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SICUREZZA

Il progetto ha tre passi:


1- Schema di Contratto
2- Capitolato speciale d’appalto: contiene le regole che gestiscono quell’appalto e il contratto con la durata
del cantiere
3- Computo metrico estimativo
Il computo metrico estimativo descrive tutte le lavorazioni che devono essere fatte per poter realizzare il
progetto e gli specifici costi. I prezzi al mq, m lineare, kg Ecc.… sono presi dal prezziario regionale.
Nel prezziario regionale, aggiornato ogni anno, viene fatta l’analisi dei prezzi, in ogni prezzo ci sono tre
componenti:
1 – Costo reale del prodotto
2 – Costo manodopera
3 – Oneri della sicurezza (Quanto devo spendere per far sì che l’operaio lavori in sicurezza). Non
assoggettabili al ribasso. Gli oneri per la sicurezza possono essere:
A – Diretti: quando servono a garantire la sicurezza di una specifica lavorazione, sono già all’interno dei
prezzi.
B – Indiretti: quando servono al cantiere in generale (es: recinzioni, baraccamenti, quadri elettrici, servizi
igienici D. Lgs. 81/08), sono a parte nel computo.
La risposta finale sarà il costo dell’opera, questa fase è molto importante perché se il progettista sbaglia né
risponde personalmente (ecco perché nei lavori pubblici il tecnico ha bisogno di un’assicurazione).
Il computo può subire varianti ma in certi casi ed entro precisi limiti, può essere fatta per:
1 – Errore Progettuale
2 – Modifica di una disposizione normativa, dal punto di vista:
 Amministrativo: diversi strumenti per operare
 Contabile: cambia il prezzo di un materiale. Il Codice dei contratti pubblici non ammette la revisione
del prezzo
3 – Condizione imprevista ed imprevedibile (fisica, ambientale)
Comunque la variante ha due aspetti:
1 – Amministrativi: non puoi modificare specifiche categorie oltre il 20 % (non può essere maggiore del
quadro economico (?))
2 – Tecnici
La legge 109 “Lavori Pubblici” ha introdotto la variante limitata.
Cosa sono e come funzionano gli APPALTI?
L’appalto è il contratto con il quale una parte assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione
del proprio rischio, il compimento di un’opera o di un servizio in cambio di un corrispettivo in denaro. Gli
appalti valutano l’offerta economicamente più vantaggiosa verificando requisiti di qualità tecnica,
architettonica e gestionale in grado di assicurare il miglior rapporto qualità/prezzo delle opere. La
valutazione terrà conto di 3 punti:
1. Prezzo
2. Certificazione di Qualità dell’appaltatore
3. Tempi di realizzazione
Il codice dei contratti pubblici (18 aprile 2016 n. 50) ha classificato le procedure di gara in:
A. Procedura Aperta – dove tutti gli appaltatori possono fare richiesta di partecipazione se possiedono i
requisiti minimi previsti dal bando. Dopo la verifica delle imprese l’assegnazione finale sarà all’offerta
più bassa, sulla base dei prezzi unitari (nei lavori a misura) e del prezzo finale (nelle opere a corpo). Il
bando di gara si pubblica sulla gazzetta ufficiale con i SOA
B. Procedura Ristretta - limita l’accesso di gara alle sole imprese invitate dall’Amministrazione.
C. Procedura Negoziata - solo se l’importo è inferiore a 1.000.000 di euro, si fa una trattativa.

Il contratto d’appalto deve contenere:


1. Il Capitolato generale, che contiene le disposizioni legislative per la gestione dell’appalto.
2. L’oggetto dell’opera, figure professionali, i ruoli e i compiti
3. Regole di gestione
4. Il Capitolato speciale d’appalto che elenca le prestazione attese e i requisiti minimi da raggiungere e
le caratteristiche dei materiali da utilizzare nella costruzione. Infatti il progetto non finisce con il
disegno, dobbiamo dire quali sono i materiali e come deve essere realizzato.
5. I termini economici del contratto (come verranno distribuiti i pagamenti)
6. Gli elaborati grafici del progetto
7. I piani di sicurezza
8. Tempi contrattuali
9. Penale in caso di ritardo dei lavori
Il contratto inoltre potrà essere:
A. A Misura – il corrispettivo è calcolato in base alla quantità di opere realizzate con prezzi concordati
preventivamente con il Computo metrico estimativo. Se c’è da pagare di più paga il progettista che
ha redatto il Computo.
B. A Corpo – viene contrattualizzata l’opera in progetto, vuoto per pieno, non ci sono misure specifiche.
Qui il computo metrico non è di gara né di contratto (noi comunque lo facciamo per dividere il
progetto da realizzare in categorie). Si ragiona per % rispetto al totale.
Il subappalto è un contratto stipulato dall’appaltatore con altre imprese, allo scopo di eseguire alcune opere
che lui ha già ricevuto l’incarico dal committente. Rivendo una cosa che ho pagato ad un prezzo minore, io
ho il ponteggio a 10 euro al mq lo rivendo a 8 euro al mq, questo mi porta a fare più azioni in poco tempo,
aumentando il rischio.
Ruoli e compiti in CANTIERE?
COMMITTENTE – APPALTATORE – *STAZIONE APPALTANTE
Il soggetto per conto del quale l'intera opera viene realizzata (indipendentemente da eventuali frazionamenti
della sua realizzazione). Nel caso di un appalto privato può delegare il suo compito al Responsabile dei lavori
(RL). Nel caso di appalto di opera pubblica, la stazione appaltante è il soggetto titolare del potere decisionale
e di spesa relativo alla gestione dell'appalto, può tuttavia, tramite la legge 241/90 delegare il suo potere al
Responsabile Unico del Procedimento (RUP). Deve sempre assicurarsi che l’opera venga eseguita
regolarmente e in sicurezza. Ha l’obbligo di:
1. Nominare il Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione (CSP) e il CSE.
2. Esporre il nominativo di tali figure nel cartellone da cantiere.
3. Verifica l’idoneità tecnico professionale delle imprese esecutrici (ad esempio controlla il DURC)
4. Trasmette, prima dell’inizio dei lavori, alla AUSL e alla Direzione Provinciale del lavoro (e nel caso del
lavoro pubblico alla prefetto competente del territorio) la copia della notifica preliminare. In assenza
di tale documento gli organi di vigilanza comunicano la sospensione del titolo abilitativo.

