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SOMMARIO Le stagioni della vita in psicosintesi ag. of Marialuea Macchia Gieih La vecchiaia quale frutto dela vita vissuta 1 Roberto Assagiol Per una psicologia i Sabvatore Caruso 4) Mariscara Lavazzan de Biase La psicosintesi delle eta ag. 1 cure di M, Calabro, T. Cavalli . Tregua, F Viglenghi Dror reponsabie eetans false dr ratene ale regitata pret ‘Fibunale Gl Frenoe 8 2073996 al fees Enis Momio DPA 12065 n 1721 52150 France va Gan Domenico 16 © quale dono. pag. evolutiva del'arco vitale aa. Le eta deltuomo pag. {i Vincenzo Liguori Il senso della giovinezza pag. of Sara Cate Forza ragazzi! ag. Tempo dinfanzia pag. Un istituto di tutti ag. RUBRICHE Riflssioni ed esperienze ag. | Letture psicosintetiche pag. Lettere 2 PSICOSINTES! pag. ‘PSIGOSINTES! LE STAGIONI DELLA VITA La metafora delle stagioni @ spesso utilizzata per descrivere ana- 3 | Jogicamente il percorso della vita umana ¢ PSICOSINTESI la pro- pone ai suo/ lettori in chiave psicosintetica. Partendo dalla considerazione che “ogni eta ha in sé caratteri po- sitivi e negativi” e che “é possibile coltivare deliberatamente quelli utili e positivi, ammorbidendo e sfumando quelli meno funzionali e | gradevoli”, la psicosintesi non soltanto incoraggia I'anziano a rie- vocare consapevolmente in sé “i caratteri positivi di tutte le eta 8 | precedenti”, ma propone a tutti di cercare di conoscere ed apprez- 41 | 2are “le caratteristiche delle eta che non si sono ancora raggiunte | biologicamente”, perche “ogni stadio dello svilyppo psicospiritua- le deve essere conosciuto e previsto per essere poi raggiunto, vis- suto e - al momento opportuno - sorpassato’ La vita ripropone ad ogni occasione I'impegno ad evolversi ed es- 13 | so assume caratteristiche differenti a seconda dell’eta. Ma la vita non si improwvisa, essa é “i! prodotto di un fungo allenamento e di 15 | un lavoro interiore compiuto per tempo” ed anche quando “cessa di essere una promessa non cessa di essere un compito”. In que- 17 | stfottica anche la vecchiaia pud divenire “ll periodo pid interessan- te e pid fruttuoso di tutta lesistenza’, in cui 'uomo, elevandosi “al i sopra della materia” e facendo “raccolta e tesoro al tutto il frutto 20 | cosciente delle esperienze vissute’, ‘offre agli altri ed alla vita. La psicosintesi, quale concezione dinamica della vita psichica, “contribuisce a fondare una psicologia evolutiva dell'intero arco 24 | vitale e non solamente dell'infanzia e dell’adolescenza’, una psi- 31 | cologia che, quardando a tutta la vita degli uomini (e, in particola- 32 | re, di quelli pid realizzati), eviti “i rischio di scambiare per la nor- ma cid che é soltanto una degenerazione” ed indichi all'uomo, “in termini di evoluzione, la direzione verso cui muovere’. E come le stagioni, “pur avendo le medesime caratteristiche di fondo, non sono mai uguall a sé stesse”, cosi il concetto di eta psichica, su- perando quello ai eta biologica, chiarisce perché “diverse saranno le manifestazioni delle stagioni per esseri umani a diverso |ivello evolutivo” Nessuna stagione potra essere, dunque, data per “scontata come se fosse un proceso spontaneo", ma sara fondamentale scoprir- ne il senso. E cid @ tanto pid vero per la giovinezza, in cul si va in- | contro a quelle esperienze che potranno far si che “nessuna parte di noi stessi ci rimanga sconosciuta e che nulla possa mai nel fu- turo coglierci di sorpresa ed impreparati’, e per lintanzia, perche “nel bambino c'é gia 'uomo pid di quanto non sembri, e nell’uomo 8, ancora di pil) di quanto non creda, il bambino”. “Le stagioni della vita”, un tema stimolante e coinvolgente che ha suscitato il contributo di motti lettori, tanti da non riuscire ad ospi- tarli tutti, PSICOSINTESI ringrazia tutti ed attende, entro il prossi mo mese di giugno, altr’ artical, elaborati, immagini, proposte, suggerimenti per il numero ai settembre, che sara dedicato a “ll transpersonale nella vita quotidiana’. 2 Gaetano Russo i {Il percorso psicosintetico attraverso la Divina Commedia” conduce Annamaria Finotti Firenze, 23 - 29 luglio 1990 Una proposta esperienziale per vivere il percorso evolutivo allinterno di noi, secondo il modello psicosintetico, in maniera analogica rispetto al per- corso dantesco e con Iutilizzazione dei simboli della Divina Commedia. Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi a ISTITUTO DI PSICOSINTES! - Via S. Domenico, 16 - 50133 Firenze - Tel. 055/578026 Sono pronti gli atti del XIl Congresso Nazionale Xil CONGRESSO a 2 0 NAZIONALE ll pensiero che cambia DI PSICOSINTESI I scienza, arte, religione, societa nella concezione psicosintetica 28, 28, 2DAPRILE - 1° MAGGIO 1960 puoi richiederli presso il tuo Centro o direttamente alflstituto di Psicosintesi eek ee Via S. Domenico, 16 50133 Firenze LE STAGIONI DELLA VITA LE STAGIONI DELLA VITA IN PSICOSINTESI Cue Mesa lca a Oro CL) oleae lee Mcg is Pome ihe seers ie ao Beverley Besmer che ali scrive va per iniziare una didattica, Assagioli rispondendo diceva di sé sil mio corpo ha 85 anni» (1). Be- ssmer affermera di avere, al momen- to, attribuito allimpaccio di una lin- gua straniera insolita modalita espressiva; solo incontrando Assa- gioli si era poi reso conto che lo psi- chiatra italiano parlava perfettamen- te inglese © che la frase usata esprimeva con esattezza la realta: il suo corpo era vecchio, ma la perso: nalita aveva conservato la freschez- za di tratti giovanili, mentre la