Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
1. LA LIBERA PROFESSIONE
2. LE TARIFFE PROFESSIONALI
3. I LAVORI PUBBLICI
LA LIBERA PROFESSIONE
libero professionista:
colui che esercita la professione ai sensi del codice civile
professione intellettuale
CODICE CIVILE
CODICE PENALE
La Responsabilità Penale
In due articoli si può avere una forte indicazione sul livello di responsabilità che
può essere imputata all’Ingegnere. L’Art. 449 c.p.: Chiunque, al di fuori delle
ipotesi previste nel secondo comma dell'articolo 423-bis, cagiona per colpa un
incendio o un altro disastro preveduto dal capo primo di questo titolo, è punito
con la reclusione da uno a cinque anni. La pena è raddoppiata se si tratta di
disastro ferroviario o di
naufragio o di sommersione di una nave adibita a trasporto di persone o di
caduta di un aeromobile adibito a trasporto di persone;
l’Art. 676 c.p.:
CODICE CIVILE
Libro Quinto: Del lavoro
Titolo III: Del lavoro autonomo
Capo I: Disposizioni generali
RESPONSABILITÀ
OBBLIGAZIONE DEL PROFESSIONISTA:
“obbligazioni di mezzo” oppure “obbligazioni di risultato” ??????????
La Corte di Cassazione Civile ha sottolineato che
le obbligazioni inerenti all’esercizio di un’attività professionale sono, di regola,
obbligazioni di mezzo e non di risultato, in quanto un professionista assumendo
l’incarico si impegna a prestare la propria opera per raggiungere il risultato
desiderato, ma non a conseguirlo.
Il codice civile in vigore, datato 1942, diversamente dal suo predecessore del
1865 (ispirato al codice napoleonico), non disciplina in modo specifico la
responsabilità del progettista.
L’INCARICO
1. Oggetto dell’incarico
2. Specifica delle prestazioni svolte
3. Tempi di espletamento incarico, tempi e modalità di consegna
4. Quantificazione dei compensi per prestazioni e delle spese
5. Modalità di pagamento (acconti, saldo)
6. Penali per ritardata consegna
7. Clausole di recesso
8. Altre condizioni particolari
9. Foro competente
LE SOCIETÀ DI INGEGNERIA
Le inevitabili limitazioni dello studio associato specie nella progettazione e nella
esecuzione di opere notevoli e complesse, hanno facilitato il sorgere di Società
di ingegneria nonostante il divieto della citata legge n. 1815/1939.
La progressiva affermazione delle società di ingegneria, particolarmente nel
settore degli incarichi pubblici, ha dato luogo ad una attiva opposizione da
parte degli Ordini e dei Consigli Nazionali degli Ingegneri e degli Architetti. Tale
resistenza si è attenuata con l’introduzione dell’obbligo che le Società di
Ingegneria debbano essere governate e costituite prevalentemente da
professionisti e che debba essere esclusa la realizzazione delle opere progettate.
In merito alla situazione attuale delle società di ingegneria si segnala:
• l'eliminazione, avvenuta in base all'art. 24 della legge n. 266/1997, del
divieto di costituzione di società professionali, divieto già previsto dalla
legge n. 1815/1939;
• la previsione dell'art. 17 della legge n. 109/1994 e n. 216/1995, come
modificato dalla Merloni ter di affidamento di incarichi da parie di Enti
Pubblici a Società di ingegneria come di società di capitali, di possedere i
requisiti specificati nel regolamento di attuazione.
RAGGRUPPAMENTI TEMPORANEI
Costituiti dai soggetti di cui alle lettere
d) - liberi professionisti,
e) – società di professionisti
f) – società di ingegneria,
ai quali si applicano le disposizioni di cui all'articolo 37 in quanto compatibili;
Per gli Enti Pubblici l'affidamento degli incarichi avviene sempre in forma scritta
per delibera.
Per le opere pubbliche in particolare si elabora e sottoscrive un disciplinare di
incarico di cui non è stato predisposto uno schema fisso e vincolante.
Gli incarichi possono essere affidati da Enti pubblici, per i quali valgono anche
altre norme particolari, e da Committenti privati (Società o singoli) e possono
essere affidati a:
• professionisti singoli;
• professionisti in associazioni professionali;
• professionisti in società di ingegneria.
L'affidamento di incarichi di progettazione da parte di Enti pubblici è
regolamentato dalle leggi n. 109/1994 e n. 216/1995 come modificate dalla
Merloni ter.
Società di Ingegneria.
Anche le Società di Ingegneria sono tenute ad applicare e versare all’Inarcassa
il contributo integrativo cioè la maggiorazione del 2% sui corrispettivi relativi
all'attività professionale.
