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Mt. 5, 37: a e cid che Ma il ein vostro" pla parlare vien dal sia maligno. Ubi Veritas et lustitia, ibi Caritas ivelasone « Religion Atturione © Informaone - Dicamina - Responsabita Anno XI- n. 1 ‘Ouincicinale Cattllea « ANTIMODERNISTA » Fondetore: Sue. Franeeaco Putt Direttore: S3e. Emmanuel de Taveeu 15 Gennaio 1985 ‘GOLUABORATIONE APERTA A TUTTE LE = PENNE PEROT - NON VOLER SAPERE CHI LWA DETTO MA PONI MENTE A C10 OWE: DETIO™ Gm Cr) el gennaio 1975, iava la pubblicazione del nostro per riodico. Essa partiva dalla constatazione di tuna ereattt dolorosa: lo stato di deca denza nella Chiesa, decadenza nel pen- siero e nei costumidi troppi Ecclesiasticie laicis (cfr. si nono a. I.n. 1). Contro tale decadenza si si no no si assumeva «il di andare controcom ad andare controcor rente, non per gusto, ma perché per seguire il bene, 2 oggi pitt che mai necer sario andare controcorrente. A tal fine si proponeva il seguente programma: «La nostra pubblicasione diffonderis idee chiare dicendo “si” a quanto ® conforme alla Fede cattolica trasmessa dagli Apostolt ¢ dicendo “no” senza tmezst termini a quanto pretende di sop- piantarla. Seguirail binario della Verita, ‘anche se doloroso. Non terra alcun conto di qualifiche e di poteri: non cercheris di {farsi amici né temera: nemici. Non ripor tert nulla che non siasuffragato da fattio documentazioni. Non si interessera di olitica, salvo quegli argomenti che inva- ono otoccanolicampo della Religione 0 della morale. Godra della pitt ampia liberia: di parola, percké ® una pubbli- cazione realmente indipendente, che non hha scopi di speculazione o altre ambi zioni umaner (iv) Per dieci anni st st no no, sotto la Tale pubblicazione (si no no), anche se totalmente passiva sotto il punto di vista economico, dovra essere portata avanti ugualmente, rché il fine? il bene e non il luero, Don Francesco Putti XI ANNO guida illuminata e coraggiosa del. suo fondatore, Don Francesco Maria Puti, ha portato avanti senza tregua e senza com Promensi la sa battagliastenend fede al suo seopo € al programma iniziale. Quali fru di quest diet anni di combattimento? Soltanto Dio li conosce esattamente. Ma ® certo che si no no ® divenuto un punto di riferimento per tut coloro che vanno contro la corrente dello smantellamento della Chiesa, un confor to per tanti sacerdoti e relig Ed eccucialfundecimo anno, Dolor rosamente Don Putti non ® pitt tra noi. Tuttavia, secondo quanto eli stesso ha voluto € predisposto, si 1 no no conti- nuera a combattere per le stesse ragioni, con lo stesso scopo, con lo stesso metodo. Purtroppo, infatti, Ia situazione della Chiesa non® cambiata, anzi® peggiorata, ¢ le conseguenze del decadimento si fanno sempre pit evidenti: apostasia ge~ nerale, perdita della fede, intere genera- mni derubate della sana dottrina della hiesa, decadenza dei costumi, diminu- zione della pratica religiosa, penuria di Recentemente, qualeuno ha intravi- sto nel deereto del 3 ottobre sul rito tradizionale della S. Messa e nelf'inter vista rilaseiata da Sua Em.za il Ci Ratzinger un motivo di speranza, se i tibor della restaurazione della Fede agar! Se cod ® saremo i primi a rallegrarcene. Tutlavia & bene non farsi ‘oni, mentre autodemolizione della ie smissione+ promuovere una falsa berth religions un flo ecumenism: errori gravissimi, questi, gid riprovati dal Magistero, ali da portare la Chiesa e le ime alla rovina, rerta religiosa, condannata particolarmente da Pio IX ¢ Leone XII non soltanto induce gli individui © le a parificare tutte le religioni, ettendo sullo stesso piano Verita ed c Tindifferentismo quindi Tateismo, col rigetto del regno sociale di Nostro Signore Gesiy Cristo: «Chi non ® per Me ® contro di Mes. Il falso ecumenismo non soltanto ha bloceato lo slancio delle conversioni e lo zelo missionario, ma ha fatto & che gli stessieattolici non vedano pitt nella Chie- 1 eattolica il solo ed unico mezzo di salvezza. Il falso ecumenismo ® stato il re, ma genera segreto della rior tutte le sue disastrose e1 segreto moti smi, che ‘egnamento troppo spesso ere che, nei superstiti Seminari nelle Us versita Pontificie, si impartisce sotto il pretesto del rispetto del pensiero altrui. Eppure questa fala liber religions {peste alto ecumenismo sono promos dda tutti livelli della gerarchia cattolica. I] 5 dicembre u. s. un membro della Dele- tazione della Santa Sede, il padre Rent oste PSS. ha detto nel suo intervento al nario delle Nazioni Unite (Ginevea 14 dicembre w «Le preoceupazioni della Chiesa cat- tolica non riguardano soltanto le manifer stazioni di intolleranza di cui sono vite time isuoi membri. Cit darebbe prova di ristrettezza di spirito e di cuore, poiché dal punto di vista della fede cristiana, tuttigliesseri umani sono fratelli: sia che vittima dell intolleranza sia un cat tolico, un protestante, un ortodosso, un ebreo, un musulmano, un indi, tun comunista 0 un ateo pocg impor ta5 per il fatto stesso che egli soffre inglntamente, Ciao evtifion ia lai». E pitt avanti: «Forse non sarebbe inutile preisare che la Chiesa catioliea non ha preconcetti e pregiudizi nei cone fronti di lean regimes politicos (ef ‘Ossereatore Romano 16.4 { Non esistono termi «qualificare Te aberran questo deleyato della Santa Sede, Mettono sullo stesso piano della Verth 2 rivelata, non soltantole false religioni, ma perfinoil comunismo eTateismo. Inoltre, sembra che la Santa Sede non si contenti id acre sulla intringeca perverih lel comunismo, ma voglia