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Il vocabolario del dialetto carpinese

Per iniziativa del sottoscritto e con la collaborazione di moltissime persone on line


(Facebook) di cui il piu’ attivo e’ stato Pietro Menonna regalo questo lavoro
(incompleto) a tutti i Carpinesi, affinche’ il nostro dialetto non si dilegui nel tempo e
che, invece, potra’ essere ampliato ed arricchito di nuove e vecchie parole omesse o
tralasciate.

PREMESSA (Di Gino Giordano)

L’intento è di proporre un vocabolario del carpinese, un dialetto parlato a Carpino,


piccolo paese del Gargano in provincia di Foggia, di circa 4.500 anime, adagiato vicino
al lago di Varano e al mare. Molte parole riportate (orali e scritte) sono frutto di
ricerche amatoriali, principalmente testi scritti in vernacolo e conversazioni con anziani
e “puristi” del carpinese. Essenzialmente si tratta di un dialetto, derivato dalle lingue
neolatine, che fa parte dei dialetti meridionali e quindi garganici. (1) Il
vocabolario raccoglie parole e locuzioni del dialetto carpinese, una varietà linguistica
non standard della lingua italiana che difetta notevolmente. A volte, per rendere il
concetto autentico di alcune parole o frasi bisogna addirittura ricorrere ad altre parole.
Nei casi dubbi o controversi, sia per la scrittura che per la lettura, si è fatto uso di
alcune convenzioni non tipicamente tradizionali. Anche per questo motivo il
vocabolario è accompagnato da suoni registrati dall’autore, che aiuta a leggere, capire
e pronunciare correttamente diverse parole. Per parlare bene il carpinese è necessario
impararlo da altri, o essere nati e vissuti a Carpino. Paesi limitrofi come Cagnano,
Ischitella, Rodi, Vico ed altri, pur utilizzando tutti dialetti garganici, si distinguono non
solo per la diversa pronuncia (a volte tanto diversa da far pensare ad un altro gruppo
linguistico), ma anche per le stesse parole scritte che risultano del tutto differenti,
come negli esempi: lucertola, in carpinese vusc’chr, in rodiano calascert; testa, in
carpinese cap, in cagnanese cocc’). Del dialetto carpinese antico restano poche
testimonianze; la tradizione orale ci ha consegnato oggi un dialetto profondamente
modificato dall’influenza della scuola e dei mass media. Appena cinquanta anni fa si
parlava un dialetto molto diverso da quello dei ragazzi di oggi; vocaboli comunemente
usati si sono modificati (italianizzati, inglesizzati, modernizzati), come ad esempio:
cugino (cunzuprin,sostituito da cugin), sposarsi (nzurarc’, sostituito da spusarc’),
sottoveste (cumbnazion, sostituito da sottovest), farmacia (spziarij, sostituito da
farmacij), macelleria (uicciarij, sostituita da macellerij), ecc..In questo lavoro non c’è
l’ambizione di consegnare un prodotto completamente confezionato e definitivo, anzi
sarà necessario e utile far tesoro del contributo di eventuali collaboratori, ma di offrire
uno strumento per il diletto della mente e per la conservazione della parlata dei nostri
nonni.

(1) All’interno delle lingue indoeuropee si distinguono le lingue neolatine, nate dopo la
caduta dell’impero romano. Delle lingue neolatine fanno parte i gruppi linguistici
italiani, all’interno dei quali troviamo i dialetti meridionali e quindi i dialetti garganici.
Lino Bramante 22/05/2013
Carpinese Italiano

a’mmija mmija Subito, immediatamente;


a’rtùr aratura; l’a’rtur na vovt c facev pli vov (l’aratura una volta si
faceva con i buoi)
abbajà abbaiare; lu can abbajav, lu can abbaj, lu can ja bbajat.
abbalcàt calmato,
abbalchà calmare, mitigare
abballà ballare; quann c’ mang la ghatt lu su’rc’ abball (quando
manca il gatto il topo balla)
abbasc’ laggiù
abbascià abbassare
abbinghijat saziato
10. abbrgugnà vergognare(si); t n’ha bbrugugnà! (devi vergognarti!)
11. abbrutà avvolgere ; abburrit lu ghjombr ( avvolgi il gomitolo)
12. abbrutat avvolto, infasciato
13. abbuccà abboccare; sì abbuccat accom nu pesch (sei abboccato
come un pesce)
14. abburrit imperativo di avvolgere; abburrit stu gghjombr(avvolgi
questo gomitolo)
15. àbt abito, vestito
16. ac’n acino, chicco
17. acc’n’càt tutto indaffarato, occupato; stevn tutt accncat a r’cogghj
vuliv(erano tutte occupate a raccogliere le olive)
18. specifica ragione; c’é miss a chiagn senza accalannarj(si
accalannàrj émesso a piangere senza alcun ragione)
19. accìd ammazzare; lu fum accid tanda gend (il fumo ammazza
tanta gente)
20. accìs ucciso(a); chi fa ben mor accis (chi fa bene muore
ammazzato) prov.
21. accost (a) affianco(a)
22. accrdenz a prestito quando si comprava senza soldi nella
promessa di ripagare a tempo
23. accucchià unire, accoppiare; Dij li fa e lu diavl l’accocchj (Dio li fa e il
diavolo li unisce) prov
24. accucciarc’ accucciarsi; lu can c’jé accucciat (il cane si e’ accucciato)
25. accuccularc’ accovacciarsi , accoccolarsi
26. acculazzà ribaltarsi , perdere l’equilibrio, spostarsi su di un lato
27. acculazzat ribaltato; lu sacc d farin c’jé cculazzat ( il sacco di farina si e
ribaltato)
28. accumpagnà accompagnare –rsi; accumpagnt p chidd megghj d
te(accompagnati con quelli meglio di te)
29. accumpagnat accompagnato
30. accuppà scavalcare
31. accurdà accordare; c sim accurdat sop lu prezz(ci siamo messi
d’accordo sul prezzo)
32. accurdarc’ accordarsi, mettersi d’accordo
33. accuscì cosi’; la vit jé ccuscì (la vita e’ cosi’)
34. acqu’ Acqua
35. acquaquagghij una messa insieme di cose o liquidi di cattivo gusto
at
36. add’nd’cà Addentare
37. adda deve; adda jì (deve andare)
38. addret dietro, di dietro;
39. addrmut addormentato;
40. adducà portare, recare; po t’la ddùc li solt (dopo te li porto i soldi)
41. addunarc’ accorgersi; c’n’je’ addunat d lu trucc (se n’e’accorto del
trucco)
42. addurà odorare;
43. addurend profumato;
44. adurat Adorato
45. agghj (l’) aglio;
46. agghjiustà aggiustare; jeij agghijustat la seggia rott (ho aggiustato la
sedia rotta)
47. aggrugnà abbronciarsi; quann Marz aggrogn t fa cadé l’ogn (quando
Marzo si imbrongia to fa cadere le unghia) prov.
48. aggrugnarc’ imbronciarsi, mettersi di mal umore.
49. agguattà coprire; la gatt prim cac’ e pò agguatt (il gatto prima defeca
e poi copre)
50. agnjdd(l’) l’anguilla pescata al lago di Varano
51. Agnulitt Personaggio del periodo del brigandaggio che si
aggirava nei paraggi carpinesi, nel primo ventennio
dell’800 seminando terrore e morte assieme ad
un’altra banda. Quando venne preso fu messo a morte
con decapitazione, allora di moda sotto il regno dei
Borboni. La sua testa fu esposta per tre giorni ad un
albero sulla piazzetta di San Cirillo. Un termine
carpinese e’: te fa fa’ la fin d’Agnulitt (ti faro’ fare la fine di
Agnulitt)
52. ajn (l’) agnello (l’)
53. alla scurd buio; jè lla scurd (é buio)
54. allasckett preso di sorpresa
55. allassacrès di sorpresa
56. a alluccà urlare, gridare; c’jé miss a lluccà (si mise a gridare)
57. allungà allungare; allung lu pass che la strad c’accurt (allunga il
passo così la strada si accorcia)
58. ammacarc’ sbrigarsi; ammacht che jé tard (sbrigati che siamo in
ritardo)
59. ammannit a portata di mano
60. ammasciunarc’ appollaiarsi; li gaddin c’sonn ammasciunat indlu jusidd ( le
galline si sono appollaiate nel pollaio)
61. ammass ammasso di grano ecc. ; lu gran c’port all’ammass (il grano si
porta all’ammasso)
62. ammodd ammollo; lu baccala’ c’mett ammodd p duj jurn(il baccala’ si
mette a rammollire per due giorni)
63. ammsckà mischiare(es. le carte); ‘mmisck li cart ! (mischia le carte!)
64. ammuccià nascondere
65. ammucciarc’ nascondersi
66. ammuddà rammollire; la past cchjù la cuc e cchjù c’ammodd (la pasta
più la cuoci e più si scotta)
67. ammuddà rammollire, mettere a bagno; mitt li fav ammodd (metti le
fave a bagno)
68. ammuddat Rammollito
69. ammujnarc’ farsi venire la frenesia di fare qualcosa
70. ammunnà estirpare erbacce nei campi coltivati
71. ammurtà spegnere; ammurt la luc’ (spegni la luce)
72. somiglianza, aspetto; m’ n’ sò jut all’andanzj’ (ho giudicato
andanzj’ dall’aspetto)
73. angòr ancora, anche;
74. annacquà innaffiare; annacqua’ la rasl (innaffiare i germogli)
75. annicchijà nitrire come un cavallo o fare un rumore simile con la
bocca
76. annusulà ascoltare; I parl e nsciun m’annosl ( Io parlo e nessuno mi
ascolta)
77. app’cc’cà appiccicare; jej appccjcat li manfest nfacc lu mur (ho
appiccicato i manifesti sul muro)
78. apparecchj aeroplano o apparecchio in generale;
79. appddàrc’ ubriacarsi (sch); c’ jé appddat ( si é preso una sbornia)
80. appujà appoggiare;
81. appujarc’ appoggiarsi: m song appujat allu mur (mi sono appoggiato
al muro)
82. appujjt appoggiati!
83. apputit appetito; a te l’apputit non t manch!( a te l’appetito non ti
manca!)
84. appuzz’tà appuntire; appzzut lu lappz (appuntisci la matita)
85. arà arare; la terr c’ar indl’autunn (la terra si ara in autunno)
86. ardich ortica; l’ardich pong’c(l’ortica punge)
87. arj aia (aria); ndl’arj c trebbj lu gran (nell’aia si trebbia il grano)
88. s arr’v’ngià indovinare
89. arraganat modo di cucinare la grugnalett (pesciolini del lago
(all’) piccolissimi o acquedelle) funghi ecc. con pane
sbriciolato, prezzemolo, aglio battuto, pomodorini e
formaggio con olio d’oliva, poi messi in forno.
90. ragliare; l’asn arragghj (l’asino raglia)

arragghjià
91. arraggiàt arrabbiato, pieno di furore; c n’ jé vnut tutt arraggiat (se ne
é venuto tutto arrabbiato)
92. arrannà andare in giro, percorrere : quann jev criatur jev semb
arrannan li strad(quando ero bambino andavo sempre in giro
per le strade )
93. arrcogghj Raccogliere
94. arrcunàrc’ ripararsi; li pecr c sonn arrcunat indla stadd (le pecore si
sono riparate nella stalla)
95. arrèt di nuovo, ancora;
96. arrfunnà toccare il fondo, asciugarsi ; la pgnat d fav c’è
arrfunnat(la pignata con le fave si é asciugata)
97. arrmunnà sbucciare; li ficdinj c magn’n arrmunnat (le fichidindie si
mangiano sbucciate)
98. arroc’l (c’) si rotola; l’ov cott c’arroc’l da sul (l’uovo cotto rotola da se)
99. arrpzzà rattoppare; ten li cavz tutt arrpzzat (ha i pantaloni tutti
rattoppati)
100. arrstùt arrostito; m’song arrstut nu pesc’ alla raticl(ho arrostito un
pesce alla griglia)
101. arrubbà rubare; chi rrobb adda jess ngappat qualche vovt (chi ruba
verrà pescato qualche volta)
102. arruc’là rotolare ; c n stav arruc’lann sop li chianghett ccome nu
ruc’l (si stava rotolando sopra il selciato come una pietra
rotonda)
103. arruc’lann rotolando
104. arruc’lann- rotolando continuamente
arruc’lann
105. arruc’larc’ Rotolarsi
106. arrumunnà Sbucciare, prevede l’uso del coltello; arrmmunn li patan
(sbuccia le patate)- vedi la m raddoppia all’imper.-Vedi anche
scurcià che significa togliere la corteccia a mano non col
coltello)
107. arrustì arrostire; mj song arrstut na bstecc dj carn (mi sono
arrostito una bistecca di carne)
108. arrzzàt irsuto; tnev lu pil tutt arrzzat (aveva il pelo tutto rizzato)
109. àrvl Albero
110. ascì Uscire
111. asciarrà litigare, bisticciare; na vovt li gend c sciarravn alli
fundan( una volta la gente si bisticciava alle fontane)
112. àsn asino, somaro; asn e mul tutt nu prezz (asini e muli valgono
lo stesso)prov.
113. assum’gghjià Rassomigliare; t’assumigghj a na c’cal plu zippr
ngul(rassomigli una cicala con uno stecchino nel culo) – per
dire che torci il sedere quando cammini!
114. assùtt asciutto; lu temb jé ssutt (il tempo é asciutto)
115. att’ndà toccare, tastare; attndà lu cul alli gaddin p’vdé se t’nevn
l’ov ( tastare il sedere alle galline per vedere se avevano
l’uovo)
116. attegn attingere; attegn l’acqu’ alla fundan (attingere l’acqua alla
fonte)
117. atturc’ngghjat attorcigliato come un serpente
118. attuzzà urtare, scontrarsi; li doj machn c sonn attuzzat l’un p’lavt (le
due auto si sono scontrate)
119. attuzzàm brindiamo; mé, attuzzam sti buccher! (dai brindiamo!)
120. avàn avano, colore avano.
121. avancàrc fucile antico da caricarsi anteriormente
122. avèn(l’) avena(l’);
123. àvt(l) altro(l’); p ll’un e p ll’avt c’jann fatt fuì li vov (per l’uno e per
l’altro si sono lasciati scappare i buoi)
124. avv’sà avvisare; l’omn avvsat je’ mezz salvat(l’uomo avvisato e’
mezzo salvato)
125. avvis avviso;
126. avvuc’nà avvicinarsi; la nav c’jév avvuc’nat allu port (la nave si era
avvicinata al porto)
127. azzar Acciaio
128. azzumàt vestito a festa; sta tutt azzumat, che si d giacchett ? (sei
tutto vestito a festa, stai andando ad uno sposalizio?
129. azzuppa’ urtare contro qualcosa: m song azzuppat la cap contr lu
trav(ho urtato la testa contro la trave)
130. azzùrr azzurro; lu mar jé azzurr (il mare é azzurro)
131. b’llizz belezza-e
132. baff baffo(i); tin li baff ccome na puzzacan! (hai i baffi come una
puzzola!)
133. banàn banana; song sciuvlat sop na scorc’ d’ banan (sono scivolato
su una buccia di banana)
134. bandistr (lu) musicante, membro della banda
135. basètt basette; quann va dallu varver fatt tagghià li basett (quando
vai dal barbiere fatti tagliare le basette)
136. bastunàk carota; alli lucc’ c’ piac’n li bastunak (ai conigli piacciono le
carote)
137. battarìj fuochi pirotecnici per terra, batteria; a Sandrocc c’ spar la
battarij (a San Rocco si spara la batteria)
138. bballà Ballare
139. bbb’lùt avvelito; m send abblut plu cavd (mi sento avvilito dal
caldo)
140. bbòn buono(a); tu si bbon a fa nend (tu sei un buono a nulla)
141. bell bello-a-e-i
142. bellmbust pupone da strada fig. Uno che fa solo il bello a vedersi
143. borz Borsa
144. brgànd brigante
145. brod brodo
146. buccarùcc’ bicchierino; facimc’ nu buccarucc’ ( facciamoci qualche
bicchiere...)
147. bucchèr bicchiere; nu buccher d’vin (un bicchiere di vino)
148. bùckl Boccoli, riccioli; tnev duj buckl sop la frond ( aveva due
boccoli sulla fronte)
149. buffttòl buffet; mitt li tazz sop la buffttol( metti le tazze sul buffet)
150. bughàtt o barattolo; nu bughatt d’savz (un barattolo di salsa)
buàtt
151. bunfac’l antica pressa per estrarre l’olio
152. bùrl burla, scherzo;
153. burlà scherzare; ja burlà pli viv e nno pli mort (devi scherzare coi
vivi e non coi morti)prov.
154. burr burro; lu burr a Carpin c usav poch e nnend (il burro a
Carpino si usava poco e niente)
155. burracc’ borraccia
156. burzett borsetta
157. buscìj bugia(e); la buscij ten li gamm cort (la bugia ha le gambe
corte)prov.
158. buttcèdd petardo; a capdann sparavemm li buttcedd ( a capodanno
sparavamo i petardi)
159. bottiglione; nu buttgghjon d’ vin rusc’ (un bottiglione di vino
buttgghjòn rosso)
160. buttigghj bottiglia
161. c’ còtl che si muove; teng nu dend che c’ cotl (ho un dente che si
muove)
162. c’c’rin colore immaginario
163. c’cat cieco; li solt fann candà li c’cat(i soldi fanno cantare i ciechi)
164. civetta; la c’cciuwedd jé la wucedd dj malagurj (la civetta é
c’cciuwèdd l’uccelo di male augurio)
165. c’cèrchj lenticchie; mj so magnat nu piatt dj c’cerchj (ho mangiato
un piatto di lenticchie)
166. c’falòn uragano; quess nogné na tmbstat, jé nu cjfalon(questa non
é una tempesta é un uragano)
167. c’gghjà prurire; m cigghj ndla recchj ( mi prurisce nell’orecchio)
168. c’gna’ mettere la cintura all’animale (c’gna’ l’asn)
169. c’lèbr cervello(i) ant.; statt zitt! mj fann mal li c’lebr(stai zitto! mi
fanno male le cervella)
170. c’mènd cemento; p fa na cas c vonn c’mend e matun (per fare una
casa ci vogliono cemente e mattoni)
171. attaccabrighe; jé proprj nu cc’mndus! (é proprio un
c’mndùs attaccabrighe)
172. c’mòrj raffreddore; agguatt’t la cap p stu fridd, se ne vu pjà la
c’morj ( copriti la testa con questo freddo, se non vuoi
prendere un raffreddore)
173. c’narìl camino; lu vern tnim semb lu c’naril appcciat (l’inverno
teniamo sempre il camino acceso)
174. c’ndrèdd chiodino a borchia; li c’ndredd fann sparagnà la sol dìlli
scarp (le borchie risparmiano la suola delle scarpe)
175. c’ngiàr straccivendolo; sta vstut com nu c’ngiar( stai vestito come
uno straccivendolo)
176. c’ngòmm chewing gum, cigomma
177. c’pddùzz lampascioni; jam fatt nu bell rot dj patan e c’pdduzz
(abbiamo cucinato una bella teglia di patate e lampascioni)
178. c’pòdd cipolla; sfrij la c’podd (friggi la cipolla)
179. c’pòdda carrer bulbo selvatico paesano; sopa Pastrumel c stann na frech
dj c’podd carrer (su Pastromiele ci sono molte cipolle carrere)
180. c’puddàr uno che inciampa spesso(sch); c’ n va semb
scapucciann, je nu c’puddar(casca sempre é un c’puddar)
181. c’ràs ciliegia; nu panar dj c’ras ( un paniere di ciliegie)
182. c’ròc’l cero; lu prevt t’nev nu c’roc’l mman (il prete aveva un cero
in mano)
183. c’rùm cerume degli orecchi; pulizzt li recchj che so cchin dj c’rum
(pulisciti le orecchie perché sono piene di cerume)
184. c’rvatur caricamento dei covoni sui cavalli per trasportarli
attraverso s’ddun alla trebbia
185. c’rvèdd cervello(i-a); tu tin poch c’rvedd (tu hai poco cervello)
186. tartaruga; la c’stujn jè nu lepr a rallendator ( la tartaruga è
c’stùjn una lepre al rallentatore)
187. cacc’ caccia(la);
188. caccà escrementi di bambini.; jittla che jè caccà (buttala che è
cacca)
189. caccadé invece, cosa successe...., un espressione antica
190. caccià cacciare
191. cacciun cagnolino
192. cacciun Pesce di mare che somiglia un piccolo squalo di colore
grigio marrone che si chiama cagnolo spinarolo
193. cachìll caki; li cachill maturn sott la pagghj ( i caki maturano sotto la
paglia)
194. cack escremento(degli occhi); pulizzt chidd’occhj caccus (pulisciti
quegli occhi pieni di cacca)
195. cacrià verso di gallo o gallina; la gaddin quann ha fatt l’ov cj
mett a cacrià( quando la gallina ha fatto l’uovo si mette a
cantare)
196. càdd callo(i); mj dol lu cadd (mi fa male il callo)
197. cadé cadere; c n’jè cadut dalli scal (é caduto dalle scale)
198. café caffé
199. cafon contadino nel gergo carpinese
200. càgn(la) cagna, chiave di idraulico; passm la cagn che jé stregn lu
tubb ( passami la cagna che devo stringere il tubo)
201. cagnà cambiare; cagnt la camisc’ che jé sporch (cambiati la
camicia ché é sporca)
202. cagnanès persona di Cagnano
203. caimm traditore (voce antica) che voleva significare Caino
204. cajnàt cognato(a); song jut a truvà li cainat (sono andato a visitare
i cognati)
205. cajnat’t tuo cognato-a;
206. calunnià calunniare
207. calùnnj calunnia; questa jè na vera calunnj (é una vera calunnia)
208. cam’sc’ camice; da vestirsi come protezione
209. cambàn campana; la camban sunav a fest ( la campana suonava a
festa)
210. cambasèdd cestino per formaggio appena fatto; purtm na
cambasedd d casc’ (portami un cestino di formaggio fresco)
211. cambiàl cambiale; jéj fjrmat doj cambial (ho firmato due cambiali)
212. cambsànd cimitero; sim jut a fa na vist allu cambsand (siamo andati a
fare una visita al cimitero)
213. cambsantàr becchino; lu cambsandar ja scavat la foss( il becchino ha
scavato la fossa)
214. camisc’ camicia
215. camsciulìn camiciola (ant); c n’jé sciut p nu camsciulin e cavznett (é
uscito con camiciola e mutande)
216. càn cane(gna); lu can abbaj ( il cane abbaia)
217. càndr vaso settico; lu candr c’ jttav ndlu carr la matin prest( il
candro si buttava nel carro settico di buon mattino)
218. cangèdd cancello; chiud lu cangedd ( chiudi il cancello)
219. forfora; tnev la cap tutta chien dj cangghjol ( aveva la testa
cangghjòl tutta piena di forfora)
220. canigghj crusca; la canigghj c’ da alli gaddin e lli porc’( la crusca si
da da mangiare alle galline ed ai maiali)
221. cannarùt goloso; tu si cuscì cannarut che t’à frcat dec’ past (sei così
goloso che hai mangiato dieci paste)
222. cannédd cannella; la port tnev na r’tin fatt dj cannedd (la porta aveva
una retina fatta di cannelle)
223. cannèl candela; jéj appcciat na cannel a Sand Rocc (ho acceso una
candela a San Rocco)
224. cannéll cannella, spezia aromatica; zucchr e cannel fann li figghj
bell( zucchero e cannella fanno le figle belle)
225. cannulìcchj cannellino; alla foc’ c’ stavn li cannulicchj indla ren( alla
foce c’erano i cannellini nella sabbia)
226. capà sciegliere; mejj capat na bella m’gghjier(mi sono scelto una
bella moglie)
227. càp-a testa; tin la capa tost come na pret (hai la testa dura come
una pietra!)