sag {gezza dello spirito che la abitava era antica. Questa stessa realta pluridi- mensionale & presente in ogni uo- mo: le eta del corpo, della personali- t€ e dello spirito non necessaria- mente coincidono; inottre all'interno di una stessa personalita cossistono aspeiti di eta psichiche differenti E noto che, nella prassi psico- sintotica, la fase dellinventario pre- vede la presa di coscienza di “carat- teristiche che persistono dalle eta Psicologiche del passato: infanzia, adolescenza, gioventd, ecc. La per: sistenza di simi caratteristiche Ci eer CBee ccm Clee ccncme tf PS he esiste... in ogni adulto. Per esempio, alcuni hobbies sono palesemente di questa natura. Molti uomini hanno "hobby dei treni- ni elettrici: cominciano col comprar- ne uno col pretesto di farne dono ai figli, ma poi ci glocano pit: dei loro bambinit Questo non @ sempre negativo, a volte pud avere una funzione util (2) Ogni eta ha in sb “caratteri po- sitivi € negativi 0 - in altro senso - inferiori e superior! come valore psi- cologico e spirituale” (3), ed © pos- sibile coltivare _deliberatamente quelli utili e positivi, ammorbidendo e sfumando quelli meno funzionali e gradevoli Questo fa parte del processo i psicosintesi personale: @ il lavoro interno che ci consente di non farci prendere la mano dall'adolescente Impulsivo che a volte sentiamo in ‘nol, pur utiizzandone il fervore & Ventusiasmo, “Una persona anziana ud consapevolmente rievocare, ri- suscitare, alimentare in s@ | caratteri positivi di tutte le eta precedent, Pub fario usando varie tecniche: immagi- nazione, suggestions, modello ideale, Suck el ME euom luc TMlct 10 affermazione, meditazione ed altre Puo farlo anche aprendosi all'nflus- 50 diretto di persone delle eta pre- cedenti Si potrebbe dire anche di piu. C’e un compito pid difficle ma non impossibile: quello inverso di cerca- re di conoscere, di apprezzare le caratteristiche delle eta che non si sono ancora raggiunte biologica- mente" (3). Questi due compiti si in- trecciano e si integrano nella psico- sintesi delle eta ‘Avere un modello ideale delle stagioni ancora da vivere, delle tap- pe da percorrere @ di importanza fondamentale perché “ogni stadio dallo sviluppo psico-spirituale deve essere conosciuto e previsto per es- sere poi raggiunto, vissuto e - al mo- mento opportuno - sorpassato” (4). E quanto certamente ha fatto lo stesso Assagioli, Se, infatti, colpisce la maturita con cul a'18 anni, nelieta plu! incline ai coinvolgimenti appas- sionati, propone quellideale che avrebbe poi incarnato da vecchio ideale del saggio, ..superiore per- sino a quello del santo”, che consi- ste nel ‘non esser turbato dalle case, ma considerarle sempre dall’alto” (6); se, nel racconti di chi lo ha co- nosciuto, colpisce la freschezza con oul, pid! che ottantenne, si rallegra del collo di velluto del’elegante giacea da camera e della penna avuta in regalo, possiamo immagi- are che tale armonia di qualita di etd psichiche diverse sia frutto, oltre che dell'antica saggezza dello spiri- to che ne abita la personalita, di una riflessione e un allenamento costant. ‘Come, del resto, cl conferma lo soritto del 1943 - Assagioli ha cin- quantacingue anni - “La vecchiaia quale frutto della vita vissuta e quale dono. Quella stagione della vita di cul infelice Leopardi si augurava di evitare “la detestata soglia’@ disegna- ta con trati realistic! da cui @ esente ‘ualsiasi tentativo di edulcorante ott | mismo e di esorcizzante distanza, Della vecchiaia (che ancora si usava chiamare col suo nome, e non, come ogai, “terza eta”) non so- no negate né “le inevitabili imitazio~ ni" né il "grande pericolo di cadere nel'arido egoismo”. Assagioli ci in- dica per un'alternativa LE STAGIONI DELLA VITA ue tanto In tanto tener present ll cosiara a propria et fies, Ser aver una II segreto e duplice: attingendo alle “fresche energie dello spirito eternamente giovane" si possono superare “le innegabilldifficolta fist- che e morali’, inoltre “'uomo maturo si puo sganciare dalleta biologica, cloe non seguime la curva discenden- te, ma awiarsi per una tangente oriz~ zontale, o meglio ancora ascendente” Daltra parte, “e utile di tanto in tanto tener presente alla coscienza la propria eta fisica, ma non consen- tono di rimplanto e con spavento ~ per avere una esatta percezione del punto a cui siamo giunti: una specie i bilancio” (6). “Disidentificarsi dalle _proprie eta blologiche e psicologiche, viver- le come parti da recitare, compiti da assumere e svolgere, ma restando interamente libero” (7) @ comunque segreto per viverle bene. E il con- cetto - base della vita concepita co- me rappresentazione: ogni “atto” & sacro e va vissulo al meglio delle ostre potenzialita, ma “mantenere la propria autocoscienza individuale distinta... dalle parti che via via recitia~ mo sulla scena’ (8) & faccorgimento tecnico che accresce le possibilta | | di sucesso della commedia. Questo non wuol dire che le va- ie stagioni, ¢ il passaggio da una al- Valtra, @ infine il prepararsi “ad altre sfere di esistenza” si svolgeranno sempre senza crisi, ma talicrisi sa~ ranno, came dice letimologia, chiavi di volta a stadi successivi. ‘Ogni pe- riodo della nostra esistenza ha un suo paarticolare campo di lotta e di espe- rienza, e deve servire di preparazione | al successivo, formando cos! la con- | tinuita dellesistenza medesima” (9). a 1) “Discovering the self and the Self” 2) “Princip! e metodi della Pslosintes tera- peutica", pag. 78 