A.A. 2014/15
POLITECNICO DI MILANO
Ing. Meccanica
Dinamica e Controllo delle Macchine
Tomasini G., Somaschini C.
Studente:
-
Il sistema che analizzeremo in questa trattazione è il seguente. Si trascurano le inerzie dovute alla uleggia di
raggio 𝑅/2.
𝑅, 𝑚1 , 𝐽1
𝑅
𝑘1 2
1
𝑟1 𝐶0 𝑒𝑖Ω𝑡
𝑘2 𝑟2
4𝑅, 𝑚2 , 𝐽2
𝑚33
𝐺
𝑘3 𝑟3
Diamo dei valori alle nostre grandezze fisiche, valutando più casi di smorzamento:
𝑚1 2 𝑘𝑔 𝑘1 10 𝑁 /𝑚
𝑚2 0.5 𝑘𝑔 𝑘2 10 𝑁 /𝑚
𝑚3 5 𝑘𝑔 𝑘3 10 𝑁 /𝑚
𝐽1 0.04 𝑘𝑔 𝑚2 𝑟1 0 𝑁𝑠/𝑚 1.5 𝑁𝑠/𝑚
𝐽2 0.03 𝑘𝑔 𝑚2 𝑟2 0 𝑁𝑠/𝑚 0.8 𝑁𝑠/𝑚
𝑅 0.2 𝑚 𝑟3 0 𝑁𝑠/𝑚 0.1 𝑁𝑠/𝑚
𝐶0 10 𝑁𝑚 Ω 2𝜋 0.7 𝑟𝑎𝑑/𝑠
Eseguendo il conteggio dei gradi di libertà:
3 corpi 9 GdL -
1 saldatura 3 GdV -
1 rotolamento puro 2 GdV -
1 pattino (M3) 2 GdV
2 GdL residui
Applicando un movimento al disco e alla massa verticale, vediamo come essi sono indipendenti l’uno
dall’altro, per cui, applichiamo i due gradi di libertà residui ai due corpi.
𝑥1 (𝑡)
𝑥2 (𝑡)
1
Dinamica e Controllo delle Macchine – Tomasini G., Somaschini C. – A.A.2014/15 – Esercitazione informatica 1
A questo punto non facciamo altro che definire le matrici che andremo ad inserire nel programma Matlab per
poi elaborare i risultati delle risposte del sistema.
𝑥1 3 𝑥
𝑉𝑔 = 𝑚3 𝑔𝑥2 − 𝑚2 𝑔 3𝑅 cos ( ) = 𝑚2 𝑔 cos ( 1 )
𝑅 𝑅 𝑅
Le matrici:
𝑚1 0 0 0 0
⎡ 0 𝐽1 0 0 0 ⎤ 𝑟1 0 0 𝑘1 0 0
M=⎢ 0 0 𝑚2 0 0 ⎥ ; R = [ 0 𝑟2 0 ] ; K = [ 0 𝑘2 0 ]
⎢ 0 0 0 𝐽2 0 ⎥ 0 0 𝑟3 0 0 𝑘3
⎣ 0 0 0 0 𝑚3 ⎦
𝑚1 0 0 0 0 1 0
⎡ 0 𝐽1 0 0 0 ⎤ ⎡−1/𝑅 0⎤ 0
[M∗ ] = [1 −1/𝑅 2 −1/𝑅 0] ⎢ 0 0 𝑚2 0 0 ⎥ ⎢ 2 𝑚 + 𝐽1 /𝑅2 + 4𝑚2 + 𝐽2 /𝑅2
0⎥ = [ 1 𝑚3 ]
0 0 0 0 1 ⎢ 0 0 0 𝐽2 0 ⎥ ⎢−1/𝑅 ⎥ 0
0
⎣ 0 0 0 0 𝑚3 ⎦ ⎣ 0 1⎦
𝑟1 0 0 1 0 𝑟2
𝑟 +𝑟
[R∗ ] = [1 −1 0] [ 0 𝑟2 0 ] [−1 −1] = [ 1 𝑟 2 𝑟2 + 𝑟3 ]
0 −1 1 0 0 𝑟3 0 1 2
𝑘1 0 0 1 0 𝑘 + 𝑘2 𝑘2
[K∗𝑒𝑙 ] = [1 −1 0] [ 0 𝑘2 0 ] [−1 −1] = [ 1 ]
0 −1 1 𝑘2 𝑘2 + 𝑘3
0 0 𝑘3 0 1
𝜕 2 𝑉𝑔 𝜕 2 𝑉𝑔
⎡ 2 ∣ ∣ ⎤
⎢ 𝜕𝑥1 0 𝜕𝑥1 𝜕𝑥2 ⎥ 𝑚 𝑔3/𝑅 0]
[K𝑔 ] = ⎢ 2
∗ 0
⎥=[ 20
⎢ 𝜕 𝑉𝑔 ∣ 𝜕 2 𝑉𝑔 ⎥ 0
∣
⎣𝜕𝑥2 𝜕𝑥1 0 𝜕𝑥2 2
0 ⎦
Qq = [ −1/𝑅 ] 𝐅 = [−𝐶(𝑡)/𝑅 ]
0 0
Inserendo i dati nel calcolatore, considerando il caso di smorzamento nullo, otteniamo le matrici generalizzate
