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Corso:Trasformata di
Fourier/Trasformata di Fourier
nello spazio delle funzioni
modulo-quadro
integrabili/Introduzione
Come già evidenziato però, L1 (R) non è uno spazio di Hilbert. Siamo dunque
interessati ad ambientare la trattazione relativa alla trasformata di Fourier su
L2 (R) che, lo ricordiamo, è l’unico tra gli Lp (R) ad essere strutturabile a spazio
di Hilbert.
Sfortunatamente non è sufficiente estendere i concetti già trovati nella sezione
precedente per completare la nostra discussione. È necessaria una trattazione più
delicata per poter definire fˆ su L2 (R). Innanzi tutto è necessario definire i concetti
di funzione a decrescenza rapida e di spazio di Schwarz S .
Definizione (5)
∀ p ∈ N, lim | xp f (x) |= 0.
|x|→∞
Tutte le funzioni del tipo f (x) = e−ax , a > 0 sono funzioni a decrescenza rapida.
2
∃ fˆ(p) , ∀ p ∈ N.
⇒ fˆ(p) (x) = F ((−ix)p f ) (k) ∈ C ∞ (R).
Q.E.D.
Teorema (8)
1. f ∈ C ∞ (R) ;
P (x)f ∈ S(R).
2. S(R) ⊂ L1 (R) .
Dimostrazione
Per ipotesi f ∈ S(R) , il che implica che, per la proprietà (3), f ∈ L1 (R) e, sempre
per ipotesi, è a decrescenza rapida. Dunque si ha che: fˆ ∈ C ∞ (R).
Dal momento che f ∈ S(R) , si ha che f (p) è a decrescenza rapida ∀ p ∈ N ed è
continua, dunque f ∈ L1 (R). Dunque si ha che: fˆ è a decrescenza rapida.
Per poter concludere che fˆ ∈ S(R) rimane da dimostrare che fˆ(p) sia a decrescenza
rapida ∀ p ∈ N. Sicuramente fˆ(p) esiste perchè xq f ∈ L1 (R) , essendo f ∈ S(R).
Si osserva che:
( )
p ˆ(q) dp
k f (k) = k F ((−ix) f ) (k) = F
p q q
[(−ix) f ] (k).
dxp
F ∈ S(R).
Q.E.D.
Teorema
fn → f ⇒ F(fn ) → F(f ).
S(R), n→+∞ S(R), n→+∞
4/7
È ora possibile estendere quanto visto nella sezione Trasformata di Fourier inver-
sa* [1] per definire F −1 :
Teorema (10)
F −1 = F.
Allora ∃ F −1 e si ha che:
∫
dk
F −1 fˆ = f (x) = √ eikx fˆ(k).
R 2π
I concetti definiti sino ad ora in questa sezione sono tutti funzionali a poter
definire la trasformata di Fourier su L2 (R).
Innanzi tutto si ha il seguente
Teorema (11)
Se fn ∈ S(R) e fn → f .
S(R), n→+∞
Q.E.D.
In particolare, come diretta conseguenza del teorema appena dimostrato, si ha
che:
∥ fˆ ∥L2 =∥ f ∥L2 .
√
F(f ∗ g)(k) = 2π fˆ(k)ĝ(k).
6/7
Dimostrazione
√
2π fˆ(k)ĝ(k) = F(f ∗ g)(k).
Q.E.D.
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