COORDINATORE della SICUREZZA in fase di PROGETTAZIONE (CSP)


È incaricato dal committente per redigere:
A. Un elaborato per la sicurezza nel cantiere, PSC
B. Il Fascicolo adattato alle caratteristiche dell’opera.
COORDINATORE della SICUREZZA in fase di ESECUZIONE (CSE)
Incaricato dal committente (o RL) deve:
A. Verificare con opportune azioni che le imprese esecutrici stanno applicando le disposizioni del PSC
per eseguire i lavori in sicurezza.
B. Verifica l’idoneità del POS, da considerare complementare al PSC quindi sarà suo compito verificare
la congruenza e se non dovesse esserci, considerando l’ipotesi di valutare positivamente il POS,
aggiornare il PSC per uno svolgimento dei lavori con più sicurezza.
C. Organizza con i datori di lavoro il coordinamento delle attività e la loro informazione
D. Segnalare al committente (o RL), previa contestazione scritta alle imprese, eventuali inosservanze
(ad esempio: recinzioni e accessi non correttamente segnalati) e propone la sospensione dei lavori,
l’allontanamento delle imprese o la risoluzione del contratto.
E. Sospendere il cantiere in caso di pericolo grave.
Non può essere il datore di lavoro delle imprese affidatarie ed esecutrici o un suo dipendente o L’RSPP da lui
designato.

DATORE Di LAVORO
Ha l’obbligo:
A. Di vigilare sulla sicurezza dei lavori che deve eseguire
B. Verifica l’applicazione delle disposizioni e prescrizioni del PSC
C. Verificare la congruenza del POS delle imprese esecutrici in subappalto rispetto al proprio e poi
trasmetterlo al CSE
D. Nominare l’RSPP e il RLS
E. Assicurare a tutti i lavoratori i DPI necessari per svolgere il lavoro in sicurezza
F. Di informare e formare i propri lavoratori prima che svolgono una lavorazione sui possibili rischi
G. Redigere il POS, dove ci sarà il PIMUS e le sue autorizzazioni

RSPP - RESPONSABILE del SERVIZIO di PREVEZIONE e PROTEZIONE


Gli obblighi del RSPP sono:
A. Individuare i fattori di rischio
B. Fare una VALUTAZIONE del RISCHIO (VdR) insieme al medico competente e al datore di lavoro
C. Individuare misure per la sicurezza degli ambienti del lavoro
D. Propone dei programmi di informazione e formazione dei lavoratori
E. Partecipa alla riunione periodica

RAPPRESENTANTE dei LAVORATORI per la SICUREZZA (RLS)


È eletto in tutte le imprese, rappresenta i lavoratori dell’azienda, è eletto dai lavoratori con diverse modalità
(secondo il numero dei lavoratori). L’RLS deve:
A. E consultato preventivamente alla valutazione dei rischi
B. Accedere ai luoghi di lavoro in cui sono presenti dei rischi;
C. E consultato in merito all’organizzazione della formazione e sulla designazione del RSPP
D. Riceve le informazioni e i documenti aziendali inerenti la valutazione dei rischi e le misure di
prevenzione relative
E. Provvede a promuovere, elaborare, individuare e attuare le misure di prevenzione idonee a tutelare
la salute e l’integrità fisica dei lavoratori
F. Poter fare ricorso alle autorità competenti (ASL, Direzione provinciale del lavoro e Autorità
Giudiziaria) se ritiene che le misure di protezione e prevenzione dai rischi adottate dal datore di
lavoro non sono idonee.
G. Partecipare alla riunione periodica
In ultimo, il datore di lavoro non può in nessun modo vietare al Rappresentante di svolgere le sue funzioni
durante l’orario lavorativo e non può detrarre denaro dalla sua ordinaria retribuzione per il tempo dedicato a
ricoprire questo ruolo.
Nelle aziende con meno di 15 dipendenti dove non sia avvenuta la nomina del RLS, c’è il Rappresentante dei
Lavoratori per la Sicurezza Territoriale. In questi casi la nomina avviene a livello locale.

DIRETTORI DEI LAVORI


È il tecnico incaricato dalla committenza che ha il compito:
A. Di verificare il rispetto delle condizioni di appalto
B. Verificare che i materiali che entrano in cantiere sono quelli contenuti nel capitolato speciale
d’appalto tramite le BOLLE di TRASPORTO e dai CERTIFICATI di VALIDITA’. Se non sono come da
contratto emette il VERBALE di NON ACCETTAZIONE
C. Autorizza il disarmo delle armature
D. Liquida l’importo relativo ai costi della sicurezza in base allo stato avanzamento lavoro
E. Preleva i provini da mandare in laboratorio per le prove (6 ogni ciclo di getto), sigilla il cubetto di
prelievo allegando un documento con data, tipo (se stiamo facendo la fondazione ecc.…) e la firma
F. Redazione dei SAL o, se redatti dall'impresa costruttrice, il controllo e l'avallo di questi ultimi
G. Di convalidare eventuali modifiche tecniche migliorative del progetto
H. Verificare della corretta esecuzione dei lavori
I. Della stesura dei verbali di riunione e di eventuali ordini di servizio
Ovviamente, il direttore possiede e utilizza tutti gli elaborati del progetto esecutivo, nonché quelli delle
varianti, così come la contabilità di commessa fornita dalle imprese coinvolte e, infine, il cronoprogramma
di progetto. Comunica attraverso l’ordine di servizio.

DIRETTORE TECNICO del CANTIERE


Previsto dal “Codice degli Appalti” (D. Leg. 18 aprile 2016, n. 50.), è nominato dall’impresa che esegue i
lavori, è un lavoratore che ha una formazione specifica e quindi ha capacità di coordinamento, è
responsabile:
A. Dell’organizzazione, della gestione e della conduzione del cantiere,
B. Di mantenere i rapporti con la DIREZIONE LAVORI, coordina e segue l’esecuzione delle prestazioni in
contratto,
C. Vigila l’adattamento, l’applicazione e l’osservanza dei piani di sicurezza.

MEDICO COMPETENTE
Medico del lavoro, non sta in cantiere, è nel suo ufficio. I suoi compiti sono:
A. Collaborare con il datore di lavoro e l’RSPP per la valutazione dei rischi.
B. Programma ed effettua la sorveglianza sanitaria ad ogni lavoratore
C. Conferire l’idoneità a svolgere quella mansione al lavoratore
D. Consegnare le risposte, sigillate dal datore di lavoro che verranno aperti solo dagli ispettori che poi
devono richiuderlo.
E. Visita gli ambienti di lavoro almeno una volta l’anno
Come si relazionano tra di loro CSE – Direttore dei Lavori - Datore di Lavoro – RSPP e RLS?
Il CSE comunica con il RSPP e il Direttore dei Lavori, se l’RLS porta istanza al datore di lavoro e poi c’è una
notifica al livello operativo parla con il CSE. L’RSPP redige una Valutazione del Rischio inserita nel POS, che poi
dovranno essere aggiunti al Piano di Sicurezza e Coordinamento (che ha già individuato le situazioni di rischio
attraverso sue valutazioni). Il CSE coordina le operazioni e lo fa attraverso gli RSPP che si occupano ognuno
della propria azienda. Il CSE convoca una riunione periodica (quando c’è un’esigenza) per coordinare le attività
terminata la quale viene redatto il VERBALE di COORDINAMENTO (il risultato finale della riunione) firmata e
sotto firmata da tutti. Il datore di lavoro attua il verbale comprando le attrezzature necessarie. CSE e RSPP
controllano se i lavori vengono fatti solo dalle persone autorizzate.
Documentazione obbligatoria, contenuti minimi
DURC – DOCUMENTO UNICO di REGOLARITA’ CONTRIBUTIVA
Nelle opere pubbliche fa parte dei requisiti minimi delle imprese, può essere rilasciata dall’ INPS o INAIL e
deve contenere:
A. Denominazione, sede legale, codice fiscale datore di lavoro
B. Attestato del versamento regolare INPS con data
C. Attestato del versamento regolare INAIL con data
D. Attestato del versamento regolare dei contributi dei lavoratori alla Cassa Edile con data
E. Data di emissione del documento e nome del responsabile del rilascio. Ha durata 1 mese per gli
appalti pubblici e 3 mesi per quelli privati.