ripudiare Divine Redemprora eX Ancora: if 6 gennaio 1985 La Do- cumentation Catholique (pp. 59s) a reso nota una conferenza dell Arcivesco- vodi Nuova Delhi, Angelo Fernandes, sul dialogo con i non cristiani, Vi si legue testualmente: =«Si ammeite generalmente che la salvezsa ® possibile fuori della Chiesa [--}. Via via che la’ Chiesa ha meglio compreso cid che essa 2 in rapporto al Regno, ha scoperto altrest che le altre religioni offrivano la possibilita di salvar- si si_no no si, ch’esse erano dei canali di grazia e di salvezza, ed essa ora riconos“eva il loro ruolo nella realizzazione del regno di Dio sulla terra. Non c'® dunque da stupirsi che Vatteggiamento della Chiesa verso le religion’ non crstiane sia varato da un'epoca all altra, secondo limmagine di Chiesa che prevaleva. [.J. Si trova un bell omaggio alle religioni non cristiane nel Congresso nazionale “La Chiesa ogg in India’. quando dice: “Le altre ree mni non sono fortezze che dobbiamo fttaccaree “reer Esse sono dimore dello Spirito che non abbiamo visitato; sono ricettacoli della Parola di Dio che noi abbiamo scelto d'ignorare’ Dungue, fests ssore degli Apostoli, la Chiesa cattolica per duerla Anno XI n. 1 anni si & sbagliata nelfinsegnare che ‘extra Ecclesiam nulla salus nella pratica missionaria. Beco dove hanno portato 20 i falso ecumenism! Ja notare che queste affermazioni erotiche escanlaloey von sate proaur ciate alla presenza di Mons. Pietro Ros- sano, allora Segretario del Segretariato per i Non Credenti ed attualmente Ret- tore della Lateranense, PUniversita del Papal E evidente che la battaglia contro i modernisti deve continuare: lo esigono Tonore della Chiesa ¢ la salvezza delle anime. E’ quel che ci proponiamo, con Taito di Dio cert dela sitora finale della Veritt: Non praevalebunt. lodato Gest: Cristo, La SUL CANDELABRO: Mons. Mamie Vescovo di Friburgo Un’intervista-fiume E? il libro «Mons. Pierre Mamte d° homme i homme avec Frédéric Dari. Lintervistato, Mons. Mamie, @ il Ve~ scovo di Friburgo (Svizzera), noto come Tonga manus del card. Villot. nella con- danna Seminario di Lintervi molto noto in Franci e in Isvizzera, di romanzi erotice-polizieschi: i libri porno- fic mentre | serplicl fedellwvreb- Fore leona anoobota di sexive econseguent fare quel ai to dall’ tw pale, Dard al fa dace: do vivo in un ambiente sociale, nel quale conduco la vita di un womo che ha molto amato le donne, contrariamente a voi, Monsignor re, Ed ® una specie di omaggio selvaggio che io tendo a questa opera, «ques rodigiosa gioia del cuore e dei sensi. E” pine ae o10 dire — un ato ai fede sic!]> (pp. 18 s8). Poi forse in un ultimo Sepals ai peer: a un las pagano certamente. Alimprovviso mi sento sgomento pensando che un womo come voi ha letto certe mie pagine [che Mons. Mai je, invece, non si vergogna di di leggere abitualmente, sia 1a certa mioderazione: cfr. p. 120]. Ma esse corrispondono a qualcosa che, posso dirlo in coscienza, non ha niente di mals ano {perch io sonae— un tale bisogno di amare ¢ di essere dimato.» Verba mali, ad excusandas excusationes in peccatis, che il Veseovo Mamie i afrtta a raifcare: Sono d accordo: voi fate, in una maniera a Bestancaaudace elope delle ceatera ¢ del corpos (ivi). Tuttavia un rimprovero da fare ce Pha: sore trovae di tanto in tanto re ragine in cui Cautore esprima il suo Stupore per la mano di un fancilloo t canto di un uccello. E nei San-Antonie non ne trovo moltes (iv). Incredibile, m yen» tutto quello che il Vecove di Friburgo ha da dire pubblicamente ad un ity, immlicenierss Bees come ehuon» pastore di Friburgo aiuta le pecor re smarrite a gettarsi nel foss0. Mamie si angura che la legge to sacerdotale permanga nella Chiesa latina (p. 32), ma ei informa che Tequipe pastorale della sua Diocesi (per ch eli tun Veseoro Pompey i ache lo sisappia: cfr. pp. 126-7) sta dincutendo ln possi ordinare a cerdoti degli uomini sposati, per supplire alla deficienza di clero (pp. 34 ss). EP chiaro che conferire POrdinazione sa cerdotale a laici martat significa abolire he dei preti git ordinati_o da ordinarsi sara solo ‘questione di tempo. Ela teenica sper ‘mentata, purtroppo felicemente, dai ne- interni della Chiesa in questo ultimo ventennio: addormentare le coseienze che si nega nella pratica. So" molio bene che alii Vescovi Yescovi migliori e pitt santi [sic!] la pensano diversamente. Non domando che diessere convinto per cambiare le mie idee. (p36), Coa la porta lf abo 1 celibato resta aperta, grazie all nilta di Vescovi ssantir come Mons. Mamie ¢ alla santiti di Vescovi «pit santi> di lui, Che il Signore salvi la sua Chiesa dagli effetti di ital seovo di Friburgo afferma: «So che molti protestanti sono urtati dalle affermazioni del Concitio Vaticano Il, che ricordano che la Chiesa cattolica possiede la pienezza dei messi di salves To non pose né vogiorinnclare questa dottrina, Ma, per essere fedele a tua avert eco llevar disagio dei miei fratell, aggiungo subito: una ‘comunitid protestante che, nel suo ine sieme, vive del Vangelo pud essere il germe del Regno dei cieli pitt di una omunita cattotica mediocre poco for vente, benché possegga la pienesza dei tess! che condacono alla sales (p 45). Ecco trasferita la questione ecume- nica dal piano oggettivo del possesso dell Vera e-delmeszt di aaivezea al piano soggettivo, del tutto ipotetico, del fervore personae, Con quale danno peri stately protestant per a causa dell u ni in grado di compren- dlerlo chiunque abbia tm po’ di fede: Ma non il Veseovo Mamie, che continua: « do rispetto profondamente it loro rnsiero [quesio no! il rispetto non v thal alferrore), Ma bisogna'che ess non ‘mi domandino di rinunciare a cié' che io Fitengo essenziale alla Chiesa di Cristo». Siamo ancora © sempre sul piano sog- ettivo, dove non existono soluzion ions, Mamie lo avvertee continu ellora chi ha ragione? Che ha voluto Gesit? Bisogna rileggere i Vangelo in- sieme». Fla Trad Magistero? Sembra che Mons. Mamie ami cacciarsi nei vieoli ciechi, I sola Scriptura & alforigine e a fondamento del prote ttantesmo: eu questa base af pot ise ito, potendo trovare ognuno per restare del proprio una protestante gli ha ehiesto il 10 di ricevere FEucarestia insie~ ime con la figlia che s Prima Comunione Vescove: «Segui za. Ma questo permesso io non posso no no darvelo». Dopo pocki giorni la donna gli telefona: personalmente non si ® accor stata alfaltare, ma la figlia, tomando nel banco con Fostia in mano, Pha spezzata e slieha porta. Mons. Mamie non ha nulla dda ridire, anzi conclude soddisfatto: «Ec counesempo dicid che un Vescovo deve re ¢ di cid che un bambino pud fares. dieses aie Rovian Rea hi role eid che fa in pratiea: dagli evitare di assume fene In responeabilit. Anche questa comportamento rientra nella tecnica dei modernist. Le bestemmie di Giobbe “Mons Mamie ritorna pit volte sul problema del male (vedi pp. 22-23, 57- $9, 89.90), «Loon dubite di Dio manon comprendo ch'egli non esaudisea corte nostre preghiere molto semplici [.J. Tl dubbio verte pit sulla maniera di fare di Dio che su Dio stesso... Vorrei che tante cose andassero meglio in tanti campil Perché ha permesso che sia cosi?» (pp. 89-90). A core: Tesistenza del male edeve potersi combinare con la bonta di Dio. Si ‘ma come? To riconosco che su questo unto Camus ha probabilmente ragione flriutare Dio « motivo del mal che & nel mondof: ef. p. 88). La morte degli innocenti, ancora oggi, le guerre, i bane bini di Beirut. il mistero ee i rande problema. Occorre una fede e una filuca mraordinarin per tnere sie me pei Di laces del male ¢ della sofferenza» (p. 23). Eppure ci sono tnt crn all fod empleo ordinaria che potrehbero insegnare. a Monk: Mamie lt sluzione cristina del wroblema del dolore. Non occorre una Eee atrordinare basta ampicemente fer fede, Camus non Taveva, ma il Vescovo Mamie dovrebbe tenere ben altro linguaggio. Ma tant®: la visione sopraunaturale della vita, del dolore della morte si spenta in troppi Prelati. er questo ess si sentono in sintonia col mondo, che non sa perché vive e perché tmuoree pereiodinanzialdolorest bella comme Dit setoh per giustificare le bestemmic inte lettuali e verbali del mondo che non erede © che non spera, Mons. Mamie afferma: «Se si legge il libro di Giobbe, che ® certamente il pitt grande libro mai scritto sulla morte, si constata che ® pieno di bestemmie [sic!], insolenze e parole straordinariamente violente che Giobbe, nella sofferenza, grida contro Dio. 4 conclusione, Dio icp ¢ dice a coloro che avevano fatto tanti discorsi sul ‘male: “Voi non avete parlato bene di me come ha fatto il mio servitore Giobbe"» (p. 60). Coa il pariente Giobbe diventa Giob- 3 be il betemmistore ela hestemmi nel lolore un atto meritorio, grazie all eeege- si, a dir poco singolare, di un Vescovo, che erede di piacere al mondo palesando di condividerne le angosce, i dubbi e .. Fineredulita Il caso Lefebvre Mons. Mamie, che professa grande one per Helder Camara(p. 103) scum similibus — colloca, inve- ce, Sua Fee.2a Mons. Lefebvre nell'elen- co delle sventure di cui non sa darsi ragione (p. 90). «Cid che mi preoceupa — egli die chiara a p. 71 — 2 che Mons. tafe cos feroce contro i frammassoni,illiberee lismo ei protestant, di fatto (peso le raie vole) si omporta come un protestante iberale, Cio? si appella alla sua coscien- 2a contro l'autorita del Papa, dicendoct: “To sono fedele alla mia coscienza”. Egli ha ragione di seguire lasua coscienza, ma non accetta Vautorita del Papa e dei Vescovi per illuminare la sua coscien- asciamo da parte i Vexeov, contano solo in quanto euniti al Papa» nella fede, enon nell adulagione, come’ invece costume dei Vescovi «conciliarin, vediamo che cosa yuol dire il Vescove tug quando para di autor del «lo penso semplicemente che Mana Lefebires inganne preferendo la sua opinione allauiorita di Paolo VI, Giovanni Paolo Ie Giovanni Paolo [I»(. 72). Dunque, per Mons. Mamie, Teautor rit del Papay si riduce all autorita degli ultimi tre pontefici; duemila a © di Magistero tamqua sent. la storia della Chieea iniia da Paolo Vk, con buona pace anche di Giovanni XXTTL ‘Ora, poiché i protestanti, e non sok tanto quelli liberal, fanno tabula rasa appunto della Tradizione e del Magistero della Chiesa, Mons. Mamie, se pesasse, come alferma, le sue parole, o meglio, se prima di parlare, riflettesse, dovrebbe convenire che tra protestanti ci sono solo tre pontificati e20 anni di storia, ecelesiale, che, @altronde, un protestan- te non ayrebbe troppe difficolta ad accet- tare Al contrario, tra Sua Bee.za Mons, Lefebvre e un protestante si ergono due- la anni di Tradizione, una lui etre, Perché Sua Ece.za Mons Lefebre non si appella alld sua coscienza ceretta protestanticamente a norma astor Juta di condotta, ma alla sua coscienza di Vescovo cattolica, illuminata eioe dalla ‘Tradizione perenne e dal Magistero co- stante della Chiesa. Né la sua copiniones, ma bena eld che «Sancta Mater Ecclesia semper et ubique tenuit ac tenetr:egli ‘oppone alle «novith» proposte, anzi im 4 sii no no Anno XI n. 1 poste, in nome di un Coneilio definitosi Batoraleorvero in nuvi degli ut api, che nulla hanno insegnato né inteso impegnando il carisma dell Q nit Vexeovo di ih che per Sua Ecezea Mons. Lefebvre farebbe bene a preoceuparsi per la pro- pris confusione mentale tropppo gave in chi ® preposto a reggere una porzione det povero gregge di Crista infa Ancora cattolico? Secondo Mons, Mamie, il Cone Vaticano I non avrebbe suggerito tutt i abusi contro i quali né lui né gli altri suoi confratelli nell episcopato mur vono un dito, ma «bisogna riconoscere ch’esso richiede da tutti una rude com oe Aims on Fhanna ear tuta fare. Mons Lefebore li mantiene in eid che hanno sempre inteso. Allora essi si sentono tranguilli, rassicurati. Tut toa bene Nientecambia.»