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FONDAZIONI
1° parte
Fasi del progetto geotecnico di una fondazione
B
FONDAZIONI DIRETTE
B B
L in
L pianta
q lim = pressione limite che provoca la rottura del complesso terreno- opera
di fondazione
La profondità del piano di posa della fondazione deve essere scelta e giustificata in
relazione alle caratteristiche e alle prestazioni della struttura in elevazione, alle
caratteristiche del sottosuolo e alle condizioni ambientali.
Il piano di fondazione deve essere situato sotto la coltre di terreno vegetale nonché sotto lo
strato interessato dal gelo e da significative variazioni stagionali del contenuto d’acqua.
In situazioni nelle quali sono possibili fenomeni di erosione o di scalzamento da parte di
acque di scorrimento superficiale, le fondazioni devono essere poste a profondità tale da
non risentire di questi fenomeni o devono essere adeguatamente difese.
E’ opportuno che il piano di posa di una fondazione sia tutto allo stesso livello: Ove ciò non
sia possibile, le fondazioni adiacenti, appartenenti o non ad un unico manufatto, saranno
verificate tenendo conto della reciproca influenza e della configurazione dei piani di posa.
Forma
1) Plinti
2) Travi
3) Platea
Plinti
Travi
Platee
Meccanismi di collasso delle fondazioni superficiali
Rottura generale
Punzonamento
Rottura locale
α
GEOTECNICA
FONDAZIONI
2° parte
Fattori che contribuiscono a determinare il carico limite
Realtà
Idealizzazione
Pp =1/2 γ ’ H2 Kp + H q’ Kp + 2 c’ H (Kp)0.5
Uguagliando Pa = Pp si ha:
1 Contributo forze di attrito dovuto al peso del terreno interno alla superficie di
scorrimento
2 Contributo forze di coesione lungo superficie di scorrimento
Teorie di Prandtl/Terzaghi/Vesic
(ipotesi di meccanismo di rottura generale)
Qlim=qlim B
q=γD
O
45° + ϕ/2 A 45° - ϕ/2
90° P
B
qlim = N q ⋅ γD + N c ⋅ c'+ N γ ⋅ γ ⋅
2
Soluzione esatta per terreno privo di peso
(metodo delle caratteristiche)
N
c
= [tg
2
( 45° + ϕ ′ / 2 ) ( )
exp πtgϕ ′ ]
− 1 cot ϕ ′
N
q
= tg
2
(45° + ϕ ′ / 2 ) exp(πtgϕ ′ )
Soluzione “completa” approssimata (Terzaghi, 1943)
1
q = ⋅ γ ⋅ B'⋅Nγ ⋅ dγ ⋅ sγ ⋅ iγ ⋅ gγ ⋅ bγ + c ⋅ N c ⋅ dc ⋅ sc ⋅ ic ⋅ gc ⋅ bc + γ ⋅ D ⋅ N q ⋅ d q ⋅ sq ⋅ iq ⋅ g q ⋅ bq
lim 2
Coefficienti di carico limite
π ϕ′
N q = e π⋅tan ϕ′ ⋅ tan 2 +
4 2
N c = (N q − 1)⋅ cot ϕ′
N γ ≅ 2 ⋅ (N q + 1)⋅ tan ϕ ′
N γ ≅ 2 ⋅ (N q − 1)⋅ tan ϕ ′
Fattori correttivi
1
q = ⋅ γ ⋅ B'⋅Nγ ⋅ dγ ⋅ sγ ⋅ iγ ⋅ gγ ⋅ bγ + c ⋅ N c ⋅ dc ⋅ sc ⋅ ic ⋅ g c ⋅ bc + γ ⋅ D ⋅ N q ⋅ d q ⋅ sq ⋅ iq ⋅ g q ⋅ bq
lim 2
Effetto della forma della fondazione
B
qlim = sq N q ⋅ q + sc N c ⋅ c '+ sγ N γ ⋅ γ ⋅
2
Rettangolo di lati B ed L B B Nq B
1+ tan ϕ 1+ 1 − 0 .4
(B < L) L L Nc L
Quadrato, cerchio Nq
1 + tan ϕ 1+ 0.60
(B = L) Nc
Effetto dell’eccentricità del carico
q = γD cos ω
ε
ω
Inclinazione del piano di posa ε (<π/4)
⇒ coefficienti riduttivi bq, bc, bγ
bq = (1 − ε ⋅ tan ϕ )
2
1 − bq
bc = bq −
N c ⋅ tan ϕ
bγ = bq
g q = (1 − tan ω ) ⋅ cos ω
2
1 − gq
gc = gq −
N c ⋅ tan ϕ
gq
g γ = (1 − tan ω ) =
2
cos ω
INFLUENZA DELLA FALDA
γ1
γ2, c’, φ’
γz w + γ ′(B − z w )
γm = =
B
zw<B
zw
qlim =1/2 γ2 B Nγ + c’ Nc + γ1 Nq
CONDIZIONI NON DRENATE
-si assume che la resistenza possa essere espressa in termini di tensioni totali: φ=0 e
c=cu;
-il termine [γ1 D] rappresenta la pressione totale agente alla profondità del piano di
posa;
-la sottospinta non deve essere considerata
Nγ=0
Nc=(2+π)= 5.14
Nq=1
angolo
condizioni peso dell’udv coesione
terreno tensioni d’attrito
drenaggio γ c
ϕ
q⋅B
w0 = ⋅ I1 I 2
Eu
w c = (1 − A ) ⋅ ∫
H ∆σ x
dz + A ⋅ ∫
H ∆σ z ∫ ∆σ x dz ⋅ w + A ⋅ w = β ⋅ w
dz = (1 − A ) ⋅ 0H
0 0 E ed ed ed
E ed ed
∫0 ∆σ dz
z
H
∫
β = (1 − A ) ⋅ H
0
∆σ x dz H H
+ A = f A, , , forma, rigidezza
B D
∫0 ∆σ z dz
A A
β β
Q = qA
q
Pc Pc
Cedimenti terreni a grana grossa:
metodo di Schmertmann
metodo di Burland e Burbridge
FONDAZIONI
3° parte
Cedimenti assoluti, differenziali, distorsioni
2) δ = cedimento differenziale
4) ∆ = inflessione = w - wrigido
5) ∆/L = curvatura
β0 w0
δmax ∆max βmax
wmax
L
Cause e approcci al calcolo dei cedimenti differenziali
sabbie
argille
Danni prodotti da cedimenti e distorsioni
Valori ammissibili di β
Tipo di
Struttura Skempton e Polshin e
danno Meyerhof Bjerrum
McDonald Tokar
(1974) (1957) (1973)
(1956)
Strutture
intelaiate Alle strutture 1/150 1/250 1/200 1/150
e
murature Ai tompagni 1/300 1/500 1/500 1/500
armate
Murature
Cedimento (cm) portanti
Probabilità 2.5 ÷ 5
Strutture
di cedimenti 5 ÷ 10
intelaiate
differenziali 7.5 ÷ 30
Ciminiere,
silos
Pali battuti
- prefabbricati
- gettati in opera
Pali trivellati
- prefabbricati
- gettati in opera
Pali ‘avvitati’:
- a vite
- ad elica continua
In relazione al diametro d:
Franki
Pali trivellati con fanghi bentonitici
circolazione
scavo iniziale getto cls
fango e acqua
installazione tubo estrazione tubo
immissione
posa armatura
fango
scavo iniziale installazione tubo posa armatura getto cls estrazione tubo
con fondello
MICROPALI