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DATORE Di LAVORO
Ha l’obbligo:
A. Di vigilare sulla sicurezza dei lavori che deve eseguire
B. Verifica l’applicazione delle disposizioni e prescrizioni del PSC
C. Verificare la congruenza del POS delle imprese esecutrici in subappalto rispetto al proprio e poi
trasmetterlo al CSE
D. Nominare l’RSPP e il RLS
E. Assicurare a tutti i lavoratori i DPI necessari per svolgere il lavoro in sicurezza
F. Di informare e formare i propri lavoratori prima che svolgono una lavorazione sui possibili rischi
G. Redigere il POS, dove ci sarà il PIMUS e le sue autorizzazioni
MEDICO COMPETENTE
Medico del lavoro, non sta in cantiere, è nel suo ufficio. I suoi compiti sono:
A. Collaborare con il datore di lavoro e l’RSPP per la valutazione dei rischi.
B. Programma ed effettua la sorveglianza sanitaria ad ogni lavoratore
C. Conferire l’idoneità a svolgere quella mansione al lavoratore
D. Consegnare le risposte, sigillate dal datore di lavoro che verranno aperti solo dagli ispettori che poi
devono richiuderlo.
E. Visita gli ambienti di lavoro almeno una volta l’anno
Come si relazionano tra di loro CSE – Direttore dei Lavori - Datore di Lavoro – RSPP e RLS?
Il CSE comunica con il RSPP e il Direttore dei Lavori, se l’RLS porta istanza al datore di lavoro e poi c’è una
notifica al livello operativo parla con il CSE. L’RSPP redige una Valutazione del Rischio inserita nel POS, che poi
dovranno essere aggiunti al Piano di Sicurezza e Coordinamento (che ha già individuato le situazioni di rischio
attraverso sue valutazioni). Il CSE coordina le operazioni e lo fa attraverso gli RSPP che si occupano ognuno
della propria azienda. Il CSE convoca una riunione periodica (quando c’è un’esigenza) per coordinare le attività
terminata la quale viene redatto il VERBALE di COORDINAMENTO (il risultato finale della riunione) firmata e
sotto firmata da tutti. Il datore di lavoro attua il verbale comprando le attrezzature necessarie. CSE e RSPP
controllano se i lavori vengono fatti solo dalle persone autorizzate.
Documentazione obbligatoria, contenuti minimi
DURC – DOCUMENTO UNICO di REGOLARITA’ CONTRIBUTIVA
Nelle opere pubbliche fa parte dei requisiti minimi delle imprese, può essere rilasciata dall’ INPS o INAIL e
deve contenere:
A. Denominazione, sede legale, codice fiscale datore di lavoro
B. Attestato del versamento regolare INPS con data
C. Attestato del versamento regolare INAIL con data
D. Attestato del versamento regolare dei contributi dei lavoratori alla Cassa Edile con data
E. Data di emissione del documento e nome del responsabile del rilascio. Ha durata 1 mese per gli
appalti pubblici e 3 mesi per quelli privati.
NOTIFICA PRELIMINARE
Prima dell’inizio dei lavori il committente la trasmette alla AUSL e all’ISPETTORATO del lavoro (e nel caso del
lavoro pubblico alla prefetto competente del territorio). È obbligatorio che il RUP invii una comunicazione
con certezza di ricezione (raccomandata o per via telematica). Una copia della notifica deve essere affissa in
cantiere in maniera visibile e deve essere messa a disposizione ad eventuali organi di vigilanza.
Le informazioni di questo documento vengono prese dal PSC e dal CRONOPROGRAMMA, esso contiene:
1. Data di comunicazione
2. Indirizzo cantiere
3. Committente
4. Natura dell’opera
5. Responsabile dei lavori
6. CSE e CSP
7. Data d’inizio del cantiere
8. Durata prevista
9. Numero max. previsto di lavoratori in cantiere
10. Imprese
11. Ammontare complessivo dei lavori in euro
COMUNICAZIONE INIZIO LAVORI
Prima di cominciare i lavori è necessario per legge trasmettere all’amministrazione comunale questo
documento. Esso deve contenere:
A. Dati anagrafici del titolare dell’atto amministrativo, che può essere un permesso di costruire o una
dichiarazione di inizio attività.