228. capezz (la) redine per cavalli o asini; tir l’asn pla capezz(tira l’asino
con la redine)
229. capì capire, intendere; l’ejj capit (l’ho capito)
230. capòn testone; si nu capon (sei un testone)
231. capòn cappone; a Natal jamm accis nu capon ( per Natale
ammazzammo un cappone)
232. capp cappa, mantello; chi lass spad e capp guaj angapp(chi
lascia spada e cappa incontra guai)
233. cappédd cappello; jéjj lassat lu cappedd so’p la seggj (ho lasciato il
cappello sulla sedia)
234. cappùcc’ cavolo; com so bbon cappucc’ e patan! (come sono buoni
cavolo e patate!)
235. cappùcc’ cappuccio; tnev nu cappucc’ ngap (aveva un cappuccio in
testa)
236. capsciol nastro per sarti;
237. capsia’ calpestare; tejja capsia’ la tripp! (ti calpestero’ la pancia!)
238. càr caro(a); si bell e car (sei bello e caro)
239. car’vùn (li)(lu) I carboni, il carbone.
240. carastìj carestia; dopp la carastij ven la grasc’ (dopo la carestia
viene l’abbondanza)
241. càrc’r carcere, galera; sta semb ‘ngarc’r(sta sempre in galera)
242. caròt carota rossa; la carota rosc’ c’ mttev sott la cit(la carota
rossa si metteva sotto aceto)
243. carpnès persona di Carpino
244. càrr carro (settico); sim jut a jttà allu carr (siamo andati a
buttare -il candro- nel carro)
245. carrozz carrozza tirata da cavalli nel modo classico
246. cart (la) carta
247. cartùcc’ cartuccia; o jé la cartuccj che no vvà o jé la quagghj che non
pass( o é la cartuccia che non va o la quaglia che non passa)
248. cartuccèr cartucciera; jé la cind chien dj cartuccj ( é la cintura piena
di cartucce)
249. cartuncìn(alli) gioco con figurine; jamma jucà alli cartuncin? (giochiamo a
figurine?)
250. cartungìn figurine per giocare
251. carusidd salvadanaio
252. carvunàr carbonaio; jev nir com nu carvunar (era nero come un
carbonaio)
253. carvunghj foruncolo o bolla andata settica, infezione cutanea
severa
254. cas casa
255. càsc’ (lu) formaggio; c’jé magnat pan e casc’( ha mangiato pane e
formaggio)
256. cas-cas casa per casa
257. casckavàdd caciocavallo; com jé bbon lu casckavadd pli puredd! (come
(lu) é buono il caciocavallo con le pere)
258. càst(a) a casa tua; vattinn a cast! (vattene a casa)
259. castagnol (li) le nacchere
260. cataratt(quata botola nel pavimento
ratt)
261. catarr chitarra o catarro;
262. caus-ng’mndìv ragion per cui (fig); tu si la caus-ng’mndiv d’sti guai ( tu sei
la causa di questi guai)
263. cavàdd cavallo; jé nu cavadd d’razz (é un cavallo di razza)
264. cavadducc’ piccoli “tentacoli”sui tralci di vite selvatica filiforme
che si mangiavano o cavalluccio, piccolo cavallo, o
cavallo marino (ippocampo)
265. càvc’ calcio(tirare un...); c’jé miss a mnà cavc’ ccom nu mul( si
mise a tirar calci come un mulo)
266. càvc’ calce (la); lu cavc’nar c fa pla cavc’ e la ren ( il calcinaccio si
fa con calce e sabbia)
267. cavciòn(lu) pizza cava riempita con cipolle, uva passa ed alici; m’é
magnat nu cavcion(ho mangiato un c.)
268. cavdar calderone o caldaia
269. cavdedd pane arrostito alla bracia con olio di oliva(si suoleva
farlo allu trappit)
270. cavut buco; la vusckr c’je’ fccat ‘ndlu cavut (la lucertola si e’
ficcata nel buco)
271. càvz pantaloni; javzt li cavz prim d ssttart(alzati i pantaloni prima
di sederti)
272. cavznétt mutande, mutandoni (ant); c n’jé sciut sop lu balcòn
‘ngavznett e papalin(se n’é uscito in mutandoni e papalina)
273. càvzungèdd dolci natalizi con ceci; a Natal c’ fann struffl e cavzungedd
(a Natale si fanno struffoli e calzoncelli)
274. cavzungìn (li) pantaloncini
275. càzz pene (vol.); ja rutt lu c. (hai rotto il c...)
276. cazzngùl furbacchione(sch); t crdev cchjù cazzngul invec si tutt
fregn( ti credevo più scaltro invece sei tutto fesso)
277. cazzòn ragazzone(sch); stu cazzon c’ vo mett p sti criatur!( questo
bestione si vuol mettere con questi bambini!)
278. cc’mndus Attaccabrighe; sti quatrar sonn proprj ‘cc’mndu’s (questi
ragazzini sono proprio attaccabrighe)
279. cc’ttat(na) un colpo di scure; c’je’ miss a m’na’ cc’ttat cco’m-e nu
pazz (si mise a tirare colpi di accetta come un pazzo)
280. rozzo lavoratore; si nu cc’tton e sfascia-carrozz( sei un
cc’ttòn confusionario e sfascia carrozze)
281. ccett(la) accetto, scure
282. cchiett sfregio sulla fronte dopo una caduta o una botta
283. cciaccapret spaccapietre, in assenza di frantoi le pietre venivano
(lu) spaccate a mano
284. céf cefalo; li cefl stann a pandan ( i cefali sono nel lago)
285. cègn mettere la sella , cegn l’asn(sellare l’asino)
286. cegn (la) cintura per la sella che andava intorno alla pancia
dell’animale
287. celèst celeste; la Madonn t’nev nu bell mand celest(la Madonna
aveva un bel manto celeste)
288. cèn cena, pranzo serale;
289. Cend Cento
290. cendr cresta (del gallo) o centro
291. céng’ straccio, strofinaccio; damm na ceng’ che vojj pulzzà
( dammi uno straccio che voglio pulire)
292. cequ’l inguine;
293. cern(la) cenere
294. cérn, c’rnenn, vagliare; jé c’rnut la farin ( ho setacciato la farina)
c’rnut
295. céss gabinetto; va allu cess (vai al gabinetto)
296. cévz gelso(i); c’sonn li cevz ghiang e quiddi rusc’(ci sono i gelsi
bianchi e rossi)
297. zucchina; quand so bbon li chchcciol fritt!(come sono buone
ch’ch’cciòl
le zucchine fritte!)
298. ch’còn collo di bottiglia; tin la cap ccom nu chcon!(hai la testa
come un...)
299. coglione(i), persona difficile (vol.); m’sta rumbenn li
ch’gghjùn chgghjun! (mi stai rompendo i coglioni); si proprj chgghjun
(sei proprio coglione)
300. ch’nzol portare da mangiare alla famiglia del defunto, consolo
301. ch’rnut cornuto, anche di chi ha le corna figurate! lu vov dic’
ch’rnut all’asn (il bue chiama l’asino cornuto)
302. ch’tton cotone; na vovt allu chian c’chiandav pur chtton(una volta al
piano di Carpino si piantava anche cotone)
303. ch’tùgn cotogna; m’ piac’ la marmllat d’chtugn (mi piace la
marmellata di cotogne)
304. chcòn collo di bottiglia o di cic’n
305. chcùl gufo; li chcul jesc’n la nott (i gufi escono di notte)
306. chèsc’ formaggio, cacio (ant); so bbon li maccarun plu chesc’!(son
buoni i maccheroni col cacio!)
307. chiajun lenzuolo (ant.); c’jej dat dui par d’chiajun e na mmuttit (le
ho dato due paia di lenzuola e una imbottita)
308. chian-chian pianissimo
309. chianghett selci o ciottoli per la pavimentazione fatti di pietre più
o meno squadrate
310. chiappimm Birichino(voce antica)
311. chicchr Una specie di tazzina da caffé
312. chiss questi; chiss a quà (questi quà)
313. chjàgn piangere; c’é miss a chiagn ccome nu criatur(si é messo a
piangere come un bimbo)
314. chjàn piano; vattinn chian chian (vattene piano piano)
315. chjàn (lu) pianura; indlu chian c sumend na frech d gran (nella piana-
di Carpino-si semina molto grano)
316. chjànd pianto; c’é fatt na cap d chiand a lagrm gross (si é fattouna
testa di pianto a grosse lacrime)
317. chjanedd pianelle, babbucce; mitt’t li chianedd e rpus’t (mettiti le
babbucce e riposati)
318. chjangh (la, Macigno, grande pietra; lu foss jev chius da na chiangh(il
na) fosso era chiuso con una lastra di pietra)
319. chjanghett pietra levigata di selciato; la chiazz d Carpin jev fatt a
chianghett (la piazza di Carpino era pavimentata co pietre
levigate)
320. chjànt pianta; ejja ccattat doj chiant d lacc’ (ho comperato due
piante di sedano)
321. chjantà piantare; jamm chiantat doj v’rsur d’gammett (abbiamo
piantato due ettari di piantine di olive )
322. chjavà amare (volg); alli giovn c piac’ chiavà ( ai giovani piace
chiavare)
323. chjavà tirare; se no’lla funisc te chiavà nu sckcaff( se non la smetti
ti tirerò uno schiaffo)
324. chjav-ngles(la) chiave inglese; passm la c. che vojj stregn stu
bullon(passami la chiave inglese che voglio stringere questo
bullone)
325. chjèn, piene
326. chjèr’ch chierico o la chierica;
327. chjès’j chiesa
328. chjett(na) spaccatura sulla fronte o in testa con cicatrice da
seguire
329. chjin pieno
330. chjòv chiodo; ja fccat nu chiov plu martedd (ha conficcato un
chiodo con il martello)
331. chjòv piove(re); sonn dec jurn che chiov! (sono dieci giorni che
piove)
332. chjovt(lu) pioggia(la); dopp lu chiovt ven la secc’t (dopo la pioggia
viene la siccità)
333. chjù più; chiù t’send e cchiù d’vind nzstus ( più ti sento e più
diventi insistente)
334. fioroni; prim d’lli fic ven’n li clumbr (prima dei fighi vengono
chlùmbr i fioroni)
335. fardello; c n’jé sciut p’ nna chmmogghia ‘ngap (se ne uscì
chmmògghj con un fardello sulla testa)
336. chmmùn limone; jamm che so bell li cchmmun, d cev lu rurian ( dai
che sono belli i limoni, diceva il venditore ambulante di Rodi)
337. chtugn cotogno
338. cià devi; cià perd li spes (devi perdere le spese)
339. ciacciacòl gazza; li ciacciacol fann li nid pli frasc (le gazze fanno i nidi
con le frasche)
340. ciambàn zanzara; m’ha pung’cat na ciamban (mi ha punto una
zanzara)
341. ciammarìch lumaca; camin lend lend com na ciammarich (cammini piano
come una lumaca)
342. ciàmp zampa (e); ten doj gamm secc come cciamp d gaddin(ha
due gambe secche come zampe di gallina)
343. ciangius piagnucolone
344. ciapp si usa in sartoria fermaglio
345. ciardà bruciare; ciardà nu manocchj d fav p fa li fav
arrstut(bruciare un covone di fave per arrostirle)
346. ciavattìn ciabattino o lavoratore poco raffinato; si nu ciavattin (sei un
ciabattino)
347. cic cic voce per chiamare il maiale
348. cìc’ ceci; cic pla past (ceci con pasta)
349. cìc’n giara di terracotta per acqua; l’acq’c’ tnev fresc’c indlu cic’n
(lacqua si conservava fresca nel...)
350. cicerchj lenticchie più grandi
351. cifr (lu) lucifero, il demonio
352. cigghj ciglia; m’ jé jut nu cigghj indl’occhj ( mi é andato un ciglio
nell’occhio)
353. cimaredd vegetali selvatici molto teneri e gustosi
354. cind cintura; mittàt na cind p’non t’fa cadé li cavz(mettiti una
cintura per non farti cascare i pantaloni)
355. Cing Cinque
356. ciomm (na) donna ridicola e senza gusto; si na ciomm (sei una donna
ridicola)
357. ciopp(lu) zoppo (lo)
358. ciotta-ciott grassoccia
359. cirr tentacolo; cirr d secc’, d pulp e d calamar(tentacolo di
seppia, polpo e calamaro)
360. cìt aceto; la ’nzalat c conz p’lloghj e cit (l’insalata si condisce
con olio e aceto)
361. cìt (la) aceto
362. ciucclatèr caffettiera; sta semb pla ciucclatera mman! (sta sempre a
fare caffe)
363. Ciunguand Cinquanta
364. ciutt, ciott ciotto, grassotto; na femna ciotta ciotta (una donna
grassoccia), masch.ciutt
365. ciutt-ciutt grassoccio
366. cluchat coricato;
367. còc’ cucinare; vojj coc’ na vast d’ (voglio cucinare una fatta di
fave); jé cott past e cic (ho cotto pasta e ceci)
368. còcc’l cozza; li cocc’l so bbon plu such e spaghett (le cozze sono
buone al sugo con gli spaghetti)
369. còcchj coppia; li fregn vann a cocchj ( i fessi vanno a coppia)prov.
370. còdd collo; ten nu codd long com na g’raff (ha un collo lungo
come una giraffa)
371. còdd colletto della camicia; lu codd d’lla camisc’ jev tutt
mbusmat(il colletto della camicia era tutto inamidato)
372. coddch cotenna di maiale
373. cod-d-cifr tromba d’aria; c stevn doj cod-d-cifr inda pandan (c’erano
due trombe d’aria sul lago Varano)
374. còf buccia; l’uv ten lu coffl e la banan la scorc (l’uva ha il... e la
banana la buccia)
375. còf involucro; lu coffl d’penn, lu coffl d’gran-dinj(l’involucro
della biro, l’involucro del mais)
376. cogghj cogliere o colpire; jam a cogghj li c’ras; tir e cugghjc
(andiamo a cogliere le ciliegie; tira e colpisci)
377. colp-in-arj fuochi artificiali in aria; a Sandrocc c sparn li...( a San Rocco
si sparano i colpi in aria)
378. cong (la) recipiente per fare il bucato
379. còppl berretto; la coppl c la mttevn li cafun; li galandomn c
mttevn lu cappedd (la c. veniva messa dai contadini ed i
galantuomi usavano un cappello)
380. còr cuore; cor d mamm accom t vojj bben!(cuore di mamma,
quanto ti voglio bene!)
381. còrj cuoio; la pedd d vacc quann jè stat cungiat c chiam corj ( la
pelle di vacca quando é stata conciata si chiama cuoio)
382. còrj pelle (sch); sta bstecc jé tost accome lu corj (questa
bistecca é dura come il cuoio)
383. corn corno
384. corp corpo; lu corp d’Fnanz, lu corp forestal, anm e corp (il corpo
della Finanza, il corpo fortestale, anima e corpo ecc)
385. corr correre; curr alla via nov che ce stat nu scondr (corri alla
strada che c’e’ stato uno scontro)
386. cors corso
387. cort corte
388. còs cosa;
389. còss coscia; coss d gaddin, coss d’agnell, belli coss (coscia di
gallina, coscia d’agnello, belle cosce ecc)
390. còstl costole; li costl stann indlu pett (le costole stanno nel petto)
391. còtl (c’) muove (si); quistu tavulin c’ cotl, mittc na zeppl(questo
tavolino si muove , mettici una zeppa)
392. cott cucinato, cotto; lu ris c’é cott ma la carn jé angor crud ( il
riso si é cotto ma la carne é ancora cruda)
393. cozzch crosta che si forma dopo una ferita
394. cr’scend (lu) lievito di pane che si ottiene attraverso fermenti come
il lievito di birra
395. crà domani; quanne cra jamm j allu vosch p’llen(domani
andremo al bosco per legna)
396. cragn mucchio di roba; teng nu cragn d rrobb da lavà (ho un
cumulo di roba da lavare)
397. cràp capra; salut e frasch ja ditt la crap( salute e frasca disse la
capra)
398. crap (la) capra
399. crapar capraio
400. crapétt capretta(o); com jé saprit lu crapett allu rot pli tapan e
c’pdduzz! ( quanto é saporito il capretto al forno con patate e
lampascioni!)
401. crèp capra(ant); che t’vù rraggià t’ha fr’chet na crep da sul!
( che ti prenda un malanno ti sei mangiato una capra da
solo!)
402. criatùr creatura (bambino); jé nu bell criatur ciutt ciutt! (é un bel
bambino paffutello)
403. crsc’ndedd lievito di pane che si trasferisce di volta in volta
conservando un po’ della massa lievitata. A volte si
scambia va fra vicini di casa per fare il pane.