NOTIFICA PRELIMINARE
Prima dell’inizio dei lavori il committente la trasmette alla AUSL e all’ISPETTORATO del lavoro (e nel caso del
lavoro pubblico alla prefetto competente del territorio). È obbligatorio che il RUP invii una comunicazione
con certezza di ricezione (raccomandata o per via telematica). Una copia della notifica deve essere affissa in
cantiere in maniera visibile e deve essere messa a disposizione ad eventuali organi di vigilanza.
Le informazioni di questo documento vengono prese dal PSC e dal CRONOPROGRAMMA, esso contiene:
1. Data di comunicazione
2. Indirizzo cantiere
3. Committente
4. Natura dell’opera
5. Responsabile dei lavori
6. CSE e CSP
7. Data d’inizio del cantiere
8. Durata prevista
9. Numero max. previsto di lavoratori in cantiere
10. Imprese
11. Ammontare complessivo dei lavori in euro
COMUNICAZIONE INIZIO LAVORI
Prima di cominciare i lavori è necessario per legge trasmettere all’amministrazione comunale questo
documento. Esso deve contenere:
A. Dati anagrafici del titolare dell’atto amministrativo, che può essere un permesso di costruire o una
dichiarazione di inizio attività.
B. Nomi dei responsabili del progetto
C. Estremi della ditta che esegue i lavori
D. Firma del committente, direttore lavori e del legale che rappresenta la ditta incaricata
PIANO di SICUREZZA e COORDINAMENTO (PSC)
Il Piano Sicurezza e Coordinamento (PSC), che è obbligatorio se:
1. Un cantiere supera i 200 uomini giorno, perché si presuppone una complessità delle lavorazioni. I
uomini giorno sono la manodopera che si andrebbe ad utilizzare se facessimo tutte le lavorazioni in
un giorno.
2. C’è più di un’impresa nel cantiere
Viene redatto dal Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione (CSP), va ad individuare le situazioni
di rischio tramite la Valutazione del Rischio (VdR). Il PSC deve contenere:
A. Tavole esplicative di progetto, relative agli aspetti della sicurezza (con almeno una planimetria
con l’organizzazione del cantiere).
B. L’identificazione e la descrizione dell’opera con: indirizzo del cantiere; descrizione del contesto
in cui è collocato il cantiere; una descrizione sintetica dell’opera dal punto di vista architettonico
strutturale.
C. Individuazione di tutti i soggetti con compiti di sicurezza (Responsabile dei Lavori; CSP; CSE /se
già nominato; datori di lavoro delle imprese esecutrici).
D. Una valutazione dei rischi concreti con riferimento all’area ed alla organizzazione di cantiere,
alle lavorazioni e alle loro interferenze.
D.1. Area di Cantiere, (cosa si deve valutare?):
a) Verificare la presenza di linee aeree e condutture sotterranee.
b) Analizzare fattori esterni come rischio di annegamento.
c) Rischi che il cantiere può comportare all’area circostante
(Mettere anche in conto che il cantiere può avere durata di anni, il cambio di stagione può
diventare determinante, es: vicinanza scuola. Nel corso degli anni il contesto potrebbe
cambiare)

D.2. Organizzazione del cantiere (cosa si deve valutare?):


a) Modalità da seguire per la recinzione cantiere, Accessi e segnalazioni.
b) Servizi igienico sanitari.
c) Viabilità principale cantiere.
d) Gli impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas e energia.
e) Gli impianti di messa a terra e di protezione contro le scariche elettriche.
f) Modalità di accesso fornitura materiali.
g) Zone carico e scarico.
h) Zone deposito attrezzature e di stoccaggio materiali e dei rifiuti.
D.3. Lavorazioni (Cosa si deve valutare?):
a) Rischio di investimento da veicoli circostanti all’area di cantiere.
b) Rischio di seppellimento negli scavi (rischio esplosione legati ad ordigni bellici
rinvenuti).
c) Rischio caduta dall’alto
d) Rischio di elettrocuzione
e) Rischio legato al rumore
f) Rischio legato all’uso di sostanze chimiche
E. Le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive, in
riferimento: all’area di cantiere; all’organizzazione del cantiere e alle lavorazioni.
F. Le prescrizioni operative, misure preventive e protettive e i DPI in riferimento alle interferenze
tra le lavorazioni.
G. Le misure di coordinamento se più imprese o lavoratori autonomi usano attrezzature, mezzi e
DPC.
H. Le modalità organizzative della cooperazione e del coordinamento fra i datori di lavoro e i
lavoratori autonomi.
I. L’organizzazione per il servizio di pronto soccorso, contiene riferimenti telefonici delle strutture
previste sul territorio al servizio di pronto soccorso e prevenzione incendi. Percorso più veloce
per arrivare al primo ospedale più vicino.
J. Durata prevista delle lavorazioni, delle fasi di lavoro che costituiscono il cronoprogramma dei
lavori, con l’entità del cantiere espressa in uomini giorno.
K. La stima dei costi della sicurezza.
In fase di esecuzione dei lavori c’è un’altra figura professionale, il Coordinatore della Sicurezza in fase di
Esecuzione (CSE) che ha l’obbligo di tenere aggiornato il PSC e il POS in modo che non si contrappongono. Se
il CSE riscontra dei problemi nel POS l’impresa ha 20 giorni di tempo per modificare i contenuti ma nel
frattempo l’operatore non può accedere per fare le lavorazioni.
(COGNIZIONE TECNICA: ogni impresa è tenuta a valutare se le lavorazioni sono conforme alle norme
tecniche, solo chi ha i titoli può consegnare la documentazione, il deposito delle strutture al genio civile lo fa
l’impresa perché deve essere consapevole)
PIANO OPERATIVO di SICUREZZA (POS)
Redatto dalle aziende, sempre obbligatorio. È un manuale operativo quindi è necessario che contenga solo le
operazioni previste e il personale impiegato nello specifico cantiere. Deve essere congruente con il PSC (se
c’è). Il POS:
A. E’ Specifico per i rischi dell’impresa che lo redige.
B. Deve essere chiaro, spiega le lavorazioni.
C. Determina i DPC e i DPI.
D. Viene valutato 20 giorni prima del suo ingresso in cantiere dal CSE.
E. Contiene il DVR Documento Valutazione dei rischi.
F. Viene aggiornato se qualcosa dovesse cambiare dal CSE che mantiene la congruenza PSC_POS.
G. Contiene il DUVRI – Documento Unico per la Valutazione del Rischio Interferenze.
Il DVR è sempre obbligatorio tranne quando si redige il PSC, se c’è il sub appalto ci deve essere un
coordinamento tra le società che l’ha appaltato e le altre imprese. Nel POS c’è l’RSPP che recepisce le
indicazioni per gestire le prevenzioni e protezioni, l’RLS che recepisce le istanze dei lavoratori e il DIRETTORE
TECNICO che acquisisce tutti i requisiti tecnici dell’impresa che accresce il curricula, ha il compito di gestire
tecnici e firmare atti amministrativi. Contenuti minimi del POS sono:
A. I dati identificativi dell’impresa esecutrice (il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i
riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere)
B. La specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall’impresa esecutrice e dai
lavoratori autonomi sub affidatari, (Cosa va a fare e come).
C. I nominativi degli addetti al primo soccorso, antincendio e del rappresentante dei lavoratori per
la sicurezza, aziendale o territoriale (RLS)
D. Il nominativo del medico competente.
E. Il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP)
F. I nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere
G. Il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell’impresa esecutrice e dei lavoratori
autonomi operanti in cantiere per conto della stessa impresa
H. Le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo
dall’impresa esecutrice
I. La descrizione dell’attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro
J. L’elenco dei ponteggi, (PIMUS) l’impresa che lo ha realizzato e come viene fatto l’impianto di
messa a terra, quanto supera i 20 metri di altezza il calcolo strutturale. Ponteggio misto valido
solo le certificato
K. La lista delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere
L. L’elenco delle sostanze e miscele pericolose utilizzate nel cantiere con le relative schede di
sicurezza
M. L’esito del rapporto di valutazione del rumore, non si può superare 80 dB (se supero risolvo o con
barriere o con accordo tra le parti, 14 giorni faccio rumore poi stop).
N. L’individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel
PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere
O. Le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto
P. L’elenco dei DPI forniti ai lavoratori occupati in cantiere
Q. La documentazione in merito all’informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in
cantiere.

