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LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2013

E. Pelosi

THERAPEUTICS

RIASSUNTO

Sono sempre più numerose le perso-


ALIMENTAZIONE E
ne che si dedicano allo svolgimento
di pratiche sportive agonistiche e non.
SUPPLEMENTAZIONE NELLO
L’assunzione adeguata e bilanciata di
macro- micronutrienti, liquidi e sup-
plementi sono alcuni tra gli elementi
SPORTIVO PROFESSIONISTA
fondamentali per un’ottima perfor-
mance in allenamento e gara, in quan-
to consentono un adattamento mu-
ED AMATORIALE
scolare ottimale agli stimoli allenan-
ti, un ottimo recupero dopo lo sforzo
e la prevenzione degli infortuni.
NUTRITION AND SUPPLEMENTATION IN PROFESSIONAL
– In questo articolo sono riassunte le AND AMATEUR SPORTSPEOPLE
più attuali indicazioni su nutrizione e
supplementazione di sportivi profes-
sionisti ed amatoriali.

PAROLE CHIAVE NUTRIZIONE,


SPORT, CARBOIDRATI, PROTEINE, LI-
PIDI, MASTER AMINOACID PATTERN
(MAP), OMEGA-3

SUMMARY: More and more people practice


sports, including competitive sports.
The adequate and balanced intake of
D a sempre l’alimentazione è consi-
derata elemento fondamentale
della preparazione atletica [1-2]; non vi
di non abbondare in pane e in farina-
cei perché appesantivano il corpo.

macro- micronutrients, liquids, and


è sportivo di qualunque livello che non Gli atleti delle prime Olimpiadi segui-
supplements are some of the key elements
for an excellent performance, both during abbia maturato le proprie convinzioni vano diete prevalentemente vegetaria-
training and competition, as they allow an sull’alimentazione ma, soprattutto, sul- ne (cereali, fichi secchi, miele, frutta
optimal muscle adaptation to the training
stimuli, an excellent recovery after
la supplementazione ideale.
exercise and accident prevention.
– The most updated information concerning – Insieme ad allenamento e recupero,
nutrition and supplementation for
professional and amateur sportspeople are
l’alimentazione viene considerata – og-
summed up in this article. gi – il pilastro su cui basare la prepara-
zione dello sportivo professionista ed
KEY WORDS: NUTRITION, SPORT, CARBO-
HYDRATES, PROTEINS, LIPIDS, MASTER amatoriale [3-4].
AMINOACID PATTERN (MAP), OMEGA-3
Fin dai tempi più antichi, illustri medi-
ci dedicarono i propri scritti a questo ar-
gomento fornendo agli atleti di allora
consigli alimentari di ogni genere, tal-
volta anche piuttosto originali.
– Ippocrate di Cos (V - IV sec. a.C.) de-
dicò alle carni studi particolari: per i sal-
tatori carne di capra, per i corridori car-
ne di toro, per i lottatori ed i gladiatori
carne di maiale e così via.
– Galeno (II sec. d.C.) consigliava di be-
re poco e mangiare poca carne in alle-
namento, mentre Senofonte suggeriva

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cotta, formaggio). lare si associa anche ad aumento Un’adeguata assunzione energetica è


