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Domande matematica

1) Definizione di funzione: dati due insiemi non vuoti A e B, si dice funzione una relazione
che associa ad ogni elemento x di A, uno ed un solo elemento y di B.
2) Dominio, codominio, variabile dipendente e indipendente, espressione analitica: insieme
degli elementi x di A, insieme degli elementi y di B, x è la variabile indipendente perché
può assumere qualsiasi valore all’interno del dominio, y variabile dipendente perché
dipende da x e varia all’interno del dominio, espressione analitica è y=f(x), non si chiama
formula
3) Definizione di insieme immagine: Imm f(x), può corrispondere al codominio
4) Definizione di funzione numerica:
5) Definizione di funzione reale di variabile reale: una funzione reale di variabile reale f è una
relazione che associa ad ogni elemento y di B uno e un solo elemento x di A
6) Definizione di grafico di una funzione:
7) Definizione di dominio naturale di una funzione: il dominio naturale di una funzione reale
di variabile reale f è il più grande sottoinsieme di R nel quale è descritta l’espressione
analitica y=f(x) (in cui hanno senso le operazioni indicate in y=f(x).
8) Perché si impongono le C.E.: denominatore ≠ 0 perché non si può dividere per 0 perché
qualsiasi numero moltiplicato per 0 da 0; radicali di indice pari ≥ 0 perché non esistono le
radici pari di numeri negativi, nessun numero elevato al quadrato da un numero negativo;
argomento di un logaritmo > 0 perché non esistono i logaritmi di numeri negativi inoltre
non esiste un esponente che dato a un numero dà come risultato 0; argomento della
tangente ≠ ∏/2 + k∏ Ɐx ∈ Z; argomento della cotangente ≠ 0 + k∏ Ɐk ∈ Z ovvero seno
≠ 0 (denominatore), e argomento ≠ ∏/2+ k∏ Ɐk ∈ Z; se ci sono 2 o più C.E. vanno messe
a sistema perché devono valere contemporaneamente.
9) Definizione di zeri di una funzione: un numero reale a si dice zero di una funzione y=f(x)
se f(a)=0; una funzione può non avere zeri (il suo grafico può non intersecare l’asse x).
10) Come si determinano le intersezioni con gli assi di una funzione: intersezioni con l’asse x,
si pone a sistema la funzione con y = 0. Intersezioni con l’asse y, si pone a sistema la
funzione con x = 0. L’intersezione con l’asse y è al massimo una (altrimenti non si avrebbe
una funzione).
11) Definizione di funzione pari: Sia f : D → R una funzione per cui x ∈ D, allora -x ∈ D. La
funzione f si dice pari se f (-x) = f (x) Ɐx ∈ D. Il grafico della funzione pari è simmetrico
rispetto all’asse y.
12) Definizione di funzione dispari: Sia f : D → R una funzione per cui x ∈ D, allora -x ∈ D. La
funzione f si dice dispari se f (-x) = -f (x) Ɐx ∈ D. Il grafico della funzione dispari è
simmetrico rispetto all’origine.
13) Definizione di radiante: data una circonferenza, si dice radiante, l’angolo al centro
(vertice=centro della circonferenza) che insiste su un arco di lunghezza uguale al raggio
della circonferenza.
14) Conversione da gradi a radianti: la conversione si effettua attraverso questa proporzione:
α rad : α gradi = 2∏ : 360°.
15) Definizione di angolo orientato: si dice tale quando il 1° lato è coincidente con il semiasse
positivo dell’asse x e il vertice sta all’origine degli assi.
16) Definizione di circonferenza goniometrica: nel piano cartesiano è la circonferenza che ha
centro nell’origine degli assi e ha raggio 1. L’equazione è x2 + y2 = 1 perché deriva dal
teorema di Pitagora.
17) Forma sintetica per esprimere una famiglia di angoli:
18) Definizione di seno e coseno: queste due funzioni sono particolari funzioni goniometriche
ovvero sono funzioni che associano alla misura di un angolo un numero α → n° reale. Dati
una circonferenza goniometrica e un angolo orientato α, si considera il punto P di
intersezione fra la circonferenza e il 2° lato di α; il seno dell’angolo α è l’ordinata del punto
P, il coseno dell’angolo α è l’ascissa del punto P.
19) Sinusoide e cosinusoide: la prima è il grafico della funzione seno, la seconda è il grafico
della funzione coseno.
20) Periodo delle funzioni seno e coseno: entrambe le due funzioni hanno lo stesso periodo
ovvero 2∏.
21) Prima relazione fondamentale: per ogni angolo α → sen2α + cos2α = 1. È collegata al
teorema di Pitagora → PH2 + OH2 = OP2 → sen2α + cos2α = 12
22) Prima definizione di tangente: Dati una circonferenza goniometrica e un angolo orientato
α, sia P il punto di intersezione fra la circonferenza e il 2° lato di α. Si dice tangente di α il
rapporto fra l’ordinata di P (numeratore) e l’ascissa di P (denominatore). tg α = yp / xp
23) Seconda definizione di tangente: Dati una circonferenza goniometrica e un angolo
orientato α, sia T il punto di intersezione del 2° lato di α con la retta x = 1. Si dice tangente
di α l’ordinata del punto T. tg α = yt
24) Le C.E. della tangente: C.E. α ≠ ∏/2 + k∏ Ɐk ∈ Z
25) Tangentoide:
26) Periodo della funzione tangente: il periodo della funzione y = tg x è ∏
27) Seconda relazione fondamentale: tg α = sen α / cos α. Dimostrazione di questo attraverso
la definizione numero 1
28) Significato goniometrico del coefficiente angolare di una retta:
29) Definizione di cotangente: Dato un angolo orientato α, si dice cotangente di α il reciproco
della tangente di α. cotg α = 1/ tg α = cos α / sen α
30) Le C.E. della cotangente: sen α ≠ 0 - α ≠ ∏/2 + k∏
31) Funzioni goniometriche di angoli particolari:
32) Definizione di equazione goniometrica: un’equazione si dice goniometrica se l’incognita
compare come argomento di almeno una funzione goniometrica. Es. cos x + ½ = 0. Non è
un’equazione goniometrica → 3x * sen ∏/4 – 7 = 0
33) Definizione di equazione goniometrica elementare:
34) Definizione di disequazione goniometrica:
35) Definizione di disequazione goniometrica elementare:
36) Cosa significa risolvere un triangolo? Risolvere un triangolo significa determinare le misure
di tutti i suoi lati e di tutti i suoi angoli.