(p.72). Ei linguaggio fumoso, volutamente vago dei ‘farmistl, Che genere di sconverione> richiede da tutti il Concilio e in quale campo? E perché mai ifedeli non dovrebr tera pi ‘eredere in wc che hanno sempre inteso», svendendo cos il conte rnuto della loro fede? Perché dovrebbero rassegnarsi al terremoto di tutte le loro certezze, dal momento ch’esse sono fone date sulla divina Rivelazione e su quanto la Chiesa‘ha «sempre proposto a crede~ re? La gerarchia & stata istituita per custodire ¢ trasmettere fedelmente il depositum fidei, non per s ad ‘ogni generazione. Se tra i Vescovi Sua Eee.za Mons. Lefebvre resta a com «Eccellenza, voidite che miattendete, Ma io tengo a dirvi che sono io che vi ‘attendo per il giorno in cui avrete ritror rato la fede cattolica» (p. 72). La «cultura» di Mons, Mamie 1 Vescovo di Friburgo esibisce una certa dimestichezza con gli scritti del Camus, si vanta di aver letto tutta T opera Jeauvoir(p. 21), si compia- re (p. 152): mostra di dilettarsi di letteratura e di teatro moder” no; dice di aver incontrato Brigitte Bi yer edivoratoconglioechi mne Signoret, incontrata, da giovane seminarita (alo racconta da Vescove). imuna trattoria romana(p. 145); rassicura Giant che Dio ar indulgente con lors sisi ett alla boeea del ean» ear, Joar net la frase, a dir poco equivoca: «E” un peecato,ma bella» (p. 148); trae opere Wreillige le Nosse di Figaro © il Don Giovanni e tra le canzonette, che gli piacciona, ascolta ¢ canta volentier, le canzoni di Edith Piaf (Milord), Juliette Greco, Gilbert Becaud e com via Dalfalto di tanta... cultura, Mons, Mamie sisente abilitato ad affermare che «Mons. Lefebure ed Ecdne sono la conti- nuazione di Port Royal con il genio in ‘meno». Inoltre— senienzia Mons, Mamie = sil movimento di Bee raehia di non sopravvivere a Mons. Lefebere>. perc Come dimoetra appunto la stri di Port Royal Sul candelabro Mons. Mamie non perde occasione pet meter se ta whe Tek tto sia penoso, Ad esempio, alle pp. 37> A4sil Vescove di Faburgo a ding ad esprimere il rimpianto diinon avere fig prope hse pots occupant i bar int, madi Bambini miei!»(p. 37) © lasciare niente di sé alla sua morte: «lo sono invidioso del musicista, del roman siere, cio? di colui che crea» (iv). Giunge a dire al suo intervistatore: «Voi, se voi non aveste scritto, San-Antonio non esi= sterebbes (p.41). Che eid sarebbe sta vantaggio per Tanima delf autore Tanima di tantilettor, al Vescovo Mamie non passa neppure per la testa, ‘Tocea a so inter immoral, ricordargli, che la mission soprannaturale di un Vescovo ® molto pi importante di qualsiasialtraattivita uma- nna, Ei colo! Mona Mamie continua la sua gere= le: duro non avere denaro proprio, denaro guadagnato (e, per la veriti, con siderato come egli svolge la sua missione episcopate, non pud davvero dirsi che la sua abbondante mercede sia guadagnata), E ancora air tocen ala iter ccutore ricordargli che non 6% propor zone tr eid che un Vescovo di (ammes s che lo di) sul piano spirituale e cid che ve sul piano materiale. Ancora tn volta un cattivo cattolico & in grado dare lezione ad un Vescovo tanto questi hha perduto la coscienza della propria Sorvoliamo sulla sconvenienza delle «rose rosse» che Mons. Mamie ha abit dine di regalare, con la sua. fotografia, alleallieve ventenn del pensinato Sant Agnese di Friburgo, invitandole a pren- afte un aperive al termine del Cores annuale di religione; _coimportamento, ‘helo haresolafavla dela it comes ® inutilmente premurato di avvertirlo uno dei suo pretieche, invece, Mons, Mamie judica esemplice, naturale, discreto fli aicettor (pp. 153-1) i fermiamo qui. Troppo ci sarebbe ancora da dire. Ad esemnpio, sul marxism promosso da «intrinsecamente perverso» a «idea giusta per meta» (p. 131) 0 sull crisi vocazionale che non esisterebbe pi xrché ci sono le vocazioni dei. laici(p. 27). Coneludiamo tornando al titolo «Mons. Mamie dhomme i homme avec Frederic Dard»: come uomo, Mons. Max mie mostra di valere ben poco, come Vescovo t una rovina per la Chiesa ¢ la sua Diocesi in particolare. La sua intervir potrebbe sortire un unico effet- fo, qualora riusvisse a convine itroppi Vescov modernise mega: Hirpinus we Riceviamo e pubblichiamo Progiatiasima Voi date sani mt won te mai a rendere Fidea della co la Chiesa vera nel giugno scorm, Irate prima della venta del Papa. na parrocehia della i. avendo chiesto se volevano si capisve cosa i: protestantizzare il eattolie » cappuceino mi spie~ to rimasto in materia jhe trovare il anor rentare la massa di romunioni xacrileghe,feutto delle iniziative sco indo dicevane siano delitti, la tt. Ma peri peotesta w dei cattolici, (Lettera firmata) Anno XI n, 1 sisi_no no ESEGESI E FANTASIA Nell Rncicliea Provident fora Pilato (Ist. Pad. Arti Grafiche, Rovi- di