3) "La psleosintest delle ota” 4) “Effet del reo @ loro spplicalon! peda- sgosiche™ 5) "Il confit ta fe generazioni «Ia psleo- 8) "La vita come gioco e rappresentaxor LE STAGIONI DELLA VITA LA VECCHIAIA QUALE FRUTTO DELLA VITA aR eM rel ME Lo) CO eR ia Me eo a. affidati, di fronte alla Vita. LE STAGIONI DELLA VITA ia ice avanca st lacia alle spalle tutto cid che la vita poteva offrire, o che ha gia offerto, la maturita e tanto pid la vecchiaia do- ‘urebbe essere tutta una offerta. E al- lora sarebbe bella la vecchiaia. Inve- ce, quando @ ridotta ad un inces- sante, quanto sterile, impianto @ co- sa meschina, priva di interesse, Sapersi elevare al di sopra della materia in via di deteriora mento, quanto pit) possibile far raccolta © tesoro di tutto il frutto cosciente delle esperienze vissute fed offre agli altri e alla vita; far trasparire dal corpo vecchio @ lo- goro la luce interiore: questo a me sembra il compito della vecchiaia, Naturalmente, tale saggezza non pud improwisarsi: non pud ‘essere che il prodotto di un lungo allenamento e di un lavoro interiore ‘compiuto per tempo, di un atteg- giamento spirituale e di una certa dose di comprensione e di amore. La tanto decantata esperienza do- vrebbe dimostrarsi appunto quale amore e saggezza. Allora i giova sentirebbero che Il vecchio non ha Invano vissuto ed andrebbero verso dilui con altrettanto amore, con sete anche, e con vero rispetto. Si giun- gerebbe in tal modo ad unnaturale, fecondo e lieto scambio di energie. Cosi come @ nella maggioran- za dei casi, il culto della vecchiaia si riduce invece, come per tante al- tre cose, a tradizionalismo, formali- smo, materialismo, esteriorita, sen- timentalismo e falsita, La vita procede, non recede: vivere rivolti al passato, in steril rimpianti, 8 come vivere con gli oc- chi rivolli allindietro. Il passalo & passato e non pud e non deve ridi- venire un artificioso presente. Ma bisogna accorgersene in tempo ed avere la volonta, la forza, di cambiare direzione, altrimenti po- co alla volta si rimane sommersi nel proprio inconscio. La vita diviene luna specie di sonnambulismo ed in realta non é piu vita. Questo @ tanto pit: pericoloso se accanto all'assen- za di spiritualita e di saggezza vi & anche la mente chiusa, incolta ed inetta... Bisogna prepararsi una vec- hiaia degna. Cosi come giustamen- te si pensa ad assicurarie una corta agiatezza, una base economica quanto pid possibile sicura, allo stesso modo si dovrebbe pensare ad assicurarle una ricchezza morale tuale con lo scopo non solo © non tanto di goderne, quanto di prodigaria - questo si tradurrebbe in sSerenita e letizia. Infine la vecchiaia @ solo una dalle fasi del periodo terreno ed ha i suoi doveri (e scarsi diritti) come tutte le altre. Bisogna scoprirl efarvi degnamente fronte. idea della “prossima fine” - che & solo fine del corpo - non deve paralizzare questo periodo di esi- | stenza, ma spronare anzi a renderio iI pits possibile fecondo, accettando- ne serenamente le inevitabililimita- zion, spostando il pid possibile dal- esterno allinterno il proprio campo di coscienza e di ativita. Oltre ai do- veri verso gli altri, @ non in minor grado, il vecchio ha dei doveri propri di questa fase della vita, verso se stesso, verso il suo vero se stesso. Quando molti compiti e molti doveri esterni sono stati esauriti e non esi- stono pid per lui, egli deve sapersene staccare interiormente ed accogliere di buon grado le nuove opportunita che la vita gli offre, senza crearsi, col suo atteggiamento emotive e con le sue abitudini, doveri che in realta non ha pid. La vita delf'uomo prossimo al trapasso in altre sfere di esistenza dovrebbe essere preva- lentemente interiore, raccolta in se stessa, distaccata e sempre pit di- staccantes| dalla sfera terrena pur col cuore traboccante di amore, un ‘amore non limitato alla piccola cer- chia det figli, nipoti e pronipoti, ma | esteso, consapevolmente, a tuttl gli uomini, alla Vita. E con tale amore egli dovrebbe addolcire i suoi ultimi anni terreni e prepararsi ed agevo- larsi il passaggio, in tal modo libera- to dallorrore e dalla paura. Vera- mente occorre molto distacco al vecchio, ed in questo & il grande pe- ricolo per lui di cadere invece nell’a- rido_egoismo. Pus, la vecchiaia, essere il pe- riodo pid interessante e pil fruttuo- so di tutta Vesistenza terrena: tutto | sta a rinunclare da un lato, a valoriz- zarlo dall’altro, al frutto della vita vis~ ‘suta precadentemente; distaccarsi LE STAGIONI DELLA VITA senza abbandonare il campo della fotta. Non @ glusto vedere della vec chiaia soltanto le limitazioni che ure esistono a vari livell, perché vi @, accanto ad esse, anche un processo di liberazione di molt! ostacoll, che erano forse necessari sul campo di lotta dei periodi pre- cedenti, ma che ora non esistono pili: passioni, esuberanze,eccesso di attivita volta all’esterno. Ogni pe- | riodo della nostra breve esistenza ha un suo particolare campo di azione e di esperienza ed ognuno deve servire di preparazione al successivo, formando cosl la con- tinuita dellesistenza medesima. Fi- no all'ultimo respiro siamo respon- sabili di come viviamo, dell'uso che facciamo dei “talenti” che ci sono- stati affidati, di fronte alla Vita, bene pensarci_seriamente ed in tempo; questo aiuta a matu- rare, a vivere coscientemente ed a ‘camminare col tempo che inesor bilmente scorre, senza per altro Nutrire nel nostro animo un senso di paura per la tanto temuta vec cchiaia. II modo