da inserire nell’equazione di moto.
>> PARAMETRI_SISTEMA
M =
5.75 0
0 5.00
R =
0 0
0 0
K_el =
20 10
10 20
K_g =
73.57 0
0 0
K =
93.57 10.00
10.00 20.00
Q_q =
0
0
L’equazione di moto quindi diventa:
L’integrale generale ci fornisce informazioni sulla risposta del sistema, dovuta ai parametri che lo
caratterizzano. Analiticamente, otteniamo informazioni relative alla frequenza di oscillazione dei due gradi di
libertà e ai modi di vibrare. Per il caso analizzato otteniamo:
>> Integrale_generale
𝑥01 𝑥
𝜇𝐼 = [ ] = −1.07 𝜇𝐼𝐼 = [ 01 ] = 0.81
𝑥02 𝐼 𝑥02 𝐼𝐼
Nel I caso ci aspettiamo che le risposte del sistema siano in controfase tra loro e che il primo grado di libertà
abbia un’ampiezza leggermente maggiore del secondo. Dal II modo invece, otteniamo due risposte in fase con
il primo gdl avente ampiezza 0.81 volte il secondo.
1 0.8
0.6
0.5 0.4
Spostamento [m]
Spostamento [m]
0.2
0 0
-0.2
-0.5 -0.4
-0.6
-1 -0.8
5 10 15 20 25 0 5 10 15
←4.54→ Tempo [s] ←2.63→ Tempo [s]
T_x1 = T_x2 = 1/0.22 = 4.54 sec Tx1 = T_x2 = 1/0.38 = 2.63 sec
%Il sistema risponde secondo la prima frequenza propria %Il sistema risponde con la seconda pulsazione propria.
𝑥1 (𝑡)
Spettri della risposta 𝑥2 (𝑡)
Spostamento [m]
1 0.6
0.5 0.4
0 0.2
-0.5 0
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4
100 50
0
Fase [deg]
Fase [deg]
0
-50
-100
-100
-200 -150
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4
Frequenza [Hz] Frequenza [Hz]
4
Dinamica e Controllo delle Macchine – Tomasini G., Somaschini C. – A.A.2014/15 – Esercitazione informatica 1
I picchi relativi agli spettri, rispecchiano le frequenze proprie del sistema. Nel I caso i picchi per 𝑥1 e 𝑥2 si
hanno in corrispondenza della prima frequenza propria (0.22 Hz). Nel II caso i picchi si hanno a 0.38 Hz,
ovvero la seconda frequenza propria. Nel primo caso, tra il primo e secondo gdl ci sono 180° di sfasamento,
mentre nel secondo caso entrambi i gdl hanno fase uguale.
