14. I comportamenti di privati sono attribuibili ad uno Stato nel diritto della responsabilità
internazionale?
No , il fatto del privato rimane, in ogni caso, non attribuibile allo Stato
15. Se uno Stato riconosce come proprio un comportamento posto in essere da un privato quali
conseguenze giuridiche ne derivano nel diritto della responsabilità internazionale?
Sarà considerato un atto di quello stato, ai sensi del diritto internazionale, se e nella misura in cui
quello Stato riconosca e adotti il comportamento in questione come proprio.
16. I comportamenti posti in essere dagli insorti nel corso della lotta contro il governo legittimo a chi
saranno attribuibili?
Nel caso in cui il movimento degli insorti comporti la creazione di un nuovo Stato, la responsabilità
dell’illecito ricade sul nuovo Stato. Nel caso, invece, di insuccesso il Governo legittimo non risponde
con la propria responsabilità dei comportamenti degli insorti.
17. I comportamenti degli organi di fatto a chi saranno attribuibili nel diritto della responsabilità
internazionale?
Gli organi di fatto pur non avendo alcun legame con lo Stato agiscono come tali e in questa ipotesi
l’attribuzione della responsabilità dello Stato dipende dall’accertamento dell’intensità del controllo
che lo Stato abbia esercitato su tali individui (art.8).
18. Cosa prevede il criterio del “controllo effettivo” in materia di attribuzione ad uno Stato di
comportamenti di privati?
Secondo un orientamento della dottrina, per imputare la condotta illecita allo Stato, quando essa
è stata posta in essere da individui privati, è necessario dimostrare che ogni singola condotta è
stata oggetto di specifiche istruzioni dello Stato all’individuo, che ha svolto materialmente l’azione.
19. In che cosa il criterio del “controllo generale” si differenzia dal criterio del “controllo effettivo” in
materia di attribuzione ad uno Stato di comportamenti di privati?
Il criterio del controllo generale, secondo un altro orientamento, amplia le ipotesi in cui sorge la
responsabilità dello stato; almeno nei casi in cui la condotta sia stata compiuta da un’unità militare
o militarmente organizzata dove è sufficiente dimostrare che lo Stato eserciti un controllo
generale su di esse.
20. Qual è la definizione di causa di esclusione della illiceità di un fatto?
Le cause di esclusione sono delle circostanze, le quali, riferite ad un fatto compiuto, o in corso di
esecuzione, ne escludono l’imputabilità, facendo venir meno l’elemento oggettivo del fatto illecito,
cioè la sua antigiuridicità.
21. L’elenco delle cause di esclusione della illiceità di un fatto, contenuto nel Progetto di Articoli sulla
responsabilità degli Stati, ha carattere tassativo?
No
22. Quali sono le cause di esclusione della illiceità di un fatto secondo il Progetto di Articoli sulla
responsabilità degli Stati?
Gli “Articoli sulla responsabilità degli Stati” prevedono sei cause di esclusione della illiceità: il
consenso dello stato leso, la legittima difesa, lo stato di necessità, le contromisure, estremo pericolo
e le cause di forza maggiore.
23. A quali condizioni il consenso dello Stato leso è internazionalmente valido?
Il consenso dello Stato leso è valido quando:
a) È attribuibile allo Stato leso ed espresso da persona competente ad impegnare internazionalmente
lo Stato
b) È stato liberamente prestato e non viziato dalla violenza o dato per errore
c) È reale e non presunto e viene manifestato in maniera chiara
d) Precede, o è contemporaneo, alla commissione dell’illecito
e) Rimane nei limiti del consenso prestato
f) Vale limitatamente ai rapporti tra Stato autorizzante e Stato autorizzato
24. Il consenso dello Stato leso da chi può essere validamente prestato?
Dallo Stato autorizzante.
25. In cosa consiste la legittima difesa?
La legittima difesa consiste nell’uso della forza a titolo di difesa per respingere un’aggressione
militare da parte di un altro soggetto internazionale. Viene considerato antigiuridico ma nel caso in
cui si sia verificato l’attacco armato da parte dell’altro Stato, la legittima difesa è valida per difendere
i territori.