404. cruedd cesta fatta di paglia
405. crusck crespo o di cattivo umore; c jé javzat crusck crusck (si é
alzato di cattivo umore)
406. crusck-crusck indolenzito; c’je’ javzat crusck-crusck (si e’ alzato tutto
indolenzito)
407. cucc’(la) cuccia; lu can c’é miss a cuccià ( il cane é andato a cuccia)
408. cucc’(lu) cavia, porcellino d’India anche chiamato surc’dìnj
409. cucchiàr(la) cazzuola; la cucchiar serv p’mett la cavc’ alli matun (la
cazzuola serve per spalmare la calce sui mattoni)
410. cucchjàr(la) mestolo (il); la cucchiar serv p’musc’tià la m’nestr(il
mestolo serve per mescolare la minestra).Dim. : cucchjaredd
411. cucchjarìn cucchiaio o cucchiaino; nu cucchiarin d’zuccr, nu
cucchjarin d’m’nestr (un cucchiaino di zucchero, un
cucchiaio di minestra)
412. cuchigghj tellina(e); alla foc’ c’stevn na frec d’cuchigghj’ indla ren(alla
foce di Varano c’erano molte telline nella sabbia)
413. cucìn cucina; la cucin d’cas jé na zica stritt ma va bbon lu stess (la
cucina di casa é un pò stretta ma va bene lo stesso)
414. cudacchj rete per appendere le noci o altro dal soffitto
415. cugghj(la) ernia; a furj d’ sfurzarc’ c’jé sciut la cugghj (a furia di
sforzarsi gli é uscito un ernia)
416. cugghjc’ colpisci; mir e cugghjc’(mira e colpiscici)
417. cugn’ndur congettura, apprezzo, opinione personale
418. cùl (ngul) culo(nel culo); se no’lla smitt t’é pjà a cavc’ ngul (se non la
smetti ti prenderò a calci nel c.)
419. culà colare;
420. culaziun colazione
421. culunnett (la) comodino ai lati del letto;
422. cumbitt confetto; va sficch lu cumbitt mmocc allu porc’(vai a
togliere il confetto dalla bocca del maiale)pr.vedi anche
cunfitt
423. cumbnaziòn sottoveste; giacc, sciucc e cumbnazion jevn robb che li
femn c’mttevn (giacca, sciucca e sottoveste erano indumenti
che le donne vestivano)
424. cuminz Comincia imp. di cumnzà (cominciare)
425. cummàtt avere a che fare; steng a cummatt pli criatur (ho a che fare
con i bambini)
426. cummattenn facendo qualche cosa (sto);
(steng)
427. cumnzà cominciare
428. cumnzat cominciato(a)
429. cumpagn compagno-a
430. cumpanaj companatico; robb che c’ magn plu pan (cosa che si mangia
col pane)
431. cumpari’ fare buona figura
432. cund Conto, per conto di( p’ccund d’)
433. cundandezz contentezza
434. cunfitt (lu) confetto si puo’ dire anche cumbitt (voce piu’ antica)
435. cung’-cung’ aggiustato per bene fig. ubriaco
436. cunsigghj consiglio(i); li bbon cunsigghj non c’paghn ( i buon consigli
sono gratis)
437. cuntà contare
438. cunzà condire: cunz la nzalat (condisci l’insalata), tann cunzat? (Ti
hanno dato una lezione?)
439. cunzuprìn cugino(a); j t’ so cunzuprin! (ti sono cugino!)
440. cunzuprin’t tuo cugino
441. cuppìn mestolo per brodo; nu cuppin d’ brod e 30 ac’n d’past jev
lu past d’lli carc’rat(un mestolo di brodo con 30 chicchi di
pasta era il pasto dei detenuti)
442. curàdd corallo; lu curadd po jess na pallin o na chianda marin( il
corallo può essere una pallina o una pianta marina)
443. curièr autobus(corriera); la sit, la c., la pustal, lu pulman sonn la
stessa cos( sinonimi di corriera)
444. curr corri!;
445. currev correva; currev a cul rapett (correva a più non posso)
446. curriv risentito, risentimento; C’je’ fatt curriv (ne ha risentito)
447. curt corto
448. curtédd coltello; lu curtedd ammulat tagghj megghj (il coltello
affilato taglia meglio)
449. cuscì cucire; j cosc, tu ja csciut, jss jadda cuscì (io cucio, tu hai
cucito, lui cucirà)
450. cutlà muovere(rsi); la terr c’jé miss a cutlà, jev nu tarramut ( la
terra si mise a muoversi, era un terremoto)
451. cutlàrc’ muoversi; sta segg c cotl! mbe, mittc na zeppl (questa
sedia si muove! bene, mettici una zeppola)
452. cuzzétt occipite; tin nu bell cuzzett tunn tunn(hai un bell’occipite
tutto rotondo)
453. D’ciannov Diciannove
454. D’ciassett Diciasette
455. D’ciott Diciotto
456. d’jtal Uccellino che vive nelle siepi
457. d’jtal ditale
458. d’jun digiuno o chi é digiuno;
459. d’nd’kia’ morsicchiare; li surc’ jann d’nd’kiat lu casc’ (i topi hanno
morsicchiato il cacio)
460. d’tàl ditale; li sart e li sartin usn lu dtal p no pung’càrc’(i sarti e le
sartine usano il ditale per non pungersi)
461. d’vndà diventare
462. da da, dare; jejja da na bott allu cerchj e n’avt alla vott (dovrò
dare una botta al cerchio ed un’altra alla botte)
463. dammaj danno
464. ddòr odore; send na ddor d’pesc’ mort (sento un odore di pesce
morto)
465. ddurà odorare
466. dduràt olfatto, odorato; se tagghj li baff alla gatt, perd
l’addurat(se tagli i baffi al gatto perde l’odorato)
467. ddurmì dormire; jé bbon addurmirc’ prest e javzarc’ prest (é buono
andare a dormire presto ed alzarsi presto)
468. debbt (lu, li) debito(i) debiti; li debbt non c’n’ vann mai d’acìt(i debiti
non vanno mai a male)
469. Dec’ Dieci
470. diàvl diavolo;
471. diavulìcchj peperoncino; si ccom nu diavlicchj indla cit( sei come un
diavoletto nell’aceto)
472. dic’ dire
473. dintr dentro
474. dìt dito(a); ogne man ten cing dit (ogni mano ha cinque dita)
475. dnùcchj ginocchio(i); lu dnucchj sta fra la coss e la gamm (il
ginocchio sta fra la coscia e la gamba)
476. dopp dopo
477. dovc’ dolce
478. drèt dietro; dret jé lu cuntrarj d ‘nnanz(dietro é il contrario di
avanti)
479. dsgraziàt sciagurato (fig); jé nu povr dsgraziat (é un povero
disgraziato)
480. dsgràzj disgrazia; tu si na vera dsgrazj (sei una vera disgrazia)
481. dtalìn(fa nu) piccolo ditale o detto di masturbare di donna(fig);
482. dtòn alluce; jé lu dit gross d’llu pèd( é il dito grosso del piede)
483. Dudc’ Dodici
484. Duj Due
485. dulé dolere, far male
486. Duménch Domenica
487. dùr dura, dal verbo durare
488. durmì, dorm, dormire, dorme, dormito
drmut
489. erpcià erpiciare (dopo arato); dopp sumndat c jerpceij(dopo la
semina si passa l’erpice)
490. f’cetl Uccellino che si trovava nella zona di Carpino
491. f’ckà ficcare; ti si fccat a mezz ccome mrcludì (ti sei ficcato in
mezzo come mercoledi)
492. f’nucchjdd finocchietto selvatico molto profumato e buono a
mangiarsi cotto o crudo
493. f’rì, f’rut, ferire, ferito
494. f’rìt ferita; ten na f’rit sop la cap da na padd d sfruscett(ha una
ferita sulla testa da una pallottola di striscio)
495. f’rrétt piastre a mezzaluna per protezione di suole ;
496. f’ssarìj fesseria, stupidaggine ; tu dic na frec d fssarij (tu dici
molte fesserie)
497. f’ssiat preso in giro;
498. f’ssiat na una preso in giro;
499. f’ssijà scherzare
500. f’ssjà scherzare
501. f’tà, fèt, f’tat fare l’uovo, dirsi di gallina; la gaddin sta f’tann (la gallina
sta facendo l’uovo)
502. fa fare
503. fàcc’ faccia, viso; tin la faccia ndrcat e li recchj chjn d tunz (hai la
faccia sporca e le orecchie piene di sudiciume)
504. facciòml barbagianni; faccia brutta(sch); tin la facc d nu
faccioml(sembri un b.)
505. facenn facendo
506. fajedd (la,li) favilla, scintilla;
507. falhunett falco
508. fàm fame; l’artist pla fam jà pers la vist (l’artista per la fame ha
perso la vista)
509. fandàsm fantasma(donna strana); c’ muvev ccom na fandasm (si
muoveva come un fantasma)
510. fanòj falo’; alla Cuncett c’app’cciav la fanoj (alla festa
dell’Immacolata Concezione si accendeva il falò)
511. fàrf moccio; stujt lu farf dallu nas (pulisciti il moccio dal naso)
512. farfùs moccioso, anche fig; jè nu farfus (é un moccioso)
513. farnar un setaccio a larghi buchi per scegliere le fave
514. farnat polenta
515. fascedd recipiente di vimini o paglia per la ricotta appena
fatta;
516. fasin recipiente di terracotta per olive ma più piccolo del
trmon
517. fasòl fagiolo-i
518. fasòl fagiolo; tropp fasol fann fa li pedt (troppi fagioli fanno fare le
scorreggie)
519. fatghà faticare, lavorare
520. fatìgh fatica(lavoro); jè megghj fatghà d mend che d vrazz (é
meglio lavorare di mente che di braccia)
521. fatt fatto, accaduto;
522. fatt (nu) un racconto, una favola
523. fattaredd raccontino, favoletta
524. fatt-e-nnénd gioco con monete; quann javemm quatrar jucavemm a f.
( quando eravamo ragazzini giocavamo a f.)
525. faugn (lu) vento caldo del deserto che apporta siccita’ e caldo
afoso
fàv fava-e
526. fàv fava(e); na bella pgnat d fav d Macchia r’tonn(una bella
pignata di fave di Macchia rotonda)
527. favc’(la) la falce
528. favurì favorire
529. favurisc’ favorisci!
530. fazzatòr madia(per impasto); lu mass d lu pan c ‘mbastav indla
fazzator (la massa del pane si impastava nella f.)
531. fazzlétt fazzoletto; plu fazzlett j m stoj lu nas(col fazzoletto io mi
pulisco il naso)
532. fécht fegato; com jé bbon lu fecht d gaddin fritt plu vin e c’podd
(come é buono il fegato di gallina fritto con vino e cipolla)
533. fémn donne; tutt li femn d’llu pajes na vovt attgnevn l’acqu’ alli
fundan (tutte le donne del paese una volta attingevano
l’acqua alle fonti)
534. fénz recinto; jè fatt na fenz atturn p fa sta li nmal ( ho fatto un
recinto per gli animali)
535. ferr ferro;
536. ferv bollire ; la tiell ferv, mìn la past(la pentola bolle , butta la
pasta)
537. fiaschett fiaschetta
538. fiaschett (la) tipico fiasco carpinese per bere il vino a volte si
metteva uno stecchino di amarena per darci un
sapore particolare
539. fìch fighi; li fich c’ponn magnà matur e s’ccat ( i fighi si possono
mangiare maturi e secchi)
540. fìch (na) bella ragazza(sch); jè na bella fich(é una fica)
541. fichdìnj fighid’indie; li f. ten’n li spin e janna jess arrumnnat ( le f.
hanno le spine e debbono essere sbucciate)
542. fièn fieno; lu fien c’ da da magnà alli cavadd, asn e vacch(il fieno
si da in pasto ai cavalli, asini, e mucche)
543. figghj figlio-a-i-e
544. fin-fin molto sottile o buono
545. fìsckl dischi di corda per spremere olive; li vuliv macnat c
spremn indli fisckl sott la press ( le olive macinate si
spremono dentro i f. e sotto la pressa)
546. fitt fermo
547. fitt-fitt molto fermo
548. fòddch fologa(uccello); li foddch passavn p pantan na vovt all’ann
e li pscatur li facevn la mèn ( le fologhe passavano per il lago
di Varano una volta all’anno ed i pescatori le cacciavano)
549. fògghj verdura; pan’cott pli fogghj jev lu magnà d li puvrett(pan
cotto con la verdura era il pranzo dei poveri)
550. fòrfc’ forbici; pli forfc’ c’ tagghj la cart e la robb ( con le forbici si
taglia la carta e la stoffa)
551. fr’cà rubare, o mangiarsi qualcosa; m so fr’cat nu piatt d
maccarun (ho mangiato un piatto di maccheroni)
552. fr’cà fregare, avere il sopravvento su qualcuno
553. fr’gnàt stupidaggine(sch); quiss dic’ semb frgnat ( questo dice
sempre fesserie)
554. fr’sckà fischiare; c n’ jev frsckann pla chiazz (se ne andava
fischiando per la piazza)
555. fr’séll biscotto rot. picc.; a Pasquà c fann frsell e tarall (a Pasqua
si fanno freselle e taralli)
556. fr’vut bollito; sop lu cott l’acqua frvut (sopra la scottatura l’acqua
bollita)
557. frabb’c costruzione edile
558. frabbcator muratore
559. frac’t guasto, marcio, anche di persone corrotte; tu tìn la
capa frac’t( hai la testa marcia)
560. fràt fratello; frat e sor c’avrijna vulé bben (fratelli e sorelle si
dovrebbero amare)
561. frat’t tuo fratello
562. fratt siepe
563. frcann-frcann sottraendo illegalmente, continuamente
564. frcatùr fregatura, guaio; sim ‘ngappat ind na bella frcatur (siamo
incappati in una bella fregatura)
565. frèca-frèch rubare continuo; inda stu cmun c sta nu freca-frech e nu
magna -magn (in questo comune c’é molta corruzione)
566. frecht! fregati!; frecht a tte padd’t quand si fregn!(fregati te e tuo
padre quanto sei fesso!)
567. frègn vagina (vol);
568. frègn stolto, fesso (sch); sti fregn d quatrar stann semb a rromb
la cap (questi fessi di ragazzi stanno sempre a rompere la
testa)
569. frèt fratello(ant); jé ccome frat (é come fratello)
570. frìdd freddo; fa fridd e c’ vò nu cappott p scì fòr ( fa freddo e ce
bisogno di un cappotto per uscire)
571. frisck fresco
572. frisck fischio
573. frisck (allu) al fresco
574. frònn foglia; sta ccome nu gridd sop la fronn (sta come un grillo
sulla foglia)
575. frovl-frovl soffice come una focaccia
576. frowl-frowl soffice soffice come un buon panettone
577. frsckà fischiare
578. frunghl foruncolo, eczema
579. frùsc’ foglia secca di mais; tnev nu saccon chjn d frusc (aveva un
materasso rustico pieno di f.)
580. frustèr forestiero, di un altro paese; o anche ospite in termine
figurato.
581. fuggiàn persona di Foggia
582. fùgn fungo (i); li fugn zappin sonn megghj d chidd d card(i funghi
di pini sono migliori di quelli di cardi)
583. fugnatùr fogna; a Carpin la fugnatur jé arruvat tropp tard (a C. la
fogna é arrivata troppo tardi)
584. fuìn faina; la fuin accid na frech d gaddin (la donnola ammazza
molte galline)
585. fujì scappare, fuggire
586. fujienn e correndo sempre
scappann
587. fujienn-fujienn scappando continuamente
588. fulcàr felce; la fulcar che crescev indli vosc jev usat p mett alli
murtorj (la felce che cresceva nei boschi si usava per i
funerali)
589. fulim fuliggine
590. funarigghj solidi mischiati con liquido dando un aspetto torbido
591. funì finire; jé megghj a funì che cumnzà (è meglio finire che
incominciare)
592. funisc’ finisci!
593. furcédd forcella, anche una minaccia; teng post na furcedd p
te( ho qualcosa da farti scontare)
594. furcìn forchetta; na furc’nat d spaghett( una forchettata di
spaghetti)
595. furmich formica
596. fus fuso per filare
597. g’dut Goduto
598. g’lat(lu) gelato
599. gabbà scherzare, gabbare, prendere in giro
600. gàdd gallo; lu gadd ten la cendr (il gallo ha la cresta)
601. gaddìn(la,li) gallina; la gaddin fa l’ov e llu l’ingenn,ngul ( la gallina fa
l’uovo ed al gallo si irrita il sedere)
602. gadducc’ (lu) Il galletto
603. gaggiòl gabbia, stia; la gaggiol pli gaddin (la gabbia per i polli)
604. gamasc’ protettori di gambe fatti di pelle di capra usate dai
pastori
605. gàmm gamba; non fa lu pass chiù long d la gamm ( non fare il
passo più lungo della gamba)
606. gammaréll gambero; li gammarell p’ccnenn sonn bbon scorc e tutt(i
gamberetti sono buoni anche con tutta la corteccia)
607. gammétt piantine di olive; jamma chjantà li gammett (dobbiamo
piantare le piantine di olive)
608. gàtt gatto(a); la gatt ngapp lu surc’ (il gatto prende il topo)
609. gattammùcc’(a gioco a nascondino; jamm jucat alla g.( abbiamo giocato a
lla) nascondino)
610. gattarédd gattino; na gatta picc’nenn (una piccola gatta)
611. gazzàrr banchetto; prim d Natal li sart facevn la gazzarr (prima di
Natale i sarti facevano la g.)
612. balbuziente
gghjegghjr
613. gghjèt bietola
614. gghjombr gomitolo; abburrit stu g. ( avvolgi questo gomitolo)
615. gghjtùn bietola selvaggia; nu pdalicchj d g. (una pianta di g.)
616. ghainédd carruba; li gainedd c ponn pur magnà ( le carrube si
possono anche mangiare)
617. ghastma’ bestemmiare
618. ghav’tàrc’ evitarsi; ghavtàrc’ dalli pzzent arrccut(evitarsi dai
mendicanti arricchiti)
619. ghavt o havt truogolo per maiali
620. ghavtà evitare; t’ha ghavtà dalli p’ricl d’lla strad( devi evitare i
pericoli della strada)
621. ghjaccià ghiacciare
622. ghjàng bianco; jé ghiang come la nev (é bianca –o come la neve)
623. ghjanghià imbiancare a calce; jamm ghianghiat la cas (abbiamo
imbiancato la casa)
624. ghjanghjator imbianchino, colui che imbiancava le case con calce
disciolta in acqua
625. ghjànl ghianda(e); li ghianl fann ‘ngrassà li porc’(le ghiande fanno
ingrassare i maiali)
626. giargianes uno che parla una lingua diversa da tutti gli altri; parla’
giargianes (parlare in un’altro linguaggio)
627. giàrl giara; tnim na giarl chjen d vuliv salat(abbiamo una giara
piena di olive salate)
628. Giuv’dì Giovedì
629. gnaccà imbrattare, macchiare; li penn na vovt jevn a gnostr che
gnaccav(le penne una volta erano ad inchiostro che
macchiava)
630. gnòstr inchiostro; lu gnostr c’ tnev indli calamar(l’inchiostro si
teneva nei calamai)
631. gnott inghiottire; prim mascjc e pò gnutt! (prima mastica e dopo
inghiotti)
632. god gode
633. gòmm gomma; la gomm serv pur p cang’llà( la gomma serve anche
per cancellare)
634. gramègn gramigna (erbaccia); la gramegn indlu gran na vovt
c’ammunnav( la gramigna nel grano una volta si estirpava a
mano)
635. gràn grano; lu gran c sumend a novembr(il grano si semina a
novembre)
636. gran’dìnj mais, granturco; lu grandjnj serv p fà la pulent(il granturco
serve per far polenta)
637. gràn’n grandine; la gran’n jé na ruvin pla frutt (la grandine é una
rovina per la frutta)
638. gràsc’ abbondanza; dopp la grasc’ ven la carastij(dopo
l’abbondanza viene la carestia)
639. gràst vaso; teng na grast pli geranj sop lu balcon(ho un vaso con
gerani sul balcone)
640. grastat castrato, di agnello o capretto
641. grastàt castrato; lu grastat jé pur n’ajn p jess ngrassat(il castrato é
anche chiamato un agnello maschio per essere ingrassato)
642. gratta-casc’ grattuggia; passm la grattacascj (passami la g.)
643. graziun preghiere, orazioni
644. grest acerbo
645. grìdd grillo; sta trmann ccome nu gridd jlat( stai tremando come
un grillo indirizzito)
646. grìn fianchi umani; m dol’n li grin plu tropp sforz(mi fanno male i
fianchi per il troppo sforzo)
647. grògn bernoccolo; t si fatt nu grogn ‘ngap( ti sei fatto un
bernoccolo in testa)
648. grugnalétt alici piccole del lago; la grugnalett c’magn cap e tutt(la g.
si mangia con tutte le teste)
649. gruscìl stomaco di pollo; li gruscil sonn bbon fritt, pla c’podd e vin
ghjangh( i g. sono buoni fritti, con cipolla e vino bianco)
650. guadagnà guadagnare
651. guardamacchj pantalone fatto di pelle di capra
652. guarda-pass serpentello velenoso; lu g. addov t’ mocc’ch a ddà t’lass(il
g. dove ti morde la ti lascia)prov.
