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Il misterioso mondo delle ‘particelle elementari’

Mauro Anselmino, Università di Torino & INFN


Accademia delle Scienze, Torino, 16/11/2017
Il misterioso mondo delle ‘particelle elementari’
(Meccanica Quantistica e Relatività)

10 15
m

10 14
m . 10 19
m
10 10
m

quark
atomo nucleo
interazioni interazioni
elettro- forti nucleone
magnetiche (protone, neutrone)

vi sono “costituenti ultimi” della materia”?


come interagiscono?
le dimensioni
dell’Universo conosciuto

10 26
metri

Hubble Deep Field

10 -19
metri

Un evento a LHC
cosa sono e come si “vedono” le particelle elementari
classificazione delle particelle elementari -
spettroscopia adronica (quark)
la dinamica delle particelle elementari
il Modello Standard e le Teorie di Gauge

10 15
m

. 10 19
m

quark
la collisione tra particelle è lo strumento tradizionalmente usato
per studiare la struttura della materia: l’esempio più famoso è
l’esperimento di Rutherford per studiare la struttura atomica

Risultato atteso (modello di


Thomson): particelle alpha
attraversano l'atomo venendo
deflesse minimamente.

Risultato osservato: Alcune


particelle vengono deflesse a
grandi angoli (anche maggiori
di 90°).
le dimensioni dei nuclei:
l’esperimento di Rutherford (1911)

Urto di particelle α contro una sottile lamina di oro

Esistenza di un nucleo centrale di dimensioni ~ 10 –14


m
Fu l'evento più incredibile mai successomi in vita mia. Era quasi
incredibile quanto lo sarebbe stato sparare un proiettile da 15 pollici a
un foglio di carta velina e vederlo tornare indietro e colpirti.
Pensandoci, ho capito che questa diffusione all'indietro doveva essere il
risultato di una sola collisione e quando feci il calcolo vidi che era
impossibile ottenere qualcosa di quell'ordine di grandezza a meno di
considerare un sistema nel quale la maggior parte della massa
dell'atomo fosse concentrata in un nucleo molto piccolo. Fu allora che
ebbi l'idea di un atomo con un piccolissimo centro massiccio e carico.

sezione d’urto
✓ 2
◆2
d Z1 Z2 e 1
=
d⌦ 8 ⇡ ✏0 m v02 sin4 (✓/2)

numero di particelle osservate per unità di angolo solido e di tempo,


avendo inviato una particella per unità di tempo e di area
a partire dagli anni 30 numerose nuove particelle furono
scoperte in urti tra particelle e nei raggi cosmici.
1932: il positrone (ovvero l'antielettrone), la prima
antiparticella, scoperta da Carl David Anderson (proposta da
Paul Dirac nel 1927)
1937: il muone (o leptone mu) scoperto da Seth Neddermeyer,
Carl D. Anderson, J.C. Street e E.C. Stevenson, utilizzando
misurazioni con camera a nebbia dei raggi cosmici (venne
scambiato per pione fino al 1947).
1947: il pione (o mesone pi) scoperto da Cecil Frank Powell,
César Lattes e Giuseppe Occhialini (previsto da Hideki Yukawa
nel 1935)
1947: il kaone (o mesone K), la prima particella strana, scoperta
da G.D. Rochester e C.C. Butler
1955: l'antiprotone scoperto da Owen Chamberlain, Emilio
Segrè, Clyde Wiegand e Thomas Ypsilantis
1956: il neutrino elettronico rilevato da Frederick Reines e Clyde
Cowan (proposto da Wolfgang Pauli nel 1931 per spiegare
l'apparente violazione del principio di conservazione dell'energia
nel decadimento beta). Il nome fu proposto da Enrico Fermi.
Allora venne semplicemente riferito come neutrino poiché vi era
soltanto un neutrino conosciuto
1962: il neutrino muonico (o neutrino mu) veniva dimostrato di
essere distinto dal neutrino elettrone da un gruppo capeggiato da
Leon Lederman
1969: i partoni (costituenti interni degli adroni) osservati negli
esperimenti di dispersione anelastica profonda tra protoni ed
elettroni allo SLAC; questo venne alla fine associato con il
modello a quark (previsto da Murray Gell-Mann e George Zweig
nel 1964) e costituisce quindi la scoperta del quark up, quark
down e quark strange
nuove particelle vengono scoperte attraverso
“anomalie” nelle sezioni d’urto
or (a) 0
⇤b ! J/ ⇤ ⇤ and (b) 0
⇤b ! +
Pc K decay.

