Sei sulla pagina 1di 29

ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

1. LA LIBERA PROFESSIONE
2. LE TARIFFE PROFESSIONALI
3. I LAVORI PUBBLICI

Questo modulo è stato costruito in collaborazione con l’ing. Marina Palusa

LA LIBERA PROFESSIONE
libero professionista:
colui che esercita la professione ai sensi del codice civile
professione intellettuale

Rilevanza sociale della professione di Ingegnere

Quella dell’Ingegnere è una professione intellettuale e le sue opere sono opere


dell’ingegno. Ogni cosa che ci circonda è opera diretta parziale o totale di un
ingegnere che la ha ideata, progettata,diretta e seguita nella loro realizzazione:
un edificio, un ponte, una centrale, una strada, un aereo, un mezzo di trasporto,
la produzione di energia, le telecomunicazioni, il cellulare, gli strumenti
dell’informatica fino alle più sofisticate opere di frontiera della bioingegneria,
come gli strumenti delle diagnosi, le protesi.
Altro indicatore della importanza della professione dell’ingegnere è lo stesso
Codice Penale del nostro ordinamento che conferma in modo chiaro che la
professione di ingegnere ha un notevole impatto sociale e la sua attività ha una
valenza di pubblico interesse (Art. 359 c.p.).

CODICE CIVILE

Responsabilità civile nei confronti del committente


Il Codice Civile si esprime ricordando che le prestazioni dell’ingegnere devono
essere sempre svolte con diligenza, prudenza e perizia (Artt. 1228, 2049, 2232).

A questo riguardo risulta evidente come in fase di assegna-zione di incarico sia


di fondamentale importanza avere una chiara definizione dei ruoli e dei compiti
(e di conseguenza delle responsabilità) che il professionista sarà chiamato ad
assolvere.
Il concetto di colpa professionale, presupposto essenziale per una imputazione
di responsabilità,risulta poi meglio definito dall’art. 2236 c.c. che recita: Se la
prestazione implica la soluzione di problemi tecnici di speciale difficoltà, il
prestatore d'opera non risponde dei danni, se non in caso di dolo o di colpa
grave.

Risulta quindi che in caso non sorgano problemi tecnici di particolare


complessità, si configura in tutti i casi la respon-sabilità dell’ingegnere.
Il concetto generale di colpa non pone seri problemi di interpretazione facendo
riferimento al già citato dovere di diligenza, prudenza e perizia.

Dott. Ing. Alberto Guglia 1


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

Più difficile è l’interpretazione di grave nella definizione di dolo o colpa tenendo


presente che la continua evoluzione in campo tecnico non consente di
mantenere fisso il riferimento alla speciale difficoltà.
Il caso di responsabilità di prestazione di opere o servizi erogata da una società
di ingegneria è più favorevole in quanto l’attività di tali organizzazioni non è
assimilabile a quella dei prestatori d’opera intellettuale.

Responsabilità civile nei confronti di terzi


Il concetto di responsabilità civile nei confronti di terzi risulta decisamente di più
ampio spettro in quanto prescinde dal rapporto intercorrere fra autore del fatto
e parte lesa.
A tal riguardo l’Art. 2043 c.c. recita che: Qualunque fatto doloso, o colposo, che
cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a
risarcire il danno proponendo in questo modo il concetto di neminem ledere.
Per il fatto che danni a terzi discendano dalla materiale esecuzione dell’opera,
la responsabilità dell’evento dannoso non è sempre imputabile unicamente
all’ingegnere ma anche ad altri soggetti intervenuti nel processo realizzativo.
Fondamentale è considerare le effettive mansioni svolte dall’ingegnere e le
cause considerate generatrici del danno: non è logico che l’ingegnere si accolli
l’intera responsabilità per dati o elementi imprecisi o erronei fornitegli da terze
parti o anche fornite da altri professionisti. La sua responsabilità può essere
attenuata nel caso in cui la sua funzione sia solo di progettista e non di direttore
dei lavori.
In questo caso è importante sottolineare che è compito del direttore dei lavori
effettuare una verifica analitica del progetto che gli viene fornito e si rende
corresponsabile anche di eventuali vizi di progettazione.
Anche il Collaudatore deve concorrere alla verifica della consistenza e della
rispondenza dell’esecuzione puntuale del progetto: funzione delicata che
consiste anche nel controllo
dell’operato del direttore dei lavori.
In molti casi poi alle responsabilità del progettista, del direttore dei lavori e del
collaudatore concorre la responsabilità dell’appaltatore dei lavori.
Unico caso di declino di responsabilità dell’appaltatore è l’esecuzione
dell’opera come nudus minister, cioè mero esecutore di ordini della direzione dei
lavori.

CODICE PENALE
La Responsabilità Penale
In due articoli si può avere una forte indicazione sul livello di responsabilità che
può essere imputata all’Ingegnere. L’Art. 449 c.p.: Chiunque, al di fuori delle
ipotesi previste nel secondo comma dell'articolo 423-bis, cagiona per colpa un
incendio o un altro disastro preveduto dal capo primo di questo titolo, è punito
con la reclusione da uno a cinque anni. La pena è raddoppiata se si tratta di
disastro ferroviario o di
naufragio o di sommersione di una nave adibita a trasporto di persone o di
caduta di un aeromobile adibito a trasporto di persone;
l’Art. 676 c.p.:

Dott. Ing. Alberto Guglia 2


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

Chiunque ha avuto parte nel progetto o nei lavori concernenti un edificio o


un'altra costruzione, che poi, per sua colpa, rovini, è punito con la sanzione
amministrativa pecuniaria da lire trecentomila a un milione ottocentomila. Se dal
fatto è derivato pericolo alle persone, la pena è dell'arresto fino a sei mesi
ovvero dell'ammenda non inferiore a lire seicentomila.
Inoltre appare importante capire se dal punto di vista penale il concetto di
colpa professionale vada intesa in maniera diversa che in sede civilistica,
dovendosi eventualmente rendere accettabili criteri di maggior rigore;
sostanzialmente la giuri-sprudenza si è espressa distinguendo due distinti criteri di
valutazione della colpa, a seconda che sia riferibile ad imperizia (che va
valutata con una indulgenza non strettamente correlata alla “speciale
difficoltà”) o al difetto di prudenza o diligenza (che va valutata secondo
parametri di normale severità).
Gli Artt. 449 e 676 c.p. sono certo quelli che fanno riferimento più direttamente
all’attività dell’ingegnere che però può incorrere anche nel reato di lesioni
personali colpose previste dall’ Art. 590 c.p.: Chiunque cagiona ad altri per
colpa una lesione personale è punito con la reclusione fino a tre mesi o con la
multa fino a lire seicentomila….. e il reato di omicidio colposo previsto dall’art.
589 c.p.: Chiunque cagiona per colpa la morte di una persona è punito con la
reclusione da sei mesi a cinque anni.....
In sede penale valgono le considerazioni riguardo la corresponsabilità
dell’ingegnere sia quale progettista che appaltatore e collaudatore.
Appare importante soffermarsi sulle responsabilità di natura penale che
l’ingegnere può assumere allorché la sua prestazione incida in maniera diretta o
indiretta sulla gestione dei contratti di appalto e sui costi effettivi dell’opera: con
le sue decisioni egli può incidere in maniera decisiva, si pensi
alle variazioni dei costi di produzione che possono avere le sospensioni, le
varianti, le perizie suppletive.
Le norme richiamate mettono in evidenza come l’ingegnere libero professionista
o dipendente è tenuto a salvaguardare gli interessi del proprio committente ed
in contemporanea della collettività, di fronte alla quale è sempre tenuto a
rispondere di eventuali colpe.