– Milone di Crotone, il mitico campio- degli infortuni muscolari ed alla de- condizione necessaria (purtroppo non
ne delle Olimpiadi classiche, era un pressione del Sistema immunitario. sufficiente) per il raggiungimento di una
eccezionale consumatore di carne, di- prestazione atletica ottimale. Un regi-
vorandone – si dice – 9 kg al giorno, Sostanzialmente, l’alimentazione di me equilibrato rispetto ai fabbisogni è
unitamente a 8,5 litri di vino e 9 kg di uno sportivo non deve discostarsi mol- il pilastro portante dei condizionamen-
pane. to dai corretti canoni alimentari degli ti anatomo-funzionali promossi dall’al-
Modellò il proprio corpo applicando individui sedentari, se non per ciò che lenamento e finalizzati al raggiungi-
un “allenamento” con sovraccarico riguarda la maggior quantità di calorie. mento della migliore forma atletica.
progressivo: ogni giorno sollevava un
vitello finché questo non fosse diven- La quantità di calorie assunte in ecces- Un corretto bilancio energetico si ot-
tato toro. so rispetto al metabolismo basale è, in- tiene quando l’assunzione calorica (ri-
fatti, necessaria a soddisfare le richie- sultante della somma dell’energia rica-
Nel 1842, Justus Liebig, nel suo Animal ste energetiche muscolari e a mantene- vata dagli alimenti, liquidi e supple-
Chemistry, scriveva che l’energia per la re o incrementare la massa magra [5-6]. menti) eguaglia la spesa energetica (ri-
contrazione muscolare era fornita dal- sultante dalla somma del metabolismo
l’ossidazione Per sostenere le migliori performan- basale, effetto termico degli alimenti e
delle proteine ce atletiche sono indicate diete ad al- spesa energetica per lo svolgimento
e – sulla base to contenuto di Carboidrati, basso delle attività giornaliere e dell’allena-
dei suoi studi contenuto di Lipidi e moderato con- mento).
– per alcuni tenuto di Proteine [3].
decenni, le È importante che durante i periodi di al-
diete degli Infatti, il principale obiettivo nutrizio- lenamento gli sportivi assumano quan-
sportivi ri- nale è quello di garantire il fabbisogno tità sufficienti di calorie per mantenere
sultarono energetico per i muscoli e gli altri tes- peso e composizione corporea appro-
molto sbi- suti, onde ritardare la comparsa della fa- priati.
lanciate tica, promuovere gli adattamenti mu-
verso scolari attivati con l’allenamento e con- – Diete con ridotti livelli di assunzione
l’assun- sentire il ripristino delle riserve di gli- calorica (più frequenti nelle atlete che
zione cogeno muscolare e la riparazione del- nei periodi di allenamento intenso pre-
protei- le fibre danneggiate [1-2]. sentano dispendi energetici simili a
ca.

Oggi non vi sono dubbi sul ruolo pre-


minente dei Carboidrati per lo svolgi- DRI Uomo adulto
mento dell’attività sportiva: i Carboi- 662 – (9,53 x età in anni) + AF x [(15,91 x peso in Kg) + (539,6 x altezza in metri)]
drati sono la fonte energetica essenzia- DRI Donna adulta
le e limitante di qualsiasi disciplina 354 – (6,91 x età in anni) + AF x [(9,36 x peso in Kg) + (726 x altezza in metri)]
sportiva.
Infatti: Attività Fisica (AF):
– durante i periodi di allenamento in- 1-1,39 sedentario:
tenso, i depositi muscolari di glico- attività tipiche quotidiane (lavori domestici, camminare per prendere il bus)
geno vanno incontro ad ampie flut- 1,4-1,59 moderatamente attivo:
tuazioni giornaliere; attività tipiche quotidiane + 30-60 minuti di attività fisica moderata
– le riserve corporee di glicogeno so- (camminare 5-7 km/ora)
no limitate e possono durare da un 1,6-1,89 attivo:
minimo di 90 minuti fino ad un mas- attività tipiche quotidiane + 60 minuti di attività fisica moderata
simo di 3 ore per allenamenti di mo-
1,9-2,5 molto attivo:
derata/elevata intensità (65-85% attività tipiche quotidiane + 120 minuti di attività fisica moderata, o 60 minuti
VO2max); di attività fisica moderata e altri 60 minuti di intensa attività fisica
– la riduzione delle riserve muscolari
di glicogeno si associa ad esauri- TAB. 1
mento durante l’esecuzione di un DRI – Formule per il calcolo delle necessità energetiche negli adulti.
esercizio intenso e prolungato; – Tratto da Rodriguez H. et. Al. – Position of the American Dietetic Association, Dietitians of Canada, and
– la riduzione del glicogeno musco- American College of Sports Medicine: Nutrition and Athletic Performance; 2009.

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quelli dei colleghi maschi) rappresen- TAB. 2


tano un problema nutrizionale impor- Maschio Femmina Depositi di
tante, in quanto lo stato di bilancio Depositi di Carboidrati: Carboidrati
energetico negativo, se protratto nel e di Lipidi in atleti
Glicogeno epatico (g) 90 70
(maschi di 70 Kg;
tempo, può condurre, oltre che a per-
Glicogeno muscolare (g) 400 300 femmine di 60 Kg).
dita di peso, anche ad alterazioni delle
funzioni endocrine, alterazioni me- Depositi di Lipidi:
struali ed osteoporosi. Intramuscolari (g) 500 500