Events/(15 MeV)
800 (b) LHCb

600

e 400

200

.4 4.0 4.2 4.4 4.6 4.8 5.0


[GeV] mJ / ψp [GeV]

and (b) J/ p combinations from ⇤0 ! J/ K p decays.


produzione del bosone di Higgs, che decade
in due fotoni, al CERN-LHC
o la produzione di coppie particella-antiparticella
fotone di alta energia

Pb

produzione di una coppie e+e- create in


+
coppia e e-
“cosmic ray showers”
esempio di
analisi di eventi
ricostruzione dell’evento

33

⇡ + p ! K0 + ⇤ 0
K !⇡ +⇡ + ⇤!p+⇡
0
⇡ +p!K +⇤
Gargamelle, CERN, 2 m diametro, 4.8 m lunghezza
un evento a LHC
(Large Hadron Collider, CERN)
Compact Muon Solenoid (CMS)

sezione radiale del rivelatore di CMS a LHC


14000 t di massa, 15 m diametro, 21.6 m lunghezza
Σ 0
π
ο

Λ+
Κ −
Δ −
Δ ο

Δ +
Ω −

π −
p
π +
Δ
++

Κ 0

Κ +

anni 60: la‟giungla” delle particelle (presupposte) elementari


come mettere ordine nella giungla?
(SU(3) - the eightfold way)
esiste un tripletto di campi fondamentali a
e le interazioni forti (adroniche) sono invarianti per
trasformazioni del tipo (a, b = 1, 2, 3)

a a = Uab b
b

le U sono matrici unitarie 3x3 di determinante 1,


e formano il gruppo SU(3)
8

1 ⇤
U = exp i k ⇥k
2
k=1

8 matrici λ indipendenti
matrici di Gell-Mann

⇥ ⇥
0 1 0 0 i 0
1 = ⇤1 0 0⌅ 2 = ⇤i 0 0⌅
0 0 0 0 0 0
⇥ ⇥
1 0 0 0 0 1
3 = ⇤0 1 0⌅ 4 = ⇤0 0 0⌅
0 0 0 1 0 0
⇥ ⇥
0 0 i 0 0 0
5 = ⇤0 0 0⌅ 6 = ⇤0 0 1⌅
i 0 0 0 1 0
⇥ ⇥
0 0 0 1 0 0
1 ⇤
7 = ⇤0 0 i⌅ 8 =⇥ 0 1 0⌅
0 i 0 3 0 0 2
che cosa sono i campi fondamentali a? quarks

Q S I I3 B Y=B+S

u 2/3 0 1/2 1/2 1/3 1/3

d -1/3 0 1/2 -1/2 1/3 1/3

s -1/3 -1 0 0 1/3 -2/3

sapore carica stranezza isospin 3a comp. numero ipercarica


elettrica isospin barionico

tutti i quark sono dotati di spin, momento angolare


intrinseco, s = 1/2
i corrispondenti anti-quark hanno carica elettrica,
stranezza e numero barionico opposti
come usiamo l’idea della simmetria di SU(3) e
dei 3 quark per costruire stati fisici?
stati a simmetria definita formati con triplette di quark
1
|Si = p (|xyzi + |xzyi + |yzxi + |yxzi + |zxyi + |zyxi)
6
1
|↵i = p (2|xyzi + 2|yxzi |xzyi |zxyi |yzxi |zyxi)
2 3
1
| i = (|xzyi |zxyi + |yzxi |zyxi)
2
1
|Ai = p (|xyzi |xzyi + |yzxi |yxzi + |zxyi |zyxi)
6

|S stato simmetrico per scambi di x,y,z (10 stati)


|A stato anti simmetrico (1 stato)
| ,| stati a simmetria mista, che per scambi di x,y,z
danno combinazioni lineari di se stessi (8+8 stati)
decupletto di stati simmetrici

++
= uuu
1
+
= (uud + udu + duu)
3 3
1 I=
0
=
3
(udd + dud + ddu) 2
= ddd
1
⇤⇥+ = (uus + usu + suu)
3
1
⇤⇥0 =
6
(uds + usd + dus + dsu + sud + sdu) I=1
1
⇤⇥ = (dds + dsd + sdd)
3
1
⇥⇥0 = (uss + sus + ssu)
3 1
1
I=
⇥⇥ = (dss + sds + ssd) 2
3
⌅ = sss I=0
ottetto di stati |α〉