CODICE CIVILE
Libro Quinto: Del lavoro
Titolo III: Del lavoro autonomo
Capo I: Disposizioni generali

Art. 2222 Contratto d'opera


Quando una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo (1351)
un'opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di
subordinazione nei confronti del committente, si applicano le norme di questo
Capo, salvo che il rapporto abbia una disciplina particolare nel Libro IV (1655 e
seguenti).
Art. 2224 Esecuzione dell'opera
Se il prestatore d'opera non procede all'esecuzione dell'opera secondo le
condizioni stabilite dal contratto e a regola d'arte, il committente può fissare un

Dott. Ing. Alberto Guglia 3


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

congruo termine, entro il quale il prestatore d'opera deve conformarsi a tali


condizioni.
Trascorso inutilmente il termine fissato, il committente può recedere dal
contratto, salvo il diritto al risarcimento dei danni (1223, 1662).
Art. 2225 Corrispettivo
Il corrispettivo, se non è convenuto dalle parti e non può essere determinato
secondo le tariffe professionali o gli usi, è stabilito dal giudice in relazione al
risultato ottenuto e al lavoro normalmente necessario per ottenerlo (1657).
Art. 2226 Difformità e vizi dell'opera
L'accettazione espressa o tacita dell'opera libera il prestatore d'opera dalla
responsabilità per difformità o per vizi della medesima, se all'atto
dell'accettazione questi erano noti al committente o facilmente riconoscibili,
purché in questo caso non siano stati dolosamente occultati.
Il committente deve, a pena di decadenza, denunziare le difformità e i vizi
occulti al prestatore d'opera entro otto giorni (2964) dalla scoperta. L'azione si
prescrive (2941 e seguenti) entro un anno dalla consegna (att. 201).
I diritti del committente nel caso di difformità o di vizi dell'opera sono regolati
dall'art. 1668.
Art. 2227 Recesso unilaterale dal contratto
Il committente può recedere dal contratto, ancorché sia iniziata l'esecuzione
dell'opera, tenendo indenne il prestatore d'opera delle spese, del lavoro
eseguito e del mancato guadagno (1671).
Art. 2228 Impossibilità sopravvenuta dell'esecuzione dell'opera
Se l'esecuzione dell'opera diventa impossibile per causa non imputabile ad
alcuna delle parti, il prestatore d'opera ha diritto ad un compenso per il lavoro
prestato in relazione alla utilità della parte dell'opera compiuta (1672).

Capo II: Delle professioni intellettuali

Art. 2229 Esercizio delle professioni intellettuali


La legge determina le professioni intellettuali per l'esercizio delle quali è
necessaria l'iscrizione in appositi albi o elenchi.
[vedere anche nel modulo Ordine professionale]
Contro il rifiuto dell'iscrizione o la cancellazione dagli albi o elenchi, e contro i
provvedimenti disciplinari che importano la perdita o la sospensione del diritto
all'esercizio della professione e ammesso ricorso in via giurisdizionale nei modi e
nei termini stabiliti dalle leggi speciali.
Art. 2230 Prestazione d'opera intellettuale
Il contratto che ha per oggetto una prestazione di opera intellettuale è regolato
dalle norme seguenti (att. 202) e, in quanto compatibili con queste e con la
natura del rapporto, dalle disposizioni del Capo precedente.
Sono salve le disposizioni delle leggi speciali.
Art. 2231 Mancanza d'iscrizione
Quando l'esercizio di un'attività professionale è condizionato all'iscrizione in un
albo o elenco, la prestazione eseguita da chi non è iscritto non gli dà azione per
il pagamento della retribuzione (2034).
La cancellazione dall'albo o elenco risolve il contratto in corso, salvo il diritto del

Dott. Ing. Alberto Guglia 4


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

prestatore d'opera al rimborso delle spese incontrate e a un compenso


adeguato all'utilità del lavoro compiuto.
Art. 2232 Esecuzione dell'opera
Il prestatore d'opera deve (1176) eseguire personalmente l'incarico assunto. Può
tuttavia valersi, sotto la propria direzione e responsabilità, di sostituti e ausiliari, se
la collaborazione di altri è consentita dal contratto o dagli usi e non è
incompatibile con l'oggetto della prestazione.
Art. 2233 Compenso
Il compenso (2751), se non è convenuto dalle parti e non può essere
determinato secondo le tariffe o gli usi, e determinato dal giudice, sentito il
parere dell'associazione professionale (ora consiglio dell'Ordine) a cui il
professionista appartiene.
In ogni caso la misura del compenso deve essere adeguata all'importanza
dell'opera e al decoro della professione (2956).
Gli avvocati, i procuratori e i patrocinatori non possono, neppure per interposta
persona, stipulare con i loro clienti alcun patto relativo ai beni che formano
oggetto delle controversie affidate al loro patrocinio, sotto pena di nullità
(1418 e seguenti) e dei danni.
Art. 2234 Spese e acconti
Il cliente, salvo diversa pattuizione, deve anticipare al prestatore di opera le
spese occorrenti al compimento dell'opera e corrispondere, secondo gli usi, gli
acconti sul compenso.
Art. 2235 Divieto di ritenzione
Il prestatore d'opera non può ritenere le cose e i documenti ricevuti, se non per il
periodo strettamente necessario alla tutela dei propri diritti secondo le leggi
professionali (2961).
Art. 2236 Responsabilità del prestatore d'opera
Se la prestazione implica la soluzione di problemi tecnici di speciale difficoltà, il
prestatore d'opera non risponde dei danni, se non in caso di dolo o di colpa
grave (1176).
Art. 2237 Recesso
Il cliente può recedere dal contratto, rimborsando al prestatore d'opera le spese
sostenute e pagando il compenso per l'opera svolta.
Il prestatore d'opera può recedere dal contratto per giusta causa. In tal caso
egli ha diritto al rimborso delle spese fatte e al compenso per l'opera svolta, da
determinarsi con riguardo al risultato utile che ne sia derivato al cliente.
Il recesso del prestatore d'opera deve essere esercitato in modo da evitare
pregiudizio al cliente.
Art. 2238 Rinvio
Se l'esercizio della professione costituisce elemento di un'attività organizzata in
forma d'impresa, si applicano anche le disposizioni del Titolo II (2082 e seguenti).
In ogni caso, se l'esercente una professione intellettuale impiega sostituti o
ausiliari, si applicano le disposizioni delle Sezioni II, III e IV del Capo I del Titolo II
(2094 e seguenti).

