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- mediante l'incessante memoria dei beni che ci provengono da Dio, giungiamo alla giusta

disposizione d'animo nel servizio divino, 414


- per non ricevere invano la grazia di Dio è ncccssaria una grande lotta condotta sccondo le regole,
538
- Abuso: è quell'uso che supera i limiti del bisogno, ed è condannato, 276, 375; anche il
consumare per prodigalità è abuso, 638
- Peccato:
- è un pe.'o che trascina l'anima nell'in.
- ferno. 42('; male che si espande se non
- è subilo riparato. 75; bisogna odiarlo,
- 343; nessun pcccato può dirsi piccolo,
- .H'l s; il Nuovo Testamento non ci in.
- segna distinzioni tra peccati gravi e
- piccoli, 494; cade sotto il giudizio anche
- se comOlesso per ignoranza, 76, 78,
- 116, 367; qualsiasi peccato attira lo
- sdegno di Dio e ne è punito, 78 s;
- condanna di chi passa sotto silenzio il
- peccato che vede commcttere, 84, 362;
- chi si lascia volontariamente dominare
- da un peccalo, viene poi asservito ano
- che a ciò che non vuole, 13I; i peccati
- sono già stati tutti rimessi nel Cristo,
- .H2 s, 344, 566; ma questa remissione
- è elargita solo a chi fa veramente l'e·
- nitenza, 345; per purificarsi dal peccato
- bisogna rimuoverne le radici che, altri·
- menti, faranno di nuovo spuntare i
- rami cattivi, 491 Si in che modo deve
- tornare a Dio chi ha condotto una vita
- di peccato, 342 s; i fratelli devono dichiaran::
- al preposito il loro peccato
- per esscrne curati, 319.

Piacere a Dio:
i cristiani sono coloro che collaborano
all'unico scopo del compiacimento di
Dio, 597; in tutto va serbato lo scopo
dd compiacimento di Dio, 332, non
possiamo raggiungere questo scopo se
non ci sciogliamo da ogni attaccamento,
2,6; la certezza della presenza di Dio,
ci conferma nella ricerca di piacere a
lui solo, 238, e dobbiamo pregare perché
tutto ciò che facciamo sia diretto
a questo, 304; si riceve la forza di
piacere a Dio mediante il perdono dei
peccati, 343; uomo pio è chi lotta per
piacere a Dio, 381; per piacere a Dio
bisogna giungere ad ubbidire fino alla
morte, 397.

Memoria:
è proprio del cristiano custodire l'incessante
memoria del Signore, 209, 635,
mediante la quale possediamo Dio in
noi, 631, si sviluppa in noi l'amore per
lui, 236, 568, ed è resa possibile l'attuazione
dei comandamenti in modo a
lui gradito, 237; mediante l'incessante
memoria dei beni che ci provengono
da Dio, giungiamo alla giusta disposizione
d'animo nel servizio divino, 414;
veniamo meno alla continua memoria
di Dio quando siamo ingrati nei suoi
confronti, 495; la memoria delle parole
del Signore è suscitata dallo Spirito
santo, 221, 526; non dobbiamo inquinare
la memoria con pensieri vani, 236;
la memoria della vita passata è grave
occasione di peccato, 292.

Memoria:
è proprio del cristiano custodire l'incessante
memoria del Signore, 209, 635,
mediante la quale possediamo Dio in
noi, 631, si sviluppa in noi l'amore per
lui, 236, 568, ed è resa possibile l'attuazione
dei comandamenti in modo a
lui gradito, 237; mediante l'incessante
memoria dei beni che ci provengono
da Dio, giungiamo alla giusta disposizione
d'animo nel servizio divino, 414;
veniamo meno alla continua memoria
di Dio quando siamo ingrati nei suoi
confronti, 495; la memoria delle parole
del Signore è suscitata dallo Spirito
santo, 221, 526; non dobbiamo inquinare
la memoria con pensieri vani, 236;
la memoria della vita passata è grave
occasione di peccato, 292.

Amore:
è il carattere proprio del cristiano, 95;
dalla nascita portiamo in noi il germe
dell'amore, 224, 226, 231 s, che si sviluppa
alla scuol~ dei comandamen.ti,
224, 231, e Cl splOge a cercare la vita
vera, 227; essere privi di tale amore è
il più insopportabile dei mali, 227; il
divagare della mente fa decadere dall'amore,
231, 234, mentre, mediante la
continua memoria, esso si sviluppa,
236; come si giunge all'amore verso
Dio, 443; la misura senza misura del·
l'amore verso Dio, 443; l'amore verso
Dio e l'amore verso il prossimo si condizionano
reciprocamente, 233; ama il
fratello secondo il comandamento di Dio
chi si rallegra del suo bene e fa lutto
sul suo peccato, 424; amore ordinato e
amore disordinato, 429; disrrugge l'amore
chi non corregge il peccatore a sua
salvezza, 340; prontezza nell'amore reciproco,
416; l'amore fraterno deve essere
radicato nell'anima e ardente, 459;
come si giunge all'amore per il prossisimo,
416 s; l'amore che Dio ha nei
nostri confronti non va usato come pretesto
per il peccato, 220; senza l'amore,
l'operazione dei carismi e la fede stessa
sono inutili, 56r.

Discepolo:
è discepolo chi si accosta al Signore
per seguirlo, 517; chi vuole divenire
dilCCpolo deve allontanarsi dal peccato
e da tutto ciò che lo distoglie dall'ub-
.. bidienZa al Signore, 518. deve respin-
_gete le preoccupazioni per le cose necessarie
alla vita, 518 s, rinunciare a
tutto, distaccarsi da se stesso e dall'attaccamento
alla vita, 520 s, e passar
sopra alle convenzioni umane anche
giuste, 521 s; prima di poter accedere
al battesimo bisogna divenire discepoli,
526, 563.

“In generale ritengo che il Satana stesso da sé non possa essere autore del
peccato di qualcuno: piuttosto usando ora dei moti insiti nella natura, ora anche delle
passioni proibite, tenta con questi mezzi di indurre quelli che non vigilano anche alle opere
che sono proprie delle passioni. Usa dei moti della natura, come tentò di fare con il
Signore, quando, accorgendosi che aveva fame, disse: se sei figlio di Dio, di’ che queste
pietre diventano pani; e usa delle passioni proibite come fece con Giuda: quando si
accorse del suo amore per il denaro, usando di questa passione, saettò quell'avaro fino a
farlo cadere nel tradimento per i trenta denari”1.

1
RB 75, PG 31, 1136a.

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