1
p = ⇥ (2uud udu duu)
6
1
n = ⇥ (udd + dud 2ddu)
6
1
0
= (usd + sud dsu sdu)
2
1
⇤+ = ⇥ (2uus usu suu)
6
1
⇤0 = ⇥ (2uds + 2dus usd sud dsu sdu)
2 3
1
⇤ = ⇥ (2dds dsd sdd)
6
1
⇥0 = ⇥ (uss + sus 2ssu)
6
1
⇥ = ⇥ (dss + sds 2ssd)
6
accanto agli stati formati da 3 quark esistono
stati formati da coppie quark-antiquark, |q q̄i

K+ = us̄
K 0
= ds̄
⇥+ = ud¯
1 ⇥
⇥0 = ⇥ uū dd¯
2
⇥ = dū
1 ⇥
= ⇥ uū + dd¯ 2ss̄
6
K̄ 0
= sd¯
K = sū
Come si forma la materia osservata?
stati di 3 quark = barioni, spin semi-intero, numero barionico S=1
stati quark-antiquark = mesoni, spin intero, numero barionico S=0
Table of some baryons

Particle Symbol Quark Mass Mean Decays to


Content MeV/c2 lifetime (s)
Proton p uud 938.3 Stable Unobserved
http://electron6.phys.utk.edu/phys250/modules/

Neutron n ddu 939.6 885.7±0.8 p + e - + νe


Delta Δ++ uuu 1232 6×10-24 π+ + p
Delta Δ+ uud 1232 6×10-24 π+ + n or π0 + p
Delta Δ0 udd 1232 6×10-24 π0 + n or π- + p
Delta Δ- ddd 1232 6×10-24 π- + n
Lambda Λ0 uds 1115.7 2.60×10-10 π- + p or πo + n
Sigma Σ+ uus 1189.4 0.8×10-10 π0 + p or π+ + n
Sigma Σ0 uds 1192.5 6×10-20 Λ0 + γ
Sigma Σ- dds 1197.4 1.5×10-10 π- + n
Xi Ξ0 uss 1315 2.9×10-10 Λ0 + π0
Xi Ξ- dss 1321 1.6×10-10 Λ0 + π-
Omega Ω- sss 1672 0.82×10-10 Λ0 + K- or Ξ0 + π-

19 Table of some mesons


27 30
1 eV = 1.6 ⇥ 10 Joule mp ' 1.7 ⇥ 10 Kg me ' 0.9 ⇥ 10 Kg
Particle Symbol Anti- Quark Mass Mean Principal
Table of some mesons

Particle Symbol Anti- Quark Mass Mean Principal


particle Content MeV/c2 lifetime (s) decays
Charged Pion π+ π− ud 139.6 2.60×10-8 µ+ + νµ
Neutral Pion π0 Self uu - dd 135.0 0.84×10-16 2γ
Charged Kaon K+ K− 493.7 1.24×10-8 µ+ + νµ or π+ + π0
Neutral Kaon K0 K0 ds 497.7
Eta η Self uu + dd - 2ss 547.8 5×10-19
Eta Prime η' Self uu + dd + ss 957.6 3×10-21

l’unico adrone stabile è il protone: conservazione del numero barionico


particle is associated with an antiparticle with the same mass and opposite charge. Some particles, s
cal to their antiparticle. Such particles must be neutral, but not all neutral particles are identical to their
il protone
e pairs è ileach
can annihilate barione conare
other if they la in
massa più piccola,
appropriate quindi
quantum states, potrebbe
releasing an amountsoloof ene
the particle. They can also be produced in various processes, if enough energy is available. The mini
twicedecadere
the rest energyin ofmesoni, violando
the particle, la conservazione
if momentum del
conservation allows the numero barionico
particle-antiparticle pair to be

p ! e+ + ⌫ n ! p + e + ⌫¯e
B=1 B=0 B=1 B=1
ma la scoperta di nuove particelle non si ferma…
1974: il mesone J/ψ scoperto dai gruppi capeggiati da Burton Richter e
Samuel Ting, i quali dimostrarono l'esistenza del quark charm
1975: il tauone (o leptone tau) scoperto dal gruppo capeggiato da Martin
Lewis Perl
1977: il mesone upsilon scoperto al Fermilab, che dimostrò l'esistenza
del quark bottom
1979: il gluone osservato indirettamente negli eventi a tre jet al DESY
1983: i bosoni W e Z scoperti da Carlo Rubbia, Simon van der Meer,
UA1-CERN (previsto in dettaglio da Glashow, Salam e Weinberg)
1995: il quark top scoperto al Fermilab
2000: il neutrino tauonico (o neutrino tau), il primo osservato
direttamente al Fermilab
2012: il bosone di Higgs (o H°), il primo osservato al CERN
2015: scoperta dei pentaquark a LHCb-CERN ?
3 famiglie