Dott. Ing. Alberto Guglia 5


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

Libro Quarto: Delle obbligazioni


Titolo I: Delle obbligazioni in generale
Capo I: Disposizioni preliminari

Art. 1173 Le obbligazioni derivano da contratto, omissis


Art. 1174 Carattere patrimoniale della prestazione
La prestazione che forma oggetto dell'obbligazione deve essere suscettibile di
valutazione economica e deve corrispondere a un interesse, anche non
patrimoniale, del creditore.
Art. 1175 Comportamento secondo correttezza
Il debitore e il creditore devono comportarsi secondo le regole della correttezza.
Art. 1176 Diligenza nell'adempimento
Nell'adempiere l'obbligazione il debitore deve usare la diligenza del buon padre
di famiglia.
Nell'adempimento delle obbligazioni inerenti all'esercizio di un'attività
professionale la diligenza deve valutarsi con riguardo alla natura dell'attività
esercitata.

RESPONSABILITÀ
OBBLIGAZIONE DEL PROFESSIONISTA:
“obbligazioni di mezzo” oppure “obbligazioni di risultato” ??????????
La Corte di Cassazione Civile ha sottolineato che
le obbligazioni inerenti all’esercizio di un’attività professionale sono, di regola,
obbligazioni di mezzo e non di risultato, in quanto un professionista assumendo
l’incarico si impegna a prestare la propria opera per raggiungere il risultato
desiderato, ma non a conseguirlo.
Il codice civile in vigore, datato 1942, diversamente dal suo predecessore del
1865 (ispirato al codice napoleonico), non disciplina in modo specifico la
responsabilità del progettista.

La mancata previsione normativa di tale responsabilità è dovuta, in linea di


principio, alla forte linea di demarcazione tracciata tra l’attività del progettista e
quella dell’appaltatore, in regime di reciproca autonomia.
Progettista e direttore dei lavori soggetti alle disposizioni in tema di contratto
d’opera (art. 2222 e segg. c.c.),
Appaltatore: soggetto alla disciplina del contratto d’appalto (1655 e segg. c.c.).

ART. 1176 c.c. DILIGENZA NELL’ADEMPIMENTO


Un dato assodato, da cui si può partire nel descrivere e qualificare
l’obbligazione del professionista, è che egli deve possedere specifiche
cognizioni tecniche tali da assicurare, in ogni caso, il risultato promesso al
committente, ed il suo comportamento va valutato alla stregua del parametro
della diligenza, rapportata alla natura ed alla specie dell’incarico professionale
(art. 1176 c.c.).
DILIGENZA: l parametro di riferimento non sarà quello dell’uomo medio, ma
quello connesso alla peculiarità della professione, che va ben oltre la sola

Dott. Ing. Alberto Guglia 6


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

buona volontà, e sottende l’osservanza di criteri oggettivi derivanti da specifiche


norme tecniche.
PERIZIA: l’insieme delle cognizioni tecniche acquisite con lo studio e
l’esperienza. Il possesso della necessaria perizia è anche un presupposto
contrattuale perché, in difetto, l’oggetto del contratto si rivela irrealizzabile; è
altresì ipotizzabile una responsabilità precontrattuale, a carico del professionista
che, pur consapevole della propria imperizia rispetto alle prestazioni
contrattualmente dedotte, abbia comunque accettato l’incarico.
PRUDENZA: in ambito professionale, si definisce imprudente il comportamento
del prestatore d’opera intellettuale agente senza la necessaria preventiva
riflessione, trascurando di considerare e valutare gli eventuali rischi connessi
all’azione.
Elemento soggettivo della responsabilità professionale
fondamento della responsabilità è la presenza di dolo o colpa.
DOLO: quando il risultato dell’azione od omissione da cui il danno deriva è
previsto e voluto dall’agente
COLPA: quando l’agente, pur senza volere il risultato, causa un evento lesivo in
ragione della sua negligenza, imprudenza o imperizia, o per l’inosservanza di
leggi, regolamenti, ordini o discipline

Responsabilità solidale tra progettista e appaltatore


La giurisprudenza più recente appare consolidata nel ritenere che, ove lo stesso
danno sia provocato dal concorso di più soggetti, come nel caso del danno
risentito dal committente d’un’opera per concorrenti inadempimenti del
progettista e dell’appaltatore, sussistono tutte le condizioni perché i
corresponsabili siano tenuti a risarcirlo in solido.

Attribuzioni specifiche di responsabilità dei professionisti (progettista, direttore


dei lavori, ecc.)
1) accertamento di confini e distanze
2) errori progettuali, anche con riferimento alla esecutività dell’opera e/o
all’esigenza di varianti (maggiori tempi e costi)
3) idoneità statica (errori di progetto, valutazioni geologiche, ecc.)
4) accettazione dei materiali e loro corretto impiego
5) sicurezza dei lavoratori (responsabile, coordinatore, ecc.)

L’INCARICO
1. Oggetto dell’incarico
2. Specifica delle prestazioni svolte
3. Tempi di espletamento incarico, tempi e modalità di consegna
4. Quantificazione dei compensi per prestazioni e delle spese
5. Modalità di pagamento (acconti, saldo)
6. Penali per ritardata consegna
7. Clausole di recesso
8. Altre condizioni particolari
9. Foro competente

Dott. Ing. Alberto Guglia 7


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE

Esercizio della professione in forma individuale (sotto la responsabilità e direzione


del professionista) – STUDIO TECNICO PROFESSIONALE
L’esercizio della professione in forma individuale è regolamentato dal
combinato disposto dagli Artt. 2229 e 2238 del c.c., dalla normativa del codice
deontologico e alla L. 897/ 38 e può essere esercitata soltanto dagli iscritti
all'Albo professionale. La mancanza di iscrizione e il difetto di competenza,
secondo l'Art. 2231 c.c. addirittura non dà azione per il pagamento del
compenso.
In particolare l’Art. 2229 c.c. tratta dell’Esercizio delle professioni intellettuali per
le quali la Legge prescrive l’iscrizione in apposito albo. [vedere anche modulo
Ordine degli ingegneri]
L'esecuzione dell'incarico, ai sensi dell'art. 2232 c.c. deve essere condotta
personalmente seppur con l'aiuto di sostituti ed ausiliari e con la collaborazione
di altri professionisti ove consentito.
II Professionista ha diritto al compenso convenuto o a quello determinato
secondo le tariffe e gli usi (Art. 2233 c.c.). Per gli ingegneri è ancora in vigore la
legge 02.03.1949 n. 143 che costituisce la tariffa professionale peraltro
attualmente indicativa dei minimi e non più obbligatoria. Come tutti
gli altri professionisti l'ingegnere è tenuto al segreto professionale in forza del
rapporto che lo lega al Committente.

ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI PROFESSIONISTI


La progettazione e l’esecuzione di grandi opere nel campo dell'ingegneria civile
ed industriale e delle comunicazioni è utile che portino alla costituzione di gruppi
di professionisti specializzati in differenti settori ai quali può essere affidato
congiuntamente un singolo incarico. Si pensi ad un’opera come il ponte sullo
stretto o una centrale nucleare: sono opere talmente complesse che richiedono
assolutamente un concorrere sinergico di tutte le culture dell’ingegneria.
Si sono così costituite le associazioni temporanee di professionisti per iniziativa
degli stessi e talvolta della Committenza specie Pubblica.
Tali associazioni temporanee sono sorte anche a seguito del divieto di
costituzione di società tra professionisti secondo il disposto, ora abrogato,
dell’art. 1 della Legge 1815/1939.
Deve essere comunque rispettato il concetto di personalità di progettazione ed
esecuzione dell'opera e deve esistere il vincolo della esclusiva attività dei
professionisti ancorché associati.
Per le associazioni temporanee di professionisti valgono sempre le norme per
l'esercizio individuale.
I compensi dovuti ai professionisti devono essere corrisposti allo studio associato
in base alla tariffa della categoria di appartenenza del professionista che
effettivamente presta la propria opera dell’ingegno.

Dott. Ing. Alberto Guglia 8


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

STUDI ASSOCIATI DI LIBERI PROFESSIONISTI


L’esercizio in forma associata è disciplinato dalla L. 1815/1939 secondo cui i
soggetti muniti di necessari titoli di abilitazione professionale che intendono
associarsi per l’esercizio della professione, devono usare, nella denominazione
del loro ufficio e nei rapporti con terzi,
la dizione studio tecnico, legale, commerciale, contabile,
amministrativo o tributario, seguito dal nome e cognome,
con i titoli professionali dei singoli associati (art. 1).
Si tratta di contratto associativo atipico che, fino alla L. 266/1997 (la prima
Legge Bersani), ha costituito l’unico strumento per l’esercizio in forma aggregata
delle professioni intellettuali.

LE SOCIETÀ DI INGEGNERIA
Le inevitabili limitazioni dello studio associato specie nella progettazione e nella
esecuzione di opere notevoli e complesse, hanno facilitato il sorgere di Società
di ingegneria nonostante il divieto della citata legge n. 1815/1939.
La progressiva affermazione delle società di ingegneria, particolarmente nel
settore degli incarichi pubblici, ha dato luogo ad una attiva opposizione da
parte degli Ordini e dei Consigli Nazionali degli Ingegneri e degli Architetti. Tale
resistenza si è attenuata con l’introduzione dell’obbligo che le Società di
Ingegneria debbano essere governate e costituite prevalentemente da
professionisti e che debba essere esclusa la realizzazione delle opere progettate.
In merito alla situazione attuale delle società di ingegneria si segnala:
• l'eliminazione, avvenuta in base all'art. 24 della legge n. 266/1997, del
divieto di costituzione di società professionali, divieto già previsto dalla
legge n. 1815/1939;
• la previsione dell'art. 17 della legge n. 109/1994 e n. 216/1995, come
modificato dalla Merloni ter di affidamento di incarichi da parie di Enti
Pubblici a Società di ingegneria come di società di capitali, di possedere i
requisiti specificati nel regolamento di attuazione.

RAGGRUPPAMENTI TEMPORANEI
Costituiti dai soggetti di cui alle lettere
d) - liberi professionisti,
e) – società di professionisti
f) – società di ingegneria,
ai quali si applicano le disposizioni di cui all'articolo 37 in quanto compatibili;

GLI INCARICHI PROFESSIONALI


Gli incarichi professionali agli ingegneri possono riguardare:
• tutti i tipi di progettazione, da quella preliminare fino a quella esecutiva, di
opere civili, di macchine o di impianti, telecomunicazioni e quelle previste
nelle declaratorie dei profili professionali sanciti dalle leggi vigenti;
• la direzione lavori delle opere di cui sopra;
• il collaudo statico, tecnico-amministrativo e funzionale delle opere stesse;
per acquisire un incarico di collaudo statico è prevista una iscrizione
minima all’Albo di 10 anni;

Dott. Ing. Alberto Guglia 9


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

• la consulenza e la stima di opere d'ingegneria;


Gli incarichi possono essere affidati da Committenti privati (Società o singoli) e
da Enti Pubblici, per i quali valgono norme particolari.
L'affidamento di incarichi di progettazione da parte di Enti pubblici è
regolamentato dalle leggi n. 109/1994 e n. 216/1995 e successive modificazioni,
cui si rinvia per gli aggiornamenti sugli importi limite:
• per importi inferiori a 100.000 €a professionisti di fiducia, quindi per totale intuitu
personae;
• per importi tra 100.000 €e 200.000 €a professionisti scelti in base ai loro
curricula e previa adeguata pubblicità;
• per importi oltre 200.000 €per gara europea conformemente alla Direttiva n.
92/50 recepita in Italia e che prevede (Decreto Karrer) l'affidamento in base
all'offerta economicamente più vantaggiosa, considerando in base a prefissati
parametri i curricula, l'attrezzatura, il prezzo ed il
tempo.

Per gli Enti Pubblici l'affidamento degli incarichi avviene sempre in forma scritta
per delibera.
Per le opere pubbliche in particolare si elabora e sottoscrive un disciplinare di
incarico di cui non è stato predisposto uno schema fisso e vincolante.

Gli incarichi possono essere affidati da Enti pubblici, per i quali valgono anche
altre norme particolari, e da Committenti privati (Società o singoli) e possono
essere affidati a:
• professionisti singoli;
• professionisti in associazioni professionali;
• professionisti in società di ingegneria.
L'affidamento di incarichi di progettazione da parte di Enti pubblici è
regolamentato dalle leggi n. 109/1994 e n. 216/1995 come modificate dalla
Merloni ter.

Obblighi Tributari e Diritti Previdenziali


IVA
Uno degli obblighi tributari è dovuto alle vigenti leggi dell’IVA e delle Imposte sui
Redditi che prevedono l’apertura di una Partita IVA per l’esercizio della libera
professione essendo Iscritto all’Albo Professionale.
I titolari di partita IVA hanno rilevanti e ricorrenti obblighi di tipo fiscale e per la
complessità dei quali ormai appare cautelativo affidarsi ad un commercialista:
a) l'obbligo di emissione di fatture con IVA, la loro numerazione e l’annotazione
su appositi libri;
b) l'obbligo di versamenti periodici dell'imposta riscossa, entro i termini previsti,
pena pesanti sanzioni;
e) l'obbligo della dichiarazione annuale;
d) l'annotazione su appositi libri acquisti delle spese sostenute e dell'acquisto di
beni inerenti all'esercizio della professione.
Le prestazioni professionali senza partita IVA sono ammesse soltanto nel caso di
occasionalità o per regimi tributari di modesta entità.