B. Nomi dei responsabili del progetto
C. Estremi della ditta che esegue i lavori
D. Firma del committente, direttore lavori e del legale che rappresenta la ditta incaricata
PIANO di SICUREZZA e COORDINAMENTO (PSC)
Il Piano Sicurezza e Coordinamento (PSC), che è obbligatorio se:
1. Un cantiere supera i 200 uomini giorno, perché si presuppone una complessità delle lavorazioni. I
uomini giorno sono la manodopera che si andrebbe ad utilizzare se facessimo tutte le lavorazioni in
un giorno.
2. C’è più di un’impresa nel cantiere
Viene redatto dal Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione (CSP), va ad individuare le situazioni
di rischio tramite la Valutazione del Rischio (VdR). Il PSC deve contenere:
A. Tavole esplicative di progetto, relative agli aspetti della sicurezza (con almeno una planimetria
con l’organizzazione del cantiere).
B. L’identificazione e la descrizione dell’opera con: indirizzo del cantiere; descrizione del contesto
in cui è collocato il cantiere; una descrizione sintetica dell’opera dal punto di vista architettonico
strutturale.
C. Individuazione di tutti i soggetti con compiti di sicurezza (Responsabile dei Lavori; CSP; CSE /se
già nominato; datori di lavoro delle imprese esecutrici).
D. Una valutazione dei rischi concreti con riferimento all’area ed alla organizzazione di cantiere,
alle lavorazioni e alle loro interferenze.
D.1. Area di Cantiere, (cosa si deve valutare?):
a) Verificare la presenza di linee aeree e condutture sotterranee.
b) Analizzare fattori esterni come rischio di annegamento.
c) Rischi che il cantiere può comportare all’area circostante
(Mettere anche in conto che il cantiere può avere durata di anni, il cambio di stagione può
diventare determinante, es: vicinanza scuola. Nel corso degli anni il contesto potrebbe
cambiare)
FASCICOLO dell’OPERA
Accompagna l’opera per tutta la sua vita, è una raccolta di informazioni utili per eseguire i lavori di
manutenzione nel tempo. Redatto dal CSP e aggiornato dal CSE per essere consegnato a fine lavori al
Committente. Contiene:
A. Una descrizione sintetica dell’opera
B. Individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive per gli interventi successivi prevedibili
dell’opera.
C. Soggetti interessati, committente, progettista ecc.
Documentazione contabile
I documenti utili per la gestione della contabilità sono i seguenti:
1. Giornale dei Lavori*
2. Libretto delle Misure
3. Registro di contabilità dei lavori
4. Sommario di registro di contabilità
5. Stato avanzamento lavori (SAL)
6. Certificato di pagamento SAL
7. Rapporto di Cantiere*
*non fanno parte della contabilità nella domanda “i cinque pilastri della contabilità.”
GIORNALE dei LAVORI
È un registro aggiornata quotidianamente dalla direzione lavori, esso contiene:
A. L’ordine e il modo in cui si effettuano le lavorazioni
B. Numero degli operai presenti e le loro mansioni
C. Condizione climatiche
D. Ordini di servizio
E. Sospensione dei lavori
F. Ripresa dei lavori
Non posso contabilizzare una lavorazione che non è presente nel computo, se ci sono varianti devo chiedere
al RUP con un’autorizzazioni. Il sommario dei registri assume un’importanza fondamentale poiché abbiamo
un computo di contratto e le somme dei SAL, dobbiamo avere per forza una congruenza. Se spendi più soldi
il SAL non può essere emesso, la variante diventa molto importante perché se ci sono SAL con contabilità
diverse il collaudo amministrativo non può essere emesso.
TITOLI ABITATIVI
Il PERMESSO DI COSTRUIRE è rilasciato al richiedente (committente) è un atto amministrativo, non può essere
il professionista a richiederlo. Ha validità 3 anni, bisogna cominciare i lavori entro un anno dalla data di rilascio,
facendo la Comunicazione Inizio Lavori e da qui 3 anni, se non riesci a finire hai tempo fino a 2 anni dalla fine
di questi 3 per la Fine dei Lavori. Il committente comunica all’amministrazione che si avvale della
procrastinazione (massimo 2 anni). Se il committente non rispetta la scadenza il titolo ottenuto non hanno più
validità.
Gli obblighi del progettista sono tutti scritti nel permesso di costruire, non puoi sbagliare. I titoli che bisogna
conservare nel cantiere sono il PSC, il POS e la Comunicazione Inizio Lavori, la copia del progetto da realizzare.