esistono 3
famiglie di
particelle
elementari
di spin 1/2,
leptoni +
quark

materia
ordinaria
I costituenti della materia ordinaria
(protoni e neutroni formano la quasi totalità della
materia visibile dell’Universo)

carica quark elettrone

u e

d ⌫e

protone = uud, carica = +e


neutrone = udd, carica = 0
esistono altri tipi di particelle fondamentali?
si, i portatori delle interazioni fondamentali.
Ad esempio, il fotone, che trasmette le
interazioni elettromagnetiche
Le forze fondamentali
!  vi sono 4 tipi
Riconducibili di interazioni
a proprietà irriducibili(forze) fondamentali
della materia (‘carica’)
Forza Raggio Intensità ‘Carica’
d’azione relativa
Gravitazionale ∞ 10-38 Massa Caduta dei gravi,
moti celesti
Elettromagnetica ∞ 1/137 Carica elettrica Proprietà elettriche,
(2 tipi) magneti, chimica, …
Forte 10-15 m 1 Colore (forte) Coesione nucleare, stabilità
(3 tipi) del protone
Debole 10-18 m 10-6 Sapore (debole) Radioattività, energia del
sole e delle stelle

!  Solo la forza gravitazionele è ‘normalmente’ manifesta su grandi


distanze (materia mediamente neutra)
le interazioni fondamentali e i loro “portatori”
3 famiglie
portatori delle
interazioni

rimane il
problema di
generare le
masse dei
bosoni e
dei quark

materia
ordinaria
3 famiglie
portatori delle
interazioni

generatore
delle masse

materia
ordinaria
17 particelle elementari…
storia dei costituenti elementari della materia

numero di costituenti elementari


100
(scala logaritmica)

10

1
0 1000 1800 1900 1950 2000 anni
Tavola periodica degli
elementi ?
“Simmetrie”
Large yields of ⇤b ! J/ K p decays are available at LHCb and have been used for
the precise measurement of the ⇤0b lifetime [10]. (In this Letter mention of a particular
possibile scoperta di un “pentaquark” a LHCb-CERN
0 mode ⇤ ⇤ and
! J/ implies use(b) its0b charge
of ⇤ ! P +Kconjugate
decay.as well.) This decay can proceed by the diagram
c

shown in Fig. 1(a), and is expected to be dominated by ⇤ ! K p resonances, as are
evident in our data shown in Fig. 2(a). It could also have exotic contributions, as indicated
by the diagram in Fig. 1(b), that could result in resonant structures in the J/ p mass
Events/(15 MeV)

spectrum
800
shown(b)in Fig. 2(b). LHCb

600

400

200

0
⇤(b)
Figure 1: Feynman diagrams for (a) ⇤0b ! J/ ⇤⇤ and b !⇤ b J/ c K p
0 ! P + K decay.
4.0 4.2 4.4 4.6 4.8 5.0
mJ / ψp [GeV]
3000 Events/(15 MeV)
Events/(20 MeV)

800 (b) LHCb


J/ p combinations 2500 (a)
! J/ K p decays.LHCb
from ⇤0b
ase space. J/has been
2000 The background = c subtracted.
c̄ p
600
= uud
data
1500
phase space 400
1 1000
le interazioni deboli sono responsabili del
decadimento β del neutrone

2/3

-1
-1

-1/3

n ! p + ⌫¯e + e

argomento dinamico a favore dei quark


le interazioni
deboli sono
anche
responsabili
delle reazioni
nucleari solari e
dell produzione
di neutrini
solari
esplorazione dinamica della struttura degli adroni
Deep Inelastic Scattering (DIS), 1970
scattering Rutherford su nucleoni
e , E'

protone o neutrone

e–, E θ
elettrone puntiforme

X
sezione d’urto: misura numero di elettroni
d⇥ finali, deflessi ad un certo angolo, con una
( ,E ) certa energia (rapportato al numero di
d dE
elettroni incidenti)
come e che cosa si impara dalla sezione d’urto?
e,E