37) Primo Teorema sui triangoli rettangoli: in un triangolo rettangolo la misura di un cateto è
uguale alla misura dell’ipotenusa per il seno dell’angolo opposto al cateto oppure per il
coseno dell’angolo acuto adiacente al cateto. Cateto = ipotenusa * seno angolo opposto
(al cateto) - Cateto = ipotenusa * coseno dell’angolo adiacente (attaccato) al cateto
38) Secondo Teorema sui triangoli rettangoli: in un triangolo rettangolo la misura di un cateto
è uguale alla misura dell’altro cateto moltiplicata (per) la tangente dell’angolo opposto al
primo cateto, oppure, per la cotangente dell’angolo adiacente al primo cateto. C1 = C2 *
tan. ang. opp. (al primo cateto) - C1 = C2 * cotg. ang. adiac. (al primo cateto)
39) Intervallo limitato: un sottoinsieme di numeri reali che corrisponde a un segmento.
40) Intervallo illimitato: un sottoinsieme di numeri reali che corrisponde ad una semiretta.
41) Intorno completo di un punto: Dato un numero reale x0 ∈ R, si dice intorno completo di x0
un qualunque intervallo aperto contenente x0 I (x0) = ] x0 – δ1, x0 + δ2 [con δ1, δ2 > 0
42) Intorno circolare di un punto: Dati un numero reale x0 ∈ R e un numero positivo δ > 0, si
dice intorno circolare di x0 (di raggio δ) l’intervallo aperto di centro x0 e raggio δ
Iδ (x0) = ] x0 – δ, x0 + δ [con δ > 0 x0 è il punto medio di Iδ (x0)
43) Intorno di + ∞: si dice intorno di +∞ un qualsiasi intervallo aperto illimitato
superiormente. I (+∞) = ] a; +∞ [ con a ∈ R
44) Intorno di -∞: si dice intorno di -∞ un qualsiasi intervallo aperto illimitato inferiormente.
I (-∞) = ] -∞ ; a [ con a ∈ R
45) Punto isolato di un insieme: Siano A ⊆ R e x0 ∈ A; Il punto si dice isolato se esiste almeno
un intorno I di x0 che non contiene altri elementi di A diversi da x0
46) Punto di accumulazione per un insieme: Siano A ⊆ R e x0 ∈ R; Si dice che il numero reale
x0 è punto di accumulazione di A se ogni intorno completo di x0 contiene infiniti punti di A.
Un punto di accumulazione può appartenere o non appartenere all’insieme considerato. In
un intervallo tutti i punti (anche gli estremi) sono di accumulazione
47) La definizione topologica di limite: Siano f : D → R una funzione reale di variabile
reale e x0 un punto di accumulazione per D. → x0 può essere n° reale, +∞ / -∞
Si dice che il limite per x che tende a x0 di f (x) è l se per ogni intorno V di l esiste un
intorno U di x0 tale che f (x) ∈ V Ɐx ∈ U ∩ D, x ≠ x0
48) I limiti delle funzioni elementari:
49) Definizione di funzione continua in un punto: Siano f : D → R una funzione reale di
variabile reale e x0 un punto di accumulazione per D. Si dice che la funzione f è continua
nel punto x0 se lim x→x0 f (x) = f (x0)
50) Le operazioni sui limiti:
51) Le forme indeterminate:
52) Il teorema di unicità del limite: Siano f : D → R una funzione reale di variabile reale e x0 un
punto di accumulazione per D. Se esiste lim x → x0 f (x) = l, allora il limite è unico. Se per
assurdo l1 ≠ l2, f non sarebbe una funzione.
53) Definizione di asintoto: è una retta a cui il grafico tende indefinitamente (sempre di più)
54) Definizione di asintoto verticale: la retta di equazione x = x0 è un asintoto verticale per il
grafico della funzione y = f (x) se lim x → x0- f (x) = +∞ o -∞ oppure lim x → x0+ f (x) =
+∞ o -∞. Gli asintoti verticale si determinano a partire dai punti esclusi dal dominio.
55) Definizione di asintoto orizzontale: la retta di equazione y = l si dice asintoto orizzontale
del grafico di una funzione y = f(x) se lim x → +∞ f (x) = l oppure se lim x → -∞ = l
56) Definizione di asintoto obliquo: una retta obliqua y = mx + q è asintoto obliquo
per il grafico di una funzione y = f(x) se: m = lim x → + - ∞ f (x) * 1/x e se
q = lim x → + - ∞ (f (x) -m * x). Se non esiste l’asintoto orizzontale si deve cercare
l’asintoto obliquo

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