Enrico Heine parveil libro pitt degno di grande Leone XII ad un certo p invita, esirta «quegli stessi, tra i cattoici, che da altre dottrine conseguirono quake che autorita di fama» perché collabo con la loro competenaa ad illustra iuitlhe junto della Sacra Serta ( F. Spadafora: Leone XII e gli studi biblici, Rovigo 1976, pp. 54s). Di tale natura fu, ad esempio, il contsibuto offers a da un grande seienziato, attista Alfano, nella Vita di Gesit secondo la storia, Varcheologia, ta sciensa (Napoli 1961), Coa per La Stella dei Magi alle pp. 83-51 ltl matcntontii pr cescludere che si sia trattato dina cometa 6 di qualche altro fenomeno naturale: corpo celeste si muove da est ad mat da nord (Gerusalemme) & sud E Tesegeta non perde npo dietro ipotesi impossibili thw alten al gna t videros: che now si teat di visione dei sensi interni. cont frequente nei profeti? (Vedi ad esempin Is. 6, 1. 6 x). I lettore puis qui leggere w rileguere anche quando: Mons Alfano. sea a proposite di Mt, 17, 24-27: all pesce nella cui bocca Pietro trov lo statere | per pagare il Uibut, per sé peril Maestro Aivino] ®indicato daglesegeti (Ricciott. Prat] come appartenente alla specie “Chromis Simonis”, che vive nelle acque dolci della Palestina, dell Africa o dell” America del Sud, IY maschio ha, come dicesi, cura parentale dei suoi nati, pit 0 meeno comet cavalluscio marine La femmina del “Chromis Simons” nera le wove, eil maschio le raccoglie in {ina bors della swe bocca dorete asi sviluppano. Quando gli embrioni hascono sono suffiientemente slapper i pee che ha digianato da pareech giorni, per mandare via i pesciolini, ine froduce nella ssa bocca un picolo ciok tolo ¢ cost i pesciolini se ne vanno. Nell episodio narrato nell’ Evangelo il primo peace capitato ell'amo sarebbe stato proprio il “Chromis Simonis”, che aurebbe precedentemente introdotto nek ta sua bocen una maneta invce del ciottolo, e proprio quella moneta il eui balore era sufficient per pagare i iibuto per Gesit ¢ per Pietro! Hidio, che ha creato gli astri e gli aatomi, plasma la materia come egli crede € vuole; spesso, anche per confondere questa pseudosapiente umanita! In molti libri di zoologia ® chiamato Pesce di S. Pietro (Zeus Faber) un altro pesce, che vive nel Mediterraneo e nel ‘Mare del Nord, perché ai lati del corpo presenta una macchia circolare che por trebbe sembrare una moneta, ricordando lo statere trovato da S. Pietro nel corpo del pesce da lui pescato» (pp. 228 s). Nel libro di Mons, Francesco Spada- 1» 1973) a riguardo del sprocesso civile & Gems ato il posto che nella i eultori di diritto, in Tl processo di Gest Sane 1904; XV ed. italiana 1949 di ben 443 pp. "l. Blinzler, che sulfargomento ha cato la pit accurata, monografia, cosine serive: Pravvocato fiorentino, G. Rosadi, nel suo libro universalmente no- tax che usd porle prima vol nel 1904 ¢ {fa trudoto tr qual ttt paceiceli ha ‘propugnato...» (J. Blinzler Il processo di Gesit trad. it, Ill ed, Breseia 1966). Elo Spadafora aggiunge: ull libro del Rosadi rimane interessante: per le pagine dedi- cate al diritto mosaico-giudaico e al diritto romano; per Pattenzione pre te pertinenti dat vazioni"ertiche” eversive di David Friedrich Strauss [il demitizzatore del tempol: critche identiche, esattamente le stesse che troviamo ripetute..» ai nostri flor con la ormaiconsuetasuperticie ia. Coa, contro il esi: di Nazareth di Rinaldo Fabris, che mette in discussione ce nega la storicith della nascita di Ges git nel 1904 il Rosadi, 24, serivevae «Ma se non ® buona ione addowa per spiegare Toceasione in eui Gest nacgue a Betlom [Fasserita impos del censimento sotto Erode, asserita anche dal Fabris), ‘meno buona che mai? la ragione avcen- nata con tanta disinvoltura dal Renan (Vie de Jésus, ch. I) per provare che Gesit dovette nascere a Nazareth . [Come asse- risee anche il Fabris con ancora pit grande disinvoltura). Renan non fa che Citare le testimonianse dell’evangelista che piu spesso nomina Gesit come di Nazareth (Gio, 1, 45. 46; 7, 41.42), ma non avverte che lo stesso evangelista parla pure di Betlemme come della cit donde ® venuto il Messia (Gio. 7, 42): € perluiil Messia era Gesix(Gio. 1,14.17 @ passim)». Si senta come lo stesso Rosadi spiega la ragione del suo lavoro: «La grande ignoran: noi intorno alla materia Gristianesimo, che & il pitt gran nome della storia, ® sufficiente ragione e scusa all assunta disereto d'un “particolarista” in questa materia, quale ho potuto ¢ oluto essere io nella mia particolare consuetudine con le leggi antiche e singo- larmente con quelle di Roma, E se altro profitio non potranno va- lere queste pa valgano almeno a rendere ancora per pockigiornie ad altri wocki lettori meno ignorato il poema iblica, che allo spiito scettico ed acuto che dura tra iginaria del lettura: un libro grande e vasto come it mondo, con le radici negli abissi della creazione, con la chioma negli azzurri segreti del cielo: aurora e tramonto, pro rmessa e adempimento, nascita ¢ morte, tutto intero il dramma dell’ umanita@ in questo libro, che ® il libro dei libri» (Il processo di Gest, Firenze 1949, XV ed, pp. XVIIEXIN). Giuristi italiani hanno seritto sul processo di Gest. Ho tra le nani il riuseito libretto del magistrato ennaro di Miscio, I processo di Cristo. Ricostruzione storicorgiuridica, collezir ne La Fronda, Longanesi, Milano I ed, 196 cod presentate: «Le poche ore del processo di Ges. che hanno cambiato la storia della umanita, nella ricostruzione obiettiva di un magistrato penalisia dei nostri