e–, E'
le due particelle cariche
Q2 ' 4 E E 0 sin2 (✓/2) interagiscono attraverso i
1 reciproci campi
' elettromagnetici che generano
Q

p
X
all’ordine perturbativo più basso, da principi primi (invarianza per
trasformazioni di Lorentz, conservazione della carica, invarianza per
trasformazioni di parità), la forma più generale della sezione d’urto è
data da:

d⇤ 2
⇥ 2 ⇥
= 2 W1 sin2
+ W2 cos
d dE 4 E sin
2 4
2
2 2
1 e 2
= costante di struttura fine
4⇤⇥0 c
1
0 = 2 permittività del vuoto
µ0 c
µ0 = 4⇥ 10 7
NA 2
permeabilità magnetica del vuoto
h 1
= ⇥ 6.6 10 34
J s costante di Planck (h)
2 2
c⇥3 10 m s
8 1
velocità della luce nel vuoto
e ⇥ 1.6 10 19
C carica elettrica del protone

c ⇥ 200 MeV fm = 200 106 (1.6 10 19


)J 10 15
m

1
137
la misura della sezione d’urto dà informazioni
sulle funzioni di struttura W1 e W2

d⇤ 2
2 ⇥ 2 ⇥
= 2 W 1 sin + W 2 cos
d dE 4 E 2 sin 2
4 2 2
variabili cinematiche
Q2
E, E, , ⇥=E E, Q2 = 4EE sin2 , x=
2 2 mp ⇥
in generale W1 e W2 sono funzioni di 2 variabili:

W1,2 = W1,2 ( , Q2 )
ma, nel limite (di Bjorken):
Q2
Q2 ⇥ ⇥ x= fisso
2 mp
mp W1 ( , Q ) 2
F1 (x) W2 ( , Q ) 2
F2 (x)
scaling
questa proprietà di scaling è esattamente quella che
si avrebbe per urti su costituenti elementari, con
proprietà simili a quelle degli elettroni (spin 1/2)
nascita del modello a quark-partoni

=
q

(Deep Inelastic Scattering - DIS)


in termini di sezioni d’urto:

DIS
xP

d dˆq
= q(x)
dx dQ2
q
dQ2

q(x) = numero di quark con una frazione x dell’impulso del protone

protone in moto relativistico = insieme di partoni (quark)


collineari, ciascuno con una frazione x del suo impulso
i quark non sono solo oggetti utili ad una
classificazione degli adroni, ma hanno un ruolo
dinamico nelle interazioni alle alte energie.
Queste interazioni si possono spiegare in termini di
interazioni tra i loro costituenti elementari

X
c

a
ˆ b

X
p+p!⇡+X
le particelle elementari e le loro interazioni
carica elettrica carica di colore
come si calcolano le sezioni d’urto?
i diagrammi di Feynman per le interazioni fondamentali - esempi

e e
fotone virtuale
e e 2
e = 4⇡↵ interazione
elettromagnetica
e e

q blu
q verde

gs gs gs2 = 4⇡↵s interazione


gluone
q blu
forte
verde-antiblu

q verde

⌫¯e e
interazione
debole
W
d
A ogni elemento grafico corrisponde una precisa espressione matematica

u(p1 ) Per ogni particella esterna una funzione v(p3 )


che ne specifica le caratteristiche
(spin, energia, impulso).

Per ogni vertice una “costante


di accoppiamento”: la carica
appropriata per l’interazione.

ee ee
1/(E 2 p2 m2 )
Ogni linea “interna” corrisponde a una
particella “virtuale”, che ha vita breve.
Il “propagatore” ne misura la probabilità
di sopravvivenza.
v̄(p2 ) ū(p4 )

ogni diagramma di Feynman si traduce in una funzione matematica,


a partire dalla quale si ottengono le sezioni d’urto
non è sempre così facile ….


u
e

W
⌫¯e
g c
t W+


b

(protone + antiprotone) up + antiup top + antitop ...


sezione d’urto per produzione di jet al Fermilab
confronto tra predizioni teoriche e dati sperimentali
sezione d’urto per produzione di b-jet a LHC
le interazioni forti inducono una violazione dello scaling

Q2

....