𝑥 (0)
[ 1 ] = [ −3 ]
𝑥2 (0) 1
Vedremo due risposte in controfase ma con due contributi armonici diversi, relativi alle due frequenze proprie
che agiscono contemporaneamente.
𝑥1 (𝑡)
Spostamento [m]
𝑥2 (𝑡)
0
-1
-2
-3
0 5 10 15 20 25
Tempo [s]
-1
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4
100
Fase [deg]
-100
-200
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4
Frequenza [Hz]
5
Dinamica e Controllo delle Macchine – Tomasini G., Somaschini C. – A.A.2014/15 – Esercitazione informatica 1
Inserendo nello script al calcolatore i valori di smorzamento dati otteniamo le seguenti matrici generalizzate.
>> PARAMETRI_SISTEMA
M =
5.75 0
0 5.00
R =
2.30 0.80
0.80 0.90
K_el =
20 10
10 20
K_g =
73.57 0
0 0
K =
93.57 10.00
10.00 20.00
Q_q =
0
0
La nuova equazione di moto è:
L’integrale generale questa volta ci fornirà, diversamente dal caso 1, due modi di vibrare complessi. Ciò
indica che, se le entità smorzanti sono sufficientemente diverse tra loro, vi è uno sfasamento relativo tra il
primo grado di libertà ed il secondo. Le frequenze proprie non cambiano il loro valore.
>> Integrale_generale
I modo II modo
6
Dinamica e Controllo delle Macchine – Tomasini G., Somaschini C. – A.A.2014/15 – Esercitazione informatica 1
I caso II caso
𝑥1 (0) 𝑥 (0)
[ ] = [ −1.06 ] [ 1 ] = [ 0.81 ]
𝑥2 (0) 1 𝑥2 (0) 1
𝑥̇1 (0) 𝑥̇1 (0)
[ ]=[0] [ ]=[0]
𝑥̇2 (0) 0 𝑥̇2 (0) 0
1
0.8
0.6
0.5
0.4
Spostamento [m]
Spostamento [m]
0.2
0
0
-0.2
-0.5
-0.4
-0.6
-1
-0.8
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 0 5 10 15 20 25
Tempo [s] Tempo [s]
Risposte quasi in controfase con 𝑥1 ampia 1.06 volte Risposte quasi in fase con 𝑥1 0.81 volte 𝑥2 .
𝑥2 .
Integrazione Integrazione
0.6 Teorico 0.6 Teorico
0.45 0.41
0.4 0.4
0.2 0.2
0.09 0.105
0 0
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4 1.6 1.8 2 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4 1.6 1.8 2
Frequenza [Hz] Frequenza [Hz]
0 0 200
Integrazione 180 Integrazione
Fase FdT [m/N]
Aumentando lo smorzamento si ha che le oscillazioni, all’aumentare del tempo, si riducono sempre di più fino
a quando il sistema, sottoposto a perturbazione, torna direttamente a 0.
Anche in questo caso non vi sono forzanti e quindi l’integrale particolare è nullo.
7
Dinamica e Controllo delle Macchine – Tomasini G., Somaschini C. – A.A.2014/15 – Esercitazione informatica 1
>> Matrici_generalizzate
M =
5.75 0
0 5.00
R =
0 0
0 0
K_el =
20 10
10 20
K_g =
73.57 0
0 0
K =
93.57 10.00
10.00 20.00
Q_q =
-50
0
Per cui l’equazione di moto assumerà questa forma:
Risolvendo l’omogenea associata, troviamo le frequenze proprie e i modi di vibrare del sistema.
>> Integrale_generale
I caso II caso
𝑥1 (0) 𝑥 (0)
[ ] = [ −1.07 ] [ 1 ] = [ 0.81 ]
𝑥2 (0) 1 𝑥2 (0) 1
𝑥̇1 (0) 𝑥̇1 (0)
[ ]=[0] [ ]=[0]
𝑥̇2 (0) 0 𝑥̇2 (0) 0
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Dinamica e Controllo delle Macchine – Tomasini G., Somaschini C. – A.A.2014/15 – Esercitazione informatica 1
Tramite le condizioni iniziali possiamo ora calcolare la risposta del sistema alla forzante assegnata.