giomi. : a In questo libro, con assoluto rigore di metodn in uno sille chiara, conto © ccessibile « tutti ricostruisce il processo « Gesia da magistrato senza aleun precon= cette, ..spesso in garbata polemica con altri autoris (1). Quanto alle fonti bibliche m coon pena sonliafazi logit equilibrin spt daktionges evangelion distingueno=— normale disaccordo tra loro— partical ti sprimitivis da quelli «sevondaris, «Vale la pena di accennare a questo punto, per distinguere dalla reali. ta pura inmaginazione, ad una bizzarra teoria sostenuta dul giapponese Omaro Takenki, per cui Gesit non sarebbe stato crocifisso sul Golgota, ma sarebbe morto trunquillamente nel io di Shingor ‘mura, sulla riva del lago Towada, Al suo posto i persecutori avrebbero eros luogo ti Ges Nap 19 She Pia Pate i prensa. Nap toa mln Ui iia 8. Maria, “Pat Maia lt Milan 19505, \ Matinee Bev Hoa, Mia 1 si si_ no no Anno XI n. 1 : SEMPER INFIDELE @ 25 ottobre ws: a Majano i care binieri stroncano un tentativo di seque- stro di persona. Nel conflitto due delin- quenti vengono ferit, tre uccisi. 11 3 novembre 1984 il settimanale della ‘Udine, La Vitacattoli in un editorile a firma del dirttore ilio Corgnali, prete naturalmente, 1) afferma: fn ogni caso e su uj fronti ms rapete per la vitay; leplora che stroppi ¢ fra essi trop che si appellano cristiani hanno mostrato piacere [sic!] per quelle tre vite 3) sostiene che ale vere lezioni Vesemplarita stanno da un‘altra partes: nel perdono accorata agli wecion del loro genitore dal figlio di Bachelet e dalla figlia di Moro. 1) il rispetto incondizionato per la vita umana non é contemplato dalla mo- rale a quale, al contraria, in- segna che Tuecisione dell sempre illecita, ma non * tale Tuce del colpevole. Questa, anzi, per chi ha il compito di difendere la vita altrui, determinate circostanze, dovere del pror la fattispecie, era u ingiusta gressione, nella quale si configurava {qua proporsionetraTarione del carabi nier, con le probabili, e poi effettive, ‘conseguenze per gli aggressor, il bene cche avevano il dovere di difendere: la liberti e, indirettamente, la vita della vittima, eliersi in lagrime peri detinquem in nome di un rispetto incon disionato per la vita significa nl caso ‘concrete, mettersi dalla parte di Caino, ¢ soe far pansare | earablndcr per d enti ¢ i delinquenti per vittime. S rmettersi ingiustamente contro theo: tro pit ele esigenze diordine pubblico e dit Tita sociale. 2) La soddisfazione di qualsiasi sto cittadino per accaduto & causata non dalla morte in se stessa dei tre delinquenr ti, ma dal fatto che & stata. sventata iusta_aggressione; soddisfazione i legittima, perché la vita dellin- nocente vale pitt della vita del o de colpevoli. ‘La morte dei delinquenti pu, pur nel compiacimento delf aggressione sventar 1 per motivi ben juramente umanitari ta, ratristare il ei diversi da quelli cesposti dal Corgnal che la loro vita si & e cesternamente, in flagrante inimicizia con Dio, Ma quest ottica soprannaturale non ion deve interferire con il pi nuove Fantorita civile resvo dover di difendes lelinquenti. Stupisce che i Congnali non sappia dlistinguere tutto eid, ma ancor pit stupi- sce che, dasacerdotenonabbia auto tel suo editoriale un solo pensiero per la sorte eterna dei tre delinguen 3) L’esemplarith di chi ha perdonato tli assassini del proprio genitore vale sul piano privat, per le offese ricevute per- fonaltente, Ma mo Stato che. petdo- nasse ai delinquenti verrebbe meno al suo dovere e ad una delle sue principal ragioni di essere Un tempo lo studio della filosofia ‘egnava a distingweres duran- te il Concilio | liberakprogressisti hanno fatto guerra aperta al tomismo ed ogg un esercito di ecelesiastici parolai confonde insegna a confondere i fatti, le idee, i siudizi Un pu in esame, perfino con vel bhi ste? Ma le confer delfabbe Pierre in favore di ‘sospetti terrorist Ie visite didom Helder Camara, le marce per la «paces contro gli USA turalmente, in compagnia dei servi dell URSS, peri quali le armiatomiche di questa superpotenza sono confetti per hambini, © cost via, palesano la reale situazione della Diocesi di Udine: TAr eivescovo Battisti che sit messo dalla parte di Caino; i preti, suoi pedissequi, non fanné che ricalearne le orme. © Le Croix, 8 settembre 1984: singolare pubblicita di una casa editrice francese. cattolici sono invitatia «crear ico, sceglien- ‘pranzo al ri storante tra le varie voei elencate nella carter, cio’ nella lista delle vivande Aisponibili, Sono segnalati anche dei ‘ments cick dei pranal a preazo Fin. Ad esempio un «menu % 23 francss ccomprende 'ordinarie della Messa pitun libro di canti, Il menu prescelto puid ‘essere arricchito con altri elementi della carte, con conseguente lievitazione di Petite che una siffata pubblicta® di pessimo gusto & dire poco. Ma, a ben pensarci, un rito, che fa di tutto per rid santo Sacrificia della Messa ad tuna «Cena», non poteva ispirame di di Pordenone, novembre 1984 «Restaurazione ® sempre violenzav. Sotto to titolo «il vieario episcopate per la cultura, don Luciano Padovee,lanca il suo grido all tationer che si profilerebbe in campo ecelesiale. A suo avviso, ne sarebbero indizi soprattutto Tindulto perlaMessa di Pio» decanonizzato anche lui) he ® sun segnale molto pit grave di quanto si possa pensare», e Tintervista del card Ratings con a efiduciadiciarata nei riguardi non solo dei teologi pits signi edit ell sbewiane la Cee tps Bat © compagniliberi-teolog’] ma ae tura delle Conferenze episcopali {usur- pati