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Regole variabili

Le regole variabili esprimono le analisi ricavate dall’esame minuzioso dei dati linguistici
rappresentati attraverso le strutture sociolinguistiche introdotte da Labov. In particolare, si
riferiscono alla realizzazione di una determinata variante di una variabile.
Il loro obbiettivo è l’elaborazione di descrizioni formali della lingua in grado di dar conto della
variabilità. Si tratta di regole simili a quelle di riscrittura della grammatica generativa, in cui però si
tiene conto non solo di categorie e tratti linguistici, ma anche dei fattori che influiscono sulla loro
probabilità e frequenza di selezione.
La regola descrive UN PATTERN DI VARIAZIONE.
Considerato un certo corpus, si assegna a ciascun correlato un indice di probabilità (espresso
dall’ordine delle lettere greche) nell’influenzare l’occorrenza della variante. La probabilità di
ciascun fattore di influenzare la realizzazione della regola è calcolato statisticamente con
programmi informatici, come GoldVarb. Alle strutture laboviane e alle regole variabili, oggi si
preferisce ordinare i dati in tabelle, in cui viene riportato il valore di probabilità associato a ciascun
fattore, e il numero, in percentuale e assoluto, di contesti presenti nel corpus per ciascun fattore.

LIMITI DELLE REGOLE VARIABILI:

- Sono privilegiati i fattori linguistici e non quelli extralinguistici di variazione, come se si


trattasse di un fenomeno di variazione linguistica piuttosto che sociolinguistica;
- Si corre pericolo di ‘ RIDUZIONISMO’, consistente nel volere applicare metodi propri delle
scienze esatte a fenomeni legati anche al comportamento umano e nel rischio di piegare i
dati alle esigenze teoriche;
- C’è la pretesa di vedere nelle regole variabili una sorta di estensione della grammatica
generativa, che non si occupa di uso, ma di competenza linguistica e che considera i tipi di
frase e non la loro frequenza di occorrenza.
- Voler attribuire valore predittivo alle regole variabili, quando invece si tratta di descrizioni
di natura probabilistica.

VANTAGGI DELLE REGOLE VARIABILI:

- Possibilità di esprimere in maniera economica e formalizzata variabili sociolinguistiche.


- Apertura all’analisi statistica (che permette di rappresentare mediante curve la
distribuzione delle varianti) e analisi fattoriale (che dà modo di vedere quali variabili siano
connesse a fattori socio-demografici e\o fattori propriamente linguistici.

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