥ ≥ ≤ ≤ ≤
Ospedali, cliniche, case di cura
55 45 58 35 25
(categoria D)
Residenze, alberghi e pensioni
50 40 63 35 35
(categorie A, C)
Attività scolastiche a tutti i livelli
50 48 58 35 25
(categoria E)
Uffici, attività ricreative o di culto,
negozi 50 42 55 35 35
(categorie B, F, G)
–– i solai interni ad una stessa unità immobiliare non sono assoggettabili a limitazioni nei confronti del rispetto
dell’indice di valutazione di calpestio, quando l’ambiente generatore del rumore e l’ambiente ricettore appar-
tengono allo stesso soggetto
–– nel caso di unità immobiliari appartenenti a destinazioni d’uso diverse, l’indice di valutazione del rumore di
calpestio si riferisce all’ambiente emittente e non a quello ricevente, in quanto l’indice si riferisce al massimo
della rumorosità trasmettibile, in modo da tutelare gli ambienti abitativi rispetto a quelli più ritenuti rumoro-
si, come, per esempio, gli ambienti adibiti ad attività commerciali e assimilabili.
Per gli impianti i valori sono individuati secondo quanto esplicitamente indicato all’art. 3 del DPCM 5 dicembre
1997: “i valori limite delle grandezze che determinano i requisiti acustici passivi dei componenti degli edifici e delle
sorgenti sonore interne sono riportati in Tabella B”.
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Nuove norme UNI EN ISO 12354:2017
La famiglia di norme UNI EN ISO 12354 (aggiornata in versione italiana nelle parti da 1 a 4 il 19 dicembre 2017) ha
modificato i modelli di calcolo previsionale per isolamento ai rumori aerei tra ambienti, rumori da calpestio e iso-
lamento di facciata:
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Calcolo isolamento
acustico degli edifici,
un esempio pratico (PARTE 2)
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Esempio pratico di calcolo di isolamento acustico preventivo
Calcolo isolamento acustico - Pianta e prospetto dell’immobile utilizzato per il calcolo dell’isolamento acustico.
In questo articolo, PARTE 2 della guida, vediamo un esempio pratico di calcolo isolamento acustico eseguito a
mano con le formule indicate nelle norme UNI EN ISO 12354. Prendiamo, come esempio, una casa a ballatoio di
due piani con quattro mini appartamenti, disposti due per piano. Ogni appartamento è composto da un ingresso-
cucina, una camera da letto e un bagno. L’accesso agli appartamenti al piano inferiore avviene direttamente dal
cortile, ai piani superiori si accede, invece, attraverso un ballatoio con una scala esterna.
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In base al DPCM 5 dicembre 1997 gli appartamenti sono classificabili come “Categoria A – Residenze e assimilabi-
li”.
La versione semplificata del modello di calcolo prevede l’indice di valutazione del potere fonoisolante apparente
sulla base dell’indice di valutazione del potere fonoisolante degli elementi in esame. Questo concerne la pondera-
zione in conformità alla ISO 717-1 . (Il pedice w dei vari elementi d’ora in poi verrà sottointeso).
dove:
–– Dn,j,w è l’indice di valutazione dell’isolamento acustico normalizzato per la trasmissione attraverso un piccolo
elemento tecnico (Dn,e) o un sistema di trasmissione indiretta per via aerea attraverso un sistema s (Dn,s).
–– Ss è l’area dell’elemento di separazione, (m2)
–– lf è la lunghezza del giunto in metri
–– Ao è l’area di assorbimento equivalente di riferimento, in metri quadrati; Ao = 10 m2.
–– L’indice di riduzione delle vibrazioni, Kij (per semplicità ij=Ff, Fd, Df), esprime la resistenza alla trasmissione
delle vibrazioni strutturali da un elemento costruttivo a quello adiacente (complanare o perpendicolare). Kij
varia in funzione del tipo di giunto e del valore delle masse aeriche considerate M= log(m’⊥i/m’i)
–– ∆Rij,w (per semplicità ij=Ff, Fd, Df) è dovuto all’apposizione di strati addizionali di rivestimento alle strutture i e
j lungo il percorso i-j: se lungo il percorso si trova un solo strato: ∆Rij,w = ∆Ri,w oppure ∆Rj,w; se lungo il percorso
si trovano due strati addizionali, si somma il valore maggiore con la metà del minore; se entrambi gli strati di
rivestimento hanno un valore negativo, allora la metà del valore viene presa per quello con il valore più alto.