DIS pQCD : q(x) ⇥ q(x, Q ) 2

PDFs
d dˆq
= q(x, Q )
2
dx dQ2 q
dQ2
ZEUS

F2 -log10(x)
x=6.32E-5 x=0.000102
x=0.000161 ZEUS NLO QCD fit
x=0.000253
tot. error
x=0.0004
em

x=0.0005
5 x=0.000632
x=0.0008

x=0.0013
ZEUS 96/97
F2 = x q(x, Q2 )
BCDMS
q
E665
x=0.0021
NMC
4
x=0.0032

x=0.005 ottimo
3
x=0.008
accordo tra le
predizioni
x=0.013

x=0.021

2
x=0.032 delle violazioni
di scala ed i
x=0.05

x=0.08

1
x=0.13
x=0.18
dati
x=0.25
sperimentali
x=0.4
x=0.65

0
2 3 4 5
1 10 10 10 10 10

Q2(GeV ) 2
dipendenza della
costante di
accoppiamento
forte, αs, da Q
il protone in QCD a grandi energie e piccole distanze: 3 quark
di valenza + coppie quark-antiquark (mare) e gluoni
con i diagrammi di Feynman si calcolano anche le probabilità di
decadimento delle particelle e le loro vite medie (τ)

il solo adrone stabile è il protone (ed il neutrone legato in un nucleo)

µ+
u u
⇡0 u ⇡ +
u W+

⌫µ
0
⇡ ! + ⇡ + ! µ+ + ⌫ µ
16 8
⌧ ' 0.84 ⇥ 10 s ⌧ ' 2.6 ⇥ 10 s
il solo leptone (carico) stabile è l’elettrone

⌫µ ⌫¯e e ⌫⌧ ⌫¯e , ⌫¯µ , ū e ,µ ,d

W W
µ ⌧

⌧ ! e + ⌫¯e + ⌫⌧
µ ! e + ⌫¯e + ⌫µ
⌧ ! µ + ⌫¯µ + ⌫⌧
⌧ ! d + ū + ⌫⌧
6
⌧ ' 2.2 ⇥ 10 s ⌧ ' 2.9 ⇥ 10 13
s
esiste un principio unificante per le varie interazioni ?

il principio di gauge
esempio: equazione di Schrödinger unidimensionale
per una particella libera

~ @
2 2
@
(x, t) = i~ (x, t)
2m @ 2 x @t
questa equazione è invariante per trasformazioni di fase globali

0 i↵
(x, t) ! (x, t) = e (x, t)

con α costante
tutte le grandezze fisiche ottenute in Meccanica Quantica a partire
dalla funzione d’onda sono invarianti per trasformazioni di fase globali
Z Z
⇤ ⇤0 0
hÔi ⌘ (x, t) Ô (x, t) dx = (x, t) Ô (x, t) dx

la funzione d’onda è sempre definita a meno di una fase costante

Principio di gauge: richiesta che la teoria sia


invariante per trasformazioni di fase locali

0 i↵(x,t)
(x, t) ! (x, t) = e (x, t)

l’equazione di Schrödinger per una particella libera non è


invariante per tali trasformazioni: essa va drasticamente
modificata nel modo seguente:
✓ ◆2 ✓ ◆
1 @ @
i~ qA (x, t) = i~ qV (x, t)
2m @x @t
A e V sono nuovi campi di gauge e l’equazione è invariante per
le trasformazioni congiunte:
0
(x, t) ! (x, t) = ei↵(x,t) (x, t)
1 @↵
A!A =A+0 trasformazioni di gauge per i potenziali
q @x elettromagnetici, che lasciano inalterati
0
V !V =V
1 @↵ i campi elettrico e magnetico
q @t
la nuova equazione era già nota, e descrive, in MQ, l’interazione di
una particella di carica q con il campo elettromagnetico descritto
dai potenziali scalari e vettoriali, V ed A.
il principio di gauge trasforma l’equazione per una particella libera in
un’equazione per l’interazione della particella con i corrispondenti
campi di gauge (fotoni, bosoni W/Z e gluoni)
Le forze tra cariche elettriche e campi elettromagnetici derivano
dal principio di gauge; il campo corrispondente è quello del fotone

Le interazioni forti tra quark derivano dal principio di gauge, con


una diversa simmetria globale; i campi corrispondenti sono gli 8
gluoni. A differenza dei fotoni, e a causa della simmetria globale da
cui si parte, i gluoni portano carica forte e interagiscono tra di loro.
Sia i fotoni che i gluoni sono particelle di massa nulla

Le interazioni deboli possono essere dedotte dal principio di


gauge, con una differenza. I loro portatori (W, Z) sono massivi;
la simmetria da cui si parte deve essere “rotta”. Ciò ha richiesto
l’introduzione di un campo ad hoc, il campo di Higgs, il cui quanto
è la particella di Higgs. I gruppi di simmetria delle interazioni
elettromagnetiche e deboli sono stati unificati

Le forze gravitazionali non sono ancora state inserite


nell’ambito delle teorie di gauge; il loro eventuale portatore,
il gravitone, non è stato osservato. La Relatività Generale e
la Meccanica Quantistica non sembrano essere unificabili
Il CERN, LHC ed il bosone di Higgs
(cortesia di L. Magnea)

La fabbrica dei bosoni di Higgs


e del quark-gluon plasma
Che cos’è il CERN?
• L’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare.