PIANO di SICUREZZA SOSTITUTIVO (PSS)


Previsto solo nei lavori pubblici, redatto dall’appaltatore. Quando i lavori sono eseguiti da una sola ditta.
Sostituisce il PSC, contiene gli stessi elementi con esclusione dei costi della sicurezza.

FASCICOLO dell’OPERA
Accompagna l’opera per tutta la sua vita, è una raccolta di informazioni utili per eseguire i lavori di
manutenzione nel tempo. Redatto dal CSP e aggiornato dal CSE per essere consegnato a fine lavori al
Committente. Contiene:
A. Una descrizione sintetica dell’opera
B. Individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive per gli interventi successivi prevedibili
dell’opera.
C. Soggetti interessati, committente, progettista ecc.

COMUNICAZIONE DI FINE LAVORI


Il committente lo redige al termine dei lavori, esso contiene:
A. Nome del titolare dell’atto amministrativo (permesso di costruire)
B. Numero del permesso
C. Data di inizio lavori
D. Data di fine lavori (avvenuta non più di 15 giorni prima dalla data di presentazione della
comunicazione di fine lavori)
E. Nome del Direttore dei Lavori della parte architettonica
F. Firma del committente direttore dei lavori e legale che rappresenta la ditta.

Cosa deve essere presente in cantiere?


Da parte del Committente:
1. Cartello di cantiere
2. Copia dell’autorizzazione comunale a eseguire i lavori
3. Autorizzazioni enti gestori di servizi (gas, luce)
4. Notifica preliminare
5. Documento che nomina il RL, CSP e CSE
6. DUVRI
Da parte del CSE e CSP:
A. Copia del PSC e POS delle imprese
B. Verbali di riunione di coordinamento
C. Verifiche periodiche piano
D. Copia del progetto architettonico
E. Computi metrici, capitolati e contratti firmati
F. Contratti di subappalto
Da parte del datore di lavoro:
1. DURC
2. POS
3. Nomina Medico competente, RSPP, RLS
4. Registri di infortunio
5. Pimus e autorizzazioni ministeriali all’uso del ponteggio
6. Libro d’uso delle macchine
7. Copia consegna DPI

Documentazione contabile
I documenti utili per la gestione della contabilità sono i seguenti:
1. Giornale dei Lavori*
2. Libretto delle Misure
3. Registro di contabilità dei lavori
4. Sommario di registro di contabilità
5. Stato avanzamento lavori (SAL)
6. Certificato di pagamento SAL
7. Rapporto di Cantiere*
*non fanno parte della contabilità nella domanda “i cinque pilastri della contabilità.”
GIORNALE dei LAVORI
È un registro aggiornata quotidianamente dalla direzione lavori, esso contiene:
A. L’ordine e il modo in cui si effettuano le lavorazioni
B. Numero degli operai presenti e le loro mansioni
C. Condizione climatiche
D. Ordini di servizio
E. Sospensione dei lavori
F. Ripresa dei lavori

LIBRETTO delle MISURE


Sono registri dove vengono annotate le quantità di lavoro svolte nel tempo, compilato dal Direttore dei
Lavori che esegue la misurazione e la classificazione delle lavorazioni; il Direttore dei lavori cura che i libretti
siano aggiornati e immediatamente firmati dall’impresa affidataria o dal tecnico dell’impresa affidataria che
ha assistito al rilevamento delle misure.
REGISTRO di CONTABILITA’ dei LAVORI
È un fascicolo che contiene gli importi dei lavori eseguiti dalle imprese, elencati in un ordine che deve essere
congruente al cronoprogramma delle lavorazioni e al computo metrico.
SOMMMARIO del REGISTRO di CONTABILITA’
Contiene il resoconto degli importi registrati suddivisi per categorie d’intervento.

Non posso contabilizzare una lavorazione che non è presente nel computo, se ci sono varianti devo chiedere
al RUP con un’autorizzazioni. Il sommario dei registri assume un’importanza fondamentale poiché abbiamo
un computo di contratto e le somme dei SAL, dobbiamo avere per forza una congruenza. Se spendi più soldi
il SAL non può essere emesso, la variante diventa molto importante perché se ci sono SAL con contabilità
diverse il collaudo amministrativo non può essere emesso.