653. gudé godere
654. ha, ha voce per esortare l’asino o il cavallo
655. havt o ghavt truogolo per maiali
656. hazzign espressione per dire pieno di voglia di fare : ojj si’
hazzign (oggi stai in forma)
657. I,j io; i song (io sono)
658. J, I Io pronome personale, prima persona singolare
659. j’làt gelato; si ndscut com nu gridd j’lat (sei indirizzito come un
grillo gelato)
660. j’lat (la) La gelata(brina)
661. j’ttà gettare, buttare; parol mij jttat allu vent(parole mie buttate
al vento)
662. J’ttà allu tocc Tirare a sorte fra due o più persone conteggiando le
dita di una mano che si buttava simultaneamente
(come alla morra). Si decideva prima da chi cominciare
la conta. Quello che vinceva era l’ultimo nel conteggio.
663. jamm-jà andiamo velocemente
664. javzà alzare; j m so’ javzat alli ott (io mi sono alzato alle 8)
665.
jénr genero; lu jenr jé lu marit d’lla figghj ( il genero é il marito
della figlia)
666. jèr ieri; a jer so’ stat a fatgà (ieri sono stato a lavorare)
667. jérv erba; la jerv c’la magn’n li pechr(l’erba se la mangiano le
pecore)
668. jerva-jerv per i campi erbosi
669. jess essere o lei; jess jadda jess chiamat (lei deve essere
chiamata)
670. jett butta; non c’jett (non si butta)
671. jì
andare; jejja ji a truvà la jerv plu presepj (debbo andare a
trovare l’erba per il presepe –muschio-)
672. jiacc’(lu) ghiaccio
673. jii voce per fermare il cavallo o l’asino
674. jìss lui; jiss c’n jè jut priat priat (se ne andò tutto contento)
675. jitt butta!
676. jlus geloso
677. joch gioco
678. jott (la) La jott e’ l’acqua torbida da buttare via dopo aver
fatto il bucato
679. jowl-jowl leggerissimo
680. jttà gettare; jittla che t fa mal alla salut !(buttala che ti fa male
alla salute!)
681. jucà giocare; jamm a jucà alla pall(andiamo a giocare alla palla)
682. jumént cavalla per trasporto; la jument tnev nu vannin(la
giumanta aveva un cavallino)
683. jurn (nu) un giorno
684. jùs scantinato;indlu jus tnevn li lucc(nello scantinato avevano i
conigli)
685. jusìdd chiusino (per polli); indlu jusidd tnevn li gaddin(nel j.
avevano le galline)
686. just-just quando basta
687. juva’ giovare
688. Jvzarc’ alzarsi
689. l’ggiùt letto(p.p.); jejja legg nu libr (debbo leggere un libro)
690. l’nd’rniànn (j) andare a zonzo; c n jev l. pla campagn(se ne andava a
zonzo per i campi)
691. l’ttèr letto rustico riempito di foglie di mais (frusc’)
692. l’ttèr letto rustico; indlu pagghjar c’ stav na l’tter(nella capanna
c’era un letto rustico)
693. l’ttùr lettura; lttur jè bbon plu c’rvedd(la l. è buona per il cervello)
694. l’utm l’ultimo
695. la la
696. làbbr labbri(i-a); tin dui labbr che par’n castagnol( hai due labbri
che sembrano nacchere)
697. lacc’ sedano; damm na gamm d laccj (dammi una pianta di
sedano)
698. lacc’prevt arciprete; sbaglj pur l. sop la vutar!( sbaglia anche
l.sull’altare!)prov
699. laghn tagliatelle,
700. lamb, lamp lampo; dopp lu lamb ven lu vumt(dopo il lampo viene il
tuono)
701. lambasciùr abat-jour, paralume; lu l. stav sop la tavl (il p. stava sulla
tavola)
702. làp ape; li lap fann lu mel e la cer(le api fanno il miele e la cera)
703. lapìj pentolone per bollire; je cott nu lapij d maccarun pla
fest( ho cucinato un l. di maccheroni per la festa)
704. lapòn calabrone; sta semb ndli recchj ccom nu lapon(sta sempre-a
ronzare- nelle orecchie come un calabrone)
705. làppz lapis, matita; appzzut lu lappz prim d scriv! (appuntisci la
matita prima di scrivere)
706. lar’ghicchj (li) piano sopra Pastromiele dove si giocava al pallone
707. làrgh largo(a); la chiazz d Carpin no jé troppa larg(la piazza di
Carpino non é troppo larga)
708. lasc’(li) lacci per scarponi rustici fatti di fili di corij
709. lasciapénd oggetto misterioso sch.; ma che ma purtat? Na l. attaccat
allu fil(mamma cosa mi hai portato-chiede il bimbo-? Una l.
attaccata ad un filo)
710. lass lascia!
711. lassà lasciare
712. lassat lasciata,
713. latrìn pozzo settico; indla latrin (o plon) c jttav la mmerd (nella l.
anche chiamato plon, si buttava la merda)
714. lavaredd Piante edibili che crescono vicino al lago e la sorgiva
di Aderchio
715. lefànd elefante; la lefand ten doj zann long e na
proposc’d(l’elefante ha due zanne lunghe ed una proposcide)
716. légg’ leggere; m piac’ legg’ li libbr pulziesch(mi piace leggere i
libri polizieschi)
717. légg’ (la) legge o gioco di carte; c’jam fatt na legg’ a birr(abbiamo
fatto una legge a birra)
718. lémt confine (terriero); quiss jé lu lemt d’lla terra mia(questo é il
confine del mio terreno)
719. léng lingua; j non teng pil sop la lengh(non ho peli sulla lingua)
720. leng d cibo esotico (fig); che cc’jama magnà staser? leng d p.
pappagall (cosa mangeremo stasera? lingue di pappagallo)
721. li gli, le
722. lìc’ alice(i)
723. lìgg’ leggi (imp); ligg’ sta lettr(leggi questa lettera)
724. lìn’n uovo di pidocchio; tnev la cap tutta chjen d lin’n e
pducchj(aveva la testa tutta piena di l. e pidocchi)
725. liòn leone; li lion stann indli furest d’ll’ Afr’ch (i leoni stanno nelle
foreste d’Africa)
726. livt Togliti; livt da mezz la strada (togliti dal mezzo della strada)
727. llgrezz allegria
728. llòrg’ orologio; lu llorg’ mij va semb ‘ndret(il mio orologio va
sempre con ritardo)
729. lòr loro,essi; lor sonn na mass d strunz(loro sono una massa di
stronzi)
730. lu il; lu nigghj port la mala nov(il nibbio porta la cattiva notizia)
731. lùcc’ coniglio; lu lucc’ c tnevn indli jusidd pla carn saprit (i conigli
si tenevano nei chiusini di cortile per la carne prelibata)
732. lucchnarij ghiottonerie; camb sol d lucchnarij! (vive solo di
ghiottonerie!)
733. lucestr lucciola
734. Lun’dì Lunedì
735. lùp lupo; teng na fam da lup(ho una fame da lupo)
736. lup-sbulmnàr lupo mannaro;la nott d Natal jevn ‘ngir li l.(nella notte di
Natale andavano in giro i lupi s.))legg.
737. luva’ togliere
738. m’gghjer moglie;
739. m’gghjer’t tua moglie;
740. m’lòn melone (capelli rasati); ta fatt nu mlon (ti sei rasato i
capelli)
741. m’lòn melone cocomero; mejj magnat nu bell mlon (mi sono
mangiato un bel melone)
742. mandorla amara; pli mnlain c fann li marett (con le m. si
m’n’làin fanno gli amaretti)
743. m’n’lajn Mandorle amare usate come base per amaretti
(biscotti) o liquori amari come làamaretto di Saronno.
744. m’n’strà minestrare; assttavt alla tavl che jejja mnstrà( sedetevi a
tavola che servirò la minestra)
745. m’nà tirare; te mnà nu sckaff se no lla fnisc (ti tirerò uno schiaffo
se non la smetti)
746. m’nghiaril esile o fessacchiotto(sch.)
747. m’nnucc’ mammelle
748. m’sèrj miseria
749. maccarùn (li) maccheroni; quand so saprit li maccarun plu casc’!(come
sono saporiti i maccheroni col cacio)
750. màchn macchina o vettura; tnim na machn indlu garagg’(abbiamo
una macchina nel garage)
751. madunnedd madonnina o coccinella;
752. magghj maglia; fa tropp fridd, c’vonn doj magghj ‘ngodd(fa troppo
freddo ci vogliono due maglie addosso)
753. magghjatedd agnello castrato; li turcnedd d m. sonn na cosa spcial(i t. di
m. sono una cosa speciale)
754. magn mangia!
755. magnà mangiare; jammc’ a magnà pan e murtatell (andiamo a
mangiare pane e mortadella)
756. magna-magn mangione; jé nu magna-magn (é un mangione)
757. magnapan-a- buono a nulla; un che fa lu bellmbust e che non vo
tradmend fatgà(uno che fa il bello in piazza e che non vuole lavorare)
758. magnat mangiato o mangiata; na magnat ( una mangiata), jejj
magnat (ho mangiato)
759. maj mai
760. màl male; m fa mal la cap(mi duole la testa)
761. malanov Cattiva notizia; la malanov la port lu nigghj(la cattiva
notizia la porta il nibbio)
762. malvìzz tordo; lu malvizz jev cacciat pli carn saprit(il tordo veniva
cacciato per le sue carni prelibate)
763. mamm mamma; d mamm c n jé una sol(di mamma ce n’ é una sola)
764. mamm’t tua madre
765. mammàn ostetrica; la m. aiutav li femn a parturì indli cas(la m.
aiutava le donne a partorire nelle case)
766. mammarànn nonna; mammarann signifch mamma grande (m. significa
mamma grande)
767. mammucc’ mammina; li criatur chiamavn la mmamm mammucc’(i
bambini chiamavano la mamma mummuccia)
768. màn mano(i); la mana dritt non sap quidd che fa la mancin(la
mano destra non sa cosa fa la sinistra)
769. manazzà minacciare;
770. mandarìn mandarino; li mandarin sonn dovc’ e ddurend(i mandarini
sono dolci e profumati)
771. mandèch cibo prelibato; sta bstecch jé proprj na mandech(questa
bistecca é proprio una mandeca)
772. mandnut (la) mantenuta, colei che non é moglie e convive fuori del
matrimonio (amante)
773. mangat mancato-a
774. mangh neanche; ma mang p sonn (neanche per sogno)
775. mangh ( c’) manca, ci manca
776. manghà mancare
777. mangiatòj mangiatoia; la mangiatoj pli cavadd sta indla stadd(la
mangiatoia per i cavalli sta nella stalla)
778. manigghj maniglia; la manigghj d’lla port(la maniglia della porta)
779. mannà mandare;
780. manocchj covone(i); li manocchj d gran (i covoni di grano)
781. manzgnòr vescovo; sta bbon ccom nu m. (sta bene come un m.)
782. mar mare; c’ sim fatt li bagn allu mar(ci siamo fatto i bagni al
mare)
783. marase’ poverina!
784. marèn amarena; la maren jé na c’ras mariend(l’amarena é una
ciliegia amara)
785. margarìt margherita; la m. jé nu sciur ghjangh (la m. é un fiore
bianco)
786. mariend amaro(a); jé mariend ccom lu fèl (é amaro come il fiele)
787. marìt marito
788. marit’t tuo marito
789. mar-mar per mare, mare-mare
790. marpion furbo
791. marro’ marrone
792. marrùn ondata(e); li marrun c purtavn alla riv (le ondate ci
portavano alla riva)
793. Mart’dì Martedì
794. mart’llin (la) Il freno del carro chiamato traìn; strign la martllin (tira il
freno)
795. martavidd trappola per pescare le anguille al lago di Varano
796. martddà martellare; c jé miss a martddà sop la ‘ngutn ( si mise a
martellare sull’incudine)
797. martddàt martellata(e); mnav martddat ccom nu pazz(tirava
martellate come un pazzo)
798. martédd martello;lu martedd serv p fccà li chjov (il martello serve per
conficcare chiodi)
799. marzapàn marzipane; lu marzapan jé fatt pli ménl (il marzipane si fa
con le mandorle)
800. mascijàr strega, donna che faceva sortilegi ; na masciar m’ha fatt
na fattur (una strega mi ha fatto una fattura)
801. masciòn pollaio o posto nel p.; li gaddin c n sonn jut allu mascion(i
polli sono andati a riposare)
802. masckétt lucchetto; tnev na cascj chjus plu masckett(aveva una cassa
chiusa col lucchetto)
803. mass impasto per pane; la mass c’ fà p jacqu’ e farin(l’impasto si
fa con acqua e farina)
804. massarìj fattoria; indla massarij c’ quagghj lu casc’(nella masseria si
quaglia il formaggio)
805. mataràzz materasso; lu matarazz serv p clucarc’ ( il materasso serve
per coricarsi)
806. matrej matrigna;
807. matt’l mazzo di spighe di grano raccolte dalla spigolatura
(spclatur)
808. matùn mattone; p fa la cas c’ vonn matun e cavc’( per far casa
servono mattoni e calce)
809. màzz (la) mazza; la mazz je nu baston o nu martedd gross(la mazza é
un bastone o un martello grande)
810. màzz (lu) mazzo (il ); nu mazz d sciur e nu mazz d lacc’(un mazzo di
fiori ed un mazzo di sedano)
811. mazzaccùrt(all gioco con due bastoncini; alli m. jucavemm da criatur( alle
i) m. giacavamo da bambini – negli anni 60 -)
812. mb’nna’ impennare, mettere penne
813. mb’zz’nut puzzolente
814. mbara’ imparare
815. mbaravìs in paradiso; steng mbaravis pla cundandezz (sto in paradiso
per la contentezza)
816. mbastà imbastire; lu vstit jè stat mbastut (il vestito é stato
imbastito)
817. mbastoravàcc verdone(serpe); na m. stav atturc’ngghjat alli gamm d na
vacc (un verdone stava attorcigliato alle gambe di una vacca)
818. mbcciùs ficcanaso; tu si tropp mbccius! (sei troppo ficcanaso!)
819. mbìs appeso, come un impiccato;
820. mbjccià impicciare, prenderti la tua parte
821. mbjcciart impicciarti
822. mbr’sta’ prestare
823. mbr’ttà sporcare; mbrttà lu mùr (sporcare il muro)
824. mbr’ttàt sporcato; tin la facc’ mbrttat d’sang (hai la faccia sporca di
sangue)
825. mbràzz in braccio; jèj pijat lu ninn mbrazz (ho preso il bambino in
braccia)
826. mbrjacarc’ ubriacarsi; m song mbrjacat d vin (mi sono ubriacato di
vino)
827. mbrugghià imbrogliare; tu m vu mbrugghjà (tu mi vuoi imbrogliare)
828. mbù’ss bagnato(umido); sta mbuss ccom nu tiudd (stai bagnato
come una gallinella d’acqua)
829. mbus’mà Inamidare; t’nev lu codd tutt mbus’mat (aveva il colletto
tutto inamidato)
830.m mbuss bagnato-a, anche nfuss;
831. mbustà impostare; song jut a mbustà na lettr(sono andato a
imbucare una lettera)
832. mbustà imboscare; c’je miss allu ‘mbust (si é messo in agguato)
833. megghj meglio; jè megghj l’ov ojj che la gaddin quanne cra(é meglio
l’uovo oggi che la gallina domani)
834. mèl miele
835. mèn(la) caccia alle folaghe; a pandan c facev la men alli foddk (al
lago si faceva la caccia alle folaghe)
836. ménl mandorla; li menl att’rrat (le mandorle candite)
837. mérc’ mercanzia; vinn la merc’ allu mrcat (vendi la merce al
mercato)
838. Mercludì Mercoledì
839. mèt mietere; quann maj li zingr a met(quando mai gli zingari a
mietere) prov.
840. métt mettere; chi c’ la mett c’ la trov( chi se la mette se la
trova)prov.
841. mettn mettono; li fess c’ mettn a pan e jacqu’ (i fessi si mettono a
pane e acqua)
842. mévz milza; m dol la mevz (mi fa male la milza)
843. migghj miglio (a); lu migghj jè cchjù llong d nu klomtr( il m. é più
lungo di un km)
844. min’t buttati ; mintn a basc’ (buttati giù)
845. miss messo; m sò miss a lluccà (mi misi ad urlare)
846. mitt metti!
847. mmàn in mano; tnev na serpa mman(aveva una serpe in mano)
848. mmann manda
849. mmérd merda; puzz pejj d la mmerd d li carbuner(puzzi peggio della
m. dei carabinieri)
850. mmicchl lenticchie molto piccole
851. mmocch in bocca, dalla bocca
852. mmodd soffice, molle; ja miss li robb a mmodd (ha messo i panni ad
ammollire)
853. mmuccià nascondere; t si mmucciat dret lu mur (ti sei nascosto dietro
il muro)
854. mnà tirare, buttare
855. mò adesso
856. mòdd molle, tenero; ten la capa modd (ha la testa tenera)
857. mònch monaco, frate; l’abt non fa monc (l’abito non fa il monaco)
prov.
858. mòp sciocca; sta mop, statt zitt! (sciocca stai zitta!)
859. morghl morchia o anche una pianta selvatica
860. morghl (la) Morchia: il liquido nerastro di scarto nelle spremitura
delle olive
861. mòrgl morchia (liq. di scarto); la morgl jesc dalli vuliv prim
d’llogghj(la morchia esce dalle olive prima dell’olio)
862. mòrs(la) morsa(la); la mors serv p stregn( la morsa serve per
stringere)
863. mort morto(il); lu mort stav indlu tavut (il defunto era nella bara)
864. mort (la) morte(la); la mort non docchj a nsciun(la morte non guarda
a nessuno)
865. mosc mosca; par sti mosc!(allontana queste mosche!)
866. mòv muovere
867. mrciùn robaccia; che na fa d stu mrciun, jittl!(cosa ne fai di questa
robaccia, buttale!)
868. mucc’kà mordere
869. mucc’karedd Prurito; teng la mucc’karedd sop lu nas e m’ rasck semb (ho
il prurito sul naso e mi gratto una continuazione)
870. muddìch mollica di pane; lu pan ten la scorc e la muddic(il pane ha
la crosta e la mollica)
871. muddìcl o ombelico; lu muddicl sta a mezz la tripp(l’ombelico sta in
mezzo alla pancia)
872. ombelico; tutt tnim lu m. (tutti abbiamo l’o.) altro modo di
muddìqu’l
pronunciare
873. mugnal terrazzino con o senza ringhiera situato al piano
superiore
874. mugnàl poggiolo; li femn stavn allu frisc sop lu mugnal(le donne
stavano al fresco sopra il poggiolo)
875. mùl mulo; asn e mul tutt nu prezz(asini e muli tutti di un prezzo)
prov.