Una volta conclusa la fase di costruzione c’è bisogno della richiesta di agibilità (entro 15 giorni) dopo aver
ricevuto le autorizzazioni. Senza il certificato di agibilità l’edificio è un fantasma, non può essere abitato perché
qui c’è l’APE, l’autorizzazione dell’allaccio idraulico, la Certificazione di collaudo e degli impianti elettrici.
Qual è la differenza tra Condono e Sanatoria Edilizia?
Hanno lo stesso obiettivo, il condono è un abuso edilizio auto dichiarato ma ha la quasi certezza di ottenerlo,
se non esistono particolari vincoli ambientali storici. La sanatoria edilizia accade quando non si è ottenuto i
titoli ma oggi si cerca di sanare quello che non si è fatti dal punto di vista amministrativo, autodenuncia. Questa
seconda procedura viene fatta nella speranza di ottenere l’autorizzazione, occorre che ci sia una doppia
conformità delle opere oggetto della sanatoria, ossia alla verifica di conformità rispetto alla disciplina
urbanistica ed edilizia vigente sia al tempo della esecuzione delle opere sia al momento della presentazione
della domanda di accertamento in sanatoria. Si paga il doppio degli oneri di urbanizzazione, fai tutto questo
per ottenere il certificato di agibilità, fondamentale per attività di compravendita.
APPROCCIO METODOLOGICO
Dopo aver fatto un’attenta analisi dei rischi delle attività, considerando anche possibili interferenze,
organizziamo il cantiere attraverso diversi layout (perché nel corso della costruzione l’area di cantiere
cambia), gestendo questi lavori tramite il cronoprogramma che ha lo scopo di ridurre al massimo i tempi di
lavoro cercando di azzerare il più possibile i rischi delle inevitabili interferenze. Nei lavori pubblici la stazione
appaltante redige il cronoprogramma, ma l’appaltatore è libero di proporre un proprio cronoprogramma per
la lavorazione che deve svolgere e se viene valutato positivamente sostituirà quello fatto dalla stazione
appaltante. Non possiamo infatti imporre come devono essere fatte le lavorazioni alle imprese, anche nel
computo metrico non possono essere inseriti prodotti delle ditte, (esempio: no Calcestruzzo Mapei, ma le
caratteristiche che il Calcestruzzo deve avere). Ecco perché viene validato il POS, perché lì c’è scritto come
verrà svolto il lavoro. Il cronoprogramma deve avere una verifica giornaliera per capire se si stanno
rispettando i tempi anche perché nel capitolato speciale d’appalto viene inserita una penale per ogni giorno
di ritardo. Se il capitolato speciale non dovesse essere rispettato crescono le attività in contemporanee e
aumenta il rischio delle interferenze.
SOSPENSIONE LAVORI
Nel contratto è inserito il cronoprogramma che deve essere rispettato per una ragione non imputabile
dall’appaltatore, se c’è la sospensione dei lavori, fatta dal direttore dei lavori, non incide sul termine della
durata del contratto. L’atto che certifica la sospensione è il VERBALE della SOSPENSIONE dei LAVORI e il
documento che fa riprendere i lavori è il VERBALE di RIPRESA. Ci può anche essere la sospensione parziale,
ad esempio solo lavori all’esterno. Infatti il D. Lgs. 81/08 afferma che se non ci sono i termini di sicurezza le
lavorazioni vanno sospese.
Cos’è la WBS – Work breakdown structure?
È un processo che scompone le opere in componenti elementari, fino al punto in cui non possono più esserci
ulteriori scomposizioni.
Cos’è Organization breakdown structure, OBS?
Si intende la definizione puntuale delle responsabilità di progetto. Le OBS sono usate nella pratica del Project
management per permettere al Project manager di realizzare un sistema coerente di deleghe nella gestione
del progetto stesso. L'OBS si posiziona logicamente e temporalmente dopo la WBS, infatti solo dopo aver
effettuato un'analisi delle fasi e delle attività (Work Packages) di cui si compone un progetto, è possibile
assegnare ciascun WP ad un responsabile che ne garantisca la realizzazione nei modi, nei tempi e nei costi
previsti. In questo modo possiamo capire subito la sezione che non funziona.
Cos’è la Cost Breakdown Structure (CBS)?