TITOLI ABITATIVI
Il PERMESSO DI COSTRUIRE è rilasciato al richiedente (committente) è un atto amministrativo, non può essere
il professionista a richiederlo. Ha validità 3 anni, bisogna cominciare i lavori entro un anno dalla data di rilascio,
facendo la Comunicazione Inizio Lavori e da qui 3 anni, se non riesci a finire hai tempo fino a 2 anni dalla fine
di questi 3 per la Fine dei Lavori. Il committente comunica all’amministrazione che si avvale della
procrastinazione (massimo 2 anni). Se il committente non rispetta la scadenza il titolo ottenuto non hanno più
validità.
Gli obblighi del progettista sono tutti scritti nel permesso di costruire, non puoi sbagliare. I titoli che bisogna
conservare nel cantiere sono il PSC, il POS e la Comunicazione Inizio Lavori, la copia del progetto da realizzare.
Una volta conclusa la fase di costruzione c’è bisogno della richiesta di agibilità (entro 15 giorni) dopo aver
ricevuto le autorizzazioni. Senza il certificato di agibilità l’edificio è un fantasma, non può essere abitato perché
qui c’è l’APE, l’autorizzazione dell’allaccio idraulico, la Certificazione di collaudo e degli impianti elettrici.
Qual è la differenza tra Condono e Sanatoria Edilizia?
Hanno lo stesso obiettivo, il condono è un abuso edilizio auto dichiarato ma ha la quasi certezza di ottenerlo,
se non esistono particolari vincoli ambientali storici. La sanatoria edilizia accade quando non si è ottenuto i
titoli ma oggi si cerca di sanare quello che non si è fatti dal punto di vista amministrativo, autodenuncia. Questa
seconda procedura viene fatta nella speranza di ottenere l’autorizzazione, occorre che ci sia una doppia
conformità delle opere oggetto della sanatoria, ossia alla verifica di conformità rispetto alla disciplina
urbanistica ed edilizia vigente sia al tempo della esecuzione delle opere sia al momento della presentazione
della domanda di accertamento in sanatoria. Si paga il doppio degli oneri di urbanizzazione, fai tutto questo
per ottenere il certificato di agibilità, fondamentale per attività di compravendita.

RESPONSABILE UNICO PROCEDIMENTO (R.U.P.)


Sarà quindi il RUP a gestire la procedura:
1 – Consegna la DICHIARAZIONE DI NECESSITA’, un documento preliminare alla progettazione dove:
A. Esplicita tutte le richieste dell’utilizzatore
B. Descrive le caratteristiche del fabbricato che si deve fare
C. È presente l’importo stanziato
2 – Rende il progetto appaltabile, cantierabile attraverso tre fasi:
A. Progetto fattibilità tecnico economica
B. Progetto definitivo
C. Progetto esecutivo
3 – Valida i progetti, controllando se sono congruenti alla norma (che dà dei contenuti minimi per ogni tipo
di progetto)
4 – Verifica i progetti, attraverso società di verifica.
COLLAUDO
È l’ultima fase (post appalto) e va a verificare che l’opera è stata realizzata secondo il progetto, sia per
quanto riguarda la distribuzione spaziale sia per quanto riguarda i materiali utilizzati, il direttore dei lavori ha
l’obbligo di certificare i materiali (attraverso le bolle) richiedendo prove di laboratorio e verificare la qualità.
Il collaudo può essere tecnico (che viene fatto sempre) o amministrativo, Ci sono due tipi di collaudo a
seconda dell’opera che abbiamo di fronte:
A – CERTIFICATO DI REGOLARE ESECUZIONE (CRE), per opere con un costo al di sotto di 1 milione di euro.
Viene fatto dal direttore dei lavori, certifica che il lavoro sia stato eseguito regolarmente, racchiude tutta la
storia del lavoro. Dopo aver rilasciato il CRE, il DdL deve anche fare la Relazione sul conto finale, che non è un
computo in quanto al suo interno ci sono tutte le spese autorizzate, effettive.
B – COLLAUDO TECNICO AMMINISTRATIVO
Il collaudo inoltre può essere anche fatto in corso d’opera, e nel caso di collaudi tecnici amministrativi ci sarà
una commissione di collaudo formata da 3 membri e possono essere selezionati solo tecnici inscritti da
almeno 10 anni all’albo, dovranno ripercorrere attraverso gli atti amministrativi tutta la costruzione
dell’opera. Questa operazione viene fatta tenendo conto di 3 documenti legati tra loro: Cronoprogramma –
Giornale dei Lavori e Contabilità. Il cronoprogramma ci fa vedere se stiamo seguendo il ritmo che ci siamo
dati per la costruzione dell’opera; il giornale dei lavori per validare quello che ho detto che mi serve dal
cronoprogramma, con una corrispondenza di date e infine la contabilità, al termine di una macro attività c’è
un SAL, che ovviamente deve corrispondere al cronoprogramma e al giornale dei lavori. Nel collaudo
amministrativo viene fatta una verifica economica controllando la corretta gestione dei pagamenti:
regolarità di quello che abbiamo pagato (10 metri cubi di cls pagato – 10 metri cubi di cls deve essere fatto) -
Verificare che i SAL sono stati pagati per le lavorazioni fatte in quel periodo specifico – Controlli fatti a
campione sul libretto delle misure – Regolarità contabile, non è possibile pagare una lavorazione in
eccedenza rispetto al valore contrattuale, per fare quella lavorazione in più occorre fare un ORDINE di
SERVIZIO, la lavorazione però non potrà essere contabilizzata finché non ci sarà una VARIANZA da parte della
stazione appaltante nell’atto contabile. Se viene pagato anche quel materiale in più senza la varianza non
può essere collaudato dal punto di vista amministrativo.
ANALISI DEL RISCHIO
La sicurezza non produce utili all’azienda, non ha come fine ultimo la documentazione ma la prevenzione del
rischio per questo la normativa obbliga le aziende a redigere piani di sicurezza. Se c’è una condizione di
rischio non vuol dire che l’evento si verifica, il Rischio è una situazione potenziale di danno, il Pericolo è una
situazione di rischio legata alla presenza di persone (condizione reale di infortunio). Comunque sia se c’è il
rischio questo deve essere abbattuto. Una volta realizzato il progetto architettonico strutturale lo possiamo
scomporre in fasi e valutare tutti i possibili rischi connessi, sia in maniera specifica che in termini generali.
I Pilastri della sicurezza sono:
1 – Piano Operativo di Sicurezza (POS) redatto dalle aziende, sempre obbligatorio. Deve essere congruente
con il PSC (se c’è).
2 – Il Piano Sicurezza e Coordinamento (PSC), che è obbligatorio se:
A. Un cantiere supera i 200 uomini giorno, perché si presuppone una complessità delle lavorazioni. I
uomini giorno sono la manodopera che si andrebbe ad utilizzare se facessimo tutte le lavorazioni in
un giorno.
B. C’è più di un’impresa nel cantiere
Viene redatto dal Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione (CSP), va ad individuare le
situazioni di rischio tramite la Valutazione del Rischio (VdR).
ITER ASSEGNAZIONE LAVORI E REALIZZAZIONE PROGETTO (APPALTI PUBBLICI)
Il Codice dei contratti pubblici ha classificato le procedure di gara in:
A. Procedura Aperta.
B. Procedura Ristretta.
C. Procedura negoziata.
1- Ogni impresa (tramite il Datore di Lavoro) nomina l’RSPP – Responsabile del Servizio di Prevenzione e
Protezione – che redige una sua VdR che inserisce nel POS
2- Il RUP verifica che le dichiarazioni fatte in sede di gara sono vere (art. 37 -38)
3- Il RUP nel frattempo che finisce la fase 2 consegna i lavori sotto riserva di legge (provvisoria), una volta
conclusa la fase 2 possono accadere due cose:
A. Verifica Soddisfatta (le dichiarazione fatte in sede di gara corrispondono al vero): si procede
all’assegnazione definitiva con il Verbale di Consegna dell’Area di Cantiere
B. Verifica Non Soddisfatta (le dichiarazione fatte in sede di gara NON corrispondono al vero)
SOSPENSIONE dei LAVORI:
 Collaudo lavorazioni fatte fino a quel momento.
 Rescissione contratto con Valutazione del Danno se le lavorazioni non sono state
realizzate nel modo giusto, se c’è un danno pagherà l’assicurazione.
 L’impresa che rescinde il contratto ha l’obbligo di lasciare nel cantiere le opere
provvisionali.
 Alla ditta che subentra ovviamente saranno scorporate queste lavorazioni.
4- Fase Esecutiva, in cantiere è presente l’ufficio della direzione lavori formato da due figure professionali:
 Direttore dei Lavori
 Direttore Operativo, sono i geometri dell’ente, è più presente del direttore dei lavori e
controlla le lavorazioni.
L’unico modo per il Direttore dei lavori per gestire il cantiere è l’Ordine di Servizio. Il Giornale dei lavori sta in
cantiere ed è il Diario di Bordo dove il Direttore Operativo e il Responsabile di Cantiere scrivono tutte le
informazioni giornalmente. Esso è un atto contabile, deve essere congruente al Libretto delle Misure e al
Cronoprogramma. (Se c’è qualcosa che non corrisponde potrebbe trattarsi di Falso in Atto Pubblico).
Al termine delle lavorazioni vengono rilasciati Certificazioni di Esecuzione del Lavoro (CEL) dalla stazione
appaltante alle imprese esecutrici per categorie d’intervento (restauro). È un documento importante perché
il progettista nel capitolato speciale d’appalto scriverà di quale azienda ha bisogno e a che livello, per ogni
categoria.
Come si passa da una categoria all’altra?
 Esperienza, può essere singola o associata con altri progettisti (e qui che c’è bisogno nel team un
giovane professionista inscritto da meno di 5 anni all’albo).
 Avvalimento dei Requisiti, mi avvalgo dei requisiti di un’altra azienda, garantisce per me assumendo
una responsabilità giuridica
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Una volta che il progetto esecutivo è stato ultimato possiamo scomporlo in tante componenti (così come
viene fatto per i giocattoli lego) e valutare i rischi possibili connessi ad ogni lavorazione. La valutazione va
fatta sia in termini generali che specifica per ogni singola lavorazione. Nel corso degli anni il contesto
potrebbe cambiare (ricordiamo che i titoli abitativi hanno validità di 3 anni), i rischi possono essere abbattuti
tramite misure di prevenzione, che ha come obiettivo valutazioni generali e misure di protezione che va a
contrastare quello che non riesco abbattere con le misure preventive. (Es: scarpe antinfortunistiche,
caschetto protettivo, giubbetti catarifrangenti (se ci sono più imprese, più colori per avere un’immediata
distinzione)). Piano Sicurezza e Coordinamento e il progetto procedono insieme, quali sono le misure
preventive e protettive affinché questa lavorazione che prevede il progetto viene svolta?
Come si fa la valutazione del rischio? Per ogni attività vado a determinare il rischio, cioè la probabilità che un
evento avvenga; l’infortunio che può determinare quel rischio e il Magnitudo (dimensione) se avviene
quanto è grave… si può arrivare a 12 (massima dimensione) per più vie quindi è obbligatorio fare una
valutazione specifica e non solo un discorso generale. Su un’attività porta con se un’elevata probabilità di
rischio intervengo attraverso misure preventive. È importante ricordare che l’abbigliamento idoneo evita una
serie di condizioni di rischio ma esagerare con gli accessori potrebbe essere controproducente.
DPI e DPC
E’ compito del datore di lavoro dell’impresa assicurare ai lavoratori tutte le misure di prevenzione e
protezione, il Dispositivo di protezione Collettivo ha la funzione di salvaguardare tutte le persone che
possono venire a contatto con un pericolo, ad esempio un ponteggio. I Dispositivo di Protezione Individuale
invece sono sistemi di protezione attiva, proteggono l’operatore solo quando l’evento si è manifestato.
Questi dispositivi vengono riportati in un documento inserito nel POS scritto dal datore di lavoro e
sottoscritto dai lavoratori (DICHIARAZIONE di CONSEGNA). Se non ci sono i DPI/DPC necessari ci saranno
sanzioni distribuite dal direttore dei lavori, non il coordinatore che riporta solo i fatti.
FASI:
o Descrizione del contesto, gli aspetti che possono incidere sulla sicurezza: rischio interno e rischio
esterno
o PSC che integra il progetto
o Misure preventive e protettive
o Cronoprogramma, Programma temporale delle attività, è un atto tecnico del PSC fondamentale
perché il progetto per essere realizzato deve seguire delle fasi che non possono essere saltate.
o Stima dei costi
o Planimetrie di cantiere
o Pronto soccorso (come arrivare all’ospedale più vicino)