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L’ambiente ingresso-cucina dell’Appartamento 1 è adiacente all’ambiente ingresso-cucina dell’Appartamento 2 ed
entrambi hanno le seguenti misure:
Modello per isolamento acustico per via aerea per ambienti adiacenti
La superficie di separazione tra i due ambienti Ss è di 10,8 m2. G1, G2, G3, G4 sono i giunti in corrispondenza.
Per il calcolo dell’isolamento acustico per via aerea dei due ambienti adiacenti si considerano gli elementi descritti
nel seguito.
Parete esterna
Laterizio alleggerito (15x25x25 cm, foratura 60% a fori orizzontali). Doppio intonaco di cm 1.5 per parte. Interca-
pedine in lana di roccia (sp.5 cm). Tramezze in laterizio tradizionale (8x25x25 cm, foratura 65% a fori orizzontali).
Intonaco sp.1.5 cm sulla faccia esterna.
Parete di separazione
Parete in mattoni forati, spessi 12 cm (12x25x25), foratura 60% a fori orizzontali (15 fori), intonacata con 1.5 cm di
malta M3 su ambo i lati.
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Controparete interna
Controparete interna realizzata con struttura metallica e lastre di gesso rivestito, spazio tra i montanti dell’orditura
metallica riempito con pannelli in lana di roccia.
20,0 172,0
Solaio
Solaio con travetti a traliccio (interasse = 50 cm) e pignatte tipo A da 20 cm con 4 cm di soletta in calcestruzzo e 1,5
cm di intonaco all’intradosso.
Controsoffitto
Controsoffitto in gesso rivestito e fibra sospeso su pendini dotati di molla.
Pavimento
Massetto in calcestruzzo (9 cm), guaina in impasto di gomma e sughero (8 mm) con rigidità dinamica S’ = 52,3
MN/m3.
Per ogni giunto mostrato nello schema precedente, calcoliamo l’indice di riduzione delle vibrazioni per tutte le vie
di trasmissione (Kij) e l’indice di valutazione del potere fonoassorbente per ogni singolo percorso.
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G2 è un giunto rigido a Croce (si veda la formula seguente) con M = log(m’⊥i/m’i) = log(149,0/340,0)
Per il calcolo dell’isolamento acustico per via aerea, il DPCM 5 dicembre 1997 indica che per ambienti classificati
come “Categoria A – Residenze e assimilabili” è necessario avere un R’w ≥ 50,0 dB. Quindi l’ambiente valutato risul-
ta conforme al limite indicato dalla legge.
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Ingresso-cucina Appartamento 1 – Calcolo isolamento acustico al
calpestio (ambienti sovrapposti)
La UNI EN ISO 12354-2:2017 introduce il metodo semplificato per il calcolo dell’indice di valutazione del livello di
pressione sonora di calpestio normalizzato L’n,w per ambienti sovrapposti, ottenuto sommando l’energia trasmessa
per trasmissione diretta (d) e trasmissione laterale (ij=Ff, Fd, Df) relative al rumore di calpestio.
(La versione semplificata del modello di calcolo prevede l’indice di valutazione del livello di pressione sonora di
calpestio normalizzato rispetto all’assorbimento acustico sulla base degli indici di valutazione degli elementi consi-
derati, determinati in conformità con il procedimento definito nella ISO 717-2).
dove:
L’indice di riduzione delle vibrazioni, Kij (per semplicità ij=Ff, Fd, Df), esprime la resistenza alla trasmissione delle
vibrazioni strutturali da un elemento costruttivo a quello adiacente (complanare o perpendicolare). Kij varia in fun-
zione del tipo di giunto e del valore delle masse aeriche considerate M = log(m’⊥i/m’i).
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Possiamo schematizzare i due ambienti come di seguito mostrato:
Per il calcolo dell’isolamento acustico al calpestio dei due ambienti sovrapposti si considerano gli elementi descritti
nel seguito.
