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Università degli Studi di Cassino

Facoltà di Ingegneria

Lezioni del Corso di


Fondamenti di Metrologia Meccanica
15. Taratura dei Sensori di Temperatura
Università degli Studi di Cassino Corsodei
Taratura di Fondamenti
sensori didiMetrologia Meccanica
temperatura

Taratura
Insieme delle operazioni necessarie alla determinazione della
curva di taratura, e cioè del legame funzionale esistente sotto
specificate condizioni tra l’ingresso e l'uscita del sensore.

La curva di taratura é rappresentabile


graficamente, analiticamente o in
Y

modo tabellare.
Yi + ui

Più in generale si parla anche di Yi


Yi - ui

diagramma di taratura, riferendosi curva di


taratura

all'intera fascia di valori possibili


(fascia di incertezza) a cavallo della
curva di taratura (luogo dei valor Ii I

medi).

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Nel caso specifico della grandezza temperatura per effettuare la taratura é necessario
portare il sensore da tarare ad un assegnato valore di temperatura, definito tramite un
campione riferibile alla Scala Internazionale di Temperatura (ITS-90), e
successivamente misurarne il valore di uscita.
In generale occorre effettuare l’operazione in più punti sperimentali scelti in base al
tipo di sensore ed al tipo di taratura.
Esistono infatti due diversi metodi di taratura dei sensori di temperatura: il metodo ai
punti fissi ed il metodo per confronto, ciascuno dei quali necessita di particolari
apparecchiature e strumenti di taratura.

CAM PIONE PRIMARIO


IMGC / ITS-90

SECONDARI CAM PIONI DI


IMGC I LINEA

CAMP IONI E CAM PIONI DI STRUM ENT I


STRUM ENT I II LINEA

CAMP IONI E STRUM ENT I


STRUM ENT I

STRUM ENT I
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Metodo di taratura ai punti fissi

Un punto fisso in temperatura è di norma un particolare stato termodinamico di


una sostanza pura in cui coesistono più fasi e nel quale gli scambi termici, dovuti
alla non perfetta adiabaticità dei sistemi reali, vengono compensati dai termini di
accumulo dovuti al calore latente di evaporazione o solidificazione, realizzando cosi
un ambiente isotermo ad un valore di temperatura noto.

Il metodo di taratura ai punti fissi consiste nel realizzare in laboratorio i punti fissi
necessari all'interpolazione delle relazioni di funzionamento degli strumenti di misura
nell'intervallo di temperatura di interesse.

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L'ITS-90 stabilisce un ben determinato numero di punti fissi, scelti sulla base,
sia di fattori metrologici, che di considerazioni di carattere economico; punti
suddivisi in primari e secondari a seconda del loro grado di riproducibilità. Il
valore assegnato a questi punti è noto:

 per definizione per quanto concerne il punto triplo dell'acqua

 per gli altri punti i valori vengono assegnati dall'ITS-90 mediante misure
di elevata precisione con termometri termodinamici ed aggiornato di
volta in volta nella Conferenza Generale dei Pesi e delle Misure.

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Si possono distinguere:

punto di solidificazione: stato di coesistenza delle fasi solida e liquida di una


sostanza pura (generalmente un metallo) alla pressione atmosferica (101325
Pa)

punto di ebollizione: stato di coesistenza tra le fasi liquida e gassosa di una


sostanza pura (generalmente un gas bassobollente o l'acqua) ad una assegnata
pressione, scelta, salvo diversa specifica, coincidente con la pressione
atmosferica

punto triplo: stato di coesistenza delle tre fasi, solida liquida e gassosa di una
sostanza pura (per l’acqua corrisponde a 0.01°C a pressione atmosferica)

La realizzazione pratica dei punti fissi si effettua mediante contenitori


adiabatici ed ermetici, detti celle, diverse a seconda del tipo di punto fisso e
della sostanza utilizzata. Particolare attenzione deve essere inoltre prestata
affinché la sostanza termometrica non venga a contatto con il sensore in
taratura, contaminandolo.
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Metodo di taratura per confronto

Il metodo di taratura per confronto consente, a differenza di quello ai punti fissi,


di costruire la caratteristica reale dello strumento per punti.
La taratura consiste infatti nell'associare ad una serie di misure effettuate con lo
strumento campione, una serie effettuata con il trasduttore in prova. Cosa
possibile dal momento che entrambi gli strumenti vengono mantenuti
virtualmente alla stessa temperatura.
Il sistema di taratura consiste quindi di:

 un ambiente termostatato a temperatura regolabile di elevata stabilità ed


uniformità
 uno strumento di misura campione
 un sistema di lettura

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L'ambiente termostatato, differente a seconda dei campi di


temperatura, viene di volta in volta denominato:

 criostato
 bagno termostatico a liquido o a miscela di sali
fusi
 forno a letto fluidizzato
 fornetto a blocco metallico equalizzatore

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Bagno termostatato

E’ costituito da un bagno di fluido mantenuto ad una determinata temperatura


mediante un sistema di riscaldamento o raffreddamento. L'uniformità del bagno
è garantita da appositi fluidi di scambio, caratterizzati da una elevata
diffusività e mantenuti continuamente in agitazione tramite appositi
mescolatori.
Fluidi termostatici:
 acqua deionizzata (t < temperatura di ebollizione)
 oli sintetici non conduttivi (t < temperatura di flash, temperatura alla
quale i vapori del fluido, miscelati con le giuste proporzioni di aria,
si infiammano a contatto diretto e intimo con una fiamma libera 260°C)
 miscele di sali fusi o metalli a basso punto di fusione (ad es. lo
stagno), per elevate temperature (fino a 500-600°C)
 soluzioni di acqua e liquidi anticongelanti (fino a -30°C)
 sostanze con bassa temperatura di solidificazione: alcool denaturato
(fino a -70°C), metanolo (fino a -100°C), pentano o isopentano (fino a -
160°C)
Il fluido deve inoltre soddisfare in tutto l'intervallo di funzionamento del
bagno altre proprietà quali quella di essere un isolante elettrico e di
mantenere nel campo d’uso queste proprietà inalterate.
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Bagno termostatato