876. mulagghj medaglia
877. mulagnàn melanzana; li mulagnan sonn bbon plu chjn (le melanzane
sono buone ripiene)
878. mulajn Mele di tipo selvatico, verdi e aspre
879. mulanghn cetriolo
880. mulazz (la) Il bianco dell’uovo, il tuorlo si chiama lu rusc’
881. mulédd mela; tnim nu pdal d muledd indlu jardin (abbiamo un albero
di mele nel giardino)
882. muledd(lu) mela
883. mulidd contenitore di olio da mettere a tavola
884. mundanàr persona di Monte S. Angelo
885. mundanàr montanaro persona di montagna
886. mùnl scopa per il forno; lu munl c us prim d’nfurnà lu pan (il m.
si usa prima di infornare il pane)
887. munlià scopare il forno; jejj munliat prim d’nfurnà lu pan(ho
scopato il forno prima di infornare il pane)
888. munn mondo;
889. munnà togliere erbacce; lu gran c’mmunnav a man (il grano si
pulive dalle erbacce a mano)
890. mùp sciocco; stu mup non capisc nend(questo sciocco non
capisce niente)
891. muparédd moscerino; c stavn na frec d muparedd ‘n gir (c’erano molti
moscerini in giro)
892. muparédd sciocchina; na muparedd d quatrar (una sciocchina di
ragazza)
893. mùr muro
894. murédd muretto; stavemm assttat sop lu muredd (stavamo seduti
sul muretto)
895. murg’ masso, macigno; sopa Pastrumel c sta la murgia
pzzut(sopra Pastromiele c’é la murgia appuntita)
896. murghanàt melograna; li m. sonn bbon quann sonn rusc da indr(le m.
sono buone quando sono rosse di dentro)
897. murì morire
898. muricl(lu, li) mora, more
899. murréj ombra; la murrej t sta semb ddret (l’ombra ti sta sempre
indietro)
900. murtòrj funerale; c po dic pur funaral (si può dire anche funerale)
901. musàl tovaglia da tavolo; mitt lu musal sop la tavl(metti la
tovaglia sulla tavola)
902. musalìcch’ tovagliolo; ojj li musalicchj sonn d cart(oggi i tovaglioli sono
di carta)
903. musc’- musc’ voce per chiamare il gatto o significa anche piano piano
904. musc’ddà voce per scacciare il gatto
905. musc’-musc’ soffice al massimo
906. musc’tià mescolare(ri); muscjtij la past p non farla
appapplà(mescola la pasta per non farla appiccicare)
907. musc’tja’ rimestolare, mischiare; musc’tijj lu suc indla
ti’jedd(mischia il sugo nella pentola)
908. muscagghjòn moscone; m vin atturn atturn ccom nu muscagghjon( mi
vieni intorno come un moscone)
909. muscéll gattino (fam); che bella muscell che tin!(che bel gattino che
hai!)
910. muschidd moscerino(diurno); c stann tropp muschidd sta stagion (ci
sono troppi moscerini in questa stagione)
911. musciscka- inelegante di sotto; pettla ngap e musciscka ngul
ngùl (elegante sopra e mal acconciato sotto) prov.
912. mùscl muscolo(i); tin li muscl ccom e Tarzan (hai i muscoli come
Tarzan)
913. muslucchett golosa
914. muss muso;
915. mùst mosto; a San Martin ogne must jé fatt vin( a San Martino
ogni mosto diventa vino)
916. mustacc’ baffoni; tnev dui mustacc alla Bismark (aveva due baffoni
alla Bismark)
917. muzzarédd mozzarella; la muzzaredd jé nu casc tenr(la mozzarella é un
formaggio tenero)
918. n’avt un’altro
919. n’dack spaccatura
920. n’drundlijann- dondolando continuamente
n’drundlijann
921. n’gghjun alici adulte buone a raganate
922. n’nnell ragazzina
923. n’vajol colui o colei che durante l’inverno raccoglieva neve per i
boschi di montagna, la metteva dentro grotte profonde in
modo che non si sciogliesse, la compattava fino a formare
ghiaccio, dopo la vendeva d’estate come ghiaccio.
Ovviamente questo mestiere finì coll’avvento dei frigoriferi e
la manifattura industriale del ghiaccio.
924. na una; na cos da nend (una cosa da niente)
925. na zìc un poco; na zic d pan e parecchja cumpanaj (un po di pane
e molto companatico)
926. nanghija torcere il sedere
927. nanghijann- torcendo il sedere (ancheggiando)
nanghijann
928. nannavichl culla per bambini
929. nas naso; tin lu nas alla camus (hai il naso camuso)
930. nasc’ nascere
931. nat nato
932. natrédd anatroccolo; annat com na natredd (nuota come
un’anatroccolo)
933. nazzchija’ cullare, dondolare
934. nazzchijann- dondolando la culla
nazzchijann
935. nazzchijj il dondolare della culla
936. nd’s’cut indirizzito dal freddo; steng ndscut plu fridd (sono
indirizzito dal freddo)
937. ndecchj (na) un poco; na ndecchj jev usat all’andic mo c us na zic (n. si
usava all’antica ora si usa na zic)
938. ndòn’ch intonaco; no battenn sop lu mur s nno c’adda scuzzcà la
ndonch(non battere sul muro o farai scrostare l’intonaco)
939. ndr’chat sporco, sporca(art.)
940. ndramend frattanto, nel mentre
941. ndrandl (li) bretelle o anche l’altalena: juca’ alli ndrandl(giocare
all’altalena)
942. ndròcc’l fusilli; li ndrocc’l c chiamn pur maccarun a fus(i n. si
chiamano anche maccheroni al fuso)
943. ndrondl (nu) cosa pendente di poco valore anche in senso
figurativo: t’e’ catta’ nu ndrondl(ti comprero “niente”)
944. ndrunà rimbombare; lu vumt jà fatt ndrunà tutt la vadd(il tuono
rimbombò per tutta la valle)
945. ndruppcà(rc’) inciampare
946. ndrussa’rc’ quando il boccone si e’ fermato in gola e ci si puo’
soffocare
947. ndruzzulat sporco
948. ndumacà sfiancare (a pugni); ma ndumacat d punj (mi ha percosso
di pugni)
949. ndurc’ngghjat attorcigliato; jé vist na serp andurc’ngghjat (ho visto una
serpe attorcigliata)
950. nduscia’ disturbare qualc’uno o sentirsi interpellato: no jenn
ndusciann all’avt(non andare a infastidire gli altri)
951. né né
952. nègh neo, puntino epidermico
953. nénd niente; tné nend da fa (avere niente da fare)
954. nénn neonata; Ngiulin ja ccattat na nenn (Angelina ha partorito
una bambina)
955. néspl nespola; li nespl sonn giall e matur (le nespole sono gialle e
mature)
956. nèv neve; la nev cad sopa lu pajes e tutt dvend gghjang(la neve
cade sul paese e tutto diventa bianco)
957. nevajol chi stipava e compattava neve in grotte durante
l’inverno, e poi venderla in estate come ghiaccio
958. nevvò-fa-nénd sfatigato,fannullone;
959. nfàcc’ in faccia; m’hà sputat nfacc’ (mi ha sputato in faccia)
960. nfonn bagnare
961. nfrac’tà marcire, andare a male; lu debbt no ‘nfrac’t (il debito non
va a male)
962. nfurnà infornare; lu pantter nforn e sforn pan (il fornaio inforna e
sforna pane)
963. nfuss, mbuss, bagnato-a, anche mbuss; lu pan mbuss (zuppa di pan
nfoss bagnato)
964. ng’gnà inaugurare; mejj ng’gnat lu vstit nov a Natal(ho inaugurato
il nuovo vestito a Natale)
965. ng’gnus ingegnoso, pieno di idee; jé na femn ng’gnus (é una
donna geniale)
966. ngalèr galera (in); chi sgarr va ngaler( chi sbaglia va in galera)
967. ngandatòr parte dell’albume fertile ; l’ov pla ngandator dvend a
pucin(l’uovo colla n. diventa un pulcino)
968. ngànn gola(in); ma mmiss nu curtedd ngann (mi mise un coltello
alla gola)
969. ngannà ingannare;
970. ngaplà cominciare a lavorare
971. ngapp acchiappa
972. ngappà prendere, acchiappare
973. ngappat acchiappato
974. ngarnà abituarsi a qualche leccornia; la gatt c’jé ngarnat allu
lard(il gatto si é abituato a mangiare il lardo)NB. Il gatto o la
gatta si dice sempre la gatt
975. ngarnà incarnarsi come un unghia; teng n’ogn ngarnat (ho un
unghia incarnata)
976. ngarrà riuscire (rci), indovinare; jejj ngarrat la strad just (ho
indovinato la strada giusta)
977. ngavdà riscaldare
978. ngazzàt arrabbiato; steng ‘ngazzat ccome nu diavl (sto arrabbiato
come un diavolo)
979. ngenn prurire, bruciare; la gaddin fa l’ov e ‘llu gadd l’ingenn ngul
(la gallina fa l’uovo ed al gallo prurisce il sedere)
980. nghjanà salire
981. nghjì riempire
982. nghjì riempire; jejj nghiut nu varril d’acqu’(ho riempito un barrile
di acqua)
983. nghjianà salire
984. ngòdd addosso; c’é jittat la mnestra ngodd (si é buttato la
minestra addosso)
985. ngr’ccàt eretto (pene o altro); tnev nu ciuff d capidd ngrccat allarj
(aveva un ciuffo di capelli ritto)
986. ngrassà ingrassare;
987. ngrugnàrc’ imbronciarsi, corrucciarsi; quann marz angrogn t fà cadé
l’ogn (quando Marzo si imbroncia to fa bruciare le unghie
vicino al braciere)
988. ngrussà ingrossare
989. nguangulijà mangiare senza masticare bene (forse per mancanza
di denti)
990. nguìll anguilla; quidd jé nu tip che t sfujj ccome na nguill (quello é
un tipo che ti sfugge come un’anguilla)
991. ngusìt inquisito, furibondo (fig.); parev nu ngusit ( sembrava
sotto processo)
992. Ngusit(li) Nome dato ad una banda di briganti carpinesi del
primo ottocento composto da Lu Patretern, Agnulitt,
Licchjtedd e Chiuridd. Finirono tutti ammazzati nel
1817
993. nigghj nibbio; nigghj nigghj chi lu trov c lu pigghj (filastrocca per
dire: chi lo trova se lo prenda)
994. ninn (lu) neonato; tné lu ninn mbrazz (avere il bambinello in braccia)
995. nir nero
996. nir nero; jé nir com lu carvun (é nero come il carbone)
997. nir-nir nerissimo
998. njapugn scarabocchio, scrivere male
999. njapugnà fare scarabocchi sulla pagina
1000. nmàl animale; li nmal sonn criatur d Ddij (gli animali sono
creature di Dio)
1001. nn’cchià urlare sbadigliando; nn’cchiav come nn’asn (n. come un
asino)
1002. nn’ttà pulire si dice di verdura; ann’ttà li fogghj (pulire la
verdura)
1003. nn’ttàt pulito; jéj annttat li rap (ho pulito le rape)
1004. nnàngh’l corbezzoli, frutti rossi somiglianti a fragole che
crescono su alberi
1005. nnogghj salciccia secca di budelli; li wuccer facevn li nnogghj pli
vdedd avvanzat (i macellai facevano le n. con i budelli di
scarto)
1006. no no, negazione
1007. no no; negazione
1008. non non
1009. nòr nuora
1010. nòr’t tua nuora
1011. Nov Nove
1012. nov novità
1013. nsòp al di sopra
1014. nu uno; nu tip da spiagg (un tipo da spiaggia)
1015. nucedd(la) nocciòla, nocellina americana o arachide
1016. nud nudo
1017. nud nodo
1018. nuj noi; nuj sim jut a mar (siamo andati a mare)
1019. nutìzj notizia; li bbon nutizj sonn semb carit(le buone notizie sono
sempre gradite)
1020. Nuvand Novanta
1021. nùzzl sansa(nocciolo); la nuzzl d vuliv ven sprmut a cavd dopp la
trapptur (la sansa viene spremuta a caldo dopo la spremitura
a freddo)
1022. nuzzl (la) nocciolo di frutta o sansa: cio’ che resta dopo la
spremitura delle olive in forma di aggregato composto
da bucce, noccioli e foglie. Puo’ esere usato per
l’estrazione di olio di secondo grado o come materiale
da ardere
1023. nvogghjasegg’ colui o colei che rifaceva il fondo alle sedie con fibre
vegetali secche
1024. nvugghjà rivestire le sedie con vogghj;
1025. nzacchrjià Nel gioco della gattammuccia era quando uno che tu
avevi scovato correva a toccare il muro da dove tu ti
eri appostato (e alla cieca e contavi fino a 100 prima di
andare alla ricerca delle persone nascoste).
1026. nzagagghjà avvolgere la cordicella attorno alla trottola (curl)
1027. nzalàt insalata; nu par d fronn d nzalat, pumador e pan frisck...
( un paio di foglie d’insalata, pomodori e pane fresco...)
1028. nzapunà insaponare; lu varver jha nzapunat la facc prim d fa la varv
( il barbiere ha insaponato la faccia prima di fare la barba)
1029. nzembr assieme
1030. nzìn in grembo; la femn tnev nu criatur assttat ’nzin (la donna
aveva un bambino seduto sul grembo); cad da mmocch e va’
nzin (cade dalla bocca e cade n.)prov.
1031. nzìrl sonaglio a rotella; prima di Pasqua sunavemm nzirl e tric
trac ( prima di Pasqua suonavamo nzirl e tric trac)
1032. nzrrìm serratura; pass la nzrrim alla port prim d irtn a clucà (passa
la serratura alla porta prima di andartene a coricare)
1033. nzstùs insistente; sì fregn e ’nzstus! (sei fesso ed insistente!)
1034. nzuèl sollevato da terra; purtavemm lu criatur ‘nzuel (portavamo
il bambino tirandolo con le braccia, appena sollevato da
terra)
1035. nzuramént sposalizio; song jut allu nzurament d mba Mchèl (sono
andato allo sposalizio di compar Michele)
1036. occhj occhio(i); la tumbanar ha fatt a cagn l’occhj pla cod(la talpa
ha scambiato gli occhi per la coda)
1037. ogghj olio; l’ogghj d Carpin jè lu megghj che c sta ’ngir (l’olio di
Carpino è il miglire che si trova in giro)
1038. ògn unghia (e); l’ogn d’llu ped , d’lli dit (l’unghia del piede , delle
dita)
1039. ògn ungere; non t’ ogn li man d’ grass (non ungerti le mani di
grasso)
1040. ogned’un ognuno
1041. òjj oggi; ojj song jut a mar (oggi sono andato a mare)
1042. òr’j orzo; l’or’j c’ po usà arrstut come café (l’orzo si può tostare
come caffé)
1043. òsm fiuto, buon senso; la gatt ten l’osm indli baff (il gatto ha il
senso nei baffi)
1044. oss osso(i-a); l’oss allu can e la spin alla gatt( l’osso al cane e la
spina al gatto)
1045. Ott Otto
1046. ov
1047. òv uovo; la gaddin fa l’ov e lu gadd l’ingenn(la gallina fa l’uovo
e il gallo ne risente)
1048. p Per; p te (per te)
1049. p’ per; p’ quiss e p’ quedd (per questo e per quella)
1050. p’cc’ninn piccolino, piccolo
1051. p’chrùcc’ pecorella; pecoruccia
1052. p’dàl albero; nu pdal d fich (un albero di fighi)
1053. p’dàt pedata (orma); c vdevn li pdat sop la terra fresch (si
vedevano le orme sulla terra fresca)
1054. p’dcìn picciolo; li puredd e li muledd ten’n li pdcin(le pere e le mele
hanno i piccioli)
1055. p’dcòn tronco; nu pdcon d vuliv (un tronco di ulivo)
1056. p’ddastr pollastro li pddastr sonn femmn
1057. p’ddccion cappotto rustico fatto di pelle di pecora con la lana
all’interno
1058. p’dùcchj pidocchio; na vovt quann javemm criatur p ccid li pducchj
usavn lu ptrolj ’ngap (una volta quando eravamo piccoli per
ammazzare i p. usavano il petrolio)
1059. p’gghjà pigliare
1060. p’gnat Recipiente di terracotta panciuto per cuocere fave,
ceci, fagioli ecc.
1061. p’gnat pignata
1062. p’gnàt pignata, recipiente panciuto di terreacotta; na pgnat d
fav o d cic (una pignata di fave o ceci)
1063. p’gnòn ammasso di regghj; lu pgnon d gran stav vucin alla trebbj
(il pignone di grano stava vicino alla trebbia)
1064. p’lucch parrucca
1065. p’nnavt per un’altra; p’llun , p’llavt e p’nnavt (per l’uno , per l’altro
e per un’altro)
1066. p’nzà pensare
1067. p’nzat (na) pensata una; jejj fatt na p’nzat (ho fatto una pensata)
1068. p’nzer pensiero
1069. p’rchius lentigginoso; je na femmn rosc e prchius (é una donna
rossa e lentigginosa)
1070. p’richl pericolo
1071. p’rùn prugna; li prun sonn frutt bluastr (le prugne sono frutte
bluastre)
1072. p’sà pesare; jejj psat la carn, pis la carn, jejja psà la carn (ho
pesato la carne, pesa la carne, debbo pesare la carne);
1073. p’sà pestare le fave , grano etc.; la psatur dlli fav (la
pestatura delle fave- per separarle dalla paglia-)
1074. p’sànd pesante; tu tin la mana psand (hai la mano pesante)
1075. p’satùr pestatura del grano; dopp la psatur vnev la
ventliatur(dopo la p. veniva la ventilatura- per separare il
grano dalla paglia-)
1076. p’scà pescare
1077. p’scatrìc’ pescatrice; la pscatric’ jé nu pesc’ d mar (la pescatrice é un
pesce di mare)
1078. p’sch’ciàn persona di Peschici
1079. p’scjatur(lu) vaso da notte per urinare
1080. p’scrà dopodomani; p scra signifc dopp cra (pscra significa dopo
cra -domani-)
1081. p’scrìdd dopo-dopodomani, fra tre giorni; fra tre jurn c dic p
scridd(fra tre giorni si dice p scridd)
1082. p’sìll pisello; paste e psill pli pumador ! (pasta e piselli coi
pomodori!)
1083. p’ttà pitturare; m piac pttà li quadr (mi piace pitturare i quadri)
1084. p’ttèr reggiseno antico
1085. p’ttèr reggiseno(ant); li femn all’antic c mttevn la ptter (le donna
antiche usavano la p.)
1086. p’ttnà pettinare
1087. p’ttnà pettinare; chi non ten nend che fa va pttnann can(chi ha
niente da fare va pettinando cani) prov.
1088. p’ttnà pettinare
1089. p’ttnat pettinato-a
1090. p’ttnéss pettine; la pttness serv p liscià li capidd (il pettine serve per
lisciare i capelli)
1091. p’ttrùsc’ pettirosso; lu p. jé na vuc’dduzz che c magn li verm (il
pettirosso é un uccellino che si nutre di vermi)
1092. p’zz’cà pizzicare, pungere, beccare; na vuc’dduzz m’ha p’zzcat
lu dit (un uccellino mi ha beccato sul dito)
1093. p’zz’ndarij pochezza, nullità
1094. p’zzènd povero, pezzente;
1095. p’zzndarij Povertà, miseria
1096. p’zzut appuntito, col pizzo; la murgja p’zzut(la murgia appuntita
che si trova sopra Pastromiele)
1097. pacc parte o parte dell’intero; na pacc d muledd, na pacc d
cul(una parte di mela una chiappa del culo)
1098. pacienz pazienza
1099. padd pallottola; c n’jé f’jut ccom na padd (se ne é scappato come
una pallottola)
1100. padd’t tuo padre
1101. padda-cucc seme di cerro sferico; li criatur all’antic jucavn pur pli
paddacucc(i bambini antichi giocavano anche con le p.)
1102. padija’ Digerire; non t pozz padija’(non ti posso digerire)
1103. pagghiarìcc’ rozzo giaciglio, pagliariccio; indla pagghjar c stav nu
pagghjaricc (nella capanna c’era un pagliariccio)
1104. pagghj paglia; sott la pagghj maturn li nespl(sotto la paglia
maturano le nespole)
1105. pagghjar capanna rustica; quann jev criatur jejj appcciat na pagghjar
(quando ero bambino ho appiccato fuoco ad una p.)
1106. pal pala; pla pal c pigghj la terr o lu cavcnar (con la pala si
prende la terra o la calcina )
1107. palaìm(la) muffa che si forma in luoghi umidi
1108. pall palla; jucam a pall! (giochiamo a palla!)
1109. pallin (alli) gioco con le biglie; li criatur d na vovt jucavn alli pallin a
mezz li strad(i bambini di un tempo giocavano alle biglie per
le strade)
1110. palomm foglia di cactus o di fichidindie
1111. pan pane; pan e casc e cor cundent (pane e cacio e cuore
contento)
1112. panàr paniere; nu panar d c’ras (un paniere di ciliegie)
1113. pandan Il lago(di Varano) o pantano
1114. pantasck zolla di terra; lu chiovt ammodd li pantasck (la pioggia
ammorbidisce le zolle)
1115. panz pancia; panz e prsenz (pancia e presenza)
1116. papétl palpebre; li papetl d’llocchj (le palpebre degli occhi)
1117. papìl stoppino di fili di cotone che si metteva nelle lampade
ad olio per tenere la fiammella
1118. papònn spauracchio(bam); madonn, madonn, madonn sott lu lett
sta lu paponn... (madonna, madonna, madonna, sotto il letto
c’é il p.- favola per bambini-)
1119. Pappa pappa Quando due o più persone organizzano tiri mancini
cuc’nell contro un’altra persona
1120. pàppl (lu) ragnatela; li mur stavn tutt chjn d pappl( i muri erano tutti
cosparsi di ragnatele)
1121. pàpr (la) papera; camin ccom na papra sparat! (cammini come una
papera sparata!)