Parete esterna
Laterizio alleggerito (15x25x25 cm, foratura 60% a fori orizzontali). Doppio intonaco di cm 1.5 per parte. Interca-
pedine in lana di roccia (sp.5 cm). Tramezze in laterizio tradizionale (8x25x25 cm, foratura 65% a fori orizzontali).
Intonaco sp.1.5 cm sulla faccia esterna.
Parete di separazione
Parete in mattoni forati, spessi 12 cm (12x25x25), foratura 60% a fori orizzontali (15 fori), intonacata con 1.5 cm di
malta M3 su ambo i lati.
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Controparete interna
Controparete interna realizzata con struttura metallica e lastre di gesso rivestito, spazio tra i montanti dell’orditura
metallica riempito con pannelli in lana di roccia.
Solaio
Solaio con travetti a traliccio (interasse = 50 cm) e pignatte tipo A da 20 cm con 4 cm di soletta in calcestruzzo e 1,5
cm di intonaco all’intradosso.
Controsoffitto
Controsoffitto in gesso rivestito e fibra sospeso su pendini dotati di molla.
Pavimento
Massetto in calcestruzzo (9 cm), guaina in impasto di gomma e sughero (8 mm) con rigidità dinamica S’ = 52,3
MN/m3.
Per ogni giunto mostrato nello schema precedente calcoliamo l’indice di riduzione delle vibrazioni per tutte le vie
di trasmissione (kij ij=Ff, Fd, Df, il pedice w dei vari elementi d’ora in poi verrà sottointeso) e l’indice di valutazione
del livello di pressione sonora al calpestio normalizzato per trasmissione laterale (Ln,ij,w).
G1 è un giunto rigido a T (si veda la formula seguente) con M = log(m’⊥i/m’i) = log(340/268)
KDf = 5,7 + 5,7 · M2 = 5,8 dB
Ln,Df = Ln,eq,0,w - ∆Lw + ½ · (RD - Rf) - ∆Rf - KDf - 10 · log(SD/lDf) = 75,4 - 18,7 + ½ · (50,0 - 56,0) - 20,0/2 - 5,8 - 10 ·
log(20,0/5,0) = 31,9 dB
G2 è un giunto rigido a Croce (si veda la formula seguente) con M = log(m’⊥i/m’i) = log(149/340)
KDf = 8,7 + 5,7 · M2 = 9,4 dB
Ln,Df = Ln,eq,0,w - ∆Lw + ½ · (RD - Rf) - ∆Rf - KDf - 10 · log(SD/lDf) = 75,4 - 18,7 + ½ · (50,0 - 42,5) - 0,0 - 9,4 - 10 ·
log(20,0/4,0) = 44,1 dB
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Il valore di ∆Rf è stato dimezzato in quanto presenti sia il pavimento nell’ambiente emittente che la controparete
sull’elemento laterale interessato dell’ambiente ricevente.
L’indice di valutazione del livello di pressione sonora di calpestio normalizzato rispetto all’assorbimento acustico
per il percorso diretto risulta:
Il valore di ∆Ld,w è stato dimezzato in quanto presenti sia il pavimento nell’ambiente emittente che il controsoffitto
nell’ambiente ricevente.
Per il calcolo isolamento acustico al calpestio, il DPCM 5 dicembre 1997 indica che per ambienti classificati come
“Categoria A – Residenze e assimilabili” è necessario avere un L’n,w ≤ 63,0 dB. Quindi l’ambiente valutato risulta
conforme al limite indicato dalla legge.
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Ingresso-cucina Appartamento 1 – Calcolo isolamento acustico di
facciata
Il DPCM 5 dicembre 1997 stabilisce i valori minimi di D2m,nT,w, indice di valutazione dell’isolamento acustico di fac-
ciata normalizzato rispetto al tempo di riverberazione, riferiti a elementi di separazione tra un ambiente abitativo
e l’esterno. La norma UNI EN ISO 12354-3 definisce un modello di calcolo per valutare l’isolamento acustico di una
facciata di un edificio basandosi sul potere fonoisolante dei diversi elementi che la costituiscono e considerando
sia la trasmissione diretta, sia la trasmissione laterale del rumore. Il modello nella norma, quindi, può essere appli-
cato, con sufficiente accuratezza, per calcolare in modo diretto l’indice di valutazione relativo alle prestazioni di un
edificio, a partire dagli indici di valutazione delle prestazioni degli elementi interessati (ponderati in conformità alla
ISO 717-1).