Dott. Ing. Alberto Guglia 10


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

Trattamento Previdenziale INARCASSA


La L. 4 marzo 1958, n. 179 prevede l’istituzione e ordinamento della Cassa
nazionale di previdenza ed assistenza per gli ingegneri ed architetti
(Inarcassa)ed è stata pubblicata su G.U. 24.3.1958, n. 72. Ulteriori modifiche sono
subentrate con la L. 1046/71.
Gli Ingegneri iscritti all’Inarcassa.
Vi è l’Obbligo di iscrizione all’Inarcassa per tutti gli ingegneri iscritti all'Albo che
siano in possesso di partita IVA e privi di altra previdenza obbligatoria.
I pensionati di altro Ente hanno comunque l'obbligo di essere iscritti all’inarcassa.
Vi è poi l’obbligo di corrispondere i seguenti contributi:
A) Contributo in misura fissa
L'importo è indicizzato sulla base dei dati ISTAT e viene determinato all'inizio di
ogni anno;
attualmente ammonta a circa 1.500,00€e per tre anni è ridotto ad un terzo per i
professionisti che si iscrivono a Inarcassa per la prima volta e che abbiano una
età inferiore a 35 anni. Il contributo minimo comprende una parte di contributo
soggettivo, una parte di contributo integrativo e il contributo di maternità.
Il contributo non è dovuto dai pensionati di Inarcassa che proseguano l'attività
professionale.
B) Contributo soggettivo
E' dovuto ogni anno in base al reddito professionale dichiarato con l’IRPEF
dell'anno precedente.
Viene determinato con una aliquota del 10% fino ad un importo indicizzato sulla
base dei dati ISTAT, determinato all'inizio di ogni anno e attualmente corrisponde
a circa 66.500,00€; sulla parte eccedente, l'aliquota si abbassa al 3%. I giovani
professionisti versano solo il 5%.
C) Contributo integrativo
Consiste in una maggiorazione pari al 2% (CNPAIA), applicata a tutti i
Corrispettivi realizzati per attività professionale.
Non è dovuto nei rapporti tra professionisti e nei rapporti tra professionisti e
società di professionisti o di ingegneria.
Comunicazioni obbligatorie
Tutti gli iscritti a Inarcassa, sono tenuti a comunicare entro il 31 agosto
l'ammontare del loro reddito professionale e del volume d'affari conseguiti.
Gli Ingegneri non iscritti all’Inarcassa.
Non possono essere iscritti a Inarcassa, gli ingegneri che sono soggetti ad altra
forma di previdenza obbligatoria e quelli che non hanno contemporaneamente
l'iscrizione all'albo e il possesso della partita IVA.
Gli ingegneri non iscritti a Inarcassa ma in possesso di partita IVA sono tenuti al
versamento del contributo integrativo corrispondente al 2% degli imponibili
prodotti.
Se la fatturazione avviene in un rapporto di collaborazione il contributo
integrativo non è dovuto nei rapporti tra professionisti e nemmeno tra
professionisti e società di professionisti o di ingegneria.

Dott. Ing. Alberto Guglia 11


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

Società di Ingegneria.
Anche le Società di Ingegneria sono tenute ad applicare e versare all’Inarcassa
il contributo integrativo cioè la maggiorazione del 2% sui corrispettivi relativi
all'attività professionale.
Come previsto per i professionisti in regime individuale, il contributo integrativo
non si applica agli importi fatturati per collaborazioni tra società di ingegneria,
tra società di ingegneria e società di professionisti, tra società di ingegneria e
studi associati o professionisti individuali.
Comunicazioni obbligatorie.
Tutti gli Ingegneri iscritti all’albo compresi gli Ingegneri con partita IVA e non
iscritti all’Inarcassa, entro il 31 agosto devono comunicare all'ente l'ammontare
del loro reddito professionale.
Anche le Società di Ingegneria devono comunicare all’Inarcassa il volume di
affari e la quota parte derivante da attività professionale assoggettabile al
contributo integrativo.

LE TARIFFE PROFESSIONALI

• per importi inferiori a 40.000 ECU (circa 40.000 €) a professionisti di fiducia;


• per importi tra 40.000 e 200.000 ECU (circa 200.000 €) a professionisti scelti in
base ai loro curricula previa adeguata pubblicità;
• per importi oltre 200.000 ECU per gara europea conformemente alla Direttiva
n. 92/50 recepita in Italia dal Decreto Karrer che prevede l'affidamento in base
all'offerta economicamente più vantaggiosa, considerando in base a prefissati
parametri i curricula, l'attrezzatura, il prezzo ed il tempo.
Per gli Enti pubblici come le Università, l'affidamento degli incarichi a liberi
professionisti deve essere sempre a seguito di delibera ed in forma scritta, con
allegato disciplinare di incarico.
• L. 143/1949 e successivi aggiornamenti
• D.M. 4.4.2001 Corrispettivi delle attività di progettazione e delle altre
attività, ai sensi dell’art. 17, comma 14-bis, L. 11.02.1994 n. 109, e
successive modifiche
• Tariffa professionale per le prestazioni urbanistiche Circ. Min. LL.PP. 1
dicembre 1969 n. 6679 successivi adeguamenti
• Onorari per i collaudi relativi all’edilizia residenziale pubblica
• Tariffa per i consulenti giudiziari ovvero D. Min. Giustizia 30.05.2002
Adeguamento dei compensi spettanti ai periti, consulenti tecnici, interpreti
e traduttori per le disposizioni eseguite su disposizioni dell’autorità
giudiziaria in materia civile e penale
Gli onorari per le opere progettate sono determinati a percentuale in base alle
classi e categorie descritte nell’elenco.
ClasseCat.Oggetto
I Costruzioni rurali, industriali civili, artistiche e decorative.

a) Costruzioni informate a grande semplicità, fabbricati rurali, magazzini,


edifici industriali semplici e senza particolari esigenze tecniche,
capannoni, baracche, edifici provvisori senza importanza e simili.
Solai in cemento armato o solettoni in laterizi per case di abitazione
Dott. Ing. Alberto Guglia 12
Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

appoggiati su murature ordinarie per portate normali fino a 5 metri.

Edifici industriali di importanza costruttiva corrente. Edifici rurali di


importanza speciale. Scuole, piccoli ospedali, case popolari,
b)
caserme, prigioni, macelli, cimiteri, mercati, stazioni e simili qualora
siano di media importanza, organismi costruttivi in metallo.
Gli edifici di cui alla lettera b) quando siano di importanza maggiore,
scuole importanti ed istituti superiori, bagni e costruzioni di carattere
c)
sportivo, edifici di abitazione civile e di commercio, villini semplici e
simili.
Palazzi e case signorili, ville e villini signorili, giardini, palazzi pubblici
importanti, teatri, cinema, chiese, banche, alberghi, edifici provvisori
di carattere decorativo, serre ornamentali, ed in genere tutti gli edifici
d)
di rilevante importanza tecnica ed architettonica. Costruzioni
industriali con caratteristiche speciali e di peculiare importanza
tecnica. Restauri artistici e piani regolatori parziali.
Costruzioni di carattere prettamente artistico e monumentale.
Chioschi, padiglioni, fontane, altari, monumenti commemorativi,
e) costruzioni funerarie. Decorazione esterna o interna ed arredamento
di edifici e di ambienti. Disegno di mobili, opere artistiche in metallo,
in vetro, ecc.
f) Strutture o parti di strutture complesse in cemento armato.
Strutture o parti di strutture in cemento armato richiedenti speciale
g) studio tecnico, ivi comprese le strutture antisismiche.