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Sistema di lettura
Il sistema di lettura é l'elemento finale del sistema di taratura. Esso
provvede alla trasduzione finale della grandezza di uscita del sensore in
una grandezza numerica. E' possibile suddividere questi strumenti in due
grosse categorie:
strumenti di lettura analogici
strumenti di lettura digitali
I primi sono praticamente gli strumenti tradizionali che provvedono a
seconda dei casi nella misura della grandezza trasdotta dai sensori. Essi
sono, nel caso di termoresistenze, dei ponti di precisione in c.c. o in c.a. con
incertezze inferiori a poche decine di ppm, oppure, nel caso delle
termocoppie, dei potenziometri con incertezze tipiche sino a 0,1 µV.
Gli strumenti di lettura digitali meglio conosciuti come sistemi di
acquisizione dati forniscono in uscita direttamente la grandezza misurata
espressa in codice binario. Per questo motivo essi risultano più flessibili dei
sistemi analogici in quanto possono essere direttamente collegati ad un
sistema elaborativo. 11
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Analisi delle incertezze di taratura

L'incertezza di taratura, nel caso del metodo ai punti fissi, dipende


fondamentalmente dalla riproducibilità dei punti fissi (che nei dispositivi
commerciali risulta circa pari a 0,05°C).
Nel metodo per confronto, l'incertezza dipende essenzialmente dalla
capacità del sistema di taratura di portare e mantenere entrambi gli
strumenti (il campione ed il termometro) alla stessa temperatura, oltre che
dalla incertezza sulla grandezza di riferimento (campione di misura) e
dall'incertezza del sistema di lettura. In ogni modo, pur essendo le
incertezze totali di taratura superiori a quelle del metodo ai punti fissi, esse
soddisfano la gran parte delle richieste e in molti casi raggiungono i limiti
intrinseci dei trasduttori in esame.

Per realizzare la condizione di isotermia nello spazio in cui sono sistemati


gli elementi sensibili e nel tempo necessario alle operazioni di misura é
necessario che il bagno soddisfi le su citate condizioni di uniformità e
stabilità.
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Per migliorare l'uniformità del bagno è necessario prevedere, non solo pareti isolanti
in modo da ridurre i gradienti termici, ma utilizzare appropriati fluidi con una elevata
diffusività, e mantenuti in moto all'interno del bagno in modo da massimizzare gli
scambi termici interni.
E' necessario inoltre tenere in debito conto l'effetto aletta che lo stesso sensore provoca;
inconveniente che può essere minimizzato mantenendo una adeguata profondità di
immersione. In linea di principio risulta conveniente mantenere nelle operazioni di
taratura la stessa profondità di immersione che il sensore deve avere nelle condizioni di
impiego, ma specie per i sensori elettrici di elevato diametro é buona norma posizionare
il sensore in modo che non risenta della temperatura ambiente. Nel campo -100-260°C
è possibile comunque limitare questa incertezza sistematica posizionando i sensori ad
una profondità di circa 20-30 volte il diametro esterno della guaina e verificando la
misura ripetendola ad una profondità di immersione superiore.
Eventuali differenze di temperatura tra sensore ed ambiente di misura possono essere
imputabili, oltre che alle disuniformità del bagno, alle perturbazioni derivanti dallo
stesso sensore; ad esempio nel caso delle termoresistenze e nei termistori può essere
rilevante il fenomeno di autoriscaldamento.

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Stabilità

E’ fondamentalmente delegata al sistema di regolazione e quindi alla sensibilità


e alla prontezza del sensore e dell'intera catena di regolazione.
Per ciascun punto sperimentale é opportuno effettuare un minimo di 5 letture
calcolando poi direttamente il valore medio.
E’ possibile migliorare la stabilità mantenendo una predeterminata sequenza
nelle serie di misura.
Per esempio misurare la temperatura mediante lo standard di riferimento
all'inizio e alla fine di una serie di acquisizione sul sensore sotto test e cioè:
 campione, termometro in prova,..., termometro in prova, campione
oppure in sequenza alternata:

 campione, termometro in prova, campione, termometro in prova, ...

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Incertezza sulla grandezza di riferimento

E’ caratteristica del campione utilizzato ed é deducibile dal certificato di


taratura del campione stesso, oltre che da possibili contributi dovuti alla
deriva a lungo termine.
Ulteriori incertezze possono derivare dalla misura della grandezza trasdotta
dal campione di misura (resistenza, fem, dilatazione termica), dalle grandezze
di influenza (umidità, pressione atmosferica, livelli di disturbo meccanici e
magnetici).
Bisogna considerare che il metodo di interpolazione inevitabilmente porta con
se una incertezza tanto maggiore quanto più piccolo é il numero dei punti di
taratura utilizzati. Una stima di questa può essere ad esempio fatta a partire
dal calcolo dei residui.

Sensori
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la curva caratteristica (f.e.m.-temperatura) di una termocoppia


(Fig.VII.3) è di solito espressa, per sensori industriali, da
polinomi di grado ennesimo del tipo:

E = At + Bt2 + Ct3+ Dt4 + ...

dove i coefficienti A,B,C,D sono caratteristici della coppia di


metalli e del campo di temperatura. I coefficienti delle curve
caratteristiche nominali sono definiti per le termocoppie
normalizzate dalla UNI 7938

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