1122. paprasciànn Goffo e disordinato (sch); sta vstut ccom nu paprasciann
(sta vestito come un p.)
1123. paprùsc’ peperone; paprusc’ sott la cit (peperoni sotto aceto)
1124. paravis (lu) paradiso(il);
1125. paré, par, sembrare, sembra, parso ; m par d jess chiar! (mi sembra
parut di essere chiaro!)
1126. pare’ sembrare, apparire; par che tu si na person nd’l’gend
( pare che tu sia una persona intelligente)
1127. parecchj parecchio; c vonn parecchj solt p campà (ci vogliono
parecchi soldi per vivere)
1128. parèr parere; vu sndì lu parer mij?Non c jenn(vuoi sentire il mio
parere? Non andarci)
1129. parlà parlare; m piac parlà chiar e tunn (mi piace parlare chiaro e
tondo)
1130. parlaménd discorso; dopp tutt stu parlamend capisch men d prim(dopo
tutto questo discorso capisco meno di prima)
1131. parrocchj stormo, nugolo (di uccelli); na parrocchj d vucedd (uno
stormo di uccelli)
1132. pàrt partire; jejja part alli cing d matin pla pulmann(devo partire
alle cinque di mattina con l’autobus)
1133. partùt partito; song partut pla Mèr’c quann tnev vind ann (sono
partito per l’America quando avevo venti anni)
1134. pass’jà passeggiare; quann vulavemm passjà, passjavemm la
chjazz sott e sop(quando volevamo passeggiare
passeggiavamo nella piazza sotto e sopra)
1135. passéj(lu) passeggio; sim jut allu passej pla vianov d Mond (siamo
andati al passeggio per la via che porta a Monte)
1136. pass-pass passo pass
1137. pàssr passero; lu passr jé na vucdduzz cmun(il passero é un
uccellino comune)
1138. past pasta o pasticcino: la past jèv na canarutizj che
c’accattavemm allu bar (la pasta era una leccornia che
compravamo al bar)
1139. patàn patata; li patan li chiamavn pur li tapen (le patate le
chiamavano anche le t.)
1140. patì soffrire, patire
1141. pàtn ciotola di legno per latte ecc. usata dai pastori e fatta
a mano; ricavata da un pezzo di legno mentre
guardavano le pecore
1142. pàtr padre; lu patr e la mamm sonn li cos cchju carit pli figghj (il
padre e la madre sono le cose più care per i figli)
1143. patrun (lu) padrone il;
1144. paùr paura;
1145. pavòn pavone; lu pavon ten na cod d penn long e bell ( il pavone
ha una coda di penne lunga e bella)
1146. pazz pazzo-a;
1147. pcurar pecoraio, pastore
1148. pécr pecora; li pecr e li crap sonn nmal che dann latt e casc’(le
pecore e le capre sono animali che danno latte e formaggio)
1149. pèd piede; nui tnim dui ped dritt e mancin (abbiamo due piedi,
destro e sinistro)
1150. pédd pelle; li scarpun c facevn pla pedd d crap (le s. si facevano
con la pelle di capra)
1151. pédd sbornia sch.; c sim piat na pedd indla candin (ci siamo presi
una sbornia nell’osteria)
1152. pedd d diavl tessuto rozzo e impermeabile usato dai contadini per
proteggersi dall’umidita’
1153. pedovia- a piedi
pedovia
1154. pèd-pdùgn(a) gioco a contare i piedi; ped pdugn, lu mes da ggiugn, la
catarnell quala jé, jè lu ropp e la cucchjar, la cchjù
bella( filastrocca con cui si contavano i piedi di ragazzini
allineati su un muretto usando un bastoncino e poi eliminare
il piede su cui cadeva l’ultima sillaba e così via . L’ultimo che
rimaneva era il vincitore)
1155. pèdt scorreggia sonora; ja fatt nu pedt a stracciacul (ha fatto
una scorreggia molto rumorosa)
1156. pèn pane(ant); pan all’andich (pane detto in una forma antica)
1157. pénn penna (uccelli e per scrivere); penn gnostr e calamar
(penna inchiostro e calamaio)
1158. perchj, lentiggini, lentigginoso-a; na femn roscia e prchius (una
p’rchiùs donna rossa e lentigginosa)
1159. pérd, pers o perdere, perso o perduto; jejj pers la l’bbrtà (ho perso la
p’rdut libertà)
1160. pésc’ pesce; m piac lu pesc arrstut, plu cmmun (mi piace il pesce
arrostito, col limone)
1161. pesc’-candànn rana; a pandan, indli canal c stann li p.( al lago nei canali ci
sono le rane)
1162. pesch pesca ( pescare )
1163. pètr padre(ant); patr all’andich (padre, forma antica)
1164. péttl frittella gonfia; a Natal c fann pettl e scartllat (a Natale si
fanno p. e s.)
1165. pettla-ngàp elegante di sopra sch.; pettla ‘ngap e musciscka ngul
(detto per dire uno è elegante di sopra e mal conciato di
sotto)
1166. pèttn pettina
1167. pézz toppa; tnev li cavz semb pli pezz ‘ngul (aveva i pantaloni
sempre con le pezze nel sedere)
1168. pezz (na, la) toppa o straccio; damm na pezz p pulzzà (dammi uno
straccio per pulire)
1169. pezz(nu, lu) pezzo; je nu pezz d’omn, je nu pezz d fic(é un pezzo d’uomo,
é un pezzo di ragazza)
1170. picc poco; picc e nend ma cor cundend( poco e niente ma cuore
contento)
1171. pign (li) pinoli; li pign sonn frutt dlu pign (le pinole sono frutto del
pino)
1172. pign(lu) pino; lu pign fa li pign (il pino fa le pinole)
1173. pijà prendere, pigliare
1174. pijarc’ na pedd ubriacarsi
1175. pijarc’ nu prendersi una sbornia
v’rdon
1176. pìl pelo(i); lu pil d varv, lu pil d can e lu pil mmers(il pelo di
barba, il pelo di cane e il pelo storto)
1177. pil (lu, li) pelo, peli:
1178. pìng’ tegola; sop la cas c stann li ping (sulla casa ci sono le
tegole)
1179. pinz pensa!
1180. pinz pinze; la pinz, la tnagghj, e lu martedd sonn stigghj plu
garagg( le pinze, le tenaglie ed il martello sono attrezzi per il
garage)
1181. pird perdi
1182. pisciacan Fiore che cresce nei paraggi di Carpino di colore
azzurro appartenente alla famiglia degli iris, a cui i
cani(si suppone)piaceva farci la pipì sopra.
1183. pizz angolo; Ppon jettav lu wann allu pizz d ogne strad( Peppone
gettava il bando da ogni angolo delle strade ‘ per informare
la gente di qualche evento’)
1184. pizz-pizz per angolo
1185. plùn pozzo nero; indli plun c jttav... (nei p. si buttava....)
1186. pòn conservare; mbar art e pon (impara l’arte e conservala)
1187. pong (J) conservo(io )
1188. porc’ maiale; a Natal c fann li prsutt d porc’( a Natale si fanno i
prosciutti di maiale)
1189. portagàll arancia; la portagall , li portagall (l’arancia, le arance)
1190. pos deposito di liquidi o di caffe’
1191. posm amido
1192. posm amido
1193. post riposto, conservato; teng post na cos p’te (ho una cosa
conservata per te)
1194. pòvl polvere;
1195. povr povero
1196. pparecchj, aeroplano o apparecchio; song jut alla’Amerc
l’appar. pla’pparecchj (sono andato in America con l’aereo)
1197. pr’ghà pregare
1198. pr’senz presenza ; fa l’att d prsenz(fare l’atto di presenza)
1199. pr’ssallà altra voce per scacciare il cane
1200. pr’sùtt prosciutto; lu prsutt crud jè cchjù saprit d quidd cott(il
prosciutto crudo é più saporito di quello cotto)
1201. pranz pranzo;
1202. pregh chi chi prega
1203. presch pesca; la presch jé nu frutt d statij (la pesca é un frutto
estivo)
1204. prevt prete; lu prevt dic la mess sop la vutar (il prete celebra la
messa sull’altare)
1205. priàt allegro; c njev priat e r’renn p mezz la chiazz (se ne andava
allegro e sorridente in mezzo alla piazza)
1206. prièzz allegria, contentezza
1207. prigh prega!
1208. process (lu) processo (il);
1209. proposc’t proboscide; la lefand ten la proposc’t e doi zann(l’elefante
ha la proposcide e due zanne)
1210. pruc’nès persona di Apricena
1211. prucès la pruces : pulitura di erbe per evitare lo spargersi del
fuoco
1212. prucès fa la fare la p.; tagliare l’erba in avanti per prevenire
l’espandersi del fuoco
1213. prucess processo
1214. prupàjn frutto esotico sch.; che jamma jì a’ccogghj li prupajn?
(cosa andremo a cogliere li p.? -Per dire che non c’é niente da
cogliere-)
1215. psill pisello-i
1216. ptòsc’n rozzo e fessacchiotto
1217. pù puoi
1218. pùc’(lu) pulce; sì ccom na puc’ che cigghj ndli recchj! (sei come una
pulce che prurisce dentro gli orecchi); pur lu puc’ ten la
toss(anche la pulce ha la tosse)
1219. pucc’latedd pasta lunga cucinata nel vincotto; mamm ja fatt li p.
(mamma ha fatto le p.)
1220. puccàt peccato; non’fa mal che jé puccat ma fa bbon jé pur
spr’cat(non far male che é peccato ma far bene é pur
sprecato) prov.
1221. puddìtr puledro; mnav cavc accom nu pudditr (tirava calci come un
puledro)
1222. pùjn pugno; nu pujn nfacc’ (un pugno sulla faccia)
1223. pùlmann autobus; na vovt javemm a Rod plu pulmann p fà la scola
medj (una volta, nel 58’59, andavamo a Rodi coll’autobus per
fare le Medie)
1224. pulmòn polmone(i); la furest jé lu pulmon d’lu munn (la foresta é il
polmone della Terra)
1225. pùlp polpo; quand jé bbon lu pulp cott ‘ndla pgnat ! (come é
buono il polpo cotto nella pignata)
1226. pulp(allu) Gioco che si faceva con un fazzoletto che si rotolava
fino a diventare una specie di staffilo per picchiare
sulle mani al perdente del tocco
1227. pulzìj pulizia o polizia; la pulzij d’lla cas e la pulzija stradal son
cos dvers!(la pulizia della casa e la polizia stradale sono cose
differenti!)
1228. pulzzà pulire in generale; jam a pulzzà la stadd (andiamo a pulire
la stalla)
1229. pumadòr pomodoro; a Carpin tutt quand c facevn la savz d pumador
(a Carpino tutti facevano la salsa di pomodoro)
1230. pùn conserva, metti da parte!
1231. pundìn chiodino; li pundin c usavn pli scarp (i p. si usavano per fare
le scarpe)
1232. pung’cà punzecchiare, pungere; na lap m’à pung’cat sop lu nas
(un’ape mi punse sul naso)
1233. puntià mettere punti ; quann c mbaravemm sart c mttevn a
puntià pezz d chtton(quando facevamo l’apprentistato di
sarto ci facevano mettere punti su pezze di cotone)
1234. pùp bambola; sohrm tnev na pup d pezz(mia sorella aveva una
bambola di stoffa)
1235. puramend solamente, puramante (avv.)
1236. purc’dduzz d porcellino di S. Antonio (farfalla notturna)
S. Antonj
1237. purcàstr cinghiale; ndla furesta Umbr ci stavn crapj e purcastr (nella
foresta Umbra c’erano caprioli e cinghiali)
1238. purciarìj porcheria; sta fest sta dvnnann na purciarij (questa festa
sta diventando una porcheria)
1239. purédd pera; li puredd ciccandonj sonn puramend d Carpin(le pere
ciccantonio sono esclusivamente della zona di Carpino)
1240. puredd(lu) pera
1241. purtà portare; purtm nu buccher d’acqu’(portami un bicchiere
d’acqua)
1242. purtà portare o guidare; c’jé miss a purtà la machn senza
patend(si é messo a guidare la macchina senza patente)
1243. purtulàn portiere; p trascì ’nd stu palazz j’ha ddumannà prim allu
purtulan(per entrare in questo palazzo devi chiederlo prima
al portiere)
1244. pustàl autobus; la pustal, la sit, la pulmann, la currier ... sonn la
stessa cos ( vari nomi per descrivere l’autobus)
1245. pusteghm piaga che si forma sulle gengive (sagnij) con pus
1246. pustià pedinare; jejj pustiat nu lepr e l’ejj sparat (ho pedinato un
lepre e l’ho sparato)
1247. putà potare; jam putat li vuliv (abbiamo putato gli ulivi)
1248. putcòl botteguzza
1249. puté potere; puté jé vulé (potere é volere) prov.
1250. putèch bottega, negozio
1251. putèch negozio (bottega); tnavemm na putech sop lu
cors(avevamo un negozio sul Corso)
1252. putrusìn prezzemolo; quann fa lu brod, mittc na fronn d
putrusin( quando fai il brodo mettici un rametto di
prezzemolo)
1253. puttan puttana, anche detto dispregiativamente di donna;
1254. puvrétt povero, poveretto; ja pers li solt e la cas, stu puvrett(ha
perso soldi e casa , questo poveretto)
1255. puzz (la) puzza; c send na puzz d fumer a quàtturn (si sente un odore
di letame qui intorno)
1256. puzz(lu) pozzo; na vovt c’attgnev l’acqu’ dalli puzz (una volta si
attingeva l’acqua dai pozzi)
1257. puzzà puzzare
1258. puzza fa potessi fare; puzza fa la fin d’ Agnulitt (potessi fare la fine
del brigante Agnulitt)
1259. puzzacan(la) puzzola
1260. pzzent pezzente, povero mendicante
1261. quàcq’l pentolone per cagliare; prpar li quacql p quagghjà
(prepara il q. per cagliare)
1262. quacq’rià bollire fortemente; lu lapij quacquarej (il pentolone
sobbolle)
1263. quacquarun bolle o lumacone;
1264. quàdr quadro
1265. quagghià cagliare; jama quagghjà lu latt (dobbiamo cagliare il latte)
1266. quagghj quaglia o caglio;
1267. quàndr vaso settico antico; lu quantr c jttav indlu carr la matina
prest ( il q. si svuotava nel carro settico la mattina presto)
1268. quann quando
1269. Quarand Quaranta
1270. quatràr bambino; sti quatrar stann facenn li lzion d’lla scol (questi
bambini stanno facendo i compiti scolastici)
1271. quatrat quadrato
1272. Quatt Quattro
1273. Quattordc’ Quattordici
1274. quatt-quatt Silenzioso come un gatto
1275. quédd quella; quedda femn jé jut a fa spes alla chiazzett (quella
donna é andata a far spesa alla piazzetta)
1276. queddaddà quella la’; queddaddà c’ jè mbazzut! (quella la é impazzita!)
1277. quéss questa; quess e quedd (questa e quella)
1278. quìdd quello; quidd jè nu tip stubbt e saluagg (quello é un tipo
stupido e selvaggio)
1279. quiddaddà quello la’; quiddaddà sta dcenn nu sacc d frgnat (quello la
sta dicendo un sacco di fesserie)
1280. Quìnc’ Quindici
1281. quìss , quissu, questo, questo ... ; quissu (stu) farabbutt sta dcenn buscij
stu (questo farabutto sta dicendo bugie -sta mentendo-)
1282. quissi , sti, questi(e); sti cos mo no’ mla dic! (queste cose adesso non
quisti me le devi dire!)
1283. r’camà ricamare; li femn giovn na vovt passavn tanda temp a
rcamà (le giovani donne, una volta passavano molto tempo a
ricamare)
1284. r’cogghj raccogliere; a nuvembr c rcogghjn li vuliv (a novembre si
raccolgono le olive)
1285. r’còn riparo; c sim miss allu rcon indla grott (ci siamo messi al
riparo nella grotta)
1286. r’cuttàr uno che fa la ricotta o chi masturba di nascosto a
vedere due che si amano;
1287. r’ddutt rutto; facev li rddutt (ruttava)
1288. r’ddutt’jà ruttare;rdduttiav ccome nu porc’ (ruttava come un maiale)
1289. r’féll filo per cucire, refe; la rfell c us pli machn p cuscì (la refe si
usa con le macchine per cucire)
1290. r’frsckà rinfrescare, rinfrancarsi; m voij rfrsckà li c’lebr (mi voglio
rinfrescare il cervello)
1291. r’frsckàt rinfrescata; na rfrsckat d cap fa semb bon (una rinfrescata
di testa fa sempre bene)
1292. r’frsckàt (alla) tramonto (fig), al tramonto; sim partut alla rfrsckat
(siamo partiti verso il tramonto
1293. ringhioso; tnevn nu can rgncus dret lu cangedd (avevano un
r’gncùs cane ringhioso dietro il cancello)
1294. r’gnùs rognoso; nu can rgnus (un cane rognoso)
1295. r’mòr rumore; non facenn rmor che lu criatur dorm (non fare
rumore che il bimbo dorme)
1296. r’p’ddòn stecchino fessibile che cresce in esuberanza ai piedi
degli alberi
1297. r’passà ripassare le lezioni; m song rpassat la poesij (mi sono
ripassato la poesia)
1298. r’sacchj rete da pesca a forma di imbuto
1299. r’snà appagnottare la massa; jejj arrsnat la mass (ho
appagnottato la massa)
1300. r’tràtt fotografia o ritratto (ant.); ci sim jut a fa fa nu rtratt dallu
fotogrf (siamo andati a farci fare un ritratto dal fotografo)
1301. ràcht femma, sputo denso
1302. ràcht ramarro; lu racht jé na vusckra verd e gross (il ramarro é
una lucertola verde e grande)
1303. ragn ragno; li ragn fann li pappl sop li mur (i ragni fanno le
ragnatele sui muri)
1304. ragnapurcédd verdura selvaggia buona da cucinare -sembra quasi
uno spinace- ;
1305. rang’ granchio; lu rang’ camin d travers (il granchio cammina di
traverso)
1306. rang’tedd granchiolino; li rang’tedd c trovn indla riv d mar (i piccoli
granchi si trovano in riva al mare)
1307. rap apri!; rap la port (apri la porta)
1308. ràp rapa(e); li rap e li cim d rap sonn bbon pli rcchjtell( le rape e
le cime di rape sono buone con le orecchiette)
1309. rapabuàtt apriscatole; p rapì li buatt c vò lu rapabuatt (per aprire i
barattoli ci vuole l’apriscatole)
1310. rapett aperto(a)
1311. rapett aperto;
1312. rapì aprire; sta chiav serv a rapì lu masckett (questa chiave
serve ad aprire il lucchetto)
1313. ràrch(la) radice di pianta
1314. rartòr raschietto; la rartor d’lla mass (il raschietto per l’impasto
del pane)
1315. rartòr residuo di massa; pla rartor c facevn li panttedd (con i
residui di massa si facevano le pagnottelle )
1316. ràsc’ razza; la rasc’ jè nu pesc’ chiatt (la razza é un pesce piatto)
1317. Rasc’ (la ) Razza, pesce piatto
1318. rascka’ Raschiare, grattare; teng la mucc’karedd e m’ rasck una
c’ndinuazion(ho il prurito e mi gratto continuamente)
1319. rasl semi germogliati pronti per piantare
1320. ràsp (la) raspa; la lim e la rasp sonn usat dalli falgnam (la lima e la
raspa sono usati dai falegnami)
1321. ràsp (lu) grappolo; nu rasp d’uv (un grappolo d’uva)
1322. ratìcl graticola, griglia
1323. récchj orecchio(e); mi cigghjn li recchj (mi ronzano o mi pruriscono
le orecchie )
1324. regghj reste, covoni assemblati; li regghj sonn fatt d manocchj (le
reste sono fatte di covoni)
1325. rejj erigere, innalzare
1326. rèn arena; la ren d mar je fin (la sabbia di mare é fine – sottile-)
1327. renajol scavatore di rena naturale da cave di tufo per la
muratura
1328. rézz membrana intestinale; la rezz sta atturn li pulmon ( la r.
avvolge i polmoni)
1329. rfell rocchetto contenente filo per cucire
1330. rfrsckà rinfrescare, riposarsi; arrfrisckt la cap, vatt’ a clucà
(riposati la testa vattene a coricare)
1331. rfrsckat (alla) al tramonto (quando si fa fresco); c’ sim fatt na camnat
alla rfrsckat (abbiamo fatto una passeggiata verso il
tramonto)
1332. ricc ricco; li ricc non credn alli puvrett (i ricchi non credono ai
poveri)
1333. ricc’ riccio (di capelli)o ricciolo; tin li capidd ricc’ ricc’(hai i
capelli ricci ricci)
1334. ricchjtedd orecchiette; li r. sonn fatt a man (le orecchiette sono fatte a
mano)
1335. ricchjtell orecchiette anche dette ricchjtedd;
1336. righn (lu) origano; Pastrumel addor d righn (la collina Pastromiele
odora di origano)
1337. rir ridere; rir e chjagn la gatta musc’agn(ride e piange la gatta
matta)
1338. rizz riccio (porcospino); li rizz ten’n nu corj d spin(i ricci hanno
la pelle coperta di aculei)
1339. robb roba, si dice anche di tessuto; ejja’ccattat duj metr
d’robb p’fà na vest(ho comprato due metri di stoffa per fare
una veste)
1340. ròc’l rotella, rocchetto di filo, ecc. la roc’l d rfell (il rocchetto
della refe)
1341. ròc’l rotula; la roc’l d’ lu dnucchj (la rotula del ginocchio)
1342. ròmb, rompere; jejja romb l’ov d Pasqu’(debbo rompere l’uovo di
rumbenn, rutt Pasqua)
1343. rong roncola, attrezzo per tagliare erbacce; la rong jé na favc
pla manjca long(la roncola é una falce col lungo manico)
1344. rononghj (la) rana, ranocchio
1345. ròsp rospo; lu rosp jé cunzuprin alla ranogn (il rospo é cugino
della rana)
1346. ròt teglia; nu rot d patan carn e cjpdduzz (una teglia di patate ,
carne e lampascioni)
1347. rotl attrezzo per girare il grano ecc. Per smuoverlo ad
asciugare
1348. rròbb, robb roba; quess jé robb da jettà (questa é roba da buttare)
1349. rruc’là, ruc’là, rotolare(si); c sim arruc’lat p nderr (ci siamo rotolati per
arruc’là terra)
1350. rubb’sciat depravato, debosciato; si dvndat nu rubbsciat e tla pass
semb indla candin(sei diventato un debosciato e te la passi
sempre nell’osteria)
1351. rùc’l pietra rotonda; si dvndat ccome nu ruc’l (ti sei fatto
rotondo come un r.)