Come previsto per i professionisti in regime individuale, il contributo integrativo
non si applica agli importi fatturati per collaborazioni tra società di ingegneria,
tra società di ingegneria e società di professionisti, tra società di ingegneria e
studi associati o professionisti individuali.
Comunicazioni obbligatorie.
Tutti gli Ingegneri iscritti all’albo compresi gli Ingegneri con partita IVA e non
iscritti all’Inarcassa, entro il 31 agosto devono comunicare all'ente l'ammontare
del loro reddito professionale.
Anche le Società di Ingegneria devono comunicare all’Inarcassa il volume di
affari e la quota parte derivante da attività professionale assoggettabile al
contributo integrativo.
LE TARIFFE PROFESSIONALI
IV Impianti elettrici.
VI Ferrovie e strade.
D.M. 4 Aprile 2001 - TABELLA B3.2 - ONORARIO RELATIVO AI RILIEVI DEI MANUFATTI
e) Particolari
costruttivi e 0,15 0,20 0,04 0,08 0,05 0,08 0,10 0,15 0,12 0,20
decorativi
f) Capitolati e
0,03 0,03 0,05 0,10 0,10 — 0,08 0,10 0,10 0,10
contratti
g) Direzione
0,25 0,20 0,35 0,15 0,20 0,15 0,25 0,30 0,25 0,20
lavori
h) Prove di
— — — — — 0,12 — — — —
officina
i) Assistenza al
0,03 0,02 0,03 0,15 0,20 0,13 0,05 0,05 0,05 0,10
collaudo
l) Liquidazione 0,07 0,05 0,07 0,05 0,10 — 0,15 0,15 0,15 0,05
I LAVORI PUBBLICI
Legge 11 febbraio 1994, n. 109 - La nuova legge quadro in materia di lavori
pubblici (abrogata dall'articolo 256 del decreto legislativo n. 163 del 2006)
Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 Codice dei contratti pubblici relativi a
lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 004/17/CE e 2004/18/CE
(G.U. n. 100 del 2 maggio 2006) ed aggiornato con le modifiche introdotte dal
D.L. 12 maggio 2006, n. 173, dal Decreto legislativo 26 gennaio 2007 n. 6, dal
Decreto legislativo 31.07.2007 n. 113 e dal Decreto Legislativo 11 settembre 2008,
n. 152.
Legge Regionale 31/05/2002 n. 014 Disciplina organica dei Lavori Pubblici
Legge Regionale 25/05/2006 n. 9 Disposizioni per l’adempimento degli obblighi
della Regione FVG derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità Europee
Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 Codice dei contratti pubblici relativi a
lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 004/17/CE e 2004/18/CE
(G.U. n. 100 del 2 maggio 2006) e succ. agg.ti
Capo IV - Progettazione e concorsi di progettazione
Sezione I - Progettazione interna ed esterna - livelli della progettazione
Art. 90. Progettazione interna ed esterna alle amministrazioni aggiudicatrici in
materia di lavori pubblici
(artt. 17 e 18, legge n. 109/1994)
1. Le prestazioni relative alla progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva di
lavori, nonché alla direzione dei lavori e agli incarichi di supporto tecnico-
amministrativo alle attività del responsabile del procedimento e del dirigente
competente alla formazione del programma triennale dei lavori pubblici sono
espletate:
a) dagli uffici tecnici delle stazioni appaltanti;
Art. 90
6. Le amministrazioni aggiudicatrici possono affidare la redazione del progetto
preliminare, definitivo ed esecutivo, nonché lo svolgimento di attività tecnico-
amministrative connesse alla progettazione, ai soggetti di cui al comma 1,
lettere d), e), f) g) e h), in caso di carenza in organico di personale tecnico,
ovvero di difficoltà di rispettare i tempi della programmazione dei lavori o di
svolgere le funzioni di istituto, ovvero in caso di lavori di speciale complessità o di
rilevanza architettonica o ambientale o in caso di necessità di predisporre
progetti integrali, così come definiti dal regolamento, che richiedono l'apporto
di una pluralità di competenze, casi che devono essere accertati e certificati
dal responsabile del procedimento.
Art. 93. Livelli della progettazione per gli appalti e per le concessioni di lavori
(art. 16, legge n. 109/1994)
1. La progettazione in materia di lavori pubblici si articola, nel rispetto dei vincoli
esistenti, preventivamente accertati, laddove possibile fin dal documento
preliminare, e dei limiti di spesa prestabiliti, secondo tre livelli di successivi
approfondimenti tecnici, in preliminare, definitiva ed esecutiva, in modo da
assicurare:
a) la qualità dell'opera e la rispondenza alle finalità relative;
b) la conformità alle norme ambientali e urbanistiche;
c) il soddisfacimento dei requisiti essenziali, definiti dal quadro normativo
nazionale e comunitario.