Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Analisi strategica
e
Processi decisionali
UNA PANORAMICA DELLO STATUS QUO DEGLI ACQUISTI
(Capitolo 2)
I. Leva acquisti
La leva acquisti è un indicatore che stima il grado di deverticalizzazione di una azienda o di
un settore. Permette, quindi, di misurare il peso dei costi di acquisto da fornitori terzi
rapportato al fatturato di un’impresa.
Una riduzione dei costi di acquisto può determinare un miglioramento nel ROI, che equivale
al ROS (return on sales) moltiplicato per AT (assets turn rate).
La strategia acquisti e l’approccio adottato nello stabilire relazioni di fornitura nei diversi
gruppi merceologici, influenza il ROS.
Una riduzione dei costi ha un vantaggio con effetto espansivo sul ROI; effetto che diventa
maggiore quando l’AT è più alto.
È possibile affermare quindi che una riduzione dei costi d’acquisto ha un impatto maggiore
sulla profittabilità in quelle imprese che hanno un livello più elevato di AT.
L’inverso del ROS (1/ROS) fornisce un’indicazione dell’impatto della leva degli acquisti.
Infatti, misura di quanto denaro sarebbe necessario incrementare il fatturato per ottenere sul
margine operativo lo stesso effetto generato dal risparmio dello stesso denaro nel costo
materiali. Quindi più piccolo è il ROS, più grande è il rapporto 1/ROS e più sensibile è l’effetto
leva.
V. Comakership e Codesign
La comakership è un rapporto instaurato tra cliente e fornitore basato su stretti legami
collaborativi che possono riguardare il piano logistico, finanziario e della progettazione.
Tale modello nasce dalle logiche di qualità totale e JIT. Maggiore è la dipendenza dalla
catena di fornitura maggiore sarà l’incentivo a collaborare.
Quando le potenzialità del fornitore non sono solo di tipo produttivo, ma comprendono anche
capacità e know-how progettuale è possibile spingere il rapporto di comakership fino alla
progettazione.
Si cerca di impostare un codesign in cui l’azienda committente traccia il layout del prodotto e
studia quello che è tipico della propria tecnologia, mentre la progettazione di altri moduli viene
demandata ai fornitori. Si ottiene un’ottimizzazione del modulo in quanto designato da chi
detiene il know-how specifico.
Ovviamente la visibilità dell’azienda sui processi del fornitore è garantita nel rispetto della
riservatezza del proprio know-how.
I vantaggi fondamentali sono la consapevolezza delle reciproche potenzialità e la possibilità
di lavorare assieme in una sorta di comakership tecnico-culturale che rispetta le
specializzazioni.
SUPPLY MANAGEMENT DI MATERIALI E SERVIZI INDIRETTI
(Capitolo 9)
I. Acquisti indiretti (MSNP): problematiche
I MSNP vengono acquistati per supportare e facilitare tutte le attività all’interno
dell’organizzazione industriale. Presentano le seguenti caratteristiche:
- Comprendono una vasta gamma di beni acquistati da un ampio numero di fornitori
- Comportano un alto dispendio di tempo dal momento che molti articoli non sono
standardizzati generando una mole di attività operative per il personale acquisti
- Mostrano un alto coinvolgimento dell’utilizzatore finale che induce il processo di
fornitura ad essere diffuso in tutta l’azienda
- Basso livello di attenzione da parte dell’alta direzione, poiché non vengono considerati
dai manager come una necessità se confrontati con gli acquisti diretti. Di conseguenza
non vengono considerati strategici per raggiungere livelli ottimali di efficacia.
In relazioni agli MSNP, possono verificarsi problemi nella gestione della domanda interna.
Infatti, i clienti interni soffrono di razionalità illimitata, quindi è probabile che senza la
sorveglianza di un responsabile acquisti, essi possano prendere decisioni non ottimali per
l’azienda, ma personalmente vantaggiose.
Il problema, chiamato “principale-agente”, si riferisce ai soggetti che hanno lealtà in conflitto.
Sono leali verso l’impresa, ma anche verso sé stessi. Quando queste due lealtà sono in
conflitto, i clienti interni prenderanno decisioni che potranno garantire il loro personale
vantaggio piuttosto che promuovere gli interessi della società.
I clienti interni possono avere preferenze d’acquisto differenti e in conflitto fra di loro, per
questo esistono barriere ad una efficace gestione della domanda interna.
1. Specifiche sovradimensionate: il cliente interno cerca di dimensionare in eccesso
le specifiche del prodotto richiesto, cioè oltre gli standard dei requisiti aziendali
rendendo più costoso il soddisfacimento delle richieste.