1352. ruc’là rotolare
1353. rucch piccione, che si allevava nelle case per mangiarli
1354. rucchtedd piccioncini per mangiare, nu rucchtedd fatt a brod jev bon
pli malat(un piccioncino fatto a brodo era buono per i malati)
1355. rumanì rimanere; song rumast ndret ndret come ll’asn dlli
zingr(sono rimasto indietro come l’asino degli zingari) prov.
1356. rumast rimasto;
1357. rumasugghj cio’ che rimane in un processo o di cose
1358. rumunnà,
sbucciare; arrmmunnm nu muledd plu curtedd (sbucciami
arrmunnà
una mela col coltello)
1359. rungidd coltello a punta ricurva; plu rungidd c putev ’nztà (col r. si
poteva putare)
1360. ruriàn persona di Rodi garganico
1361. rusc’ rosso; tnev lu nas rusc’ rusc’ (aveva il naso rosso rosso )
1362. rusc’ (lu) Tuorlo dell’ouvo
1363. rusc’malpìl rosso malpelo sch.; quidd jè nu rusc’malpil(é un rosso
malpelo)
1364. ruspgghjà svegliarsi; stamatin m song ruspgghjat tard (stamane mi
son svegliato tardi)
1365. rutcédd(li) tappi di birra e gioco; na vovt jucavemm alli rutcedd (una
volta giocavamo ai r.)
1366. rutédd rotella; la rutedd c po chiamà pur rocjl (la r. si può chiamare
anche r.)
1367. rutulicchj piccolo rotl
1368. rùv rovo; sim a mezz a ruv e stracciagatt( stiamo in mezzo a rovi
e spine) prov.
1369. ruvàgn contenitore; purt’t nu ruvagn da nghj’ (portati un
recipiente da riempire di...)
1370. ruvin rovina
1371. ruvnà rovinare
1372. ruzzlijà razzolare come fanno i polli o i maiali
1373. rzzétt ricetta; lu medch mhà scritt na rzzett (il medico mi ha scritto
una ricetta)
1374. s’ddun una specie di telaio rettangolare usato per il trasporto
di covoni (manocchj) alla trebbia (c’rvà)
1375. s’ggiar chi riparava le sedie; la s’ggiar nvugghjav li seggj(la s.
rivestiva le sedie)
1376. s’ndì sentire
1377. S’ssand Sessanta
1378. s’tàcc’ setaccio; plu s’tacc c cern la farin( col setaccio si vaglia la
farina)
1379. s’taccià setacciare; prim d mbastà jhà s’taccià la farin(prima di
impastare devi setacciare la farina)
1380. S’ttand Settanta
1381. sabbiss vento forte, uragano
1382. Sabbt Sabato
1383. sacc’ so, dal sapere; j sacc’ chi jé stat (io so chi é stato)
1384. sacc’ (j) io sò
1385. sacch sacco
1386. sacchétt (la) sacca rustica; li cafon c purtavn lu magnà indla sacchett(i
contadini si portavano il mangiare nella s.)
1387. saccoccj tasca
1388. saccòn materasso antico; indlu pagghjar c stav nu saccon chjn d
frusc(nella capanna c’era un saccone pieno di foglie secche di
mais)
1389. sagghjiocc mazza per battere il grano a forma di cricket bat
1390. sagn’nat sanguinaccio; lu s. c fà plu sang d porc’(il sanguinaccio si fa
col sangue di maiale)
1391. sagnij (li) gengive (le)
1392. sammcalìcchj secco, mingherlino; jé nu povr s. (é un povero secco e
malandato)
1393. sanapiatt(lu, colui o colei che riparava piatti rotti o anche altri
la) recipienti fatti di terracotta
1394. sanapùn spinace(i); li sanapun sonn ricch d ferr (gli spinaci sono
ricchi in ferro)
1395. sanatùr(allu) gioco con trottole; quann javemm quatrar jucavemm allu
sanatur(quando eravamo giovanetti giocavamo al s.)
1396. sànd santo(i); la s’ttmana sand (la settimana santa)
1397. sandaggiùst rimedio sch.; sandaggiust facev li cerchj stort (s. fa i cerchi
storti ) prov.
1398. sàndl (lu) padrino; lu sandl mij c chiam Mchel (il mio padrino si chiama
Michele)
1399. sàndl(la) madrina; la sandla mia c chiam Marij (la mia madrina si
chiama Maria)
1400. sandlcandrès persona di Sannicandro
1401. sandmarchès persona di San Marco in Lamis
1402. sangiuvannàr persona di San Giovanni Rotondo
1403. sanguétt sanguisuga; indla famigghja mia facevn li sanguittar ( nella
mia famiglia facevano il commercio delle sanguisughe -anche
chiamate mignatte-)
1404. sanguettar colui che faceva il commercio delle sanguisughe dette
anche mignatte
1405. Sanzvrès persona di San Severo
1406. sapè sapere
1407. sapòn sapone; na vovt a Carpin li femn c facevn lu sapon (una
volta a Carpino le donne si facevano il sapone- usando olio di
scarto e soda-)
1408. sapùt saggio, dotto; a Carpin c stavn na frec d saput che jev
megghj a gavtà (a Carpino c’erano molti saputi che era
meglio evitarli)
1409. saramént tralcio di vite; lu sarament jé come nu ram d vit (il s. é
come un ramo di vite)
1410. sardéll sardina; li sardell arrstut sop lu vrascer (le sardelle arrostite
sopra il braciere)
1411. sàrt sarto; li sart facevn li vstit pli fest (i sarti facevano i vestiti
per le feste)
1412. sartànij padella; indla sartanj c sfrij p ll’ogghj (nella padella si frigge
con l’olio)
1413. savzangòdd(a) gioco a saltare addosso; li criatur na vovt jucavn a s.(i
bambini una volta giocavano a s.)
1414. savzìcchj salsiccia; a Natal c facevn li savzicchj d porc( a Natale si
facevano le salcicce di maiale)
1415. sazij chi é sazio; lu sazij non cred allu dijun (il sazio non crede a
chi ha fame)
1416. sbadijà sbadigliare
1417. sbalijà prendere fiato; famm sbaljà (fammi prendere fiato)
1418. sbannmént fidanzamento; song jut allu s. d mbà Giuvann (sono andato
al fidanzamento di compar Giovanni)
1419. sbarrun (lu) pesce di mare chiamati sarago fasciato
1420. sbàtt, sbattere; jev sbattenn la cap condr li mur (andava
sbatten,-ttut sbattendo la testa contro i muri)
1421. sbavttùt sbigottito; sim rumast sbavttut (siamo rimasti sbigottiti)
1422. sbrgugnà svergognare, rinfacciare qualcuno
1423. sbrgugnat svergognato, senza pudore
1424. sbruffann sbuffante; va semp sbruffann, funisc’la na bbona vovt( vai
sempre sbuffando, finiscila per una buona volta)
1425. sbrusc’nì, -nut arrostire (appena); sta bstecc sta sol sbrusc’nut (questa
bistecca é appena bruciacchiata –non troppo cotta-)
1426. sbuffà sbuffare
1427. sbùrr spermatozoo; lu sburr d tor sumend li vacc (lo s. di toro
feconda le vacche)
1428. sburràin altro modo di dire spermatozoo,
1429. sc’dd’kià muovere le ali o muovere le spalle per dolore o
sollievo; sc’ddkiann (svolazzando)
1430. sc’quàttl papavero(i)
1431. scacacciat roba di diarrea
1432. scagnà Scambiare, cambiare eg soldi
1433. scalcagnat malandato, trasandato
1434. scàmb scampo; non c’ stà scamb (non c’é via d’uscita)
1435. scamòrz scamorza
1436. scandalzzà scandalizzare
1437. scanigghjà cercare di estrarre notizie attraverso stratagemma
1438. scànn sedile di legno
1439. scannà scannare, sgozzare
1440. scannator(la) posto per sgozzare
1441. scanzà mettere da parte
1442. scanzarc’ mettersi in disparte
1443. scaplà smettere di lavorare
1444. scapuccià cadere malamente
1445. scarcha’varrìl fa a s. Passarsi la colpa dall’uno all’altro
1446. scarcha-farìn delega fig.
1447. scarfij (fa a ) rivaleggiare; facev’n a scarfij l’un’ p’ l’avt (facevano a gara
l’uno con l’altro)
1448. scarn’scjà schernire
1449. scarnscijà schernire, deridere
1450. scarpàr calzolaio
1451. scarsijà scarseggiare
1452. scartà scartare
1453. scartafàcc’ manifesto disp.
1454. scartllàt dolci natalizi frittelle
1455. scasciat in modo sgraziato, senza stile; camnav tutt scasciat
(camminava in modo sgraziato)
1456. scatnà scatenare
1457. scavdà riscaldare
1458. scavzà scalzare
1459. scavzat senza calze, scalzo
1460. scazzamurréd folletto fam.
d
1461. scazzcà smuovere
1462. scazzcà (li stanare( i porci)
porc’)
1463. scazzcà(l’appu stuzzicare l’appetito
tit)
1464. scazzettl berretta a papalina
1465. scegghj setacciare nel farnar per scegliere le fave
1466. scégn scendere
1467. scesc’l frutti chiamati giuggiole
1468. sch’nèr gambali di pelle di capra
1469. schiapp(na) una persona inetta nello sport nel lavoro ecc.
1470. schiarut schiarita o schiarito;
1471. schizz scheccio, abbozzo
1472. scì uscire
1473. scì si, affermazione
1474. sciacqu’jà sciacquare
1475. sciacquìj rumore dell’acqua
1476. sciaddèj sciatta trasandata
1477. scialà soddisfarsi di qualcosa o di cibo
1478. scialacquà sperperare (soldi o altro)
1479. scialàrc’ abbufarsi
1480. sciar odore sgradevole; li ped sciariavn(i piedi puzzavano)
1481. sciarett odorino sgradevole v. sciar
1482. sciarr (la) lite degenerata fra due o piu’ persone manifestata al
pubblico
1483. sciarrabbà specie di carrozzetta tirata da un cavallo
1484. sciàt fiato
1485. sciatà fiatare
1486. scign scendi
1487. scign (la) scimmia;
1488. sciogghj sciogliere
1489. sciùcch veste (antica)
1490. sciugghj sciogli!
1491. sciugghjment diarrea
1492. sciumàr fiumana
1493. sciuppà togliere con violenza, scippare, tirare l’erba ecc.
1494. sciùr (li,lu) fiore il; nu sciur addurend (un fiore profumato)
1495. sciurtamend separazione dopo un matrimonio
1496. sciurtarc’ separarsi; c’ sonn assciurtat (si sono separati)
1497. sciurtat separato dal matrimonio
1498. sciuscià soffiare
1499. sciusciatùr soffietto (per il camino fatto di canna forata)
1500. sciùt uscito
1501. sciùt(la) uscita (l’)
1502. sciuvl lo scivolo dove i ragazzini giocavano
1503. sciuvlà scivolare
1504. sck’t’ddàn persona di Ischitella
1505. sckàff schiaffo;
1506. sckaff’tijat(na) una schiaffeggiata
1507. sckaffijà schiaffeggiare
1508. sckamà protestare a viva voce, urlare di dolore
1509. sckanatédd pagnotta
1510. sckanatòr tavola per pasta
1511. sckandìdd estremita’ di pagnotta
1512. sckanij un poco di qual’cosa; steng pijann na sckanij d’ sol (sto
prendendo un po’ di sole)
1513. sckantà spaventare, spaventarsi; m so sckantat indlu sonn (mi
sono spaventato nel sogno)
1514. sckantus spaventoso o largamente inappropriato; tnev na sciucc
pli clur sckantus (aveva una veste di colori molto
inappropriati)
1515. sckapp una scheggia di legno
1516. sckappun(li) rigatoni
1517. sckarà risciacquare. Prim jeij lavat li lnzol e po’ l’eij sckarat(prima
ho lavato le lenzuola e dopo le ho risciacquate)
1518. sckaratedd una piccola schiarita ; na sckaratedd d’sol (un piccolo
raggio di sole)
1519. sckaròl scarola, insalata
1520. sckatl scatola
1521. sckatlecchj scatoletta, astuccio
1522. sckattà scoppiare, crepare
1523. sckattaménd vanto, ostentazione
1524. sckattamend ostentare, vantarsi; facev sckattament (si vantava -con un
(fà) pò di ironia-)
1525. sckattaocchj non sincero; Je’ nu s. (e’ un bugiardo)
1526. sckattat scoppiato, crepato;
1527. sckattià appioppare, scagliare; vatt a fà sckattià nu cazz ngul! (va
a fartelo mettere di dietro!) Espressione prettamente del
popolino carpinese.
1528. sckattus arrogante, antipatico
1529. sckett (alla) schietto, di sorpresa; m’ha pijat alla sckett (mi ha preso di
sorpresa)
1530. sckif spicchio; na sckifa d’agghj (uno spicco d’aglio)
1531. sckìf schifo, ribrezzo; fa sckif (fai schifo)!
1532. sckifgnus schizzinoso
1533. sckind una goccia (d’acqua o altro liqiuido); li sckind d’
cavc’m’sonn jut nfacc’(le gocce di calce viva mi sono andate
in faccia)
1534. sckintiator una piccola quantità distribuita, come : na sckintiator d’
vuliv(una piccola quantità di olive sulla pianta)
1535. sckintijà piovigginare
1536. sckitt solamente; solo!
1537. sckocc fiocco
1538. sckopp lotta; facim alla sckopp(facciamo la lotta)
1539. sckòv sta finendo di piovere; jha sckovt (ha smesso di piovere)
1540. sckttìn susina
1541. sckufij pulviscolo, o oggetto molto piccolo e insignificante
(fig.) si na sckufij (sei insignificante)
1542. sckùm schiuma
1543. sckumarol lumaca che emette schiuma
1544. sckuppétt fucile anche da caccia
1545. sckuppttat rumore di sparo da un fucile da caccia
1546. scoll (la) cravatta
1547. scong’ sconcio
1548. scòp scopa
1549. scorc’ corteccia o buccia
1550. scotlapuc’ uno che si dimena spasmodicamante come un cane
con le pulci; irrequieto sch.
1551. scr’jiat (lu) frusta
1552. scriat (lu) lo staffilo, o frusta
1553. scrìm (la) partizione di capelli
1554. scrìv scrivere
1555. scruffgghjòn geco
1556. scucunat come una bottiglia senza collo
1557. sculà scolare;
1558. sculat fortunato (sch);
1559. sculat scolato;
1560. scummett scommettere
1561. scundndà scontentare
1562. scungià guastare
1563. scunjnut sconcertato, non giusto in modi e maniere
1564. scupà scopare
1565. scuppà diventere calvo
1566. scuppàt calvo
1567. scurcià sbucciare, togliere la corteccia manualmente. Scurcià
la menl o la portagall(sbucciare la mandorla o l’arancia). Vedi
anche arrumunnà.
1568. scurdà dimenticare
1569. scurdà dimenticare
1570. scurdarc’ scordarsi dimenticarsi
1571. scurdt’n dimenticati
1572. scùrdt’n! Dimenticatene!
1573. scurs scorso
1574. scurs d mbis estrema fretta: che je’ scurs d mbis? (che hai il nodo
scorsoio alla gola?)
1575. scutlà togliersi di dosso qualcosa con una spazzola o
dimenandosi come un cane;
1576. scuzzéttl capelli tagliati corti
1577. scuzzulun (nu) Grossa fichid’india
1578. sd’rlambat Si dice di un indumento(maglione, gonna ecc.) che si
e’ allargata in tutte le direzioni per via di disfacimento
delle maglie o dell’elastico.
1579. sd’rlazz (la) Raschietto per pulire la zappa dalla terra appiccicata o
il vomere dell’aratro
1580. sdruc’là scivolare
1581. sdrupà cadere
1582. sdrupa’ Ruzzolare
1583. sduvacà svuotare per esmpio una bottiglia dal liquido (vedi
svacantì)
1584. sèc sega
1585. sèc (fa na) masturbare
1586. sécc’ seppia
1587. secc’(la) seppia
1588. ségg’ sedia
1589. Sej Sei
1590. sémb sempre
1591. senza senza
1592. sérp serpe
1593. séssl mestolo, paletta
1594. Sett Sette
1595. sfaccìmm sfacciato
1596. sfascià sfasciare
1597. sfascia-carròzz guastatore sch.