–– S è la superficie totale di facciata considerata dall’interno dell’ambiente (cioè la somma delle aree di tutti gli
elementi di facciata)
–– V è il volume dell’ambiente interno
–– T0 è il tempo di riverberazione di riferimento pari a 0,5 secondi
–– Csab è la costante di Sabine, Csab = 0,16 s/m
–– ∆Lfs è la differenza di livello di pressione sonora in facciata (definita nell’Appendice C della norma UNI EN ISO
12354-3) che dipende dalla forma della facciata, dall’assorbimento acustico delle superfici aggettanti (balco-
ni) e dalla direzione del campo sonoro.
R’w dice di valutazione del potere fonoisolante apparente, è espresso da:
dove:
–– Rw,i è l’indice di valutazione del potere fonoisolante del componente i-esimo che costituisce la facciata, di su-
perficie Si.
–– Dn,e,wi è l’isolamento acustico normalizzato rispetto all’assorbimento equivalente del piccolo elemento i-esi-
mo.
–– Si è l’area dell’elemento i, in metri quadri
–– A0 = 10 m2
–– Nei casi che comportano la presenza di elementi rigidi, la trasmissione laterale può essere incorporata in
modo globale diminuendo il potere fonoisolante per questo tipo di elementi di facciata rigidi e pesanti; è ge-
neralmente accettabile sottrarre 2 dB.
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L’ambiente ingresso-cucina dell’Appartamento 1 ha le seguenti misure:
Appartamento 1 ingresso-cucina
(ricevente)
Larghezza (m) 4,0
Lunghezza (m) 5,0
Altezza (m) 2,7
La superficie della facciata S (vista dall’interno) è di 13,5 m2 e il volume V dell’ambiente ricevente è 54,0 m3.
Per il calcolo dell’isolamento acustico di facciata si considerano gli elementi descritti nel seguito.
Parete esterna
Laterizio alleggerito (15x25x25 cm, foratura 60% a fori orizzontali). Doppio intonaco di cm 1.5 per parte. Interca-
pedine in lana di roccia (sp.5 cm). Tramezze in laterizio tradizionale (8x25x25 cm, foratura 65% a fori orizzontali).
Intonaco sp.1.5 cm sulla faccia esterna.
Controparete interna
Controparete interna realizzata con struttura metallica e lastre di gesso rivestito, spazio tra i montanti dell’orditura
metallica riempito con pannelli in lana di roccia.
Controparete esterna
Controparete esterna in lana di roccia non rivestita.
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∆Rw (dB) Massa superficiale (kg/m2)
23,0 80,0
Portone blindato
Porta blindata di dimensioni 90cm x 210 cm (1,89 m2).
Rw (dB)
40,0
Finestra
Serramento con vetrocamera avente potere fonoisolante misurato sperimentalmente uguale o maggiore di 40 dB
e con guarnizione centrale e guarnizione esterna in corrispondenza della battuta dei telai. Dimensioni: 140cm x
120 cm (1,68 m2).
Rw (dB)
40,0
Sigillante
Schiuma poliuretanica monocomponente. CF ISO 500+ (ampiezza del giunto pari a 30 mm).
Rs (dB)
59,0
Il sigillante è utilizzato su 3 lati del portone blindato per una lunghezza di 5,1 m e sui 4 lati della finestra per una
lunghezza di 5,2 m.
Per ogni elemento presente sulla facciata si calcola il fattore di trasmissione della potenza sonora irradiata.
