1. INTRODUZIONE
Bibbia ee Oriente
Bibbia Oriente LIX, NNN (2017), pp. (2017),
LIX, 271-272-273-274 NNN-NNN pp. 125-141
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ISSN 0006-0585 © Sardini Editrice
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Ancient Christianity, (Studien und Texte zu Antike und Christentum 58), Tübingen 2009,
pp. 1-28; T.J. BURKE, “Social Viewing” of Children in the Childhood Stories of Jesus”, in
ibidem, pp. 29-44.
5 Cfr. p. es. H.C. KEE, “Becoming a Child in the Gospel of Thomas”, in Journal of
Biblical Literature 82 (1963), pp. 307-314; D. PATTE, “Entering the Kingdom like
Children: a Structural Exegesis”, in Society of Biblical Literature Seminar Papers 21
(1982), pp. 371-396; V.K. ROBBINS, “Pronouncement Stories and Jesus’ Blessing of the
Children: a Rhetorical Approach”, in Semeia 29 (1983), pp. 42-74; J.D. CROSSAN,
“Kingdom and Children: a Study in the Aphoristic Tradition”, in Semeia 29 (1983), pp.
75-95.
6 Cfr. M. LELYVELD, Les Logia de la vie dans L’Evangile
l selon Thomas: a la recherche
d’une tradition et d’une redaction, (Nag Hammadi Studies 34), Leiden 1987, pp. 25-32.
7 Cfr. A.D. DE CONICK - J.E. FOSSUM, “Stripped before God: A New Interpretation of
Logion 37 in the Gospel of Thomas”, in Vigiliae Christianae 45 (1991), pp. 132-135.
8 Per conoscere i principali orientamenti della ricerca che riguardano il Vangelo di
Tommaso cfr. Gospel of Thomas Bibliography, Coptic & Greek Texts,
http://agraphos.com/thomas/bibliography/; inoltre per un’ampia bibliografia sull’infanzia
nel mondo antico cfr. Children in the Ancient World and the Early Middle Ages. A
Bibliography, http://uta-fi.academia.edu/VilleVuolanto/Papers/163757/1Children_in_the_
Ancient_World_and_the_Early_Middle_Ages_8th_c._BCE_-_8th_c._CE_
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TEMA
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2.1. I Logia 4 e 22
9 Sul bambino del Logion 4 inteso come una guida spirituale cfr. LELYVELD, Les Logia de
la vie, p. 30; R. MILLER-S.L. DAVIES, The Gospel of Thomas: A Guidebook for Spiritual
Practice, Nashville 2004, p. 41 ss.
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10 Vari studiosi hanno letto nel Logion 4 un esempio della dottrina della singolarità basato
sul ritorno a uno stato primordiale di unità. A questo proposito cfr. S.H. GRIFFITH,
“Asceticism in the Church of Syria: The Hermeneutics of Early Syrian Monasticism”, in
V. Wimbush-R. Valantasis (a cura di), Asceticism, New York 1995, pp. 220-229; A.F.J.
KLIJN, “The “Single One” in the Gospel of Thomas”, in Journal of Biblical Literature 81
(1962), pp. 271-278; J.J. BUCKLEY, Female Fault and Fulfilment in Gnosticism, Chapel
Hill-London 1986, pp. 95-101.
11 Sul tema dell’unità sviluppato nel Logion 22 cfr. BUCKLEY, Female Fault and
Fulfillment, pp. 89-91.
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parte del loro corpo allo stato in cui si trovavano quando avevano
pochi giorni di vita, per riuscire a diventare una cosa sola con la
realtà che li circondava, ovvero dovevano imitare i neonati per
percepire il mondo in modo nuovo, fino al punto di sostituire alla
rappresentazione del mondo maturata in età adulta la realtà del
mondo vissuta al momento della nascita12.
Dunque, in base alle parole di Gesù, poteva entrare nel Regno di
Dio solo la persona che, come un bambino dal corpo appena
formato, emergeva da processi evidentemente complessi, che
comportavano il passaggio dalla duplicità all’unità, ma anche la
convergenza dell’interno verso l’esterno, la trasmutazione del
superiore nell’inferiore e la fusione dei due sessi in un sesso
nuovo13. In sostanza poteva entrare nel Regno di Dio solo chi,
come un neonato, superava gli opposti presenti nella natura
(uomo/donna, interno/esterno, inferiore/superiore) e nella società
(vecchi/giovani, primi/ultimi) e in qualche modo era in grado di
assaporare quella quiete assoluta che poi avrebbe goduto
pienamente nella vita ultraterrena14.
12 Secondo M. ERBETTA (Gli apocrifi del Nuovo Testamento, I/1, Casale Monferrato
1966, p. 268, n. 22), con ogni probabilità, l’immagine che doveva prevalere era quella del
mistero della rigenerazione.