APPROCCIO METODOLOGICO
Dopo aver fatto un’attenta analisi dei rischi delle attività, considerando anche possibili interferenze,
organizziamo il cantiere attraverso diversi layout (perché nel corso della costruzione l’area di cantiere
cambia), gestendo questi lavori tramite il cronoprogramma che ha lo scopo di ridurre al massimo i tempi di
lavoro cercando di azzerare il più possibile i rischi delle inevitabili interferenze. Nei lavori pubblici la stazione
appaltante redige il cronoprogramma, ma l’appaltatore è libero di proporre un proprio cronoprogramma per
la lavorazione che deve svolgere e se viene valutato positivamente sostituirà quello fatto dalla stazione
appaltante. Non possiamo infatti imporre come devono essere fatte le lavorazioni alle imprese, anche nel
computo metrico non possono essere inseriti prodotti delle ditte, (esempio: no Calcestruzzo Mapei, ma le
caratteristiche che il Calcestruzzo deve avere). Ecco perché viene validato il POS, perché lì c’è scritto come
verrà svolto il lavoro. Il cronoprogramma deve avere una verifica giornaliera per capire se si stanno
rispettando i tempi anche perché nel capitolato speciale d’appalto viene inserita una penale per ogni giorno
di ritardo. Se il capitolato speciale non dovesse essere rispettato crescono le attività in contemporanee e
aumenta il rischio delle interferenze.
SOSPENSIONE LAVORI
Nel contratto è inserito il cronoprogramma che deve essere rispettato per una ragione non imputabile
dall’appaltatore, se c’è la sospensione dei lavori, fatta dal direttore dei lavori, non incide sul termine della
durata del contratto. L’atto che certifica la sospensione è il VERBALE della SOSPENSIONE dei LAVORI e il
documento che fa riprendere i lavori è il VERBALE di RIPRESA. Ci può anche essere la sospensione parziale,
ad esempio solo lavori all’esterno. Infatti il D. Lgs. 81/08 afferma che se non ci sono i termini di sicurezza le
lavorazioni vanno sospese.
Cos’è la WBS – Work breakdown structure?
È un processo che scompone le opere in componenti elementari, fino al punto in cui non possono più esserci
ulteriori scomposizioni.
Cos’è Organization breakdown structure, OBS?
Si intende la definizione puntuale delle responsabilità di progetto. Le OBS sono usate nella pratica del Project
management per permettere al Project manager di realizzare un sistema coerente di deleghe nella gestione
del progetto stesso. L'OBS si posiziona logicamente e temporalmente dopo la WBS, infatti solo dopo aver
effettuato un'analisi delle fasi e delle attività (Work Packages) di cui si compone un progetto, è possibile
assegnare ciascun WP ad un responsabile che ne garantisca la realizzazione nei modi, nei tempi e nei costi
previsti. In questo modo possiamo capire subito la sezione che non funziona.
Cos’è la Cost Breakdown Structure (CBS)?
È la struttura dei costi, è uno dei vincoli, non possiamo tenerlo da parte, controlla continuamente il costo
dell’opera con il budget a disposizione. Per ogni singola operazione verrà assegnato un preciso costo che non
potrà cambiare. È funzione del progetto, non è una variabile indipendente. Grazie a queste tre componenti
possiamo suddividere il progetto in 4 aree fondamentali: Pianificazione (WBS, cosa si deve fare) –
Programmazione (Quando farle) – Controllo (Cosa si sta facendo) e Reporting (cosa si è fatto).
Come si fa la scomposizione sistematica?
a. Criteri di classificazione generale: struttura portante, chiusure verticali, devo avere il
cantiere al punto giusto.
b. Criteri temporali: sequenzialità delle attività stabilita dal cronoprogramma ricordando
che le interferenze ci sono sempre.
c. Collocazione spaziale delle opere, lotti esecutivi (dove si trovano, cos’hanno intorno)
d. Tecnologia impiegata (acciaio – calcestruzzo).
e. Scomposizione funzionale: opere edili, impianti elettrici, ascensori, impianti di
condizionamento termico, impianti di sicurezza).
f. Assegnazione delle aree di lavoro. All’interno del cantiere come si collocano le
lavorazioni
Cos’e il disegno contabile?
È un atto tecnico di disegno a cui è correlata la contabilità, emettiamo una contabilità ogni x euro, evita la
ripetizione ed è un buon sistema di controllo, il direttore del cantiere esegue l’aggiornamento giorno per
giorno. Ricordiamo che per lavori superiori a un milione di euro ci deve essere anche la verifica contabile che
consiste nel controllare a campione alcuni SAL, grazie a questo strumento questa fase diventa ancora più
facile da fare.
Come si affronta una valutazione del rischio?
1. Scomposizione Macro attività
2. Scomposizione Micro attività
3. Conoscenza del fenomeno – Analisi dei possibili rischi
4. Misure di prevenzione (abbattere il rischio principale)
5. Rischio Residuo – Misure di protezione
6. Se rimangono i rischi valutazione più approfondita dei rischi
Prima fase di Screening, dove vengono analizzare tutte le condizioni al contorno e come l’area di cantiere
incide nell’area circostante. Questa prima fase si fa per PREVENIRE questioni di maggiore evidenza e
INDIVIDUARE la gerarchia del rischio.
Come si fa un’analisi generale del cantiere rispetto al sito?
Si va a vedere le condizioni geomorfologiche, geologiche, infrastrutturali, caratteristiche meteoclimatiche del
periodo di durata di cantiere, presenza altri cantieri. All’interno o intorno cosa c’è?
Si fanno indagini in sito per vedere se ci sono impianti sotto il terreno. (In caso di presenza di ponteggi in
cantiere dopo eventi meteorologici occorre fare una nuova verifica della stabilità). Costruisco il cantiere in
modo che non ho problemi ad organizzare il layout di cantiere, valutando le attività incompatibili con le
nostre attività (ingresso e uscita scuola). Si studia l’accessibilità per evitare situazioni pericolose.
Cosa succede in caso di infortunio?
Bisogna controllare il PSC e il POS e capire se è avvenuto per: situazione casuale – non utilizzo del DPI –
Errore di procedura.
Come bisogna smaltire i rifiuti?
Come la norma prevede i rifiuti devono essere classificati secondo il CER e il trasporto dei rifiuti viene
tracciato da mezzi controllati da satellite. L’appaltatore al momento del carico dei materiali di rifiuto dovrà
rilasciare al datore di lavoro il modulo FIR (Formato Internazionale Rifiuto), un documento molto importante
per la parte amministrativa, senza di questo infatti non può essere pagata la voce “smaltimento rifiuti”.
Come deve essere svolto il progetto?
1. Conoscenza posto
2. Analisi progetto
3. Procedura operativa (WBS)
4. Pericoli
5. Matrici
Parlami dei Ponteggi
I principali fattori di rischio sono:
A. Crollo della struttura (per montaggio irregolare e sovraccarico)
B. Caduta di persone e materiali dal piano di lavoro
C. Caduta delle persone per accesso difficoltoso ai piani
D. Fulminazione in caso di temporale
E. Danneggiamento del ponteggio in caso di perturbazioni
Le caratteristiche del ponteggio sono tutte nel libretto, ci sono tre diverse tipologie di ponteggio:
1. A tubo e Giunti (per strutture liberi da forma e dimensione, difficile il lavoro per i montatori ma
molto sicura per gli utilizzatori finali.
2. A telaio prefabbricato (più semplici da montare, meno sicuri per gli utilizzatori finali). Il telaio è una
struttura rigida con tubi metallici saldati di forma standard la cui altezza non supera i 2 m. e la
larghezza variabile tra 1,05 – 1,20 m. Per raggiungere la quota desiderata esistono i mezzi telai alti
un metro. Sconsigliabili in caso di sovraccarichi maggiori della media.
3. Multidirezionali a montanti e traversi prefabbricati (sicura per entrambi: montatore e utilizzatore) ha