Tessuto adiposo (Kg) 7-10 9-20


Inoltre, livelli inadeguati di assunzione
calorica determinano la compromissio-
ne delle prestazioni e dei benefici deri- 왘 L’equilibrio tra i vari nutrienti ener- – Infatti l’elemento più importante nel-
vanti dall’allenamento. getici deve essere tale che i Carboidra- la determinazione delle riserve di gli-
ti (fonte energetica primaria e limitante cogeno muscolare è la quantità di Car-
La perdita della massa magra determi- per qualsiasi disciplina sportiva) siano boidrati assunta; gli studi dedicati, seb-
na perdita di forza e resistenza musco- forniti così da coprire il 55-70% delle bene estremamente eterogenei, sugge-
lare così come compromissione delle calorie totali giornaliere (idealmente riscono che esista una relazione diretta
funzioni del Sistema immunitario, en- 10-15% oligosaccaridi, 40-60% poli- e positiva tra quantità di Carboidrati as-
docrino e muscolo-scheletrico. saccaridi. In realtà, più che di percen- sunta e deposito intramuscolare di gli-
Il perdurare di un basso introito calori- tuale di apporto calorico è opportuno cogeno, almeno fino a che non sia sta-
co può anche determinare uno stato di parlare di introiti in grammi per kilo di ta raggiunta la soglia di accumulo mu-
malnutrizione con alterazioni metabo- peso corporeo). scolare (N.B.: a differenza dei depositi
liche secondarie a deficienze di nu- di Lipidi, quelli di glicogeno sono mol-
trienti e riduzione del metabolismo ba- Recenti raccomandazioni circa l’assun- to limitati e, quando massimali, suffi-
sale. zione giornaliera di Carboidrati ricono- cienti per coprire dispendi energetici
scono per i diversi gruppi di atleti quan- nell’ordine di 2000 kcal; vedi TAB. 2).
Per far fronte a tutto questo, il nutrizio- tità diverse in funzione della dimensio-
nista deve essere in grado di stimare ne corporea e del carico di lavoro in al- Con la riduzione del glicogeno musco-
correttamente le necessità caloriche lenamento [3]. lare, si riducono l’intensità del lavoro
dell’atleta, necessità che variano in fun- – I target di 7-10 g/Kg (ma anche fino a muscolare e quella dell’esercizio fisico.
zione del sesso, dell’età, dei principali 12) per carichi più intensi e 5-7 g/Kg per La riduzione del glicogeno muscolare
valori antropometrici, della composi- carichi più moderati rappresentano una si associa anche ad infortuni muscolari
zione corporea, del tipo di sport prati- raccomandazione generica che deve e depressione del Sistema immunitario
cato e delle ore di allenamento; deve essere, tuttavia, adeguata agli obiettivi [1-3].
essere – inoltre – in grado di impostare nutrizionali ed ai riscontri prestaziona-
una supplementazione adeguata e per- li di ogni singolo atleta. Atleti di ogni disciplina devono pertan-
sonalizzata.

Il calcolo delle necessità energetiche


degli atleti e dei soggetti attivi può es-
sere eseguito utilizzando metodi diffe-
renti.
Le formule riportate in TAB. 1 consento-
no una stima appropriata delle neces-
sità caloriche giornaliere di donne e uo-
mini sedentari, moderatamente attivi,
attivi e molto attivi. Con le stesse for-
mule si possono stimare le necessità
energetiche degli atleti [7-9].

Come già citato i criteri che stanno alla


base della pianificazione della dieta di
un atleta poco si discostano da quelli
utilizzati per una corretta alimentazio-
ne degli individui sedentari.

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che in questo caso le necessità siano in-


feriori del 25% rispetto a quelle degli at-
leti, dunque un massimo di 1,2-1,3 g/Kg
giornalieri) [13].

Se in generale la supplementazione con


Proteine non è necessaria, tuttavia, in
casi particolari, onde evitare la com-
promissione della massa magra o favo-
rire un miglior recupero, può essere in-
dicato l’uso di integratori (esempio Gu-
namino Formula Sport).