pi degno e piu effi- cace per superarne le innegabili difficolta, fisiche @ psicologiche, & quello di affrontaria coraggiosa- mente, interiormente bene equi- paggiati cosi da essere in realta pit forti di quelle difficolta, e viverle non immersi in esse ma dominan- dole © controbilanciandole con fre- sche energie dello spirito eterna- mente giovane; questo le rendera sopportabili e qualche volta potra persino eliminarle. Bisogna_ricor- dare a se stessi - specie quando riconoscano in sé dei lati ancora infantili per sviluppi atrofizzati - che Vinfanzia @ passata ed anche la giovinezza ed una prima maturita, ‘@ muoversi col tempo e vedere, se- renamente, in noi stessi se siamo rimasti indietro ¢ qual frutto abbia- mo raccolto dalla vita gia trascor- ss, Altrimenti il tempo ci sopravan- za di troppo non ci si ud rimet- tere in pari. € utile, di tanto in tanto, tener presente alla coscienza la propria eta fisica, non con tono di rimpianto e con spavento, ma per ayere una esatta percezione del punto @ cui siamo giunti: una specie di bilancio. Se si vuole glungere a quella maturité cosciente e saggia di cul Gicevo prima, quella maturita che & tutta un frutto ed una luce, bisogna volere essere vittoriosi, maigrado gli ostacoli che possiamo trovare sulla nostra strada, malgrado la stan- ‘chezza, le talora gravi delusioni, le amarezze, le sofferenze fisiche ec. ‘ed essere coraggiosamente se stes- ssi anche quando le circostanze fan- To di tutto per sommergere e per soffocare. Bisogna che le energie interiori, valorizzate al massimo, so stengano la debolezza del fisico ri- ‘componendo cos! un equilibrio che altrimenti va infrangendosi ad ogni momento, Allo sfiorire esterno, deve dar vigore il frutto cosciente dell'ani- ma desta © operosa, uando la vita cessa di essere tuna promessa non cessa di essere tun compito” @ una verita che si tra- duce in responsabilita verso se stessi e verso la vita. Questo fa si cche la vecchiaia perda la sua tetrag- gine e divenga una benedizione e una luce, un calore vitale rinnovato e fecondo. Dare anche quello che ci stato negato - ritrovario in s® ed of- friro iluminato dalla luce che scatu- risce dallo aver resistito e vinto, mal- grado tutto - bisogna imparare a far- lo, anche se a volte @ difficile ¢ fati- oso. | primi risultati incoraggeranno a procedere, Bisogna che la Vita vinca con- tinuamente e coscientemente sulla materia, la domini quanto pia € pos- sibile. Questo senso di forza - vera forza malgrado la debolezza fisica - fara si che il vecchio si appogal it | meno possibile agli altri, rendendosi, _ eentro | limiti del ragionevole, auto- sufficiente fino a tarda eta, sicuro di 8@, e conquistandosi una letizia che fara spesso mettere in dubbio i suol molti anni fisict | Una vecchiaia, malgrado tutto,- | sorridente @ una benedizione, un in- coraggiamento © un esempio. Naturalmente tutto cid presup- one un orientamento spirituale del- la vita, una fede, una certezza nella ‘sua continuita, nei suoi veri valori Alla. base di tale orientamento dovra esservi soprattutto Amore. a (4 ran 1949) aa ON pane cLay i sen 7 aaa Lind Vs Juomo & stato visto in chiave psico-evolutiva soltanto nell'in- fanzia e nell'adolescenza, Cio si de- ve ad un’errata concezione scienti ca che ha trasposto in un ambito Psicologico le osservazioni della biologia e della fisiologia relative al corpo fisico. In conseguenza I'invec- chiamento dell'uomo & stato ed & vi- sto prevalentemente sotto laspetto ella decadenza corporea e della ri- duzione delle attivita fisiche che Faccompagnano. | limiti di tale visione appaiono evidenti se si considera lo sviluppo come una modificazione dei modi di fare esperionza e del comportamen- to dellndividuo. Questa modifica zione, di fatto, awiene senza interru- zione alcuna per tutta la vita, poiche vi sono esperienze ed avvenimenti che costituiscono occasione di modifica Zione della personalita delndividuo LE STAGIONI DELLA VITA Se oes a ee i ice eu eC ERS rurce Rey ieee iMate ee rca ee Rea ce ere aren tee rrr sn hari eee . 4 qualsiasi eta. Piuttosto che ad una concezione statica 8, quindi, neces- sario tiferirsi ad una concezione di- ‘namica della vita psichica, che con- sente di fondare una psicologia evo- lutiva deltintero arco vitale @ non solamente dell'infanzia e dell'adole- scenza, In ogni et r'uomo deve con- frontarsi con determinati compiti es ssenziali derivanti dallo sviluppo bio. logico, dalla salute, dalla societa in cul vive, dalle sue aspettative © dai suoi valori. Un corretto sviluppo in- | Gividuale presuppone la soluzione positiva di tali confronti per tutto il Periodo che va dalla nascita alla morte. Una ricerca che voglia cono- scere T'uomo dovra allora coglierlo in ogni momento della sua vita onde ccapire in qual modo ha risolto i con- fronti con i suol compiti. | metodi scientifici tradizionali_non sono, perd, adatti a tale scopo perche fondati su criteri prevalentemente quantitativi e statistici applicati a gruppi campione collocati in situa- zion ambientali artificiali ed in con- dizioni di tempo imitate. Acid si aggiunga che se @ rela- | tivamente facile reperire un campio- ne d'indagine omogeneo tra bambini © adolescenti, diventa problematico reperire un analogo campione tra persone adulte e, ancor pid, con- frontarlo con un altro. campione ‘omogeneo. Cosi le indagini sulla ter- za el hanno fin qui trovato il loro piu grande limite nel fatto di essersi rivolte a campioni prelevati presso ospizi o case