Nel caso un elemento sia costituito da un elemento base e da un rivestimento, il potere fonoisolante può essere
indicato come la combinazione degli indici per l’elemento base e il miglioramento per il rivestimento seguendo la
formula:
(Sfacciata / S) · 10-Rfacciata/10 = ((13,5 - 1,89 - 1,68) / 13,5) · 10-99,0/10 = 9,26 · e-11
In questo caso, aggiungiamo alla formula per il calcolo della R’w anche la componente relativa al sigillante, dove
ls,k è la lunghezza di un’intercapedine sigillata o del giunto k, in metri, considerando come riferimento lo = 1m
(l0/ S) · Σmk=1ls,k · 10-Rs,k/10 = (1,0 / 13,5) · (5,1 + 5,2) · 10-59,0/10 = 9,61 · e-7
In base alla forma della facciata si determina il valore di ∆Lfs. Essendo presente un ballatoio in alto, tra i casi previsti
dalla norma, si sceglie il caso “3 Ballatoio” con assorbimento αw ≤ 0,3 e orizzonte visivo < 1,5 m si sceglie: ∆Lfs = -1
dB
20
R’w, indice di valutazione del potere fonoisolante apparente, è la somma di tutti i componenti calcolati in prece-
denza:
R’w= -10 · log(9,26 · e-11 + 1,40 · e-5 + 1,24 · e-5+ 9,61 · e-7) = 45,6 dB
Infine l’indice di valutazione dell’isolamento acustico di facciata normalizzato rispetto al tempo di riverberazione
risulta:
D2m,nT = R’w + ∆Lfs + 10 · log(Csab · (V / (T0 · S))) = 45,6 - 1 + 10 · log(0,16 · (54.0 / (0,5 · 13,5))) = 45,7 dB
Per il calcolo dell’isolamento acustico di facciata, il DPCM 5 dicembre 1997 indica che per ambienti classificati
come «Categoria A – Residenze e assimilabili» è necessario avere un D2m,nT,w ≥ 40,0 dB. Quindi l’ambiente valutato
risulta conforme al limite indicato dalla legge.
21
Valutazione preventiva
prestazioni acustiche,
esempio con un software di calcolo
(PARTE 3)
22
Calcolo valutazione preventiva prestazioni acustiche con un software
di calcolo
In questo articolo, PARTE 3 della guida, vediamo un esempio pratico di calcolo dei requisiti acustici passivi sullo
stesso edificio dell’esempio trattato nella PARTE 2 della guida.
23
Impostazioni preliminari
Lanciamo SuoNus e creiamo un nuovo file. Impostiamo in “Dati generali” le informazioni del “Committente”, del
“Tecnico” e quelle relative all’”Edificio”. Questi dati sono necessari per le stampe.
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Dalla barra multifunzione creiamo il “Nuovo ambiente” Ingresso-cucina per l’Appartamento 1. Per SuoNus l’am-
biente creato è quello ricevente.
Impostiamo le dimensioni dell’ambiente e, per ogni riga della tabella presente nella maschera, scegliamo la strut-
tura (parete/solaio) ed eventualmente lo strato (controparete, controsoffitto, pavimento) corrispondente.
La scelta delle struttura o dello strato può essere effettuata usando gli elementi già presenti nell’archivio di Suo-
Nus, oppure è possibile aggiungere nuovi elementi.
25
Ingresso-cucina Appartamento 1 – Isolamento acustico per via aerea
(ambienti adiacenti)
Per creare un calcolo isolamento acustico per via aerea per ambienti adiacenti usiamo il bottone “Nuovo calcolo”
sulla barra multifunzione. Scegliamo dal menu la voce “Isolamento acustico per via aerea” e quindi “Ambienti
adiacenti”.
Sulla scheda “Generale” impostiamo i dati dell’ambiente emittente: nel nostro caso impostiamo le dimensioni
dell’ingresso-cucina dell’Appartamento 2.
26
Dati generali del calcolo isolamento acustico per via aerea
Sulla scheda “Elementi” impostiamo, per ogni riga della tabella presente, la struttura (parete/solaio) ed eventual-
mente lo strato (controparete, controsoffitto, pavimento) corrispondente. I dati dell’ambiente ricevente risultano
già compilati in quanto definiti in precedenza.
Nella scheda “Altri elementi” non impostiamo nessun valore in quanto nel nostro caso non abbiamo ne piccoli ele-
menti ne corridoi/hall da inserire.