1 1
0.5
0.5
Spostamento [m]
Spostamento [m]
0
0
-0.5
-0.5
-1
-1
-1.5
0 10 20 30 40 50
Tempo [s] -1.5
0 5 10 15 20 25 30
Tempo [s]
La risposta relativa al primo caso deriva dal primo modo di vibrare e rappresenta due risposte in controfase
(in assenza di smorzamento). Nella seconda immagine invece, abbiamo che le risposte sono in fase. In
entrambi i grafici si nota che entrambe le sinusoidi oscillano nel tempo. Questo ci fa intuire che esiste una
seconda componente armonica che modifica la risposta del sistema.
Considerando gli opportuni grafici che registrano gli spettri relativi allo spostamento dei due gradi di
libertà, notiamo come oltre alle componenti dovute alle frequenze proprie del sistema vi è anche una
componente armonica avente la frequenza della forzante (0.7 Hz).
𝑥1 (0) 𝑥̇ (0)
[ ] = [ −1.07 ] ; [ 1 ]=[0]
𝑥2 (0) 1 𝑥̇2 (0) 0
Spostamento [m]
0.8
1
0.6
0.5
0.4
0
0.2
-0.5 0
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4
50 200
0
100
Fase [deg]
Fase [deg]
-50
0
-100
-100
-150
-200 -200
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4
Frequenza [Hz] Frequenza [Hz]
Nella figura 101 notiamo come vi siano due picchi alle frequenze 0.22 e 0.38 Hz (prima e seconda frequenza
propria) e un altro picco alla frequenza 0.7 Hz, ovvero la frequenza della forzante. Notiamo inoltre che il II
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Dinamica e Controllo delle Macchine – Tomasini G., Somaschini C. – A.A.2014/15 – Esercitazione informatica 1
grado di libertà (fig. 102) non risente particolarmente della forzante a 0.7 Hz poiché essa è applicata solo sul
disco e la massa in verticale risente solo delle forze imposte da molla e smorzatore.
Il contributo armonico della forzante in ingresso viene elaborato dalle FdT relative ai diversi gradi di libertà.
Le funzioni di trasferimento dipendono solo dal sistema e sono le stesse del Caso 1.
𝐹𝑑𝑇 (𝑥1 )
𝐹𝑑𝑇 (𝑥2 )
FdT 11
4
3
[m/N]
0
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4 1.6 1.8 2
200
150
[deg]
100
50
0
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4 1.6 1.8 2
[Hz]
Consideriamo il caso seguente. La risposta è caratterizzata da 3 armoniche a frequenze diverse. Il picco dello
spettro dovuto alla forzante è più evidente, questo perché la frequenza della stessa è compresa in un
intervallo della FdT tale per cui gli ingressi non vengono azzerati. A 0.7 Hz la FdT si presenta quasi nulla,
mentre a 0.3 Hz vi è una “valle” non nulla tra le frequenze di risonanza.
