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L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE ITALCEMENTI ISOLA

DELLE FEMMINE DECRETO 693 18 LUGLIO 2008

AUTORIZZAZIONE A.I.A, AL’AFFARE DEL PETOCKE


Ciampolillo Giuseppe, nella sua qualità di Presidente del Comitato Cittadino Isola Pulita di
Isola delle Femmine, il responsabile del procedimento A.I.A. del Servizio 2, arch. Gianfranco
Cannova, con nota n. 7202 del 29/01/2007 ammetteva la partecipazione del Comitato
Cittadino Isola Pulita alla Conferenza dei Servizi del 31/01/2007.

Si teneva così, in data 31/01/2007, la annunciata Conferenza dei Servizi, primo atto
istruttorio del procedimento A.I.A. il cui verbale riporta lo svolgimento dei lavori ed i numerosi
interventi dei partecipanti, tra i quali anche quello Giuseppe Ciampolillo, che diventa così
parte attiva del procedimento Questi era, pertanto, parte attiva nel procedimento avviato, al
contrario, era assente, seppur regolarmente convocato, il dott. Anzà Salvatore (un biologo
che aveva sostituito il chimico dr. Genchi Gioacchino a capo del servizio 3).

La Italcementi il 27 agosto 2004, presenta istanza di rilascio dell'Autorizzazione Integrata


Ambientale al competente assessorato regionale <<…ai fini dell'esercizio di nuovi
impianti, della modifica sostanziale e dell'adeguamento del funzionamento degli
impianti esistenti>> ed in particolare al loro funzionamento mediante l’uso del pet-coke,
combustibile certamente pericoloso per la salute dei cittadini.
18 dicembre 2006 con nota n. 86889 del 18/12/2006, a firma del dirigente generale pro
tempore del Dipartimento Territorio e Ambiente Pietro Tolomeo che a seguito dell’istanza
presentata dalla ditta Italcementi, indiceva per il giorno 31 gennaio 2007, la conferenza dei
servizi finalizzata al rilascio dell’ A.I.A. per lo stabilimento sito nel Comune di Isola delle
Femmine: la convocazione era inviata ad undici indirizzi, tra cui anche il “Servizio 3” dell’
assessorato, che alla data del 31 gennaio 2007 era diretto dall’odierno appellato Anzà
Salvatore, del Dipartimento Territorio e Ambiente, ufficio deputato al rilascio delle
autorizzazioni alle emissioni in atmosfera. Il provvedimento del 18 dicembre 2006 quello
che ha ed aveva tutti i requisiti per essere ritenuto ad ogni effetto di legge l’avvio formale
dell’iter amministrativo che avrebbe condotto alla concessione, o meno, dell’A.I.A.

In conseguenza di ciò dopo quella data (18-12-2006), e certamente dopo quella di


convocazione della conferenza di servizi (31-01-2007), nessun altro procedimento relativo
ad autorizzazioni ambientali poteva essere avviato come stabilito al comma 14 dell’art. 5 del
citato Dlgs. n. 59 del 18/02/2005, che dispone il criterio assorbente secondo il quale <<
L'autorizzazione integrata ambientale sostituisce ad ogni effetto ogni altra
autorizzazione, visto, nulla osta o parere in materia ambientale >>: ovviamente anche
quelle relative alle emissioni in atmosfera, per le quali –come detto- era competente l’ufficio
guidato da Anzà. La convocazione della conferenza di servizi, tra i cui invitati figurava anche
il Servizio 3, segnava l’avvio formale dell’iter amministrativo per la concessione dell’AIA alla
ditta Italcementi, con la conseguenza che dal 18/12/2006 e, a maggior ragione dopo la
Conferenza dei Servizi tenuta il 31/01/2007, nessun altro procedimento relativo ad
autorizzazioni ambientali, tra le quali, ovviamente, anche le emissioni in atmosfera, poteva
più essere attivato al di fuori di quello iniziato.
Di conseguenza, Anzà non poteva, sei mesi dopo ovvero il 4 luglio 2007, attivare in parallelo
una nuova procedura per il rilascio dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera, poiché
detta autorizzazione era ormai assorbita dall’iter già avviato dell’AIA.

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Per legge tale Conferenza non poteva più avere luogo perché la procedura per il rilascio
dell’A.I.A. assorbe ogni altra autorizzazione, visto, nulla osta o parere in materia ambientale
richiesti dalle disposizioni di legge e dalle relative norme di attuazione. Dunque solo la prima
delle due Conferenze poteva esistere, non anche la seconda convocata da Anzà.