delat a dt divin del singoli Vescovif>. Il Padovese «sentes in tutto eit» un germe di violenza contro il percorso di crescita umana {nel aos intellettuale © morale)» Purtroppo & una «sensibilitts tip camente modernistica: egli vede nella restaurazione un fenomeno di per sé negativo, laddove la restaurazione non & di per sé né negativa né positiva: dipende quello che si restaura. Nel caso, la restaurazione, soltanto ipotetica, del rito taiisionale romans, dela fede o della iseiplina nonché del potere divino: dei Veseovi dovrebhe non llarmarey ma ak lepae chi kee chiree amore perla Facile Sura di quae ecultrar& romotore il Padovese nella Diocesi di vordenone. Ma il Vescovo, Mons. A= bramo Freschi. ne® pienamente sodd fatto: dopo il trafiletto di cui sopra, alle tunte cariche del suo «i ara ha aggiunto que er la Consulta de la parola d'ordine dei Veseovi 2 Figuardo dei loro collaboratori, e Ito papale sulla Messa di San Pio V richiede che «etiam publice constet» che nulla si abbia a che vedere con quanti mettone in dubbio Vortodas- del vito di Paolo Vi. me risulta da qualsiasi dizionario latino, Ma Avcenire del 16/10/84 parla di spuab> blica dich n chiesa o in piaz- zai] ¢ Famiglia Cristiana del 4/11/84 di «dover dimostrare [come?] pubblica- ‘menter ¢ co via, in un crescendo, tanto di tanti anti-integrist Anno XI n. 1 si si no no NUOVO CODICE DI DIRITTO CANONICO ESPOSIZIONE E RILIEVI LIBRO SETTIMO N. B. Le scritte in neretto sono nostre osservazioni Della fede dei test 1573 ce. 1572+ Nella valutazione delle testimonianse richieste, se del caso, il giudice consider: 1) quale sia la condizione della persona, quale la sua onesti; 2) se deponga di scents propria, spciimente de ou et ‘uditu proprio,o di sua opinione, di fama, PI - 0 de auditu da altri; 3) se il teste & coerente (constans) ¢ fermo nelle sue deposizioni (firmiter sibi cohaereat), 0 vario, incerto, o vacillante; 4) se abbia contesti, o sia confermato da altri ele menti_ di prova ono (e. 1572). La deposisione di un teste non pu f Prova a meno c si tratti di teste lifieato, che deponga di oggett riguare cet ituooffcier cro perv cireostanze delle cose e delle persone (e. 1573). aca Dei periti: cc. 1574-1581 udice, & richiesto il loro same ¢ parere (votum), fondato sui prin= cipi dell arte o della seienza, per valutare (ad comprobandum) un qualche fatto 0 determinare la vera natura dialeunche(e. per decreto di 1574). [ periti sono nominati dal giudi- ce, udite 0 instanti (proponentibus) le ri, 0, se sia il caso, per acquisire Testumere) le relaxion’ gi fate (a altri periti(e. 1575). Anche i periti possono venir esclusi o rieusati per le medesime contro i testi (ef e 1555) (e. 1576). Iigiudice, valutate le eventuali dedu- delle parti, precisi nel suo decreto i oli capi, che dispone come oggetto di witia(e. 1577 §1). Al perito devono ter messi lat dela enuan eg alt décumenti ed orientamenti (subsidia), dei quali possa (eventualmente) abbiso- gnare per assolvere il swo compito ritual mente fedelmente (e. 1377 §2). Il gindice, udito il perito, stabilisea il termi- fe eniro cul deve ender la ern (examen perficiendum) presentarla (al (Snel (os 1577 §3) Ogni perito deve stendere la propria perizia per conto suo, distinta da degli altri, a meno che il gi commetta ai perit firmata da tutti, n verificano dei pareri diseordanti, sia 1578 §1). siano stati rassicurati quanto al delle persone o degli oggetti o dei luoghi, per quale va e ratone shbinno procedir ‘espletare il compito ricevuto, ¢ su quali argomenti soprattutto abbiano fou dato lr conctasioni(e.1578 $2). I erito pud esser chiamato dal giudice per dre leopigazionscherisakino neveroe rie. Osservazione: il perito® chiama- to sovrattutto a confermare con git- ramento la sua relazione, ed ever- pronunciarsi sulle altre difformi e a rispondere alle doman- derichieste dal giudice edalle parti. mn si attenga soltanto alle rit, quantunque co ccordi, ma valuti anche attentamente tutte le citvostanze della causa (adiuneta, invece di acta) (c. 1579 §1). Quando manifesta le ragioni della decisione, deve speeificare da quali argomenti sia stato mosso per anmettere o ricusare le cone clusiont dei periti (e. 1579 §2). Ai periti devono esserrfuse le spese ¢ corrisposti gli onorari, valutati dal gindie ce (a tariffa, non) ex bono et aequo, salvo il drito particolare (e..1580). Ls Parti poseono esignare peri privat, da tpprovari dal giudice (ee 1581 §1). FE. nare gli ipare all'esecuzione della perizia, ¢, sempre, poi, presentare la propria rela- tlone (er 1381, §2). Osservasionet questi si chiamano periti di mentre queli designa Dell’accesso e della ricognizione giudiziale: ec, 1582-1585 Se per la def 1e della causa il indice ritiene fqualehe Iuogo od stabilisea con decreto eunché, lo le, udite le ti, precisi sommari I da farsi (one circostanze di tempo e di logo) (c. 1582), (IL notaio ne) stende la relazione (ed i partecipanti vi appon- gomo le hema) (e303). puntata LIX Delle presunzioni: ce. 1584- 1586 Presunzione ® laprobabile congettura di aleunché incerto; pud essere di diritt, formmlata dalla stessa legge; o del gindice (hominis), da cui viene dedotta (e. 1584), Chi ha a suo favore a presunzion ne legale, & liberato dalfonere della prova, che ricade sullavversario (e. 1585). Le presur che non sono formulate dalla legge, non siano dedotte dal giudice, se non da un fatto certo e determinate, che direttamente inser sea in cit di eni si controverte (e. 1586) Delle cause incidentali: ce, 1587 +1591 Sorge causa