un nodo strutturale costituito da 8 fori.
Noi però dobbiamo sempre stabilire nel PSC anche la tipologia di ponteggio, anche se dopo può essere
aggiornato e cambiato, se l’impresa che appalta i lavori nel suo POS da una soluzione migliore per la
sicurezza e meno costosa. Infatti il costo che si paga è una quota legata al ponteggio più una quota legata al
tempo di utilizzo.
Le 4 fasi della vita del ponteggio:
I. Autorizzazione per l’utilizzo da parte del ministero del lavoro (ogni 10 anni da rinnovare)
II. Calcolo del ponteggio solo se non seguiamo lo schema presente nel libretto o se superiamo i 20
metri di altezza.
III. Prove di carico da fare per verificare il ponteggio.
IV. È una struttura in acciaio (metallica) quindi sia in fase di progetto che di esecuzione è trattata come
tale, idoneo impianto di messa a terra.
Com’è fatto un ponteggio metallico?
1. Basetta, è all’estremità inferiore di ogni montante, di adeguate dimensioni, installata insieme a
elementi di ripartizione dei carichi. Può essere fissa e regolabile, occorre fare una valutazione della
resistenza del terreno.
2. Tavola fermapiede (maggiore di 20 cm) con uno spazio verticale tra i correnti di massimo 60 cm
3. Corrente superiore e inferiore
4. Sottoponte di sicurezza
5. Ancoraggio, ogni 22 mq si superficie del ponteggio metallico, aggancia il ponteggio ad una struttura
idonea. Ogni due piani d’appoggio e ogni due montanti. Il numero dell’ancoraggi previsti dalle
autorizzazioni è valido solo in assenza di superfici aggiuntive.
6. Impalcato (piano di calpestio), le loro estremità devono essere sovrapposte in corrispondenza di
almeno 40 cm.
7. Controvento
L’estremo dei montanti deve superare di almeno 1,20 m dall’ultimo impalcato. I ponteggi possono avere
anche ponti di carico per il deposito dei materiali da utilizzare nelle lavorazioni. Ci dev’essere sempre un
cartello con scritto la portata massima, gli impalcati devono essere sufficientemente ampi e muniti, sui lati
verso il vuoto, di parapetto e tavola fermapiede normali. Sulla stessa verticale non può essere installata una
stessa piazzola di carico. L’operatore deve avere sempre il cordino per evitare le cadute.
Mantovana Parasassi, Ogni zona dell’edificio dove c’è il transito delle persone, deve offrire protezione
contro la caduta di carichi e materiali dall’alto del ponteggio. Queste strutture devono essere realizzate a
partire dall’altezza del solaio di copertura del piano terreno. (Art. 129 c.3 D.Leg. 81/08). Devono riproporsi
ogni 12 metri, lo sbalzo non deve essere minore di 1,20 m per altezze di caduta fino a 12 m e 1,50 m per
altezze di caduta superiori a 12 m.
La distanza muratura impalcato non deve essere superiore a 20 cm. Nei cantieri urbani possiamo anche
avere un Ponte carraio che è un’apertura di larghezza maggiore del passo del ponteggio (1,80 m). Qui
bisogna stare attenti a farlo seguendo schemi del libretto altrimenti si dovrà procedere al progetto specifico
della nuova struttura.
Cos’è il P.i.M.U.S.?
Piano Montaggio Uso e Smontaggio è obbligatorio per chi utilizza il ponteggio, è un elaborato specifico che
esamina il progetto del ponteggio, le condizioni di rischio e i dispositivi di protezione da adottare nella
costruzione e nel loro utilizzo. È parte integrante del POS, dev’essere chiaro e di facile lettura, spiega al
personale addetto al montaggio come il ponteggio deve essere realizzato. Deve garantire la sicurezza per:
1. Personale addetto al montaggio e smontaggio
2. Chi utilizza il ponteggio
3. Terze persone
Il ponteggio deve essere verificato ogni 3 mesi dal datore di lavoro con un VERBALE di VERIFICA, se in
cantiere ci sono due ponteggi diversi occorrono due Pimus, se ci sono più imprese ma il ponteggio è unico se
ne avrà uno solo di Pimus. Esso contiene lo schema della ditta che lo ha prodotto, i ponteggi misti si possono
utilizzare solo se progettato da un tecnico abilitato, se supera i 20 metri di altezza dev’essere progettato. Il
CSE controlla la regolarità del Pimus, i contenuti minimi sono:
A. Identificazione della squadra di lavorazione (almeno 3) e del preposto (capo squadra), devono essere
formati con corsi di 28 ore (ogni 4 anni)
B. Disegno esecutivo con tipo di ponteggio usato, generalità e firma del progettista, sovraccarichi al mq
e indicazione degli appoggi e degli ancoraggi.
C. Impianto messa a terra (anello equipotenziale)
D. Dispositivi di protezione da adottare in caso di utilizzo.
Il PSC indica dove va realizzato il ponteggio e quali caratteristiche deve avere. Deve contenere
l’Autorizzazione all’impiego lasciata dal Ministero dei Lavori, devono essere utilizzati solo materiali con il
marchio della ditta produttrice. Il libretto del ponteggio contiene:
1. Copia dell’Autorizzazione Ministeriale
2. Calcolo del ponteggio
3. Istruzione delle prove di carico
4. Disegno di tutti gli elementi che costituiscono il ponteggio e gli schemi tipo che non devono essere
calcolati.
Come si fa a fare la notifica preliminare?
La redige il committente, ha la responsabilità, può delegare al direttore dei lavori. È obbligatorio che il RUP
invii una comunicazione con certezza di ricezione (raccomandata o per via telematica) alla AUSL e
all’ISPETTORATO del lavoro. Le informazioni di questo documento vengono prese dal PSC e dal
CRONOPROGRAMMA, esso contiene:
12. Data di comunicazione
13. Indirizzo cantiere
14. Committente
15. Natura dell’opera
16. Responsabile dei lavori
17. CSE e CSP
18. Data d’inizio del cantiere
19. Durata prevista
20. Numero max. previsto di lavoratori in cantiere
21. Imprese
22. Ammontare complessivo dei lavori in euro
Come devono essere i Baraccamenti?
Fanno parte degli oneri indiretti, sono indispensabili per le attività di cantiere e devono garantire secondo
l’allegato XIII Salute e Logistica del D. Lgs. 81/08 un luogo chiuso e sicuro dove poter mangiare, spogliatoio
per cambiarsi, è vietato utilizzare gli stessi abiti. Deve essere presente anche un’Officina (minimo 50 m2),
Deposito dei materiali protetto orizzontalmente e verticalmente, quando il materiale arriva in cantiere prima
di essere scaricato dev’essere controllato dal direttore dei lavori che verifica la corrispondenza con quanto
c’è nel capitolato speciale d’appalto.
Come funziona la matrice di rischio?
Una volta scomposte le lavorazioni si va a determinare tutti i rischi connessi andando a definire la probabilità
e la magnitudo (se accade quanto danno produce). È importante perché possiamo eliminare i rischi grazie a
misure di prevenzione (esempio: non deve esserci la condizione, scivolamento sul ponteggio, si ha la
prescrizione: finché non è asciutto non puoi lavorare in cantiere sul ponteggio – c’è il rischio ma non il
pericolo).
Cos’è la direttiva macchine?
Il datore che certifica (se è suo) altrimenti il soggetto che gli dà il mezzo, il documento che attesta la
certificazione è contenuto nel POS.
Procedura preliminare di edifici pubblici
Non c’è bisogno del permesso di costruire, il testo unico per l’edilizia infatti non si applica ai lavori pubblici.
Nel progetto pubblico però sarà sempre nominato il CSP, perché non sappiamo chi prenderà quel lavoro, infatti
sarà assegnato dal Codice dei contratti pubblici, il contratto però sarà nullo se non è presente il Piano di
Sicurezza e Coordinamento.
Cos’è l’anagrafica di cantiere?
Contiene tutte le informazioni necessarie per identificare il cantiere:
1. Nominativo Committente (Responsabile Lavori RL o RUP)
2. Nominativo Progettista
3. CSP e CSE
4. Imprese esecutrici
5. Inizio e Durata cantiere

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