1598. sfraghanà sframmentarsi, disgregarsi come un biscotto
1599. sfraghanat sframmentato come un biscotto
1600. sframcà sbriciolare
1601. sframcat sbriciolato come il pane: pan sframcat (pane
sbriciolato per fare l’arraganat)
1602. sfraschigghj fruscio di foglie o di rami
1603. sfridd Scarto, Cio’ che si butta accidentalmente; c’sta’ tropp
sfridd (c’e’ troppo scarto)
1604. sfrìj friggere
1605. sfriscka-jacq’ spruzza acqua di canna rudimentale con cui i bambini
giocavano anticamente
1606. sfruscett (d’) di striscio, non in pieno
1607. sfurf’cià sforbiciare
1608. sgad’jat furi posto, tutto sgangherato: na segg’ sgad’jat (una
sedia sgangherata)
1609. sgaratedd capriole; fa s. (fa capriole)
1610. sgardalan(lu) cardatore, colui che rendeva la lana pulita e soffice
per poter essere filata a mano
1611. sgàrr mancanza, offesa
1612. sgarrà mancare, offendere
1613. sgarramlòn scarafaggio
1614. sgav’zzat diffidente verso qualcosa per aver subito del male
prima
1615. sgr’ddà stridere, scricchiare
1616. sgr’ddìj stridio
1617. sgr’gnà sgridare a qualcuno, digrignare;
1618. sgr’gnà ridacchiare, ghignare
1619. sgrac’nà sbriciolare
1620. sgramdda’ slogare; m so’ sgramddat lu spuzzidd(mi sono slogato il
malleolo)
1621. sgramddarc’ slogarsi (un arto);
1622. sgrassà sgrassare;
1623. sgrugnà rosicchiarsi o spolparsi voracemente la carne
dall’osso;
1624. sgrussà sgrossare; sgrussà la mazza(sgrossare la mazza)
1625. si sei, verbo ; tu si nu fregn(sei una persona poco intelligente)
1626. Sidc’ Sedici
1627. sìn’ch sindaco
1628. sìt autobus (ant)
1629. sògr suocero (a)
1630. sogr’t tua suocera,
1631. sòl sole
1632. sòlt soldi
1633. solt fàvz(alli) gioco con soldi antichi
1634. sonn sonno o sogno
1635. sòp sopra
1636. sòr sorella
1637. sòr’ch ratto
1638. sòr’t tua sorella
1639. sòrv (la, li ) Sorbo (frutto): plu temp e pla pagghj maturn li sorv (col
tempo e colla paglia maturano le sorbe)
1640. sott sotto
1641. sovraccigghj sopracciglia
1642. sòzz pari(uguale)
1643. sozz, una sozz uguale
1644. sp’ccià sbrigare(rsi)
1645. sp’clatur Spigolatura, il raccogliere delle spighe di grano dopo
la mietitura con la falce (favc’)
1646. sp’dtjà fare scorregge;
1647. sp’là spelare
1648. sp’nnà spennare
1649. sp’ziarìj farmacia (spezie)
1650. spaccà spaccare
1651. spàdd spalla-e
1652. spàg spago
1653. spagnulett cilindro di cartone contenente filo da cucire o ricamo
1654. spalijà spargere, cospargere
1655. spànn spandere il bucato
1656. sparafucìl(nu) masturbatore(fig)
1657. sparagn (lu) il risparmio
1658. sparagnà risparmiare
1659. sparapagghj persona inconcludente, sparapaglia
1660. sparatrapp cerotto il
(lu)
1661. spàrj asparago(i)
1662. sparpagghjiat sparpagliato
1663. spàrt dividere(rsi)
1664. spatazzà squartare
1665. spatl’jà sparpagliare, spargere; spatl’jà la povl (spargere la
polvere)
1666. spatl’jà divulgare
1667. spatr’jà disperdere; no spatr’jànn li gaddin! (non disperdere le
galline)
1668. spatrijà far disperdere; li gaddin c’ sonn spatrijat (le galline si sono
disperse)
1669. spazzacamin colui che puliva i camini con una lunga scopa rotonda
1670. sperchj specchio
1671. spicc’t sbrigati !
1672. spiccià sbrigare
1673. spilaf’con sfaccendato
1674. spìn spina (e)
1675. spingl spillo, spilla; jev vnnenn spingl franges (andava vendendo
spille francesi)
1676. splàt spelato
1677. splupà spolpare
1678. splupà perdere i soldi a gioco fig. Vedi sp’nnà.
1679. spnàl spina dorsale
1680. spngulon spillone o persona molto alta e magra
1681. spnna’ spennare
1682. spnnàt spennato (come un pollo)
1683. spnnàt perso i soldi a gioco fig. Vedi splupà.
1684. spr’chà sprecare, spendere; m’sò sprchat tutt li solt (ho speso tutti
i soldi)
1685. spr’pìngwl pipistrello
1686. sprèch consumo, spreco; chi sparagna sprech (chi risparmia
spreca) prov.
1687. spugghjà,(rc) spogliar-e,-rsi
1688. spundà spuntare(rsi)
1689. spùrc’t sporcaccione, mala bocca
1690. spurc’tià disprezzare (es. cibo)
1691. sputà sputare
1692. sputacc’ (lu) la saliva, lo sputo
1693. spuzzidd osso del piede che protude di lato; t’e frca’ na cavc’ sop
lu spuzzidd (ti tirerò un calcio sul s.)
1694. squaccià schiacciare
1695. squaccià schiacciare
1696. squagghijà sciogliere
1697. squagghjarc’ sciogliersi, sparire
1698. squagghjdacq Il diavolo
uà (lu)
1699. squàtr squadrato
1700. st’rà stirare
1701. sta questa
1702. stà stare, stev (stava)

1703. stàcch (la) puledra


1704. stagiun stagione
1705. stagnin colui che lavorava con stagno e zinco per fare
contenitori per olio e simili
1706. statìj estate
1707. stenn Stendere anche i panni stenn li pann
1708. sti questi
1709. stis disteso
1710. stoddch tipo irrequieto, che si muove ripetutamente; je’
stoddch(e’ irrequieto)
1711. stòmch stomaco
1712. stòzz Pezzo: nu stozz d’ pan (un tozzo di pane)
1713. str’cchjun (nu) una sberla; te frcà nu str’cchjiun nfacc’ (ti tirerò una sberla
sulla faccia)
1714. str’gghjà strigliare (anche fig.)
1715. str’ppòn bastoncino
1716. straccià strappare;
1717. stracciagàtt spine(ant)
1718. stracciat strappatoo straccione; allu stracciat corr lu can ( allo
straccione va il cane)
1719. stracq’ stanco; song stracq’ d’sndì sti storj(sono stanco di sentire
questa storia)
1720. stracquà stancarsi, stancare; m’ sò stracquat d’spttà lu tren(mi sono
stancato di aspettare il treno)
1721. strapazzà strapazzare, t’é strapazzà la cap(ti strapazzerò la testa)
1722. strasc’nà trascinare
1723. strasc’nat cavatelli, pasta tirata a pizzelle;
1724. stravìs ferita o residuo di ferita lasciata da un oggetto
acuminato come ago o spina
1725. strebbt Movimento(i) di carattere insolito, come di un
bambino irrequieto; fa strebbt(fa movimenti spasmodici)
1726. stregn stringere
1727. strgghijà strigliare
1728. strind stretto
1729. striqula’ grattare, frizionare; striqularc’ la tripp(grattarsi la pancia)
1730. stritt stretto-a;
1731. strùf dolci natalizi rotondi ;
1732. struij distruggere o consumare;
1733. strùnz stronzo;
1734. strup’zzà pulire con un cencio;
1735. struppijà storpiare, fare male;
1736. struppijat storpio;
1737. strutt distrutto, consumato;
1738. struzzulà togliere la sporcizia; steng semp a struzzulà la cas, come
se c’ stessn li porc’(sto sempre a pulire la casa come se ci
fossero i porci)
1739. struzzulat pulito
1740. stu questo
1741. stubbt stupido;
1742. stuccà staccare, recidere;
1743. stuijà asciugare; stujt la facc’(asciugati la faccia)
1744. stuijà pulire, strofinare
1745. stumacùs stomachevole;
1746. stuzzaredd Piccolo pezzo di pane
1747. suatt una cinghia di cuoio che poteva avere molti usi (anche
per picchiare)
1748. subbt subito;
1749. sucà succhiare;
1750. sucudagn cinghia che serviva per fissare la sella ed andava
sopra la coda dell’animale (su cudagn=sopra la coda)
1751. suddcà inseguire
1752. sugghj Lesina, oggetto acuminato del calzolaio per passare lo
spago impeciato
1753. sugghj lesina
1754. sùl solo;
1755. sul’ticchj (li) i soldini
1756. sulch (lu) solco
1757. sum’ndà seminare;
1758. sumend seme, semenza
1759. sunà suonare;
1760. sunnà sognare;
1761. sùrc’ topo;
1762. surc’dìnj cavia, porcellino d’India, anche chiamato cucc’
1763. sùrv (lu) Il sughero
1764. sùs solaio(sopra);
1765. suscjatùr(lu) soffietto fatto di un tubo di canna per alimentare il
fuoco nel camino
1766. suspìr sospiro;
1767. susprà sospirare;
1768. suverchj in eccesso, di troppo; l’amicizj non gne’ maj suverchj
(l’amicizia non e’ mai di troppo)
1769. sv’nì svenire;
1770. svacandì svuotare come una casa dal contenuto o una
melanzana dalla polpa(vedi sduvacà)
1771. svndracà sbudellare
1772. svummtià tuonare dicesi del tempo o di persona ; c’nié jut
svummtiann(se n’é andato tuoneggiando)
1773. t’gnùs tignoso;
1774. t’jddùcc’ pentolina;
1775. t’mbstàt tempesta;
1776. t’nagghj Tenaglie
1777. t’nagghj tenaglie;
1778. t’né tenere;
1779. t’nùt tenuta (terreni);
1780. t’rron (lu) torrone
1781. taccagghj legame, cordicella per legare
1782. taccagghjon una fetta enorme di pane; nu taccagghjon d’pan
1783. taccarat botte; mna’ taccarat (tirare botte)
1784. tacchjà camminare , battere i tacchi
1785. tacchr specie di manganello o randello nodoso
1786. tacchrià tirare mazzate
1787. tagghjià tagliare;
1788. tagghjulin tagliolini;
1789. talorn (nu) una continua lamentela; si nu talorn (sei una lagna)
1790. tann espressione per dire “allora”; jiv fregn tann! a vdé mò(eri
fesso allor devi vedere adesso!)
1791. tapèn patata(ant);
1792. taragnòl Un tipo di uccello
1793. taràll biscotto toroidale ;
1794. tarallùcc’-e-vìn lieto fine;
1795. taratùr tiretto;
1796. tarijà toccare
1797. tarijann- tastando
tarijann
1798. tattrann nonno (ant); letteralmente papa’ grande
1799. tattròss nonno(ant); letteralmente papa’ grosso
1800. tàvl tavolo;
1801. tavùt bara;
1802. temp-temp piano piano
1803. tèn tiene;
1804. téss tessere;
1805. ti ti voce per chiamare le galline;
1806. ti’jedd pentola;
1807. tiddcà fare il solletico , solleticare
1808. tiédd pentola;
1809. tìgr tigre;
1810. tirab’sciò stappa bottiglie;
1811. tìs inpiedi;
1812. tiss tessi!
1813. tìs-tìs teso al massimo
1814. tiudd uccello palustre del lago di Varano
1815. tmbstat tempesta, tempestata
1816. tocc(lu) Tocco o anche un ichtus cerebrale
1817. torc’ torcere(di bucato)
1818. tort torto o torta: lu tort, la tort
1819. tòrtr tortora;
1820. tost duro-a; jé tost come na pret (é duro come una pietra)
1821. tòtr torsolo di mais;
1822. tòtr persona pigra (sch.);
1823. tr’bbià trebbiare;
1824. tr’mbà impastare il pane;
1825. tr’mbat impasto per fare pane;
1826. tr’mbùn trombone;
1827. tr’ppòn trippone, panciuto;
1828. tracca-tracc per tratturi o ferrovia
1829. tradtùr traditore;
1830. trafogghj trifoglio (foraggio);
1831. trajn (lu) carro tirato da muli o cavalli per trasporto di cose o
persone
1832. trajnèr colui che guida lu trajn
1833. tràmb storto;
1834. trapazz (scarp scarponi di campagna con c’ntrell e frrett per
da) proteggere la suola
1835. trappit luogo dove si macinavano le olive; sim jut a caccia’
l’ogghj allu trappit(siamo andati a produrre l’olio al frantoio)
1836. trasc’ entra
1837. trascì entrare;
1838. trasciut (la) l’entrata, anche quando si faceva con una donna
1839. trattà trattare avere a che fare;
1840. trattùr viottolo
1841. tràv trave;
1842. Tre Tre
1843. tregghj triglia;
1844. Trend Trenta
1845. trézz treccia di capelli ;
1846. trézz treccia( mozzarella);
1847. tric-trac sonaglio a tavoletta
1848. Tridc’ Tredici
1849. trign (lu , li) Mirtilli: tin li trign (hai i mirtilli) (hai qualche problema , non
sei sincero)
1850. tripp pancia, trippa di animale;
1851. tripp-d’vacc verdura selvaggia;
1852. trispt piedi di letto antico col saccone di frush a mo’ di
materasso
1853. trìspt sedile a tre piedi;
1854. trmon recipiente di terracotta per olive
1855. trozzl oggetto di poco valore, cosa inutile o sporco del naso;
jitt stu trozzl , livt lu trozzl dallu nas, si nu trozzl(butta questa
porcheria, togliti il coso dal naso, sei un buono a niente)
1856. trusc’ torsolo o persona poco attiva; t’si miss a mezz come nu
trusc’(ti sei meso in mezzo come un torsolo)
1857. ttozzamùr(a) gioco con monete urtrando una moneta contro il muro
che se cadeva vicino ad un’altra ad una certa distanza
si vinceva la posta in gioco
1858. tu tu
1859. tufajol (lu) fabbricatore di mattoni di tufo, ricavate da cave e
segati a mano
1860. tumbanell aratro rudimentale fatto di legno
1861. tumpanar talpa
1862. tunn rotondo
1863. tunn-tunn tonteggiante
1864. tunz (la) sporcizia la;
1865. turc’nédd involtino (di interiora);
1866. turnà ritornare
1867. turn-turn tutto attorno
1868. ugn, ogn, Ungere (imp.), ungere (inf.), (unghia)
(ogn)
1869. ùlm (fa) senza bere per gioco
1870. Ùn Uno
1871. Ùnc’ undici
1872. und unto, olioso;
1873. unor onore;
1874. ustnedd triglie piccole di mare ed anche del lago piu grigie
1875. Uttand Ottanta
1876. v’cchjàj vecchiaia; quand jé brutt la v.!(quanta é brutta la vecchiaia)
1877. v’chajòl persona di Vico
1878. v’dé vedere; li solt fann vdé li cjcat !(i soldi danno la vista ai
ciechi!)
1879. v’dedd (lu, li) budello, budella; pli v’dedd c’ ienghjn li savzicchj(con le
budella si riempiono le salcicce)
1880. v’lut voluto
1881. V’nardì Venerdì
1882. v’ndcédd venticello
1883. v’ndljatur processo di separazione dell grano usando il vento per
epurarlo dalla paglia per gravita’
1884. v’ndljià ventilare
1885. v’nì venire
1886. v’rdòn (nu) una sbornia sch.; c’ha pijat nu v’rdon (si è preso una
sbornia)
1887. v’rncòcc apricotta
1888. v’rzòch bigotta
1889. v’sàzz bisaccia
1890. v’st’sàn persona di Vieste
1891. v’stit(lu) il vestito
1892. v’stut vestito (p.p. di vestire)
1893. v’tacchj vitigni selvatici da cui si ricavavano i cavadducc’ per
cuocerli
1894. v’tarédd piccola vite (filettata)
1895. v’ttùn(alli) gioco con bottoni
1896. v’ttùr automobile
1897. va va, vai
1898. vàcc vacca mucca
1899. vaccarédd mucca piccola
1900. vàdd valle
1901. vallòn gallone
1902. vammac’ bambagia, cotone idrofilo in fiocchi
1903. vandagghj ventaglio
1904. vandièr vassoio
1905. vann (lu) Il bandire, colui che andava per le strade per invitare
la gente a comprare qualcosa che si vendeva al
mercato era detto lu vannajol. J’ttà lu vann(bandire)
1906. vannajol (lu) banditore, colui che andava strada per strada
propagandando prodotti in vendita
1907. vannìn cavallino
1908. vard (la) sella rustica per cavalli asini ecc.
1909. vardar colui che faceva selle tipiche di Carpino chiamate
“varde”
1910. varlis ferita infiammata
1911. varluttar colui che faceva barili e botti
1912. varrìl barile
1913. vàrv barba
1914. varvarij barberia, negozio del barbiere
1915. varvèr barbiere
1916. vasc’ bacio
1917. vasch vasca
1918. vascià baciare
1919. vaslchòj basilico
1920. vasscha’ rimestolare o assestare il sacco del contenuto per fare
piu’ spazio; Vasschijj la p’gnat (rimestola la pignata)
1921. vatt’tur(lu) Il battipanni
1922. vattìnn vattene(imp)
1923. vàv bava; li culav la vav dalla vock (gli scolava la bava dalla
bocca)
1924. vavàcc’ gozzo di pollo o anche di persona
1925. vavùs bavoso;
1926. vecchj vecchio-a;
1927. vèn viene;
1928. vèn (la) vena;
1929. vénd vento;
1930. vérd verde;
1931. verm verme;
1932. verr porco maschio per riproduzione
1933. vérz varieta’ di cavolo;
1934. vest vestire, -rsi;
1935. vest (la) la veste;
1936. vèv bere;
1937. vianòv strada principale non asfaltata per il transito delle
macchine (voce antica);
1938. vianov-vianov per la strada provinciale
1939. viarédd sentiero;
1940. vigliàck vile;
1941. vìj (la) via;
1942. vìn vino;
1943. vìn vieni (imp);
1944. vin’l Arcolaio per fare matasse
1945. Vin-a-quà vieni qua’;
1946. Vind Venti
1947. vinghj steccchino fessibile spec. di alberi di ulivi, vimine
1948. vìpr vipera;
1949. vìs’t visita;
1950. vìst vista(senso);
1951. vìt (la) vite(la) filettatura;
1952. vìt (la) vita(la);
1953. vìt (la) vite dell’uva;
1954. vìz’j vizio
1955. vò vuole
1956. voc’ voce
1957. vòcch bocca
1958. vòch(alla) gioco con pietre ;
1959. vogghj (la) fibra vegetale molto forte, a nastro, che seccata
veniva usata per rivestire sedie;
1960. voij voglio;
1961. vòtt botte;
1962. vòv bue;
1963. vov(lu , li) Bue, boui
1964. vovt (na) una volta;
1965. vrascèr braciere;
1966. vrazz braccio;
1967. vràzz braccio(ia);
1968. vrìcc’ brecciolina;
1969. vrùsc’ morbillo;
1970. vrusc’l piccola piaga contenente pus chiamata fistola
1971. vuc’ddòn grosso pene(vol);
1972. vuc’dduzz uccellino;
1973. vucédd uccello
1974. vùj voi;
1975. vulé volere;
1976. vulìv olive;
1977. vumchà vomitare; Puh! Quand fa sckif, m fa v’n i’ da vum’ca’(puh
quando fa schifo! Mi fa venire il vomito)
1978. vùmt tuono;
1979. vùngl baccello di fava;
1980. vurrajn Borragine, verdure allo stato selvatico
1981. vurticchj Una specie di volano che dava piu’ impulso al fuso per
filare
1982. vuscìc vescica;
1983. vusckarédd lucertolina;
1984. vusckaron lucertolone;
1985. vùsckr lucertola;
1986. vuta’ voltare, virare la macchina
1987. vutàr altare;
1988. vutat (la) una svolta (come quando si vira la macchina)
1989. vutta’ spingere
1990. vuvtédd vitello;
1991. waddòn torrente
1992. wuàj guaio (i);
1993. wuaj! guai!;
1994. wuccer macellaio;
1995. wucciarìj macelleria;
1996. wuìcc’ tacchino;
1997. wuicciòn tacchino (masc);
1998. z’cuddecchj un pochettino;
1999. z’nàl grembiule;
2000. z’rbnott zerbinotto, giovinastro;
2001. zaccarìj(fa) scusa, trovare scuse;
2002. zaccarùs polemico, trovascuse; fa semb zaccarij(trova sempre
scuse)
2003. zagagghj cordicella per far girare la trottola; nzagagghjà lu
curl( avvolgere la z. attorno alla trottola)
2004. zah! voce per scacciare il cane;
2005. zambitt scarpe di pelle di pecore o capre sotto, e di stoppa
sopra usate dai pastori o contadini
2006. zanghétt piccolo pesce piatto;
2007. zanzàn (lu) mediatore;
2008. zàpp zappa;
2009. zenn (la, na) un angolo o un luogo; sta segg’ mittla a na zenn(questa
sedia mettila in un angolo)
2010. zenna-zenn per il margine della strada
2011. zìc (na) un poco;
2012. zic-a-zic poco a poco
2013. zìppr stecchino, sterpo; chi vo fla’ fil allu zippr (chi vuol filare fila
allo stecchino)
2014. zitt silenzio! statt zitt! (fai silenzio);
2015. zoccl zoccolo, calzatura estiva con la suola di legno ed una
striscia di cuoio per tomaia
2016. zoccl (na) passeggiatrice, puttana o donnaccia in senso figurato;
si na zoccl !(sei una z)!
2017. zòch(la) corda;
2018. zodd Babucce, pianelle e simile di carattre pessimo: livt sti
zodd dalli ped (togliti queste z. dai piedi)
2019. zombafoss Pantaloni alla z. pantaloni piu’ corti del solito sopra la
caviglia
2020. zttì stare zitto;
2021. zucagn cordame
2022. zucarédd cordicella;
2023. zùccr zucchero;
2024. zumbà saltare;
2025. zumbià saltellare;
2026. zumpitt alla pantaloni alla zumpitt o alla zombafos. Pantaloni corti
2027. zunzunédd ugola o stalattite;
2028. zuppe’r zuppiera;
2029. zurbétt sorbetto di neve;
2030. zuzzcacànn(a) gioco a salterello;

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