La vita di Apuleio è a noi nota solamente per alcuni fatti raccontati dall'autore stesso nelle
sue opere, nacque, intorno al 120-125 dc, vicino a Cartagine, nella provincia romana di
Madauro/a(odierna Algeria). Studiò a Cartagine e poi Atene. Viaggiò molto questo lo portò
ad essere un grande conoscitore delle altre culture (definito spesso tuttologo, conoscenza
enciclopedica) e quasi sicuramente fu anche a Roma,(sembra conoscerne alcuni luoghi
nei quali egli stesso ci dice di aver partecipato a numerosi riti misterici.) Egli visse
nell'epoca in cui il letterato e l'oratore godevano di un favore particolare nella società: è lui
svolse attività di conferenziere, cioè di colui che, recandosi da una città all'altra
dell'impero, fa mostra della propria eloquenza epidittica.
Nel 158 o 159 Apuleio subì un processo per magia in seguito a una vicenda che
possiamo ricostruire sulla base dell'orazione da lui pronunciata per difendersi (De magia),
accusato di aver sedotto, durante un viaggio verso Alessandria Pudentilla, un ‘anziana
donna con filtri e formule magiche per carpirne le ricchezze.
A CARTAGINE sono contiene estratti dei suoi discorsi, fu fatta erigere una statua in suo
onore e che nella stessa città egli ottenne, per un anno, la carica (religiosa e civile
insieme) di sacerdos provinciae.
Si presume che Apuleio abbia scritto la sua opera principale, le Metamorfosi,
successivamente al De magia e che sia morto dopo il 170 e prima del 190
DE MAGIA O APOLOGIA
L’autodifesa che Apuleio pronunciò in occasione del processo ci è pervenuta con il titolo
De magia (o Apologia discorso in difesa di sé, di altre persone, di un’idea, o di una
dottrina es. l’apologia di Socrate by Platone). Si tratta di un’ampia orazione giudiziaria,
Fin dall’inizio l’oratore presenta i sostenitori dell'accusa come personaggi indegni e
spregevoli mentre se stesso e il giudice come uomini caratterizzati da onestà morale,
onorabilità e comunanza di interessi letterari e filosofici. Nella seconda parte del discorso
invece Apuleio si difende dalle accuse. In particolare all’accusa di magia, afferma di non
aver mai avuto a che fare con la magia volgare, ma una magia del tipo più nobile,
consistente in un particolare rapporto del filosofo con la realtà divina.
METAMORFOSI
La fama di Apuleio è legata soprattutto alle Metamorfosi, un’opera narrativa in undici libri,
per quanto riguarda la letteratura latina classica e tardo antica, rappresenta uno dei
rarissimi casi di romanzo, insieme al Satyricon di Petronio (I secolo d.C.). Le Metamorfosi,
raccontano in prima persona le peripezie del giovane Lucio, che viene trasformato in
asino. Lucio vive così diverse avventure, al termine delle quali riesce a recuperare le
proprie fattezze umane grazie ad un rito misterico collegato alla dea Iside.
Quella di Lucio-asino è però solo la fabula principale, la cornice narrativa, a cui si
collegano altre vicende e altre avventure di personaggi secondari, che costituiscono di
volta in volta delle digressioni rispetto alla trama principale, tra cui quella celeberrima
di Amore e Psiche.
Trama: Lucio, un giovane greco, nel suo viaggio verso Ipata, città della Tessaglia, famosa
terra di maghe, colto dal vivissimo desiderio di imparare l’arte della magia. Giunto ad
Ipata, e ospitato nella casa di una maga, convince la serva Fotide (con la quale ha una
relazione) a farlo assistere di nascosto durante la cerimonia di metamorfosi: dopo aver
visto la padrona di casa tramutarsi in gufo, Lucio si splama il corpo con il medesimo
unguento magico, per errore diventa un asino.
Lucio dopo la trasformazione in asino, viene catturato prima da una banda di briganti,
successivamente cade in balia di altri padroni. E quando sta per essere portato nella fede
altro di Corinto, dove probabilmente sarà sbranato dalle fiere del circo, riesce a fuggire.
Iside a pietà di lui e lo istruisce: il giorno dopo dovrà recarsi a una festa solenne in onore
della dea, dove potrà mangiare le rose per ritornare alla forma umana. Da Corinto Lucio si
reca infine a Roma per diventare devoto anche di Oriside, nella conclusione del romanzo
al sacerdote di Oriside, gli appare in sogno il dio che gli comunica che l’indomani si
presenterà da lui ‘madaurensis’ Per essere iniziato ai sacri misteri, (Lucio). l’autore, per
bocca del sacerdote di Iside spiega il significato di tutta la vicenda: Lucio a colpevolmente
ceduto alla propria eccessiva immigrazione verso la curiositas , cercando di violare le leggi
della natura e ricorrendo alla magia. Per questo egli è mutato nell’animale più brutto e più
disprezzato, simbolo di grossolana ignoranza e di bassa sensualità.
È l'autore stesso, infatti, a fare espresso riferimento a tale genere letterario, fin dalle prime
parole del proemio rivolte al lettore. Sappiamo che le fabulae Milesiae (così chiamate da
Aristide di Mileto, iniziatore del genere) erano brevi racconti piacevoli e leggeri, di solito di
argomento erotico. Sono numerose infatti le novelle erotiche presenti nelle metamorfosi,
esse hanno quasi sempre al centro il tema dell’ adulterio e presentano una notevole
varietà nello sviluppo narrativo, talora brevissimo, talora molto ampio e complesso, con
intreccio di più racconti incastrati uno nell’altro. Tuttavia l'opera di Apuleio, sia per la sua
struttura sia per il messaggio religioso che porta con sé, non sembra potersi ridurre a
quest'unica matrice.
STILE DELL’OPERA
La lingua e lo stile del romanzo sono perfettamente in linea con le tendenze e con i gusti
del II secolo dc. Apuleio riassume nel proprio modo di esprimersi, e insieme supera grazie
al suo ingegno brillantissimo, sia le correnti arcaizzanti sia lo stile fiorito, elaborato e
ornato delle scuole di retorica. (tali effetti risultano il frutto di una raffinata elaborazione
artistica) Numerosissime sono le allusioni e le reminiscenze la parodia letteraria trova
spazio nelle Metamorfosi come già nella commedia, nella satira e nel precedente
petroniano (da cui Apuleio è stato sicuramente influenzato)
Apuleio sceglie la forma letteraria del romanzo. (Già l'altro esemplare latino che noi
ascriviamo a tale genere, il Satyricon, ci ha rivela molteplicità e ricchezza di temi e di toni.)
Le Metamorfosi accentuano ulteriormente tale carattere, introducendo nuovi interessi di
tipo filosofico-religioso.
La fortuna di Apuleio
La fama accompagnò Apuleio fin da quando era ancora in vita. Boccaccio Scopri intorno
al 1338 il manoscritto contenente le Metamorfosi, l’Apologia e i Florida. Le Metamorfo- si
di Apuleio influenzarono il romanzo picaresco spagnolo (XVI-XVII sec.), il cosiddetto
"romanzo di formazione", le narrazioni incentrate tópos della "trasformazione" del
protagonista e, nel Novecento, quel filone letterario in cui vi sono spunti iniziatici e mistico-
simbolici.