II Impianti industriali completi e cioè: macchinario, apparecchi, servizi


generali ed annessi, necessari allo svolgimento dell'industria e compresi i
fabbricati, quando questi siano parte integrante del macchinario e dei
dispositivi industriali.
Impianti per le industrie molitorie, cartarie, alimentari, delle fibre tessili
a)
naturali, del legno, del cuoio e simili
Impianti dell'industria chimica inorganica, della preparazione e
distillazione dei combustibili, impianti siderurgici, officine meccaniche,
b) cantieri navali, fabbriche di cemento, calce, laterizi, vetrerie e
ceramiche, impianti per le industrie della fermentazione, chimico-
alimentare, tintorie.
Impianti dell'industria chimica organica, della piccola industria chimica
speciale, impianti di metallurgia (esclusi quelli relativi al ferro), impianti
c) per la preparazione ed il trattamento dei minerali per la sistemazione e
coltivazione delle cave e miniere.

IV Impianti elettrici.

Dott. Ing. Alberto Guglia 13


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

Impianti termoelettrici, impianti dell'elettrochimica e


a)
dell'elettrometallurgia.

Centrali idroelettriche, stazioni di trasformazione e di conversione,


b)
impianti di trazione elettrica.

Impianti di linee e reti per trasmissione e distribuzione di energia


c) elettrica, telegrafia, telefonia, radiotelegrafia e radiotelefonia.

V Macchine isolate e loro parti.

VI Ferrovie e strade.

Strade ordinarie, linee tramviarie e strade ferrate in pianura e collina,


a)
escluse le opere d'arte di importanza da compensarsi a parte.

Strade ordinarie, linee tramviarie e ferrovie di montagna comunque


con particolari difficoltà di studio, escluse le opere d'arte di
b)
importanza e le stazioni di tipi speciali, da compensarsi a parte.
Impianti teleferici e funicolari.
VII Bonifiche, irrigazioni, impianti idraulici per produzione di energia elettrica e
per forza motrice, opere portuali e di navigazione interna, sistemazione di
corsi d'acqua e di bacini montani, opere analoghe, escluse le opere
d'arte di importanza, da computarsi a parte.
Bonifiche ed irrigazioni e deflusso naturale, sistemazione di corsi
a)
d'acqua e di bacini montani.
Bonifiche ed irrigazioni con sollevamento meccanico di acqua
b) (esclusi i macchinari). Derivazioni d'acqua per forza e produzione di
energia elettrica.
c) Opere di navigazione interna e portuali.
VIII Impianti per provvista, condotta, distribuzione d'acqua - Fognature
urbane.
IX Ponti, manufatti isolati, strutture speciali.
Ponti di muratura o di legname, costruzioni ed edifici per opere
a)
idrauliche. strutture in legno o metallo dei tipi ordinari.
Dighe, conche, elevatori. Ponti di ferro. Opere metalliche di tipo
b) speciale di notevole importanza costruttiva e richiedenti calcolazioni
particolari.
c) Gallerie, opere sotterranee e subacquee, fondazioni speciali.

D.M. 4 Aprile 2001 -TABELLA A - CORRISPETTIVI A PERCEN-TUALI RELATIVE ALLE


VARIE CLASSI E CATEGORIE DI LAVORI

Dott. Ing. Alberto Guglia 14


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

D.M. 4 Aprile 2001 - TABELLA B - ALIQUOTE BASE RELATIVE ALLA PROGETTAZIONE E


DIREZIONE LAVORI

Dott. Ing. Alberto Guglia 15


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

D.M. 4 Aprile 2001 - TABELLA B3.2 - ONORARIO RELATIVO AI RILIEVI DEI MANUFATTI

Dott. Ing. Alberto Guglia 16


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

D.M. 4 Aprile 2001 - TABELLA B6 - ONORARIO RELATIVO ALLE ATTIVITÀ DI


SUPPORTO AL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

T.U. TARIFFA INGEGNERI / ARCHITETTI - LEGGE 2 MARZO 1949 N. 143


(e successivi aggiornamenti)

Dott. Ing. Alberto Guglia 17


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

LEGGE 2 MARZO 1949 N. 143


Tabella B - Aliquote corrispondenti a ciascuna prestazione parziale
nell'esecuzione delle opere
CLASSE DI LAVORI SECONDO L'ELENCAZIONE DELL'ARTICOLO 14
PRESTAZIONI I
I I
PARZIALI a-b II III IV V VI VII VIII IX
e f-g
c-d
a) Progetto di 0,04 -
0,10 0,12 0,08 0,12 0,08 0,12 0,07 0,10 0,07
massima 0,07
b) Preventivo 0,01 -
0,02 0,02 0,02 0,03 0,02 0,03 0,03 0,03 0,03
sommario 0,02
c) Progetto 0,15 -
0,25 0,28 0,28 0,22 0,18 0,30 0,15 0,15 0,20
esecutivo 0,12
d) Preventivo 0,05 -
0,10 0,08 0,08 0,10 0,07 0,07 0,12 0,05 0,05
particolareggiato 0,04

Dott. Ing. Alberto Guglia 18


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

e) Particolari
costruttivi e 0,15 0,20 0,04 0,08 0,05 0,08 0,10 0,15 0,12 0,20
decorativi
f) Capitolati e
0,03 0,03 0,05 0,10 0,10 — 0,08 0,10 0,10 0,10
contratti
g) Direzione
0,25 0,20 0,35 0,15 0,20 0,15 0,25 0,30 0,25 0,20
lavori
h) Prove di
— — — — — 0,12 — — — —
officina
i) Assistenza al
0,03 0,02 0,03 0,15 0,20 0,13 0,05 0,05 0,05 0,10
collaudo
l) Liquidazione 0,07 0,05 0,07 0,05 0,10 — 0,15 0,15 0,15 0,05

Dott. Ing. Alberto Guglia 19


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

Dott. Ing. Alberto Guglia 20


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

Dott. Ing. Alberto Guglia 21


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

Dott. Ing. Alberto Guglia 22


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

Dott. Ing. Alberto Guglia 23


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

Derogabilità dei minimi - Legge Bersani 4 agosto 2006, n. 248


"Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223,
recante disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il
contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in
materia di entrate e di contrasto all'evasione fiscale"
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 186 dell'11 agosto 2006 - Supplemento
Ordinario n. 183
Art. 2.
Disposizioni urgenti per la tutela della concorrenza nel settore dei servizi
professionali
1. In conformità al principio comunitario di libera concorrenza ed a quello di
libertà di circolazione delle persone e dei servizi, nonche' al fine di assicurare agli
utenti un'effettiva facoltà di scelta nell'esercizio dei propri diritti e di
comparazione delle prestazioni offerte sul mercato, dalla data di entrata in
vigore del presente decreto sono abrogate le disposizioni legislative e

Dott. Ing. Alberto Guglia 24


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

regolamentari che prevedono con riferimento alle attività libero professionali e


intellettuali:
a) l'obbligatorietà di tariffe fisse o minime ovvero il divieto di pattuire compensi
parametrati al raggiungimento degli obiettivi perseguiti;
b) il divieto, anche parziale, di svolgere pubblicità informativa circa i titoli e le
specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto, nonche' il
prezzo e i costi complessivi delle prestazioni secondo criteri di trasparenza e
veridicità del messaggio il cui rispetto e' verificato dall'ordine;
2-bis. All'articolo 2233 del codice civile, il terzo comma e' sostituito dal seguente:
«Sono nulli, se non redatti in forma scritta, i patti conclusi tra gli avvocati ed i
praticanti abilitati con i loro clienti che stabiliscono i compensi professionali».
3. Le disposizioni deontologiche e pattizie e i codici di autodisciplina che
contengono le prescrizioni di cui al comma 1 sono adeguate, anche con
l'adozione di misure a garanzia della qualità delle prestazioni professionali, entro
il 1° gennaio 2007. In caso di mancato adeguamento, a decorrere dalla
medesima data le norme in contrasto con quanto previsto dal comma 1 sono in
ogni caso nulle.