di cura e cié contribui- sce a spiegare il perche si abbia oggi unimmagine negativa del'anziano. Una ricerca valida dovrebbe uti- lizzare soltanto dati ricavati da indagint longitudinali riguardanti 'evoluzione LE STAGIONI DELLA VITA bagaglio di esperienze che essa | rapporti social legati al lavoro, la rl- porta con sé. A questiimmagine | duzione delle risorse finanziarie e, in ideale si contrappone quella del | conseguenza, T'ulteriore restringi vecchio rimbecilito, pazz0, abietto. | mento della possibilit di tall rappor- In ambedue i casi non ci si deve | ti, sono nella maggior parte del casi reoccupare dell'anziano (nel primo | vissuti dal'anziano come una perdi erché non & necessario, nel secon- | ta della propria identita do perché non lo merita), che risulta | __Cio avviene perché egli non ha cos! emarginato. Con cié si tenta di | sviluppato un'identita adulta ed au- dimenticare che 'anziano é un uo- | tonoma, ma, bens|, derivata dai ruoli ‘mo, con la dignita ed ilimiti di un uo- | che la societa gli ha imposto di reci- mo, ma, soprattutto, si tenta di di- | tare e con cui si é identificato. Poi- menticare che esso é limmagine di | che, inoltre, eta viene soggettiva- cid che noi saremo. mente vissuta in modo astratto, non In ttalia gli ultrasessantenni si | @ accettata dall'interno, ma imposta awiano a costituire il 25% della po- | dall'esterno, e cid spiega le reazior polazione, mentre, per la diminuzio- | spesso risentite di coloro che ne delle nascite e aumento della vi- | sentono chiamare vecchi o i tentativi ta media, il rapporto tra ultrasessan- | di ingannare se stessi e gli altri con tacinquenni e giovani al di sotto dei | l'abbigliamento ed il truco. A volte, 16 anni é gia di 1 ad 1 (cent'anni ad- | invece, la vecchiaia viene assunta dietro era di 1 a 7). Il gran parlare | deliberatamente perche il ruolo di che si fa del problema della terza | ammalato © di debole da un certo eta non @, perd, motivato da esigen- | conforto a chi ha perduto ogni ruolo, ze di qualita dolla vita umana, ma da E comprensibile che in una so- esigenze quantitative. Gli anziani | cieta che ostacola lo sviluppo del- ‘sono visti come un potenziale fattore | individuo si arrivi alla vecchiaia im- dinflazione (consumano ma non | preparati ad affrontarla, ma 'uomo producono), un intralcio all'organiz- | ha anche una responsablité indivi- zazione sanitaria, un peso ed un | duale e deve rispondere a se stesso ingombro per le famiglie ed @ owvio | della propria vita. Gli ostacoll esterni che in una societé finalizzata | sono delle prove da superare e non esclusivamente alla produzione ed | gia delle scuse al fallimento; le si- al consumo di beni materiali la vec- | tuazioni problematiche e conflittuali cchiala non abbia un senso, tranne | sono negli individui normali (non pa~ cche per le industrie di prodotti spe- | tologici) potenzialmente costruttve. cializzati. Bisogna, allora, riconosce- | Poiche la vita dell'uomo non si con- re che una societa in cui ultima | clude con la vecchiaia ma con la parte della vita dellindividuo non ha | morte, la terza eta & un periodo ric- | di ciascun soggetto esaminato per | un senso ha totalmente fallito i suoi | co di possibilita evolutive quanto lo tutto arco della sua vita e, onde evi- | scopi, poiché in essa non trova sen- | sono stati (se lo sono stati) | periodi tare il rischio di scambiare per la | so neppure tutta la vita precedente. | precedent. Se, perd, questa spinta norma cié che é soltanto una dege- Ma sarebbe assolutamente uni- | evolutiva @ mancata e cl sie limitati nerazione e di non riuscire a vedere, | laterale attribuire ogni responsabili- | ad attingere a centri esterni, quando in termini di evoluzione, la direzione | ta alla societa e negarne qualsiasi | questi ineluttabilmente sono sottratti verso cui muovere, dovrebbe quar- | agli individui. Ci che veramente | all'individuo, la possibilita di vivere dare non gia ai derelit, ma agli uo- | conta non @ Il punto di vista esterio- | sembra scomparire, mini pia realizzati Fe ma quello interiore e se lindivi- | _E questa una chiara indicazione Non si vuole con cid negare | duo soccombe allimmagine che | che la vita non si improwisa, ma si coho la realt della senescenza é og- | della vecchiaia impone la societa @ | costruisce, Un uomo che ha ‘il pro- gi, come in altri tempi, anche una | perché gli manca dentro un punto di | gatto di progredire si stacca dal realté di emarginazione, abbandono, | osservazione da cui interpretarla. | passalo e guarda al futuro, vivendo sofferenza, al di la dei luoghi comuni | Dicendo questo non si sottovaluta | nel presente. Nel bimbo appena na- e delle immagini stereotipe dell'uo- | limportanza del potere condizio- | to é gia presente l'adolescente, I'a— mo anziano che, fin dall'infanzia, la | nante della societa sull'individuo | dulto, 'anziano che egli sara. La se- societa ci propone con il proposito | medio, che perd, abdicando alla sua | nescenza comincia con la nascita di porlo anche idealmente al di fuori | responsabilita personale in favore di | perché levoluzione non fa salti e della vita di tutti i giorni. Sono, ad | un’entita che lo trascende, contri- | non si arresta, Puo essere, € vero, esempio, esaltate la serenita della | buisce a crearia ed a mantenerla in | dimenticata (e con oid rallentata a ll- vecchiaia - derivante dall'assopi- | vita. vello individuale), ma Timpegno ri- mento delle passioni -, la saggezza Limprowiso passaggio