13 Sulla fusione dei due sessi in un sesso nuovo cfr. W.C. TILT, “New Sayings of Jesus in
the Recently Discovered Coptic ‘Gospel of Thomas’”, in Bulletin of the John Rylands
Library 41 (1958-1959), p. 455.
14 Del resto nel Logion 19 (“in paradiso per voi ci sono cinque alberi che non mutano né
l’estate né l’inverno e le loro foglie non cadono mai”) il Regno di Dio veniva raffigurato
come un luogo di quiete assoluta.
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15 In relazione al Logia
Logion 114, comprendiamo che la Maria del Logion
Logion Logia 21 non era la madre di
Gesù, ma era Maria Maddalena. A tale proposito cfr. anche Vangelo di Filippo 32,55.
16 Nell’abbandono dei vestiti alcuni studiosi hanno voluto vedere il rifiuto dei valori
sociali, visto che i vestiti servivano appunto per evidenziare l’appartenenza a una
specifica classe sociale, altri studiosi vi hanno letto un richiamo alla nudità fisica tipico
degli asceti e dei santi nudi dell’antichità e degli inizi del cristianesimo. Su queste due
interpretazioni dell’abbandono dei vestiti cfr. S.J. PATTERSON, The Gospel of Thomas and
Jesus, Polebridge 1993, pp. 127-128; R. VALANTASIS, Il Vangelo di Tommaso. Versione
copta integrale commentata, trad. it. a cura di M. Faccia, Roma 2005, pp. 116-117.
17 Cfr. Logion 4.
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3. FONTI
18 Sul tema della conoscenza, che costituisce il filo conduttore del Vangelo di Tommaso,
cfr. Logion 1 (“Disse egli questo: ‘Chi scoprirà l’interpretazione di queste parole non
gusterà la morte’”).
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Thomas”, in New Testament Studies 31 (1985), pp. 538-539; M. LELYVELD, Les Logia de
la vie, pp. 25-32.
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27 J.-E. MÉNARD, L’Evangile selon Thomas, (Nag Hammadi Studies 5), Leiden 1975, p.
26. Inoltre sui possibili collegamenti tra la setta dei Naasseni e il Vangelo di Tommaso
cfr. E.M.J.M. CORNELIS, “Quelques éléments pour une comparaison entre l’Évangile de
Thomas et la notice d’Hippolyte sur les Naassènes”, in Vigiliae Christianae 15 (1961),
pp. 83-104.
28 Cfr. IPPOLITO, Ref. VI,42,2.
מָקוֹםcfr. G. FILORAMO, Il Dio di Gesù Cristo e i monoteismi, Roma 2003, pp.
29 Sul maqom
140-141.
30 Per esempio nell’Apocrifo di Giovanni 2,2, nell’Apocalisse di Paolo 18,6 e nel
Zostriano 2,9 i bambini rappresentavano gli pneumatici, che ritrovavano con la gnosi il
loro vero essere. Sui bambini intesi come metafora degli pneumatici cfr. G. FILORAMO, Il
risveglio della gnosi ovvero diventare Dio, Bari 1990, p. 52.
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31 Il gesto di calpestare i vestiti indicativo del rifiuto del corpo e della sessualità tipico
della corrente encratita (cfr. G. QUISPEL, “The Gospel of Thomas Revisited”, in B. Barc
[a cura di], Colloque international sur les Textes de Nag Hammadi, [Bibliotheque Copte
de Nag Hammadi Studes 1], Quebec-Louvain 1981, pp. 218-266), si può escludere che
avesse a che vedere con il sacramento del battesimo (cfr. A.F.J. KLIJN, “An Ancient
Syriac Baptismal Liturgy in the Syriac Acts of John”, in Novum Testamentum 6 [1963],
pp. 216-228). Inoltre sulla corrente encratita cfr. G. QUISPEL, “The Study of Encratism: A
Historical Survey”, in U. Bianchi (a cura di), La Tradizione dell’Enkrateia, Atti del
Colloquio Internazionale, Milano 20-23 aprile 1982, Roma 1985, pp. 35-81.
32 Per gli altri testi gnostici che presentano i fedeli nell’atto di calpestare cfr. A.D. DE
CONICK, “Fasting From the World: Encratite Soteriology in the Gospel of Thomas”, in U.
Bianchi (a cura di), The Notion of “Religion” in Comparative Research. Selected
Proceedings of the XVI IAHR Congress, (Roma 3-8 September 1990), Roma 1994, p. 426.
33 T. ZAHN (Geschichte des neutestamentlichen Kanons II/2, Erlangen 1892, p. 634),
sostiene che questo passo vada tradotto: “when ... would come to pass”.
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4. CONCLUSIONE
34 Su questa ipotesi dell’origine siriaca del Vangelo di Tommaso cfr. C. GIANOTTO, “Il
Vangelo secondo Tommaso e il problema storico di Gesù”, in E. Prinzivalli - C.