I LAVORI PUBBLICI
Legge 11 febbraio 1994, n. 109 - La nuova legge quadro in materia di lavori
pubblici (abrogata dall'articolo 256 del decreto legislativo n. 163 del 2006)
Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 Codice dei contratti pubblici relativi a
lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 004/17/CE e 2004/18/CE
(G.U. n. 100 del 2 maggio 2006) ed aggiornato con le modifiche introdotte dal
D.L. 12 maggio 2006, n. 173, dal Decreto legislativo 26 gennaio 2007 n. 6, dal
Decreto legislativo 31.07.2007 n. 113 e dal Decreto Legislativo 11 settembre 2008,
n. 152.
Legge Regionale 31/05/2002 n. 014 Disciplina organica dei Lavori Pubblici
Legge Regionale 25/05/2006 n. 9 Disposizioni per l’adempimento degli obblighi
della Regione FVG derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità Europee

Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 Codice dei contratti pubblici relativi a
lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 004/17/CE e 2004/18/CE
(G.U. n. 100 del 2 maggio 2006) e succ. agg.ti
Capo IV - Progettazione e concorsi di progettazione
Sezione I - Progettazione interna ed esterna - livelli della progettazione
Art. 90. Progettazione interna ed esterna alle amministrazioni aggiudicatrici in
materia di lavori pubblici
(artt. 17 e 18, legge n. 109/1994)
1. Le prestazioni relative alla progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva di
lavori, nonché alla direzione dei lavori e agli incarichi di supporto tecnico-
amministrativo alle attività del responsabile del procedimento e del dirigente
competente alla formazione del programma triennale dei lavori pubblici sono
espletate:
a) dagli uffici tecnici delle stazioni appaltanti;

Dott. Ing. Alberto Guglia 25


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

b) dagli uffici consortili di progettazione e di direzione dei lavori che i comuni, i


rispettivi consorzi e unioni, le comunità montane, le aziende unità sanitarie locali,
i consorzi, gli enti di industrializzazione e gli enti di bonifica possono costituire con
le modalità di cui agli articoli 30, 31 e 32 del D.L. 18 agosto 2000, n. 267;
c) dagli organismi di altre pubbliche amministrazioni di cui le singole stazioni
appaltanti possono avvalersi per legge;
d) da liberi professionisti singoli od associati nelle forme di cui alla legge 23
novembre 1939, n. 1815, e successive modificazioni, ivi compresi, con riferimento
agli interventi inerenti al restauro e alla manutenzione di beni mobili e delle
superfici decorate di beni architettonici, i soggetti con qualifica di restauratore di
beni culturali ai sensi della vigente normativa;
e) dalle società di professionisti;
f) dalle società di ingegneria;
f-bis) da prestatori di servizi di ingegneria ed architettura di cui alla categoria 12
dell'allegato II A stabiliti in altri Stati membri, costituiti conformemente alla
legislazione vigente nei rispettivi Paesi;
g) da raggruppamenti temporanei costituiti dai soggetti di cui alle lettere d), e)
ed f) ai quali si applicano le disposizioni di cui all'articolo 37 in quanto
compatibili;
h) da consorzi stabili di società di professionisti e di società di ingegneria, anche
in forma mista, formati da non meno di tre consorziati che abbiano operato nel
settore dei servizi di ingegneria e architettura, per un periodo di tempo non
inferiore a cinque anni, e che abbiano deciso di operare in modo congiunto
secondo le previsioni del comma 1 dell'articolo 36. È vietata la partecipazione a
più di un consorzio stabile. (omissis)

Art. 90
6. Le amministrazioni aggiudicatrici possono affidare la redazione del progetto
preliminare, definitivo ed esecutivo, nonché lo svolgimento di attività tecnico-
amministrative connesse alla progettazione, ai soggetti di cui al comma 1,
lettere d), e), f) g) e h), in caso di carenza in organico di personale tecnico,
ovvero di difficoltà di rispettare i tempi della programmazione dei lavori o di
svolgere le funzioni di istituto, ovvero in caso di lavori di speciale complessità o di
rilevanza architettonica o ambientale o in caso di necessità di predisporre
progetti integrali, così come definiti dal regolamento, che richiedono l'apporto
di una pluralità di competenze, casi che devono essere accertati e certificati
dal responsabile del procedimento.

Art. 91. Procedure di affidamento


(art. 17, legge n. 109/1994)
1. Per l'affidamento di incarichi di progettazione, di coordinamento della
sicurezza in fase di progettazione, di direzione dei lavori, di coordinamento della
sicurezza in fase di esecuzione e di collaudo nel rispetto di quanto disposto
all'art. 120 comma 2-bis, di importo pari o superiore a 100.000 euro si applicano
le disposizioni di cui alla parte II, titolo I e titolo II del codice, ovvero, per i soggetti
operanti nei settori di cui alla parte III, le disposizioni ivi previste. 2. Gli incarichi di
progettazione, di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, di

Dott. Ing. Alberto Guglia 26


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

direzione dei lavori, di coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione e di


collaudo nel rispetto di quanto disposto all'art. 120, comma 2-bis, di importo
inferiore alla soglia di cui a comma 1 possono essere affidati dalle stazioni
appaltanti, a cura del responsabile del procedimento, ai soggetti di cui al
comma 1, lettere d), e), f), f-bis), g) e h) dell'art. 90, nel rispetto dei principi di non
discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza, e secondo
la procedura prevista dall'art. 57, comma 6; l'invito e' rivolto ad almeno cinque
soggetti, se sussistono in tale numero aspiranti idonei.
….omissis….
5. Quando la prestazione riguardi la progettazione di lavori di particolare
rilevanza sotto il profilo architettonico, ambientale, storico-artistico e
conservativo, nonché tecnologico, le stazioni appaltanti valutano in via
prioritaria l'opportunità di applicare la procedura del concorso di progettazione
o del concorso di idee.