È la struttura dei costi, è uno dei vincoli, non possiamo tenerlo da parte, controlla continuamente il costo
dell’opera con il budget a disposizione. Per ogni singola operazione verrà assegnato un preciso costo che non
potrà cambiare. È funzione del progetto, non è una variabile indipendente. Grazie a queste tre componenti
possiamo suddividere il progetto in 4 aree fondamentali: Pianificazione (WBS, cosa si deve fare) –
Programmazione (Quando farle) – Controllo (Cosa si sta facendo) e Reporting (cosa si è fatto).
Come si fa la scomposizione sistematica?
a. Criteri di classificazione generale: struttura portante, chiusure verticali, devo avere il
cantiere al punto giusto.
b. Criteri temporali: sequenzialità delle attività stabilita dal cronoprogramma ricordando
che le interferenze ci sono sempre.
c. Collocazione spaziale delle opere, lotti esecutivi (dove si trovano, cos’hanno intorno)
d. Tecnologia impiegata (acciaio – calcestruzzo).
e. Scomposizione funzionale: opere edili, impianti elettrici, ascensori, impianti di
condizionamento termico, impianti di sicurezza).
f. Assegnazione delle aree di lavoro. All’interno del cantiere come si collocano le
lavorazioni
Cos’e il disegno contabile?
È un atto tecnico di disegno a cui è correlata la contabilità, emettiamo una contabilità ogni x euro, evita la
ripetizione ed è un buon sistema di controllo, il direttore del cantiere esegue l’aggiornamento giorno per
giorno. Ricordiamo che per lavori superiori a un milione di euro ci deve essere anche la verifica contabile che
consiste nel controllare a campione alcuni SAL, grazie a questo strumento questa fase diventa ancora più
facile da fare.
Come si affronta una valutazione del rischio?
1. Scomposizione Macro attività
2. Scomposizione Micro attività
3. Conoscenza del fenomeno – Analisi dei possibili rischi
4. Misure di prevenzione (abbattere il rischio principale)
5. Rischio Residuo – Misure di protezione
6. Se rimangono i rischi valutazione più approfondita dei rischi
Prima fase di Screening, dove vengono analizzare tutte le condizioni al contorno e come l’area di cantiere
incide nell’area circostante. Questa prima fase si fa per PREVENIRE questioni di maggiore evidenza e
INDIVIDUARE la gerarchia del rischio.
Come si fa un’analisi generale del cantiere rispetto al sito?
Si va a vedere le condizioni geomorfologiche, geologiche, infrastrutturali, caratteristiche meteoclimatiche del
periodo di durata di cantiere, presenza altri cantieri. All’interno o intorno cosa c’è?
Si fanno indagini in sito per vedere se ci sono impianti sotto il terreno. (In caso di presenza di ponteggi in
cantiere dopo eventi meteorologici occorre fare una nuova verifica della stabilità). Costruisco il cantiere in
modo che non ho problemi ad organizzare il layout di cantiere, valutando le attività incompatibili con le
nostre attività (ingresso e uscita scuola). Si studia l’accessibilità per evitare situazioni pericolose.
Cosa succede in caso di infortunio?
Bisogna controllare il PSC e il POS e capire se è avvenuto per: situazione casuale – non utilizzo del DPI –
Errore di procedura.
Come bisogna smaltire i rifiuti?
Come la norma prevede i rifiuti devono essere classificati secondo il CER e il trasporto dei rifiuti viene
tracciato da mezzi controllati da satellite. L’appaltatore al momento del carico dei materiali di rifiuto dovrà
rilasciare al datore di lavoro il modulo FIR (Formato Internazionale Rifiuto), un documento molto importante
per la parte amministrativa, senza di questo infatti non può essere pagata la voce “smaltimento rifiuti”.
Come deve essere svolto il progetto?
1. Conoscenza posto
2. Analisi progetto
3. Procedura operativa (WBS)
4. Pericoli
5. Matrici
Parlami dei Ponteggi
I principali fattori di rischio sono:
A. Crollo della struttura (per montaggio irregolare e sovraccarico)
B. Caduta di persone e materiali dal piano di lavoro
C. Caduta delle persone per accesso difficoltoso ai piani
D. Fulminazione in caso di temporale
E. Danneggiamento del ponteggio in caso di perturbazioni
Le caratteristiche del ponteggio sono tutte nel libretto, ci sono tre diverse tipologie di ponteggio:
1. A tubo e Giunti (per strutture liberi da forma e dimensione, difficile il lavoro per i montatori ma
molto sicura per gli utilizzatori finali.