2. Definizione precoce delle specifiche di fornitura: accade quando i clienti interni
elaborano un’offerta su un progetto prima che l’azienda abbia avuto l’opportunità
negoziare con il fornitore, vincolando l’azienda a quel fornitore e alla sua proposta.
3. Modifiche frequenti alle specifiche
4. Informazioni non sufficienti sulla domanda interna: induce gli attori della supply
chain a detenere livelli elevati di scorte. Inoltre, l’emissione tardiva di ordini rende
difficile per il fornitore ripianare le attività di produzione e potrebbe portarlo a pagare
un prezzo maggiore per acquistare i propri input.
5. Frammentazione degli acquisti: Accade che prodotti simili vengono acquistati da un
numero elevato di fornitori in ordini di piccole quantità ad intervalli frequenti. Questo
comporta un aumento dei costi del prodotto acquistato.
II. Sesto problema: Maverick buying
Tipologia di acquisto che avviene eludendo le regole fissate dall’organizzazione e by-
passando le competenze dell’ufficio acquisti. Esistono, quindi, dei clienti interni che
acquistano beni e servizi al di fuori delle procedure compatibili con l’obiettivo
dell’ottimizzazione del rapporto qualità-prezzo. Gli acquisti “maverick” hanno l’effetto di
generare una perdita di leva commerciale facendo pagare all’impresa prezzi più alti rispetto
allo standard. Il maverick buying diminuisce il rapporto fra volume e valore deteriorando il
potere contrattuale del buyer.
SCELTE ORGANIZZATIVE NEL SUPPLY MANAGEMENT
(Capitolo 10)
I. Modelli di governance della funzione acquisti
L’organizzazione della funzione acquisti dipende sia dagli obiettivi di fondo che le sono
assegnati nell’ambito della strategia aziendale sia dal contesto competitivo.
La struttura organizzativa degli acquisti definisce l’allocazione del potere sugli acquisti e delle
responsabilità strategiche all’interno della funzione. È possibile individuare 5 strutture di
governance fra le quali le imprese possono scegliere quando organizzano il supply
management.
1. Sourcing centralizzato: tutti i contatti con i principali fornitori sono gestiti da un
“centro aziendale”. Le unità operative non hanno responsabilità di sourcing e non
vengono sempre coinvolti.
2. Sourcing decentralizzato: tutti gli acquisti e i contatti sono gestiti dalle singole unità
di business. Il coordinamento avviene su base volontaria ed informale. L’idea è quella
di minimizzare le spese generali.
3. Struttura federale: consiste in un ufficio acquisti centrale piuttosto snello che fornisce
una infrastruttura d’acquisto comune a tutte le unità di sourcing autonome. Le unità di
business vengono incoraggiate ad utilizzare sistemi messi a punto e forniti dallo staff
centrale.
4. Struttura d’acquisto coordinata: si basa su unità d’acquisto decentrate ubicate nelle
singole unità di business, supportate da un piccolo ufficio acquisti negli headquarters.
Questo staff sovrintende alle strategie d’acquisto e alle questioni d’interesse dell’intera
organizzazione. Il vantaggio di questo modello è che l’azienda riesce a conseguire
economie di scopo, ma non è costretta a sostenere spese generali tipiche delle strutte
centralizzate.
5. Network d’acquisto centre-led: network nel quale hanno luogo iniziative centrali di
sourcing con il supporto di specialisti degli acquisti delle unità locali fortemente
empowered.Il centro spinge sulla standardizzazione dei processi. L’obiettivo dello staff
centrale è quello di facilitare l’attività di networking fra le singole unità locali.
PEOPLE MANAGEMENT NEGLI ACQUISTI
(Capitolo 11)
I. People Management
Il talent management comprende l’insieme delle pratiche messe in atto da un’impresa per
attrarre, sviluppare e trattenere i professionisti qualificati degli acquisti capaci di agire a livello
strategico. Rappresenta il fattore determinante in grado di spiegare l’attenzione rivolta ad un
maggior coinvolgimento del personale alla gestione aziendale.
Pertanto, l’attenzione ai collaboratori è connessa al passaggio dalla visione delle persone
come fattore di produzione ad una visione che considera il dipendente come risorsa portatrice
di professionalità e competenza.
La gestione delle risorse umane comprende tutte le attività finalizzate all’acquisizione e
all’impiego efficace del personale all’interno dell’organizzazione aziendale.