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Credo che oggi sia luna nuova. Non c’è notte più tranquilla. In tutta la città non
scorrerà sangue. Prima non ho mai giocato con qualcuno, e tuttavia non ho mai
aperto gli occhi per pensare: “Adesso è una cosa seria, finalmente sarà una cosa
seria”. Così ora sono cresciuta. Ero solo io così poco seria, è il tempo così poco serio?
Non sono mai stata solitaria, né da sola né con qualcun altro, ma mi sarebbe
piaciuto in fondo essere solitaria. Solitudine significa: “Finalmente sono tutto”.
Adesso posso dirlo perché oggi finalmente sono davvero sola. Bisognerà finirla
prima o poi con il caso. Non so se ci sia un fine, ma se ci deve essere una decisione, è
necessario che tu decida. Deciditi! Ora il tempo siamo noi. Non solo la città intera,
adesso è il mondo intero che prende parte alla nostra decisione. Ora noi due siamo
più che due solamente, ora noi incarniamo qualcosa. Ed eccoci sulla piazza del
popolo, siamo qui tutti e due e l’intera piazza è piena di gente che si augura la stessa
cosa che ci auguriamo noi. Decidiamo noi il gioco per tutti. Adesso o mai più. Tu hai
bisogno di me, tu avrai bisogno di me. Non c’è storia più grande della nostra, quella
mia e tua, quella dell’Uomo e della Donna. Sarà una storia di giganti, invisibili,
riproducibili, sarà una storia di nuovi progenitori. Guarda i miei occhi, sono
l’immagine della necessità, del futuro di tutti sulla piazza. La notte scorsa ho sognato
qualcuno, uno sconosciuto, il mio uomo. Soltanto con lui potevo essere sola e
aprirmi a lui, aprirmi tutta, tutta sua, farlo entrare dentro di me tutto intero,
avvolgerlo con il labirinto della comune beatitudine. E io lo so, sei tu quello…