Art. 92. Corrispettivi e incentivi per la progettazione


(artt. 17 e 18, legge n. 109/1994; art. 1, co. 207 legge n. 266/2005)
1. Le amministrazioni aggiudicatrici non possono subordinare la corresponsione
dei compensi relativi allo svolgimento della progettazione e delle attività
tecnico-amministrative ad essa connesse all'ottenimento del finanziamento
dell'opera progettata. Nella convenzione stipulata fra amministrazione
aggiudicatrice e progettista incaricato sono previste le condizioni e le modalità
per il pagamento dei corrispettivi con riferimento a quanto previsto dagli articoli
9 e 10 della legge 2 marzo 1949, n. 143, e successive modificazioni. Ai fini
dell'individuazione dell'importo stimato il conteggio deve ricomprendere tutti i
servizi, ivi compresa la direzione dei lavori qualora si intenda affidarla allo stesso
progettista esterno.
2. Il Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro delle infrastrutture,
determina, con proprio decreto, le tabelle dei corrispettivi delle attività che
possono essere espletate dai soggetti di cui al comma 1 dell'art. 90, tenendo
conto delle tariffe previste per le categorie professionali interessate. I corrispettivi
di cui al comma 3 possono essere utilizzati dalle stazioni appaltanti, ove
motivatamente ritenuti adeguati, quale criterio o base di riferimento per la
determinazione dell'importo da porre a base dell'affidamento.

Art. 93. Livelli della progettazione per gli appalti e per le concessioni di lavori
(art. 16, legge n. 109/1994)
1. La progettazione in materia di lavori pubblici si articola, nel rispetto dei vincoli
esistenti, preventivamente accertati, laddove possibile fin dal documento
preliminare, e dei limiti di spesa prestabiliti, secondo tre livelli di successivi
approfondimenti tecnici, in preliminare, definitiva ed esecutiva, in modo da
assicurare:
a) la qualità dell'opera e la rispondenza alle finalità relative;
b) la conformità alle norme ambientali e urbanistiche;
c) il soddisfacimento dei requisiti essenziali, definiti dal quadro normativo
nazionale e comunitario.

Dott. Ing. Alberto Guglia 27


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

3. Il progetto preliminare definisce le caratteristiche qualitative e funzionali dei


lavori, il quadro delle esigenze da soddisfare e delle specifiche prestazioni da
fornire e consiste in una relazione illustrativa delle ragioni della scelta della
soluzione prospettata in base alla valutazione delle eventuali soluzioni possibili,
anche con riferimento ai profili ambientali e all'utilizzo dei materiali provenienti
dalle attività di riuso e riciclaggio, della sua fattibilità amministrativa e tecnica,
accertata attraverso le indispensabili indagini di prima approssimazione, dei
costi, da determinare in relazione ai benefici previsti, nonché in schemi grafici
per l'individuazione delle caratteristiche dimensionali, volumetriche, tipologiche,
funzionali e tecnologiche dei lavori da realizzare; il progetto preliminare dovrà
inoltre consentire l'avvio della procedura espropriativa.
4. Il progetto definitivo individua compiutamente i lavori da realizzare, nel
rispetto delle esigenze, dei criteri, dei vincoli, degli indirizzi e delle indicazioni
stabiliti nel progetto preliminare e contiene tutti gli elementi necessari ai fini del
rilascio delle prescritte autorizzazioni e approvazioni. Esso consiste in una
relazione descrittiva dei criteri utilizzati per le scelte progettuali, nonché delle
caratteristiche dei materiali prescelti e dell'inserimento delle opere sul territorio;
nello studio di impatto ambientale ove previsto; in disegni generali nelle
opportune scale descrittivi delle principali caratteristiche delle opere, e delle
soluzioni architettoniche, delle superfici e dei volumi da realizzare, compresi
quelli per l'individuazione del tipo di fondazione; negli studi e indagini preliminari
occorrenti con riguardo alla natura e alle caratteristiche dell'opera; nei calcoli
preliminari delle strutture e degli impianti; in un disciplinare descrittivo degli
elementi prestazionali, tecnici ed economici previsti in progetto nonché in un
computo metrico estimativo. Gli studi e le indagini occorrenti, quali quelli di tipo
geognostico, idrologico, sismico, agronomico, biologico, chimico, i rilievi e i
sondaggi, sono condotti fino ad un livello tale da consentire i calcoli preliminari
delle strutture e degli impianti e lo sviluppo del computo metrico estimativo.
5. Il progetto esecutivo, redatto in conformità al progetto definitivo, determina in
ogni dettaglio i lavori da realizzare e il relativo costo previsto e deve essere
sviluppato ad un livello di definizione tale da consentire che ogni elemento sia
identificabile in forma, tipologia, qualità, dimensione e prezzo. In particolare il
progetto è costituito dall'insieme delle relazioni, dei calcoli esecutivi delle
strutture e degli impianti e degli elaborati grafici nelle scale adeguate, compresi
gli eventuali particolari costruttivi, dal capitolato speciale di appalto,
prestazionale o descrittivo, dal computo metrico estimativo e dall'elenco dei
prezzi unitari. Esso è redatto sulla base degli studi e delle indagini compiuti nelle
fasi precedenti e degli eventuali ulteriori studi e indagini, di dettaglio o di verifica
delle ipotesi progettuali, che risultino necessari e sulla base di rilievi
planoaltimetrici, di misurazioni e picchettazioni, di rilievi della rete dei servizi del
sottosuolo. Il progetto esecutivo deve essere altresì corredato da apposito piano
di manutenzione dell'opera e delle sue parti da redigersi nei termini, con le
modalità, i contenuti, i tempi e la gradualità stabiliti dal regolamento di cui
all'articolo 5.
Art. 111. Garanzie che devono prestare i progettisti
(art. 30, comma 5, legge n. 109/1994)

Dott. Ing. Alberto Guglia 28


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010
ETICA E DEONTOLOGIA NELLA PROFESSIONE DELL’INGEGNERE

1. Nei contratti relativi a lavori, il progettista o i progettisti incaricati della


progettazione posta a base di gara e in ogni caso della progettazione esecutiva
devono essere muniti, a far data dall'approvazione rispettivamente del progetto
posto a base di gara e del progetto esecutivo, di una polizza di responsabilità
civile professionale per i rischi derivanti dallo svolgimento delle attività di propria
competenza, per tutta la durata dei lavori e sino alla data di emissione del
certificato di collaudo provvisorio. La polizza del progettista o dei progettisti
deve coprire, oltre alle nuove spese di progettazione, anche i maggiori costi che
la stazione appaltante deve sopportare per le varianti di cui all'articolo 132,
comma 1, lettera e), resesi necessarie in corso di esecuzione. La garanzia è
prestata per un massimale non inferiore al 10 per cento dell'importo dei lavori
progettati, con il limite di 1 milione di euro, per lavori di importo inferiore alla
soglia di cui all'articolo 28, comma 1, lettera c), IVA esclusa, e per un massimale
non inferiore al 20 per cento dell'importo dei lavori progettati, con il limite di 2
milioni e 500 mila euro, per lavori di importo pari o superiore alla soglia di cui
all'articolo 28, comma 1, lettera c), IVA esclusa. La mancata presentazione da
parte dei progettisti della polizza di garanzia esonera le amministrazioni
pubbliche dal pagamento della parcella professionale.

Dott. Ing. Alberto Guglia 29


Dott. Ing. Marina Palusa
A.A. 2009-2010

Potrebbero piacerti anche