La Conferenza dei Servizi che si svolse il 4 luglio 2007 non è solo parte di un procedimento
palesemente illegittimo, in quanto parallelo a quello dell’AIA già iniziato da alcuni mesi (e al
quale già comunque partecipava anche il Servizio 3 diretto dall’Anzà per il parere sulle
emissioni in atmosfera), ma presenta modalità di svolgimento che, alla semplice lettura del
verbale, risultano a dir poco incomprensibili ed anomale.

L’istituto della “Conferenza dei servizi” è dettagliatamente definito al Capo IV, artt. 14-14
quinquies, della L. 241/90 e succ..mod., in cui se ne dispiegano compiti, caratteristiche,
tipologia di svolgimento e finalità.
Ebbene, la conferenza dei servizi del 4 luglio 2007 non risponde ad alcuno dei crismi
previsti dalla Legge.

Infatti, non risultano invitati inspiegabilmente né l’Ente territoriale di controllo amministrativo


(la Provincia di Palermo), né l’organo tecnico (l’ARPA); la CPTA (Commissione Provinciale
per la Tutela dell’Ambiente di Palermo) è assente, mentre sono presenti soltanto alcuni
componenti del Servizio 3, tra cui l’Anzà. Sono anche presenti alcuni rappresentanti
dell’Italcementi ed il consulente del Comune di Isola delle Femmine; Il verbale nulla dice
riguardo alla richiesta di autorizzazione alle emissioni in atmosfera avanzata
dall’Italcementi. Non fa riferimento alla data dell’istanza, né alla tipologia impiantistica
interessata, né ad alcuna documentazione tecnica ed amministrativa.

Nessun componente del Servizio 3 prende la parola per introdurre l’oggetto della conferenza
e nessuno fa cenno o menzione su chi sia il responsabile unico del procedimento. Nessun
rappresentante dell’Italcementi fa parola o illustra l’oggetto ed i motivi dell’istanza che lo
stesso gruppo industriale aveva presentato.

L’unico ad intervenire è il consulente del Comune, il quale esprime perplessità sulla


Conferenza in quanto – ricorda – è in corso la procedura dell’A.I.A., ed il verbale si chiude
senza altri interventi e senza alcuna conclusione e determinazione.

Così, come ci si può rendere conto semplicemente leggendo il verbale del 04 luglio 2007
(Vs. allegato 7 della comparsa di costituzione e risposta), si è trattato di una riunione dallo
svolgimento anomalo ed enigmatico che non può essere, certamente, definita conferenza
di servizi per l’assenza di contenuti.

Il verbale descrive sette persone sedute ad un tavolo di discussione ma, nei 45 minuti della
seduta, una sola di esse parla e – stando alle poche righe verbalizzate – presumibilmente
per non più di qualche minuto. Poi segue solo il silenzio e la riunione cessa, senza alcun
prosecuzione, nella medesima anormalità nella quale era iniziata. Avranno parlato d’altro o
se ne staranno stati in silenzio, poco importa! L’impressione che si ricava è quella di una
cronaca surreale, di un contesto il cui unico dato certo è l’assenza di una sia pur
minimarealizzazione dello scopo oggettivo per cui la legge richiede la convocazione di
conferenze, manifestandosi quale punto di contatto fra correttezza e buon andamento
amministrativo.

2
Oltre alla pura e semplice constatazione delle anomalie fattuali di per sé, sarebbe bastata
una presa visione e confronto tra il verbale di questa presunta conferenza e qualcuno di
quelli delle conferenze del procedimento dell’A.I.A., da cui si poteva evincere l’assoluta
irregolarità di svolgimento della prima e il corretto andamento delle altre.

Sarebbe fuori luogo pensare che nei comportamenti e nei provvedimenti adottati dal
Responsabile del Servizio 3 dottor Anza’ Salvatore vi sia stata una mancata conoscenza
delle procedure di Autorizzazioni.

Il 17 ottobre del 2007 ha rappresentato l’ultimo tentativo, abortito sul nascere, dell’Anzà di
proseguire l’iter illegittimo, parallelo a quello dell’AIA, che aveva avviato scorrettamente con
la conferenza del 4 luglio 2007. La Conferenza convocata dall’Anzà per il pomeriggio del 17
ottobre 2007, dalle ore 15 alle ore 16 l’Assessore Interlandi Rosanna la interrompe sul
nascere, tanto che non viene redatto neppure il verbale.