• ... che non ha nulla a che fare con le armi nucleari ...
• Un laboratorio internazionale con 21 Stati Membri e
numerosi altri Stati Associati.

• Situato presso Ginevra, attraverso il confine franco-svizzero.


• Sede del Large Hadron Collider (LHC).
• Luogo di nascita del World Wide Web.
• Bilancio annuale (2014) pari a circa un miliardo di Euro.
• ... pari a circa 1,8 Euro per ogni cittadino europeo ...
Che cos’è il Large Hadron Collider?
• Il più grande acceleratore di particelle mai costruito.
• Collide protoni fino a energie di 14 TeV.
• Occupa un tunnel circolare lungo circa 27 Km.
• Utilizza magneti che operano a 271 o
C sotto zero.
( ... “Il luogo più freddo dell’universo” ... )

• I protoni sono accelerati in “sciami”, ciascuno contenente


fino a cento miliardi di particelle.

• I protoni collidono in quattro grandi rivelatori sotterranei


fino a quaranta milioni di volte al secondo.

• I protoni percorrono l’acceleratore più di 10000 volte per


secondo.
Che cosa cerca il Large Hadron Collider?

• Esplora la materia alle più piccole distanze mai sondate.


• Cerca la prossima rivoluzione nella fisica, dopo la teoria
teoria della relatività e la meccanica quantistica.

• Ha scoperto e studia il bosone di Higgs, e il meccanismo


che fornisce la massa a tutte le particelle elementari.

• Cerca risposte alle nuove domande poste dal cosmo:


materia oscura? energia oscura?
supersimmetria? dimensioni nascoste?

• Cerca nuovi stati della materia presenti al Big Bang


• Non produce pericolosi buchi neri!
Le dimensioni reali di LHC, Ginevra, e il Monte Bianco ...
Al lavoro nel tunnel di LHC
Uno dei magneti viene calato nel tunnel, a cento metri di profondità
Il rivelatore CMS prima della chiusura
Il rivelatore ATLAS durante la costruzione nella sua “caverna”.
Il Campo di Higgs

Le particelle acquisiscono massa perché il vuoto ... non è vuoto!


Il Bosone di Higgs
• Il bosone di Higgs è come un’onda, una perturbazione
locale del campo di Higgs.

• Il bosone di Higgs ha spin s = 0, la prima particella


elementare mai scoperta con questa proprietà.

• Ora sappiamo che il bosone di Higgs pesa circa 130


volte più del protone.

Fabiola Gianotti • Il bosone di Higgs interagisce con le altre particelle


con intensità proporzionale alla loro massa.

• Per questo l’Higgs è molto


difficile da osservare: interagisce
poco con particelle leggere e facili
da produrre come gli elettroni, e m
per nulla con i fotoni.

• È necessario produrre particelle Interazione


molto massive, in grandi quantità, proporzionale
e dotarle di grande energia. alla massa
Guido Tonelli
10-3

produzione del bosone di Higgs, che decade in quattro leptoni, al CERN-LHC


10-2
µµ
100 200 300 500 1000 10-4
90 200 300 400 1000
MH [GeV] MH [GeV]

(a) (b)

Figure 1.6. (a) The total decay width, (H), of the Higgs boson as a function of its mass. (b) The
main branching ratios of the Standard Model Higgs boson decay channels together with
their theoretical uncertainties (bands) as a function of the Higgs mass [32] [33].