왘 I Lipidi dovrebbero fornire il 20-30%


della quantità totale delle calorie as-
to essere in grado di ristabilire le riser- di conseguenza, in un miglioramento sunte con la dieta (suddivisi in parti
ve muscolari di glicogeno tra due ses- delle performance in gara [5,10-11]. uguali tra acidi grassi saturi, monoinsa-
sioni di allenamento giornaliere e/o tra turi e polinsaturi).
due allenamenti in giorni consecutivi. 왘 Le Proteine devono coprire il 10-15%
– Assunzioni elevate di Carboidrati mi- della quantità totale di calorie assunte Dopo i Carboidrati, i Lipidi costituisco-
gliorano la performance nella singola con la dieta [1-3]. no la seconda principale fonte energe-
sessione di allenamento così come il re- Carichi elevati di lavoro muscolare a in- tica impiegata dall’individuo durante un
cupero e la performance nella sessione tensità sostenuta sembrano essere cor- esercizio; l’intensità e la durata dello
successiva. relati con necessità proteiche che risul- sforzo, così come la disponibilità di
Talvolta, nonostante un’adeguata as- tano circa doppie rispetto a quelle del- Carboidrati, rappresentano gli elemen-
sunzione di Carboidrati, le concentra- la popolazione sedentaria della stessa ti determinanti l’entità dell’ossidazione
zioni di glicogeno muscolare possono età (0,8 g/Kg/die) [3]. lipidica a fini energetici [11].
non essere completamente ristabilite A causa della loro “densità energetica”,
nelle 24-48 h successive ad una gara/al- L’incremento del fabbisogno proteico assunzioni di eccessive quantità di Li-
lenamento molto stressante (come per sembrerebbe principalmente legato al- pidi possono determinare un indeside-
esempio nella maratona). la necessità di recupero e ripristino di rato incremento ponderale.
In questo caso l’allenamento dovrebbe proteine muscolari danneggiate duran-
essere ridotto o i tempi di recupero tra te l’allenamento e alla sintesi di Proteine – Infatti, 1 g di Lipidi fornisce più del
due sessioni aumentati, onde evitare il mitocondriali e sarcoplasmatiche [12]. doppio delle calorie fornite da 1 g di
rischio di infortuni. Carboidrati (9 vs 4 Kcal) e ogni mole-
Infine, i benefici che si possono trarre fa- – Secondo la maggior parte degli auto- cola di Lipide fornisce circa 4 volte la
vorendo un recupero rapido e completo ri le Proteine vanno fornite nell’atleta in quantità di ATP che fornisce una mole-
tra due sessioni di allenamento si posso- misura di 1,2-1,7 g/Kg di peso fisiolo- cola di zucchero. Tuttavia, la quantità
no trasformare nel tempo in un migliore gico (sebbene non vi siano studi sul fab- di ATP fornita per litro di ossigeno dal-
adattamento all’allenamento stesso e, bisogno proteico delle atlete, sembra l’ossidazione dei Lipidi è inferiore di
circa il 10% rispetto a quella fornita dal-
l’ossidazione dei Carboidrati.

Per intensità di allenamento alle quali


il rifornimento di ossigeno è limitan-
te, questa differenza diventa critica.

La maggior parte dei Lipidi sono depo-


sitati nel tessuto adiposo.
Anche i muscoli scheletrici accumula-
no quantità significative di Lipidi nella
forma di trigliceridi muscolari (IMTG;
vedi TAB. 2).