Dopo quel 17 ottobre, il dottor Anzà Salvatore rinuncia al suo tentativo di mantenere in vita
un percorso di conferenze di servizi parallelo: quello del “servizio due” e del “servizio tre”;
anzi torna ad essere presente alle sedute che erano prosecuzione della prima conferenza,
quella convocata dal Dirigente Generale pro tempore del Dipartimento Territorio e Ambiente
Pietro Tolomeo (il dirigente che, con nota 1474 del 17 dicembre 2008 nomina l’Ingegnere
Sansone Vincenzo dirigente del 2 Servizio VIA VAS). Infatti è presente alla conferenza di
servizio del 21 novembre 2007, del 31 gennaio 2008 e del 20 febbraio 2008 per assolvere
ai compiti previsti dall’autorizzazione unica, comprendente anche le prescrizioni relative alle
emissioni in atmosfera, cioè quelle stesse finalità che arbitrariamente aveva tentato di
perseguire nel procedimento separato. Tuttavia si guarda bene, nel corso di queste tre
sedute, dall’avvertire che, come dirigente del “Servizio Tre”, aveva attivato una procedura
parallela avendo già svolto la conferenza del 4 luglio e di avere promosso quella, poi
abortita, del 17 ottobre 2007; né, tantomeno riferì di avere chiesto il parere all’Ufficio
Legislativo e Legale al fine di premunirsi di un parere-sostegno da utilizzare all’occorrenza.
Sarebbe stato suo dovere per lealtà e trasparenza amministrativa, dare tali comunicazioni;
ma non lo fece.
Da parte del dottor Sanvatore Anza’ un secondo tentativo di prevaricazione e di
interventismo sulla procedura della Italcementi, ha rappresentato l’ultimo tentativo, abortito
sul nascere, dell’Anzà di proseguire l’iter illegittimo, parallelo a quello dell’AIA, che aveva
avviato scorrettamente con la conferenza del 4 luglio 2007.

Durante la conferenza del 31 gennaio 2008 Vi è la richiesta del Dr. Gardi del rappresentante
della Italcementi “... Avendo appreso della mancata definizione dell’iter autorizzatorio alla
VIA e alla Valutazione di incidenza relativa alla realizzazione della TORRE (alta 100 metri)
chiede di rilasciare l’AIA relativo all’impianto attuale includendo il coke di petrolio (petcoke),
ad esclusione della conversione tecnologica da via semisecca a via secca “REVAMPING”
che era stata proposta come adeguamento alle bat, che verrà riproposto in cui sarà rilasciata
la VIA del progetto presentato,”

Il 18 Luglio 2008 verra’ rilasciato alla ITALCEMENTI il decreto AIA con cui si autorizza l’uso
del combustibile PETCOKE con l’impianto esistente al momento. La Italcementi si impegna
a ripresentare l’AIA per il REVAMPING dopo dopo
Parecchie delle prescrizioni contenute nel decreto e prevedevano delle scadenze temporali,
pena la decadenza del decreto stesso, non verranno mai realizzate.

3
Il Comitato Cittadino Isola Pulita in più occasioni ha diffidato La Regione al ritiro in
autotutela del decreto 693 18 luglio 2018, per non aver ottemperato nei tempi previsti alle
prescrizioni del decreto AIA. RISPOSTE NESSUNA nonostante alcune interrogazioni
parlamentari nazionali e Regionali Commissione Ambiente dell’ARS denunce all’autorità
giudiziarie. NESSUNA RISPOSTA.

Se in una prima fase si potevano scorgere nei comportamenti di ANZA’ SALVATORE dei
cumuli di contraddizioni e di incongruenze, la conclusione del procedimento AIA con cui si
concede l’utilizzo del combustibile PETCOKE, detti comportamenti si è praticamente andati
“incontro” ai bisogni della Italcementi che vedeva così annullarsi il provvedimento di diffida
del 25 luglio 2006 n 48283 con la quale si diffidava la Italcementi a fare uso del combustibile
PETCOKE .
Se al tutto aggiungiamo i personaggi, dirigenti funzionari rup del Servizio VIA VAS ( nomi
altisonanti Tolomeo Pietro Vincenzo Sansone Cannova Gianfranco Zuccarello Natale Anza’
Salvatore…)coinvolti nel procedimento viene da supporre che la Italcementi è stata in
qualche modo favorita nell’iter del’AIA
Se aggiungiamo le modalita’ di temporali della Nomina del Responsabile del servizio VIA
VAS Ing sansone Vincenzo da parte dell’arch Tolomeo Pietro confrontato con la data di
emssione del decreto AIA firmato dall’Ing sansone Vincenzo.
I dubbi di “combutta” acominciano a diventare CERTEZZA:
Siamo arrivati alla scadenza naturale del 2014 sono state organizzate 3 conferenze di
servizi in cui si sono affrontate le problematiche del 2007 2008, Dal maggio 2015 ultima
conferenza di servizi la ITALCEMENTI NON HA ANCORA ALCUNA AUTORIZZAZIONE

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