The H ! ZZ (⇤) ! 4 leptons decay channel

This Higgs decay channel is rather clean and usually it is referred to as the golden channel at the
experiments at the LHC. The Z boson decays to a fermion-antifermion pair, two hadrons or two
leptons. The decay mode with the highest branching ratio is the decay to hadrons, BR ⇠ 70%,
which is not easy to detect due to QCD background. A large fraction of the leptonic decays are to
a pair of neutrinos, BR ⇠ 20%, while the decay to pairs of electrons, muons and taus have a BR
of about 10% of the total. The Higgs boson decays to a pair of Z bosons, one of each decay to a
pair of leptons: this process is relevant at 125 GeV and the cross section multiplied by the BR is
around 2.5 fb. In the low mass range, at least one of the Z bosons has to be virtual, i.e. o↵-shell.
a LHC (CERN) e al RHIC (Brookhaven-USA) è stato
ricercato e scoperto un nuovo stato della materia, in cui
quark e gluoni sono liberi. Tale stato - il quark-gluon plasma
(QGP) - si forma solo ad altissime temperature e densità,
ricreando le condizioni esistenti poco dopo il big bang.
l’unificazione delle quattro forze fondamentali
della natura continua ad essere incompleta

Grand
Unification
Theories
MS
Teoria
del
tutto ?
unificazione delle forze ad altissime energie?
alcune costanti fondamentali della fisica
c = 299 792 458 m·s-1
velocità della luce, effetti relativistici

h = 6,626 069 57(29) × 10−34 J·s


costante di Planck, quanto di energia

e = 1.602 176 565(35) × 10−19 C


carica elettrica dell’elettrone, quanto di carica
(1 cm3 di rame contiene circa 8,5 x 1022 elettroni liberi di
muoversi, pari a 13 700 Coulomb)

GN = 6,673 84(80) × 10−11 m3·kg−1·s−2


costante gravitazionale di Newton, forza di gravità
alcune delle costanti fondamentali della natura si
possono combinare per dare quantità adimensionali:

e2
↵= costante di struttura fine = 1/137
4⇡✏0 ~ c

oppure quantità con dimensioni di grandezze fondamentali

r
~ GN lunghezza di Planck ≃ 1.36 x 10-35 m
c3
r
~c
massa di Planck ≃ 1.22 x 1019 GeV/c2 ≃ 2.18 x 10-8 Kg
GN

varie teorie, non confermate, collegano la lunghezza di Planck


al sorgere di una nuova struttura dello spazio-tempo
problemi aperti del Modello Standard

Gravità

Il MS non è in grado di spiegare la gravità; un eventuale


‘gravitone' non è mai stato osservato. Il MS descrive le
interazioni elettrodeboli e forti come teorie di campo
quantistiche (e di gauge), ma non spiega in modo consistente la
teoria delle interazioni gravitazionali, la Relatività Generale,
basata sulla geometria dello spazio-tempo. Tentativi di
unificazione delle quattro interazioni fondamentali sono stati
fatti, estendendo il numero di dimensioni delle spazio-tempo
oltre 4, ma non hanno portato a risultati concreti.
Materia oscura ed energia oscura

Le osservazioni cosmologiche indicano che il MS spiega circa il


5% della materia presente nell’Universo. Circa il 26% dovrebbe
essere materia oscura, cioè materia che si comporta come
materia ordinaria, ma che interagisce molto debolmente (o per
nulla) con i campi del MS. Tuttavia, non troviamo particelle
fondamentali che possano essere buoni candidati per la materia
oscura nel MS. Il rimanente 69% dovrebbe essere energia
oscura, legata ad una non nulla densità di energia nel vuoto.
Tutti i tentativi di spiegare l’energia oscura dell’Universo come
energia del vuoto del MS falliscono ampiamente
Meccanismi ad hoc, parametri liberi, masse dei neutrini, …
Alcuni fisici considerano poco elegante e ad hoc il MS, che
contiene 19 parametri liberi ed indipendenti. I neutrini, inoltre,
sarebbero naturalmente particelle di massa nulla nel MS, ma
l’osservazione delle oscillazioni dei neutrini ha mostrato che
questi hanno una massa non nulla. Tali masse possono essere
aggiunte a mano nel MS, aumentando ancora il numero di
parametri. Non è poi chiaro se il meccanismo (di Higgs) che
genera le masse delle altre particelle fondamentali del MS
possa essere applicato anche ai neutrini.

Asimmetria materia-antimateria
L’Universo è essenzialmente composto di materia. Tuttavia,
il MS prevede che materia ed antimateria siano state create
in quantità quasi uguali, ammesso che le condizioni iniziali
dell’Universo, come si pensa, non prevedessero già una
sproporzione di materia su antimateria. Nessun meccanismo
del MS è sufficiente a spiegare questa asimmetria.
L’universo conosciuto ?

10-19 metri
1026 metri

molti misteri, sia a piccole che a grandi scale, rimangono

grazie per l’attenzione

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