incidentale, ognivqualv ta cominciatolgdisio con fa del giudice, si propone una questione, che tebhene non st eepreyaamente come tenuta nel libello, col quale s'introduce le eid nonostante condi- (il procedimento dela causa © devesi risolvere per lo pitt prima della questione principale (e. 1587). Osser- varione: la prassi processuale cano- nica elo stesso diritto eanonico sem brano ignorare totalmente la fica natura della questione incider- tale, che estendono. i Ie, © risolvon La citazione & Ia linea di delimit zione tra questione incidentale ¢ Pregiudisiale. In’ Rota. qualsiasi estione, che non sia principale, & ualificata incidentaler e nelPinc® dentale affoga Ia causa senza moti- varione, valendosi d'un’ affermazio- ne fatta anche a contrario: con que- sto procedimento Ia Rota inquina tutti i tribunali, che guardino ad esta e si arriva al punto, che, per es., due turni di tre giudici di. falso, il terzo turno, invece care il falso in omaggio all VIII co- mandamento, pronuncia pedestre- mente preclusione per Ia (doppia) conforms La causa incidente si dice comune- mente: ineidente) si propone al giudi- ce in iseritto od a voce, indicandone il nnesso con la eausa principale (c. 1588). 8 TL giudice, ricevuta la domanda (die ione) © udite le parti, quanto py ‘sce fsa Tort w sada rigettarsi senz’alteo (in limine): ese Tammetta, sia di tale importanza (meglio he grariti), che abba deciers per dlecreto (e a (decreta: bitur ratio in die propositionis eausae dark raion en Ia deeb della principale(e. 1589 §2). Se la questi incidentale dey esser conosci tenza (interlo ireail pro . mers Te (cr. 1656 4). a: meno che. considerata 1 dispone 1). portanza elf incider alludite Prima ch le(e pe pois il ai il teilsunale researe «ilo re por ginal motive i dl sentenza interloeutoria, sia ad istanza di pparte. sia (anche) di officio, udite le parti (ec. 1591). Osservazione: il eanone nel suo inizio va corretto, meglio espunto, con Paggiunta di un para- grafo terzo al e, 1590: sive decretum sive interlocutoria revocari vel refor- mari possunt. Delle 1592- rti_ non comparenti: cc. 595, norma d $1. il gindice la sch contumace meglio che sente dal giudizio). © dichiari che la causs. sereatissercandis proceda fine alla ete a definitiva ed alla sua esee brevemente: di procedere oltre) Ptgoe St} Prine perredcmette il decreto (inutile), di cui al §1. de anche. eon ome. 5 timamene te fata sia pervenuta in tempo utile alla parte convenuta (¢. 1392 §2). Onser vazione: lo vede dal’ ‘Se poi la parte cony si si_no no sar dela va Ie vate fe ove, ero i 0 ‘lett wn ‘dype tei sione ela cues, pals paar Ln ital edinento senza sta culpa om ha potut ded prima pair propre qureta di nal Ursvera a seatenza) (e. 1593. §2) zione dell lite Fattore noi abbia giustifieata la sua a 2) xe al alla seconda citar (puis adduere prove, che ered) (e. 1594). Ta parte assente dal giuizin, sia nonabia n gindizio) ayeoe tite er fa asc. xe del cana, pagare anche un indewnita lf altra parte (c. 1595 §1). Se rin i sia Fattore che la parte n solide alla rifusi 4 llite(c. 1595 §2). Osserva- zione: in generale, la parte assente dal giudizio perde Ia causa ed & condannata alle spese, Se nessun rte si presenta in giudizio, non v= lean regione difare la causa e far « obbligata a pagare teryento del terzo in giudi- 1c. 1595-1597 cui imteressa, p imesse ad inters langue istanza della we a difendere il suo d Anno XI n. 1 isa, deve presentare il libello al ol quale dimosti breve diritto Fintervenire € le =u zini (c. 1596 §2). Chi causa? ammesso nella statoin cui si mato (dal reve «pe ne prove. xe hte al periods probatorio (e. 1596 §3). I] siuuliew deve chiamare in giudizio il ter 20. il cui intervento sia necessaria, udite le altre part (e. 1597). Osservazione: se il terzo da chiamai un Veseovo, il processo va rimesso alla Rota, salvo ile. 1419 §2. Della pubblicazione degli atti, della conelusione della causa ¢ della sua discussione: ce. 1606 Ad eccezione degli ultimi due canoni, 1605-1606, tutti hanno pit paragrafi. Acquisite le prove. il gindice deve can suo decreto abilitare parti ¢ rispettivé patroni, sotto pena di nullita, ad ‘esaminare presse la eancelleria del tribue nale gliattinon ancora lore notifieati ead via conforme: nelle cause ps ne pubbliew, i gindice ne: Segre ciliabili, pereid si deve sempre am- mnettere A patrono alla visione di tutti gli atti, rimettendosi alla sua prudente discrezione di evitare quanto @ temuto dal giudice. Talora quello che si pone sotto segreto® un equivoco. | (Dopo la pubblicazione degli at Ai) le parti possono chiedere al giudice un supplement fistitoria, espletat i Expletato delle clus n causa (e. 1599 §1), Tustus SOLIDARIETA’ ORANTE Perseveriamo nel dedicare il Rosario del Venerdi a quest'uni- che il Signore salvi la Chiesa dalle conseguen- ze delle colpe degli uomini del- la Chiesa. ca intenzione : “ALLATTENZIONE DEGLI UFFICI POSTAL: In caso dt mancato recapito 0 sa reepinto RINVIARE ALL'UFFIGIO.POSTALE ‘oes VELLETRY Tasse a carco di al al no 90 wal no Bolettng degltsasocet a conto Cattnign Sud Antmoderiet Sn Po X Via delle Consuita 1/8 - 1 piano «int. 5 ‘ied Homa - el, (8) 46a it hiedl del ase, ale 16 alle 193307 al) alte lore, press: Fecapto Postie: Vin Mado dagl Angol se aula destra Vie Appia Nuova al en'37 S00) toned Vella 1=ta (06) 9633568 Direttre: Sao. Emmanuel do. Ta Diretore Responsable: Mer ‘Quota di adesione al « Centra in francobol) ‘attrib. Roma "S709 / 512.1674 Stampate i propto

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