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DIDATTICA DELLO STUDIO DELLE SCALE

Premessa

Nei vari metodi per chitarra dei Maestri dell’Ottocento si può notare come la tecnica armonica sia
presente in modo di gran lunga prevalente rispetto alla tecnica melodica.
La chitarra al quale venivano riconosciute peculiarità funzionali essenzialmente armoniche, era
ritenuta più adatta a svolgere in maniera ottimale la pratica di accompagnamento, pur se poteva dar
vita ad una sua propria letteratura solistica. Le scale, dunque, agli strumenti monodici a fiato e ad
arco o alle tastiere, ma non alla chitarra, alla quale si addiceva meglio arpeggiare.

La comparsa di una prima opera didattica concernente lo studio sistematico delle scale nella
massima estensione risale al 1910, anno di pubblicazione per Ricordi B.A. del quaderno Escalas y
Arpegios de Mecanismo Tecnico di Domingo Prat.
E’ interessante notare come nella breve prefazione al suo lavoro, l’autore sostenga che la principale
utilità delle sue “formule scalari” sia quella di far conoscere all’allievo la tastiera della chitarra ma,
allo stesso tempo, dichiari che è stato spinto alla loro pubblicazione dalla convinzione che queste,
insieme con alcuni altri particolari esercizi considerati dai maggiori e più rinomati concertisti di
interesse primordiale per dominare con facilità lo strumento, siano indispensabili per giungere ad
eseguire con scioltezza qualunque opera sulla chitarra.

Anche Andrés Segovia nella prefazione delle sue Scale Diatoniche Maggiori e Minori apparse solo
nel 1953 ma pressoché identiche, seppure in forma più snella a quelle del Prat, esprime la ferma
convinzione che la pratica delle scale per almeno due ore al giorno sia utile per impostare
correttamente le mani e conferire forza, velocità, indipendenza ed elasticità alle dita.
Come Andrés Segovia ha scritto nella prefazione delle 'Scale diatoniche maggiori e minori' : 'al fine
di trarre il maggior beneficio possibile dalle scale suonare lentamente e con forza in un primo
momento, più leggero e rapidamente in seguito. Molte ore di esercizi difficili e spesso futili possono
essere condensati in un'ora di scale. La pratica delle scale permette di risolvere un maggior numero
di problemi tecnici in un tempo più breve dello studio di qualsiasi altro esercizio.'

Da Prat ad oggi numerosissimi trattati e metodi hanno incluso lo studio delle scale proponendo il
loro studio per il raggiungimento di molteplici benefici.

Di seguito si andranno ad ipotizzare alcune attività didattiche volte al raggiungimento di vari


obiettivi tramite lo studio delle scale.
Struttura del corso

Le attività riguardanti lo studio delle scale saranno proposte e studiate dall'insegnante a seconda
degli obiettivi da raggiungere a vari livelli.
La natura meccanica dello studio delle scale e delle problematiche ad esso legate non dovrà
distogliere l'allievo dalla funzione musicale e sarà cura del docente mantenere costantemente alto il
livello di gratificazione e coinvolgimento delle attività proposte.
Risulterà opportuno inoltre fornire all'allievo dei riferimenti musicali al repertorio in modo che il
lavoro meccanico sia sempre giustificato dall'obiettivo musicale.
Il corso sarà suddiviso in tre fasi corrispondenti a tre diversi livelli di preparazione e della durata di
un anno ciascuna.