dall'at- | mane ¢ la vita ce lo ripropone in che 'accompagna, Tinestimabile | tivita allinattivita, Vinterruzione dei | ogni occasione: la terza eta @ una di LE STAGIONI DELLA VITA queste, Anctvessa obbediace alle Tegal di cooperazions, organzzazio- ne regolano tua fa vita ledono di assecondare a nostra natura pu vera e piu proforda, pretendono one le noste capaci non sano per dabolezza, lormaconto O per qualsas!alva ragione negate. Sollanto coloro che avranno at- tuato Te loro potonsialt erealzzato ilore destino, tenderanno alunite allinegrazione dentro di se Manife- Steranno, coe, una crescita inteiore indipendente da fatoriestera, che mon cessa e non si arresta per aleun motive. Saranno indipendents daai at, quind, meno ansios! ed ost, perche la fonte delle loro azioni non 27a una reazione alfambiente ester- ‘no, ma intema ad essi,Non sfuggiran- noperquestoai confit ma sarannotn grado ai risclver da sole, parades Saimente, non saranno preaccupal sb ma ncental sul problemi del mon- | do, Quest uomini continueranng ad essere creat fino alla mort. YOGA BIOPSICOSINTES! Le VIE DELL’AUTO- REALIZZAZIONE CONSULTORIO GAR CENTRO DI FIRENZE Via San Domenico, 16 - Firenze Negi ultimi decenni @ stato espresso in molt! modi il bisogno di un nuovo Yoga. Uno Yoga che conduca allo stesso eterno fine degli Yoga del passato, ma le cul formulazio- rie metodi pratici si adattino alla mentalita, a bisogni del uomo af ogi ed alle condi- zioni esistentl nella nostra Civil Occidentale". (Roberto Assagioli) — lunedi - ore 14-16 @ 17-19 = venerdi - ore 16-18 © 19-21 — mercoledi - ore 10-12 © 18-20 = sabato - ore 10-12 «lL CORPO NELL'INTERAZIONE FAMILIARE> 25-26-27 maggio 1990 mito ds Massine Rossel © Ansa Balin Seminario residenzial Firenze - «Villa | Cancelli - Via Incontr, 21 - dalle ore 19 del venerdi alle ore 13 della, domenica - max 16 partecipanti. Con iserizione. Esistono modi e ritmi diversi per ogni persona, per realizzare se stessa attraverso i! viaggio della vita, nel dispiegarsi delle proprie potenzialit. Sono questi i percorsi di una psicosintesi transpersonale delineati attraverso sette modalita principall legate ad al- tretianti tipologie umane. da mercoledi 4 aprile al 23 maggio 1990 - ore 20 - max 90 parteci urata di ogni incontro: tre ore. Con iscrizione. corecn 02 vacer nti - sette Incontri La presenza de! Consultorio nel Centro ai Firenze ha un'azione ai accoglimento e di orientamento, secondo le necessita del caso. Dopo un incontro iniziale gratuito, vengono offerte per bambini, adolescenti ed adult, le seguenti prestazioni: — Psicodiagnostica (test, colloqui — Massaggio © massaggio zonale. | consulenza grafologica). = Training autogeno. | = Counseling e psicoterapia breve. = Preparazione al parto naturale. | = Consulenza educativa e scolastica ~ Ginnastica dolce. | ¢@ stagioni ci pariano di ciclicit, di_un processo che va inteso non come un cerchio chiuso ma co- me una spirale, perché il pianeta terra nel suo girare intorno al sole (e cio provoca le stagioni) non ripassa due volte per Io stesso punto ma se- ue il cammino del sole, che si spo- sta nella galassia, Per analogia le stagioni della nostra vita si ripetono questo vale sia allinterno di questa nostra esi- cul la ciclicité stagionale si ripete piu volte (nascono, matura- atteggiamenti, ruali, stati di coscien- za, ec), sia’ nel nostro proiettarci nel passato e nel futuro intuendo 0 immaginando altre esistenze Possiamo definire quattro gran- di eta nella vita doliessere umano. La primavera corrisponde alla fase infantile, adolescenziale e di prima giovinezza (circa da 0a 21 ‘anni 0 poco oltre). E eta delespe- sienza, caratterizzata da forti ener- gie, inizialmente indeterminate, che vanno esercitate, alienate, formate attraverso mille esperienze. E Veta in | | tica, attraverso le esperienze. | LE STAGIONI DELLA VITA Cm mele Te etme ji-ogni fase umana e CCC ME Socedgse ‘cui slimpara: es. a camminare, par- lare, pensare, relazionarsi, amare, lavorare... In termini psicosintetici & Feta in cui si comincia a conoscere | e ad allenare lo strumento - la per- sonalita - nei suoi aspettifisici-emo- tivi-mentall, Nella triplicité della me- todologia psicosintetica “conoscersi possedersi trasformarsi’, @ il tempo del conoscers/,, In maniera pragma- estate corrisponde alla fase adulta-giovinezza (circa dai 21 ai 42 anni). E feta del consolidamento, ca- raiterizzata da scolte pid definitive: I lavoro, la famiglia, gli amici, il tempo libero. E il passaggio dalle tante esperienze ad alcune esperienze specifiche. In questo periodo ali ele- menti della personalita tendono ad aggregarsi e a coordinarsi intorno a nuclei principali, che possono esse- re ruoli sociali, interessi preminenti, caratteristiche dominanti oppure Vio psicosintetico, il centro della co- Scienza. E il momento della psico- sintesi personale per chi ne ha Veta | psichica, dellorganizzazione del biopsichismo intorno ad un centro, | Ne nasce un senso di stabilita, di re- lativa coerenza, che @ conformismo, sse il centro di coscienza é un lo so- ciale, 0 vera padronanza se il centro | & To psicosintetico. All'estraversio- ne del periodo precedente segue in questo un bilanciamento di estra € intra versione e pertanto un maggio- re equilibrio. Nella triplicita psicosin- tetica @ il possedersi: 'emergere Il consolidarsi dello ¢ della volonta. L’autunno corrisponde alla ma- turita (dai 42 ai 63 anni). E eta del- Vutilizzazione 0 della contribuzione. Lindividuo