Attualmente vi è grande interesse sul

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ruolo di questi ultimi come risorsa ener- riduce l’infiammazione causata dal- – Una dieta erroneamente pianificata,
getica durante l’esercizio e sul ruolo l’affaticamento muscolare e stimola il che ponga troppa attenzione agli introiti
giocato dallo scarso introito di Lipidi metabolismo aerobico aumentando la proteici o lipidici, oppure una dieta che
dopo esercizio: si ritiene, infatti, che VO2max. preveda un insufficiente apporto calo-
questo possa essere causa di un incom- rico comporta un ripristino inadeguato
pleto ripristino delle quantità di IMTG – Sulla base di questi studi alcuni au- dei depositi di glicogeno muscolare.
e che ciò si associ alla riduzione delle tori ne suggeriscono la supplementa-
prestazioni di resistenza e dei carichi di zione negli atleti (esempio Omega For- – Le Linee Guida nutrizionali per gli
lavoro sostenibili [11]. mula™). sportivi raccomandano che vengano as-
sunte quantità appropriate di Carboi-
– Gli acidi grassi poli-insaturi sono aci- 왘 I cibi contengono una varietà di vi- drati (e liquidi) prima, durante e dopo
di grassi con più di un doppio legame tamine, minerali, anti-ossidanti ed altri un lavoro onde consentire il ripristino
Carbonio-Carbonio all’interno della ca- componenti che, nel loro insieme, pro- dei depositi muscolari di glicogeno tra
tena alifatica. muovono lo stato di salute ottimale. le sessioni di allenamento, di ridurre la
Si dividono schematicamente in due fatica e di migliorare le performance.
sottogruppi: gli omega-3 e gli omega-6, Gli sportivi sono un gruppo fortemente
che derivano rispettivamente dall’acido a rischio di sviluppo di carenze di que- Questa strategia prevede assunzioni dif-
alfa-linolenico (ALA; 18:3n-3) e dall’a- sti elementi quando sottoposti a regimi ferenziate di Carboidrati in funzione
cido linoleico (LA; 18:2n-6). di restrizione calorica, a restrizione del- della fase di preparazione atletica, del
Nei mammiferi, ALA e LA sono compo- la varietà degli alimenti assunti o ad en- tipo/distanza di allenamento/gara, ecc.
sti essenziali (non è possibile la loro sin- trambi. e distribuzioni giornaliere da adattare
tesi de novo). Per tale motivo, in casi particolari può al/i momento/i dell’/degli allenamento/i
essere utile supplementarli con prepa- (con un intervallo complessivo di as-
– L’acido alfa-linolenico, precursore rati multivitaminici e multi minerali sunzione giornaliera che viene oggi
della serie degli omega-3, è presente (esempio Vit Formula™). calcolato, anziché in percentuale, in
nelle noci, nei semi di lino, nella soia g/kg/die e che può variare dai 5 ai 12)
e nei loro oli. – In particolare con le vitamine del consentendo, in tal modo, di sopporta-
Da questo possono essere sintetizzati: complesso B, per il metabolismo ener- re anche allenamenti duri, di recupera-
l’acido eicosapentaenoico (EPA; 20: getico, con la vitamina D, per il mante- re ottimamente tra due sessioni conse-
5n-3) e l’acido docosaesaenoico (DHA; nimento della massa ossea, e con beta- cutive e di gareggiare al meglio delle
22:6n-3). carotene, vitamina C e vitamina E per proprie potenzialità.
Entrambi si trovano in alte concentra- le loro proprietà anti-ossidanti.
zioni nella carne di alcuni pesci (sal- Anche l’assunzione di Proteine deve es-
mone, sgombro, tonno, trota, aringa) e Tra i minerali bisogna porre attenzione sere monitorata in questi atleti, incre-
nei loro oli. al Sodio, al Cloro e al Potassio (fonda- mentandola dagli 0,8 g/Kg/die dei sog-
Anche questi, a causa della bassa per- mentali nelle funzioni di termoregola- getti sedentari fino a 1,2/1,7 g/kg/die.
centuale che ne può derivare dalla con- zione e di mantenimento dell’acqua
versione di ALA (circa 5% per EPA e corporea), al Calcio, al Ferro, allo Zin- La distribuzione giornaliera sembra an-
<1% per DHA), dovrebbero essere con- co e al Magnesio (frequentemente ca- che in questo caso avere una certa im-
siderati, per l’uomo, composti essen- renti già nella popolazione generale e, portanza, in quanto alcuni autori met-
ziali. a maggior ragione, negli atleti, nei qua- tono in evidenza come nella fase post-
li il fabbisogno è superiore) [21]. esercizio, l’assunzione di piccole quan-
Negli ultimi trent’anni vi è stato un cre- tità di Proteine o di integratori proteici
scendo di interesse nei confronti del Infine può essere utile l’assunzione di (fino a 10 gr) insieme ai Carboidrati fa-
ruolo svolto dagli acidi grassi omega-3 preparati alcalinizzanti onde favorire e vorirebbe un miglior recupero.
sulla salute umana e si sono dimostrate velocizzare il recupero dall’attività mu-
evidenze convincenti circa l’effetto po- scolare che instaura localmente nel mu- – Infine, è necessario per gli sportivi ri-
sitivo di prevenzione e trattamento nel- scolo e, talvolta a livello sistemico, una spettare un adeguato apporto di acidi
la patologia cardio-vascolare [14-20]. lieve acidosi (esempio Guna-Basic). grassi omega-3, di vitamine e di oligoe-
lementi. 쐽
– Alcuni studi sul ruolo degli omega-3 왘 In conclusione, per un’ottimale svol-
negli atleti, sembrerebbero mostrare gimento dell’attività sportiva sono fon-
che il loro consumo migliora la capta- damentali la scelta appropriata dei cibi
zione di ossigeno e di nutrienti a livel- e delle bevande, il timing della loro as-
lo tessutale e nel muscolo scheletrico, sunzione e la scelta dei supplementi.

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LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2013

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