Forzante a 0.3 Hz
𝑥1 (𝑡)
1.5
𝑥2 (𝑡)
1
ento[m]
0.5
Spostam
-0.5
-1
-1.5
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45
Tempo [s]
1
0.6
Spostamento [m]
Spostamento [m]
0.4 0.5
0.2
0
0
-0.5
-0.2 0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4 1.6 1.8 2
100 100
Integrazione
Fase [deg]
0
Fase [deg]
-100 -100
-200 -200
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4 1.6 1.8 2 0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7
Frequenza [Hz] Frequenza [Hz]
10
Dinamica e Controllo delle Macchine – Tomasini G., Somaschini C. – A.A.2014/15 – Esercitazione informatica 1
>> PARAMETRI_SISTEMA
M =
5.75 0
0 5.00
R =
2.30 0.80
0.80 0.90
K =
93.57 10.00
10.00 20.00
Q_q =
-50
0
L’equazione di moto completa quindi è:
[ 5.75 0] [𝑥1̈ (𝑡)] + [2.3 0.8] [𝑥̇1 (𝑡)] + [ 93.6 10] [𝑥1 (𝑡)] = [−50 𝑒𝑖4.4𝑡 ]
0 5 𝑥2̈ (𝑡) 0.8 0.9 𝑥̇2 (𝑡) 10 20 𝑥2 (𝑡) 0
Imponiamo come al solito le condizioni iniziali relative ai modi di vibrare e otteniamo le risposte
0.8 0.8
0.6 0.6
0.4 0.4
Spostamento [m]
Spostamento [m]
0.2 0.2
0 0
-0.2 -0.2
-0.4 -0.4
10 20 30 40 50 60 70 5 10 15 20 25 30
Tempo [s] Tempo [s]
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Dinamica e Controllo delle Macchine – Tomasini G., Somaschini C. – A.A.2014/15 – Esercitazione informatica 1
Come si nota nel primo caso e nel secondo caso rispettivamente, Non si ha un’estinzione totale del moto ma
nei primi 40/50 secondi si ha l’esaurimento del transitorio dovuto allo smorzamento e alle condizioni iniziali
imposte. Per tempi molto alti la soluzione rimane legata alla forzante applicata sul disco. Il gdl 𝑥2 risente
molto meno della forzante come si nota dalla linea verde delle due risposte. Lo spettro delle risposte ci
conferma questo risultato.
SPETTRO RISPOSTA
0.1
0.05
-0.05
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4
200
100
Fase [deg]
-100
-200
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4
Frequenza [Hz]
Nel primo caso il picco legato alla forzante è elevato, mentre nel secondo caso è molto più piccolo. Vi è
ovviamente un contributo dovuto alla prima frequenza propria. Per quel che riguarda le funzioni di
trasferimento, trattandosi di un sistema forzato e smorzato, troviamo due picchi di valore finito. Il grafico
azzurro denominato come “integrazione” rappresenta modulo e fase del forzamento sweep.
0.8 0.6
Ampiezza FdT [m/N]
Integrazione Integrazione
0.6 Teorico 0.4 Teorico
0.4 0.2
0.2 0
0 -0.2
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4 1.6 1.8 2 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4 1.6 1.8 2
Frequenza [Hz] Frequenza [Hz]
0 200
Integrazione Integrazione
Fase FdT [m/N]
-100 -200
-150 -400
-200 -600
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4 1.6 1.8 2 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4 1.6 1.8 2
Frequenza [Hz] Frequenza [Hz]
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Dinamica e Controllo delle Macchine – Tomasini G., Somaschini C. – A.A.2014/15 – Esercitazione informatica 1
FORZAMENTO SWEEP
Consideriamo adesso per l’ultimo caso analizzato, l’adozione di una forzante particolare: lo sweep. Questa
forzante è un segnale che mantiene lo stesso modulo ma varia la frequenza di oscillazione nel tempo.
Graficamente:
10
5
Forzamento [Nm]
-5
-10
4 4
3 3
2 2
Spostamento [m]
Spostamento [m]
1 1
0 0
-1 -1
-2 -2
-3 -3
-4 -4
0 500 1000 1500 0 500 1000 1500
𝑓𝐼 𝑓𝐼𝐼
𝑓𝐼 𝑓𝐼𝐼
Tempo [s] Tempo [s]
Tramite un forzamento a sweep vediamo che a circa 200 secondi la forzante tocca la prima frequenza propria
e quindi nei due grafici vi sono dei vistosi picchi corrispondenti alla zona di risonanza delle FdT. La linea
rossa più a destra descrive il secondo picco, ovvero la zona di risonanza in cui la frequenza della forzante
tocca la seconda frequenza propria. Per frequenze molto alte, la risposta del sistema tende a 0, poiché la
funzione di trasferimento relativa al sistema (pagina precedente) si annulla.
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