2. A telaio prefabbricato (più semplici da montare, meno sicuri per gli utilizzatori finali). Il telaio è una
struttura rigida con tubi metallici saldati di forma standard la cui altezza non supera i 2 m. e la
larghezza variabile tra 1,05 – 1,20 m. Per raggiungere la quota desiderata esistono i mezzi telai alti
un metro. Sconsigliabili in caso di sovraccarichi maggiori della media.
3. Multidirezionali a montanti e traversi prefabbricati (sicura per entrambi: montatore e utilizzatore) ha
un nodo strutturale costituito da 8 fori.
Noi però dobbiamo sempre stabilire nel PSC anche la tipologia di ponteggio, anche se dopo può essere
aggiornato e cambiato, se l’impresa che appalta i lavori nel suo POS da una soluzione migliore per la
sicurezza e meno costosa. Infatti il costo che si paga è una quota legata al ponteggio più una quota legata al
tempo di utilizzo.
Le 4 fasi della vita del ponteggio:
I. Autorizzazione per l’utilizzo da parte del ministero del lavoro (ogni 10 anni da rinnovare)
II. Calcolo del ponteggio solo se non seguiamo lo schema presente nel libretto o se superiamo i 20
metri di altezza.
III. Prove di carico da fare per verificare il ponteggio.
IV. È una struttura in acciaio (metallica) quindi sia in fase di progetto che di esecuzione è trattata come
tale, idoneo impianto di messa a terra.
Com’è fatto un ponteggio metallico?
1. Basetta, è all’estremità inferiore di ogni montante, di adeguate dimensioni, installata insieme a
elementi di ripartizione dei carichi. Può essere fissa e regolabile, occorre fare una valutazione della
resistenza del terreno.
2. Tavola fermapiede (maggiore di 20 cm) con uno spazio verticale tra i correnti di massimo 60 cm
3. Corrente superiore e inferiore
4. Sottoponte di sicurezza
5. Ancoraggio, ogni 22 mq si superficie del ponteggio metallico, aggancia il ponteggio ad una struttura
idonea. Ogni due piani d’appoggio e ogni due montanti. Il numero dell’ancoraggi previsti dalle
autorizzazioni è valido solo in assenza di superfici aggiuntive.
6. Impalcato (piano di calpestio), le loro estremità devono essere sovrapposte in corrispondenza di
almeno 40 cm.
7. Controvento
L’estremo dei montanti deve superare di almeno 1,20 m dall’ultimo impalcato. I ponteggi possono avere
anche ponti di carico per il deposito dei materiali da utilizzare nelle lavorazioni. Ci dev’essere sempre un
cartello con scritto la portata massima, gli impalcati devono essere sufficientemente ampi e muniti, sui lati
verso il vuoto, di parapetto e tavola fermapiede normali. Sulla stessa verticale non può essere installata una
stessa piazzola di carico. L’operatore deve avere sempre il cordino per evitare le cadute.
Mantovana Parasassi, Ogni zona dell’edificio dove c’è il transito delle persone, deve offrire protezione
contro la caduta di carichi e materiali dall’alto del ponteggio. Queste strutture devono essere realizzate a
partire dall’altezza del solaio di copertura del piano terreno. (Art. 129 c.3 D.Leg. 81/08). Devono riproporsi
ogni 12 metri, lo sbalzo non deve essere minore di 1,20 m per altezze di caduta fino a 12 m e 1,50 m per
altezze di caduta superiori a 12 m.
La distanza muratura impalcato non deve essere superiore a 20 cm. Nei cantieri urbani possiamo anche
avere un Ponte carraio che è un’apertura di larghezza maggiore del passo del ponteggio (1,80 m). Qui
bisogna stare attenti a farlo seguendo schemi del libretto altrimenti si dovrà procedere al progetto specifico
della nuova struttura.
Cos’è il P.i.M.U.S.?