PRIMO ANNO
La prima fase è dedicata agli allievi che cominciano o hanno cominciato da poco lo studio della
chitarra. L’obiettivo principale sarà quello di stimolare la creatività dell'allievo, facendogli
apprendere gli elementi puramente tecnici attraverso melodie popolari di facile ascolto.
In questa fase l'allievo non ha ancora sviluppato le competenze necessarie al solfeggio autonomo
ma è in grado di realizzare formule ritmiche complesse, emulando semplicemente il proprio
insegnante.
Partendo da questo principio, gli esercizi saranno sempre affrontati con l’appoggio musicale del
docente.
Saranno presi in considerazione metodi già esistenti e di largo utilizzo: il primo volume della
“Suzuki Guitar School” (Carisch), il primo volume de “La Chitarra volante” (Curci), il primo
libro de “La chitarra di Dulcita e Pepito" (Ut Orpheus), “Le prime lezioni di
chitarra” di J.Sagreras (Bèrben).
In questi testi didattici, dopo una sintetica spiegazione iniziale (postura, mano destra e mano
sinistra), trova spazio una raccolta di semplici melodie popolari. Il maestro suona sempre la seconda
chitarra di ogni brano o, in alternativa, fornisce un CD con le basi musicali preregistrate; in tal
modo l’allievo avrà la possibilità di sperimentare da subito l’esperienza della musica d’insieme.
Le scale in questa fase saranno esclusivamente affrontate come frammenti mai superiori all'ottava in
quanto l'obiettivo principale sara' quello di imparare la posizione delle note sulla tastiera e la
corretta impostazione delle mani.

SECONDO ANNO
Giunto al secondo anno, lo studente avrà già appreso gli elementi tecnici di base e sarà capace di
una lettura abbastanza scorrevole dello spartito. In questa fase si intraprenderà lo studio vero e
proprio di una scala completa (due ottave di estensione), tralasciando quelle che si possono suonare
sfruttando la massima estensione dello strumento.
Le scale studiate impiegheranno quante più corde a vuoto possibili.
In questa seconda fase le scale saranno affrontate come segue:
Mano destra: Utilizzo dell’indice e del medio, sia con tocco libero che con tocco appoggiato. È
fondamentale, da subito, l’alternanza dei due tocchi e una corretta posizione del polso della mano
destra.
Mano sinistra: Si affronta fin dal principio il concetto di preparazione e di “dito-perno”. L’allievo
dev’essere in grado di eseguire un modulo di scala riducendo al minimo salti e movimenti bruschi
della mano sinistra. Una breve parentesi sarà rivolta all’andamento del pollice, sia nelle prime
posizioni sia nella regione sovracuta.
Autori e Studi di riferimento
Per il primo semestre saranno presi in considerazione semplici studi di autori dell’800: F.Carulli,
J.Kuffner, M.Carcassi, D.Aguado, F.Molino, J. Meissonnier. Questi studi sono contenuti nel
“Guitar Gradus” di Ruggero Chiesa (Ed. Suvini Zerboni) e sono facilmente eseguibili senza
l’appoggio musicale del docente.
TERZO ANNO
Il terzo anno prevede uno studio più approfondito delle scale, atto anche al raggiungimento di
una maggiore consapevolezza digitale.
Dopo aver acquisito dimestichezza con le corde a vuoto, si passerà alle scale interamente tastate.
Quest’operazione ci permette di acquisire una discreta flessibilità nell’utilizzo delle diteggiature,
oltre a fornire allo studente più soluzioni alternative per la medesima scala. Verrà inoltre riservato
uno spazio per l’utilizzo del pollice, anche in relazione alla sua importanza nella pratica della
musica antica. Una delle diteggiature più impiegata sarà quella, di origine rinascimentale, che
alterna p e i, ma non verranno trascurate diteggiature altrettanto importanti (come, ad esempio, pm).
Verso la fine della terza fase verranno introdotte in fase di studio formule ritmiche differenti,
aggiungendo, se necessario, diteggiature ternarie della mano destra (ami, ima, mia).

PRIMO ANNO

ARGOMENTI OBBIETTIVI STRATEGIE TEMPI REPERTORIO


Movimento -Apprendere il -Utilizzo di esempi pratici e 2 Lezioni
razionale corretto quotidiani per spiegare
movimento delle l'alternanza delle dita (es.
dita della mano Camminare, nuotare ecc.)
destra e della
mano sinistra -Studiare il movimento
delle dita senza lo
-Acquisire una strumento
discreta postura
del corpo