27
Sulla scheda “Giunti” impostiamo i giunti (vedi disegno nella PARTE 2 della guida) rispettando la geometria, il tipo
di edificio, la tipologia e la trasmissione.
Una volta impostati i giunti, possiamo già visualizzare nella griglia in alto i valori di l’indice di riduzione delle vibra-
zioni per tutte le vie di trasmissione (kij) e l’indice di valutazione del potere fonoassorbente laterale (Rij).
Risultati del calcolo dei giunti del calcolo isolamento acustico per via aerea
28
Spostandosi sulla scheda “Risultati” è possibile visualizzare sia il valore dell’indice di valutazione del potere fonoas-
sorbente apparente che la verifica rispetto al DPCM 5 dicembre 1997.
29
Cucina appartamento 1 – Isolamento acustico al calpestio (ambienti
sovrapposti)
Per creare un calcolo isolamento acustico al calpestio per ambienti sovrapposti usiamo il bottone “Nuovo calcolo”
sulla barra multifunzione. Scegliamo dal menu la voce “Isolamento acustico al calpestio” e quindi “Ambienti so-
vrapposti”.
Sulla scheda “Generale” impostiamo i dati dell’ambiente emittente: nel nostro caso impostiamo le dimensioni del-
la Cucina dell’Appartamento 3.
30
Sulla scheda “Elementi” impostiamo per ogni riga della tabella presente, la struttura (parete/solaio) ed eventual-
mente lo strato (controparete, controsoffitto, pavimento) corrispondente. I dati risulteranno già compilati in quan-
to inseriti nel nodo dell’ambiente Cucina.
Sulla scheda “Giunti” impostiamo i giunti come da PARTE 2 rispettando la geometria, il tipo di edificio, la tipologia
e la trasmissione.
31
Una volta impostati i giunti possiamo già visualizzare nella griglia in alto i valori l’indice di riduzione delle vibrazioni
per tutte le vie di trasmissione (kij) e l’indice di valutazione del livello di pressione sonora al calpestio normalizzato
per trasmissione laterale (Ln,ij).
Spostandosi sulla scheda “Risultati” è possibile visualizzare sia il valore dell’indice di valutazione del potere fonoas-
sorbente apparente, sia la verifica rispetto al DPCM 5 dicembre 1997.
32
Cucina appartamento 1 – Isolamento acustico di facciata
Per creare un calcolo isolamento acustico di facciata usiamo il bottone “Nuovo calcolo” sulla barra multifunzione.
Scegliamo dal menu la voce “Isolamento acustico di facciata”.
Sulla scheda “Generale” impostiamo i dati richiesti: nel nostro caso impostiamo “Nome”, “Descrizione” e “Posizio-
ne della facciata”.
33
Sulla scheda “Pareti” impostiamo la parete ed eventualmente gli strati (controparete interna, controparete inter-
na).
Sulla scheda “Elementi” impostiamo attraverso la tabella in basso a sinistra e poi graficamente gli elementi presen-
ti sulla facciata. Nel nostro caso trattandosi dell’ambiente Cucina dell’Appartamenti 1 andremo ad inserire un porta
e una finestra.
34
Per ogni elemento andiamo ad applicare il sigillante. Cliccando sul bottone “Applica sigillante” è possibile indicare
sia il tipo di sigillante, scegliendolo dall’archivio o inserendo uno nuovo, che impostare la lunghezza sigillata. Nel
nostro caso useremo gli stessi valori indicati nella PARTE 2.
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Sulla scheda “Forma” è necessario scegliere la forma della facciata tra quelle previste dalla norma. Nel nostro caso
scegliamo come forma “Ballatorio” e come tipo il secondo da sinistra come da PARTE 2.
Spostandosi sulla scheda “Risultati” è possibile visualizzare l’indice di valutazione dell’isolamento acustico di fac-
ciata normalizzato rispetto al tempo di riverberazione D2m,nT,w e la verifica rispetto al DPCM 5 dicembre 1997.
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Riepilogo dati isolamento acustico per unità immobiliare
Una volta inseriti tutti i calcoli per l’unità immobiliare “Appartamento 1” è possibile spostarsi sul relativo nodo
dell’albero di sinistra per visualizzare i prospetti riepilogativi.
37