Piano Montaggio Uso e Smontaggio è obbligatorio per chi utilizza il ponteggio, è un elaborato specifico che
esamina il progetto del ponteggio, le condizioni di rischio e i dispositivi di protezione da adottare nella
costruzione e nel loro utilizzo. È parte integrante del POS, dev’essere chiaro e di facile lettura, spiega al
personale addetto al montaggio come il ponteggio deve essere realizzato. Deve garantire la sicurezza per:
1. Personale addetto al montaggio e smontaggio
2. Chi utilizza il ponteggio
3. Terze persone
Il ponteggio deve essere verificato ogni 3 mesi dal datore di lavoro con un VERBALE di VERIFICA, se in
cantiere ci sono due ponteggi diversi occorrono due Pimus, se ci sono più imprese ma il ponteggio è unico se
ne avrà uno solo di Pimus. Esso contiene lo schema della ditta che lo ha prodotto, i ponteggi misti si possono
utilizzare solo se progettato da un tecnico abilitato, se supera i 20 metri di altezza dev’essere progettato. Il
CSE controlla la regolarità del Pimus, i contenuti minimi sono:
A. Identificazione della squadra di lavorazione (almeno 3) e del preposto (capo squadra), devono essere
formati con corsi di 28 ore (ogni 4 anni)
B. Disegno esecutivo con tipo di ponteggio usato, generalità e firma del progettista, sovraccarichi al mq
e indicazione degli appoggi e degli ancoraggi.
C. Impianto messa a terra (anello equipotenziale)
D. Dispositivi di protezione da adottare in caso di utilizzo.
Il PSC indica dove va realizzato il ponteggio e quali caratteristiche deve avere. Deve contenere
l’Autorizzazione all’impiego lasciata dal Ministero dei Lavori, devono essere utilizzati solo materiali con il
marchio della ditta produttrice. Il libretto del ponteggio contiene:
1. Copia dell’Autorizzazione Ministeriale
2. Calcolo del ponteggio
3. Istruzione delle prove di carico
4. Disegno di tutti gli elementi che costituiscono il ponteggio e gli schemi tipo che non devono essere
calcolati.
Come si fa a fare la notifica preliminare?
La redige il committente, ha la responsabilità, può delegare al direttore dei lavori. È obbligatorio che il RUP
invii una comunicazione con certezza di ricezione (raccomandata o per via telematica) alla AUSL e
all’ISPETTORATO del lavoro. Le informazioni di questo documento vengono prese dal PSC e dal
CRONOPROGRAMMA, esso contiene:
12. Data di comunicazione
13. Indirizzo cantiere
14. Committente
15. Natura dell’opera
16. Responsabile dei lavori
17. CSE e CSP
18. Data d’inizio del cantiere
19. Durata prevista
20. Numero max. previsto di lavoratori in cantiere
21. Imprese
22. Ammontare complessivo dei lavori in euro
Come devono essere i Baraccamenti?
Fanno parte degli oneri indiretti, sono indispensabili per le attività di cantiere e devono garantire secondo
l’allegato XIII Salute e Logistica del D. Lgs. 81/08 un luogo chiuso e sicuro dove poter mangiare, spogliatoio
per cambiarsi, è vietato utilizzare gli stessi abiti. Deve essere presente anche un’Officina (minimo 50 m2),
Deposito dei materiali protetto orizzontalmente e verticalmente, quando il materiale arriva in cantiere prima
di essere scaricato dev’essere controllato dal direttore dei lavori che verifica la corrispondenza con quanto
c’è nel capitolato speciale d’appalto.
Come funziona la matrice di rischio?
Una volta scomposte le lavorazioni si va a determinare tutti i rischi connessi andando a definire la probabilità
e la magnitudo (se accade quanto danno produce). È importante perché possiamo eliminare i rischi grazie a
misure di prevenzione (esempio: non deve esserci la condizione, scivolamento sul ponteggio, si ha la
prescrizione: finché non è asciutto non puoi lavorare in cantiere sul ponteggio – c’è il rischio ma non il
pericolo).
Cos’è la direttiva macchine?
Il datore che certifica (se è suo) altrimenti il soggetto che gli dà il mezzo, il documento che attesta la
certificazione è contenuto nel POS.
Procedura preliminare di edifici pubblici
Non c’è bisogno del permesso di costruire, il testo unico per l’edilizia infatti non si applica ai lavori pubblici.
Nel progetto pubblico però sarà sempre nominato il CSP, perché non sappiamo chi prenderà quel lavoro, infatti
sarà assegnato dal Codice dei contratti pubblici, il contratto però sarà nullo se non è presente il Piano di
Sicurezza e Coordinamento.
Cos’è l’anagrafica di cantiere?
Contiene tutte le informazioni necessarie per identificare il cantiere:
1. Nominativo Committente (Responsabile Lavori RL o RUP)
2. Nominativo Progettista
3. CSP e CSE
4. Imprese esecutrici
5. Inizio e Durata cantiere