Alternanza tocco -Prendere - In fase iniziale proporre le 1 Semestre


libero e tocco confidenza con diteggiature in quartine su
appoggiato l'alternanza delle tutte le sei corde a vuoto
dita della mano
destra -Spiegare la differenza dei
due tocchi utilizzando
-Differenza dei esempi pratici
due tocchi e
principi fisici -Correggere fin da subito la
condotta delle dita della
-Errori da evitare mano destra
Frammenti scale -Sapere eseguire -Iniziare con frammenti di 1 Semestre J.Sagreras:
frammenti di scale scale senza alterazioni sui Le-primelezioni
con la diteggiatura primi tre tasti di chitarra vol.
( i, m) 1 (primi-36
-Estrapolare il frammento esecizi)
da un contesto musicale
V.N. Paradiso: La
-Curare la pulizia dei suoni chitarra
della mano sinistra volante
(brani scelti)
Pollice -Corretta -Spiegare la corretta 1 Lezione
collocazione del collocazione nelle scale
pollice della mano libere e appoggiate
destra durante
l'esecuzione delle
scale
SECONDO ANNO

ARGOMENTI OBBIETTIVI STRATEGIE TEMPI REPERTORIO


Pollice mano sinistra -Apprendere -Eseguire una scala di 1 Lezione
l'andamento del spalle all'allievo e
pollice e del braccio fargli osservare
sinistro durante la l'andamento del
scala pollice

-Accertarsi che
l'andamento sia
corretto e fluido
(evitare scatti)
Diteggiature binarie -Applicazione delle -Far sperimentare le 1 Semestre S.Tennant:
diteggiature binarie diteggiature sul Pumping Nylon
(ma, am, ia, ai) pattern della scala a
corde vuote
-Utilizzo speedburst e
reflexing speed -Testare le nuove
diteggiature su
-Curare il polso della semplici speedburst
mano destra e la
leggerezza
d'esecuzione

-Vantaggi e benefici
Legato -Uso del legato nelle -Movimento fluido 1 Semestre A.Carlevaro: School
scale della mano sinistra of guitar (Chapter
IX: Linking Position)
-Spiegare i diversi tipi -Evitare salti bruschi,
di legato scatti della mano e
movimenti ampi

-Alzare il dito che


compie l'azione solo
dopo aver posizionato
quello successivo
sulla corda
TERZO ANNO

ARGOMENTI OBBIETTIVI STRATEGIE TEMPI REPERTORIO


Incroci e preparazione -Preparazione della -Spiegare il concetto 2 lezioni S.Tennant:
mano sinistra di preparazione della Pumping Nylon
mano destra
-Risolvere gli incroci
-Individuare, insieme
-Planting ed esercizi all'allievo, gli incroci
della scala e segnarli
sullo spartito

-Fornire una
diteggiatura adeguata
in funzione degli
incroci servendosi
anche dei pattern su
corde a vuoto
Scale tastate -Apprendere le scale -Curare i cambi di 2 semestri R. Chiesa: Tecnica
maggiori e minori posizione fondamentale della
tastate chitarra (Le Scale)
-Curare il legato e la vol.1
-Apprendere la preparazione della
medesima scala con mano sinistra S.Tennant:
diteggiature differenti Pumping Nylon
-Applicare le ritmiche
viste in precedenza
Studio della scala -Consolidamento -Utilizzo di ritmi e 2 Semestri S.Tennant:
tecnico della scala scomposizione in Pumping Nylon
cellule base
-Maggiore controllo e L. Brouwer - E. Fisk:
agilità -Le tecniche vengono Scale per chitarra
applicate in ordine
sequenziale per lo A. Segovia: Scale
studio giornaliero Diatoniche Maggiori e
delle scale (fase di Minori
riscaldamento)
Scale col pollice - Utilizzo del pollice -Utilizzare le seguenti 2 Semestri Esempi tratti dalla
nelle scale: pi, pm, diteggiature nella musica antica
pmi musica antica,
specialmente (p, i)
-Vantaggi e benefici
-Combinazioni col
pollice

-Prestare attenzione
all'inclinazione del
polso

-Garantire uniformità
di suono, qualità e
quantità

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