gia affermato e formato, ‘con una personalita coerente, da i suoi frutti materiali o spirituali, con- tribuisce alla societa e al suo tempo in bene o in male. E il maturarsi dei talenti. E pili facilmente il tempo del contatto col senso della propria par- tecipazione alla vita e, se lo consen- te l'eta psichica, di un piu intenso la~ voro transpersonale. Comincia, in- fatti, 0 continua con pid possibilita | realizzative la psicosintesi transper- sonale. E la fase della trasformazio- ne, del cambiamento 0 raffinamento Gi forme per esprimere meglio la propria qualita interiore: la nota del- anima, Puo essere pertanto tempo di crisi e di ricerca Linverno corrisponde alla vec- chiezza (dai 63 in pol). l'eta della essenzializzazione, del distillare dalle proprie esperienze l'essenza e della ‘conseguente saggezza. E un lavora- re dietro le quinte, nel silenzio, E una interiorizzazione maggiore che ‘si manifesta all'esterno come radio- sita certa e silente, punto di riferi- mento, seme del futuro. Conoscersi possedersi trasformarsi coesistono Su una voluta pill alta della spirale, | oltre il tempo-spazio dell'uomo co- mune, con un senso di eternita e di universalita. Se il processo non & stato di evoluzione cosciente, i semi prodotti saranno aspri, l'essenzializ~ zazione sara indurimento e cristal lizzazione. La metafora delle stagioni & analogica e suggestiva. Le stagioni continuano incessantemente. Pur avendo le medesime caratteristiche i fondo, non sono mai uguali a se stesse. Ci sono anticipi o ritardi. At- traversa le eta dell'uomo il concetto di eta psichica. Diverse saranno le ‘manifestazioni delle stagioni per es- seri umani a diverso livello evolutivo. | "1 IL SENSO DELLA GIOVINEZZA di Sara Catto - Ww PMU UIs ielg ie) eee ene N cS emi Mcenc cy ‘ome @ duro essere giovane in tun modo come il nostro! Un mondo che ha perso il senso delt’o- nore, della lealt&, della fedelta, un mondo senza fede né principi, senza ero né maghi, senza cielo né terra. La lotta per non soccombere @ spie- tala, mentre, a mia insaputa, sono subdolamente sofocata da velenos- sissimi gas che mi inebriano con il loro sublime aroma, con il loro esta- tico profumo! Vi sono momenti in cul mi pare umanamente impossibile riuscire a resistere ad un mondo che ci vuole tutti uguali, uniformi {tutti aridamente schiacctatl ad un li- vello ben inferiore alle nostre possi bilita; un mondo che fa di tutto per uccidere il principio della gerarchia LE STAGION! DELLA VITA rs ft g es fit feieiaiale e fe che uccide, di conseguenza, la possibilita di nobilitare se stessi nol massimo compimento del proprio compito, che @ diverso da quello di chiunque altro. Come @ difficile vive- re in un mondo in cui nemmeno le fiabe offrono pid un accesso. ai mond fantastici delle vette che 'A- imo umano pud conquistare. Si, il nostro mondo 6 una tetra © sublime gabbia d’oro. E quanto @ seducente vivere in tun mondo che, suo malgrado, pro- prio grazie alla sua aridité ed incon- sistenza, t! offre Fopportunita, ti ob- bliga - 8¢ il tuo spirito vuol sopravvi- vere - a dare il massimo di te stesso, a raddoppiare i tuoi talenti, a spre- mere la tua esistenza fino all'ulima goccia. E bene che tu lo sappia: de- Vi fare tutto da solo. E cosi circondata dal fuoco, mio ardente amante e illuminato maestro, scopro ogni giorno che 'A- more e la Morte, le gioie e i dolori mi costringono a danzare con loro af- finche la mia volonta si potenzi, | miei moventi divengano pid puri e la mia coscienza, immergendosi ora nell'nferno ora nel Paradiso, rag- giunga_quell’equilibrio che & figlio della Saggezza, Ed ora, parlando della mia gio- vinezza, posso dire: non & per me quelleta spensierata fatta di svago e divertimenti, di assenza di pensieri e preoccupazioni che viene invece di- pinta nei ricordi di molti, Per me - @ 0 di non essere la sola - @ Iniziata presto nella vita la battaglia; ma non mi rammarico di niente, né di pre- ssunti anni "sfiorti, né di anni spen- sierati mai vissuti, E anzi mi chiedo: come si pud essere spensierati? ‘Spensierato @ solo il folle oppure chi non ha ancora iniziato a vivere o chi vviha gia rinunciato. Per questo non cederei un anno di battaglia in cam- bio di un’ora di spensieratezzal Cuomo @ come la fiamma di un camino: risucchiata verso alto dal- Varia che la tiene in vita e pure impos- sibiltata ad abbandonare la legna cche la nutre. E, per un lungo periodo, in questa continua tensione, brucia. Questo @ per me il senso della glovinezza: vivere, vivere, vivere, ma non in modo sfrenato, né casuale, ‘né tantomeno convenzionale, quan- to piuttosto andando incontro a quelle esperienze che taranno che nessuna parte di noi stessi ci ri manga sconosciuta e che nulla pos- sa mai nel futuro coglierci di sorpre- sa od impreparati. In questo sta la difficolta di amministrare il tempo di questa stagione della vita che viene invece spesso trascurata, data in un certo senso per scontata come se fosse un proceso “spontaneo”, qua- si biologico, come Ii crescere in peso © in statura. Il tempo nella nostra dimensio- ne terrena - si sa - @ prezioso per- che & cost limitato © soprattutto per- cche una volta andato non ritorna pit, E allora, quando la giovinezza sara diventata il nostro passato, avr senso pensare che Il nostro presente non ne sia stato in parte determinato? o Pen t aiN AMT MSE: giovani, i ragazzi, generalmen- te vengono visti dalla maggior parte degli “adulti" come dei “ribelli” © dei “fannulloni" 0, ancor peggio, degli “stupidi" che non capiscono niente € che sono convinti di aver Ccapito tutto, Ar, all’opposto, Ii idea lizzano e considerano la “gloventi ‘come un'eta “beata” facendone cost Un mito da ricordare con nostalgica malinconia nelle eta successive, Al- tri ancora identificano la giovinezza con il corpo fisico per cui tentano disperatamente di restare “giovani” esteriormente, menire altri cercano di restare giovani almeno nello “spi- rito” ma riferendosi, in realta, solo all'aspetto emotivo-sentimentale. Al- tri, infine, trascurano del tutto la questions, Certo, tutto old contiene qual- cche parte di verita, ma inquadrata in un’ottica limitata © unilaterale Se, infatti, osserviamo i giovani con magglore obiettivita © profondi- ta e cerchiamo di empatizzare vera- | mente la fro stuazione,seopriamo LE STAGIONI DELLA VITA ‘che non @ una delle pi semplici, | sono da prendere in considerazi che presenta aspetti vari, articolati ¢ diversificati. Infatti é ricca di poten- zialita ma anche di contrasti, di spe- ranza ma anche di pessimismo e di- sperazione, di possibilita e di impo- tenze, di “incoscienza” ma anche di ‘grandi consapevolezze. Cos! possiamo scoprire che i “ribelli" spesso potrebbero non ave- re altro modo per svincolarsi da ge- ritori troppo oppressivi o di farsi lar- {90 in una societa troppo competitiva materialistica; potrebbero non vere altro modo per attirare l'atton- zione di genitori troppo impegnatt nella “lotta per il successo” 0 troppo preoccupati a “guadagnarsi da vive- re". E lo stesso si potrebbe dire det “fannulloni": possono essere solo modi opposti di reagire alla stessa situazione. Con questo non si vuol far rica~ dere il problema tutto sui genitori colpevolizzandoli e ritenendoli total- mente responsabili del modo di es- sere dei loro figli Molt altri fattort ne: da quello sociale alle caratte stiche tipologiche e storiche indi duali, tanto per indicarne alouni. Ma | non @ neanche giusto né esatto col- pevolizzare acriticamente i giovani, ne tanto meno superficiaimente idealizzart. Quello che @ auspicabile @ in imo luogo la ricerca di un attes giamento sereno, amorevole, obietti- vo © comprensivo verso ogni evento e situazione della vita e da parte di ogni essere umano, indipendente- mente dal ruolo, dait'eta @ da ogni altra condizione, ed in secondo Iuo- g0 la ricerca di cio che pud essere utile fare. E cio si pud ottenere lavorando su se stessi, impegnandosi nella co- noscenza © comprensione di sé ¢ degli altri, scoprendo e preparando se stessi per quindi evolversi se- guendo la propria via. Per questo tra [tanti aspetti e problemi dei giovani, tra | tant! tipi di giovani, vorrei rivol- gere lattenzione a quelli che non cercano clamori o applausi, a tutti quel giovani che pur nell'incertezza @ spesso nella derisione degli altri {anche di familiar! ed amici), cerca- ho e continuano a cercare se stessi. E necessario aiutare coloro che anche fra mille dubbi e peripezie, tra speranze e disillusioni, persistono e si sforzano di trovare la giusta dire zione. A costoro bisogna dire: ab- biate coraggio, persistete, fidatevi di voi stessi, continuate a cercare. Su- perate i dubbi, mantenete la direzio- ne che sentite giusta; non preocou- patevi di sbagliare. Gli errori sono inevitabili estrada facendo si cor- reggeranno e nell'errore apparente prima stuggiva. Certo @ difficile. Intorno te voci assordano, i consigli confondono ed iWconforto, quando c's, spesso 6 su- perficiale © ingenuo. Parrebbe piu facile adattarsi, ascoltare e subire clo che molti dicono con grande convinzione ma che si sente pero vwuoto e privo di significato. Ma que- sto vorrebbe dire tradire se stessi sarebbe come morire, arrendersi Certo @ giusto studiare, lavora- re, sposarsi, sistemarsi.. ma dopo? E a quale costo si pud fare cio che rion si sente vero? E allora? Sareb- be facile anche ribellarsi a tutto cid, rifiulare tutto, distruggere tutto, fug- gire o diventare troppo impulsivi, resuntuosi e insensibili.. e dopo? Forse questo ci porterebbe meglio a essere nol stessi? La difficile, ardua ma semplice e aurea via di mezzo 6 quella da se- Quire: un po’ di ribellione e un po’ di sottomissione; un po’ di distruzione @ un po' di costruzione. E su tutto un pizzico di creativita per cercare una ‘modalita che integri armonicamente le varie possibilita. Bisogna misurarsi, provarsi, trovare i proprio punto di equilibrio nellesperienza della vita, Individua- re e rafforzare il proprio centro © punto di riferimento, persistendo nella ricerca con coraggio e fiducia. Bisogna essere come leoni, ma mantenere il cuore puro @ aspirare a librarsi nell'aria con Yaudacia del'a- quila e la leggerezza di una farfalla Accettare gli opposti © cercare I'e- quilibrio e la sintesi, Guardare den- tro di noi. Cercare quelli come noi. vere fiducla di trovarli cercandolt nei posti giusti perché potrebbero 14) si potra scorgere un significato che | LE STAGIONI DELLA VITA E gluse saoree,, ma ope? lavorare magari nel silenzio ¢ in di- sparte. Bisogna saperli riconoscere senza preoccuparsi di correre qual- che rischio 0 di sbagliare, aspettan- do fiduciosi che le cose sichiarisca- no progressivamente. Ma non giudi- care troppo duramente coloro che si sentono diversi 0 oppost ‘Alcuni giovani sono fort, audaci ¢ sicuri di sé, ma applicano queste qualita per competere e sopratfare ali altri, non per alutarll. Costoro do~ vrebbero ricercare la simpatia verso
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