Gianotto - E. Norelli - M. Pesce, L’enigma Gesù. Fonti e metodi della ricerca storica,
Roma 2008, pp. 84-85.
35 Cfr. J.D. CROSSAN, The Historical Jesus: The Life of a Mediterranean Jewish Peasant,
San Francisco 1991, pp. 266-68.
36 Cfr. M.H. SMITH, “Doing and Undoing the Word: Jesus and the Dialectics of
Christology”, in Forum n.s. 3,2 (2000), pp. 321-356.
37 Sul tema dell’infanzia nel cristianesimo delle origini: A. BENVENUTI PAPI - E.
GIANNARELLI (a cura di), Bambini Santi. Rappresentazioni dell’infanzia e modelli
agiografici, (Sacro/Santo 5), Torino 1991; M.J. BUNGE, The Child in Christian Thought,
Grand Rapids (MI) 2001; O.M. BAKKE, When Children Became People: The Birth of
Childhood in Early Christianity, Minneapolis 2005; J.C. TATE, “Christianity and the
Legal Status of Abandoned Children in the Later Roman Empire”, in Journal of Law and
Religion 24 (2008), 123-141.
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38 Sul tema dell’infanzia nei Vangeli canonici cfr. K. JEONG RAE, “Perché io sono mite e
umile di cuore” (Mt. 11,29). Studio esegetico-teologico sull’umiltà del Messia secondo
Matteo. Dimensione cristologica e risvolti ecclesiologici, Roma 2005.
39 Nei Vangeli canonici l’area semantica relativa ai “bambini” è individuata da cinque
μικρός che ricorre 46 volte, “minimo” (gr. ἐλάχιστος
vocaboli, ovvero: “piccolo” (gr. mikrós), eláchistos),
che si trova 14 volte, “infante” (gr. νήπιος
népios), che si riscontra 15 volte, “bambino” (gr.
παιδίον
paidíon), che ricorre 52 volte, e “ultimo” (gr. éschatos),
ἔσχατος che si trova 52 volte. Ma non c’è
mai esplicito riferimento all’età anagrafica.
40 Cfr. Logion 4.
41 Sul ruolo che riveste l’infanzia nel processo soteriologico delineato dal Vangelo di
Tommaso v. supra n. 9.
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42 Generalmente però a proposito del tema dell’infanzia sono state sottolineate soprattutto
le affinità che esistono tra il Vangelo di Tommaso e i Vangeli canonici (cfr. p. es. J.D.
CROSSAN, Kingdom and Children, pp. 75-95; A.G. VAN AARDE, “Jesus’ Affection
Towards Children and Matthew’s Tale of Two Kings”, in Acta Theologica (2004), pp.
127-146).
43 Nel Vangelo di Tommaso vi sono stati riconosciuti alcuni elementi noti ai sinottici, altri
elementi noti ad altri scritti precedenti e altri elementi ancora sconosciuti. A tale proposito
cfr. Valantasis, Il Vangelo di Tommaso, p. 23.
44 Visto che il manoscritto copto di Khenoboskion contenente il Vangelo di Tommaso è
ascrivibile, secondo l’opinione comune, alla prima metà del II secolo, il Vangelo di
Tommaso può essere posto facilmente molto vicino alle date e ai luoghi di composizione
dei Vangeli canonici. Cfr. U. BIANCHI, Selected Essays on Gnosticism, Dualism and
Mysteriosophy, Leiden 1978, p. 730, n. 1.
45 Ancora oggi gli studiosi sono divisi nella valutazione delle fonti del Vangelo di
Tommaso. Per esempio G. QUISPEL (“L’Evangile selon Thomas et le Diatessaron”, in
Vigiliae Christianae 13 [1959], pp. 87-117; ID., “Some Remarks on the Gospel of
Thomas”, in New Testament Studies 5 [1958-59], pp. 276-290; ID., “The Gospel of
Thomas and the Gospel of the Hebrews”, in New Testament Studies 12 [1966], pp. 371-
382) e B. DEHANDSCHUTTER (“L’Evangile selon Thomas: témoin d’une tradition
prélucanienne?”, in J. Duculot, L’Evangile de Luc. Problèmes littéraires et théologiques.
Mémorial Lucien Cerfaux, Gembloux 1973, pp. 287-297) ipotizzano che ci sia una fonte
comune tra il Vangelo di Tommaso e i Vangeli sinottici, mentre H. SCHÜRMANN (“Das
Thomasevangelium und das lukanische Sondergut”, in Biblische Zeitschrift 7 [1963], pp.
236-260) e J.E. MÉNARD (“La tradition synoptique et l’Évangile selon Thomas”, in F.
Paschke, Überlieferungsgeschichtliche Untersuchungen, Berlin 1981, pp. 411-426)
escludono che nel Vangelo di Tommaso si possano trovare delle fonti indipendenti ai
sinottici.